TRANSLATE

24 marzo 2016

EDWARD HOPPER A BOLOGNA

Palazzo delle Esposizioni, Bologna ‏
 Edward Hopper
25 marzo - 24 luglio 2016

Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni
Bologna



Edward Hopper (1882 1967), Second Story Sunlight, 1960, Oil on canvas, 102,1x127,3 cm, Whitney Museum of American Art, New York; purchase, with funds from the Friends of the, Whitney Museum of American Art © Whitney Museum of American Art, N.Y.


“Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”.
La mostra che apre dal 25 marzo al 24 luglio 2016 a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, unitamente a Fondazione Carisbo e Genus Bononiae. Musei nella Città e con il Comune di Bologna e il Whitney Museum of American Art di New York, percorre l’intero arco temporale della produzione di Edward Hopper, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e scorci cittadini degli anni ‘50 e ‘60, attraverso circa 60 opere tra cui celebri capolavori South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941) che celebrano la mano di Hopper, superbo disegnatore: un percorso che attraversa la sua produzione e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.
Prestito eccezionale è il grande quadro intitolato Soir Bleu (ha una lunghezza di circa due metri), simbolo della solitudine e dell’alienazione umana, opera realizzata da Hopper nel 1914 a Parigi.





Edward Hopper (1882 1967), New York Interior, c. 1921, Oil on canvas, 61,8x74,6 cm, Whitney Museum of American Art, New York;, Josephine N. Hopper Bequest, © Heirs of Josephine N. Hopper, Licensed by, Whitney Museum of American Art
L’esposizione è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice. Il Whitney Museum ha ospitato varie mostre dell’artista, dalla prima nel 1920 al Whitney Studio Club a quelle memorabili del 1950, 1964 e 1980. Inoltre dal 1968, grazie al lascito della vedova Josephine, il Museo ospita tutta l’eredità dell’artista: oltre 3.000 opere tra dipinti, disegni e incisioni.
Durante il periodo di mostra, saranno proposte una serie di attività correlate per omaggiare l'opera e la poetica dell'autore. Dal 7 aprile al 26 giugno 2016 l'Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi presenterà un focus di paesaggi morandiani che dialogheranno a distanza con i lavori dell'artista americano, mettendo in evidenza analogie e differenze e soffermandosi in particolare sullo studio della luce. Sarà esposta una selezione di lavori trasversale alle tecniche utilizzate da entrambi gli artisti: dipinti, acquerelli e incisioni. La Fondazione Cineteca di Bologna proporrà una rassegna che racconterà l'influenza di Hopper sul cinema, a partire dal cinema noir fino ad arrivare a "Shirley - Visions of Reality" di Gustav Deutsch (2013). La rassegna inizierà nel mese di maggio al Cinema Lumière e prevederà anche degli appuntamenti all'interno del programma delle arene estive. Infine, l'Istituzione Biblioteche di Bologna organizzerà alcune conferenze dedicate al rapporto fra la pittura di Hopper e la contemporanea letteratura americana.
Anche questo evento - contestuale alla mostra sulla street art in corso a Palazzo Pepoli (Street Art - Banksy & Co. L’arte allo stato urbano Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna fino al 26 giugno 2016) - vede realizzarsi la partnership culturale tra Fondazione Carisbo, Genus Bononiae. Musei nella Città e Arthemisia Group.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo Skira.






Edward Hopper (1882 1967), South Carolina Morning, 1955, Oil on canvas, 77,2x102,2 cm, Whitney Museum of American Art, New York; given in memory of Otto L. Spaeth by his Family, © Whitney Museum of American Art, N.Y.


#edwardhopper
#arte
#bologna

ALIENI ALLA GALLERIA PIO MONTI IN ROMA




GALLERIA PIO MONTI
Stairway to heaven
Tommaso Lisanti  | Maurizio Mochetti



OPENING 16 MARZO 2016 ore 18
16 marzo-16 aprile 2016

La galleria PIOMONTI arte contemporanea presenta Stairway to heaven con le opere di Tommaso Lisanti e Maurizio Mochetti  il 16 marzo 2016 alle ore 18.
In mostra l’opera F 104 Starfighter, 1985. L’aereo è il punto di origine di un cono prodotto dalla combustione solidificata del suo motore. 


Entrando in galleria sarà come entrare in una galassia di mondi sconosciuti, prodotti da questo  artista visionario, che ha scelto di vivere anel suo paese natale,Ferrandina dove forse ha incontrato i suoi alieni.

Stairway to heaven
Tommaso Lisanti  | Maurizio Mochetti
Testo in catalogo: Ignazio Licata
dal 16 marzo al 16 aprile 2016
PIOMONTI arte contemporanea
Piazza Mattei 18, Roma
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744 / www.piomonti.com
Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab: dalle 12 alle 20



Presentazione del libro "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati |

Filippo Timi ed Edoardo Albinati leggono
La scuola cattolica

di Edoardo Albinati

mercoledì 30 marzo 2016, ore 19.00
NONOSTANTE MARRAS
Via Cola di Rienzo 8 – Milano


Mercoledì 30 marzo 2016 alle ore 19.00 lo spazio espositivo NONOSTANTE MARRAS ospita la presentazione del libro di Edoardo Albinati La scuola cattolica: leggeranno parti del libro Filippo Timi e l’autore stesso.
Il libro pubblicato da Rizzoli a marzo 2016 è in lizza per il Premio Strega.
Francesca Alfano Miglietti, curatrice e critico d’arte, modererà la discussione sui temi affrontati del volume, incentrato su adolescenza, sesso, religione, violenza, denaro, amicizia e vendetta.

