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21 giugno 2017

LIBRI RECENSIONE "DALL'UTOPIA ALLA DISTOPIA IN PASOLINI", SGUARDI AUTOREVOLI

“L’utopia di Pasolini”
il libro della direttrice del Centro studi di Casarsa, pubblicato da Bottega Errante, più l’allestimento speciale della mostra
 “I tanti Pasolini”
con le storiche fotografie di Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
 
 
di Emanuela Dottorini


Nella  conversazione su Pasolini e sulla recente pubblicazione di Angela Felice
 
 
 
 
 
 
 
Roberto Ippolito, noto giornalista
 
 
Roberto Ippolito
foto di Mycultureinblog
 
ha introdotto la serata evento nello Spazio 5 di Roma tra le  fotografie storiche di Carlo Riccardi.
Questo libro - dice Ippolito- è L'utopia di Pasolini,  cioè l'utopia di conciliare il suo inconciliabile.
L'utopia della gioventù, prima di tutto, dice Angela Felice
 
 
Angela Felice
foto di Mycultureinblog


 
che, studiosa  di Pasolini e Direttrice del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, afferma l'importanza dell'uso dei suoni in senso strettamente musicale nella poesia di Pasolini che attori della "Compagnia Friulana" hanno recitato in lingua originale furlan.
 
Attore della Compagnia di teatro friulana e Filippo La Porta
foto d Mycultureinblog

 
Per Filippo La Porta questa pubblicazione è di una tale assolutezza critica, equilibrio e freschezza da aggiungere ancora molto al tanto già scritto su Pasolini.
Utopia è un termine che confligge proprio col tema pasoliniano della realtà; l'utopia è legata al Friuli, a Casarsa, patria ideale e idealizzata come spazio del sacro, dove il ritmo della natura diventa il ritmo stesso della lingua friulana che è incorrotta. 

 

Filippo La Porta
foto di Mycultureinblog
 

Ma è un'utopia che si converte in distopia: immagine catastrofica di una giovinezza idealizzata prima e poi  violenta, come nella "La nebbiosa". Io adulto? Mai! dice un Pasolini antipedagogico, convinto che l'esistenza non maturi nessuno  perché le persone non sono modificabili; ognuno ha un proprio ritmo misterioso.
Ma allora cosa può tentare il legame tra utopia e realtà? La poesia, che è  termine intermedio e spazio totalmente gratuito dell'esistenza.
Lunis, Lunedì è la poesia di congedo di Pasolini dall'utopia, dice Angela Felice

 

Angela Felice
foto di Mycultureinblog
 

perché il lunedì è la fine della domenica e qui la poesia suona in un friulano spento senza più gli echi provenzali delle prime poesie.
Pasolini mette sempre in campo se stesso e la sua pulsione di come dovrebbe essere la realtà; per lui Casarsa è un luogo assoluto, paradigma di come dovrebbe essere il mondo. L'utopia è il Friuli, il paesaggio sonoro di una geografia antropologica che si estende fino alle borgate romane, dove la giovinezza è  luogo dell'innocenza solo come categoria psicologica, perché condizione transitoria che diventerà nostalgica; quando l'utopia si deformerà nella distopia della coscienza dolorosa della fine del bisogno di poesia, lì dove il friulano suonerà antilirico.
 
 
 
 



19 giugno 2017

LIBRI EVENTO E FOTOGRAFIA "MA PASOLINI COSA AVEVA IN MENTE?"

Segnalo questo evento in modo speciale per capire e approfondire la figura di Pasolini con due massimi esperti.

Ma Pasolini cosa aveva in mente?

Ce lo chiediamo con Angela Felice e Filippo La Porta


lunedì 19 ore 19.00

 Spazio5
via Crescenzio 99/d - 00193 Roma (RM) 
348 4814089


L'utopia di Pasolini


A Roma serata evento con “L’utopia di Pasolini”, il libro della direttrice del Centro studi di Casarsa, pubblicato da Bottega Errante, più l’allestimento speciale della mostra “I tanti Pasolini” con le storiche fotografie di Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado


