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23 febbraio 2018

TOPOLINO NELL'ARTE DELL'OTTOCENTO A FUMETTI

Il settimanale Topolino festeggia con L’ARTE A FUMETTI l'anniversario dei 200 anni dalla nascita delle Gallerie dell'Accademia di Venezia: due laboratori che faranno conoscere gli artisti e i disegnatori dei fumetti insieme ad alcune curiosità dell'Accademia.
Topolino e il dono dell’Accademia (in uscita il 28 febbraio) con i testi di Alessandro Sisti e i disegni di Giorgio Cavazzano



racconta le origini dell'Accademia con i personaggi di Walt Disney disegnati in costume ottocentesco, come omaggio all'epoca in cui nacque, dall'amicizia tra il conte Leopoldo Cicognara, il pittore Francesco Hayez e lo scultore Antonio Canova, l'Accademia.

GLI APPUNTAMENTI previsti sono:

3 marzo dalle 14.30 alle 17.00 con Giorgio Cavazzano
4 marzo dalle 10.30 alle 13.00 con Valerio Held
Max 25 partecipanti per gruppo (età consigliata 8-12 anni).
Aperto anche ai genitori.
Ingresso gratuito.


Gli eventi collaterali collegati alla mostra “Canova, Hayez Cicognara. L’ultima gloria di Venezia”, previsti a marzo sono i seguenti:

Giovedì 8 marzo 2018 ore 17.30
Gallerie dell’Accademia, Venezia
La Sala del Capitolo: progetto di ricostruzione virtuale
Interviene: Giulio Manieri Elia, conservatore
Incontro e visita guidata speciale in mostra


Mercoledì 14 marzo 2018 ore 17.30
Sala dello Stabat Mater, Biblioteca dell’Archiginnasio (Piazza Galvani 1), Bologna
Presentazione della mostra “Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia”
Intervengono: Paola Marini, Fernando Mazzocca e Roberto De Feo, curatori della mostra


Giovedì 15 marzo 2018 ore 17.30
Gallerie dell’Accademia, Venezia
L’ultima notte di Antonio Canova
Intervengono: Gabriele Dadati, scrittore, e Roberto De Feo, curatore della mostra
Incontro e visita speciale in mostra


Giovedì 22 marzo 2018 ore 17.30
Gallerie dell’Accademia, Venezia
Giuseppe Borsato: un protagonista del neoclassico veneziano
Interviene: Roberto De Feo, curatore della mostra

Incontro e visita speciale in mostra

#venezia #topolino#accademiavenezia #arteafumetti #fumetti #hayez

3 settembre 2017

CINEMA . THE MILLIONAIRS l’esordio alla regia di Claudio Santamaria alle Giornate degli Autori

L’esordio alla regia di Claudio Santamaria alle Giornate degli Autori
nell’ambito della 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Mercoledì 6 settembre sarà presentato in anteprima alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, THE MILLIONAIRS, il cortometraggio che segna l’esordio alla regia di Claudio Santamaria.

Tratto dall’omonimo racconto dell’illustratore svizzero Thomas Ott, THE MILLIONAIRS racconta una lunga notte, in un bosco di montagna teatro di efferati omicidi per impossessarsi di una valigetta.
Della graphic novel di Thomas Ott – dice Claudio Santamaria - mi ha colpito, per prima cosa, la grande forza espressiva delle immagini, che ho trovato assolutamente cinematografiche; il tema, l'umanità incastrata in un circolo vizioso che si ripete all'infinito messo in moto dall'avidità. L’elemento forse più importante è il fatto che fosse senza dialoghi, cosa che mi ha permesso di raccontare la storia utilizzando il cinema nella sua forma più pura, attraverso, cioè, il racconto per immagini.
THE MILLIONAIRS sono 14 intensi minuti per 5 personaggi: Sabrina Impacciatore, Peppe ServilloMassimo De Stantis, Giordano De Plano e Fabio Limongi.
Girato tra Lucania e Calabria, THE MILLIONAIRS è stato prodotto dalla Goon Films di Gabriele Mainetti.
THE MILLIONAIRS di Claudio Santamaria è distribuito da Lucky Red e le vendite internazionali sono seguite da True Colours.