Volume:              La scuola cattolica, Edoardo Albinati. Rizzoli 2016
Sede:                    NONOSTANTE MARRAS, Via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
Ingresso:             libero fino a esaurimento posti
Orario:                 mercoledì 30 marzo 2016, ore 19.00
Informazioni:    tel.: 02 76280991 – mail: bottega@antoniomarras.it

Sito:                      www.antoniomarras.it

Il libro

Roma, anni Settanta:

Per i 90 anni di Dario Fo

http://www.ilibrididariofo.it/wp-content/files_mf/1393946032copertine_giotto.jpg

23 marzo 2016

NOVITA' FANUCCI




dal 24 marzo in libreria:

Glass magiciandi
Charlie N. Holmberg
L'assassino di corte di
Robin Hobb

Malice. La guerra degli dèi
di
John Gwynne
“Charlie N. Holmberg ha dato vita a un grande mondo.” - Brandon Sanderson
Tre mesi dopo aver restituito il cuore di Emery Thane, maestro di arti magiche, al suo legittimo proprietario, Ceony Twill è sulla buona strada per diventare una Piegatrice. Adora dare vita alle forme che disegna e creare esseri inanimati da semplici pezzi di carta. Non tutte le sue attenzioni, però, sono rivolte allo studio della magia; i suoi pensieri più dolci sono per il suo giovane maestro, a cui Ceony spera di avvicinarsi sempre più anche se sa di non essere riuscita a rompere la barriera che ancora li separa. Nel frattempo una nuova minaccia è in arrivo: un mago in cerca di vendetta è convinto che Ceony custodisca un importante segreto e sarà disposto a tutto pur di venirne a conoscenza... anche se per farlo dovrà mettere e repentaglio l’esistenza stessa del mondo magico. Di fronte a pericoli spaventosi che metteranno a repentaglio la vita di coloro che le stanno più a cuore, Ceony dovrà affrontare una nuova prova, confrontandosi con i limiti delle sue paure e scoprendo la reale misura del proprio valore. 
dal 24 marzo in libreria, €14.90
già disponibile in ebook, €4.99
"La Hobb continua a dare nuova vita al genere fantasy, esplorando nuove vie narrative che spaziano dal non detto al turbamento." - Kirkus Reviews
Il bastardo reale sta crescendo. Fitz ormai non è più un ragazzino inesperto: gli si legge in volto il sangue del padre. È sopravvissuto alla sua prima pericolosa missione come assassino del re; ma ora, sofferente e amareggiato, sogna di rompere la promessa fatta a re Sagace, rimanendo nel lontano Regno delle Montagne. Ma l'amore mai dimenticato per Molly e la visione di eventi tragici lo riconducono alla corte di Castelcervo, fra i mortali intrighi della famiglia reale dei Lungavista... In questo secondo romanzo della Trilogia dei Lungavista, séguito de L'apprendista assassino, Robin Hobb conduce i suoi eroi nell'oscurità del male e sul cammino sempre più difficile delle scelte e del sacrificio individuali. Fitz non è solo un adolescente inquieto, ma il ritratto duro e tormentato di un assassino impegnato in un viaggio straordinario nei misteri della vita e dello Spirito.
Torna in libreria, in edizione tascabile, il secondo volume della Trilogia dei Lungavista.
dal 24 marzo in libreria, €12.90
già disponibile in ebook, €4.99
Le Terre dell’Esilio hanno un passato violento, in cui eserciti di uomini e di giganti si scontrarono in battaglia, scurendo la terra con il sangue nero dei loro cuori. Anche se i clan dei giganti sono stati spazzati via in ere ormai remote, le loro fortezze in rovina continuano a segnare come cicatrici la terra degli uomini. E ora questi es- seri riprendono a mostrarsi, le pietre piangono sangue e cominciano a spargersi voci di avvistamenti di wyrm, grossi serpenti dalle enormi fauci che aggrediscono gli uomini. Coloro che sono ancora in grado di leggere i segni vi vedono l’annuncio di una minaccia ben più grande delle antiche guerre. Quando l’Alto Re Aquilus convoca un concilio con i sovrani degli altri Sta- ti per sancire un’alleanza contro i tempi oscuri che si profilano all’orizzonte, alcuni di loro si mostrano scettici: sono già impegnati a difen- dere le proprie frontiere dagli attacchi di pirati e giganti. Ma la profezia indica che l’oscurità e la luce esigono due campioni, il Sole Nero e l’Astro Splendente. E farebbero bene a cercare entrambi, perché se il Sole Nero dovesse guadagnare potere, le speranze e i sogni dell’intera umanità cadrebbero in rovina.
In edizione tascabile, il primo folgorante volume della saga La fede e l’inganno.

dal 24 marzo in libreria, €12.90
già disponibile in ebook, €4.99

THOMAS e il popolo di Roma- UN FRANCESE NELLA ROMA DI FINE OTTOCENTO

Antoine Jean-Baptiste Thomas
e il popolo di Roma (1817-1818)
MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI
23 marzo - 11 settembre 2016
Fedeli per la benedizione papale in San Pietro a Pasqua



Come doveva apparire agli occhi di un francese la Roma di inizio Ottocento? Caotica e rumorosa, certo, ma anche piena di colori e di suoni, di odori perfino e costellata di volti caratteristici e anonimi al tempo stesso, inconfondibili. Sono i mestieri del popolo ad animare le vie e le piazze, assieme ai rituali condivisi dalla gente come dai nobili e dal clero e snocciolati come i grani di un rosario lungo tutto l’anno, giorno dopo giorno, a cadenzare il tempo e le stagioni.
  Il Saltarello

