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6 aprile 2018

LA FORNARINA DI RAFFAELLO TORNA A PALAZZO BARBERINI

La Fornarina torna nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma a Palazzo Barberini.


La celeberrima e preziosa opera di Raffaello detta la Fornarina ritorna nella sua sede istituzionale di Palazzo Barberini a Roma, lunedì 9 aprile 2018, dopo essere stata data in prestito ed esposta nella mostra “Raffaello e l’eco del mito” all’Accademia Carrara di Bergamo in corso dal 27 gennaio al 6 maggio 2018.
La Fornarina è un olio su tavola dipinto da Raffaello intorno al 1519. L’immagine della donna in posa sensuale è stata da sempre oggetto di dubbio se si tratti di un’amante del pittore; dubbio che ha creato per questo una leggenda carica di misteri intorno a quest’opera.
Le Gallerie Nazionali Barberini Corsini infatti avevano aderito al progetto espositivo, considerato di straordinario valore scientifico, concedendo in prestito il capolavoro.
La questione del prestito delle opere d’arte è un tema molto dibattuto tra gli storici dell’arte che alimenta molti dibattiti per le opinioni contrastanti tra chi ritiene che un museo viva e cresca attraverso la promozione del proprio patrimonio, anche a costo di doversene privare temporaneamente, e chi invece ritiene che i rischi del trasferimento delle opere d’arte da un museo ad un altro, suggeriscano la staticità dei capolavori nelle loro sedi istituzionali.
Comunque la Fornarina sarà di nuovo fruibile al pubblico dal 12 aprile a Palazzo Barberini in Roma.

INFORMAZIONI:

4 aprile 2018

BRUNA ESPOSTO E SERGIO SARRA artisti da IDILL'IO di ARTE CONTEMPORANEA

Bruna Esposito e Sergio Sarra renderanno omaggio al poeta Giacomo Leopardi alla Galleria IDILL'IO arte contemporanea di Recanati, Domenica 8 Aprile 2018 ore 12. Sono due artisti che hanno realizzato delle opere ispirate alla poetica e ai luoghi del grande poeta italiano Giacomo Leopardi.
Bruna Esposito ha realizzato infatti un video muto in bianco e nero dal titolo “L'infinito di Leopardi, nella Lingua dei segni italiana” insieme a Silvia Del Vecchio, interprete LIS.  Sergio Sarra invece ha realizzato due dipinti su tavola dal titolo  “Library, table and window” e “Landscape”.

Sergio Sarra “Library, table and window”