#festivalcinemavenezia
#claudiosantamaria
#cinema 

CINEMA . IL PREMIO ROTELLA A GEORGE CLOONEY E AD AI WEIWEI

Al Festival del Cinema di Venezia, premiati  due grandi ospiti : Ai Weiwei e George Clooney


VENEZIA 74
Consegnato a George Clooney e Ai Weiwei
il Premio Fondazione Mimmo Rotella

GIAVITO CASADONTE- GEORGE CLOONEY


Il Premio Fondazione Mimmo Rotella,  con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività e del Turismo e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, premia gli artisti importanti presenti alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.  
.
Un’esclusiva creazione di Rotella, della serie “Replicante”, è stata ritirata da Wei Wei per il suo film-documentario “Human Flow”.


A destra Ai Weiwei


A ricevere un’opera del Maestro Rotella è stato anche George Clooney, in concorso a Venezia con il suo nuovo film “Suburbicon”.

L’ultima consegna del Premio Rotella a Venezia sarà il 5 settembre all’attore e produttore cinematografico Michael Caine, protagonista in “My Generation”, di David Batty (fuori concorso). 
La giuria del Premio Rotella è composta dal direttore artistico e dal produttore del Premio, Gianvito e Alessandro Casadonte, dalla presidente della Fondazione e figlia del Maestro, Aghnessa Rotella e dalla giornalista Silvia Bizio.


#FESTIVALCINEMAVENEIZA
#VENEZIA
#PREMIOROTELLA
#GEORGECLOONEY
#AIWEIWEI 

29 aprile 2017

ARTE A VENEZIA "JAN FABRE. GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017 | 13 maggio-26 novembre "


JAN FABRE
GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017

Jan Fabre, The Catacombs of the Dead Street Dogs (2009--‐2017) Size: variable dimensions Techn: Murano glass, skeletons of Dogs, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
VENEZIA - ABBAZIA DI SAN GREGORIO
DAL 13 MAGGIO AL 26 NOVEMBRE 2017

Jan Fabre, Detail of Planet I --‐IX (2011) Size: 9 objects, each 58 x 32 cm Techn: Murano Glass, Bic Ink, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


La mostra presenta, per la prima volta insieme, oltre 40 opere in vetro e ossa, realizzate dall’artista belga in un quarantennio di lavoro, tra il 1977 e il 2017, che innescano una riflessione filosofica, spirituale e politica sulla vita e la morte attraverso la centralità della metamorfosi.
A cura di
Giacinto DI PIETRANTONIO, Direttore GAMeC, Bergamo
Katerina KOSKINA, Direttore EMST, Atene
Dimitri OZERKOV, Responsabile del Dipartimento di Arte Contemporanea del The State Hermitage Museum, San Pietroburgo

Jan Fabre, Detail of Da un’ altra Faccia del Tempo (1988) Size: 587,2 cm x 66,2 cm x 4,8 cm Techn: glass, Human Bones, Bic Ink Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Jan Fabre torna a Venezia, con un progetto per gli spazi dell’abbazia di San Gregorio, tra il ponte dell’Accademia e la punta della Dogana.
Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, dal 13 maggio al 26 novembre 2017, la mostra Jan Fabre. Glass and Bone Sculptures 1977-2017, presenta oltre 40 sculture di Jan Fabre (Anversa, 1958 attraverso la centralità della metamorfosi.
I lavori in vetro e ossa, realizzati  tra 1977 e il 2017 saranno raccolta per la prima volta.
Jan Fabre si è ispirato alla tradizione pittorica dei maestri fiamminghi che miscelavano ossa triturate con pigmenti colorati e all’artigianalità dei vetrai veneziani per risaltare la durezza e la fragilità della vita stessa.

Jan Fabre, Detail of Greek Gods in a Body--‐Landscape (2011) Size: variable dimensions Techn.: Murano Glass, Human Bones, Bic Ink Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


I due materiali modellano parti e insiemi di corpi umani e animali: a volte dipinti con il colore blu  della penna a sfera Bic che l’artista usa da anni per raccontare l’Ora Blu, il momento crepuscolare del passaggio dalla notte al giorno.

