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5 marzo 2015

ARTE: VOLTANY



Scaramouche Gallery



EMistretta-FiendClub

Eric Mistretta

Booth C22
 
March 5 - 8 2015Volta NY
Pier 90West 50th St. at 12th Ave.New York NY

 in collaboration with 
thepool

 
 
For information please contact the gallery:
 
info@scaramoucheart.com  tel. 212.228.2229
52 Orchard Street New York NY 10002


Eric Mistretta, "Scenes From An Italian Restaurant"
 

 
  
 


Image: 
Eric Mistretta, Fiend Club (Purgatory), 2015
Oil pastel and wax crayon on printed cotton over canvas, 60 x 48 in.




4 marzo 2015

FOTOGRAFIA: LO SPETTACOLO DEL FUORISCENA

OFFSTAGE
LO SPETTACOLO DEL FUORISCENA
Fotografie di Marcello Geppetti

Alla Casa del Cinema di Roma dal 5 marzo al 5 aprile 2015



OFFSTAGE – Lo spettacolo del fuoriscena è un percorso tra le fotografie di Marcello Geppetti che hanno contribuito a rendere celebri i protagonisti del cinema.

I grandi miti del cinema non interpretano mai completamente un personaggio, ma recitano sempre anche un po’ se stessi. Sul set e fuori dal set, non possono smettere di essere l’immagine di ciò che gli altri uomini considerano fuori dal normale modo di vivere. Eppure nelle pause dalle riprese, durante la loro permanenza nelle città o nei tentativi di fuga dalla “routine” quotidiana, hanno degli attimi in cui sono finalmente fuori ruolo. Nessuno come Marcello Geppetti ha saputo cogliere il momento in cui la grandezza o la drammaticità del mito si esprime nella recitazione inconsapevole di se stesso.



Organizzata e curata dalla Marcello Geppetti Media Company srl e da Made in Tomorrow srl, la mostra - aperta al pubblico dal 5 marzo al 5 aprile 2015 dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito - alterna scatti celebri e scatti inediti di Marcello Geppetti che raccontano storie talvolta più interessanti dei film stessi.

Marcello Geppetti (Rieti, 1933 – Roma, 1998)

ARTE: ELICA AIR NOUVEAU A PARIGI

Elica si presenta a Parigi.
Elica
Air Nouveau à Paris
Istituto Italiano di Cultura Parigi
73, rue de Grenelle
Paris 

17H00 Speech:         
Francesco Casoli (Presidente), Giuseppe Perucchetti (CEO), Philippe Reverseau (direttore filiale Elica France)

17H30 Cocktail

All'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Elica si racconta e presenta la nascita di Elica France.





All'Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Elica si racconta e presenta la nascita di Elica France.
Elica, leader mondiale nel settore delle cappe da cucina ad uso domestico con milioni di pezzi prodotti e distribuiti in cinque continenti, arriva a Parigi e sceglie la splendida cornice dell'Istituto Italiano di Cultura per raccontare al mercato e ai media francesi la filosofia che da sempre guida le sue strategie. Occasione per l'evento è la nascita di Elica France, creata allo scopo di rafforzare la presenza dell’azienda su uno dei mercati principali a livello internazionale: con Elica France, i cui uffici e showroom B2B sono situati a Parigi, Porte d'Auteuil, l'azienda potrà essere accanto ai suoi clienti e potrà cogliere prontamente le necessità del mercato rispondendo in maniera efficace a qualsiasi esigenza.


"Abbiamo deciso di realizzare il nostro evento in questo luogo perché

2 marzo 2015

ARTE: "AD LOCUM VENIRE" DI STEPHANIE NAVA

Stéphanie Nava | Ad locum venire
5th March 2015 | h. 6.30 pm
6th March - 24th April 2015
 
Stéphanie Nava
Ad locum Venire
Preview 5 Marzo 2015 h.18.30


Stéphanie Nava, Reprises, 2014, pencil on paper, 70 x 50 cm

La Galleria Riccardo Crespi presenta Ad locum venire una mostra personale dell’artista francese Stéphanie Nava.

A partire dal disegno, Stéphanie Nava ha sviluppato una pratica ibrida che utilizza installazione, fotografia e occasionalmente animazione e video. Il suo lavoro ci porta ad attraversare spazi emotivamente carichi di suggestioni e memorie, minacce e promesse. I suoi paesaggi e le sue installazioni creano in pochi metri quadrati luoghi mentali capaci di portare lo spettatore in un viaggio spazio-temporale perturbante. I lavori di quest’artista rivelano una forza vitale prorompente e straniante, fondendo in maniera sottile spazi domestici e paesaggi architettonici.


