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23 giugno 2017

TEATRO A FIRENZE "SPAZIO A | All'Opera! | Venerdì 23 GIUGNO incontro con OTTAVIA PICCOLO sulle regie di VISCONTI "

In collaborazione con la Fondazione Teatro
del Maggio Musicale Fiorentino

 

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA
All’Opera!
Architettura, repertorio, gestione del teatro per musica
per l’ottantesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino
venerdì 23 giugno, ore 18.00
incontro con Ottavia Piccolo
La prosa al Maggio: le regie di Visconti


L’incontro con Ottavia Piccolo sarà focalizzato sulla presenza prestigiosa di Luchino Visconti, legata alla leggendaria produzione di “Troilo e Cressida” di Shakespeare (1949) e all’“Egmont” di Goethe (1967): entrambe a Boboli e di grande suggestione scenografica (famosi i bozzetti di Franco Zeffirelli per il “Troilo e Cressida”)



con l’aristocrazia degli attori di prosa di allora. Nel “Troilo e Cressida” recitava una compagnia favolosa: da Carlo Ninchi a Vittorio Gassman, da Giorgio De Lullo a Mario Pisu, Paolo Stoppa, Franco Interlenghi, Renzo Ricci, Massimo Girotti, Sergio Tofano, Marcello Mastroianni, Memo Benassi, Giorgio Albertazzi, Rina Morelli, Eva Magni, Elena Zareschi... Nell’“Egmont”, tanti anni dopo, di quella compagnia tornava in scena solo Giorgio De Lullo, insieme ad una nuova generazione di giovani attori, fra cui spiccava Ottavia Piccolo, pressoché adolescente, nei panni di Chiarina

Ottavia Piccolo 


. E Ottavia Piccolo sarà amichevolmente con noi a Spazio A, a testimoniare una stagione indimenticabile della prosa italiana al Maggio.Coordina Riccardo Bruscagli



Ottavia Piccolo



Ottavia Piccolo aveva solo 11 anni quando calcò per la prima volta le scene, tenuta per mano da Luigi Squarzina. Accanto alla Proclemer (nel ruolo dell'istitutrice) interpretò Helen, la ragazzina cieca e sordomuta di Anna dei miracoli di William Gibson. Quel debutto rappresentò la prova eccellente di una bambina prodigio e segnò l'inizio di una lunga e prestigiosa carriera. Nata a Bolzano nel 1949, ancora giovanissima compare in televisione ne Le notti bianche di Dostoevskij (Vittorio Cottafavi) e contemporaneamente esordisce sul grande schermo ne Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963). In seguito recita a teatro sotto la guida di Giorgio Strehler (Le baruffe chiozzotte e Re Lear), Luchino Visconti (Il giardino dei ciliegi) e Luca Ronconi (Orlando Furioso). Intanto al cinema ha recitato con Mauro Bolognini (Madamigella di Maupin,1966), il regista che le farà vincere la Palma d'Oro come migliore attrice al Festival di Cannes per Metello (1970). In abiti da contadina abruzzese fa girare la testa ad Adriano Celentano (Serafino, Pietro Germi, 1968), e poi si sposta nella campagna francese per la trasposizione cinematografica (L'evaso, Pierre Granier-Deferre, 1971) di un romanzo di George Simenon, La vedova Couderc, al fianco di Simone Signoret e Alain Delon. Particolarmente amata in Francia, viene scelta da Claude Sautet per interpretare la prostituta Mado (1976) che offre le sue grazie ad un uomo d'affari integerrimo, Michele Piccoli. Il film, mai distribuito in Italia, si avvale anche della presenza di Romy Schneider. Successivamente si dedica soprattutto al teatro, rappresenta Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hoffmansthal mentre sul piccolo schermo prende parte a numerosi sceneggiati televisivi e incarna un'indimenticabile Augusta nella riduzione di La coscienza di Zeno, realizzata da Sandro Bolchi nel 1988. Dopo dieci anni di assenza torna al cinema per interpretare la dolce Adelina che invecchia al fianco de La famiglia (Ettore Scola, 1987) e subito dopo, accanto ad Alessandro Haber, soffre per la sparizione di un figlio pasticcione e turbolento (Da grande, Franco Amurri, 1987). Negli anni '90 è particolarmente attiva in televisione. In Italia compare nella fortunata serie Chiara e gli altri (Andrea Barzini,1989 e Gianfrancesco Lazotti, 1991) fino a Donna (Gianfranco Giagni, 1995). Anche in Francia continua a mantenere una grande popolarità televisiva, mentre al cinema figura più volte nei film di Felice Farina (Condominio, 1991 e Bidoni, 1994).