Bruna Esposito è nata a Roma nel 1960. Diplomata al IV° Liceo Artistico Statale di Roma, ha studiato con Carmengloria Morales. Dal 1980 al ‘86 vive a New York e lavora negli studi di Lucio Pozzi e Donald Judd; studia danza con Batya Zamir e Sally Gross; crea e produce performance e happening. Nel1986 vince il Whitney I.S.P. Dal ‘86 all’88 si trasferisce a Berlino Ovest, dove vince due borse di studio dell’I.B.A Berlin. Tra le mostre recenti: The Raft. Art is (not) Lonely, mu.ZEE, Oostende, Belgio (2017-2018); Bruna Esposito. Inconveniente, Fondazione Raccolta Lercaro, Bologna (2018); Focus Bruna Esposito. e così sia…, MAXXI, Roma (2017); Intuition Palazzo Fortuny, Venezia (2017); Art Club #5, I Giovedi della Villa, Académie de France à Rome, Villa Medici, Roma (2016). Mostre internazionali: Documenta X a Kassel (1997); la Biennale di Venezia (1999 e 2005); Sonsbeek 9 ad Arnhem, Olanda (2001); la Biennale di Istanbul (2003 e 2004); la Biennale di Gwangju, Corea del Sud (2004); La Quadriennale di Roma (1996 e 2008); Prospect 1 – New Orleans (2008); XIII Biennale di Cuenca, Ecuador (2016). I premi vinti: P.S.1 New York e Leone d’Oro La Biennale di Venezia per il Padiglione Italiano dAPPERTutto (1999). Selezione al Premio della Camera dei Deputati per il 150° dell’Unità d’Italia (2011). Premio Nazionale per i Giovani Artisti Italiani (2001).
Sergio Sarra è nato a Pescara, nel 1961. Si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nella scuola di Concetto Pozzati. Nel 1987 espone alla Biennale del Mediterraneo di Barcellona, nel 1990 all’ Espace Cartier di Parigi e alla Galleria Alice a Roma. E’ invitato ad Aperto ’93. Emergency alla 45° Biennale di Venezia e a De Europa nel Museo d’Arte Moderna di Atene. Nel 1997 partecipa alle mostre Segno, Suono, Sacro, Senso da Zerynthia a Serre di Rapolano e Odisseo a Bari. Nel 2000 espone da Volume! e cura Conversione di Saulo a Palazzo Odescalchi a Roma; partecipa a The Last Drawings of the Century a cura di Zerynthia, VII Biennale dell’Avana. Negli anni seguenti elabora D. dal vero n.2, performance realizzata per il Micromuseum di Palermo (2004) e per il MNAC di Bucarest (2007). Tiene diverse personali tra cui Trinacria dream alla MCO Gallery a Porto (2007) e Pearl fishermen al Circolo Filologico Milanese e partecipa alle collettive Altered states al WAX di Budapest e Cose mai viste alle Terme di Diocleziano a Roma. Nel 2011 è invitato al Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia, L’arte non è cosa nostra. Nel 2012 espone da Pio Monti a Roma e a Fuori Uso a Pescara; l’anno seguente produce l’installazione un ambiente, sei vetri per il Conservatorio di Santa Cecilia. Espone al RESAD di Cordoba nel 2015 e nel 2016 al Garage Carcani a Roma e all’EWHA University di Seul.

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Bruna Esposito - Sergio Sarra
Testi di Laura Cherubini e Nikla Cingolani
Inaugurazione: 8 aprile 2018 dalle ore 12
Durata mostra: fino al 8 maggio 2018
IDILL’IO arte contemporanea Piazza Giacomo Leopardi 15, Recanati (MC)
Apertura al pubblico su appuntamento
Info: idillio11@gmail.com / tel. +39.339.8777521 - +39.333.5934948

#arte #idill'ioartecontemporanea 

2 aprile 2018

ARTE A PASQUETTA CON PALAZZO BARBERINI E GALLERIE CORSINI.

PALAZZO BARBERINI E GALLERIA CORSINI sono APERTI A PASQUETTA, e saranno chiusi martedì 3 aprile.

Le mostre in corso a Palazzo Barberini:    
CURIOSE RIFLESSIONI. JEAN-FRANÇOIS NICERON, LE ANOMORFOSI E LA MAGIA DELLE IMMAGINI   
7 marzo – 10 giugno 2018    


Curiose riflessioni sono alcuni dipinti di Jean-François Niceron (Parigi 1613 – Aix-en-Provence 1646) matematico e teologo francese, esponente dell’anamorfismo cioè di quell'effetto ottico per cui un’immagine appare distorta tranne da un unico punto di osservazione oppure utilizzando un apposito strumento.

Tutti i dipinti avranno il loro dispositivo per la corretta visione e in più saranno esposti due esemplari a stampa e la riproduzione di un “canocchiale anamorfico” realizzato da JEAN-FRANÇOIS NICERON.


LA MADONNA ESTERHÁZY DI RAFFAELLO
31 gennaio 2018 - 08 aprile 2018     


E' una delle opere più interessanti e significative di Raffaello, proveniente dallo Szépmuvészeti Múzeum di Budapest,e dipinta da Raffaello intorno al 1508, al termine del periodo fiorentino e all’inizio di quello romano.
LA MADONNA ESTERHÁZY DI RAFFAELLO è esposta accanto a una riproduzione del disegno preparatorio e ad altre tre opere provenienti dalle Gallerie Nazionali, omogenee per formato e ambiente.