Il titolo della mostra Ad locum venire (Il luogo d’arrivo) rimanda immediatamente a quello che è il fulcro concettuale di tutta l’opera dell’artista: l’interesse per i luoghi che vengono indagati minuziosamente e nella loro specificità spaziale e geografica, per scoprire quali e quante relazioni si sviluppano in essi.
In mostra, una serie di disegni su carta, Reprises, che testimonia la fascinazione dell’artista per i luoghi, vicini o lontani che siano: dalle Fiandre all’Estremo Oriente, passando per la Persia, lo spazio di Stéphanie Nava è costantemente abitato. I suoi personaggi si muovono in esso prendendone forma, ma al contempo adornandolo di nuovi significati e rapporti di forza che costituiscono una vera e propria narrazione. Così pure nella serie fotografica Avec perspectives intérieures, l’artista coglie i rapporti reciproci di alcuni interni, rivelando le intime connessioni delle architetture.
Anche la suddivisione degli spazi della galleria non sarà casuale, con una netta prevalenza degli spazi “umanizzati” al piano superiore e un abbandono alla natura più libera nello spazio inferiore con la serie Archipel, in cui macchie di china si prolungano in paesaggi e personaggi, e l’installazione Le cours figé des lignes che ricostruisce il greto di un fiume che percorre la galleria.

Stéphanie Nava è nata nel 1973 a Marsiglia. Vive e lavora tra Marsiglia e Parigi.
Alcune mostre: 2014 Graben für den Sieg oder die Gärten des Überlebens, dkw. DieselKraftwerk KunstMuseum, Cottbus, Germania; Unseen Presence, IMMA, Irish Museum of Modern Art of Dublin, Dublino 2013 Phantasma Speculari, Musée d'Art Moderne de Saint Etienne Métropole, Saint Etienne, Francia; Le Pont, [Mac], Marsiglia 2012 frontaliers des rives - riverains des frontières, Musée des Mariniers & Moly-Sabata/Fondation Albert Gleizes, Sablons, Francia; Le logis des projection, Le Parvis Centre d'Art Contemporain, Pau, Francia; Nous construirons des maisons passionnantes, Stéphanie Nava, Roberto Rossellini & Allan Sekula, La Box, Bourges, Francia 2011 Considering a Plot (Dig for Victory), MOCAD, Detroit, USA; Muster/stadt/modell/stadt, Centre d’Art Passerelle, Brest, Francia 2010 L'ombre de l'autre rive, Galleria Riccardo Crespi; Héroïne en quête de hors-champ, Galerie Agnès b., Marsiglia; COSA FA LA MIA ANIMA MENTRE STO LAVORANDO? Opere d’arte contemporanea dalla collezione Consolandi, MAGA, Museo Arte, Gallarate, VA; Natura e Destino, Galleria Riccardo Crespi; Muster/stadt/modell/stadt, Galerie Nord – Kunstverein Tiergarten, Berlino; Spatial City: an Architecture of idealism, INOVA, Milwaukee - Hyde Park Center, Chicago - MOCAD, Detroit 2009 Considering a Plot (Dig for Victory), Centre d'Art Passerelle, Brest 2008 Considering a Plot (Dig for Victory), Viafarini, Milano; Considering a Plot (Dig for Victory), Centre d'Art de la Ferme du Buisson, Marne-la-Vallée 2007 Recouvrements successifs, Galleria Riccardo Crespi; Désirs, entreprises, un panorama, Passerelle, Centre d'Art Contemporain, Brest

 
 
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LIBRI: "UN AMORE SBAGLIATO"



di

Giulia Alberico 

http://www.sonzognoeditori.it/component/marsilio/libro/4542593-un-amore-sbagliato

Tradire il marito e scoprire che il nuovo amante è innamorato di un uomo. Il classico triangolo sentimentale, con qualche lato di troppo.

«E di Giulia Alberico sempre c'è, ammirevole, la scrittura calibrata e discreta, ironica quanto incisiva» Giuseppe Pontiggia

Una prosa centellinata, secca, mai digressiva e pure decisa ad avanzare lentamente, quasi volendo evocare una lentezza delle cose, un desiderio di fermare il tempo”. Mario Baudino, La Stampa

Un ritratto sorprendentemente delicato e pieno di grazia, che conduce attraverso i percorsi più intimi della femminilità.

Il rapporto tra Lea e Stefano si è, negli anni, adagiato in una routine che appare alla donna un po’ opaca ma anche

ARTE: STARGATE


27 febbraio 2015

LIBRI: "FALSI D'AUTORE" ALLA BIBLIOTECA VALLE AURELIA IN ROMA


Alla Biblioteca Valle Aurelia venerdì 13 marzo alle ore 17,30
Daniele Petruccioli
Falsi d’autore



Guida pratica per orientarsi nel mondo dei libri tradotti
Insieme all’autore interviene Paola Del Zoppo, direttrice editoriale presso Del Vecchio Editore e docente di Lingua e traduzione tedesca all'Università della Tuscia di Viterbo.
 
