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2 marzo 2016

ACCADEMIA DI SANTA CECILIA - INKINEN SOSTITUISCE CHUNG PER MOZART e DINDO NEI CONCERTI PER VIOLONCELLO DI C. P. E. BACH

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2015-2016
Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia

Sabato 5 marzo ore 18 - Lunedì 7 ore 20,30 - Martedì 8 ore 19,30
Per importanti motivi di salute il Maestro Myung-Whun Chung non potrà dirigere – come annunciato – i concerti di Sabato 5, lunedì 7 e martedì 8 marzo.

Sul podio salirà Pietari Inkinen che debutta a Santa Cecilia insieme al pianista Hüseyin Sermet. Il programma non subisce variazioni.

Inkinen


Pianoforte protagonista nella Stagione Sinfonica dell’Accademia (Sabato 5 marzo ore 18 - Lunedì 7 ore 20,30 - Martedì 8 ore 19,30) con i debutti del finlandese Pietari Inkinen alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia e del pianista turco Hüseyin Sermet per il Concerto n. 23 K 488 di Mozart, di tutti forse il più celebre ed eseguito.
Nella seconda parte, il concerto impagina la Nona Sinfonia di Anton Bruckner. Dedicata "al buon Dio" la Sinfonia è una profonda indagine spirituale dove il compositore trasfonde la sua personale esperienza di credente e la sua ricerca di avvicinamento al divino. Di qui il tono grandioso e drammatico della sua musica, il senso atemporale del suo dipanarsi, elementi espressivi che traducono il senso di un'attesa, di una risposta.
Essa rimase incompiuta, mancante cioè del quarto movimento: per una circostanza accidentale, ossia la sopravvenuta morte dell'autore. Questa assenza fa sì che la Sinfonia si concluda con un ampio, celestiale Adagio che sembra il punto di approdo finale dell’anima dopo i drammatici rivolgimenti del primo movimento e i diabolici sconquassi dello Scherzo.


Nel 2015 Pietari Inkinen ha iniziato il suo incarico di Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Praga e della Ludwigsburg Schlossfestspiele. Il 2015 segna la sua ottava ed ultima stagione come Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda, per cui resterà Direttore Ospite Onorario per il 2016. Durante la sua esperienza a capo dell’orchestra neozelandese, ha ricevuto elogi unanimi di critica e pubblico per le sue esibizioni in tournée in Nuova Zelanda e per le registrazioni per le etichette discografiche Naxos ed EMI. La stagione 2016/2017 lo vedrà Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica del Giappone, per cui è stato Direttore Ospite Principale.
Come direttore ospite, Pietari Inkinen collabora con numerose orchestre e con solisti del calibro di Vadim Repin, Hilary Hahn, Pinchas Zukerman, Nikolaj Znaider, Jean Yves Thibaudet, Alexander Toradze ed Elisabeth Leonskaja.
Gli impegni principali della stagione 2015/2016 includono esibizioni con la Sinfonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica del Giappone, la Tonkünstler Orchester, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa con Vadim Repin come solista, la Vancouver Symphony Orchestra, i Bamberg Symphoniker, la RTÉ National Symphony Orchestra, la Ludwigsburg Schlossfestspiele e una nuova produzione di Eugene Onegin per la Semperoer di Dresda.
Nel settembre del 2013, Pietari Inkinen è stato chiamato per dirigere la prima produzione di sempre dell’Anello del Nibelungo di Wagner all’Opera Australiana, con la regia di Neil Armfield.