Informazioni
Spazio A
lungarno Benveuto Cellini 13a, 50125 Firenze
Tel. + 39 366 8605159 - e.mail info@spazioafirenze.it - www.spazioafirenze.it


#spazioafirenze
#ottaviapiccolo
#teatro
#firenze

13 giugno 2017

LIBRI ED EVENTI A FIRENZE "XI EDIZIONE PREMIO GREGOR VON REZZORI"


XI Edizione Firenze, 14-17 giugno 2017


VALERIA BRUNI TEDESCHI & ZADIE SMITH & LUIGI LO CASCIO
insieme per raccontare le migrazioni
con Atiq Rahimi e Hisham Matar
PAOLO GIORDANO
e i giovanissimi autori del Porto delle Storie
MATHIAS ENARD, LÁSZLÓ KRASZNAHORKAI, VALERIA LUISELLI,
ÉDOUARD LOUIS, CLEMENS MEYER
finalisti del Premio Gregor von Rezzori  narrativa straniera
ANNA D'ELIA
vincitrice traduzione
Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori
le migliori recensioni degli studenti delle scuole superiori
DANY LAFERRIÈRE
Lectio Magistralis
RETURN TO MONTAUK - Anteprima nazionale
un film di Volker Schlöndorff con Stellan Skarsgård e Nina Hoss
REZZORIANA


Un gazebo rosso pieno di libri sarà al centro di Piazza Strozzi per segnalare che la grande letteratura internazionale è tornata a Firenze: il Festival degli Scrittori si terrà dal 14 al 17 giugno. Il suo avvenimento centrale è l’undicesima edizione del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze. 
Il Festival, che avrà una nuova sezione ‘I luoghi della letteratura’, nata all’interno dell’Estate Fiorentina, sarà diffuso in tutta la città. Da giovedì a sabato i finalisti incontreranno i lettori in tarda mattinata nelle librerie Todo Modo, La Cité, Caffè Letterario Le Murate, Brac, Clichy e Sit’N’Breakfast per “Un caffè con l’autore”.  Di rosso in giro per la città ci saranno anche le magliette indossate dai volontari, una pattuglia di appassionati che seguirà gli autori, indirizzerà il pubblico e presiederà allo svolgimento del programma.
Nato dall’esperienza della Fondazione Santa Maddalena - presieduta da Beatrice Monti della Corte, moglie di Gregor von Rezzori, e diretta da quest’anno dallo scrittore Andrew Sean Greer - il Festival degli Scrittori è promosso e sostenuto dal Comune di Firenze nell’ambito delle attività del Gabinetto G.P. Vieusseux ed è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Realizzato con il coordinamento artistico di Alba Donati, si avvale della collaborazione del Centro per il libro e la lettura del MiBACT, di Giunti Editore e di Repubblica Firenze come media partner.
ODEON / La valigia vuota
Con Valeria Bruni Tedeschi, Luigi Lo Cascio / Zadie Smith, Hisham Matar e Atiq Rahimi
Regia di Volker Schlöndorff

Valeria Bruni Tedeschi

Un appuntamento unico: gli attori Valeria Bruni Tedeschi e Luigi Lo Cascio (entrambi premiati col David di Donatello come migliore attrice per La pazza gioia e miglior attore per I cento passi) sul palco dell’Odeon per interpretare, insieme a scrittrici e scrittori internazionali - voci altrettanto uniche del panorama letterario come Zadie Smith (Orange prize), Atiq Rahimi (Premio Goncourt) e il recentissimo Premio Pulitzer Hisham Matar - le voci delle migrazioni.


Luigi Lo Cascio


Diretti da un amico del Festival, Volker Schlöndorff, che da sempre ne cura gli eventi di spettacolo - negli anni ha portato a Firenze Jeremy Irons, Ralph Fiennes, Isabella Rosselini e molti altri. Quest’anno sul palco dell’Odeon si terrà La valigia vuota, una narrazione dei racconti delle migrazioni nel senso più grande, quasi come una costante di tutti i tempi. Dalla Bibbia all’Odissea, attraverso i secoli fino a Fuocoammare.
Ingresso 10 euro. Parte del ricavato andrà alla scuola di scrittura per ragazzi del Porto delle Storie.

