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28 maggio 2017

ARTE E RESTAURO "IL RESTAURO DEL PASTORE DI ARTURO MARTINI"


Il prossimo appuntamento di Colloqui nelle Stanze (ciclo di incontri nell’ambito della mostra “Stanze d’artista. Capolavori del ’900 italiano” alla Galleria d’Arte Moderna

Martedì 30 maggio 2017 alle ore 17.00
CON LA CRETA SI PENSA. IL RESTAURO DEL PASTORE DI ARTURO MARTINI

Con Laura D’Agostino, storica dell’arte e docente presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro
Nel suo personale approccio al “Ritorno all’Ordine”, lontano dalle esperienze delle Avanguardie, Arturo Martini si volge al passato e al riferimento certo della scultura etrusca. Il Pastore, opera in terracotta dalle superfici scabre e dalla posizione instabile, è un ritorno alle origini sia nella forma sia nel materiale usato: la creta, una materia povera e utile. Martini predilige le materie naturali e deperibili come il gesso, l’argilla o il legno, una scelta in controtendenza rispetto alle richieste dell’arte ufficiale dell’epoca. L’antico per Martini non è usato come mezzo di propaganda ma come ritorno alla radice stessa della scultura

Roma, Galleria d’Arte Moderna - Via Francesco Crispi, 24 - www.galleriaartemodernaroma.it
La partecipazione agli incontri è gratuita con pagamento del biglietto di ingresso al Museo secondo tariffazione vigente.
Consigliata la prenotazione 060608 (9.00-19.00): max 40 persone.


#ARTE
#RESTAURO
# ARTUROMARTINI

26 maggio 2017

ARTE E RESTAURO A ROMA "LA SALA DELLE FATICHE DI ERCOLE"

Restauro della Sala delle Fatiche di Ercole
ROMA, PALAZZO VENEZIA



Il Polo Museale del Lazio e la Fondazione Silvano Toti hanno presentato oggi lo scorso 23 maggio 2017, il restauro del soffitto e del fregio a fresco della Sala delle Fatiche di Ercole a Palazzo Venezia 



L’intervento è stato curato per la parte scientifica da due funzionari del Polo Museale del Lazio, Sonia Martone e Paolo Castellani. Sonia Martone, direttore di Palazzo Venezia,


ha coordinato l’intera operazione e progettato il nuovo allestimento della sala; Paolo Castellani ha diretto il cantiere di restauro. I lavori sono stati interamente finanziati dalla Fondazione Silvano Toti attraverso una donazione liberale.


L’intervento è stato materialmente eseguito da L’OFFICINA, Consorzio di restauro e conservazione opere d’arte, nelle persone di Rita Ciardi e Isabella Righetti.
La Sala delle Fatiche di Ercole si trova al piano nobile di Palazzo Venezia, nell’appartamento del fondatore dell’edificio,


il cardinale veneziano Pietro Barbo, poi divenuto papa Paolo II (1464-1471). Essa era ufficialmente destinata alla custodia dei paramenti sacri del pontefice e perciò talora anche detta Sala dei Paramenti. Il fregio a fresco che ne decora la parte alta raffigura in trompe-l’œil una loggia a dodici arcate, quattro con fontane e amorini, le otto restanti con fatiche dell’eroe.


Ecco dunque Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione,
Ercole e Anteo prima 

Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso.

Già in passato le decorazioni erano state oggetto di restauro, fra l’altro nella seconda metà del XIX secolo, nel 1928 e infine nel 1970. Tenendo presente questa complessa vicenda conservativa, il nuovo intervento ha dapprima rimosso il fisiologico deposito di sporco, le vecchie vernici superficiali – nel frattempo ingiallite – e le estese ripitture dei fondi azzurri delle scene raffigurate entro la finta loggia, per poi passare al reintegro delle lacune, laddove naturalmente necessario e possibile.


I lavori hanno determinato il recupero dell’equilibrio cromatico d’insieme, in precedenza gravemente compromesso; quel che più conta, hanno restituito l’idea del finto loggiato aperto, una delle idee-base del progetto decorativo d’origine, di evidente derivazione albertiana.