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È il racconto dell’universo di un uomo che ha lasciato il segno nella cultura, come scrittore, poeta, saggista e regista: è “L’utopia di Pasolini”. Questo il titolo del libro scritto da Angela Felice, direttrice e anima del Centro studi Pier Pasolini di Casarsa della Delizia, pubblicato da Bottega Errante e proposto in una serata evento a Roma. Angela Felice dialoga con lo scrittore Roberto Ippolito e il critico letterario Filippo La Porta alle 19.00 di lunedì 19 giugno 2017 a Spazio5, via Crescenzio 99d (fermata Ottaviano della metropolitana, a due passi da San Pietro), dove viene anche proposto un allestimento speciale della mostra “I tanti Pasolini” con le fotografie del maestro Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado.
Con “L’utopia di Pasolini” Angela Felice, restituisce frammenti originali, squarci sull’opera e sul pensiero e indica quali sensibilità e umanità si nascondano dietro il mondo di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Nella conversazione con Ippolito e La Porta a Spazio5 si parla dell’amore per la lingua friulana, dell’etica dei valori del mondo contadino, del senso profondo del viaggiare, della pedagogia come elemento imprescindibile dell’essere umano, dell’incontro con gli Stati Uniti e del ruolo della televisione: qual è il disegno definitivo dell’opera di Pasolini? Quali sono i temi a lui cari? Ecco le domande a cui si tenta di rispondere.
Angela Felice è una delle massime conoscitrici e divulgatrici della figura complessa di Pier Paolo Pasolini. Dal 2009 dirige il Centro studi di Casarsa che ha sede nella Casa Colussi, la dimora della famiglia materna di Pasolini e sua abitazione durante il periodo friulano della formazione giovanile. Studiosa di letteratura e di teatro, pubblicista, critica teatrale de “Il Gazzettino”, già docente di italiano e latino, dirige il Teatro Club Udine. Tra i suoi saggi, numerosi approfondiscono la figura e la storia di Pasolini.
Autore di libri di inchiesta di successi (ultimo “Eurosprechi” dopo “Ignoranti” e “Abusivi” con Chiarelettere), come organizzatore culturale Roberto Ippolito ha realizzato “conPasolini – Dieci giorni alla scoperta di una vita” nel 2015 con la libreria Nuova Europa I Granai. Collaboratore del “Sole 24 Ore” e di altri giornali e consulente editoriale, Filippo La Porta è autore di “Pasolini, uno gnostico innamorato della realtà”, pubblicato da Le Lettere, e “Pasolini” uscito con Il Mulino. L’ultimo suo libro è “Indaffarati” con Bompiani.

Le fotografie esposte a Spazio5 di Carlo Riccardi, il paparazzo per eccellenza, 90 anni lo scorso 3 ottobre, sono il frutto del minuzioso lavoro di ricerca nell’Archivio Riccardi di Maurizio Riccardi, direttore dell’Agenzia Agr, e di Giovanni Currado, responsabile editoriale di Agr. Il titolo della mostra “I tanti Pasolini” indica l’eccezionale varietà di espressioni, posture e perfino vestiti di Pasolini delle fotografie che riescono a trasmettere la sua essenza.
Maurizio Riccardi ha dato vita da alcuni anni alla galleria Spazio5, a due passi da san Pietro, diventata rapidamente un punto di riferimento culturale per le mostre di fotografia e di arte e per gli eventi culturali, con una particolare attenzione ai libri.

6 aprile 2017

LIBRI PREMIO STREGA 2017 "PALADINO E IPPOLITO CANDIDANO LA GRAPHIC NOVEL ORIENTALIA"

E tra innovazione e lungimiranza due nomi prestigiosi candidano allo "Strega" una pregiatissima graphic novel.

Tra tutti i candidati allo Strega 2107

“Segnalo Orientalia per la sua visionarietà e bella combinazione parola/immagine, quasi uno storyboard cinematografico”.
Mimmo Paladino

Con la meticolosità dello storico e il gusto di scavare fra le leggende, Alberto Toso Fei propone una vicenda che sa di sangue e di accoglienza, realizzata con l’artista Marco Tagliapietra. Non potevo che candidare al Premio Strega 2017 una graphic novel così”.
Roberto Ippolito

Con queste motivazioni l’artista Mimmo Paladino e lo scrittore Roberto Ippolito in qualità di “Amici della domenica” hanno presentato la Candidatura al Premio Strega 2017 della graphic novel

«ORIENTALIA, mille e una notte a Venezia»

di Alberto Toso Fei e Marco Tagliapietra, edita da Round Robin

che sarà presentata Giovedì 6 aprile alle 19 alla Libreria del Viaggiatore di Roma




Lo scrittore Alberto Toso Fei e l’illustratore Marco Tagliapietra hanno dato vita a una “mille e una notte” filologica e magica, che ha come protagonista Saddo Drisdi, l'ultimo dei turchi rimasto storicamente a Venezia, che con i suoi racconti di vicende secolari,


tra la Serenissima e la Sublime Porta, sospesi tra mito e storia, incanta sette bambini sfuggiti agli austriaci ed entrati di soppiatto nel Fondaco dei Turchi, ora in disfacimento.
Venezia è sotto la dominazione Austro-ungarica e dei fasti della Serenissima resta ben poco.

