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24 settembre 2015

PREMIO LORENZO D'ORO 2015 A ELISABETTA SGARBI - 29 settembre - Palazzo Corsini Firenze

Firenze, Palazzo Corsini, Salone del Trono, martedì 29 settembre ore 11.00
Consegna del LORENZO D’ORO 2015 a ELISABETTA SGARBI 
Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Firenze

Elisabetta Sgarbi

Elisabetta Sgarbi vince il PREMIO LORENZO D'ORO 2015, istituito dal Comitato Promotore della Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze: il Premio viene assegnato all’autore cinematografico e televisivo che si è distinto per il grande contributo alla promozione culturale e alla diffusione multimediale delle opere d’arte nel Mondo. 

I film più recenti di Elisabetta Sgarbi sono dedicati ai pescatori che vivono nelle valli del Po. La trilogia è composta  Per soli uomini, Il Pesce siluro è innocente e Il pesce rosso dov'è?l ha la sceneggiatura  realizzata insieme a Eugenio Lio e le musiche curate da Franco Battiato .Il suo film Per soli uomini, un importante successo di critica e di pubblico, continua a essere in proiezionenelle sale cinematografiche, distribuito dall'Istituto Luce.

La motivazione del Premio a Elisabetta Sgarbi: "Il Lorenzo d’Oro 2015 è assegnato a Elisabetta Sgarbi per la straordinaria coerenza del suo impegno intellettuale nel campo del documentario d’arte, a cui ha dato un eccezionale contributo con una produzione di opere che dal 1999 al 2015 hanno trattato variegati aspetti dell’Arte nelle sue complesse declinazioni. La sua ricca filmografia testimonia lo sguardo attento e critico sui grandi temi dell’Arte, spaziando da maestri del Rinascimento come Mathias Grunewald e Niccolò Dell’Arca fino ad artisti contemporanei come Gianfranco Ferroni e Antonio Stagnoli.
La sua ricerca e la passione per il dibattito culturale del nostro tempo, segnato dalle grandi trasformazioni dei linguaggi e delle forme della creazione artistica non si è limitata all’àmbito pittorico o architettonico ma ha coinvolto la letteratura delineando il percorso che nell’Era della Globalizzazione ha condizionato la scrittura. Il coinvolgimento di tutto il pensiero contemporaneo nella sfida del nuovo immaginario degli artisti è un originale e prezioso contributo che Elisabetta Sgarbi ha generosamente offerto alla produzione di film d’Arte.

ELISABETTA SGARBI è Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani. Ha esordito alla regia nel 1999. Ha ideato, e da sedici anni ne è Direttore Artistico, il festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro. I suoi film hanno partecipato ai più importanti Festival cinematografici: Venezia, Locarno, Cannes, Torino, Roma, Londra, New York. www.elisabettasgarbi.it / www.bettywrong.com

Il Premio Lorenzo d’Oro, istituito nel 2007 dal Comitato Promotore della Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, è assegnato all’autore cinematografico e televisivo che si è particolarmente distinto per il grande contributo alla promozione culturale e alla diffusione multimediale delle opere d’arte nel Mondo. La valorizzazione del patrimonio storico-artistico e la promozione dei valori della Cultura e dell’Arte non dipendono solo dalle Istituzioni del Nostro Paese o dai collezionisti privati che ne impediscono la dispersione ma in misura rilevante dall’opera degli autori del Cinema e della Televisione che diffondono il linguaggio delle opere d’arte nel Mondo. La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze si propone di offrire attraverso il “Lorenzo d’Oro” un contributo al dibattito culturale sulla funzione e la fruizione dell’oggetto d’arte.

CIBO DI STRADA A SPOLTORE (PE): ARRIVA LO STREETFOOD VILLAGE!

Dal 25 al 27 settembre nuova tappa in Abruzzo in occasione dello Spoltore Beer Festival


Streetfood Village a Spoltore (Pe): torna in Abruzzo il cibo di strada certificato

Ventitreesima tappa per il tour nazionale del cibo di strada promosso dall’associazione Streetfood. Dopo il successo di Pescara, i cibi di strada di Streetfood tornano a onorare il pubblico della terra degli arrosticini



Da venerdì 25 a domenica 27 settembre, lo Streetfood Tour farà tappa in Abruzzo a Spoltore, in provincia di Pescara, per la ventitreesima tappa dello Streetfood Tour, il giro d’Italia del cibo di strada promosso dall’Associazione nazionale Streetfood che certifica e promuove il vero cibo di strada italiano. 
Lo Streetfood Village sarà sistemato all’interno della seconda edizione dello Spelt - Spoltore Beer Festival, che per tre giorni porterà in piazza le birre artigianali del territorio. 