Chi pubblica un testo in traduzione spesso fa di tutto per tenercelo nascosto. Perché? Cosa c’è sotto? Come mai sul libro quasi non c’è scritto che è una traduzione? Come mai è così difficile capire chi l’ha fatta? E soprattutto per quale motivo molto spesso non c’è niente, ma assolutamente niente, ma proprio niente nel modo più inverecondo e totale, sull’idea che a quella traduzione soggiace e sulle tecniche impiegate per portarla a termine?

Perché? È il traduttore che non vuole? Non glielo fanno dire? Tutt’e due le cose insieme? Mi sembrano domande importanti per chi legge libri tradotti.

Questa piccola guida semiseria vi aiuterà a capire se un libro è tradotto, se è ben tradotto, e soprattutto se la traduzione è di vostro gradimento. Solo scegliendo, e chiedendo a chi produce libri maggiore attenzione e trasparenza, si restituirà alla figura del traduttore il ruolo che gli spetta, non solo sul frontespizio, ma anche nella consapevolezza di chi legge.

Daniele Petruccioli è nato a Roma, dove vive. Per anni si è occupato principalmente di teatro. Dal 2005 collabora come traduttore, scout e editor con diverse case editrici. Tiene regolarmente laboratori di traduzione e insegna traduzione dal portoghese all’università di Roma Tor Vergata. È la voce italiana di Dulce Maria Cardoso e Philippe Djian. Fra i suoi autori: Will Self, Luandino Vieira, Anouar Benmalek. Nel 2010 ha vinto il premio “Luciano Bianciardi” per la traduzione del romanzo Lettere di Mark Dunn (Voland 2008).
 
Biblioteca Valle Aurelia
Viale di Valle Aurelia, 129 00167 Roma
tel. 0645460613

web: http://www.bibliotu.it

CINEMA e TELEVISIONE: IL CORTO PREMIO OSCAR 2015 "THE PHONE CALL"

DIVA COME TE
Presenta
IN PRIMA TV
IL CORTO VINCITORE DEL PREMIO OSCAR 2015: “THE PHONE CALL”

THE PHONE CALL - Sally Hawkins close-up


Diva Universal (Canale Sky 133) presenta domenica 1 Marzo alle 22.55 in esclusiva Prima TV il corto “The phone call” che ha appena ricevuto il Premio OSCAR 2015 nella categoria Miglior Cortometraggio.
Diretto da Mark Kirkby, interpretato da Sally Hawkins (Vincitrice di un Golden Globes e nominata agli Oscar per “Blue Jasmine”) e da Jim Broadbent (Vincitore di numerosi premi tra cui l’Oscar per Iris – Un amore vero)

THE PHONE CALL - Sally Hawkins bus stop
SINOSSI

MUSICA: "GENAU"! IL NUOVO ALBUM DELLA BARO DROM ORKESTA

E’ uscito GENAU!
il nuovo album della
BARO DROM ORKESTAR
GUARDA IL VIDEO DEL PRIMO SINGOLO “FANFARA CIOCIARA”:


Barodrom

GENAU! è il nuovo, attesissimo, disco della Baro Drom Orkestar, per la neonata etichetta "Musicastrada Records", prodotto dalla stessa Orkestar e da Davide Mancini, distribuito da Materiali Sonori. La tradizione, sullo sfondo di questo lavoro, ma soprattutto originalità sono le parole chiave di GENAU! (si pronuncia Ghenau), grazie ai brani composti dall'Orkestar che caratterizzano questo nuovo lavoro, in un mix che fa ballare dalla prima all'ultima nota. Il cambio di formazione, con l'inserimento di Vieri Bugli al violino e Michele Staino al contrabbasso elettrico, che vanno ad affiancarsi agli storici e inossidabili Modestino Musico alla fisarmonica e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni, ha dato nuova ed importante linfa vitale alla formazione, che si presenta con un disco ambizioso e con tanti brani originali che definiscono una volta per tutte il loro stile inconfondibile, marchio di fabbrica dell'Orkestar, da sempre vero “treno” da concerti. Nel disco sono presenti anche alcuni ospiti, compagni del “lungo viaggio” dell'Orkestar (Baro Drom significa per l’appunto lungo viaggio), tra i quali il fisarmonicista serbo Goran Kovacevic, il percussionista e cantante Rocco Zecca e la voce di Arianna Romanella. Il primo singolo, con relativo video, dal nome “Fanfara Ciociara” è un brano che strizza l'occhio tanto alla tradizione musicale dei balcani quanto a quella del sud Italia e nel titolo volutamente omaggia le origine Ciociare di uno dei componenti quanto la storica brass band rumena Fanfare Ciocârlia che ha molto contribuito a dare rilevanza mondiale al fenomeno balkan nella seconda metà degli anni ‘90. Il brano, composto da Modestino Musico, si presenta con l’arrangiamento per fiati curato da Vieri Bugli, ed è un brano che ben rappresenta le diverse influenze musicali del gruppo.
il lancio dell’album è ora anche il pretesto per ripartire coi “celebri” live della BDO, dopo lo ZUGA-BE tour con oltre 500 concerti negli ultimi tre anni, durante i quali hanno venduto la ragguardevole cifra di 3.000 dischi!