Zadie Smith


Paolo Giordano
e i ragazzi del Porto delle storie

Qualche hanno fa c’è andato proprio Dave Eggers, che era finalista al Premio Gregor von Rezzori. Sì proprio a Campi Bisenzio dove è nato e agisce il Porto delle Storie (un progetto di Macramè Cooperativa Sociale ) una scuola di scrittura ispirata a 826 Valencia, aperta nel 2002 a San Francisco dentro a un negozio per pirati, proprio dallo scrittore americano. Quest’anno, in apertura di Festival, ci sarà un altro amico d’eccezione per i ragazzi del Porto che hanno seguito i laboratori di scrittura: Paolo Giordano parlerà con questi giovani scrittori del potere della parola, del divertimento e della fatica. Sono 13 scrittori e 4 illustratori. Viola ha scritto un racconto ispirato a La storia infinita di Michael Ende, Malvin ha creato una lega di supereroi, Damian ha scritto la vita di un batterista, Margherita e Valentina un thriller adolescenziale e Giosuè la storia di un misterioso detective. Insieme a loro ci sono gli studenti dell'Istituto d'Arte: Emma, Rodolfo, Jessica e Oliver che stanno riempiendo queste storie di illustrazioni e disegni. Ne è uscito un libro “La banda dei raccattati” che raccoglie i piccoli romanzi (o grandi racconti, se preferite!).
Adesso i maestri del Porto, Leonardo Sacchetti, Michele Arena e Francesca Rinaldi, arrivano a Firenze, nel Gazebo del Festival degli scrittori, in Piazza Strozzi. Un occasione per bambini e ragazzi per inforcare penna e foglio e scrivere la storia desiderata. Vi piacerebbe leggere la storia della vostra vita in versione Fantasy? Rivedere l’incontro con il vostro amico in chiave noir? Oppure avete una storia che dovete raccontare a tutti i costi e volete vedere che effetto fa metterla su carta? Bene! Troverete penne per i vostri racconti! Porto delle Storie sarà al Festival degli Scrittori per voi, pronto per ascoltare e dare una nuova forma ai vostri racconti e ricordi. Ingresso libero.
Premio Gregor von Rezzori per la narrativa straniera
Krasznahorkai Louis Enard Meyer Luiselli
vincitrice del Premio Gregor von Rezzori per la traduzione
Anna D’Elia
Ecco i cinque finalisti del Premio Gregor von Rezzori: Lázló

Krasznahorkai con Satantango (Bompiani)

e la sua visionarietà, il suo stile come esperienza quasi fisica della letteratura; Édouard Louis con Storia della violenza (Bompiani) e lo scandalo di storie che sono un atto d’accusa contro la crudeltà e l’arretratezza di un certo mondo contadino francese; l’Oriente di Mathias Enard con Bussola (e/o) miraggio estremo, origine di tutto; la Germania Est post 1989 nel romanzo Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer (Keller) e le macerie di un mondo raccolte dai ragazzini; il Messico colto e stralunato di Valeria Luiselli con Storia dei miei denti (La Nuova Frontiera), la letteratura come una parte primaria del corpo che abitiamo.
Il vincitore del Premio Gregor von Rezzori per la narrativa straniera verrà annunciato nella cerimonia di premiazione che avrà luogo sabato 17 giugno nella Sala d’Arme in Palazzo Vecchio. Durante la cerimonia verrà consegnato il Premio per la traduzione ad Anna D’Elia per l’opera Terminus Radioso di Antoine Volodine (66thand2nd). Verrà assegnato anche il Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori, che premia le 5 migliori recensioni ai libri finalisti fatte dagli studenti delle scuole superiori.
- Giuria del Premio Gregor von Rezzori per la narrativa straniera: Beatrice Monti della Corte, Ernesto Ferrero (presidente), Andrea Bajani, Paolo Giordano, Alberto Manguel e Edmund White.
- Giuria del Premio per la traduzione: Bruno Ventavoli (presidente),  Ilide Carmignani e Susanna Basso.
Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori
3° edizione
Siamo alla terza edizione di un Premio dedicato ai ragazzi delle quarte delle scuole superiori di Firenze. Ogni anno partecipano cento ragazzi, scrivendo una recensione a uno dei cinque libri finalisti. Ogni anno la risposta è stata di alto livello, fino al punto che le recensioni, talvolta, sono state usate dai critici ‘togati’ per la loro relazione finale. Verranno selezionate 3 recensioni per ciascun libro, per un totale di 15 recensioni. Il terzo e il secondo classificato per la recensione di ogni libro finalista riceverà una menzione speciale, il primo riceverà un premio di 250,00 euro da spendere nelle librerie Giunti al Punto. Tutti riceveranno il premio dalle mani dello scrittore a cui hanno dedicato la recensione. Premiazione in Palazzo Vecchio, durante la cerimonia del Premio alla narrativa e alla traduzione. La giuria del Premio Giovani Lettori è presieduta da Alba Donati e composta da Simona Baldanzi, Silvia Costantino, Ilaria Giannini, Eleonora Pinzuti e Gaia Rau. Le recensioni segnalate verranno pubblicate su Firenze - Repubblica.it.
Dany Laferrière
Lectio magistralis