rid Hüseyin Sermet - credit Mat Hennek

Questo ciclo dell’Anello, terzo nella storia di tutta l’Australia, è stato accolto con grandi consensi dalla stampa internazionale che l’ha definito “…teatralmente intrigante, concettualmente provocatorio e visivamente spettacolare…” (Sydney Morning Herald). Nell’agosto del 2014, agli Helpmann Awards, Pietari Inkinen è stato votato come il ‘Miglior Direttore Musicale’ per la sua direzione del ciclo dell’Anello presso l’Opera Australiana, in riconoscimento delle sue doti artistiche espresse nel campo delle arti figurative australiane. Tornerà a Melbourne nell’autunno del 2016 per dirigere una riproposizione della stessa produzione.
Come direttore d’orchestra, Pietari Inkinen ha diretto l’Opera Nazionale Finlandese ed è stato protagonista di un eccellente debutto al La Monnaie di Bruxelles dirigendo la Sagra della Primavera della Pina Bausch Dance Company. Nella primavera del 2012 ha debuttato alla Staatsoper di Berlino ed alla Bayerische Staatsoper di Monaco con Eugene Onegin, e nel 2013 ha diretto la Walkure e Das Rheingood di Wagner al Teatro Massimo di Palermo. In seguito, Pietari Inkinen è stato insignito del Premio Franco Abbiati per il ‘Miglior Spettacolo’ dall’Associazione Nazionale Critici Musicali italiana proprio per Das Rheingold. La stagione 2014/2015 ha previsto anche la Sagra della Primavera di Stravinsky in un debutto all’Opera di Colonia con coreografie di Sasha Waltz.
Le sue registrazioni per l’etichetta Naxos con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Nuova Zelanda del ciclo completo delle Sinfonie di Sibelius, la prima esecuzione della Manhattan Trilogy di Rautavaara, altre musiche di Sibelius ed il Concerto per violino di Brahms con la Bournemouth Symphony Orchestra hanno tutte ricevuto grandi consensi di critica. La rivista Gramophone ha commentato: “Ecco un’ulteriore dimostrazione del fatto che Pietari Inkinen sia un giovane direttore con sicurezza e talento da vendere… anche l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda risponde con notevole padronanza ed applicazione al direttore finlandese (sembra davvero un’orchestra ad una seconda giovinezza). Le letture di Pietari infine dimostrano un grande interesse per la lingua: le frasi sono ben formate – e le sfumature modulate – con pignoleria ed immaginazione, e lui apporta notevole predisposizione al divertimento ed un valido attaccamento al compito assegnatogli…”
Nel gennaio del 2014 è stata pubblicata una nuova registrazione della Seconda Sinfonia di Sibelius realizzata con l’Orchestra Filarmonica del Giappone.
Le incisioni delle Arie ed opere orchestrali di Wagner realizzate per EMI con Simon O’Neill e l’Orchestra Sinfonica della Nuova Zelanda si sono guadagnate una strabiliante recensione da parte del BBC Music Magazine. La sua registrazione con la Filarmonica da Camera Bavarese hanno ricevuto eccellenti critiche ed è stata nominata ‘Registrazione del Mese’ dal BBC Music Magazine.
Pietari Inkinen infine è anche un apprezzato violinista ed ha studiato all’Accademia Musicale di Colonia con Zakhar Bron. Si è esibito come solista con molte delle più prestigiose orchestre finlandesi, fra cui la Sinfonica della Radio Finlandese e la Filarmonica di Helsinki, con cui ha eseguito il Concerto di Sibelius in una esibizione per il centesimo anniversario della prima esecuzione dell’opera.
Si è esibito come direttore/solista presso il Teatro Carlo Felice Genova, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino, la Sinfonica di Norkrkopings e l’Orchestre National de Lyon. Vanta infine numerose collaborazioni in esibizioni di musica da camera e si è esibito con l’Inkinen Trio alla Wigmore Hall ed alla St. John’s Smith Square.
Nato a Istanbul nel 1955, Hüseyin Sermet ha studiato ad Ankara, Londra e Parigi, dove si è perfezionato con Olivier Messiaen, Thierry de Brunhoff e Nadia Boulanger. Ha collaborato con alcuni dei direttori più apprezzati al mondo, fra cui Lorin Maazel, Semyon Bychkov, Jonathan Nott, Pablo Heras-Casado e strumentisti come Maria João Pires, Gautier Capuçon e Renaud. Ha lavorato con orchestre tra cui la London Philharmonic e le orchestre Royal Philharmonic, Orchestre de Paris, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Luzerner Sinfonieorchester, Bamberger Symphoniker, e le Orchestre Sinfoniche di Tokyo, Shanghai e Detroit. Si è esibito anche con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
È anche attivo come compositore. Il suo brano intitolato Réminiscence è stato premiato all’Emperi Festival nel 1997 ed eseguito dal vivo dall’emittente France Musique. Risale al 2004 la prima esecuzione del suo primo brano orchestrale, Dream and Nightmare, commissione dell’Orchestra Sinfonica di Tokyo, e al 2006 quella di Sculptures, commissionata da Iş Bank. Ha inciso per Naïve, Harmonia Mundi ed Erato. Il suo disco dedicato alla musica pianistica di Ravel e quello dedicato ad Alkan, pianista e compositore francese dell’Ottocento, hanno ricevuto il “Diapason d’Or”, mentre la sua incisione della Sonata in si minore di Liszt e la selezione di opere a quattro mani di Schubert si sono aggiudicate lo “Choc” della rivista «Le monde de la musique». Ha realizzato, inoltre, la registrazione della Symphonie Concertante di Florent Schmitt con l’Orchestra di Monte-Carlo diretta da David Robertson. Sia come pianista sia come compositore, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in competizioni internazionali, e ha vinto i concorsi di musica da camera di Monaco e Parigi; nel 1998, inoltre, gli è stato riconosciuto un dottorato honoris causa dall’Università di Marmara.
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Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 5 marzo ore 18 - Lunedì 7 ore 20,30 - Martedì 8 ore 19,30
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Pietari Inkinen direttore
Hüseyin Sermet pianoforte
Mozart Concerto per pianoforte n. 23 K 488
Bruckner Sinfonia n. 9
Biglietti da 19 a 52 Euro
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Spirito Classico - Aperitivo Musicale
Museo degli Strumenti Musicali lunedì 7 marzo ore 19
Una serie di appuntamenti con il musicologo e divulgatore Giovanni Bietti per conoscere le musiche dei più importanti compositori presenti nella Stagione Sinfonica e da Camera 2015-2016 dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Una piacevole introduzione musicale accompagnata da un aperitivo.
I Concerti di Mozart – III parte
Biglietti
Intero .................................  10 Euro
Under 30 .................................  8 Euro
Abbonati .................................  8 Euro
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Conferenza - Amici di Santa Cecilia
Sala Coro - domenica 6 marzo - ore 11
"La Terza Sinfonia di Mahler"
Conferenza a cura di Michele dall'Ongaro
Ingresso libero.

ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA: NUOVO PROGETTO PER MUSICISTI GIOVANISSIMI

JuniOrchestra Start



Nuovo ed innovativo progetto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedicato ai più piccoli: si tratta della JuniOrchestra Start, un’ iniziativa rivolta ai bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni, che ha come obiettivo l’avviamento allo studio individuale dello strumento musicale, in particolare, per questa stagione, il fagotto e il contrabbasso.
Il corso è finalizzato alla preparazione dei piccoli discenti all’esame di ammissione alla JuniOrchestra, la prima orchestra di bambini e ragazzi creata nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata nel 2006, la Juni è attualmente composta da circa 300 strumentisti, suddivisi in quattro gruppi a seconda della fascia d’età.
Il progetto JuniOrchestra Start è così articolato:
Ø un ciclo di 12 lezioni individuali di strumento di mezz’ora ciascuna, tenute dai professori d’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia;
Ø un ciclo di 3 lezioni collettive di teoria e solfeggio;
Ø un giornata conclusiva di lezioni di insieme nel mese di giugno 2016.
Le lezioni si svolgeranno al Parco della Musica da marzo a giugno 2016. La partecipazione al progetto è subordinata al superamento di una prova attitudinale (che si terrà nella settimana dal 7 al 12 marzo 2016), a cui ci si potrà iscrivere compilando un form online entro mercoledì 2 marzo 2016, specificando lo strumento prescelto (fagotto o contrabbasso).
Giovedì 3 marzo alle ore 18 presso il Teatro Studio Borgna del Parco della Musica sarà presentato il corso.
Al termine del corso - realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia di Roma - sarà rilasciato un attestato di frequenza.

DICHIARAZIONE DI MICHELE DALL'ONGARO PER L'OSCAR DI ENNIO MORRICONE


“L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si unisce al mondo della musica e del cinema nel festeggiare Ennio Morricone” - dichiara il Presidente–Sovrintendente Michele dall’Ongaro, in merito all’Oscar conferito a Ennio Morricone per la colonna sonora del film The Hateful Eight di Quentin Tarantino. 
“Geniale musicista che da anni regala emozioni a milioni di persone, Morricone non solo è probabilmente il compositore vivente più celebre nel mondo, ma un grande italiano che ha raggiunto l’eccellenza ovunque riconosciuta con il rigore e la fantasia che caratterizzano nella storia la lezione dei grandi maestri del nostro Paese. Morricone, Accademico dal 1996, si è formato proprio in seno all’Accademia romana perfezionando gli studi sotto la guida di Goffredo Petrassi. Da anni dirige abitualmente i complessi sinfonici e corali di Santa Cecilia con i quali ha battezzato molte nuove opere. Tutta l’Accademia lo ringrazia e lo festeggia con orgoglio e vivissima gioia“ conclude dall’Ongaro.