Questo caleidoscopio di scene quotidiane colpì a tal punto il pittore Antoine Jean-Baptiste Thomas da spingerlo a realizzare una serie di schizzi dal vero, durante il suo soggiorno romano tra il 1816 e il 1818 in qualità di vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di Francia. Solo dopo il suo rientro in Francia questi fogli vennero selezionati dall’autore e organizzati in 12 sezioni corrispondenti ai mesi dell’anno, con un testo esplicativo di accompagno alle immagini. Fu poi François Le Villain a trarne le litografie che confluirono nel volume Un an à Rome et dans ses environs, edito da Firmin Didot prima nel 1823 e poi nel 1830.
Il Museo di Roma conserva non solo vari esemplari, sia sciolti sia rilegati, delle litografie inserite nel volume ma anche 142 disegni originali, acquisiti nel 1963, una selezione dei quali viene esposta nella mostra Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Angela Maria D’Amelio e Simonetta Tozzi con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Campisano Editore. L’esposizione è ospitata dal 23 marzo all’11 settembre 2016 nelle sale al piano terra del Museo di Roma Palazzo Braschi, i cui archivi vantano una ricchissima raccolta di materiale grafico e fotografico che documenta la storia della città nel corso dei secoli. Nel percorso espositivo le vivaci e realistiche rappresentazioni di Thomas vengono affiancate da alcune opere di Bartolomeo Pinelli 
che, invece, rappresenta il popolo con fisionomie idealizzate, derivate dall’iconografia classica.
L’esposizione, seguendo la sequenza cronologica di Un an à Rome et dans ses environs, presenta allo spettatore le tavole che compongono il volume, ciascuna seguita dai relativi studi preparatori, a testimonianza dell’abbondante e variegata produzione disegnativa di Thomas durante il suo soggiorno romano e di quanto articolata sia stata la selezione effettuata per i temi da tradurre in litografia.
Si parte da gennaio con, ad esempio, la Benedizione del “Bambino” dell’Aracoeli il giorno dell’Epifania, 

 Benedizione del Bambino Aracoeli

per proseguire con i festeggiamenti carnevaleschi di febbraio, seguiti dalle scene che connotano il mese di marzo, come i famosi Friggitori per le strade di Roma il giorno di San Giuseppe. I temi devozionali sono al centro delle rappresentazioni di aprile, mentre maggio è sostanzialmente dedicato a una gita a Frascati, durante la quale Thomas ritrae, tra le altre cose, il monastero dei Camaldolesi e i festeggiamenti per la Madonna delle Scuole Pie. Ma la cerimonia religiosa che più di ogni altra attira folle di fedeli e curiosi è quella della Processione del Corpus Domini che si svolge in giugno, con grande sfarzo, dall’interno della basilica di San Pietro.
Grande processione del Corpus Domini

Scene legate alla vita campestre (La battitura del grano e L’aratura) e un rifugio di Briganti rappresentano luglio mentre ad agosto si sta all’aria aperta per mangiare fette di cocomero e per assistere a divertenti e scenografici spettacoli come l’Allagamento di piazza Navona o i Fochetti e la Giostra dei tori ospitati nell’anfiteatro Corea. Tra cerimonie e preghiere, settembre è dedicato alla Vergine Addolorata, mentre ottobre è caratterizzato, più di ogni altro mese, da episodi di svago collettivo: la gioiosa comitiva che si reca nelle cantine di Testaccio; il Ritorno dalla vendemmia (occasione per esibirsi nella danza del Saltarello); la Canofiena, la tipica altalena costituita da una corda e un’ampia trave di legno, la sosta nelle osterie e, infine, la gita fuoriporta. Dopo i divertimenti arrivano le penitenze di novembre che hanno inizio con gli Ottavari dei defunti, per continuare con la visita al Cimitero di borgo Santo Spirito. Infine, per dicembre vengono scelti pifferai, zampognari e la messa del 25 in Santa Maria dell’Aracoeli. L’anno e il volume si concludono con due litografie raffiguranti il cosiddetto Colpo di bacchetta e la Befana, raffigurata in piedi su uno sgabello, accanto a tavoli pieni di giocattoli e dolci, e circondata da bambini in attesa di ricevere qualche piccolo dono.
La mossa dei cavalli berberi a Piazza del Popolo

L’opera di Thomas, dunque, è una sorta di moderno ‘almanacco’ che offre uno straordinario spaccato sociale all’epoca del pontificato di Pio VII, con il popolo quale protagonista della scena cittadina. A cominciare da questo momento infatti, e per tutto l’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour iniziano ad affiancare al tradizionale interesse per i monumenti, quello verso i costumi, la cultura e gli aspetti politici del nostro paese.


Mostra
Dove
Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818)
Museo di Roma - Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
Quando 23 marzo – 11 settembre 2016
Orari
Biglietteria
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la biglietteria chiude alle 18) Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio
11 euro intero, 9 euro ridotto;
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Promotori
Organizzazione e Servizi Museali
In collaborazione con
Catalogo
Info mostra
Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Zètema Progetto Cultura
Mastercard Priceless Rome
Campisano Editore
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)
www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it

#museodiroma
#palazzobraschi
#arte

I corsi della Scuola delle Arti al Politecnico.