Esponente della letteratura francofona contemporanea, Dany Laferrière (Port-au-Prince, 1953) è il primo scrittore haitiano, naturalizzato canadese, a essere stato eletto tra gli immortali dell'Accademia di Francia. Vincitore, tra gli altri, del Prix Médicis con "L'enigma del ritorno", ha definito la sua opera narrativa come una «autobiografia americana» che si snoda dai Caraibi al Canada e che prende convenzionalmente il via da "Come fare l'amore con un negro senza fatica", ironico racconto di alcuni giovani immigrati haitiani a Montréal, divenuto un caso editoriale in tutto il Nord America. Laferrière ha partecipato alla sceneggiatura di "Verso il Sud", film di Laurant Cantet tratto dal suo omonimo romanzo e interpretato da Charlotte Rampling. Haiti è, anche nella lectio magistralis che terrà nel Cenacolo di Santa Croce, il punto di partenza e di approdo delle sue storie: come era nel 1996, al suo rientro a casa dopo vent'anni di esilio, in un viaggio a Port‐au‐Prince dove morti e vivi, tra superstizioni, credenze e povertà, abitano la notte e il quotidiano degli haitiani; e come era nel 2010, con una testimonianza in presa diretta del terribile terremoto che ha messo in ginocchio l'isola e i suoi abitanti.
Teatro della Compagnia / Anteprima nazionale
RETURN TO MONTAUK
Un film di Volker Schlöndorff
Con Stellan Skarsgård e Nina Hoss
Presentato alla 67esima edizione del Festival del cinema di Berlino, Return to Montauk è il film più recente del regista tedesco Volker Schlöndorff, vincitore nel 1979 della Palma d’oro a Cannes con Il tamburo di latta. Arriva al Teatro della Compagnia in anteprima nazionale, introdotto da una conversazione tra il regista e Ranieri Polese.
Il film è stato scritto insieme allo scrittore irlandese Colm Tóibín, autore di libri tradotti in oltre trenta lingue. Sua nel 2015 la nomination all’Oscar per l’adattamento del romanzo Brooklyn. I due personaggi principali sono interpretati dall’attore svedese Stellan Skarsgård e dall’attrice tedesca Nina Hoss.

REZZORIANA

Infine e soprattutto: Gregor von Rezzori

Non poteva mancare un angolo di Festival dedicato a Gregor von Rezzori (1914-1998), lo scrittore che dalla Bucovina, dopo aver girato il mondo, era venuto ad abitare a Donnini, in campagna, a pochi chilometri da Firenze. Un luogo nel tempo diventato mitico buen retiro di scrittori allora amici, come Bruce Chatwin e, dopo la morte di Grisha (così lo chiama chi lo conosceva), ‘ufficialmente’ casa degli scrittori ospitati per scrivere, da Beatrice Monti della Corte. E sarà proprio Beatrice Monti insieme a Andrea Landolfi a parlarci di lui. L’occasione è l’uscita di un libro, Rezzoriana (Artemide, 2017) in cui Andrea Landolfi, professore di Letteratura tedesca e di Traduzione dell’Università di Siena, ha raccolto i saggi, le postfazioni, le note, gli interventi dedicati, nel corso di quasi trent’anni, alla figura e all’opera di Gregor von Rezzori ,di cui è stato uno degli interpreti più attenti e fedeli – come traduttore, come curatore del lascito, come studioso e, non da ultimo, come amico.

Un altro incontro è dedicato al libro del giornalista Antonio Armano, una narrazione di viaggi attraverso l’Est, ciò che era e ciò che è diventato. La signora col cagnolino e le nuove russe col pitbull (Edizioni Clichy, 2017) parla di Checov, di Bruno Schulz e tra gli altri, anche di Gregor von Rezzori e di quel luogo di grande fascino che è stata Černivici, ieri città dell’impero austro-ungarico, poi Romania, oggi Ucraina. La città di Grisha.

Coordinamento artistico Alba Donati

#premiorezzori
@festivaldegliscrittori
 #firenze
#libri

27 marzo 2017

EVENTI DI CRITICA LETTERARIA "GIACOMO DEBENEDETTI TRA CRITICA E ROMANZO"

 



GIACOMO DEBENEDETTI TRA CRITICA E ROMANZO
a 50 anni dalla scomparsa
Una Giornata di studio al Gabinetto Vieusseux
a cura di Alfonso Berardinelli
Mercoledì 5 aprile 2017, ore 10 e ore 15.30
Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri

Cinquant’anni fa moriva a Roma Giacomo Debenedetti, ormai considerato il più importante critico italiano del Novecento. L’omaggio del Gabinetto Vieusseux è una giornata in due tempi a cura di Alfonso Berardinelli.