#enniomorricone
#michedallongaro
#musica



1 marzo 2016

ERALDO AFFINATI PRESENTA IL SUO ULTIMO LIBRO


Giornata Penny Wirton Lucca – Fondazione Mario Tobino:
Eraldo Affinati presenta in anteprima nazionale il suo


“L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani”
Doppio appuntamento venerdì 26 febbraio a Palazzo Ducale


Anteprima nazionale a Lucca per il Don Milani di Eraldo Affinati. Grazie alla Fondazione Mario Tobino, venerdì 26 febbraio a Palazzo Ducale (sala Mario Tobino) lo scrittore romano e fondatore della Scuola Penny Wirton presenta il suo ultimo lavoro: “L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani” (2016, Mondadori).
Eraldo Affinati

La “Giornata Penny Wirton” prevede due momenti, entrambi a ingresso libero: alle 10 la presentazione del libro, alla presenza di 6 classi provenienti dalla scuola madia di primo grado Carducci, e delle scuole medie di secondo grado Civitali e Vallisneri; alle 16 un incontro formativo con i ragazzi, i volontari, i responsabili e i simpatizzanti della Penny Wirton di Lucca.
La Penny Wirton è una scuola di lingua italiana gratuita aperta a tutti, che offre un insegnamento complementare rispetto all’obbligo scolastico o alla formazione professionalizzante. Aperta a Lucca da un anno, prevede incontri tenuti da insegnanti come attività volontaria, che si svolgono all’Agorà grazie al Comune di Lucca.
“L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani”. A quasi 50 anni dalla scomparsa di don Lorenzo Milani, Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, "penitenziario ecclesiastico", in uno sperduto borgo dell'Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione.
Ma in questo libro non troveremo soltanto la storia dell'uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ne ha cercato l'eredità spirituale nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: dai maestri di villaggio, che pongono argini allo sfacelo dell'istruzione africana, ai teppisti berlinesi, frantumi della storia europea; dagli adolescenti arabi, frenetici e istintivi, agli italiani di Ellis Island, quando gli immigrati eravamo noi, fino ai preti romani, che sembrano aver dimenticato, per fortuna non tutti, la severa lezione impartita dal priore.
Eraldo Affinati, scrittore e insegnante di italiano e storia, ha esordito nel 1992 con il saggio Veglia d'armi. L'uomo di Tolstoj. Tra i suoi scritti: Soldati del 1956 (1993), Bandiera Bianca (1995), Campo del sangue (1997), Uomini pericolosi (1998), Il nemico negli occhi (2001), Secoli di gioventù (2004), La città dei ragazzi(2008), Berlin (2009), Elogio del ripetente (2013). Ha curato l'edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dall'Altipiano. Insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la "Penny Wirton", una scuola di italiano per stranieri e con lei nel 2011 ha pubblicato il manuale Italiani anche noi. Alla fine del 2014 ha dato alle stampe, per Mondadori, “Vita di vita”, il racconto del viaggio compiuto con Khaliq, uno dei “suoi” ragazzi per cercare la madre, in Africa.

Per informazioni: www.fondazionemariotobino.it.

CLARA SANCHEZ CON ROBERTO IPPOLITO SVELA LA MERAVIGLIA DEGLI ANNI IMPERFETTI

 
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Foto di Roberto Ippolito è di Maurizio Riccardi Agr

Clara Sánchez in esclusiva con Roberto Ippolito
a Roma sabato 5 marzo

Sabato 5 marzo 2016, a mezzogiorno, Clara Sánchez svela i “segreti inaspettati” della sua storia dialogando con Roberto Ippolito nell’unico appuntamento previsto a Roma, nella libreria Nuova Europa i Granai, in via Mario Rigamonti 100.

“Cosa c’è dietro una vita perfetta?”: è la domanda che spinge la scrittrice spagnola Clara Sánchez in un’appassionante ricerca. Si trova sulla copertina del romanzo “La meraviglia degli anni imperfetti”, in uscita con Garzanti. 
Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto i tre principali premi letterari spagnoli: Alfagura (proprio “La meraviglia degli anni imperfetti” che debutta alla Nuova Europa I Granai di Barbara e Francesca Pieralice), Nadal (con “Il profumo delle foglie di limone”, un milione di copie vendute, per oltre due anni in testa alle classifiche), Planeta (con “Le cose che sai di me”, pubblicato da Garzanti come gli altri suoi romanzi).


Fra l’altro Roberto Ippolito è giurato del premio Strega, il più importante riconoscimento italiano, in qualità di Amico della domenica. Firma popolari libri d’inchiesta (l’ultimo dei quali “Abusivi”, Chiarelettere) ed è organizzatore di eventi culturali come “Libri al centro” a Cinecittà, l’unico festival letterario di una settimana in un centro commerciale, “Nel baule” al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo e “conPasolini”.
Con la conversazione di sabato 5 si entra nel mondo di Clara Sánchez, si guarda alle caratteristiche della sua scrittura, si incontrano i suoi personaggi. Con Ippolito viene messo a fuoco in particolare il tema dell’adolescenza. Quella “di Fran, il protagonista di ‘La meraviglia degli anni imperfetti’, mi piace molto più della mia”: questa è la sua confessione sull’inserto “La Lettura” del “Corriere della Sera”.
Fran ha sedici anni e vuole fuggire da quelle mura, da sua madre che non si è mai occupata di lui. Nel piccolo sobborgo di Madrid in cui è cresciuto passa le sue giclarasanchrz
ornate con l’amico Eduardo e sua sorella Tania, di cui è perdutamente innamorato. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi da lui. Figli di una famiglia benestante, frequentano le scuole e gli ambienti più esclusivi. Eppure Fran sente che dietro quell’apparenza dorata si nasconde qualcosa.
La svolta, nel romanzo di Clara Sánchez, avviene quando Tania sposa all’improvviso un uomo dal passato oscuro e i dubbi si trasformano in certezze. Eduardo comincia a lavorare per il cognato e tutto cambia. È sempre più solitario e nulla sembra interessargli. Fran ha bisogno di sapere come stanno veramente le cose. Ma la risposta non è mai stata così lontana. Perché Eduardo gli consegna una chiave misteriosa da custodire chiedendogli di non parlarne con nessuno. E pochi giorni dopo scompare. Da quel momento Fran ha un solo obiettivo: deve sapere cosa è successo. Deve scoprire cosa apre quella chiave. Il suo amico si è fidato di lui. La ricerca lo porta a svelare segreti inaspettati. Lo porta su una strada in cui è sempre più difficile trovare tracce di Eduardo. Perché ci sono indizi che devono rimanere celati e a volte il silenzio dice molto di più di tante parole.
La scrittrice spagnola propone un romanzo sulla forza e il coraggio di un ragazzo che scopre come tutto intorno a lui stia cambiando. Crescere vuol dire anche accettare che non esistono verità assolute, che la vita mette sempre davanti all’imprevisto. Ma non bisogna mai perdere la voglia di sapere, di scoprire, di domandare. Anche se può far paura. Appuntamento dunque a mezzogiorno di sabato 5 marzo a Roma alla libreria Nuova Europa I Granai, quando Clara Sánchez ne parla con Roberto Ippolito.