Al via la nuova stagione dei corsi della Scuola delle Arti al Politecnico

c/o cortile del Politecnico -  Roma
(via G.B.Tiepolo 13/a) 




Al via la nuova stagione di corsi d'arte per adulti e ragazzi con artisti come docenti: dalle novità dei corsi di Fumetto, Viola e Mosaico e dei workshop alla conferma dei corsi di Scultura, Pittura, Pianoforte, Chitarra, Violino e Disegno.
Lezione di prova gratuita, iscrizioni sempre aperte 
Al via la nuova stagione di corsi per adulti e ragazzi della Scuola delle Arti al Politecnico (già Piccola Scuola delle Arti), nella sede di via G.B.Tiepolo 13 A, a due passi da Piazzale Flaminio, a Roma. I corsi di FumettoViola e Mosaico si aggiungono infatti ai già collaudati corsi di Scultura, PitturaDisegnoPianoforte, Chitarra e Violino


Sono anche in programmazione numerosi incontri culturali e workshop, tra i quali: Scultura in fonderia (modellato per la fusione in metallo), Scuola del nudo e disegno dal vivo e, per un livello avanzato, Processo creativo e metodo attraverso pittura e disegno.  Ogni corso di arti visive sarà composto da gruppi di lavoro con un numero massimo di 6 allievi, mentre i corsi di musica saranno individuali. Per ogni corso è prevista una lezione di prova gratuita e le iscrizioni sono sempre aperte fino al mese di agosto 2016 con possibilità di pre-iscrizione per i corsi autunnali.

Per informazioni
www.piccolascuoladellearti. compiccolascuoladellearti@gmail.com
tel. 06 95216776
cell. 393 8866278

facebook piccola scuola delle arti

22 marzo 2016

CINEMADAYS : giorni per un cinema a costo ridottissimo

#CinemaDays
Film in sala a soli 3 euro dall'11 al 14 aprile 2016:
tornano i CinemaDays

Dopo il successo ottenuto nell’edizione dello scorso anno che ha registrato 1.800.000 biglietti venduti in soli 4 giorni, tornano i CinemaDays da lunedì 11 a giovedì 14 aprile.
Durante i 4 giorni dell'iniziativa - nata con l’obiettivo di incentivare le presenze nelle sale cinematografiche - il costo del biglietto sarà di soli 3 euro (5 euro per i film in 3D).
In pochi giorni sono già oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito e sostengono l'iniziativa. Numerosi i titoli dei film in uscita in occasione dei CinemaDays: i tre film italiani che escono il 7 aprile sono Veloce come il Vento e Troppo napoletano (01 Distribution) e L’età d’oro (Bolero Film), e avranno al loro fianco Grimsby – Attenti a quell’altro (Warner Bros), Il cacciatore e la regina di ghiaccio (Universal), Victor Frankenstein (20th Century Fox), Mister Chocolat (Videa) e Una notte con la regina (Teodora). Mercoledì 13 aprile saranno in sala Hardcore (Lucky Red), Nonno scatenato (Eagle), Criminal (Notorius) e Un’estate in Provenza (Nomad Film), mentre il 14 aprile (ultimo giorno della promozione) sarà possibile vedere anche Il libro della giungla (Disney), Nemiche per la pelle (Good Films), The Idol (Adler), Mistress America (Fox), Les souvenirs (Parthenos).
L’iniziativa è organizzata dalle associazioni dell’industria cinematografica ANEC, ANEM, ANICA e con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT.
Confermato inoltre anche l’appuntamento di ottobre: quest’anno per la prima volta i CinemaDays avranno infatti 2 edizioni, una in primavera e una in autunno.
Sul sito ufficiale www.cinemadays.it è pubblicato l'elenco dei cinema aderenti e dei relativi film in programmazione. Questa edizione sarà accompagnata da una serie di iniziative collaterali e concorsi per il pubblico che saranno comunicati prossimamente.

Segui i CinemaDays su Twitter all’hashtag #Cinemadays
alla mention @cinemadays e su tutti i canali social dell’evento:

SILVIA MARIOTTI FOTOGRAFA IL FRONTE INVISIBILE

A plus A Gallery
22.03.2016
Silvia Mariotti
Fronte invisibile
villa manin di passariano
Inaugurazione il 15 aprile 2016 alle ore 17.30
Tutti i giorni dal martedì alla domenica - dalle 10:00 alle 19:00

Silvia Mariotti, Aria buia (Pazin2), 2015 inkjet-print on cotton paper, dibond. 

Il Carso e i conflitti mondiali sono al centro della mostra di Silvia Mariotti nell’ambito del festival B#SIDE WAR, a Villa Manin, a cura di Aurora Fonda e Sandro Pignotti e nasce dalla collaborazione tra IODEPOSITO ONG e la galleria A plus A di Venezia.
La mostra racconta i retaggi delle guerre mondiali tra passato e presente, catturandoli attraverso la loro dimensione più estetica ed aerea, per poi approfondirne la connotazione storica.

La mostra è costituita da una serie di opere prevalentemente fotografiche disseminate nella barchessa di levante di Villa Manin, che percorrono la storia attraverso differenti chiavi di lettura, partendo dalla conformazione di un territorio e aprendo a nuove suggestioni. Infatti, oltre alle fotografie l’artista interviene nello spazio con degli elementi scultorei, riferimenti che affondano le loro radici nella letteratura, nella storia passata e in quella recente per manifestare quella concatenazione di eventi che sono alla base di queste vicende storiche così significative. Attraverso questi interventi (di cui alcuni rimandano all’episodio dell’incendio del Narodni Dom a Trieste nel 1920), l’artista traccia una linea temporale che manifesta quella successione di episodi che sono stati al centro di un odio etnico, purtroppo riconoscibile nella maggior parte dei conflitti.
In occasione della mostra è stato organizzato un incontro con l’artista e i curatori.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Paolo Fonda, Rebecca Moccia, Sandro Pignotti, Marta Verginella.