Il Polo Museale del Lazio, istituito nel 2014 nell’ambito della recente riforma del MIBACT e attivo dal 9 marzo del 2015 con la direzione di Edith Gabrielli, gestisce quarantatre luoghi della cultura statali di Roma e del Lazio – fra cui appunto il complesso di Palazzo Venezia – e coordina tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito dei beni culturali sul territorio regionale. Il rapporto con la Fondazione Silvano Toti e questo restauro in particolare sono in tal senso degni di nota. “L’intesa con la Fondazione Silvano Toti – spiega il Direttore Edith Gabrielli – sottolinea l’ormai raggiunta maturità del Polo Museale del Lazio e la sua connessa, effettiva capacità di ‘fare sistema’ con la società civile, ai fini di costituire un vero e proprio sistema museale integrato. D’altro canto, essa rappresenta un ulteriore passo in avanti in quel rilancio del Palazzo, per il quale fin dal 2015 è stato elaborato un piano museologico complessivo, d’intesa con l’architetto Sonia Martone, Direttore del Museo”.
La Fondazione Silvano Toti promuove da anni la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico e ambientale italiano. Il suo impegno nel sociale è costante nel tempo e sostiene la tutela dei diritti dell'uomo, con particolare attenzione alle categorie più svantaggiate. Tra le attività supportate dalla Fondazione Silvano Toti si ricordano la costruzione del "Silvano Toti Globe Theatre", il teatro elisabettiano di Villa Borghese poi donato alla città di Roma, e l'impegno a sostegno della Società Genextra che opera nel campo della ricerca sulle malattie legate all'invecchiamento e sulla rigenerazione cellulare.
Nella nuova veste la Sala delle Fatiche di Ercole tornerà ad essere visibile al pubblico, con ingresso gratuito, sabato 27 maggio.  Per l’occasione verranno organizzate delle apposite visite guidate.
Le visite, in programma dalle 10.00 alle 18.00 ogni 30 minuti, non necessitano di prenotazione.
Si formeranno i gruppi direttamente in biglietteria (via del Plebiscito 118) secondo l’ordine di arrivo.
Da domenica 28 maggio la visita alla Sala rientrerà nel normale percorso museale di Palazzo Venezia.

20 ottobre 2016

ARTE A SORPRESA:UN RESTAURO DI AFFRESCHI IN AUTORIMESSA

ARTE E RESTAURO IN AUTORIMESSA 
A ROMA

di Emanuela Dottorini

Succede in Italia e proprio a Roma di entrare in un'autorimessa per parcheggiare la macchina e trovare un cantiere di restauro in piena regola, con tanto di ponteggi e di decoratrice all'opera in camice bianco.



Sotto il vecchio intonaco sta emergendo un affresco pubblicitario, di quelli anni '50 del tipo pop art che avrebbe fatto impazzire Andy Warhol.


A dire il vero di affreschi ce ne sono altri: lungo il corridoio in entrata sfilano immagini dei primi del '900 che raccontano di un'autorimessa per le carrozze e poi per le macchine anche rifornite di carburante e poi un grande affresco di una mappa regionale, Google map d'epoca.


Viale Angelico 32/A - 00195 Roma (RM)

#ANGELICOPARKING
#RESTAURO
#AUTORIMESSA
#mycultureinblog

11 settembre 2016

BATTISTERO DI PISA: i restauri e il concorso per la realizzazione di quattro vetrate




Battistero di Pisa

I restauri in corso e il concorso internazionale per la realizzazione di quattro vetrate

 
Santa Reparata


E’ in corso un importante intervento di restauro delle vetrate artistiche del Battistero di Pisa. Si tratta di un ciclo decorativo composto da 16 vetrate istoriate, realizzate nel corso del XIX secolo.  Tra queste quattro non sono più recuperabili e dunque l’Opera della Primaziale Pisana ha deciso di bandire un concorso internazionale per artisti per la realizzazione di quattro vetrate destinate al Battistero di Pisa. Il bando completo del concorso sarà scaricabile on line a partire da venerdì 9 settembre 2016 sul sito www.opapisa.it


Gli interventi di restauro sono realizzati dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” di Torino e sotto la direzione dell’Istituto Centrale di Restauro di Roma. Al momento è stato completato il restauro delle due vetrate del primo ordine del quadrante sud-est, raffiguranti rispettivamente l’effige di Santa Reparata e San Vittore. Entrambe le vetrate, ora ricollocate in Battistero, sono state realizzate nella seconda metà del 1800 da Guglielmo Botti (Pisa 1829-1906). Botti studiò pittura con Tommaso Gazzarrini e con Giuseppe Bezzuoli, rispettivamente a Pisa ed a Firenze. Fu fervido ammiratore dei primitivi ed acquistò fama come pittore su vetro; nel 1853 sperimentò una tecnica di pittura a fuoco che gli fece ritenere di avere riscoperto i procedimenti dei pittori tardogotici.


A Pisa, a partire dagli anni Quaranta dell’Ottocento, il maggiore impegno dell’Opera della Primaziale Pisana fu il restauro dei monumenti della Piazza del Duomo e in particolare del Battistero. Nell’ambito di questo fervore rinnovativo si collocò la realizzazione delle vetrate istoriate che segnò la nascita di una locale scuola di pittori-vetraisti, destinata in seguito ad operare sul patrimonio vetrario del Granducato di Toscana nonché del Regno d’Italia. La realizzazione delle vetrate istoriate, collocate a quindici delle sedici finestre al primo ordine del monumento, fu quindi una diretta conseguenza dei lavori di restauro del complesso, effettuati dal 1841 al 1865.



Le prime vetrate istoriate furono ordinate a maestranze operanti in stati estranei al Granducato, tra cui Milano e la Francia, ma non incontrarono il favore della comunità artistica pisana, decisa a valorizzare la tradizione toscana. Gli artisti pisani in quel periodo stavano operando, infatti, il rilancio della pratica dell’arte vetraria, riconducibile al fenomeno più generale di rinascita della bottega artigiana che coinvolse la Toscana dell’Ottocento. La formazione dei pittori vetraisti pisani avvenne nell’ambito della locale Accademia delle Arti. 