#robertoippolito
#clarasanchez
#libri


Mostra internazionale Libri antichi e di pregio

Mostra internazionale Libri antichi e di pregio a Milano
11-13 marzo 2016
Salone dei Tessuti
Via San Gregorio 29, Milano




ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia presenta la quarta edizione della Mostra Internazionale Libri Antichi e di Pregio a Milano, che si svolgerà dall’11 al 13 marzo 2016, nella suggestiva cornice del Salone dei Tessuti, sede prestigiosa e strategica posta a soli 500 metri dalla Stazione Centrale del capoluogo lombardo.
Anche quest'anno si rinnova dunque l'appuntamento con la grande mostra-mercato, che si riconferma il più importante evento del mercato librario d'antiquariato in Italia, dopo il grande successo di pubblico delle precedenti edizioni, con la conferma del patrocinio di Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, il sostegno di Assicurazioni Generali e il supporto di AbeBooks.
Oltre 30 prestigiose librerie antiquarie italiane e internazionali presenteranno al pubblico alcuni tra i loro volumi più preziosi: libri miniati, incunaboli, documenti rari ed edizioni di pregio contemporanee per il piacere di collezionisti, esperti bibliofili e di tutti gli appassionati della carta stampata.
Un vero e proprio patrimonio, ampio e articolato, che delinea la storia dell’umanità, fatta di cultura e bellezza. Come l’incunabolo delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia, designato patrono di Internet proprio per questa sua ‘summa’ dello scibile umano, dove appare il primo mappamondo nella storia della stampa (Ex Libris Libreria Antiquaria) oppure il raro incunabolo figurato del 1497 contenente i Trionfi e il Canzoniere di Francesco Petrarca (Bado e Mart Antiquariato Librario); meritano di essere segnalati anche una preziosa prima edizione, datata 1531, de I Discorsi di Niccolò Machiavelli (Prometheos Libreria Antiquaria), La Comunione, foglio manoscritto su pergamena con miniatura attribuibile a Nicolò di Giacomo, il più famoso artista della scuola bolognese del XIV secolo (Solmi Studio Bibliografico), l’unica edizione delle favole e dei racconti morali noti con il nome di Panchatantra attribuiti alla figura del Governatore dell’Indostan Bidpai o Pilpai, vissuto due secoli prima di Cristo (Piemontese Libreria Antiquaria), una rara prima tiratura della prima stesura de La Secchia rapita, il maggior poema eroicomico italiano di Alessandro Tassoni, stampato nel 1622 in Francia a causa della censura ecclesiastica (Govi Alberto Libreria), e una rara prima edizione del 1809 di Dell’origine e dell’ufficio della letteratura di Ugo Foscolo, che fu ispirazione per gli autori del Risorgimento italiano (Meda Riquier Rare Books); tra i libri di viaggio, la celebre opera Voyage pittoresque ou description des royaumes de Naples et de Sicile del Saint-Non, considerato un capolavoro nell’ambito del libro illustrato del Settecento francese (Malavasi Libreria) e sempre in ambito internazionale un album con la serie completa di quindici surimono, xilografie giapponesi stampate attorno al 1830 privatamente e in edizione limitata, che raffigurano scene da importanti drammi del teatro Nō ad opera di Totoya Hokkei (Lella e Gianni Morra. Stampe e libri giapponesi), la prima edizione del libro Die Nibelungen di Franz Keim con otto grandi illustrazioni a doppia pagina del pittore e grafico austriaco Carl Otto Czeschka (Lindner Hans Antiquariat) e probabilmente l’unica copia rimasta del Planctus Serviae, il lamento della Serbia, stampata a Venezia nel 1761 e precedentemente appartenuta al celebre collezionista Frederick North, quinto conte di Guilford (Donhofer Norbert Antiquariat); tra le edizioni più recenti, una preziosa prima tiratura de Le avventure d’Alice nel paese delle meraviglie, stampata in lingua italiana dallo stesso editore dell’edizione originale inglese, e tradotta da Teodorico Pietrocòla-Rossetti, amico di Lewis Carroll, con 42 vignette del pittore e illustratore inglese John Tenniel (Xodo Libreria Antiquaria), la prima traduzione francese dell’Ulisse di Joyce pubblicata da Adrienne Monnier nel 1929 (Freddi Libreria Antiquaria), una rara prima edizione de Il canzoniere. 1920-1921 di Umberto Saba (Palatina Libreria Antiquaria), La presenza di Orfeo, opera prima della poetessa Alda Merini con suo invio autografo (Il Muro di Tessa Studio Bibliografico), una piccola collezione di libri, giornali e altri documenti apparsi tra il 1902 e il 1907 che si esprimono con linguaggio pungente, spesso al limite del violento, sulla vicenda giudiziaria del Banco di Sconto e Sete di Torino (Il Piacere e il Dovere Studio Bibliografico), e un autentico gioiello dell'illustrazione Art Nouveau, Ilséa Princezna Tripolisská, tra i lavori più significativi di Alphons Mucha, stampato a Praga nel 1901 (Gilibert Galleria). Ricchissima la varietà degli argomenti proposti: da De cognoscendis, et medendis morbis ex corporum coelestium positione di Johann Virdung Von Hassfurt, pubblicato a Venezia nel 1584, rara opera di medicina astrologica secondo la quale le malattie possono essere diagnosticate attraverso lo studio delle influenze degli astri sulle varie parti del corpo (Atlantis Libreria Antiquaria), la Biblioteca omeopatica, interessante raccolta di circa 200 volumi in italiano, francese e tedesco pubblicate dalla prima metà dell’800 al 1970 circa (Benacense Studio Bibliografico), un elegante esemplare della monumentale edizione, la più importante mai pubblicata sulle camelie, ad opera dell’Abate Lorenzo Bernardo Berlese in legatura di pregio in pelle e oro, con 300 splendide tavole di J. J. Jung incise in rame, a colori, e ognuna delle quali poi rifinita a mano sotto la direzione di Cousin (Docet Libreria), fino ad un’interessante raccolta di libri, giornali e documenti riguardanti le idee dell’architettura italiana del dopoguerra, che aspirava a ricostruire, oltre alle abitazioni, il mondo (L'Arengario Studio Bibliografico). Non mancano infine i documenti autografi, come la lettera manoscritta e firmata da Alessandro Manzoni indirizzata ad Antonio Rosmini, datata 27 settembre 1842, Milano (Gozzini Libreria), le stampe come l’interessante raccolta che raffigura studiosi e lettori ad opera di artisti di epoche differenti (Ai Tre Torchi) e i libri curiosi, come la Lettera di Galileo a Madama Cristina di Lorena di Galileo Galilei, che con le sue dimensioni di 18x11 millimetri è considerato il più piccolo libro al mondo stampato a caratteri mobili (Gonnelli Libreria Antiquaria).
Saranno presenti in mostra anche le proposte di Lex Antiqua Studio Bibliografico, Sacchi Libreria Antiquaria, Bibliopathos Studio Bibliografico, Maspero Libri Antichi, Libreria Antiquaria di Porta Venezia, Borromini Libreria Antiquaria, Pregliasco Libreria Antiquaria, Philobiblon.
In occasione della la quarta edizione della Mostra Internazionale Libri Antichi e di Pregio a Milano si terrà la presentazione del secondo numero della "Rivista di cultura del libro" pubblicazione con cui l'Associazione Librai Antiquari d'Italia porta avanti l’obiettivo di dare voce al prezioso patrimonio di esperienze e informazioni che librai e collezionisti raccolgono sul libro e la sua storia.