Ma grazie all’arte del racconto, riprendono vita le infinite storie tra veneziani e ottomani, tra Venezia e Costantinopoli, fatte di battaglie cruente, amori passionali, rapimenti di donne, santi trafugati e malfattori tramutati in pietra, che ricostruiscono una Venezia perduta (storicamente ricostruita nelle immagini e nella narrazione) che trovava in Oriente l’altra sua metà.


#graphicnovel
#orientalia
#robertoippolito
#premiostrega

24 febbraio 2017

LIBRI "ERRI DE LUCA ALLA LIBRERIA I TRAPEZISTI"

di Emanuela Dottorini
Intanto ieri pomeriggio, Roberto Ippolito noto giornalista e scrittore, ha presentato Erri De Luca e il suo ultimo libro “La Natura Esposta” dai Trapezisti


no, non  dai circensi nè al circo, ma nella nuovissima libreria che si chiama così.

Una libreria indipendente per uno scrittore che è tale per intelletto e scelta e che considera la scrittura un tempo salvato alle giornate, anzi il tempo migliore.

Si parla di un crocefisso e del suo restauro che svela una “natura esposta” anzichè coperta come richiesto per ragioni di pudore; quel pudore che sembra abbiano infranto proprio gli esecutori della sanzione penale romana della crocifissione che mirava all’umiliazione più completa dell’uomo, denigrato ad animale nudo e senza coscienza di sè.
E’ un Cristo morente e non già morto questo del crocefisso che offre l’occasione per la rilettura dei testi sacri da parte di  Erri De Luca, conoscitore dell’ebraico antico, il quale ci propone tre varianti di questa sua rilettura: un San Giuseppe giovane e non vecchio, l’adesione immediata di Miriam (Maria) all’annunciazione non di un angelo ma di una presenza divina in forma umana e la crocifissione avvenuta su un corpo completamente nudo.
La lettura di questo libro, credo, non abbia lo scopo di sollevare questioni di indignazione religiosa o di teologia pura, ma di considerare l’interpretazione di uno scrittore che, professandosi ateo e conoscendo l’ebraico antico, cerchi di chiarirsi, facendo i confronti tra quello che ha già letto, la sua idea letteraria delle Scritture: come quella che il Vetero Testamento si concluda con Gesù e la sua esperienza di Dio nell’umanità mentre il Nuovo Testamento inizierebbe con Gli Atti degli Apostoli.
Come sempre in Erri De Luca la pacatezza e il tono lieve contiene idee coraggiose e potenti. Lui, cordiale ma in fondo schivo, dopo aver autografato tutti gli auditori col suo libro in mano, ha salutato e si è congedato quasi sparendo in silenzio.
 
 
 
 #libri  #errideluca  #itrapezisti #robertoippolito


#
 

6 ottobre 2016

LIBRI IN BLOG: "EUROSPRECHI" DI ROBERTO IPPOLITO DOMANI ALLA SALA OVALE



Venerdì 7 ottobre per “Eurosprechi” di Ippolito
si apre la Sala Ovale di Borromini con Iannacone

Foto Maurizio Riccardi Agr, libreria Nuova Europa I Granai, Roma

Il libro denuncia minuziosamente tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa. L'incontro è promosso da Biblioteche di Roma. Ingresso libero.

Per il libro di Roberto Ippolito “Eurosprechi”, pubblicato da Chiarelettere la prima presentazione è in programma alle 18.30 di venerdì 7 ottobre 2016. L’autore dialoga con Domenico Iannacone. 
Per questo appuntamento viene aperta la seicentesca Sala Ovale di Francesco Borromini dell’Archivio Storico Capitolino, nell’Oratorio dei Filippini in Piazza dell’Orologio 4, a Roma. L’evento, con ingresso libero, è promosso da Biblioteche di Roma. E si avvale della collaborazione della libreria Nuova Europa I Granai.