«Dopo il doppio successo di Pescara ottenuto quest’anno con la collaborazione dell’Amministrazione comunale – spiega Massimiliano Ricciarini, presidente e fondatore di Streetfood – l’Abruzzo ci ha richiamato per portare il cibo di strada dei nostri “Artigiani del gusto”, l’unico cibo di strada con la tendina, quello che rispetta il disciplinare di qualità e tradizione». 

Oltre agli arrosticini anche altri tradizionali cibi di strada, come le panelle e pane ca’ meusa, cannoli e arancine siciliane, le bombette pugliesi, i panini di Mare dello chef Mario Ottaviano di Peschici (Fg), la Piada romagnola, la porchetta di Ariccia (Roma), e fritto di pesce di San Benedetto del Tronto (Ap), Olive e fritto ascolano e il richiestissimo hamburger di Chianina Igp. Una piccola ma gustosa e rappresentativa presenza della Carovana Streetfood, quella con la tendina.

L’associazione nazionale Streetfood nata nel 2004 è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da scoprire e gustare con le mani. 

CIBO DI STRADA Streetfood Village Spoltore Beer Festival, 24 settembre 2015 C.s. 50

Concerto-presentazione opera di Mons. Frisina DIO HA TANTO AMATO IL MONDO -


Promemoria
Concerto-Presentazione dell’Opera
di Mons. Marco Frisina
DIO HA TANTO AMATO IL MONDO
Sabato 26 settembre 2015 - ore 20.30
Basilica Santa Cecilia in Trastevere
Piazza Santa Cecilia, 22 - Roma



Una nuova raccolta di 11 canti per la celebrazione eucaristica, composti da Mons. Marco Frisina, noto autore e compositore, fondatore e Direttore del Coro della Diocesi di Roma e Maestro di Cappella della Basilica di San Giovanni in Laterano, nonché Rettore della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere in Roma. La raccolta contiene, oltre ai canti dell’ordinario della Messa, alcuni brani incentrati sulle tematiche dell’Anno della Misericordia. È un contributo per riscoprire la ricchezza inestimabile del Vangelo, in occasione dell’imminente anno giubilare: la parabola degli invitati alle nozze (Venite al banchetto) ci ricorda l’invito che Dio fa al mondo di partecipare al banchetto dell’amore di Dio, così come le parole di Gesù a Nicodemo, che sottolineano la grandezza dell’amore del padre. L’inno alla Mater misericordiæ ci ricorda l’intercessione materna della Vergine Maria, mediatrice di grazia e di misericordia e la Preghiera semplice della tradizione francescana ricorda come tutti noi siamo chiamati a farci strumento di misericordia e d’amore.

Composta, orchestrata e diretta dal M° Frisina, l’opera è registrata con l’esecuzione dell’Orchestra Supernova e del Coro della Diocesi di Roma e, grazie alla sua cantabilità, è realizzabile non solo da Scholae Cantorum e cori parrocchiali, ma anche dalle assemblee liturgiche.

Direzione e commento - MONS. MARCO FRISINA
Coro - DIOCESI DI ROMA
Organo – ALESSANDRO CAPITANI

Marco Frisina svolge la sua attività musicale in ambito liturgico, sinfonico, cameristico. Tra le opere più conosciute, le colonne sonore per i film della Bibbia televisiva e molti altri film di carattere storico e religioso. Ha ricevuto negli USA tre nomination per Abramo, Giacobbe e Giuseppe, e vinto, con quest’ultimo, il Cable Ace Award nel 1995. Ha ricevuto il premio “Colonna sonora” nel 1998 e lo stesso premio nel 2002 per il film San Giovanni-Apocalisse. È anche l'autore delle musiche del kolossal teatrale La Divina Commedia.