Informazioni
Venerdì 11 marzo - dalle ore 17.30 alle 21.00
Sabato 12 marzo - dalle ore 9.30 alle 19.30
Domenica 13 marzo - dalle ore 9.30 alle 17.00
www.eventi.alai.it

MARCOS Y MARCOS EDITORE . PRIMAVERA ESTATE 2016

  

MARCOS Y MARCOS
Collezione primavera estate 2016

Con una vera e propria sfilata letteraria Marcos y Marcos ha presentato le sue scommesse dei primi sei mesi del 2016.
Una passerella di copertine colorate, proiezioni, letture e narrazioni ha animato il palco dei Frigoriferi milanesi. Piccoli assaggi offerti dagli editori Claudia Tarolo e Marco Zapparoli per cogliere al volo le storie che fanno per noi.

Apre la sfilata la proiezione di una lettura di Hakan Günday a cui si unisce quella di Vincenzo Costantino per dare voce ad ANCÓRA. Magnifico romanzo dell’autore turco sul traffico dei migranti, visto con lo sguardo di un trafficante bambino. Prix Médicis 2015.

Segue IL RACCONTO DELLO SGUARDO ACCESO di Franco Buffoni che ci porta dietro la saracinesca di una pizzeria all’ora di chiusura, sul Lago Maggiore a cantare “Addio Lugano bella”, nella Germania che rialza (troppo) la testa; mentre grazie alla traduzione di Paolo Nori potremo leggere tre meravigliosi racconti poco conosciuti del grande Nikolaj Leskov, TRE GIUSTI. 
Tra le novità di marzo sfilano i titoli di due tra gli autori stranieri più amati e rimpianti di casa Marcos.

CHERRYMAN DÀ LA CACCIA A MISTER WHITE, di Jakob Arjouni, romanzo dolce sull'innocenza violata. E PARLAMI D'AMORE, ultima raccolta di cronache di Pedro Lemebel. Scritti pieni di allegria, amore e coraggio implacabile contro ogni forma di ingiustizia. 
Poche battute di Bud Spencer, nel Soldato di ventura, cambiano il tono dello spettacolo e danno il La a Claudia Tarolo per condurci a Trani, al fianco di Alvise Pàvari dal Canal.

LA DISFIDA di Giorgio Caponetti è una nuova divertente avventura del gentiluomo veneziano, luminare di ippologia, alle prese con un mistero che risale ai tempi della famosa disfida di Barletta.

Poi avanti con le letture fulminanti, comiche e amare di David Thomas: NON HO ANCORA FINITO DI GUARDARE IL MONDO, una nuova raccolta di monologhi, nella traduzione curata da Maurizia Balmelli.

Aprile sale sul palco con il primo romanzo per bambini di Cristiano Cavina
È lui a leggerne l’incipit in un video che ci fa subito entrare nel cuore il suo nuovo protagonista, PINNA MORSICATA. Un giovane delfino che ha perso la gioia e che solo con l'aiuto di un buffo pesce, di nome Spigolo, riuscirà a tornare a galla. Un viaggio tra le onde del mare, tenero e pieno di sorprese.
Una bella lettura a due voci, di Marco Zapparoli e Claudia Tarolo, fa scoprire una nuova scrittura affilata e smagliante. Il 25enne Giuliano Pesce con il suo IO E HENRYuna storia di avventura e critica sociale con finale a sorpresa.
Poi, il ritmo di un metronomo regala la scena a maggio
E i nomi di BajaniCotroneoDi PaoloErvasGenovesi, MariPincio e altri sono chiamati a raccolta per raccontare il tempo in una nuova antologia di inediti, CHI HA TEMPO.

Ritorna SPINOZA di Paolo Nori, esaurito da tempo in libreria, e il censimento dei matti d’Italia si arricchisce di due nuove tappe: Repertorio dei matti della città di Cagliari, Repertorio dei matti della città di Parma.
Non si perde tempo però sul palco… perché compare un nuovo personaggio, curioso e carismatico: Penelope Poirot. Dalla penna di un’altra brava esordiente, nascosta sotto il  nome di Becky Sharp, miss Poirot ci intriga portandoci in un caso degno del suo celebre prozio, ma con un tocco femminile: PENELOPE POIROT FA LA COSA GIUSTA.

Luci spente e si entra nella zona buia per giugno che ci riserva due storie temibilissime.
Carlo Lucarelli racconta quella di Jack Unterweger; un video che basta da solo a farci correre in libreria. QUANDO FACCIO UNA COSA MI PIACE FARLA BENE. La tripla vita di Jack Unterweger, serial killer e scrittore pieno di fascino, sarà in libreria solo a giugno nella collana Il mondo è pieno di gente strana.
Si accende una piccola lanterna e Lisa Gardner ci fa rabbrividire chiudendoci in una cassa di legno. Forse ci sembra il momento peggiore, ma non è ancora nulla, perché qualcuno aprirà quella cassa.

Per un colorato campionario di assaggi, da sfogliare con calma per trovare le storie da portare addosso la prossima stagione.
 

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DEL VECCHIO EDITORE A MARZO 2016

  