L’apertura dei lavori sarà dedicata all’eredità di Debenedetti, al suo impegno nell’indagare le origini e le forme del romanzo contemporaneo. Ci saranno interventi di Alfonso Berardinelli, Marino Biondi, Mario Andreose e Raffaele Manica e la conduzione sarà affidata a Franco Contorbia. Il pomeriggio, invece, si parlerà della  complessa relazione tra critici e narratori con Giorgio Ficara, Carla Benedetti, Massimo Onofri, Giulio Ferroni, Luca Doninelli, Elisabetta Rasy, Mauro Covacich e Walter Siti.
Il cosiddetto “secolo della critica”, il Novecento, è infatti finito da tempo e già negli anni Novanta si avvertivano i sintomi di una mutazione nella cultura letteraria. Mentre nella prima metà del secolo scorso e fino al 1980, la critica era vincolata alla letteratura, negli ultimi due o tre decenni questo legame si è allentato e si è spesso trasformato in una specie di estraneità. I narratori, più che lamentarsi dei critici o implorarne l’attenzione, tendono a farne a meno, privilegiando il rapporto diretto con gli editori e con i lettori. I critici sono, a loro volta, sempre più insoddisfatti della letteratura che si pubblica. La loro autorità e influenza sembra nettamente diminuita. Ma succede anche che siano proprio i critici a ritenere la letteratura attuale un oggetto poco degno di attenzione, intorno al quale è difficile o inutile costruire sia un’idea di letteratura che argomentazioni e valutazioni culturalmente solide. Il pomeriggio sarà invece dedicato allo stato attuale dei rapporti fra critici e narratori. Esiste uno stile del romanzo italiano oggi? Quali sono i suoi temi dominanti? Quale idea della vita individuale e sociale ne emerge? C’è ancora un rapporto fra i nuovi romanzi e il romanzo del Novecento? Sono stati creati personaggi nuovi, capaci di esprimere i problemi del presente?

Nato a Biella nel 1901, Giacomo Debenedetti compie a Torino gli studi e inizia ben presto la sua attività di saggista e scrittore, rivelando fin dalle prove giovanili una impeccabile maturità stilistica. Grazie alla sensibilissima apertura di interessi verso la cultura europea, contribuì tempestivamente a far conoscere, in un’Italia arresa al fascismo, le novità della psicoanalisi e la grande rivoluzione letteraria di Marcel Proust. Di famiglia ebraica, subì le conseguenze delle leggi razziali e visse in clandestinità fino alla fine della guerra; il suo racconto 16 ottobre 1943 è una delle testimonianze più importanti sulle persecuzioni antiebraiche in Italia. Nel dopoguerra ebbe un incarico universitario a Messina e successivamente a Roma, la città dove si era da tempo stabilito, e dove attese per il resto della vita alla sua attività di saggista. Dopo le tre raccolte pubblicate in vita dei Saggi critici, gran parte della sua opera sarà stampata postuma. In essa si definisce un vasto panorama di idee che sono un riferimento essenziale per l’interpretazione della civiltà letteraria del Novecento, e non solo. Tra i testi principali della sua bibliografia, ricordiamo Il romanzo del Novecento, pubblicato nel 1971 con prefazione di Montale, e Poesia italiana del Novecento, pubblicato nel 1974 con prefazione di Pasolini. Altre raccolte specifiche di saggi sono dedicate, oltre che a Proust, ad autori come Montaigne, Tommaseo, Verga, Pascoli.


Il Fondo Giacomo Debenedetti, che comprende un ricco patrimonio di carte del grande studioso e la corrispondenza intrattenuta con le personalità più importanti del Novecento italiano, è stato uno dei primi fondi archivistici ad essere collocato, per volontà degli eredi e col fondamentale tramite della Regione Toscana, all’Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti’, e costituisce tutt’oggi uno un lascito fra i più prestigiosi e studiati tra i tanti che sono conservati presso il Gabinetto Vieusseux.
Il Gabinetto Vieusseux si avvicina ai 200 anni: Alba Donati, neo-presidente della prestigiosa istituzione del Comune di Firenze, ha creato, insieme al direttore Gloria Manghetti, un percorso di avvicinamento ai 200 anni nel quale  rientrano, oltre alla giornata di studio dedicata a Giacomo Debenedetti, anche Scrittori raccontano scrittori, attraverso il quale scrittori contemporanei rileggono i grandi della letteratura le cui carte sono custodite nell'archivio del Gabinetto Vieusseux, e Culture di carta, dedicato alla conoscenza dei diversi supplementi culturali dei quotidiani italiani. 
 