"UN TE? CON MO YAN"

  
Dal 24 settembre in libreria

Marco Del Corona
e altri scrittori cinesi

«Un’intervista riuscita è quasi sempre l’esito di un incontro fecondo» dice l’autore Marco Del Corona, che ha raccolto i frutti degli incontri con i maggiori scrittori cinesi durante gli anni da corrispondente da Pechino per il «Corriere della Sera» e da frequentatore del mondo asiatico.
Un mosaico di voci da cui emerge una mappa per leggere i fenomeni  di un Paese in trasformazione: il significato della letteratura, il valore della memoria, la figura di Mao, l’elaborazione della Rivoluzione culturale e della repressione della piazza Tiananmen, ancora, il ruolo delle donne e dei bambini, i nuovi media, la contraddittoria riscoperta di Confucio e le sue implicazioni politiche, il rapporto fra intellettuali e industria culturale, il soft power di Pechino, i risvolti del boom economico e il “Sogno cinese” del leader Xi Jinping.


In un alternarsi di domande e risposte, dalle conversazioni con il premio Nobel per la Letteratura 2012, Mo Yan, incontriamo : Acheng, Bi Feiyu, Bo Yang, Feng Jicai, Guo Jingming, Han Dong, Han Han, Hong Ying, Liao Yiwu, Su Tong, Yan Lianke, Yang Hongying, Yang Yi, Yu Dan, Yu Hua, Zhang Jie, Lijia Zhang.

L'autore

Marco Del Corona (1968) è giornalista della redazione culturale del «Corriere della Sera» per il quale è stato corrispondente da Pechino. Ha pubblicato due diari di viaggio dall’Asia (Strade di bambù, 1999, e Cattedrali di cenere, 2005, entrambi per EDT) e con Giuseppina De Nicola L’impero del mai. Corea del Nord: realtà, immaginazione e rappresentazioni (O barra O, 2006). È stato direttore responsabile del periodico «Mondo cinese». Sue poesie sono uscite in volume e sulla rivista «Nuovi argomenti».
 

23 settembre 2015

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L'ARTE INCOMPIUTA: OPERE D'ARTE MAI REALIZZATE

A Parma il 25 settembre 2015 inaugura la mostra MoRE spaces, dedicata alle opere d’arte mai realizzate conservate nel Museo digitale MoRE - Museum of REfused and unrealised art projects, vincitore del Premio Mercanteinfiera 2014.

A Palazzo Pigorini di Parma si potranno visionare fino al 31 ottobre i progetti “incompiuti” degli artisti Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Flavio Favelli, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Sissi, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.

In contemporanea sarà organizzato un ciclo di talk per spaziare nelle opere “mai realizzate” di musica, letteratura, musica e cucina.

MORE SPACES, PERCORSI NELL’ARCHIVIO DEL NON REALIZZATO.
MERCANTEINFIERA OFF APRE ALL’AVANGUARDIA


“Sperimentazione”. E’ questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma che, dopo il successo dello scorso autunno, torna in città dal 25 settembre al 31 ottobre con una mostra d’avanguardia dedicata alle opere “incompiute” di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.

Dopo aver vinto, grazie a questo aspetto pionieristico il Premio Mercanteinfiera 2014, per MoRE  - acronimo di Museum of REfused and unrealised art projects - , si aprono infatti in autunno le porte di Palazzo Pigorini che ospiterà, in una mostra gratuita al pubblico, oltre 30 progetti  “mai realizzati” da parte di artisti che nel tempo si sono affermati nel panorama culturale nazionale e internazionale

La mostra è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti ( ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che, attraverso le opere in esposizione, hanno voluto interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell’esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei, presentati in forme differenti.

MoRE, infatti, raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente “on line”. Un museo dunque dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti “incompiuti” aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d’arte contemporanea.

A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti “incompiuti” di Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.

Per l’occasione saranno inoltre  presentate due nuove acquisizioni : il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la “porta” che avrebbe dovuto essere realizzata presso l’aeroporto di Malpensa.

Quali le musiche mai arrivate al pubblico? Le ricette mai sperimentate? E quali i libri mai pubblicati?
Parallelamente alla mostra artistica, nelle sale di Palazzo Pigorini, dal 25 settembre al 31 ottobre, sarà organizzato dal museo MoRE in collaborazione con Fiere di Parma  un ciclo di talk tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale come che sveleranno motivi, retroscena e curiosità di altri “incompiuti”.

Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, Mercanteinfiera (3-11 ottobre), giunto quest’anno alla sua 35esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma.

Opening: 25 settembre, Notte dei Ricercatori 18.30-23.00
Date: 25 settembre - 31 ottobre 2015
Luogo: Palazzo Pigorini, Parma. Primo piano
Orari: mer-ven 10.00-13.00, 15.00-19.00 | sab-dom 10.00-19.00
Ingresso: libero

I VLOGGER CHE CI PIACCIONO:ILENIA ZODIACO e Consigli di Lettura #10


PAVIA | I mille volti dell'Africa in mostra al Castello Visconteo | Dal 24 ottobre





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I MILLE VOLTI DELL’AFRICA
IN MOSTRA A PAVIA

 
Dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, al Castello Visconteo di Pavia, l’esposizione Continente Africa offrirà uno sguardo approfondito sull’arte africana contemporanea attraverso 70 lavori di 35 tra i suoi autori più rappresentativi.

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Pavia esplora la frontiera artistica del nuovo millennio.
Al Castello Visconteo, dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, Continente Africa getterà uno sguardo approfondito sulla creatività artistica del continente africano.

La mostra, curata da Giosuè Allegrini e Sarenco, promossa e organizzata dal Comune di Pavia - Settore Cultura e Turismo e dalla Fondazione Sarenco, con il sostegno dell’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, la collaborazione dei Musei Civici del Castello Visconteo, e con il contributo di UBI, presenterà, in alcuni casi per la prima volta, 70 dipinti, sculture, fotografie e installazioni di 35 tra più rappresentativi esponenti dell’arte africana contemporanea, quali Mikidadi Bush, George Lilanga, Esther Mahlangu, Cheri Samba, Seni Camara, Efiaimbelo, Paa Joe, Graeme Williams, Guy Tillim, Ricardo Rangel e altri.

Fin dall'inizio di questo mandato - dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia - abbiamo privilegiato le iniziative culturali di respiro internazionale: l'esperienza della mostra sull'arte africana sarà senza dubbio la più rilevante e affascinante di questo primo scorcio del nostro periodo amministrativo.
Un viaggio emozionante in una delle frontiere artistiche del nuovo millennio e un’occasione imperdibile per alzare lo sguardo della nostra città su quella parte di mondo così tormentata ma così affascinante”.
L'Amministrazione comunale - continua Giacomo Galazzo - è orgogliosa di accogliere questi capolavori, con la storia della loro terra che li accompagna e che ci arricchirà davvero. Per noi questi giorni saranno stimolo per continuare in futuro il nostro percorso culturale, da Pavia al Mondo”.

La rassegna approfondirà il complesso e articolato panorama creativo africano  spesso confinato all’interno di collezioni private e raramente accolto da istituzioni pubbliche. Oggi l’arte africana si muove tra un passato coloniale non ancora superato, un presente postcoloniale dalle molteplici sfaccettature e le rigide leggi del mercato dell’arte; una realtà problematica, ma per certi aspetti estremamente intrigante in forza del nomadismo intellettuale a essa correlato. Come scrive Achille Bonito Oliva, nel suo testo in catalogo, “E’ chiaro che partendo dal nomadismo si arriva naturalmente ad intercettare l’arte africana contemporanea per il fatto che essa è un deposito di spunti, direi anche involontari, di linguaggi che noi abbiamo scremato in maniera laica”.

La nascita dell’arte africana contemporanea può essere fatta risalire alla metà del secolo scorso, quando i vari paesi del continente iniziavano la loro lotta per l’indipendenza dal colonialismo europeo. È in questi anni che si afferma la tecnica della pittura - se non addirittura del disegno - prima confinata a una connotazione meramente decorativa della scultura. È indubbio che le maggiori novità, negli ultimi decenni, siano soprattutto pittoriche. Artisti come Cheri Samba, Lilanga, Ester Mahlangu, Mikidadi Bush, si fanno portavoce di un’arte che è riuscita ad affermarsi in maniera autonoma dagli influssi occidentali e dalla tradizione figurativa autoctona.
Per quanto riguarda la scultura, il panorama si connota per una estrema varietà di forme e tecniche adottate o inventate dagli artisti africani contemporanei - da Seni Camara a Paa Joe, da Simon Dastani a Efiaimbelo - al punto da rendere arduo ogni tentativo di raccoglierle in una prospettiva unitaria.