“Eurosprechi” fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.
Roberto Ippolito ha pubblicato con Chiarelettere i libri di successo “Ignoranti” (2013) e “Abusivi” (2014). Domenico Iannacone è autore e conduttore su Rai3 delle inchieste morali “I dieci comandamenti” e ha vinto ben cinque volte il Premio Ilaria Alpi per il miglior reportage lungo. L’Archivio Capitolino è il luogo della memoria: custodisce documenti dell’amministrazione di Roma dal cinquecento in poi. Biblioteche di Roma opera con sedi diffuse in tutta la città per promuovere la lettura e la conoscenza con i diversi strumenti della comunicazione.
Le pagine di “Eurosprechi”, ricavate da una massa enorme di documenti studiati, mettono nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il deficit di bilancio balza al 4,8 per cento, molto oltre il tetto di Maastricht.
Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!
Scrittore e giornalista, Ippolito ha anche firmato “Evasori” (Bompiani 2008), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani 2010) e altri titoli con Laterza. È organizzatore culturale.
Fra gli eventi diretti, a Roma, la prima rassegna mai realizzata in un centro commerciale, “Libri al centro” a Cinecittà, “conPasolini”, “Nel baule” al Maxxi; a Ragusa, il festival letterario “A tutto volume”. È stato editor del “Festival dell’economia” di Trento. Ha ideato e realizzato il “Tour del Brutto dell’Appia Antica”. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore comunicazione di Confindustria e direttore relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove è stato anche docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo.


#chiarelettere
#libri
#robertoippolito
#eurosprechi

28 settembre 2016

LIBRI IN BLOG: TORNA ROBERTO IPPOLITO CON "EUROSPERCHI"

Il libro di Roberto Ippolito

svela tutti gli 

“Eurosprechi”

ed. Chiarelettere 

 giovedì 29 settembre 

e rende di dominio pubblico 

“tutti i soldi che l'Unione butta via a nostra insaputa”


Roberto-Ippolito-Eurosprechi-Chiarelettere-foto-Maurizio-Riccardi-Agr

Roberto Ippolito svela gli “Eurosprechi”e ricostruisce “tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa: sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea, autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha pubblicato con Chiarelettere i libri di successo “Ignoranti” (2013) e “Abusivi” (2014). In precedenza ha firmato “Evasori” (Bompiani 2008), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani 2010) e altri titoli con Laterza. È organizzatore culturale.
Fra gli eventi diretti, a Roma, la prima rassegna mai realizzata in un centro commerciale, “Libri al centro” a Cinecittà, “conPasolini”, “Nel baule” al Maxxi; a Ragusa, il festival letterario “A tutto volume”. È stato editor del “Festival dell’economia” di Trento. Ha ideato e realizzato il “Tour del Brutto dell’Appia Antica”. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore comunicazione di Confindustria e direttore relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove è stato anche docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo.



#chiarelettere
#eurosprechi
#robertoippolito

1 marzo 2016

CLARA SANCHEZ CON ROBERTO IPPOLITO SVELA LA MERAVIGLIA DEGLI ANNI IMPERFETTI

 
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Foto di Roberto Ippolito è di Maurizio Riccardi Agr

Clara Sánchez in esclusiva con Roberto Ippolito
a Roma sabato 5 marzo

Sabato 5 marzo 2016, a mezzogiorno, Clara Sánchez svela i “segreti inaspettati” della sua storia dialogando con Roberto Ippolito nell’unico appuntamento previsto a Roma, nella libreria Nuova Europa i Granai, in via Mario Rigamonti 100.

“Cosa c’è dietro una vita perfetta?”: è la domanda che spinge la scrittrice spagnola Clara Sánchez in un’appassionante ricerca. Si trova sulla copertina del romanzo “La meraviglia degli anni imperfetti”, in uscita con Garzanti. 
Clara Sánchez è l’unica scrittrice ad aver vinto i tre principali premi letterari spagnoli: Alfagura (proprio “La meraviglia degli anni imperfetti” che debutta alla Nuova Europa I Granai di Barbara e Francesca Pieralice), Nadal (con “Il profumo delle foglie di limone”, un milione di copie vendute, per oltre due anni in testa alle classifiche), Planeta (con “Le cose che sai di me”, pubblicato da Garzanti come gli altri suoi romanzi).