GLORIE DI CARTA. IL DISEGNO DEGLI ARAZZI BARBERINI
20 dicembre 2017 - 22 aprile 2018   



E' la storia della fabbrica di arazzi impiantata a Roma nel 1627 da Francesco Barberini, con i tre dei cartoni preparatori.
Gli arazzi realizzate lungo un arco di circa cinquant’anni di attività riemergono dai depositi dopo vent’anni e ognuno appartenente ai cicli Storie di Costantino, la Vita di Cristo e le Storie di Urbano VIII.
Da evidenziare in mostra il Ritratto di Urbano VIII di Pietro da Cortona, in prestito dai Musei Capitolini, e la Visita di Urbano VIII al Gesù (1642-1643) di Andrea Sacchi, Jan Miel e Antonio Gherardi.



INFORMAZIONI:

www.barberinicorsini.org

PALAZZO BARBERINI | via delle Quattro Fontane 13, Roma
ORARI:  martedì/domenica 8.30 - 19.00 | La biglietteria chiude alle 18.00 

GALLERIA CORSINI | via della Lungara 10, Roma
ORARI: mercoledì-lunedì: 8.30 - 19.00 | La biglietteria chiude alle 18.30

BIGLIETTO BARBERINI CORSINI: Intero 12 € - Ridotto 6 €
Il biglietto è valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del museo. Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell'Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell'ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.

 #pasquetta #palazzobarberini #galleriecorsini #arteaRoma

28 marzo 2018

“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”

ROMA è una città moderna? Sì, lo confermano quasi 180 opere d'arte in mostra  con “ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto” lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione, alla Galleria d’Arte Moderna Via Francesco Crispi 24 – in Roma dal 29 marzo 2018  al 28 ottobre 2018.
Mario Sironi La famiglia del pastore 

ROMA CITTÀ MODERNA ripercorre le maggiori correnti artistiche del Novecento come un tributo alla Capitale d'Italia nel periodo esatto che va dal suo Sindaco Ernesto Nathan al Sessantotto e presenta dipinti, sculture, opere di grafica e fotografia mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, raccontando una Roma centripeta e da sempre multiculturale, che ha sedimentato nel tempo le  diversità assimilate e le univocità custodite, da Ernesto Nathan, il mazziniano Sindaco di Roma dal 1907al 1913, fino al decennio dei movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale riassunta nel  fatidico Sessantotto.
Giacomo Balla Il Dubbio
1907-1908, olio su carta

La mostra si muove su un tracciato storico dove Roma è in primo piano con la sua storia, i suoi luoghi e i suoi stili artistici  con i quali molte volte ha anticipato temi e stili.
ROMA CITTA' MODERNA espone le opere di Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes,  che anticipano il desiderio di rinnovamento e modernità realizzato degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), e il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Onorato Carlandi  Roma 1900-1918 olio su tela

Una parte sostanziale  è dedicata alla tendenza artistica del recupero dell’antico e della tradizione dell’arte italiana degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Achille Funi Il Colosseo 1930 olio su tela 

Le opere della Scuola Romana in particolare sono dei capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus centrato sulle demolizioni/ricostruzioni  del centro città e lo sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), che introducono nella fase della figurazione e dell’astrazione  post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.).
Gastone Novelli Corrsipondenze terrestri 




Poi c'è una Roma che va verso la Pop Art  e le sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno dirottato il centro e il pensiero artistico verso un  afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).
Mimmo Rotella A strappo deciso
1960, collage e carta colorata




In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione
INFO
ROMA CITTÀ MODERNA
Da Nathan al Sessantotto
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Via Francesco Crispi, 24
Quando 29 marzo 2018 – 28 ottobre 2018
Orari Da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Giorni di chiusura: lunedì, 1 maggio  
Biglietti
Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: € 7,50 intero e € 6,50 ridotto, per i non residenti; € 6,50 intero e di € 5,50 ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
060608 (tutti i giorni ore 9:00 - 19:00)
www.museiincomune.it; www.galleriaartemodernaroma.it