La mostra sarà aperta fino al 15 maggio
dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00
A plus A Gallery
E info@aplusa.it
T 00 39 041 277 04 66
www.aplusa.it

ARTE E SPIRITUALITA' AL TEMPIETTO DEL BRAMANTE

OMAR GALLIANI.
Estasi mistica e pienezza creativa. Per Santa Teresa d’Ávila
Roma, Tempietto del Bramante
Dal 22 aprile al 30 maggio 2016
Mostra promossa da: Università degli Studi Roma Tre,
Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Reale Accademia di Spagna a Roma.
A cura di: Mario Panizza e Otello Lottini
Un evento d’arte e spiritualità
nel complesso rinascimentale del Tempietto del Bramante,
presso San Pietro in Montorio a Roma

Un evento unico, perché in via del tutto eccezionale, l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e la Reale Accademia di Spagna a Roma hanno consentito a un artista italiano, Omar Galliani, di presentare all’interno dello straordinario scenario nel Tempietto del Bramante (adiacente all’Accademia di Spagna a Roma) la mostra “Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d’Ávila”. Ideata e realizzata con il contributo scientifico e culturale dell’Università Roma Tre e con l’apporto del Rettore-architetto, Mario Panizza e di Otello Lottini, docente e Curatore della “Collezione d’Arte Contemporanea” dello stesso Ateneo.
Lo straordinario privilegio conseguito ha consentito a Omar Galliani di confrontarsi con due figure geniali dell’architettura e dell’ esperienza religiosa rinascimentale: Santa Teresa d’Ávila, sublime mistica spagnola di cui ricorre il quinto centenario della nascita, e il Tempietto del Bramante al Gianicolo, uno dei luoghi simbolo della Cristianità e di Roma, nonché capolavoro architettonico, divenuto subito modello del tempio cristiano rinascimentale, all’origine degli analoghi edifici religiosi dell’epoca in tutta l’Europa.
Galliani si è fatto affascinare da questo confronto ravvicinato e potente. E lo ha affrontato partendo da un focus di grande fascino: l’immagine romantica dell’artista che crea le sue opere, che esprime la sua pienezza creativa, solo quando riesce a raggiungere uno stato di sublimazione di se, di trance si direbbe oggi, molto simile all’estasi mistica. E non a caso questa mostra assume il titolo di “Estasi mistica e pienezza creativa”.
L’artista nel ri - creare l’esperienza mistica e spirituale della Santa, si è mosso su una dinamica interpretativa, in cui la coscienza creativa di oggi ingloba nel suo segno i valori spirituali e morali, espressi da Santa Teresa. Avendo ben presenti anche i valori simbolici e storico - formali dello spazio, che ospita le opere.
I quattro lavori che ha creato per questa sua istallazione site specific offrono una concentrazione di segni (tutti appartenenti al repertorio formale di Galliani), realizzata con raffinata depurazione della materia. A voler esprimere una profonda e complessa lettura dell’evento mistico di Santa Teresa e del contesto spaziale, che si precisa come dinamica spirituale, tensione emozionale e finezza artistica.
Per questo confronto, Galliani ha scelto di operare su materiali diversi (tavola, marmo, legno dorato) e diversificati, dal punto di vista formale e strutturale (quadri e sculture).
I quadri sono tre: uno frontale, ai piedi dell’altare, e due laterali (tutti autoportanti, per rispetto del luogo), realizzati in punta di matita su tavola: sono disegni, realizzati con la tecnica originale messa a punto da Galliani, all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso e che costituisce un vero e proprio idioletto linguistico, cioè un segno lampante e riconoscibile della sua creatività.
Anche il lavoro di scultura (presente da sempre nelle realizzazioni di Galliani, seppure praticato in modo più discontinuo), viene però usato (come in questo caso), in funzione dell’arricchimento significante, formale e ideale, dell’idea progettuale.
L’immagine della Santa si incontra nelle tavole laterali, ed è colta nell’istante dell’abbandono mistico, mentre la tavola centrale, che raffigura un mazzo di rose, è collocata ai piedi dell’altare. E’ come una offerta e un dono mistico dell’artista all’immagine di San Pietro, che sovrasta l’altare, e si collega anche simbolicamente, attraverso sottili relais di materiali e di tecnica artistica, all’immagine di Santa Teresa.
La freccia mistica, in legno dorato, che fuoriesce dal foro, in corrispondenza del luogo della crocifissione dell’Apostolo, proietta la sua ombra sulla Santa, realizzando un ulteriore collegamento tra Santa Teresa e San Pietro, tra testo e contesto, verrebbe da dire.
Infine, anche le due piume di angelica purezza, in marmo di Carrara, collocate ai piedi delle due immagini della Santa, realizzano un significativo contrasto semantico tra la terra e il cielo, tra la leggerezza dell’angelo (enunciata in forma metonimica) e la pesantezza della materia terrena (la pietra, il marmo).
Per l’artista e per i promotori, l’obiettivo della mostra è quello “di presentare al pubblico italiano l’esperienza religiosa e culturale della grande mistica spagnola del XVI secolo, nella convinzione che, nel contesto di globalizzazione e di crisi economica attuale, la sua esperienza mistico - religiosa (ben relazionata anche con una frenetica attività pratica e con una straordinaria e “descuidada” scrittura) costituisca ancora una significativa risorsa culturale ed emozionale”.
Informazioni e prenotazioni:
Ufficio Stampa:
Università degli studi Roma Tre
Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia
Reale Accademia di Spagna a Roma

IL MAGA DI GALLARATE SI SUPPORTA CON BEART

MA*GA WANTS YOU!
SUPPORTA IL MA*GA CON BeArt
Un piccolo contributo, per essere parte di una grande identità!