TEATRO: "NELLA TEMPESTA" AL TEATRO CANTIERE FLORIDA


VENERDì 27 E SABATO 28 FEBBRAIO, ORE 21.00
MOTUS presenta
NELLA TEMPESTA

2011 > 2068 AnimalePolitico Project
uno spettacolo di Enrico Casagrande e Daniela Nicolòcon  Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni
drammaturgia Daniela Nicolòassistente alla regia e traduzioni Nerina Cocchi
direzione tecnica e suono Andrea Gallo
moving-head design  Alessio Spirli
riprese e montaggio video Enrico Casagrande e Daniela Nicolò

motus nella tempesta (16) © Valeria Tomasulo


una produzione Motus con Festival TransAmériques, Montréal + Théâtre National de Bretagne, Rennes + Parc de la Villette, Parigi + La Comédie de Reims – Scène d’Europe, Reims + Kunstencentrum Vooruit vzw, Gent + La Filature, Scène Nationale, Mulhouse + Festival delle Colline Torinesi, Torino + Associazione dello Scompiglio, Vorno + Centrale Fies – Drodesera Festival, Dro + L’Arboreto – Teatro Dimora, Mondaino con il sostegno di ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione) + AMAT + La Mama, New York + Provincia di Rimini + Regione Emilia-Romagna + MiBAC
in collaborazione con  M.A.C.A.O, Milano + Teatro Valle Occupato, Roma + Angelo Mai Occupato, Roma + S.a.L.E. Docks, Venezia

Motus, Nella-tempesta ph Tiziana Tomasulo

La nostra immaginazione utopica si è talmente atrofizzata nell’atmosfera asfissiante
di una predicazione apocalittica, che sembra molto più facile immaginare
un mondo morente che un mondo migliore.
Ma è giustamente quando l’utopia diviene inimmaginabile che è necessaria.
(“Les Sentiers de l’Utopie”, Isabelle Fremeaux e John Jordan, La Découverte, Parigi 2011)

Nella tempesta ©Andrea Gallo IMG_1988 

La stagione di prosa al Teatro Cantiere Florida prosegue venerdì 27 e sabato 28 febbraio con uno spettacolo molto atteso: “Nella tempesta dei Motus, uno dei gruppi di ricerca italiani contemporanei più rappresentativi nel panorama nazionale e internazionale. Questo nuovo spettacolo di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, con  Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni parte dal testo scespiriano per indagare un Mediterraneo che, attraverso gli ultimi cinquecento anni di sfruttamento coloniale, ha inclinato il proprio orizzonte. Non unisce, separa: è un mare in salita. Cementato da controlli alle frontiere, polizie internazionali, gestione selvaggia dei confini, omertà e silenzi. Un “mare nostrum” divenuto un cimitero a cielo aperto, che protegge le sue coste e annega i suoi naviganti.

LIBRI: NOVITA' PER BOMPIANI "L'ANONIMA FINE DI RADICE QUADRATA"

  
Alessandro Mari
L’ ANONIMA FINE DI RADICE QUADRATA
Bompiani, asSaggi di Narrativa, pp. 320 • Euro 18,00
In libreria il 26 febbraio 




Cuore era il romanzo di un'Italia che si univa a scuola. E oggi? Chi sono i nuovi Bottini, i Garrone, i Franti? Alessandro Mari rivisita un libro mai dimenticato attraverso la voce di Sofia, sedici anni, pungente redattrice di un blog in cui racconta la scuola senza pietà.“Sei una radice quadrata senza il numero dentro” è l’insulto che si sente rivolgere senza nemmeno capire cosa significhi.   Abituata ad avere l’ultima parola, decide che Radice Quadrata sarà il soprannome del compagno che l’ha insultata. Lui è quello che non ride, un nerd grafomane che vive in un mondo di silenzi e taccuini chiusi con l’elastico. Molte le differenze che li separano: Sofia ha un’intelligenza da nativa digitale,  veloce e contemporanea, che sa di tutto un po’,  mentre Radice Quadrata sa moltissimo di poco, possiede un’intelligenza più lenta che però conosce la profondità. Prima solo curiosa, poi travolta da una vera ossessione, Sofia comincia a pedinare Radice Quadrata dopo la scuola, in mezzo a casermoni grigi, sotto la pioggia che batte impietosa la città. Intanto un professore entusiasta chiede alla classe di scrivere dei racconti edificanti alla maniera di Cuore, storie di nuovi e giovani eroi. Intanto non smette di piovere, e l’acqua gonfia ogni cosa. Ci vorrà una tragedia che coinvolge l’intera scuola perché Sofia riesca a scalfire il mistero di Radice Quadrata, vedendosi rovinare addosso il segreto doloroso e vivo di un ragazzo che ha paura di tante cose, ma non dei propri sentimenti. Alessandro Mari con L’anonima fine di Radice Quadrata traccia il profilo di una nuova generazione, e lo fa, con la lingua della letteratura, scrivendo invece di“ un romanzo per ragazzi,  un romanzo di ragazzi."