Jan Fabre, Skull with Woodpecker (2017) Size: 53,6 cm x 24,9 cm x 22,3 cm Techn: Murano Glass, Skeleton of a Woodpecker, Bic Ink, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


“Infatti - afferma Giacinto Di Pietrantonio - al titolo Glass and Bone, potremmo aggiungere Blue Bic Ink. La materia, nel lavoro di Fabre, non è celebrata in senso fenomenico, ma è usata come messaggera di arcane simbologie connesse con la sua essenza stessa. Nella sua ricerca, Fabre non persegue un’arte che valuta la storia come prodotto del presente, ovvero della sociologia, quanto come lotta che si dispiega all’interno di una materia la cui memoria si è dissolta nelle profondità del tempo”

Jan Fabre, Listen (1992) Size: 17,3 cm x 10,1 cm x 13,4 cm Techn: Glass, Bic Ink, Human Bones, Plaster Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Catalogo Forma edizioni.
Jan Fabre (Anversa, 1958). Note biografiche
Per oltre 35 anni, Jan Fabre è stato uno delle più innovative e importanti figure del panorama dell'arte contemporanea internazionale. Come artista visivo, sceneggiatore teatrale e autore, Fabre riflette sulla vita e la morte, sulle trasformazioni fisiche e sociali, oltre che sulla rappresentazione crudele e intelligente di animali ed esseri umani. Jan Fabre è stato il primo artista vivente a tenere una grande mostra al Museo del Louvre di Parigi (L'ange de la Métamorphose, 2008) e al Museo di Stati di San Pietroburgo (Knight of Despair / Warrior of Beauty, 2016-2017).

Jan Fabre, Copyright: Angelos bvba Photo: Stephan Vanfleteren


JAN FABRE. GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017
Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
Venezia, Abbazia di San Gregorio (Dorsoduro 172)
La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Orari: 11.00-19.00
Ingresso libero
Catalogo: Forma edizioni
 #BiennaleArte2017
#arte
#Venezia
#JanFabre

2 gennaio 2017

FOTOGRAFIA A VENEZIA "ARTICO"

La suggestione dei ghiacci e la lotta quotidiana dell'uomo nelle sublimi fotografie di ARTICO.


ARTICO. Ultima frontiera. Fotografie di Paolo Solari Bozzi, Ragnar Axelsson e Carsten Egevang 


Ragnar Axelsson, Iceland, 2016 © Ragnar Axelsson.jpg


La difesa di uno degli ultimi ambienti naturali non ancora sfruttati dall’uomo, il pericolo imminente del riscaldamento globale, la

Ragnar Axelsson, Nenets, Siberia 2016 © Ragnar Axelsson.jpg
sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico, la dialettica tra natura e civiltà.

L’esposizione, a cura di Denis Curti, presenta 120 immagini in bianco e nero, di tre maestri della fotografia di reportage: Paolo Solari Bozzi (Roma, 1957), Ragnar Axelsson
(Kopavogur, Islanda, 1958) e Carsten Egevang

Carsten Egevang, Ilulissat, West Greenland, 2014 © Carsten Egevang.jpg
(Taastrup, Danimarca, 1969).
E' un’indagine approfondita di un’ampia regione del pianeta che comprende la Groenlandia, la Siberia, l’Alaska, l’Islanda, e della vita della popolazione Inuit, 150.000 individui,

Carsten Egevang, Scoresbysund, East Greenland, 2011 © Carsten Egevang.jpg
costretti a gestire, nella loro esistenza quotidiana, la difficoltà di un ambiente ostile.