27 marzo 2018

"MUTINA SPLENDIDISSIMA" : SALVATORE SETTIS DIALOGA CON CLAUDIO FRANZONI

"Mutina splendidissima" è la mostra in corso sull' importantissima cattedrale di Modena in cui USO, AMMIRAZIONE, RIPRESA: IL MEDIOEVO DAVANTI ALL'ANTICO sarà tema dell'incontro tra Salvatore Settis e Claudio Franzoni all'Auditorium "Marco Biagi" in Largo Marco Biagi 10, Modena, Giovedì 29 marzo 2018, ore 18.
Salvatore Settis
Perchè Mutina (Modena) è così importante per la storia dell'arte?
Il duomo di Modena è considerato dagli studiosi un riferimento emblematico  del rapporto tra Medioevo e Antico, il tema delle grandi mostre modenesi sulla cattedrale nel 1984 e tema anche dell'esposizione Mutina splendidissima, in corso fino all'8  aprile al Foro Boario di Modena. 

Su questa Mutina splendidissima e su che cosa ha rappresentato nel passaggio tra Antico e Medio Evo dialogheranno due eccellenze: Salvatore Settis e Claudio Franzoni.
Salvatore Settis è professore emerito presso la Scuola Normale di Pisa, di cui è stato Direttore. E' stato Direttore del Getty Research Institute di Los Angeles, Presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici e membro di alcune tra le più prestigiose accademie europee e americane. Oltre ai suoi studi sull’arte antica e sulla tradizione classica, si è a lungo occupato di politiche dei beni culturali.
Claudio Franzoni è archeologo e storico dell'arte. Ha collaborato alla realizzazione di numerose mostre e iniziative editoriali. Ha approfondito i temi dell'arte di età romana, del reimpiego e della storia della tradizione classica.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
mostra@mutinasplendidissima.it
Ingresso omaggio alla mostra Mutina Splendidissima per chi partecipa alla conferenza.

#arte #mutinasplendidissima #salvatoresettis #claudiofranzoni

23 marzo 2018

IL MUSEO DELLA CARTA DI TOSCOLANO MADERNO RIAPRE CON FANTASTICO GARDA

Riapre il MUSEO DELLA CARTA di Toscolano Maderno con la mostra FANTASTICO GARDA. 
di Simona Cremonini e la presentazione di un libro con l'inaugurazione sabato 24 marzo dalle 16.00 nella Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno.
L’antica cartiera di Maina a Toscolano Maderno dopo un importante recupero architettonico riapre con la presentazione della raccolta di favole illustrate Fantastico Garda di Simona Cremonini.

Museo della Carta di Toscolano Maderno: particolare


Nel nuovo Museo della Carta di Toscolano Maderno sarà possibile ripercorrere la storia della carta, dal Medioevo fino al 1962, anno di chiusura dell’ultima fabbrica nella valle, conoscendo il processo produttivo tra manufatti e macchinari ancora funzionanti, e le curiosità legate alla stampa attraverso l'esposizionedei libri stampati dall'illustre tipografo Alessandro Paganini a Toscolano nella prima metà del Cinquecento.
Simona Cremonini Tavin

Il Museo di Toscolano Maderno sarà guidato dal direttore Lisa Cervigni .
Negli antichi spazi della cartiera  sono previsti eventi temporanei sull’arte visiva di giovani talenti e mostre su aspetti inediti del passato della Valle delle Cartiere, fino a ottobre.
L'apertura del Museo della Carta  esordirà con la mostra delle tavole illustrate di Fantastico Garda di Simona Cremonini: creature fantastiche del saggio-bestiario del lago di Garda. Il libro è un percorso magico attorno al fiume Benaco, che ricostruisce il mondo sovrannaturale  del Piccolo Popolo, delle creature fantastiche che fanno parte delle tradizioni locali: nani, elfi giganti e draghi, mostri e unicorni, ninfe e sirene o anguane e matronae , il bresciano Tomfador , le trentine Les Eguales e il veronese Grisot.