Fra l’altro Roberto Ippolito è giurato del premio Strega, il più importante riconoscimento italiano, in qualità di Amico della domenica. Firma popolari libri d’inchiesta (l’ultimo dei quali “Abusivi”, Chiarelettere) ed è organizzatore di eventi culturali come “Libri al centro” a Cinecittà, l’unico festival letterario di una settimana in un centro commerciale, “Nel baule” al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo e “conPasolini”.
Con la conversazione di sabato 5 si entra nel mondo di Clara Sánchez, si guarda alle caratteristiche della sua scrittura, si incontrano i suoi personaggi. Con Ippolito viene messo a fuoco in particolare il tema dell’adolescenza. Quella “di Fran, il protagonista di ‘La meraviglia degli anni imperfetti’, mi piace molto più della mia”: questa è la sua confessione sull’inserto “La Lettura” del “Corriere della Sera”.
Fran ha sedici anni e vuole fuggire da quelle mura, da sua madre che non si è mai occupata di lui. Nel piccolo sobborgo di Madrid in cui è cresciuto passa le sue giclarasanchrz
ornate con l’amico Eduardo e sua sorella Tania, di cui è perdutamente innamorato. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi da lui. Figli di una famiglia benestante, frequentano le scuole e gli ambienti più esclusivi. Eppure Fran sente che dietro quell’apparenza dorata si nasconde qualcosa.
La svolta, nel romanzo di Clara Sánchez, avviene quando Tania sposa all’improvviso un uomo dal passato oscuro e i dubbi si trasformano in certezze. Eduardo comincia a lavorare per il cognato e tutto cambia. È sempre più solitario e nulla sembra interessargli. Fran ha bisogno di sapere come stanno veramente le cose. Ma la risposta non è mai stata così lontana. Perché Eduardo gli consegna una chiave misteriosa da custodire chiedendogli di non parlarne con nessuno. E pochi giorni dopo scompare. Da quel momento Fran ha un solo obiettivo: deve sapere cosa è successo. Deve scoprire cosa apre quella chiave. Il suo amico si è fidato di lui. La ricerca lo porta a svelare segreti inaspettati. Lo porta su una strada in cui è sempre più difficile trovare tracce di Eduardo. Perché ci sono indizi che devono rimanere celati e a volte il silenzio dice molto di più di tante parole.
La scrittrice spagnola propone un romanzo sulla forza e il coraggio di un ragazzo che scopre come tutto intorno a lui stia cambiando. Crescere vuol dire anche accettare che non esistono verità assolute, che la vita mette sempre davanti all’imprevisto. Ma non bisogna mai perdere la voglia di sapere, di scoprire, di domandare. Anche se può far paura. Appuntamento dunque a mezzogiorno di sabato 5 marzo a Roma alla libreria Nuova Europa I Granai, quando Clara Sánchez ne parla con Roberto Ippolito.

#robertoippolito
#clarasanchez
#libri


22 settembre 2015

In viaggio "conPasolini" dal 25 set a Roma



In viaggio “conPasolini” dal 25 settembre a Roma

Parole, immagini, canzoni e poi in pullman sui luoghi simbolo. Dal 25 settembre al 4 ottobre 2015,
dieci giorni a Roma per scoprire una vita con l’evento diretto da Roberto Ippolito e organizzato
dalla Libreria Nuova Europa I Granai. Con Filippo La Porta, Fulvio Abbate e Mario Desiati. 

 Parole, immagini, canzoni e persino luoghi da visitare in pullman. Un viaggio “conPasolini” ci aspetta a Roma da venerdì 25 settembre a domenica 4 ottobre 2015. L’evento con questo nome, diretto da Roberto Ippolito e organizzato dalla Libreria Nuova Europa I Granai, ha l’obiettivo di riscoprire le vicende artistiche e personali che hanno segnato la vita di Pier Paolo Pasolini.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'conPasolini' 25  set - 4 ott 2015 


Afferma Ippolito, direttore editoriale della manifestazione: “Vivendo dieci giorni ‘conPasolini’ abbiamo l'ambizione di portarlo tra la gente. L’intento divulgativo si abbina all'impegno scientifico. È questa la nostra particolarità”.

Grazie alla qualità del progetto, l’iniziativa è stata inserita dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo nelle commemorazioni ufficiali per i 40 anni dalla morte con la concessione del logo ideato per la ricorrenza. Si svolge inoltre con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, dell’Ali, Associazione Librai Italiani, e del Cepell, Centro per il libro e la lettura.