La lotta con le difficoltà dell’ambiente, il passaggio, lento ma inesorabile, dallo stile di vita

Carsten Egevang, West Greenland, Thule, 2013 © Carsten Egevang.jpg
di una cultura millenaria a quella della civilizzazione contemporanea, cui si aggiunge il drammatico scenario del cambiamento climatico, figlio del surriscaldamento ambientale, sono i punti su cui s’incentrano le esplorazioni dei tre fotografi.
Per questo appuntamento alla Casa dei Tre Oci, Paolo Solari Bozzi

Paolo Solari Bozzi, Kap Hope, Scoresbysund, East Greenland, 2016 © Paolo Solari Bozzi.jpg
presenta il progetto inedito, frutto del suo viaggio, tra febbraio e aprile di quest’anno, sulla costa orientale della Groenlandia, nel quale ha visitato numerosi villaggi, riportando la quotidianità di una popolazione che ha scelto di vivere in un ambiente difficile.
Il reportage di Paolo Solari Bozzi

Paolo Solari Bozzi, Sermilik Fjord, Greenland, 2016 © Paolo Solari Bozzi.jpg
sarà pubblicato nel volume, in edizione inglese, Greenland Into White (Electa Mondadori).
Proprio le popolazioni Inuit sono al centro della ricerca di Ragnar Axelsson

Ragnar Axelsson, Thule 1988 © Ragnar Axelsson.jpg
che, fin dai primi anni ottanta, ha viaggiato nelle ultime propaggini del mondo abitato per documentare e condividere le vite dei cacciatori nell’estremo nord del Canada e della Groenlandia, degli agricoltori e dei pescatori della regione dell’Atlantico del nord e degli indigeni della Scandinavia del nord e della Siberia.

Ragnar Axelsson, Thule, Mikide on Inglefield Fjord, Greenland, 1999 © Ragnar Axelsson.jpg
Ragnar Axelsson racconta di villaggi ormai scomparsi, di intere comunità ridotte a due soli anziani che resistono in una grande casa scaldando una sola stanza; racconta di mestieri che nessuno fa più e di uomini che lottano per la sopravvivenza quotidiana. Ma dalle stampe di Axelsson emerge soprattutto l’umanità che ha incontrato sulle lunghe piste delle regioni artiche.

Dal canto suo, Carsten Egevang,

Carsten Egevang, West Greenland, Thule, 2014 © Carsten Egevang

partendo da una formazione accademica in biologia, che lo ha portato dal 2002 al 2008 a vivere in Groenlandia e a studiare la fauna ovipara della regione artica, ha saputo documentare con la sua macchina fotografica la natura selvaggia e la tradizionale vita delle popolazioni Inuit.

Tre documentari arricchiranno il racconto delle regioni del Nord e delle popolazioni Inuit: SILA and the Gatekeepers of the Arctic, realizzato dalla regista e fotografa svizzera Corina Gama nel 2015; Chasing Ice, diretto nel 2012  dal giovane film-maker americano, Jeff Orlowski; Ice Hunters, prodotto nel 2015 da un team ceco-statunitense.

Sono previsti eventi e attività collaterali. S’inizia domenica 15 gennaio, dalle 10 alle 17, con il workshop che vedrà protagonisti Paolo Solari Bozzi, Ragnar Axelsson, Carsten Egevang e Denis Curti, direttore artistico dei Tre Oci e curatore della mostra.
Al termine del workshop e della visita all’esposizione, si svolgerà la lettura portfolio dei partecipanti (è prevista una quota d’iscrizione; la prenotazione è obbligatoria, mandando un’email a info@treoci.org).

Nel corso dell’esposizione, inoltre, la Casa dei Tre Oci avvierà un ricco progetto di didattica in collaborazione con Pleiadi, realtà che si occupa di educational da diversi anni.

Chiuderà la rassegna un’asta delle fotografie in mostra.

Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43           
30133 Giudecca - Venezia

Vaporetto
Fermata Zitelle
Da piazzale Roma e dalla Ferrovia linea 4.1 - 2
Da San Zaccaria linea 2 - 4.2

Date   
15.01. > 02.04.2017
  
Workshop
Domenica 15  gennaio dalle 10 alle 17
Insieme a Paolo Solari Bozzi, Ragnar Axelsson, Carsten Egevang e Denis Curti.
Prenotazione obbligatoria a info@treoci.org. Prevista una quota d’iscrizione

Orari
Tutti i giorni 10– 18; chiuso martedì

Info
tel. +39 041 24 12 332          
info@treoci.org
www.treoci.org 

#treoci
#articovenezia

7 settembre 2016

GLASS IN VENICE / RIEDEL AWARD - I vincitori del Premio 2016 / Il 26 settembre la premiazione

PREMIO GLASS IN VENICE 2016
I vincitori del Premio Glass in Venice 2016

Silvia Levenson



La quinta edizione del Premio Glass in Venice promosso dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia vede quest’anno premiati il veneziano Bruno Amadi e l’artista argentina Silvia Levenson.