Museo della Carta di Toscolano Maderno


FANTASTICO GARDA
di Simona Cremonini
presentazione libro e 
inaugurazione: sabato 24 marzo, dalle ore 16.00
Museo della carta
Via Valle delle Cartiere 
25088 Toscolano Maderno (BS) 
Tel. 0365 641050 – 0365 546023
info@valledellecartiere.it
www.valledellecartiere.it
facebook: museo della carta di Toscolano Maderno
Orari: 
dal 24 
marzo al 30 giugno e dal 1 settembre al 7 ottobre tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,00 
Dal 1 luglio al 31 agosto tutti i giorni dalle 10,00 alle 19,00 
Dal 13 ottobre al 28 ottobre solo sabato e domenica, dalle 10,00 alle 18,00
Biglietto 
intero: 
€ 7,00 ridotto: € 5,00 (gruppi composti da minimo 20 persone, 6-18 anni, over 65)
Residenti nel Comune di Toscolano Maderno: € 3,00
Gratuità: disabili e loro accompagnatori, bambini di età inferiore ai 6 anni

22 marzo 2018

L'ARTE ASIATICA AL MAO DI TORINO CON LA MOSTRA "ORIENTI"

ORIENTI. 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civilta’ di Roma è la nuova mostra sull'arte asiatica che inaugura al MAO Museo d’Arte Orientale Giovedì 19 aprile 2018 e prosegue dal 20 aprile – 26 agosto 2018.

"Orienti"  presenterà quasi 180 opere della ricchissima collezione romana dell’ex Museo Nazionale d’Arte Orientale temporaneamente Torino prima della collocazione definitiva nello spazio previsto all’EUR di Roma. Sono opere d'arte eccellenti della produzione artistica asiatica a partire dalla fine del VI millennio a.C. per sette millenni.
Il progetto della mostra "Orienti" si sviluppa su due temi: il primo è la storia del Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma e delle sue collezioni entrate a far parte del museo attraverso campagne di scavo italiane in Asia, accordi internazionali o donazioni private.
Il secondo tema riguarda le aree geografiche del Vicino e Medio Oriente antico, l’arte sudarabica, l’arte regale degli Achemenidi, dei Parti e dei Sasanidi, l’arte islamica ghaznavide e la produzione artistica dell’area persiana, per finire con le due grandi aree dell’Asia meridionale e dell’Asia orientale.
La mostra "Orienti" esporrà miniature indiane e bronzi tibetani, statuine cinesi e dipinti giapponesi.
Opera importante è una Testa funebre in alabastro dello Yemen datata tra il I secolo a.C.- I secolo d.C. p: un tipo di  manufatti già musealizzati ma  fuori contesto fino agli scavi della Missione Archeologica Tedesca a Mārib, alla fine degli anni Novanta, che ha scoperto per la prima volta trattarsi di teste  posizionate su stele e non collocate all'interno di templi.
Altra opera importante nella mostra "Orienti" del MAO di Torino è un Calice con serbatoio conico scanalato, con terminazione a testa taurina in argento sbalzato, proveniente da Qasr-e Shirin, Iran occidentale, del periodo achemenide, IV secolo a.C. dalla valenza rituale confermata dai testi e dal cerimoniale di corte assiro.

Opera d'arte iraniana del periodo sasanide, VI-VII sec. d.C., sono gli Elementi di cintura: puntale, fibbia con ardiglione e placca, placche e pendenti in oro, di un manufatto realizzato con diverse tecniche di fusione, granulazione, battitura e incisione.


Dall’India, dal Rajasthan, del XVIII secolo esposto un acquerello opaco su carta raffigurante un Diagramma cosmologico e dalla Cina del IV-II secolo a.C., dinastie Zhou Orientale – Han Occidentale, il Pendente in forma di drago realizzato in giada.