ALESSANDRO MARI è nato nel 1980 a Busto Arsizio. È narratore, editor e traduttore. Si è laureato con una tesi su Thomas Pynchon. Ha pubblicato Troppo umana speranza (Feltrinelli, 2011, premio Viareggio-Rèpaci), il romanzo digitale a puntate Banduna (Feltrinelli, 2012) e Gli alberi hanno il tuo nome (Feltrinelli, 2013), finalista al Premio Bottari Lattes Grinzane 2014.

21 febbraio 2015

MUSICA: MICHELE DALL'ONGARO NUOVO PRESIDENTE SOVRINTENDENTE DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

Michele dall’Ongaro nuovo Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Michele dall'Ongaro


E’ stato eletto dal Corpo Accademico il nuovo Presidente-Sovrintendente e Direttore Artistico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: è il compositore Michele dall’Ongaro che ha ricevuto  29 preferenze dagli Accademici (56 gli Accademici votanti, 22 voti sono andati a Giorgio Battistelli, ad altri i cinque voti rimanenti).

Michele dall’Ongaro succede a Bruno Cagli che ha rivestito la stessa carica negli ultimi dodici anni.

Michele dallOngaro e Bruno Cagli


Dopo gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro (Roma 1957)  si è perfezionato in composizione sotto la guida di Aldo Clementi. Ha svolto intensa attività di interprete dedicandosi prevalentemente alla musica moderna e contemporanea. Ha collaborato con Luciano Berio, Giorgio Pressburger, Vittorio Sermonti, Michele Serra, Stefano Benni, Claudio e Daniele Abbado, Luca Ronconi, Alessandro Baricco. Le sue opere, pubblicate da Suvini-Zerboni, sono attualmente eseguite dai maggiori interpreti della scena musicale e raccolte in diversi cd monografici. Ha scritto numerosi saggi, articoli e recensioni per le principali riviste del settore. Tra le sue pubblicazioni l’analisi di tutte le opere di Giacomo  Puccini. Ha insegnato per circa due decenni nei Conservatori italiani ed è stato tra i fondatori della Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma. Da quasi 30 anni collabora con la Rai e ha realizzato molti programmi televisivi e radiofonici di carattere musicale. è stato Presidente dell’Associazione Nuova Consonanza, Curatore della attività musicali permanenti alla Biennale di Venezia, Consulente della Fondazione Roma-Europa

LIBRI: BEN LERNER "NEL MONDO A VENIRE"




2015
Il contesto n. 57
300 pagine
EAN 9788838932847
Presto in libreria
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4

Nel mondo a venire



Traduzione dall'inglese di Martina Testa
Titolo originale: 10:04

Un uomo di poco più di trent’anni vede la propria vita cambiare improvvisamente direzione. La sua migliore amica gli ha chiesto di aiutarla a concepire un figlio, ma senza diventare una coppia. La carriera di scrittore ha incontrato finalmente un insperato successo, e in modo altrettanto imprevisto è giunta la diagnosi di una malattia cardiaca, potenzialmente fatale. Questi eventi, questi improvvisi stravolgimenti, felici, drammatici, curiosamente esilaranti, sembrano riflettersi nel mondo che lo circonda. New York è scossa da tifoni, uragani e tempeste, come fosse una città tropicale. La crisi rende tutti ansiosi e aggressivi, niente sembra più funzionare, a livello personale, collettivo, intellettuale, sentimentale. Non è certo il momento migliore per fronteggiare lo spettro della propria mortalità, o pensare a diventare padre.

Ben Lerner è tra i più interessanti nuovi scrittori americani, accolto fin dal suo esordio con entusiasmo critico e attenzione del pubblico. Un autore «meravigliosamente divertente e intelligente, vivissimo e originale in ogni sua frase» secondo l’elogio di Jonathan Franzen. In questa storia, che continuamente oscilla tra realtà e finzione, tra emozione e ironia, sembra inseguire un’intuizione, una visione in grado di incastonare nella lingua letteraria la traccia fievole della vita contemporanea, di intravedere la scia del mondo che ci attende. È una ricerca ambiziosa, soprattutto in un’epoca in cui immaginare il futuro è diventato difficile, e questa difficoltà cambia profondamente il nostro rapporto con il presente e con il passato, con le persone che ci stanno accanto. Allora bisogna guardarsi intorno, scrutare la città, le sue strade, i suoi abitanti, con sguardo consapevole della storia e della complessità, col gusto dell’esploratore che ispirato dal poeta Walt Whitman si nutre nelle sue peregrinazioni dello spettacolo della moltitudine e della pienezza. Che può scaturire in ogni attimo o luogo, e brillare di luce inaspettata, illuminando il passato e il presente, rivelando in un istante le possibilità del futuro.