Cosa bolle in pentola 
In un mix di inediti assoluti tra classici imprescindibili e nuove voci, tra febbraio e marzo 2016 ritorna Hilde Domin, con il terzo volume della serie a lei dedicata, Il coltello che ricorda, che presenta al pubblico italiano un compatto insieme di testi autobiografici, teorici e lirici che si commentano e presentano gli uni con gli altri rendendo evidente la compatta organizzazione del pensiero creativo e filosofico dell'autrice. 
Daniela Alibrandi in
Una morte sola non basta, ci regala l’affresco di trent’anni di storia sociale e culturale d’Italia, raccontato attraverso la lente di un grande e coinvolgente romanzo (neo)realistico.
Torna, poi, in edizione tascabile, la prima avventura del detective Ricardo Blanco, nato dalla penna dell’erede di M.V. Montalbán, José Luis Correa:
Quindici giorni di novembre.
Il coltello che ricorda
Hilde Domin è una delle voci poetiche più significative della seconda metà del Novecento e, negli anni Settanta–Ottanta, una figura centrale nella discussione letteraria tedesca. Nel 1987, in occasione del suo settantacinquesimo compleanno, Fischer dà alle stampe la raccolta Gesammelte Gedichte (Poesie in raccolta). La selezione, curata dalla Domin stessa, comprende una nutrita scelta di poesie scritte tra il 1951 e il 1985, tratte dalle raccolte già pubblicate con l’aggiunta di alcuni testi inediti o comunque fino ad allora difficilmente
reperibili. Gesammelte Gedichte viene pubblicata in concomitanza con il ciclo di lezioni di Francoforte tenute da Hilde Domin (1987/88), a cui dà il titolo La poesia come momento di verità. In seguito, la poetessa darà alle stampe la raccolta Eppure l’albero fiorisce, ultima delle sue antologie poetiche e una versione rivista di Ti voglio, nel 1995. In questo volume, il terzo della serie che Del Vecchio Editore dedica alla poetessa, si dà conto degli sviluppi letterari di Hilde Domin negli ultimi anni della sua attività poetica, presentando al pubblico italiano un compatto insieme di testi autobiografici, teorici e lirici, che si commentano e presentano gli uni con gli altri rendendo evidente la compatta organizzazione del pensiero creativo e filosofico di Hilde Domin. Al centro della riflessione restano e si fanno più nitide la potenza della parola poetica e l’incitamento al coraggio civile, che è innanzitutto la capacità di uscire dagli schemi e accettare la propria umanità aprendosi all’incontro con l’altro: «Solo colui che è crocifisso/ le braccia/ spalancate/ dell’Io–sono qui».
HILDE DOMIN, Il coltello che ricorda
 ISBN: 9788861101258
Pagine: 480
A cura di Paola Del Zoppo
Una morte sola non basta
Roma, anni Cinquanta. L’Italia si sta lasciando alle spalle l’orrore della guerra, e si avvia a grandi passi verso gli anni del boom economico. Due uomini si incontrano su una panchina dell’ospedale San Camillo. Due storie si incrociano per pochi minuti per poi proseguire parallele e distanti. Anni Settanta. Il sogno del “miracolo italiano” lascia il passo alle contraddizioni e ai fermenti della rivoluzione sociale e dei movimenti giovanili. Due ragazze, poco più che adolescenti, si conoscono. Segnate, ognuna a sua modo, dalla violenza e dal silenzio di chi avrebbe dovuto proteggerle, continuano a collezionare errori e profonde delusioni. Nell’amicizia che si instaura, riconoscono entrambe la possibilità di un reciproco riscatto, che porterà a un epilogo imprevedibile. Sullo sfondo, si staglia la città eterna in continuo mutamento, che con le sue atmosfere e i suoi linguaggi commenta le fragilità e le contraddizioni di un’intera epoca e del Belpaese. In una narrazione limpida, senza artifici, che si sviluppa in un crescendo ininterrotto, seguiamo Ilaria e Michela in un impietoso viaggio alla scoperta della costruzione del male, che nulla concede all’ipocrisia o all’ipotesi d’innocenza.
Daniela Alibrandi, Una morte sola non bastaISBN: 9788861101593
Pagine: 416
Quindici giorni di novembre
Torna in edizione tascabile, la prima avventura del detective Ricardo Blanco, nato dalla penna dell’erede di M.V. Montalbán.
Fra una poesia di Pessoa e il sax di Chet Baker, una striscia di Mafalda e una scena de Il terzo uomo, Ricardo Blanco, a quarantaquattro anni, ha fatto fronte ai disastri della propria vita aprendo con i soldi di un amico un’agenzia investigativa a Las Palmas. È sopravvissuto a due accoltellamenti, a una lunga serie di donne che l’hanno mollato e al caldo dell’isola. Almeno fino al primo di novembre, quando una donna, bella e ricca, entra nel suo studio per chiedergli di indagare sul presunto suicidio del futuro marito. Tra i bar, le crociere e le feste dei “figli di papà”, in un ambiente dominato dalla menzogna e da una spregiudicata vocazione all’impunità, Blanco rischierà più volte la pelle, giungendo infine alla verità, con intuito, ironia e disillusione.
Quindici giorni di novembre è il primo romanzo in cui fa la sua comparsa il detective Ricardo Blanco, indagando in un territorio finora poco esplorato dal genere noir, Las Palmas di Gran Canaria. Sulle orme del Sam Spade di Dashiell Hammett o del Marlowe di Chandler, ma con un tocco di anarchia mediterranea che lo avvicina al Montalbano di Camilleri o al Pepe Carvalho di Manuel Vázquez Montalbán, Ricardo Blanco colpirà il lettore con il suo spirito unico e disincantato, la sua disastrosa vita personale, il suo totale disinteresse per il denaro e la sua spiccata tendenza a innamorarsi.
«Dalle Canarie, una versione contemporanea del Sam Spade di Dashiell Hammett o del Marlowe di Chandler.»
Faro de Vigo
«Quel che è certo è che le pagine si fanno girare, i capitoli sono ben congeniati, il ritmo è incalzante e le scene d’azione avvincenti.»
Internazionale
«È ormai un amico, Blanco. Come Montalbano, Carvalho, Charitos. Accolto a pieno merito nell’arcipelago del noir mediterraneo, sebbene le isole Canarie siano Atlantico.»
Il mucchio selvaggio
JOSÉ LUIS CORREA, Quindici giorni di novembreISBN: 9788861101500
Pagine: 234

Traduzione di Alberto Malcangi
Hilde Domin
Figlia di un avvocato ebreo, Hilde Domin nasce nel 1909 a Colonia con il nome di Hilde Löwenstein. Tra il 1929 e il 1932 studia a Colonia, a Heidelberg, a Bonn e a Berlino, specializzandosi in scienze sociali e filosofia, con maestri come Karl Jaspers and Karl Mannheim. La situazione politica la spinge a emigrare a Roma insieme a Erwin Walter Palm, studente di archeologia e scrittore, che sposerà nel 1936. Allo scoppio della guerra si trasferisce dapprima in Inghilterra e, successivamente, nella Repubblica Dominicana, dove vive per 14 anni, prima di ritornare in Germania nel 1954. La sua poesia è spiccatamente antimetaforica e caratterizzata da un vocabolario semplice e colloquiale che, nella sua rarefazione e semplicità incontra il magico, procedendo prevalentemente attraverso processi evocative. Hilde Domin è stata insignita di tutti i maggiori premi letterari tra cui il PREMIO RILKE, il PREMIO HOELDERLIN e il PREMIO NELLY SACHS.
Daniela Alibrandi
Nata a Roma, Daniela Alibrandi ha vissuto tra l’Italia e gli Stati Uniti occupandosi di relazioni internazionali e di scambi culturali nell’ambito dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa. Ha pubblicato racconti
in antologie e riviste ed è con Una morte
sola non basta al suo quarto romanzo.
José Luis Correa
José Luis Correa (Las Palmas, 1962) insegna all’Università di Las Palmas. Quindici giorni di novembre è il primo romanzo con il detective Ricardo Blanco come protagonista, ambientata in un territorio poco frequentato dal genere noir: l’isola di Gran Canaria. Blanco è un detective hard boiled nel senso classico del termine, vicino a Sam Spade e Philip Marlowe, e ricorda Pepe Carvalho, il grande personaggio uscito dalla penna del geniale Manuel Vázquez Montalbán. Correa ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il PREMIO BENITO PÈREZ ARMAS e il PREMIO VARGAS LLOSA.