Gabinetto G.P. Vieusseux
Piazza e Palazzo Strozzi, 50123 Firenze
Tel. 055 288342 - fax 055 2396743
 

 

 
#CRITICALETTERARIA
#GABINETTOVIEUSSEUX
#ALBADONATI
#GIACOMODEBENEDETTI

9 gennaio 2017

EVENTI E LIBRI A FIRENZE : "LORENZO DE MEDICI IL MAGNIFICO"





Giovedì 12 gennaio, ore 18.30, il primo incontro del 2017 del Circolo dei Lettori – Fondazione Pini, per la sezione Raccontami la storia, dal titolo Lorenzo de’Medici, il Magnifico, un personaggio storico di grande attualità
In occasione della recente uscita della  biografia dedicata a #Lorenzode’Medici, edita da #Mondadori, http://amzn.to/2iuBzc0 
insieme all’autore Giulio Busi, conosceremo il più illustre dei Medici.
Musiche d’epoca e dipinti dei grandi maestri di un secolo che è stato decisivo per la Storia italiana accompagneranno il racconto grazie al quale Giulio Busi, studioso rigoroso e brillante, nonché penna assai arguta, farà rivivere una vita immortale e un’epoca irripetibile.


LORENZO DE’ MEDICI, IL MAGNIFICO Giovedì 12 gennaio ore 18.30 Fondazione Adolfo Pini Corso Garibaldi 2, Milano (ingresso libero fino ad esaurimento posti)

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28 novembre 2016

LA RISTORAZIONE ITALIANA IN GRANDE CRESCITA: MANCANO FIGURE PROFESSIONALI!

Nell’ambito di Food and Wine in Progress, il grande evento delle eccellenze d’Italia e di Toscana in programma alla Stazione Leopolda, a Firenze domenica 27 novembre si è fatto il punto sul settore

Ristorazione italiana in crescita. sale l’occupazione. Mancano i cuochi
Secondo l’indagine di Fipe-Confcommercio presentata alla Leopolda in Italia crescono i consumi per i pasti fuori casa mentre diminuisce la spesa alimentare. Bar e ristoranti hanno ripreso ad assumere: +96mila addetti dal 2008 al 2015. Il 72% dei dipendenti è under 40. Uno su quattro è straniero e oltre il 50% è donna. Più di otto su dieci hanno un contratto a tempo indeterminato. Le prospettive di crescita: le imprese fanno ancora fatica a trovare persone preparate per alcune mansioni, c’è quindi spazio per i giovani, a patto che seguano una formazione adeguata.

Lunedì alla #Leopolda è il giorno degli stellati: da Gennaro Esposito a Roberto Di Iorio una parata unica
Mentre AIS consegnerà il Premio Dino Casini alla carriera a Graziana Grassini e la Borsa di Studio I Balzini
La ristorazione in Italia riparte e fa largo ai giovani. Mentre i consumi alimentari delle famiglie italiane per i pasti in casa continuano a scendere (hanno perso oltre 12 punti percentuali dal 2007 al 2015), dal 2013 la spesa per il “fuori casa” ha ripreso a salire in maniera via via più marcata. E con essa è cresciuta anche l’occupazione nel settore: +1,5% dal 2008 al 2015, con una variazione positiva di 96mila nuovi addetti che non ha riscontri in nessun altro comparto economico, fatto salvo quello dei servizi.
Non solo: con il 72% di dipendenti “under 40”, la ristorazione si dimostra un settore ideale per i giovani. E lo potrebbe essere ancora di più, visto che ora le imprese fanno fatica a trovare personale qualificato per alcuni profili professionali necessari invece alla loro attività.
Sono queste le buone notizie per la ristorazione che emergono dall’indagine di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-#Confcommercio presentata questa mattina, domenica 27 novembre, a Firenze nel talk show d’apertura di “#Food and Wine in Progress”, seconda edizione dell’evento dedicato alle eccellenze della produzione agroalimentare e della ristorazione, in corso fino a lunedì 28 novembre nella Stazione Leopolda.
Il talk show, dal titolo “#Occupazione nella ristorazione. Quali competenze, quali prospettive”, era moderato dal
direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini e ha visto sul palco il presidente della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo, il presidente dell’Associazione italiana sommelier Antonello Maietta e il vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio Aldo Cursano.
Obiettivo del dibattito: fare il punto sul mondo della ristorazione italiana alla luce del numero dei suoi occupati e della ricchezza prodotta, analizzando anche le criticità legate alla formazione degli addetti, non sempre adeguate al grado di professionalità necessario invece alle aziende.
Dall’indagine #Fipe-Confcommercio emerge che i lavoratori dipendenti dei pubblici esercizi, ai quali si applica il contratto collettivo nazionale del turismo, sono oggi in #Italia quasi 700mila, con picchi occupazionali più alti legati alla stagionalità (da metà giugno a metà settembre si arriva quasi ai 750mila).