Tutto il ricco calendario di “conPasolini. Dieci giorni alla scoperta di una vita”, a parte il giro in pullman, si svolge alla libreria Nuova Europa I Granai a Roma in via Mario Rigamonti 100, e prende il via venerdì 25 settembre alle 18.00 con Filippo La Porta che inaugura “I tanti Pasolini”, mostra fotografica realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi. Ventisei scatti, per la maggior parte inediti e visibili al pubblico per tutta la durata della manifestazione, che ritraggono espressioni, posture e perfino vestiti con eccezionale varietà, ma soprattutto svelano l’anima di un uomo: al Premio Strega in veste di candidato, in tribunale accusato di vilipendio alla Religione di Stato per il film “La Ricotta” o al Premio Viareggio con Ungaretti.

Sabato 26 settembre alle 18.00 Irene Toppetta propone al pubblico uno studio originale sulle canzoni scritte da Pasolini. Un repertorio importante ma poco visitato, che ricorda il contributo prezioso dell’artista in campo musicale. Accompagnati dalla chitarra di Fabio Micalizzi e dalla voce di Marta La Noce, si rivivono alcune fra le canzoni più belle scritte da lui: da “Che cosa sono le nuvole” a “Teresa Macrì detta Pazzia”.

Giovedì 1 ottobre alle 18.00 è la volta di Fulvio Abbate, autore di “Pasolini raccontato a tutti” (Baldini & Castoldi). Abbate ricostruisce le vicende di Pasolini e il suo impatto nella società di ieri e di oggi, ne delinea il profilo attraverso la testimonianza di chi l’ha conosciuto, frequentato, o soltanto incrociato.

In anteprima nazionale sabato 3 ottobre alle 12.00 Mario Desiati presenta “Comizi d’amore”, libro di Contrasto a cura di Graziella Chiarcossi e Maria D’Agostini. Era il 1963 quando Pasolini realizzò l’inchiesta sugli italiani e la sessualità e il volume omonimo raccoglie la trascrizione del film, i documenti, il materiale preparatorio e le fotografie di scena di Mario Dondero e Angelo Novi.

Fisicamente si va sulle tracce di Pasolini te domenica 4 ottobre. Con partenza alle 9.00 dalla Libreria Nuova Europa I Granai, è prevista la visita di una giornata intera in pullman “Le strade di Pasolini”, concepita per l’occasione da Ippolito. Uno dopo l’altro vengono toccati i luoghi simbolo che ne hanno segnato a Roma le vicende artistiche come quelle personali: da Monteverde a Ostia, dal Pigneto al Mandrione e non solo. Un tour da “tutto esaurito”, che ha raccolto la pronta adesione e partecipazione da parte del pubblico non solo della Capitale. In tutti gli appuntamenti letture di Elisa Ferrini e Matteo Francese.

Dieci giorni alla scoperta di una vita” si svolge grazie alla volontà e al sostegno della Libreria Nuova Europa I Granai a Roma, in via Mario Rigamonti 100, teatro di tutti gli appuntamenti. Fondata nel 1992  dalle sorelle Francesca e Barbara Pieralice, la libreria diventa sin da subito il punto di riferimento per lettori e appassionati e oggi vuole primeggiare ancora, distinguendosi per la sensibilità nel promuovere la cultura.

Roberto Ippolito, direttore editoriale di “conPasolini”, ha conosciuto un nuovo successo con “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Ignoranti” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Libri al centro”, l’unico festival letterario di una settimana in un centro commerciale e “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.               

Il programma
venerdì 25 settembre alle 18.00
I tanti Pasolini
mostra fotografica a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
inaugurazione con Filippo La Porta

sabato 26 settembre alle 18.00
Le canzoni di Pasolini
a cura di Irene Toppetta
voce di Marta La Noce e chitarra di Fabio Micalizzi

giovedì 1 ottobre alle 18.00
Pasolini raccontato a tutti
presentazione del libro di Fulvio Abbate (Baldini & Castoldi)

sabato 3 ottobre alle 12.00
Pasolini “Comizi d’amore”
presentazione del libro di Contrasto
con l’intervento di Mario Desiati

domenica 4 ottobre alle 9.00
“Le strade di Pasolini”
visita in pullman ai luoghi simbolo
guidata da Roberto Ippolito