#battisterodipisa
#vetrate

31 agosto 2016

RESTAURO IN BLOG LE FATICHE DI ERCOLE A PALAZZO VENEZIA




POLO MUSEALE DEL LAZIO – FONDAZIONE SILVANO TOTI
ROMA, MUSEO DEL PALAZZO DI VENEZIA

SALA DELLE FATICHE DI ERCOLE

Apertura straordinaria del cantiere

di restauro del soffitto ligneo e del fregio dipinto

Sabato 3 settembre 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00

Sabato 3 settembre 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00 sarà possibile visitare il cantiere di restauro della Sala delle Fatiche di Ercole, all’interno del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.
Una visita eccezionale, che permetterà di accedere, grazie ai ponteggi, alla visione da vicino del soffitto ligneo e del fregio dipinto che decorano una delle sale più interessanti di Palazzo Venezia.
Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Silvano Toti attraverso una donazione liberale ed ha la direzione scientifica del Polo Museale del Lazio, istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Un progetto estremamente importante perché rappresenta uno dei primi veri e propri restauri scientifici a Palazzo Venezia.
La Sala delle Fatiche di Ercole è collocata al piano nobile dell’edificio; era ufficialmente destinata alla custodia dei paramenti sacri del Pontefice e perciò detta anche Sala dei Paramenti. Il nome odierno si deve al fregio a fresco che decora la parte alta delle sue pareti e che illustra alcune delle dodici mitiche fatiche, vale a dire Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso.

La Fondazione Silvano Toti porta avanti da anni l’impegno in campo culturale e scientifico operando per la promozione e la salvaguardia del patrimonio culturale, artistico ed ambientale di tutte le civiltà e per il progresso nel campo sociale e la tutela dei diritti dell’uomo, con particolare riferimento alle categorie più svantaggiate. 
Il Polo Museale del Lazio, istituito nel 2014 nell’ambito della recente riforma del MIBACT e attivo dal 9 marzo del 2015 con la direzione di Edith Gabrielli, ha il compito di gestire gli oltre quaranta luoghi della cultura statali di Roma e del Lazio .
L’accesso al cantiere è libero e gratuito fino a esaurimento posti.
Le visite potranno essere prenotate dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 ai seguenti recapiti telefonici: 06/69994284-283-215
Prossime aperture e visite al cantiere:
sabato 17 settembre, ore 10.00 – 13.00
sabato 8 ottobre, ore 10.00 – 13.00


#palazzovenezia
#restauro
#roma
#fondazionesilvanototi

10 gennaio 2016

UNA LUCE PER L'EMILIA ROMAGNA

  
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UNA LUCE PER L’EMILIA ROMAGNA
23 GENNAIO - 28 FEBBRAIO 2016
AL MUSEO DEL VETRO DI MURANO (VE)
UNA MOSTRA PRESENTA
I LAMPADARI DEL COMUNE FERRARESE DI SANT’AGOSTINO (FE)
DANNEGGIATI DAL TERREMOTO DEL 2012
E RESTAURATI DAL CONSORZIO
PROMOVETRO MURANO

Il Consorzio Promovetro Murano è il motore di Una luce per l’Emilia Romagna che combina solidarietà e salvaguardia artistica, a sostegno del patrimonio dell’Emilia Romagna, ferito dal terremoto del 2012.
Il Consorzio Promovetro Murano ha  accolto l’invito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo a recuperare e restaurare alcuni capolavori in vetro colpiti dal sisma, come i lampadari che si trovavano all’interno del palazzo che ospitava gli uffici e la sala consiliare del Comune di Sant’Agostino, in provincia di Ferrara.
Il risultato dell’intervento verrà presentato in una mostra dal 23 gennaio al 28 febbraio 2016, al Museo del Vetro di Murano.
L’esposizione, il cui allestimento è curato dal Teatro La Fenice, ruoterà attorno all’imponente lampadario in cristallo-ambra oro di quasi 5 metri di altezza per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri, realizzato alla metà degli anni venti del Novecento, il cui stile ricalcava la grande tradizione veneziana del Settecento di lampadari monumentali.
Inoltre verrà proposto il restauro di altri tre lampadari, di dimensioni più ridotte, che si trovavano nella stessa sala.
Accompagna la mostra, un libro  diBaraldi Editore, curato dallo scrittore e giornalista Alberto Toso Fei, che ripercorrerà la storia dei lampadari di Sant’Agostino e l’attività di restauro.
 
Una luce per l’Emilia Romagna.
I LAMPADARI DI SANT’AGOSTINO
Murano, Museo del Vetro (Fondamenta Giustinian, 8)
23 gennaio - 28 febbraio 2016
Orari: tutti i giorni, 10.00-18.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: intero, € 10,00; ridotto, € 7,50
Informazioni: Tel. +39 0415274718 | email: museo.vetro@fmcvenezia.it | http://museovetro.visitmuve.it

Catalogo: Baraldi Editore

#restauro
#vetro
#lampadario