Il premio per il particolare legame con la tradizione e le tecniche di lavorazione tipiche della tradizione di Murano è stato assegnato a Bruno Amadi per la sua straordinaria tecnica nella lavorazione a lume che lo ha reso uno dei più apprezzati creatori di zoo di vetro e di mondi vegetali. Da tempo impegnata nell’esprimere artisticamente le potenzialità del vetro, Silvia Levenson si è distinta per il suo impegno nella produzione di opere dal forte valore evocativo, esposte nei maggiori musei vetrari di arte contemporanea.




Il Premio, giunto alla sua quinta edizione, è nato per valorizzare il patrimonio dell’arte vetraria e ha un duplice obiettivo: si propone di segnalare personalità che si siano distinte nell’arte del vetro nel solco della tradizione muranese e artisti a livello internazionale che, con tecniche e modalità diverse,  hanno scelto il vetro come strumento di espressione.RIEDEL AWARD 2016








'No Borders', di Haider Rashid con Elio Germano vince il Premio MigrArti come Miglior Documentario





XIII Giornate degli Autori – Venice Days
No Borders, di Haider Rashid, con Elio Germano vince il Premio MigrArti come Miglior Documentario.


La realtà virtuale dei migranti alle Giornate degli Autori

Il documentario breve No Borders, diretto da Haider Rashid e con Elio Germano, primo film italiano girato in realtà virtuale a 360 gradi, ha vinto il Premio MigrArti come Miglior Documentario alla Mostra del Cinema di Venezia. La giuria, presieduta dal regista Ferzan Özpetek e formata da Enrico Magrelli, critico cinematografico, Mauro Valeri dell'Unar, Paolo Masini del MiBACT e il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha scelto per questa prima edizione del Premio tra le 16 produzioni vincitrici del bando “MigrArti”, promosso e finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Leggi il post già pubblicato https://mycultureinblog.blogspot.it/2016/08/elio-germano-narra-no-borders-di-haider.html



31 agosto 2016

ARTE IN BLOG : 2 SETTEMBRE A VENEZIA PERIPHERIES. THE WALL OF DEMOCRACY



L'Associazione Culturale RO.SA.M.presenta in occasione della XV Biennale di Architettura


PERIPHERIES - THE WALL OF DEMOCRACY


mostra  di Paolo Tait






Centro Culturale Artigianelli Don OrioneZattere, Venezia2/30 settembre 2016



Peripheries – The Wall of Democracy di Paolo Tait, a cura di Roberta Semeraro, è promossa dall’Associazione Culturale RO.SA.M. in occasione della XV Biennale di Architettura.

Paolo Tait

Lungo il Chiostro della Visitazione è allestito il Bestiario opere su carta realizzate a china e grafite (1992/2004) e nella Sala Tiziano l’opera inedita The Wall of Democracy un enorme smalto su rame che vuole sfondare i muri dell'incomunicabilità e affermareil diritto dell’individuo di esistere e di essere riconosciuto. 
La mostra comprende inoltre opere dedicate ai paesaggi e al tema della crocefissione oltre ai “tavoli a struttura anti design”, così definiti dall’artista.


Paolo Tait, nato a Mezzolombardo (TN) nel 1952, partecipa sin dai primi anni Settanta a rassegne personali e collettive e realizza importanti opere per istituzioni pubbliche e private, le più significative delle quali sono visibili presso il Comune di Mezzolombardo, l'Università deli Studi di Trento, l'Ospedale Armanni di Arco, gli Istituti Ospedalieri di Rovereto. Nel 1991 il Museo MART di Rovereto accoglie la donazione di un intero ciclo di sue opere grafiche. Dopo la personale del 1999 nella Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, partecipa al MIART ed espone a Venezia, dove partecipa alla Biennale 2011 di Vittorio Sgarbi, e ad Hannover. Le sue opere sono presenti in gallerie d'arte, collezioni private e pubbliche in Italia e all'estero. Nel 2014 è stato ospite di uno dei più importanti musei della Romania, il Museo Taranlului Roman di Bucarest con la mostra personale “Arhefanii”.