Letture di Elisa Ferrini e Matteo Francese


“conPasolini”
@conpasolini2015

Libreria Nuova Europa I Granai
via Mario Rigamonti 100 - Roma

Direttore editoriale: Roberto Ippolito

23 marzo 2015

"LIBRI AL CENTRO" - DIRETTO DA ROBERTO IPPOLITO


SI AVVICINA IL BIS DI “LIBRI AL CENTRO”
PER STARE ANCORA IN MEZZO ALLA FOLLA

Dal 13 al 19 aprile a Cinecittàdue la seconda edizione dell’unico festival di una settimana intera
in un centro commerciale. Diretto da Ippolito con gli scrittori di grande richiamo di narrativa e saggistica.
Apre Iacona, poi Almerighi, Boncinelli, Carandini, Casadio, Damilano, De Cataldo, Gazzola, Giorgione,
Koch, Latella, Lillo, Marcellini, Marone, Marzano, Nisini, Presta, Pruzzo, Terranova e Vergassola.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'Libri al centro'  Cinecittàdue


Roma, 23 marzo 2015 - È il momento del bis. La seconda edizione di “Libri al centro” a Cinecittàdue si avvicina. L’unico festival letterario che per una settimana intera si svolge in un centro commerciale (viale Palmiro Togliatti 2 Roma, metro A Subaugusta e Cinecittà) torna da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015. Forte dei risultati registrati lo scorso anno per affluenza di pubblico e interesse suscitato, ha l’obiettivo di stare ancora in mezzo alla folla con gli autori più prestigiosi.


I nomi scelti dal direttore editoriale Roberto Ippolito sono infatti di grande richiamo, per la narrativa come per la saggistica. L’apertura è affidata a Riccardo Iacona, seguito da Mario Almerighi, Edoardo Boncinelli, Andrea Carandini, Giovanna Casadio, Marco Damilano, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Giorgione, Roberto Koch, Maria Latella, Marco Lillo, Susanna Marcellini, Lorenzo Marone, Michela Marzano, Giorgio Nisini, Marco Presta, Roberto Pruzzo, Nadia Terranova e Dario Vergassola. E in più “I tanti Pasolini”, la mostra fotografica dell’Archivio Riccardi, curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni dalla morte.

L’evento, organizzato da Cinecittàdue con la collaborazione delle Librerie Arion e di Espressamente Illy, non ha pari. L’ambizione è forte e Ippolito lo dice apertamente: “Portare gli autori italiani più importanti all’interno di un centro commerciale per sette giorni di seguito a molti poteva sembrare una pazzia. Ma il successo ottenuto con la prima edizione ci ricorda, ammesso sia necessario, che scommettere sulla cultura non è mai una pazzia. Tuttavia non ci basta. Quest’anno vogliamo fare ancora di più, coinvolgendo ancora più persone e continuando a valorizzare la vitalità della cultura italiana in un luogo sinonimo di vitalità. A Cinecittàdue si viene per stare insieme e ricevere nuovi stimoli”.
La vitalità di cui parla il direttore editoriale si traduce in un programma ricchissimo, che spazia dai romanzi all’attualità passando per la politica, l’arte, la fotografia, lo sport, la cucina, con i libri pubblicati da Bur, Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Longanesi, Mondadori Electa, Rizzoli, Ultra e Utet. I diciotto incontri e la mostra si svolgono nella terrazza “Espressamente Illy”, al terzo livello, perfettamente integrata con tutti i negozi dei livelli inferiori e affacciata sulla “piazza” del centro commerciale, pertanto un punto strategico che gode della massima visibilità. Nei giorni del festival sono previste anche degustazioni a cura dell’Associazione Romana Sommelier.
Osserva Marcello Ciccaglioni, presidente dell’Associazione Commercianti di Cinecittàdue e del gruppo Arion: “La prima edizione di 'Libri al centro' è sembrata un miracolo, ma forse il vero miracolo è continuare sulla stessa strada, cosa per nulla scontata. L’impegno dei commercianti è un segnale importante per la valorizzazione dei nostri talenti e delle risorse intellettuali”.
Sono infatti i negozianti a finanziare completamente il festival. Ma è stretto il legame con le istituzioni. “Libri al centro” viene inaugurato alle 17.30 di lunedì 13 aprile dall’Assessore comunale alla cultura e al turismo, Giovanna Marinelli. La manifestazione si svolge con il patrocinio di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma. Inoltre l’evento è studiato dagli allievi del Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale della Sapienza accompagnati dalla coordinatrice didattica Maria Francesca Gagliardi.
Questa rassegna letteraria ha una particolare rilevanza sociale per l’occupazione, nel vero senso della parola, di un centro commerciale con la cultura. E anche per il fatto che Cinecittàdue si trova in un’area di Roma ad alta densità abitativa, ma estranea alle grandi manifestazioni che privilegiano il centro storico. La promozione della lettura avviene pertanto con caratteristiche originali in un paese che ha visto scendere in Italia il numero dei lettori di almeno un libro in un anno dal 46% del 2012 al 41% del 2014, in base ai dati Istat. Insomma con il festival, davvero “Libri al centro”.
Tanto che la rassegna, dal 13 al 19 aprile, condiziona completamente la vita del centro commerciale. Da prima dell’inizio degli incontri, 18 in tutto, vengono sospesi gli annunci commerciali. Parlano gli scrittori! La struttura si è già distinta per la sua sensibilità nel promuovere attività culturali, dall’organizzazione di mostre d’arte contemporanea alla recente iniziativa di solidarietà “Cinecittàdue sostiene le famiglie in difficoltà”. Ancora una volta quindi si conferma una realtà dinamica, capace di dialogare con le istituzioni locali e di farsi voce delle esigenze dei cittadini e del territorio.
Roberto Ippolito, direttore editoriale di “Libri al centro”, ha conosciuto un nuovo successo con “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Ignoranti” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.          
Libri al centro
@Librialcentro
Da lunedí 13 a domenica 19 aprile 2015
Con la collaborazione di Librerie Arion e Espressamente Illy
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo e di Biblioteche di Roma
Evento studiato dal Master Editoria, Giornalismo e Management culturale dell'Università La Sapienza
Centro commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma
Metro A fermata Subaugusta e Cinecittà
Direttore editoriale: Roberto Ippolito