Più della metà sono donne (54%); uno su quattro è straniero. In quanto all’età, il 17% degli occupati ha meno di venti anni, il 31% ha tra i venti e i trenta anni, il 24% fra i 30 e i 40, il resto è over 50.
L’occupazione è attualmente in crescita soprattutto nei ristoranti (+2,2% nel confronto tra 2008 e 2015) e nella fornitura di pasti preparati (+4,9%), mentre scende nelle mense (-1,3%) e nelle discoteche (-11,4%).
In generale, la ristorazione garantisce oggi un lavoro “sicuro”: quasi otto lavoratori su dieci (76%) hanno un contratto a tempo indeterminato, il 18% a tempo determinato e il resto è stagionale. Quasi 63mila le aziende italiane che nel corso del 2015 hanno utilizzato lo strumento dei voucher per ampliare l’organico in maniera 

10 ottobre 2016

GABINETTO G.P. VIEUSSEUX a un passo dai 200 anni - programmi




A un passo dai 200 anni

LEZIONI DI LETTERATURA
Scrittori raccontano scrittori
(febbraio-aprile 2017)

Maurizio Maggiani \ Giacomo Leopardi
Melania Mazzucco\  Giovanni Pascoli
Michela Murgia \  Grazia Deledda
Simona Vinci \ Gianna Manzini
Maurizio De Giovanni \ Eduardo de Filippo
Chiara Valerio\  Natalia Ginzburg
Eraldo Affinati \Mario Rigoni Stern
Paolo Di Paolo\ Pier Paolo Pasolini
Elena Stancanelli \ Cristina Campo
Andrea Bajani \ Antonio Tabucchi

Il Gabinetto Vieusseux si avvicina a  festeggiare i 200 anni di vita e  vorrebbe farlo ripercorrendo quelle ambizioni che lo hanno creato: far circolare la conoscenza e conservare le tracce del passato. 
Era il 9 dicembre del 1819 quando Giovan Pietro Vieusseux annunciò l’apertura di un luogo che aveva tutto ciò che era ‘necessario a scrivere’. E il 25 gennaio del 1820 le tre stanze di lettura aprirono con 42 giornali ‘scientifici e letterari’, italiani, inglesi, francesi, tedeschi, in Palazzo Buondelmonti in Piazza Santa Trinita.

“ Questo anniversario – dice il presidente Alba Donati - cade in un tempo particolare, avverso alla lettura, alla scrittura, che ha archiviato la carta, ha archiviato il concetto stesso di approfondimento e che rischia di dire addio all’umanesimo, cioè a quella cultura che dovrebbe creare l’orizzonte conoscitivo di tutti, medici e avvocati, economisti e politici.  Dunque noi dobbiamo insistere e lavorare perché un nuovo umanesimo possa rinascere. E si deve partire dai ragazzi.”

Oggi sono stati presentati alla stampa alcuni appuntamenti dei prossimi mesi tra cui i due progetti dedicati alle scuole superiori:

LEZIONI di LETTERATURA
Scrittori raccontano scrittori
Febbraio- maggio- 2017
Sala Ferri \ Palazzo Strozzi

Lezioni di letteratura è un progetto triennale: ogni anno 10 scrittori rileggono scrittori del passato presenti nell’Archivio Contemporaneo del Gabinetto. L’archivio ha più di 150 fondi “un suggestivo percorso – dice la direttrice Gloria Manghetti – tra autografi, dipinti, libri, oggetti, fotografie, e cimeli vari che ben si prestano a un viaggio della o nella memoria “ L’obiettivo è portare gli studenti del liceo ad ascoltare 10 lezioni eccellenti, fatte dai migliori scrittori di oggi su 10 scrittori di ieri. 
LEZIONI DI LETTERATURA si terrà in Sala Ferri a Palazzo Strozzi il sabato mattina alle 10.30.

CULTURE DI CARTA
Incontri dedicati ai supplementi culturali per le scuole medie superiori
Gennaio - febbraio 2017
Sala Ferri \ Palazzo Strozzi

Cosa è un supplemento culturale? L’Italia vanta una lunga tradizione relativa a questo argomento, soprattutto se consideriamo le riviste dei primi del Novecento, da La Voce a Solaria, alla stessa Antologia del Vieusseux, come antesignane dei supplementi culturali. Ma la gran parte dei ragazzi non sa di cosa stiamo parlando. Il Gabinetto Vieusseux con Culture di carta intende promuovere la conoscenza dei maggiori supplementi italiani presso i ragazzi dei licei. Farli conoscere e far conoscere il lavoro di redazione che c’è dietro, la ricerca, l’impostazione, gli obiettivi. Saranno ospiti del Gabinetto i maggiori supplementi dei quotidiani culturali: TTL de La Stampa, il nascente inserto di Repubblica, La Lettura del Corriere della Sera, la Domenica del Sole 24ore, Alias del Manifesto e Il piacere della lettura del QN. Il ciclo finisce con un incontro dedicato a Fahrenheit che pur essendo una trasmissione radiofonica, condivide i presupposti del cartaceo e di carta si occupa da molti anni.  Gli incontri si terranno il lunedì alle ore 15 per ripristinare la consuetudine di Giovan Pietro Vieusseux che proprio di lunedì teneva i primi incontri al suo Gabinetto in Palazzo Buondelmonti.