Un piccolo contributo donato attraverso BeArt, piattaforma di crowdfunding dedicata al mondo dell’arte (www.beartonline.com), ci renderà parte del grande patrimonio del Museo MA*GA di Gallarate (VA).
Il MA*GA chiede dunque il supporto di tutti gli appassionati dell’arte per rendere il pubblico partecipe e attento alle tematiche offerte dall’arte dei nostri giorni e a continuare a garantire mostre, conferenze, corsi di aggiornamento, laboratori per le scuole di ogni ordine e grado e progetti speciali dedicati ai bambini e alle famiglie. 
Il Museo è stato anche eletto  da moltissimi studenti universitari, luogo di studio accogliente e funzionale per eccellenza , dotato di connessione wi-fi gratuita, e il bar, luoghi di aggregazione e di incontro .
L'importanza del MA*GA non è solo locale: da aprile 2015 a gennaio 2016, il Museo ha ospitato la mostra Missoni, l’arte, il colore che ha accolto 40.000 visitatori dall’Italia e dall’estero.
Dal 16 aprile 2016, si terrà la mostra ABITARE è essere ovunque a casa propria. Opere e ricerche nell’ambiente urbano 1962-2016, dedicata all'artista, architetto e designer Ugo La Pietra.
In occasione di quest’esposizione, chi supporterà il MA*GA su BeArt avrà la possibilità di ottenere al costo di € 110,00, l’opera Scaramanzia di Ugo La Pietra: un vasetto di ceramica, che l’artista ha realizzato in 100 multipli numerati e firmati in occasione della prossima mostra personale dedicata all’artista  al MA*GA dal 16 aprile al 18 settembre 2016.
Tra i principali artisti presenti in collezione, C. Carrà, M. Sironi, A. Del Bon, F. De Rocchi, R. Guttuso, E. Treccani, E. Morlotti, G. Santomaso, G. Ajmone, V. Tavernari, Afro, A. Soldati, L. Veronesi, E.  Prampolini, B.  Munari, Arnaldo e Gio Pomodoro, F. Melotti, L. Fontana, A. Bonalumi, E. Vedova, G. Colombo, Dadamaino, G. Varisco, P. Gilardi, Studio Azzurro, G. Mauri, fino ai giovanissimi, ma già rinomati, L. Cecchini, E. Borghi, P. Calignano, L. Moro, A. Paci, L. Vitone, O. Mocellin e N. Pellegrini e alle recenti acquisizioni delle opere video di Marcel.lì Antunez Roca, Bianco-Valente e Alice Cattaneo.

#beart
#Magagallarate
#arte


21 marzo 2016

Pietro Ruffo alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania



 a cura di Laura Barreca


INAUGURAZIONE

Sabato 2 aprile ore 16.30

CATANIA, Fondazione Puglisi Cosentino
Palazzo Valle, via Vittorio Emanuele 122


La Fondazione Puglisi Cosentino e la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, annunciano l’apertura, dal 3 aprile al 10 luglio, a Catania, nella sede della Fondazione Puglisi Cosentino, di Breve storia del resto del mondo, l’ampia personale di Pietro Ruffo, a cura di Laura Barreca.

Breve storia del resto del mondo riunisce una spettacolare sequenza di opere di grandi dimensioni realizzate dall’artista romano dal 2005 ai giorni nostri. Compone una sorta di viaggio visivo sul concetto  di libertà o dei principi liberali nella storia politica dei continenti, attraverso i temi della colonizzazione, delle divisioni culturali, sociali, religiose .

Pietro Ruffo costruisce un percorso espositivo che guida al riconoscimento di alcuni “padri-ispiratori” del pensiero liberale e costituzionale: il politologo inglese Isaiah Berlin, cui l’artista dedica nel 2010 la serie di grandi ritratti I sei traditori della libertà, in mostra a Catania; poeti come il libanese Khalil Gibran, cui è dedicata l’opera Liberty House (2011), una piccola costruzione architettonica che rappresenta il concetto che si è davvero liberi solo se la ricerca della libertà diventa pratica quotidiana e interiore. 

Attualissima traduzione artistica di una condizione geopolitica internazionale, la mostra è una riflessione più ampia sulle questioni da cui sono originate le più recenti e disastrose piaghe sociali: dal colonialismo, alla primavera araba, dal fondamentalismo islamico alle rivolte per i diritti dei lavoratori in Sud Africa.


Ad apertura e chiusura della mostra, l’opera The Colours of Cultural Map (2015) commissionata da Luciano Benetton per il progetto Imago Mundi, un grande atlante dei paesi del mondo e delle differenze che uniscono i popoli; e SPADSVII, commissionato dalla Galleria nazionale d'arte Moderna di Roma, un biplano di dimensioni reali realizzato interamente in legno e carta.

Vincitore del Premio Cairo e del Premio New York all’Italian Academy for Advanced Studies at Columbia University nel 2010, Pietro Ruffo è oggi riconosciuto come uno degli artisti italiani più interessanti a livello internazionale. Tra i progetti più significativi, si segnalano: A complex istant -Moscow, Progetto speciale per la quarta biennale di Mosca, SLASH, paper under the knife, MAD Museum of Art and Design, New York; Apocalittici e Integrati, MAXXI, Museum of XXI Century Art, Roma. Nell’estate del 2015 realizza una scenografia per la sfilata di Valentino, che ha visto l'artista cimentarsi con un’opera su scala urbana costruendo un'intera piazza ispirata al concetto di stratificazioni.