PERIPHERIES - THE WALL OF DEMOCRACY
mostra personale di Paolo Tait
2/30 settembre 2016
apertura da martedì a domenica
dalle ore 10:00 alle 18:00
ingresso libero
info: rosam.it





#paolotait
#venezia
#biennalearchitettura
#peripheries
#arte
#mycultureinblog

17 agosto 2016

CINEMA IN BLOG: "ORECCHIE" IN ANTEPRIMA MONDIALE ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

73a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

“Orecchie”, lungometraggio di Alessandro Aronadio


in Prima Mondiale a Biennale College




Nel cast l’esordiente Daniele Parisi e Silvia D’Amico, Pamela Villoresi,
Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller, Niccolò Senni.

In anteprima mondiale alla 73a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, nell’ambito di Biennale College, Orecchie, lungometraggio scritto e diretto da Alessandro Aronadio (Due vite per caso) e interpretato dal protagonista esordiente Daniele Parisi e Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller, Niccolò Senni, Francesca Antonelli, Sonia Gessner ePaolo Giovannucci. Un piccolo film dai toni grotteschi girato in bianco e nero.

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Il problema è che non si ricorda chi sia, questo Luigi. Inizia così una tragicomica giornata romana on the road alla scoperta della follia del mondo, una di quelle giornate che ti cambiano per sempre. Le tre proiezioni si terranno a Venezia Lido, giovedì 1 settembre alle ore 11:30 e alle ore 17:00 (proiezione ufficiale), entrambe presso la Sala Giardino e venerdì 2 settembre alle ore 20:00 presso la Sala Pasinetti.



Il film, prodotto da Costanza Coldagelli per Matrioska, in collaborazione con Roma Lazio Film Commission, Frame by Frame, Rec e Timeline, è uno dei quattro progetti internazionali sostenuti e prodotti da Biennale College, alla sua quarta edizione, esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia, promuovendo i giovani talenti, realizzato dalla Biennale di Venezia, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema e si avvale della collaborazione accademica con IFP di New York e del TorinoFilmLab.






#ORECCHIE
#BIENNALECOLLEGE
#MOSTRACINEMAVENEZIA



14 dicembre 2015

A Livio Seguso il premio "Do Forni"

La manifestazione conclusiva avrà luogo a Venezia il 14 dicembre
A Livio Seguso il premio “Do Forni”
Il riconoscimento della edizione 2015 all’artista muranese

Livio Seguso, senza titolo, 2015 - opera premiata Do Forni


L’ormai storico Premio Internazionale di Grafica Do Forni è giunto al traguardo dell’edizione 2015, confermando ancora una volta la continuità della grande tradizione dei “Ristoranti dell’Arte” a #Venezia.

L’apposita commissione, coordinata da Enzo Di Martino, ha deciso di attribuire il Premio all’artista #LivioSeguso; la cerimonia conclusiva avrà luogo nel pomeriggio del 14 dicembre, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, nei locali dello storico ristorante veneziano da cui il premio prende il nome.

Nato a Murano nel 1930, Seguso vive e lavora a Murano e Venezia. Autodidatta, ha iniziato a lavorare giovanissimo nelle fornaci di Murano conseguendo presto il prestigio di grande ed innovativo maestro vetraio, giungendo a considerare il vetro la materia più congeniale alla realizzazione delle sue opere pastiche. Attivo come scultore già alla fine degli anni Sessanta si è formato con esperienze condotte accanto ad importanti personalità italiane e straniere.
    
La manifestazione è patrocinata dalla Città di Venezia, dalla Regione Veneto e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, e con il contributo della ditta Bellussi di Valdobbiadene.

19 settembre 2015

Symphony of Hunger. Opening in Four Movements: settembre 24-27 alla A plus A Gallery, Venezia

School for Curatorial Studies Venice
18.09.2015
SYMPHONY OF HUNGER
FLUXUS DIGERITO IN QUATTRO MOVIMENTI

Venezia, 24 settembre – 31 ottobre, 2015/ 
A plus A Gallery, San Marco 3073
Kensuke Koike, Natura Morta, 2014.