#Viesseux
#Firenze
#palazzo strozzi


GABINETTO G.P. VIEUSSEUX
Piazza e Palazzo Strozzi
055 288342 



28 settembre 2016

FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA chiude con LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO per Alda Merini

IL SUONO NEL GESTO
FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA
IX Edizione 14 - 30 settembre 2016
Direzione Artistica di Andrea Cavallari
Giovedì 29 settembre, ore 19.00 e 21.30

La pazza della porta accanto

Azione teatrale liberamente ispirata a Alda Merini

Alda Merini

Ideazione e musica di Andrea Cavallari Alwynne Pritchard soprano/performer
Loretta Luzi Bellesi voce ombra
Michele Greco elettronica
Semiottagono delle Murate(Piazza Madonna della Neve)


Alwynne Pritchard

La nona edizione di FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA chiude domani giovedì 29 settembre nel Semiottagono delle Murate (due spettacoli ore 19.00 e ore 21.30) con La pazza della porta accanto, un’altra prima assoluta dedicata alla vita e alle vicende della poetessa milanese Alda Merini.
La produzione per questa opera è italo-inglese: è teatro musicale ispiratao all'omonimo libro, che fa rivivere la follia, l'esperienza del manicomio - fino all'elettroshock - e gli amori, gli affetti personali della poetessa.
In scena Alwynne Pritchard, artista eclettica, performer trascinante dal curriculum internazionale, le musiche di Andrea Cavallari, col supporto di Michele Greco all'elettronica.

Evento a ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
INFO/ Prenotazioni
FLAME | Florence Art Music Ensemble
Via G. D'Annunzio 121 - 50135 Firenze, Italy
Tel.+39 055 611299 – Fax +39 055 6123516
festival@firenzesuonacontemporanea.it
Luisa Valeria Carpignano, Sara Buselli e Debora Ercoli: Social Media e Web Communication




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27 settembre 2016

ARTE IN BLOG: FRANCO IONDA Tornabuoni Arte - Contemporary Art - Arte Contemporanea


Firenze, via Maggio 58r

FRANCO IONDA


dal 23 settembre al 30 ottobre 2016

Franco-Ionda-Senza-titolo,-2000,-tecnica-mista-su-tela,-cm-80x90

La letteratura dell’Est Europa, le avanguardie russe e il Futurismo sono i riferimenti di Franco Ionda che spesso cita Vladimir Majakovskij “Guardate: hanno di nuovo decapitato le stelle e insanguinato il cielo come un mattatoio”. Le stelle decapitate sono testimonianze presenti delle ingiustizie terrene, delle guerre che ci sono sempre state e sempre ci saranno.

Sono esposti circa trenta lavori, dalla fine degli anni Novanta ad oggi: Smarriti nello spazio, video del 2003, conclude il percorso.
Aperta fino al 30 ottobre, la mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato per l’occasione, con un testo di Gino Pisapia.

Franco-Ionda-³Bianco-Italia²-Tornabuoni-Arte,-Firenze


Franco Ionda è nato a Firenze nel 1946. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, vince delle borse di studio che gli permettono proseguire i suoi studi all’estero, a Salisburgo e in Finlandia. Si cimenta fin da subito con la pittura astratta che, dalla fine degli anni 80, ispirandosi ad un poema di Majakovskij “La nuvola in pantaloni“, si sviluppa in un linguaggio personale caratterizzato da stelle e grandi chiodi in alluminio che fanno riferimento a profonde considerazioni sulla condizione umana e sulla relazione fra individuo e società.
Le sue opere sono prive di qualsiasi intento decorativo, usa il metallo, i pigmenti di alluminio al fine di creare vibrazioni poetiche fra fervore modernista e malinconia poetica.
“Queste stelle decapitate potrebbero essere angeli o diversamente niente di tutto questo, ...allora la poesia ha utilizzato le stelle come una visione, un segno universale, collegando sentimenti di delusione poiché le stelle sono cadute” osserva Amnon Barzel in un incontro nel deserto nel settembre del 1993.
Franco-Ionda-Senza-titolo,-2000,-tecnica-mista-su-tela,-cm-80x90


Tornabuoni Arte - Contemporary Art - Arte Contemporanea
Via Maggio 58 r - 50125 Firenze
Tel. 055/ 289297 – e-mail: contemporary@tornabuoniarte.it
Orari apertura mostra: Lunedì 15:00 -19:30. Dal Martedì al Venerdì 10:30 – 13:00 / 15:00 – 19:30 – Sabato 10:30 - 13:00 / 14:00 - 19:00. 



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