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29 aprile 2017

ARTE A VENEZIA "JAN FABRE. GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017 | 13 maggio-26 novembre "


JAN FABRE
GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017

Jan Fabre, The Catacombs of the Dead Street Dogs (2009--‐2017) Size: variable dimensions Techn: Murano glass, skeletons of Dogs, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
VENEZIA - ABBAZIA DI SAN GREGORIO
DAL 13 MAGGIO AL 26 NOVEMBRE 2017

Jan Fabre, Detail of Planet I --‐IX (2011) Size: 9 objects, each 58 x 32 cm Techn: Murano Glass, Bic Ink, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


La mostra presenta, per la prima volta insieme, oltre 40 opere in vetro e ossa, realizzate dall’artista belga in un quarantennio di lavoro, tra il 1977 e il 2017, che innescano una riflessione filosofica, spirituale e politica sulla vita e la morte attraverso la centralità della metamorfosi.
A cura di
Giacinto DI PIETRANTONIO, Direttore GAMeC, Bergamo
Katerina KOSKINA, Direttore EMST, Atene
Dimitri OZERKOV, Responsabile del Dipartimento di Arte Contemporanea del The State Hermitage Museum, San Pietroburgo

Jan Fabre, Detail of Da un’ altra Faccia del Tempo (1988) Size: 587,2 cm x 66,2 cm x 4,8 cm Techn: glass, Human Bones, Bic Ink Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Jan Fabre torna a Venezia, con un progetto per gli spazi dell’abbazia di San Gregorio, tra il ponte dell’Accademia e la punta della Dogana.
Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, dal 13 maggio al 26 novembre 2017, la mostra Jan Fabre. Glass and Bone Sculptures 1977-2017, presenta oltre 40 sculture di Jan Fabre (Anversa, 1958 attraverso la centralità della metamorfosi.
I lavori in vetro e ossa, realizzati  tra 1977 e il 2017 saranno raccolta per la prima volta.
Jan Fabre si è ispirato alla tradizione pittorica dei maestri fiamminghi che miscelavano ossa triturate con pigmenti colorati e all’artigianalità dei vetrai veneziani per risaltare la durezza e la fragilità della vita stessa.

Jan Fabre, Detail of Greek Gods in a Body--‐Landscape (2011) Size: variable dimensions Techn.: Murano Glass, Human Bones, Bic Ink Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


I due materiali modellano parti e insiemi di corpi umani e animali: a volte dipinti con il colore blu  della penna a sfera Bic che l’artista usa da anni per raccontare l’Ora Blu, il momento crepuscolare del passaggio dalla notte al giorno.

Jan Fabre, Skull with Woodpecker (2017) Size: 53,6 cm x 24,9 cm x 22,3 cm Techn: Murano Glass, Skeleton of a Woodpecker, Bic Ink, Stainless Steel Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba


“Infatti - afferma Giacinto Di Pietrantonio - al titolo Glass and Bone, potremmo aggiungere Blue Bic Ink. La materia, nel lavoro di Fabre, non è celebrata in senso fenomenico, ma è usata come messaggera di arcane simbologie connesse con la sua essenza stessa. Nella sua ricerca, Fabre non persegue un’arte che valuta la storia come prodotto del presente, ovvero della sociologia, quanto come lotta che si dispiega all’interno di una materia la cui memoria si è dissolta nelle profondità del tempo”

Jan Fabre, Listen (1992) Size: 17,3 cm x 10,1 cm x 13,4 cm Techn: Glass, Bic Ink, Human Bones, Plaster Photographer: Pat Verbruggen Copyright: Angelos bvba

Catalogo Forma edizioni.
Jan Fabre (Anversa, 1958). Note biografiche
Per oltre 35 anni, Jan Fabre è stato uno delle più innovative e importanti figure del panorama dell'arte contemporanea internazionale. Come artista visivo, sceneggiatore teatrale e autore, Fabre riflette sulla vita e la morte, sulle trasformazioni fisiche e sociali, oltre che sulla rappresentazione crudele e intelligente di animali ed esseri umani. Jan Fabre è stato il primo artista vivente a tenere una grande mostra al Museo del Louvre di Parigi (L'ange de la Métamorphose, 2008) e al Museo di Stati di San Pietroburgo (Knight of Despair / Warrior of Beauty, 2016-2017).