Ben Lerner è nato a Topeka, Kansas, nel 1979. Da poeta ha pubblicato tre raccolte che si sono aggiudicate prestigiosi riconoscimenti come il Preis der Stadt Münster für Internationale Poesie in Germania e la candidatura per il National Book Award. Il suo primo romanzo, Un uomo di passaggio, lo ha lanciato nella narrativa e ha ottenuto nel 2012 il Believer Book Award. Insegna letteratura inglese presso il Brooklyn College.

DESIGN E ARCHITETTURA: LIVING ROOM DA SOGNO


FASHION: Take a basic denim outfit to the next level.


http://www.whowhatwear.com/thigh-high-over-the-knee-boots-styling-tips/slide7

20 febbraio 2015

ARCHITETTURA: ANDREA PONSI ospite di COSTRUIRE L'ARCHITETTURA

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA
Venerdì 20 febbraio, ore 17.15
Costruire l’Architettura
Andrea Ponsi

Andrea Ponsi Casa a San Francisco


Nuovo appuntamento, venerdì 20 febbraio allo Spazio A, in lungarno Benvenuto Cellini 13a, per “Costruire l’Architettura”, la rassegna curata dalla casa editrice Forma che sviluppa, attraverso appuntamenti settimanali, il tema della costruzione dell’architettura nella pratica professionale contemporanea. L’ospite di questa settimana, alle ore 17.15 come sempre, sarà il toscano Andrea Ponsi, titolo dell’incontro “Breve discorso sulla lunga linea”.
Andrea Ponsi, con il suo Studio Ponsi Architettura e Design, opera nei campi della progettazione architettonica e urbanistica, ma anche del design e produzione di oggetti e mobili, della pittura, del disegno e della scrittura. E la linea lunga citata nel titolo della sua conferenza è proprio l’elemento di unione, fisico e metaforico, tra tutti questi aspetti della sua attività.

Andrea Ponsi Casa a San Francisco

Nato a Viareggio nel 1949, dopo la laurea in architettura a Firenze consegue l’AA Graduate Diploma presso l’ Architectural Association di Londra e il Master di Architettura presso l’University of Pennsylvania. Dal 1978 al 1988 vive a San Francisco dove collabora con gli studi di Mark Mack e di Peter Calthorpe-Sym Van Der Ryn a progetti architettonici e piani urbanistici basati sulla sostenibilità ambientale.
Il suo lavoro è stato pubblicato su libri e riviste internazionali quali Domus, Interni, Wired e Wallpaper e oggetto di mostre personali e collettive in Italia (Museo della Triennale a Milano, Biennale di Venezia ), Germania , Stati Uniti e Sud America. Nel 2000 ha vinto il concorso internazionale per la progettazione del Palos Verdes Art Center a Los Angeles. Alla attività professionale affianca l’autoproduzione di oggetti, mobili e sistemi di allestimenti per mostre.

Andrea Ponsi, Sabi chaise longue

E’ stato insegnante di progettazione e disegno all’Università di California a Berkeley, la Syracuse University, l’ University of Toronto e l’Istituto Technion in Israele.
Attualmente è docente alla Kent State University a Firenze e Visiting Professor alla University of Minnesota e il Savannah College of Art and Design.
E’ autore di varie monografie sulla sua attività di progettista: “Design Elementare” (L’Archivolto,1994), “La Casa di Rame” (Alinea Editore, 2000), “Thinking Lines” (Mandragora, 2002). I suoi disegni e testi narrativi sulla percezione e rappresentazione dello spazio urbano sono stati raccolti nei libri “Firenze-Cambi di Vista ” (Alinea Editore, 2001), “ Firenze sensibile ” (Alinea Editore, 2008) “Florence – a map of perceptions” e “San Francisco - a map of perceptions” (University of Virginia Press, 2010 e 2014). Nel 2013 ha pubblicato “L’architettura dell’analogia” (LetteraVentidue Edizioni), uno studio sul ruolo del pensiero analogico nella progettazione.
Lavora in Italia e negli Stati Uniti.

Anche per questo incontro Forma Edizioni, ha avviato la procedura, presso il CNAPPC, per il riconoscimento ai partecipanti di 2 Crediti Formativi CFP. I posti disponibili sono 50. Le iscrizioni saranno accettate in ordine di arrivo. Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo info@spazioafirenze.it, specificando oltre ai dati anagrafici, l’ordine di appartenenza e il numero di matricola. Al fine del riconoscimento dei crediti formativi, l’iscritto dovrà essere presente dall’inizio del convegno fino alla sua effettiva conclusione attestando la presenza con le firme di entrata ed uscita su apposito registro.