Primo Movimento: Giovedì 24 Settembre alle ore 18:00.
Secondo Movimento: Venerdì 25 Settembre alle ore 18:00.
Terzo Movimento: Sabato 26 Settembre alle ore14:00.
Quarto Movimento: Domenica 27 Settembre alle ore 18:00


La SCHOOL FOR CURATORIAL STUDIES VENICE (SCSV) e la GALLERIA APLUSA hanno il piacere di annunciare la prossima mostra dal titolo: A SYMPHONY OF HUNGER. NATA DALLA COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE BONOTTO, la mostra cerca di stimolare nuove connessioni e relazioni attraverso una serie di opere di artisti affermati ed emergenti in dialogo tra loro. I temi esaminati si susseguono partendo dal desiderio, gusto, digestione e scarto, orchestrati attraverso un modello curatoriale sperimentale in cui l’esplorazione organica di fame corporale si evolve in un’indagine socio-politica ed estetica. Le opere presentate nella mostra sono riunite attorno a una selezione di opere chiave PROVENIENTI DALLA COLLEZIONE LUIGI BONOTTO DI: DEMOSTHENES AGRAFIOTIS, JOSEPH BEUYS, ROBERT FILLIOU, JUAN HIDALGO, DICK HIGGINS, ARRIGO LORA TOTINO, GEORGE MACIUNAS, WALTER MARCHETTI, e CLAES OLDENBURG. Nato negli anni Sessanta, il movimento Fluxus è stato parte integrante nella sfida a espandere la definizione di Arte, operando una rottura con le pratiche artistiche preesistenti. Prendendo il nome dalla parola latina che significa “fluire” o “flusso”, il movimento è stato guidato da artisti che desideravano connessioni, azioni e scambi a livello umano, e credevano profondamente che l’arte avesse origine nella pancia piuttosto che nella testa. Ispirati da queste intenzioni e dalla musica sperimentale del compositore John Cage, gli artisti Fluxus hanno esplorato nozioni di inclusione democratica, associazione interattiva e indeterminatezza nell’arte.

La mostra cerca di risvegliare lo spirito del movimento Fluxus attraverso una convergenza nella contemporaneità. Infatti, nonostante i principali sforzi del movimento si possono considerare superati, le linee di pensiero alla base delle sue rivoluzionarie intenzioni continuano a sopravvivere all’interno dell’ambito creativo odierno, pur assumendo delle forme e delle espressioni diverse. Molti artisti oggi sono ispirati dalla medesima fame di esprimere questioni sociali, culturali, e politiche attraverso la fisicità e l’interazione con le loro opere. Unendo le storiche selezioni DELLA COLLEZIONE LUIGI BONOTTO a una rosa di artisti contemporanei, la mostra cerca di creare un dialogo armonioso tra autori che hanno sviluppato il proprio lavoro attraverso cinque decenni e dieci nazioni diverse, condividendo un desiderio comune.

I dodici artisti provenienti da diverse parti del mondo con il proprio lavoro cercano di testimoniare la fluida continuità di un atteggiamento, nato negli anni sessanta e che continua a perdurare anche nel nostro tempo. Alcuni lavori site-specific sono realizzati espressamente per l’occasione, tra cui un’installazione del sound artist CHRISTIAN SKJØDT [Danimarca], così come: un pezzo poetico di BARBARA ROCKMAN [USA], una performance di TIZIAN BALDINGER [Svizzera], e un’installazione interattiva di DAVIDE SGAMBARO [Italia]. Nella mostra saranno presenti inoltre opere audio e video di CHRISTOF MIGONE [Canada], PIL & GALIA KOLLECTIV [Grecia], e MARK SALVATUS [Filippine]. Un lavoro fotografico di KENSUKE KOIKE [Giappone], due opere di MANO PENALVA [Brasile] e una scultura di HOPE GINSBURG [USA].