Jan Fabre, Copyright: Angelos bvba Photo: Stephan Vanfleteren


JAN FABRE. GLASS AND BONE SCULPTURES 1977-2017
Evento collaterale della 57. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
Venezia, Abbazia di San Gregorio (Dorsoduro 172)
La mostra sarà aperta al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre 2017
Orari: 11.00-19.00
Ingresso libero
Catalogo: Forma edizioni
 #BiennaleArte2017
#arte
#Venezia
#JanFabre

7 settembre 2016

GLASS IN VENICE / RIEDEL AWARD - I vincitori del Premio 2016 / Il 26 settembre la premiazione

PREMIO GLASS IN VENICE 2016
I vincitori del Premio Glass in Venice 2016

Silvia Levenson



La quinta edizione del Premio Glass in Venice promosso dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia vede quest’anno premiati il veneziano Bruno Amadi e l’artista argentina Silvia Levenson.

Il premio per il particolare legame con la tradizione e le tecniche di lavorazione tipiche della tradizione di Murano è stato assegnato a Bruno Amadi per la sua straordinaria tecnica nella lavorazione a lume che lo ha reso uno dei più apprezzati creatori di zoo di vetro e di mondi vegetali. Da tempo impegnata nell’esprimere artisticamente le potenzialità del vetro, Silvia Levenson si è distinta per il suo impegno nella produzione di opere dal forte valore evocativo, esposte nei maggiori musei vetrari di arte contemporanea.




Il Premio, giunto alla sua quinta edizione, è nato per valorizzare il patrimonio dell’arte vetraria e ha un duplice obiettivo: si propone di segnalare personalità che si siano distinte nell’arte del vetro nel solco della tradizione muranese e artisti a livello internazionale che, con tecniche e modalità diverse,  hanno scelto il vetro come strumento di espressione.RIEDEL AWARD 2016








14 marzo 2016

LA CAMERA DI VETRO : NUOVO ALLESTIMENTO A PALAZZO MADAMA



LA CAMERA DI VETRO
Un nuovo allestimento per Palazzo Madama
Inaugurazione: Venerdì 18 Marzo 2016 ore 17.30


Palazzo Madama

Piazza Castello, Torino
Per informazioni:
tel.+39 011 443 3501
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
www.palazzomadamatorino.it


 

10 gennaio 2016

UNA LUCE PER L'EMILIA ROMAGNA

  
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UNA LUCE PER L’EMILIA ROMAGNA
23 GENNAIO - 28 FEBBRAIO 2016
AL MUSEO DEL VETRO DI MURANO (VE)
UNA MOSTRA PRESENTA
I LAMPADARI DEL COMUNE FERRARESE DI SANT’AGOSTINO (FE)
DANNEGGIATI DAL TERREMOTO DEL 2012
E RESTAURATI DAL CONSORZIO
PROMOVETRO MURANO

Il Consorzio Promovetro Murano è il motore di Una luce per l’Emilia Romagna che combina solidarietà e salvaguardia artistica, a sostegno del patrimonio dell’Emilia Romagna, ferito dal terremoto del 2012.
Il Consorzio Promovetro Murano ha  accolto l’invito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo a recuperare e restaurare alcuni capolavori in vetro colpiti dal sisma, come i lampadari che si trovavano all’interno del palazzo che ospitava gli uffici e la sala consiliare del Comune di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara.
Il risultato dell’intervento verrà presentato in una mostra dal 23 gennaio al 28 febbraio 2016, al Museo del Vetro di Murano.
L’esposizione, il cui allestimento è curato dal Teatro La Fenice, ruoterà attorno all’imponente lampadario in cristallo-ambra oro di quasi 5 metri di altezza per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri, realizzato alla metà degli anni venti del Novecento, il cui stile ricalcava la grande tradizione veneziana del Settecento di lampadari monumentali.
Inoltre verrà proposto il restauro di altri tre lampadari, di dimensioni più ridotte, che si trovavano nella stessa sala.
Accompagna la mostra, un libro  diBaraldi Editore, curato dallo scrittore e giornalista Alberto Toso Fei, che ripercorrerà la storia dei lampadari di Sant’Agostino e l’attività di restauro.
 
Una luce per l’Emilia Romagna.
I LAMPADARI DI SANT’AGOSTINO
Murano, Museo del Vetro (Fondamenta Giustinian, 8)
23 gennaio - 28 febbraio 2016
Orari: tutti i giorni, 10.00-18.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: intero, € 10,00; ridotto, € 7,50
Informazioni: Tel. +39 0415274718 | email: museo.vetro@fmcvenezia.it | http://museovetro.visitmuve.it

Catalogo: Baraldi Editore

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