Spazio A
lungarno Benvenuto Cellini 13a, 50125 Firenze

ARTE: LA DIGNITA'

30 ARTISTI PER L’EXPO
15 gennaio – 20 febbraio 2015
Ingresso libero
Orari di apertura al pubblico: da lun. a ven. 11.00-19.00
Info pubblico: 366-1929668
Giovedì 19 febbraio 2015 ore 18.30
L A D I G N I T Á
SPAZIO SODERINI
Via Strozzi 9, Milano
Ore 19.00 Accademia del Dialetto Milanese
I piatti tipici della cucina milanese

Massimo Monteleone, Senza titolo, Inchiostri e pastelli su carta


Ultimo appuntamento presso lo Spazio Soderini di via Strozzi 9 con la mostra “30 Artisti per l’Expo”, promossa da Città Metropolitana di Milano e Associazione Culturale Leucò, in collaborazione con l’Accademia del Dialetto Milanese e la Riseria Cusaro.
Dopo la Speranza, l’Attesa e la Gioia, giovedì 19 febbraio alle ore 18.30 tocca alla Dignità, l’ultima delle quattro emozioni che trenta artisti fra pittori, scultori e videoperformer, hanno raccontato associandole al cibo, espressione culturale e sociale di ogni popolazione.
La Dignità: che deve accompagnare singolarmente ogni individuo e collettivamente ogni popolo. La dignità nei pensieri, ma anche nelle azioni, come quella della preparazione del cibo. L’Arte può aiutare ad accrescere il sentimento della Dignità in ogni uomo.

Giuliana Cioffi 

Parallelamente alla mostra continua anche il progetto solidale “900 ciotole di riso”.
Il riso, l’alimento più diffuso al mondo, e prodotto d’eccellenza del Parco Sud, è stato il riferimento del lavoro degli artisti, nella certezza che si può “Nutrire il Pianeta” anche attraverso l’arte in ogni sua declinazione.
Ogni artista ha realizzato in terracotta e dipinto a mano una serie di ciotole, sino ad arrivare al numero di 900, messe in vendita a un prezzo solidale e il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza a Pane Quotidiano.
Questi i nomi dei 22 pittori, scultori e videoperformer che hanno lavorato artisticamente al progetto, scegliendo l’emozione più affine al proprio modo di vivere l’arte: Dario Aguzzi, Michela Baldi, Luca Bergo, Francesco Biondo, Marco Bozzini, Giuliana Cioffi, Cinzia Fantozzi, Elisabetta Ferrario, Yaya Frigerio, Gianfranco Gandini, Anna Francesca Gutris, Massimo Monteleone, Silvia Pampallona, Andrea Pampallona, Stefania Pennacchio, Costantino Peroni, Filippo Rossato, Andrea Salpetre, Bruno Sanlorano, Marisa Vanetti, Kate Varrey, Sonia Willki.

In particolare, hanno scelto di lavorare sull’emozione della Dignità i seguenti artisti:
Dario Aguzzi (pittura)
Massimo Monteleone (pittura)
Bruno Sanlorano (pittura)
Gianfranco Gandini (pittura)
Giuliana Cioffi (pittura e scultura)
Costantino Peroni (scultura)

17 febbraio 2015


LIBRI E MUSICA: IL TEMPO DI UN ALTRO DISCO

Fabio Ciminiera presenta il suo nuovo libro
 Il tempo di un altro disco 
alla Libreria Rio Bo di Silvi Marina.
Libreria Rio BoSilvi Marina. Via Arrigo Rossi, 163
Venerdì 27 febbraio 2015, ore 21.30

Fabio Ciminiera (foto Giorgia De Monte)


Venerdì 27 febbraio 2015, alle ore 21.30, Fabio Ciminiera presenta il suo nuovo libro, Il tempo di un altro disco, presso la Libreria Rio Bo di Silvi Marina, in via Arrigo Rossi, 163. L'incontro è a ingresso libero e verrà moderato da Ferruccio Benvenuti

Il filo narrativo del volume è il piacere per la musica e viene sviluppato attraverso le canzoni e i dischi con cui è nata e si è accesa la passione per gli interpreti delle varie stagioni del rock e del jazz: una storia fatta di episodi, scoperte, errori, ricordi, ironia e tanta curiosità.
Il libro viene distribuito sui canali Ingram ed è possibile acquistarlo in rete sia dalla pagina ufficiale del libro su Lulu.com -
http://t.co/InHY2rbo4I - che nei principali store digitali.
Il tempo di un altro disco è un racconto autobiografico in musica, realizzato attraverso ascolti, riflessioni, passioni e condivisioni. Per quanto riguarda la cronologia, sono tre i punti di partenza utilizzati da Fabio Ciminiera: l'attualità, la stagione del rock storico e il passaggio dagli anni '80 ai '90, più precisamente l'uscita dagli anni '80 come spesso viene definita nel libro. E, da lì, si va avanti e indietro nel tempo, si riportano alla luce aneddoti e acquisti di dischi, si passa per pochi attimi dietro le quinte, si scorrono le immagini dei grandi del rock, le copertine dei dischi, si cerca il lato migliore, e quello meno accattivante, di ogni supporto.