La sinfonia concettuale di opere verrà presentata attraverso un modello sperimentale: in quattro giorni in un susseguirsi di “movimenti” curatoriali. La sinfonia si svilupperà in un crescendo sino a quando sarà completata il quarto giorno. I lavori non rimarranno statici: molti dei pezzi saranno in costante movimento ed evoluzione.
La mostra sarà accompagnata da una nuova pubblicazione intitolata A SYMPHONY OF HUNGER: THE FIFTH MOVEMENT, un libro complementare che aggiungerà profondità e rilevanza alle riflessioni concettuali e alle discussioni relazionali presentate nello spazio della galleria. La pubblicazione realizzata in collaborazione con i TANKBOYS DESIGN STUDIO e stampata dalla casa editrice AUTOMATIC BOOKS, presenterà numerosi testi inediti, tra cui un saggio introduttivo di PATRIZIO PETERLINI direttore della Fondazione Bonotto.
A SYMPHONY OF HUNGER si inaugura la sera del 24 SETTEMBRE 2015 con un vernissage presso l’A PLUS A GALLERY, con una nuova performance sperimentale a cura del sound artist GRAHAM DUNNING [UK]. Nel corso dei tre giorni successivi la mostra presenterà una variegata e stimolante serie di eventi di artisti locali e internazionali tra cui ANNA ELISABETTA BENUCCI [Italia] e THE COYOTE COLLECTIVE [Italia].
La mostra rimarrà aperta fino il 31 OTTOBRE 2015.
IL SEPTEMBER COLLECTIVE:
La mostra e la pubblicazione sono a cura del gruppo di diciassette curatori internazionali che fanno parte del SEPTEMBER COLLECTIVE. Studiando alla School for Curatorial Studies Venice SCSV e vivendo attualmente in Italia, i membri del collettivo provengono da dodici nazioni diverse rappresentano una sezione trasversale di una prospettiva globale. In concomitanza della 56ESIMA BIENNALE D’ARTE DI VENEZIA, la sessione estiva del SCSV (2015) si contrassegna come la prima incursione internazionale del corso, creando una piattaforma innovativa per l’analisi di quesiti globali e aprendo la strada ai prossimi studenti.
SEPTEMBER COLLECTIVE: Aliki Chatziangeli, Cynthia Fusillo, Aly Grimes, Colin Groenewald, Sacha Guedj-Cohen, Kerem Güman, Nicki Jiang, Bruna João, Julie Jane Nissen, Salima Otaru, Kenneth Paranada, Alexine Rodenhuis, Amanda Shore, Fernanda Thomazi, Stine Tobiasen, Jason van Eyk, Yurun Xia.
A PROPOSITO DELLA SCHOOL FOR CURATORIAL STUDIES VENICE:
La SCSV è stata fondata nel 2004 dalla GALLERIA APLUSA ed è diretta da Aurora Fonda e Sandro Pignotti, giunta alla sua ventitreesima edizione. La missione è diffondere la conoscenza nel campo delle arti visive attraverso un programma accademico di sperimentazione e di pensiero interdisciplinare. La  SCSV presenta agli studenti una precisa piattaforma per approfondire la conoscenza critica migliorando le  conoscenze pratiche dell’organizzazione e allestimento di una mostra. Il corso è condotto da un corpo docente internazionale . Attraverso visite di studi di artisti, analisi di mostre, conferenze, eventi e workshop gli studenti si confrontano con una varietà di progetti curatoriali, osservando le tendenze dello sviluppo e della messa in scena dell’arte contemporanea.
SULLA FONDAZIONE BONOTTO:
Una collaborazione tra la SCSV e la FONDAZIONE BONOTTO che ha sede Molvena, Italia. Fondata nel Giugno 2013 per promuovere la COLLEZIONE LUIGI BONOTTO che ha raccolto numerosissime testimonianze (oltre 12.000) tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppatesi dalla fine degli anni Cinquanta.
L’archivio, interamente consultabile on-line (www.fondazionebonotto.org) della FONDAZIONE BONOTTO  promuove e sviluppa  UN NUOVO RAGIONAMENTO TRA ARTE, IMPRESA E CULTURA CONTEMPORANEA.

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Studies Venice
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