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Museo Nazionale d'Arte Orientale in Roma
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale in Roma venne istituito nel 1957 con Decreto del Presidente della Repubblica e aperto al pubblico nel 1958. Nel 2010 il museo è stato intitolato a Giuseppe Tucci (1894-1984), uno fra i massimi orientalisti del Novecento, che ne promosse la fondazione. Il Museo era un Istituto con finalità particolari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le sue specificità si sostanziavano innanzitutto nella tutela delle collezioni statali d’arte orientale e al contempo nella promozione di sempre maggiori conoscenza e consapevolezza in Italia riguardo alle culture e civiltà d’Asia, attività di valorizzazione resa tanto più necessaria dall’incalzare dei più recenti sviluppi globali. Dal settembre 2016 il Museo è formalmente confluito nel nuovo Museo delle Civiltà, chiudendo definitivamente nell’ottobre del 2017 per il trasferimento nella nuova sede dell’EUR di Roma.
L'attività della Missione Archeologica Italiana in Pakistan, guidata all’epoca da Giuseppe Tucci, fu promossa dall’IsMEO-Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente. Giuseppe Tucci, noto anche al pubblico non specialista per le ricerche compiute nell’area tibetana in occasione di spedizioni delle quali ha lasciato memorabili resoconti di viaggio, è stato Presidente dell’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) dal 1947 al 1978, e proprio Tucci fu uno dei principali promotori nel 1957 dell’allora Museo Nazionale d’Arte Orientale successivamente a lui intitolato.
I due istituti hanno organizzato, per oltre cinquanta anni, missioni archeologiche ed etnografiche in diversi paesi asiatici: Afghanistan, Armenia, Cina, Giordania, Iran, Iraq, Kazakistan, Nepal, Oman, Pakistan, Tagikistan, Thailandia, Turkmenistan, Uzbekistan, Yemen. Oltre al rilievo posto sull’attività archeologica italiana in Oriente, il percorso espositivo mette in evidenza la funzione centrale del museo d’Arte Orientale in Roma quale naturale collettore di importanti donazioni e depositi d’opere d’arte asiatica presenti in Italia, nonché della fondamentale attività di sorveglianza, svolta in collaborazione con le Soprintendenze territoriali, per controllare il transito doganale dei beni culturali, evitando la dispersione delle collezioni private.
MAO Museo d’Arte Orientale
Un viaggio in Oriente. Oltre 2200 opere provenienti da diversi Paesi dell’Asia, dal IV millennio a.C. fino al XX d.C., raccontano cinque diversi percorsi per cinque diverse aree culturali: Asia meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi Islamici dell’Asia. Culture millenarie distanti e poco conosciute si avvicinano al pubblico. Il MAO, invita ad un viaggio affascinante di scambio, scoperta e conoscenza.
In una realtà fatta di molte culture, il Museo contribuisce a costruire una comunità di cittadini che conoscono e amano le differenze. Al MAO tutti sono inevitabilmente stranieri, tutti hanno qualche cosa da imparare sugli altri e strumenti per riflettere su se stessi.
A partire dalla sua apertura il Museo organizza mostre, conferenze, concerti, dimostrazioni ed esibizioni, visite guidate e percorsi tematici, attività per le scuole e le famiglie, proponendo al pubblico un consistente calendario di appuntamenti che consentono di conoscere gli aspetti più vari delle culture rappresentate dalle collezioni. Numerose anche le occasioni di partecipazione a grandi eventi culturali e di collaborazione con istituzioni Internazionali.

Via San Domenico 11, Torino
Infot011.4436927/8 – e-mail mao@fondazionetorinomusei.it - sito www.maotorino.it
Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale
Orario mar-ven h 10 -18; sab-dom h 11 – 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.

21 marzo 2018

IL CIBO DI STRADA SOSTIENE L'ARTE

Street Food il marchio d'eccellenza del cibo di strada sostiene il restauro del Polittico di Pietro Lorenzetti.