ARTISTE DELLA CRITICA: DONNE CORAGGIOSE NELL'ARTE

Libreria Todomodo
Firenze, Via dei Fossi 15r
Venerdì 4 marzo, ore 19.30
Carlo Sisi, Gaia Bindi, Laura Lombardi e Maura Pozzati presentano
Artiste della critica
a cura di Maura Pozzati
Corraini Edizioni



Un omaggio a dodici donne appassionate d’arte non solo storiche dell’arte e curatrici di mostre ma artiste della parola.

Mancava in Italia un libro che affrontasse il tema delle donne e la critica d’arte. Un libro speciale, non accademico e nemmeno saggistico, costruito su dodici ritratti, ordinati in ordine cronologico di nascita, da Palma Bucarelli a Gabriella Belli,  che ci raccontano di visioni sull’arte differenti , di vite vissute più o meno “contro”, di scelte coraggiose  dal punto di vista lavorativo e umano.

In particolare la presenza di Lara-Vinca Masini

Lara-Vinca Masini, Milano, 1972 - Photo di Massimo Becattini

cui è dedicato il saggio di Laura Lombardi, figura di rilievo fin dagli anni Sessanta che non ha finora avuto l’attenzione che merita. A Firenze è curatrice di mostre epocali quali Umanesimo e disumanesimo nell’arte europea 1890 – 1980. Dai simbolisti al Nouveau Réalisme, articolata tra il Palagio di Parte Guelfa e dieci installazioni in vari luoghi storici della città dei maggiori artisti contemporanei, da Rebecca Horn a Fabio Mauri, rivelando un’originalità e una profondità di approccio nell’affrontare il significato del dialogo tra antico e contemporaneo, che resta insuperato. Espressione del suo peculiare tagli critico sono anche il volumi editi da Giunti negli anni Novanta, La linea dell’unicità, La linea del Modello, che ripercorrono l’arte del Novecento seguendo due filoni ben distinti: l’uno tendente ad una forma istintiva, spontanea, l’altro invece incline alla progettualità, fortemente guidata dalla ragione.

1. Palma Bucarelli di Rachele Ferrario
2. Lorenza Trucchi di Laura Cherubini
3. Mirella Bentivoglio di Arianna Di Genova
4. Lara-Vinca Masini di Laura Lombardi
5. Marisa Volpi di Antonella Sbrilli
6. Carla Lonzi di Martina Corgnati
7. Lea Vergine di Francesca Alfano Miglietti
8. Ida Gianelli di Maura Pozzati
9. Adalgisa Lugli di Elisabetta Longari
10. Jole de Sanna di Cristina Casero
11. Francesca Alinovi di Fabiola Naldi
12. Gabriella Belli di Lucilla Meloni

29 febbraio 2016

Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO | Sabato 5 marzo, ore 18 | Massimiliano Galliani | Presentazione di Alberto Zanchetta

Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, Reggio Emilia

27 febbraio – 10 aprile 2016
COLORI POLARI
Mario Ballocco, Pino Pascali, Pino Pinelli, Antonio Sanfilippo

Le Strade del Tempo


Sabato 5 marzo, ore 18
MASSIMILIANO GALLIANI
Le Strade Del Tempo, Dagli occhi della Gioconda
Presentazione di Alberto Zanchetta


Nell’ambito della mostra “Colori polari”, visitabile fino al 10 aprile 2016 alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F), sabato 5 marzo 2016, alle ore 18, si terrà la presentazione della nuova produzione litografica di Massimiliano Galliani, nata da un’analisi lenticolare della “Gioconda” di Leonardo Da Vinci.
Ad illustrare le opere, Alberto Zanchetta, Direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone e curatore delle personali dell’artista recentemente allestite presso lo Spazioborgogno di Milano e la Sinagoga di Reggio Emilia. Nel corso della serata, si terrà un intervento di Massimiliano Galliani su una litografia originale.

Le Strade Del Tempo, 2016, litografia ritoccata a mano con oro in foglia (r.a.m.), cm. 100x140

Le opere pittoriche e le litografie della serie “Le Strade Del Tempo” riproducono le screpolature formatesi negli anni sul capolavoro del Louvre. Affascinato dalla casualità delle linee, l’artista ha deciso di esplorare questo intrico di strade avvalendosi di diversi supporti e materiali.
«Di primo acchito – scrive Alberto Zanchetta – nei quadri di Massimiliano Galliani non è possibile riconoscere lo sguardo ipnotico, seducente e sibillino della Gioconda. Dobbiamo frapporre tra lei e noi una distanza, non solo corporea ma persino cronologica. Più ci avviciniamo ad essa e più ci smarriamo nei suoi intrichi di segni. In queste crepe-rughe, l’artista ha riconosciuto delle Strade, “percorsi” che da lontano si infittiscono fino a farci riconoscere il luogo-volto dipinto da Leonardo, da vicino perdono invece ogni connotazione somatica, si astraggono facendo perdere noi stessi dentro loro…».
Il titolo della mostra – “Colori polari” – fa riferimento alla dominante cromatica delle opere esposte, accomunate dalla presenza del bianco, del rosso e del nero, ossia dei tre “poli” attorno ai quali si articolano tutti i sistemi simbolici legati all’uso del colore sino all’epoca altomedievale, con numerosi rimandi in fiabe, miti e leggende.
In mostra, gli “inganni” della visione di Mario Ballocco, artista milanese che concepiva il quadro come verifica percettiva di un risultato sperimentale, due tempere del 1963 di Pino Pascali, bozzetti realizzati per la copertina della rivista dell’INAPLI (Istituto Nazionale per l’Addestramento e il Perfezionamento dei Lavoratori dell’Industria), un dittico tattile di Pino Pinelli che vede l’utilizzo congiunto di pigmenti e materia plastica, nonché una grande tempera su tela del 1961 di Antonio Sanfilippo, maestro dell’Astrattismo europeo.
Il percorso espositivo comprende, inoltre, opere di Enrico Della Torre, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Nunzio, Paola Pezzi e Piero Ruggeri.
La mostra è visitabile fino al 10 aprile 2016, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.

COLORI POLARI
Mario Ballocco, Enrico Della Torre, Massimiliano Galliani, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Nunzio, Pino Pascali, Paola Pezzi, Pino Pinelli, Piero Ruggeri, Antonio Sanfilippo
Reggio Emilia, 2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte
27 febbraio – 10 aprile 2016
La mostra sarà visitabile a partire da sabato 27 febbraio 2016, ore 10
Orari: 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi
Sabato 5 marzo, ore 18, presentazione del progetto “Le Strade Del Tempo, Dagli occhi della Gioconda” di Massimiliano Galliani a cura di Alberto Zanchetta. Intervento manuale dell’artista su una litografia originale.