2 febbraio 2015

LIBRI: "ABUSIVI" DI ROBERTO IPPOLITO DISCUSSO CON ILARIA BORLETTI BUITONI

“Abusivi”, parola al governo

Il libro di Ippolito discusso dal sottosegretario Borletti Buitoni
mercoledì 4 febbraio alla Biblioteca Nicolini a Corviale, Roma

Dal decoro cittadino offeso agli scempi del territorio, dalla sicurezza dei consumatori non garantita fino all’evasione fiscale: la parola al governo su tutti i danni provocati dalle regole violate e aggirate. Il libro di Roberto Ippolito “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere, viene discusso dal sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni 

alle 17.00 di mercoledì 4 febbraio 2015 nella Biblioteca comunale Renato Nicolini, ex Corviale, in via Marino Mazzacurati 76, a Roma. Modera Serena Bortone, autrice di “Agorà” in onda su Rai3 e conduttrice dell’edizione estiva. Al termine dell’incontro viene offerto un aperitivo.

Nella capitale segnata dall’abusivismo su tutti i fronti, come denunciato in modo circostanziato dal libro che comunque non fa sconti a nessuna parte dell’Italia, la scelta del luogo della presentazione di “Abusivi” di Ippolito con Borletti Buitoni per ragionare di regole e cultura è estremamente particolare. Corviale è una sorta di simbolo della periferia romana, con i suoi malesseri ma anche con una spinta culturale. Da due anni la Biblioteca è intestata a Renato Nicolini, l’assessore alla cultura creatore dell’Estate Romana nella seconda metà degli anni settanta: si trova accanto al Serpentone, i due palazzi abbinati lunghi un chilometro di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, teatro di occupazioni abusive subito dopo le prime consegne di appartamenti nel 1982 e oggi al centro di un progetto di riqualificazione che interessa 1.300 famiglie.

Stimolata da Serena Bortone, con l’incontro alla Biblioteca Nicolini di mercoledì 4 febbraio, Ilaria Borletti Buitoni, che opera in un ministero chiave per la vivibilità e l’identità da affermare a Roma e in tutto il paese ed è stata presidente del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, può dare le proprie valutazioni sull’incredibile varietà di casi svelati da Ippolito.
Dalle sue pagine emerge come l’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi (quattro appena scoperti a Lariano, in provincia di Roma), macelli abusivi, studi medici abusivi (un’infinità nella capitale), meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti anche senza patente abusivi (e Roma ne sa qualcosa), perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l’inchiesta di Ippolito e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani.

A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.
Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza, a Roma ripetutamente e non solo. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l’arte né i santi si salvano: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna.

Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.

Roberto Ippolito è scrittore e giornalista. Autore dei best seller “Evasori” (Bompiani), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani) e “Ignoranti” (Chiarelettere). Organizzatore di eventi culturali, lega il suo nome alla direzione di festival letterari a Cinecittà (il primo di una settimana mai realizzato in un centro commerciale), al Maxxi a Roma e a Ragusa. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore della comunicazione della Confindustria, delle relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.