Il libro nasce dall'unione di due anime. Il Record Store Tale, reading realizzato in occasione del Record Store Day 2013, e un saggio sul mercato discografico. Tra i due "solchi", si inseriscono testi scritti appositamente per il libro: domande, riflessioni condivise, rimuginazioni su dialoghi e scambi di e-mail, pensieri vaganti ai margini di una recensione o di un concerto, concetti scaturiti a partire dalle interviste. Fili logici e narrativi che aggiungono sostanza senza mai abbandonare il tono divertito che, sin dalle prime battute, ritroviamo nelle pagine de Il tempo di un altro disco.
Fabio Ciminiera è redattore di Jazz Convention (
www.jazzconvention.net) e autore dei programmi di Jazz Convention on TV, si occupa di jazz e, in generale, di musica in ruoli diversi: conduttore radiofonico e televisivo, redattore e critico, ufficio stampa e organizzatore di concerti. Dal 2007 fa parte dello staff del Pescara Jazz Festival.
Nel maggio 2009, ha pubblicato, per Ianieri Edizioni, il libro Le Rotte della musica, dedicato ai suoni e ai protagonisti della vita musicale del Mediterraneo. Ha collaborato con Mediterranea on line e Strumenti e Musica.
Ha condotto, insieme a Ferruccio Benvenuti, la trasmissione televisiva Jazz-a-Like in onda su TV6 e ha fatto parte della giuria di critici della trasmissione Saranno Calibri in onda su Radio Delta Uno.

Riferimenti

Pagina Ufficiale su Lulu.com: http://t.co/InHY2rbo4I
Pagina Ufficiale su Facebook: www.facebook.com/iltempodiunaltrodisco

16 febbraio 2015

ARTE:FIRENZE 1865-2015


SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA
Firenze 1865 – 2015
Una nuova capitale fra cultura, costume, architettura
mercoledì 18 febbraio ore 17.30
Incontro con Carlo Sisi
L’Accademia o il Caffè: polemiche artistiche al tempo di Firenze capitale
Coordina Riccardo Bruscagli

Odoardo-Borrani,-Mura-di-Firenze

Allo Spazio A, in lungarno Benvenuto Cellini 13a, prosegue il ciclo di incontri Firenze 1865 – 2015. Una nuova capitale fra cultura, costume, architettura, organizzato da Forma Edizioni per celebrare il 150° anniversario dell’anno in cui la nostra città è diventata capitale dell’allora giovanissimo Regno d’Italia. Il ciclo di incontri, curato da Riccardo Bruscagli e Laura Andreini, ospiterà con cadenza mensile, fino al 2 dicembre 2015, studiosi dei settori più vari per esplorare questo evento della nostra storia nazionale sotto punti di vista diversi, tutti riconducibili allo scopo di ricostruire l’impatto, per molti versi traumatico, che la promozione a capitale provocò nel sonnolento capoluogo toscano. Gli incontri hanno il patrocinio di “Firenze Capitale 1865 – 2015” e si tengono alle ore 17.30.

Telemaco-Signorini,-L'alzaia

Il prossimo appuntamento è mercoledì 18 febbraio con Carlo Sisi, che terrà una conferenza dal titolo “L’Accademia o il Caffè: polemiche artistiche al tempo di Firenze capitale”. Lo storico dell’arte, già Direttore del Museo di Arte Moderna a Palazzo Pitti, illustrerà il contraccolpo degli sventramenti cittadini nelle testimonianze pittoriche del tempo, in particolare attraverso i dipinti di Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Raffaello Sernesi, Odoardo Borrani e Silvestro Lega, il gruppo di pittori che proprio a Firenze, al Caffè Michelangelo, dette vita al movimento anti-accademico dei Macchiaioli. Amanti delle ambientazioni pastorali ed agresti, questi artisti vivevano a stretto contatto con la natura che, sino agli anni Sessanta dell’800, si trovava subito intorno a Firenze. Raffiguravano gli orti, i campi e le rive dell’Arno della zona detta Pergentina (oggi è rimasto nella topografia cittadina Via Piagentina), l’area subito fuori Piazza alla Croce, che si estendeva fino al Varlungo e risaliva il torrente Africo, allora attraversato da sei ponti, fino a San Gervasio.  Qui, in una distesa di orti e campagne, composero alcune delle loro opere migliori, rappresentando quella natura che, di lì a poco, iniziò a subire irrimediabili trasformazioni con i grandi lavori del Poggi per Firenze Capitale.

Silvestro Lega, Orti a Piagentina

Carlo Sisi è stato