Antoine Jean-Baptiste Thomas
e il popolo di Roma (1817-1818)
MUSEO DI ROMA PALAZZO BRASCHI
23 marzo - 11 settembre 2016
Fedeli per la benedizione papale in San Pietro a Pasqua |
Come doveva apparire agli occhi di un
francese la Roma di inizio Ottocento? Caotica e rumorosa, certo, ma anche piena
di colori e di suoni, di odori perfino e costellata di volti caratteristici e
anonimi al tempo stesso, inconfondibili. Sono i mestieri del popolo ad animare
le vie e le piazze, assieme ai rituali condivisi dalla gente come dai nobili e
dal clero e snocciolati come i grani di un rosario lungo tutto l’anno, giorno
dopo giorno, a cadenzare il tempo e le stagioni.
Il Saltarello |
Questo caleidoscopio di scene quotidiane
colpì a tal punto il pittore Antoine Jean-Baptiste Thomas da spingerlo a
realizzare una serie di schizzi dal vero, durante il suo soggiorno romano tra il
1816 e il 1818 in qualità di vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di
Francia. Solo dopo il suo rientro in Francia questi fogli vennero selezionati
dall’autore e organizzati in 12 sezioni corrispondenti ai mesi dell’anno, con un
testo esplicativo di accompagno alle immagini. Fu poi François Le Villain a
trarne le litografie che confluirono nel volume Un an à Rome et dans ses
environs, edito da Firmin Didot prima nel 1823 e poi nel 1830.
Il Museo di Roma conserva non solo vari
esemplari, sia sciolti sia rilegati, delle litografie inserite nel volume ma
anche 142 disegni originali, acquisiti nel 1963, una selezione dei quali viene
esposta nella mostra Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di
Roma (1817-1818) promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali, a cura di Angela Maria D’Amelio e Simonetta
Tozzi con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto
Cultura. Catalogo Campisano Editore. L’esposizione è ospitata dal
23 marzo all’11 settembre 2016 nelle sale al piano terra del Museo di
Roma Palazzo Braschi, i cui archivi vantano una ricchissima raccolta di
materiale grafico e fotografico che documenta la storia della città nel corso
dei secoli. Nel percorso espositivo le vivaci e realistiche rappresentazioni di
Thomas vengono affiancate da alcune opere di Bartolomeo Pinelli
che,
invece, rappresenta il popolo con fisionomie idealizzate, derivate
dall’iconografia classica.
L’esposizione, seguendo la sequenza
cronologica di Un an à Rome et dans ses environs, presenta allo
spettatore le tavole che compongono il volume, ciascuna seguita dai relativi
studi preparatori, a testimonianza dell’abbondante e variegata produzione
disegnativa di Thomas durante il suo soggiorno romano e di quanto articolata sia
stata la selezione effettuata per i temi da tradurre in litografia.
Si parte da gennaio con, ad esempio,
la Benedizione del “Bambino” dell’Aracoeli il giorno dell’Epifania,
Benedizione del Bambino Aracoeli |
per
proseguire con i festeggiamenti carnevaleschi di febbraio, seguiti dalle
scene che connotano il mese di marzo, come i famosi Friggitori per le
strade di Roma il giorno di San Giuseppe. I temi devozionali sono al centro
delle rappresentazioni di aprile, mentre maggio è sostanzialmente
dedicato a una gita a Frascati, durante la quale Thomas ritrae, tra le altre
cose, il monastero dei Camaldolesi e i festeggiamenti per la Madonna delle
Scuole Pie. Ma la cerimonia religiosa che più di ogni altra attira folle di
fedeli e curiosi è quella della Processione del Corpus Domini che si
svolge in giugno, con grande sfarzo, dall’interno della basilica di San
Pietro.
Grande processione del Corpus Domini |
Scene legate alla vita campestre (La
battitura del grano e L’aratura) e un rifugio di Briganti
rappresentano luglio mentre ad agosto si sta all’aria
aperta per mangiare fette di cocomero e per assistere a divertenti e
scenografici spettacoli come l’Allagamento di piazza Navona o i
Fochetti e la Giostra dei tori ospitati nell’anfiteatro Corea. Tra
cerimonie e preghiere, settembre è dedicato alla Vergine Addolorata,
mentre ottobre è caratterizzato, più di ogni altro mese, da episodi di
svago collettivo: la gioiosa comitiva che si reca nelle cantine di Testaccio; il
Ritorno dalla vendemmia (occasione per esibirsi nella danza del
Saltarello); la Canofiena, la tipica altalena costituita da una
corda e un’ampia trave di legno, la sosta nelle osterie e, infine, la gita
fuoriporta. Dopo i divertimenti arrivano le penitenze di novembre che
hanno inizio con gli Ottavari dei defunti, per continuare con la visita
al Cimitero di borgo Santo Spirito. Infine, per dicembre vengono
scelti pifferai, zampognari e la messa del 25 in Santa Maria
dell’Aracoeli. L’anno e il volume si concludono con due litografie
raffiguranti il cosiddetto Colpo di bacchetta e la Befana,
raffigurata in piedi su uno sgabello, accanto a tavoli pieni di giocattoli e
dolci, e circondata da bambini in
attesa di ricevere qualche piccolo dono.
La mossa dei cavalli berberi a Piazza del Popolo |
L’opera di Thomas, dunque, è una sorta di
moderno ‘almanacco’ che offre uno straordinario spaccato sociale all’epoca
del pontificato di Pio VII, con il popolo quale protagonista
della scena cittadina. A cominciare da questo momento infatti, e per tutto
l’Ottocento, i viaggiatori del Grand Tour iniziano ad affiancare al
tradizionale interesse per i monumenti, quello verso i costumi, la cultura e gli
aspetti politici del nostro paese.
Mostra
Dove |
Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma
(1817-1818)
Museo di Roma - Palazzo Braschi Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10 |
Quando | 23 marzo – 11 settembre 2016 |
Orari
Biglietteria |
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la
biglietteria chiude alle 18) Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio
11 euro intero, 9 euro ridotto; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente |
Promotori
Organizzazione e Servizi Museali In collaborazione con Catalogo Info mostra |
Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali
Zètema Progetto Cultura Mastercard Priceless Rome Campisano Editore Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00) www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it #museodiroma #palazzobraschi #arte |