Cibo e arte insieme con l’Associazione nazionale Streetfood  del cibo di strada che diventa mecenate dell'arte classica, sostenendo la raccolta fondi per il recupero del Polittico di Pietro Lorenzetti e restituirlo alla città completamente restaurato per ricollocarlo nella Pieve aretina di Santa Maria in Corso Italia. 
Polittico di Pietro Lorenzetti

L’iniziativa è nata da una collaborazione tra Streetfood, “My Wonderful Tuscany” (che opera per la promozione della città di Arezzo attraverso visite guidate) e l’Atelier di restauro R.I.C.E.R:C.A. con le restauratrici Isabella Droandi, Marzia Benini e Paola Baldetti.
Il momento per sensibilizzare l’iniziativa sarà durante il primo appuntamento del cibo di strada previsto ad Arezzo dal 6 all’8 aprile, l’evento gastronomico con decine di furgoncini dedicati al cibo di strada italiano e straniero, al Parco Giotto di Arezzo.
Sabato 7 aprile è prevista la visita guidata al Polittico di Pietro Lorenzetti in restauro: un raffinato Polittico dedicato alla Vergine con il Bambino collocato sull’altare della Pieve di Arezzo, che Guido Tarlati commissionò a Pietro Lorenzetti, fratello di Ambrogio. 

Restauro polittico di Pietro Lorenzetti

Il restauro del Polittico di Pietro Lorenzetti è in corso presso l’Atelier R.I.C.E R:C.A. di Arezzo e attualmente è finanziato solo dalle donazioni di appassionati e amanti dell’arte consapevoli dell’importanza di questa opera. Tutti i donatori verranno poi citati in un volume nell’Archivio Parrocchiale della Pieve.
Dettagli del Tour :
«Partiremo dal Parco Pertini (Giotto) per il nostro tour cittadino – spiega Silvia Ruberto di My Wonderful Tuscany – e il tema per questa edizione sarà Arezzo al tempo del Tarlati, con visita ai luoghi più significativi del periodo comunale fino al 1327, anno della morte del Vescovo Guido Tarlati che portò la città ad una crisi politica e alla sua vendita a Firenze per mano di suo fratello Pier Saccone e il momento più emozionante sarà proprio la visita al restauro del Polittico, davvero un’occasione unica per ammirare l’opera da vicino e vederla tornare a nuova vita». 
Il tour è previsto sabato 7 aprile. 
Luogo di ritrovo: presso il truck della Birra Artigianale Streetfood alle ore 15. 
Costo visita guidata 5€, contributo restauro 5€ (minimo). 
Numero massimo 20 partecipanti, prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: 3281198704 (Silvia).




15 marzo 2018

IL '68 DI FRANCO MULAS

Franco Mulas - 68' opere dal 1968 al 1973, inaugura alla Galleria Andre' arte moderna e contemporanea di Roma il 23 marzo alle ore 18.00, a cura di Lorenzo Canova.
Franco Mulas ha assorbito e rielaborato lungo cinque decenni le influenze della Pop art americana, di James Rosenquist, di Blow up di Antonioni, Godard, e dei pensieri di Rudi Dutshke, Basaglia Marcuse e Benjamin. 
La  riflessione critica di Franco Mulas e la sua premonizione sono emblematiche nel suo famoso ciclo sul '68

L'immaginazione non ha preso il potere

dove esprime un dialogo silenzioso e la consapevolezza che è impossibile una rivoluzione perenne basata sull'utopia, con tutti i drammi che ne conseguono.


Franco Mulas ‘68
Opere dal 1968 al 1973
A cura di Lorenzo Canova
Testi di Lorenzo Canova, Enzo D’Arcangelo, Tommaso Di Francesco

Inaugurazione 23 marzo 2018 ore 18.00

Galleria Andrè arte moderna e contemporanea
Via Giulia 175 - Roma
info@andrearte.it
06 6861875 - 344 1306387

Dal 23 marzo al 7 aprile 2018
Orari: martedi-venerdi10.30-12.30 / 16.00-19.30 - 24 marzo e 7 aprile: 16.30-19.30 - 30 marzo chiuso


6 marzo 2018

PAOLO TRENI CON SIMULACRA Arte liquida

Paolo Treni è alla sua prima mostra pubblica con Simulacra.



Lui è' un giovane artista che ha vinto il "Premio Montale Fuori di Casa 2017", per la Sezione Montal/Arte, che vuole creare opere fatte di sogni, perchè dice: "Raramente ricordo i sogni che faccio" .
Il curatore Ivan Quaroni parla di opere che trasformano la materia grezza e sorda in qualcosa di sublime e luminoso; sono fatte con laser, smalti, pigmenti e vernici applicati in stratificazioni su plexiglas. 