“PIETRO RUFFO. Breve storia del resto del mondoCatania, Fondazione Puglisi Cosentino (Palazzo Valle, via Vittorio Emanuele 122) 3 aprile – 10 luglio 2016.

Orario: dal martedì alla domenica 10-13.00; 16.00-19.30.
Il sabato sino alle 21.30; chiuso il lunedì; aperture straordinarie su prenotazione.
La biglietteria chiude mezz’ora prima.
Biglietti interi: 8 euro, ridotti: 5 euro, i pomeriggi di martedì e venerdì ingresso 3 euro.
Visite guidate e laboratori didattici a cura di IDENTITAS
e-mail: mostraruffo@fondazionepuglisicosentino.it, +39 329 4571064

Mostra a cura di Laura Barreca, promossa dalla Fondazione Puglisi Cosentino e la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo

Monografia sull’artista a cura di Laura Barreca, edita da Silvana Editoriale.

Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Puglisi Cosentino tel. +39 095 7152118
info@fondazionepuglisicosentino.it
www.fondazionepuglisicosentino.it 

Auditorium: oltre 20.000 presenze a Libri come 2016


Roma, 20 marzo 2016: si e' conclusa con oltre 20.000 presenze la settima edizione di Libri come all’Auditorium Parco della Musica

(Crediti fotografie : Riccardo Musacchio & Flavio Ianniello)



Andrea Camilleri a dx


Si conclude oggi, 20 marzo 2016, con la maratona finale dedicata a Roma nella Sala Petrassi, la settima edizione di Libri come, la Festa del libro e della lettura organizzata dalla Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica.  Quest’anno,  nell’arco di soli due giorni dopo l’inaugurazione di venerdì,  oltre 20.000 spettatori hanno seguito i circa 150 eventi in programma.

Due giorni interamente dedicati a incontri, conferenze, proiezioni, presentazioni di libri, laboratori di scrittura creativa, incursioni teatrali, mostre, che hanno visto la partecipazione di oltre 400 autori, professionisti e operatori del settore e che hanno avuto al centro il tema di Roma e delle città contemporanee.
Sophie Kinsella

In allegato alcune foto di oggi e di due protagonisti dell’ultima giornata: Andrea Camilleri e Sophie Kinsella 
Andrea Camilleri

#libri
#libricome
#sophiekinsella
#andreacamilleri

Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti in "Matti da slegare" (22-23 marzo)

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2015-2016
Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, diretti da Gioele Dix,
in Matti da slegare (22-23 marzo)

Giobbe Covatta, Gioele Dix ed Enzo Iacchetti © Angelo Redaelli


Il cartellone di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, martedì 22 e mercoledì 23 marzo alle ore 20.45, con Matti da slegare, delicata e divertente commedia che vede protagonisti Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, diretti da Gioele Dix: tre fra i più apprezzati, popolari e sensibili personaggi dello spettacolo italiano. Le loro caratteristiche umane ed artistiche garantiscono, infatti, un approccio fresco, ironico, divertente e delicato a un tema rilevante come quello della malattia mentale. Nessun tentativo di patetismo o traccia di retorica in questo leggero e al contempo intenso ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose.
Tratto dalla commedia Elling & Kjell Bjarne del norvegese Axel Hellstenius (da cui fu tratto nel 2001 il film Elling diretto da Petter Næss, candidato all’Oscar come miglior film straniero), lo spettacolo è prodotto dal Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano e da Mismaonda e vede in scena, al fianco di Covatta e Iacchetti, anche Irene Serini e Gisella Szaniszló.
Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta, dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Giovanni vengono “promossi” e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno cercare di inserirsi nella società e dimostrare di saper badare a se stessi.
Elia ha vissuto sempre con la madre, imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si è quindi rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il suo ricovero è stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato dell’autoironia. Giovanni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. È un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da una madre alcolista e un patrigno violento.

Matti da slegare racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due “matti” a slegarsi dai tanti fantasmi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita. Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo.

Nell'ambito di "Dietro le quinte", la serie di iniziative legate ai cartelloni di musica e prosa, realizzata in collaborazione con l'Associazione "Per il Teatro di Monfalcone", mercoledì 23 marzo, alle ore 19.15, al Bar del Teatro, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti incontreranno il pubblico; l’ingresso è libero.

Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19), ERT di Udine, Biblioteca Comunale di Monfalcone, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it. La Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche.

#teatro
#giobbecovatta
#enzoiachetti
#monfalcone


TESTACCIO : STORIA E ARCHITETTURA

Nell’ambito del programma della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Educare alle mostre educare alla città
TESTACCIO.
Storia della città-antropologia-sociologia urbana-documentazione per una lettura del quartiere
a cura di Lidia Piccioni, Roberta Tucci, Luciano Ledda, Francesca Romana Stabile
martedì 22 marzo, ore 16.00
DIPARTIMENTO ARCHITETTURA DI ROMA TRE - AULA MAGNA 
VIA ALDO MANUZIO, 58
ingresso gratuito

Non era un quartiere di periferia come San Lorenzo.
Benché abitato anch’esso in prevalenza dal ceto operaio,
sole poche strade lo separavano dai quartieri borghesi
Elsa Morante