Per informazioni:
2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte        
Via Sessi 1/F  | 42121 Reggio Emilia 
Tel. 0522 580143 | Fax. 0522 496582 
duemilanovecento@tin.it | www.duemilanovecento.it

www.facebook.com/duemilanovecento

LORENZO PIOVELLA ALLA FONDAZIONE PASQUINELLI

4 - 18 marzo 2016

CITYSCAPE/PRESETS
La Fondazione Pasquinelli ospita le fotografie di Lorenzo Piovella

Slice-Highrise-VIII-2012



Giovedì 3 marzo, ore 18.30, inaugura alla Fondazione Pasquinelli la mostra CITYSCAPE/PRESETS del giovane fotografo Lorenzo Piovella che si articola attraverso il confronto tra due serie fotografiche realizzate in luoghi e tempi diversi: SLICES/HIGHRISE (2012-2014) e OH GOLD! (2015), le prime fotografie riproducono gli edifici più alti della città di Milano che vengono sottoposti ad un processo di astrazione dai relativi contesti sociali; le seconde invece raffigurano modelli virtuali di costruzioni verticali.

L'artista e fotografo Lorenzo Piovella, nato a Milano nel 1986, indaga sugli spazi alterati dall'intervento umano. La sua ricerca, che alterna fotografia e nuove tecnologie, crea un immaginario nel quale gli stereotipi costruttivi e spaziali che dominano gli scenari urbani sono protagonisti. Le sue immagini vivono in una dimensione nella quale il precario equilibrio fra reale e fittizio è sempre in bilico. Nella ricerca di Lorenzo Piovella il tentativo costante è quello di abbattere le linee di demarcazione, i limiti tra le esperienze spaziali e visive concrete e virtuali; e gli spazi architettonici e urbani, oggetto principale del suo lavoro, si prestano naturalmente - e quasi obbligatoriamente - a questa modalità di azione. 

Il massivo bombardamento di materiale visivo che l'architettura vive e produce si alimenta infatti di documentazioni fotografiche di progetti realizzati alternate, spesso senza soluzione di continuità, a rendering proiettivi che spesso si confondono alle immagini reali. In questo modo la pratica architettonica si trasforma in un esercizio fluido, in cui reale e fittizio spesso coincidono.

Esposizione: 4 – 18 marzo 2016
Apertura gratuita al pubblico: dal lunedì al venerdì 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30
Inaugurazione giovedì 3 marzo, ore 18.30
Fondazione Pasquinelli - Corso Magenta 42, Milano

"LADRI" ALLA GALLERIA ALESSANDRA BONOMO

GALLERIA ALESSANDRA BONOMO
FRANCISCO TROPA
LADRI

4 MARZO 2016
ORE 19.00

La Galleria Alessandra Bonomo annuncia la prima mostra personale di Francisco Tropa a Roma: tutti i lavori sono ispirati alla tradizione dell’antica Roma e medioevale.

Il lavoro che da il titolo alla mostra, Ladri, deriva dal gioco romano Latruncoli, le cui misteriose regole sono arrivate a noi solo in parte.

Come nel gioco “Latruncoli”, dove i pezzi potevano rimanere fermi o essere attivati un numero illimitato di volte dai giocatori, Tropa evoca la perpetua dualità tra movimento e staticità, interpretando attraverso il bronzo una natura morta come una composizione di scultura di scultura mobile.

Le Lanterne in bronzo di Tropa, ispirate alle lampade romane, sono appese al soffitto, illuminano la stanza e gli allegorici “ladri” rubano per un attimo l’attenzione dello spettatore.

FRANCISCO TROPA (Lisbona, Portogallo 1968) vive e lavora a Lisbona. Ha studiato all’Ar.Co. di Lisbona tra il 1987 al 1992, continuando i suoi studi al Royal College of Arts of London nel 1992 e alla Kunstakademie di Münster tra il 1995 e il 1996. Fin dall’inizio degli anni ’90 si è dedicato principalmente alla scultura, e alla combinazione di diversi media tra cui il disegno, la performance, la fotografia e i film. Comune è invece lo studio del mito e della storia legati all’arte e alla memoria collettiva. Questi riferimenti si relazionano con l’ambiente, in un continuo scambio tra i dispositivi creati e lo spettatore. Con l’installazione “Scenario”, ha rappresentato il Portogallo alla Biennale di Venezia (2011). Tra le altre partecipazioni si segnala la Biennale di Istanbul (2011), Manifesta (2000), la Biennale di Melbourne (1999) e la Biennale di San Paolo (1998). Nel 2008 ha realizzato “Gigante”, una performance al Palais de Tokyo di Parigi. Lo scorso anno è stato residente all’atelier Calder a Saché in Francia. 

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA BRUEGHEL A BOLOGNA

  
Pieter Brueghel il Giovane, Danza nuziale allʼaperto, 1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm. Collezione privata, U.S.A

Un altro grande successo per Bologna e Arthemisia Group:la mostra “Brueghel. 
Capolavori dell’arte fiamminga” chiude con 168.908 visitatori superando le migliori aspettative



Bologna si conferma “città delle mostre”; grazie anche agli investimenti di Arthemisia, che ha creduto e continua a credere nel capoluogo emiliano, Bologna si attesta sempre più come epicentro culturale italiano, richiamando visitatori da ogni parte di Italia e del mondo.

Mentre continua con successo e numeri crescenti la mostra “Egitto. Splendore millenario”, frutto della collaborazione tra il Comune di Bologna e Arthemisia Group, tra pochi giorni due nuove mostre apriranno i battenti a Bologna: “Street Art. Banksy & Co.” a Palazzo Pepoli e “Edward Hopper” a Palazzo Fava.

Realizzate con una sinergica e forte cooperazione tra Genus Bononaie e Arthemisia, in collaborazione con il Comune di Bologna per ciò che concerne la grande retrospettiva su Hopper, con queste due nuove proposte la città avrà un’offerta culturale senza uguali: una grande mostra archeologica, una mostra per i giovani e per tutti quelli che guardano al futuro dell’arte, e una mostra iconica sul pittore americano più noto del XX Secolo. Difficile chiedere di più.

SNIFF SNIFF AFTERNOON

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Lawrence Alma Tadema, The Roses of Heliogabalus, 1888, 213,4x131,8cm

Giovedì 10 Marzo 2016 | dalle 18 alle 22

Dream Factory Club presenta "Sniff Sniff Afternoon"
nel nuovo Giardino d'Inverno "Oscar Wilde" di Cagis
 
Un Perfume Coach vi guiderà nella creazione del Vostro profumo personalizzato, unico come un'opera d'arte un pomeriggio d’altri tempi degustando champagne, franciacorta saten, tè, caffè, cioccolato e macarons.
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