Paolo_Treni_Nubes_Turbinis_2017_laser_smalti_e_vernici_su_plexiglas_151x80_cm_ph_Gilberti___Petr

E ci sono anche le nove "Farfalle di Dinard", dei papillon gioiello in cornice d'artista come omaggio alla  prosa di Eugenio Montale.
Sono opere bellissime dalla forma liquida come fossero una forma postmoderna di op-art che consiglio di andare a vedere.




Invito Palo Treni
CSArt | Comunicazione per l'Arte
Ieri, 10:55
Te
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PAOLO TRENI
Simulacra
A cura di Ivan Quaroni 
Fortezza Firmafede, Sarzana (Sp) 
10 - 21 marzo 2018 
Inaugurazione: sabato 10 marzo, ore 17.00
aperta al pubblico fino al 21 marzo 2018, 
da lunedì a domenica con 
orario 10.30-13.00 e 14.30-17.30; 
ultimo accesso 45 minuti prima dell'orario di chiusura. Ingresso alla mostra compreso nella visita alla Fortezza Firmafede e al MUdeF - Museo delle Fortezze (Euro 6,00). Per informazioni: www.fortezzafirmafede.it, www.paolotreni.com.


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23 febbraio 2018

POSTICIPATA LA CHIUSURA AL 17 MARZO DE Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani.


La Humus Interdisciplinary Residence, residenza d'artista dal 2015 su idea dell'artista Marco Maria Zanin, con la collaborazione di Carlo Sala, curatore e critico d’arte, e di Michele Romanelli, psicologo e mediatore di conflitto,  ha posticipato al 17 Marzo la chiusura della mostra 




Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani
Federica Landi, Victor Leguy, Pedro Vaz, Marco Maria Zanin
a cura di Carlo Sala
Museo del Paesaggio di Torre di Mosto
Torre di Mosto, Località Boccafossa
28 gennaio – 25 febbraio 2018
opening 27 gennaio 2018, ore 18.00


Marco Maria Zanin, Senza Titolo, 2018, stampa analogica ai sali d’argento, 15x22 cm.


Le opere di Federica Landi (Rimini, 1986), Victor Leguy (San Paolo, 1979), Pedro Vaz (Maputo, 1977), Marco Maria Zanin (Padova, 1983) sono Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani. I loro lavori inediti sono stati creati in Residenza cercando l’incontro tra l’arte e i territori nel senso contadino e primigenio del termine, a contatto con la gente del luogo nella zona rurale del Veneto orientale, compresa tra i comuni di Torre di Mosto, Eraclea e Caorle, in provincia di Venezia.
La Residenza valorizza e promuove l'arte, il territorio e l'identità culturale.

Pedro Vaz(1)

Pedro Vaz, paesaggista, è centrato sulla rappresentazione di un tratto del fiume Livenza, mentre Federica Landi, Victor Leguy e Marco Maria Zanin hanno rivisto in senso attuale gli oggetti appartenenti al Museo della Civiltà Contadina.

Federica Landi(0)

Il 25 febbraio 2018 alle ore 17.00 il seminario di conclusione dei lavori presenterà la pubblicazione relativa.
Il tesoro è sempre più grande di quello che hai stretto tra le mani
artisti: Federica Landi, Victor Leguy, Pedro Vaz, Marco Maria Zanin
a cura di: Carlo Sala
sede: Museo del Paesaggio di Torre di Mosto
indirizzo: Torre di Mosto, Località Boccafossa (Venezia)
date: 28 gennaio – 25 febbraio 2018
opening: 27 gennaio 2018, ore 18.00
orari: sabato: 16-19 e domenica: 10.00-12.00 / 16-19. Dal lunedì al venerdì su appuntamento.
visite guidate: domenica 28 gennaio, 4, 11 e 18 febbraio dalle 15.00 alle 18.00
vegal


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