Area produttiva e industriale, Testaccio viene concepito come quartiere operaio della nuova capitale. Ma, al di là della destinazione popolare, il rione ha gradualmente modificato il suo tessuto, accogliendo oggi realtà diverse e istituzioni culturali di primaria importanza
Per approfondire da angolature diverse e interdisciplinari - storia della città, antropologia, documentazione - la conoscenza del rione Testaccio, una delle zone particolarmente significative delle trasformazioni della città tra XIX e XXI secolo sarà proposto un incontro a più voci presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, martedì 22 marzo, ore 16.00.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e fa parte del ciclo didattico “EDUCARE ALLE MOSTRE EDUCARE ALLA CITTÀ”, con appuntamenti e visite condotti da direttori e curatori dei musei, esperti e studiosi universitari.
L’incontro, a cura di Lidia Piccioni, Francesca Romana Stabile, Roberta Tucci e Luciano Ledda, sarà articolato in tre diversi momenti.
Verrà innanzitutto presentata una sintesi delle tappe salienti della nascita e dello sviluppo urbano di Testaccio alla luce degli studi esistenti, in cui verranno offerti spunti per una riflessione metodologica sulla ricerca relativa a un quartiere, dal punto di vista della storia contemporanea nel confronto con altre discipline.
La sua fisionomia è caratterizzata dall’insediamento del nuovo Mattatoio, realizzato tra il 1888 e il 1891 su progetto dall’architetto comunale Gioacchino Ersoch, e da una edilizia abitativa destinata alle classi popolari: dalle case alveare, costruite tra il 1883 e il 1905, ai progetti realizzati tra il 1909 e il 1917 da Giulio Magni e Quadrio Pirani, per conto dell’Istituto romano per le case popolari, fino agli stabili di via Marmorata, progettati da Sabbatini e Costantini nel 1930.
Dopo la chiusura nel 1975 del Mattatoio, che ha costituito per oltre ottanta anni il fulcro produttivo della zona, e un periodo di degrado e marginalità, Testaccio ha assunto dalla metà degli anni Novanta un ruolo attrattivo nella vita della città diventando con una trasformazione progressiva un importante polo culturale oltre che residenziale.
Nell’ambito degli interventi di recupero dell’ex Mattatoio e del Campo Boario è stato programmato da parte dell’amministrazione capitolina il riuso dei vecchi padiglioni per realizzare la Città delle Arti, con spazi polivalenti dedicati alla cultura e alla formazione tecnica e artistica. Attualmente questi spazi comprendono il Macro, il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, l’Accademia di Belle Arti, la Scuola popolare di musica di Testaccio. Ad essi si aggiungono, insieme con altri insediamenti, le aree e i padiglioni della Città dell’Altra Economia e della Pelanda.
Verranno inoltre presentati i risultati della ricerca sul campo, anche con documenti audio-visivi sulla religiosità popolare del rione Testaccio, condotta tra il 2010 ed 2012 che ha riguardato i due eventi di maggiore rilievo nel ciclo festivo annuale del rione, la Via Crucis del Venerdì Santo sul monte Testaccio e la processione della patrona, Santa Maria Liberatrice, l’ultima domenica di maggio: eventi che sono stati osservati in modo partecipativo, da vicino, con la collaborazione degli attori sociali.
Verrà illustrata infine l’attività del Centro di documentazione AUT – Archivio Urbano Testaccio del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, che ha come obiettivo lo studio del quartiere Testaccio e dell’ex Mattatoio – Campo Boario tramite la raccolta di materiale documentario, ricostruzioni digitali, tracce audiovisive sulla storia del tessuto urbano ed edilizio, al fine di promuovere, oltre alla conoscenza del quartiere, la sua valorizzazione e conservazione. Il centro avrà uno spazio dedicato della biblioteca aperto al pubblico e sarà accessibile anche on-line attraverso il sito web: http://aut.uniroma3.it.
Lidia Piccioni
è professore associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della "Sapienza" Università di Roma. Studiosa della società urbana e delle trasformazioni del territorio tra Ottocento e Novecento, con particolare attenzione alla città di Roma, su questi temi ha pubblicato numerosi lavori tra cui le monografie: San Lorenzo. Un quartiere romano durante il fascismo , Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 1984 (ristampa 2002); I Castelli romani. Identità e rapporto con Roma dal 1870 a oggi , Laterza, Roma-Bari 1993. Ha ideato e dirige, dal 2006, il progetto: "Un laboratorio di storia urbana: le molte identità di Roma nel Novecento"(premio “Il Campidoglio” per la cultura 2008)
Francesca Romana Stabile
è professore associato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, dove insegna Restauro architettonico. La sua attività di ricerca si concentra sullo studio dell’architettura regionalista e sul recupero dei centri storici. Coordina l'Archivio Urbano Testaccio - AUT del Dipartimento di Architettura, http://aut.uniroma3.it. Tra le sue pubblicazioni "La Garbatella a Roma: architettura e regionalismo" (Editrice librerie Dedalo, 2012)
Roberta Tucci
demoetnoantropologa, opera presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ha curato la normativa della scheda BDI per i Beni demoetnoantropologici immateriali (2002, 2006). Ha effettuato ricerche sul campo in diverse regioni dell’Italia centro-meridionale. Tra le sue pubblicazioni: I beni culturali demoetnoantropologici (con G. L. Bravo), Roma 2006; Beni culturali immateriali, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, IX Appendice, Roma, Treccani, 2015.
Luciano Ledda
demoetnoantropologo, ha studiato in particolare gli aspetti della religiosità locale di Testaccio unendo la ricerca sul campo alla campagna catalografica con schede BDI e BDM
DIPARTIMENTO ARCHITETTURA DI ROMA TRE - AULA MAGNA 
VIA ALDO MANUZIO, 58
INGRESSO GRATUITO
Prenotazione obbligatoria
060608 (dalle 9.00 alle 21.00)