Un’altra forma di espressione molto usata e molto rappresentata nella mostra di Pavia è quella della fotografia. Nelle sale del Castello Visconteo si esporrà una selezione di scatti d’autore: sia i precursori della fotografia del continente che gli autori d’oggi - da Graeme Williams a Guy Tillim, da Ricardo Rangel a Ousmane Ndiaye Dago - che hanno sviluppato un singolare modo di leggere la realtà e di raccontarla. E' l’immagine di un’Africa che rivendica con orgoglio la differenza delle sue identità, delle sue culture, delle sue tradizioni, del suo passato, così come delle lingue e delle sfortune dei popoli che la compongono.
Catalogo in mostra.
 


CONTINENTE AFRICA. Arte africana contemporanea
Pavia, Castello Visconteo (viale XI Febbraio 35)
24 ottobre - 29 novembre 2015

Inaugurazione: sabato 24 ottobre, ore 11.00

Orari: martedì - domenica, 10.00 - 17.50. Chiuso lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Biglietti: Euro 4.00
Informazioni: tel. 0382.399770; museicivici@comune.pv.it

WAR IS OVER! - L’Italia della Liberazione nelle immagini dell’U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce

WAR IS OVER!


LItalia della Liberazione nelle

immagini dell’U.S. Signal Corps


e dell’Istituto Luce, 1943-46




A cura di Gabriele D’Autilia

ed Enrico Menduni

 

Formato:21x19
Pagine: 204
Fotografie: 133 a colori e in bianco e nero
Confezione: cartonato
Prezzo: 24,90 euro
 
Il libro accompagna la mostra esposta a Palazzo Braschi (Roma) dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio 2016.

Contrasto pubblica War is over!, il libro in cui i curatori Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni mettono a confronto due diversi sguardi che raccontano la Liberazione in Italia: quello delle fotografie a colori dei Signal Corps dell’esercito americano e quello delle immagini in bianco e nero dei fotografi dell’Istituto Luce, molte delle quali inedite o precedentemente censurate.

La Liberazione dell’Italia durò due anni, dallo sbarco degli angloamericani in Sicilia nel luglio 1943 alla resa dei tedeschi nell’aprile 1945. Questo processo lungo e doloroso fu messo straordinariamente in scena dai due opposti sguardi fotografici dei fotografi dell’Istituto Luce e dei Signal Corps dell’esercito americano. Sguardi che restituiscono due Italie e due diverse guerre e si osservano reciprocamente e che oggi sono per la prima volta messi a confronto e presentati al pubblico, per iniziativa dell’Istituto Luce-Cincecittà e dell’Assessorato alla Cultura-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, in un volume con un ricco apparato critico.
Distruzione di documenti e simboli dell’Italia fascista, Milano, 26 luglio 1943
© Istituto Luce - Cinecittà

 
Il libro, introdotto da testi di Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni, è diviso in diverse sezioni tematiche che raccontano la fine della guerra: pagina dopo pagina le fotografie documentano gli anni della Liberazione attraverso i volti degli sconfitti, il dolore, i monumenti distrutti, ma anche attraverso momenti di vita quotidiani, tra abbracci, divertimenti e attimi di sconforto.

Il racconto dell’Italia che esce da questo duplice sguardo è tragico e glorioso, conosce i toni del coraggio e della sconfitta, della paura e della gioia, della cupa violenza e di una sconfinata voglia di vivere: di un Paese che si accingeva a percorrere i migliori anni del dopoguerra, con la conquista della democrazia, un grande cinema, la ricostruzione, la ricerca del benessere.

 
Il sergente Edna McDonald e il soldato George Savoda
sulla nave che li riporta in patria, 1945.
© National Archives And Records Administration

SYNCHRONICITY, da Lippi a Warhol | Prato, Palazzo Pretorio

SYNCHRONICITY
Contemporanei, da Lippi a Warhol

Museo di Palazzo Pretorio, Prato
25 settembre 2015 | 10 gennaio 2016

Inaugurazione: giovedì 24 settembre 2015 ore 18.30
 Progetto espositivo a cura di Stefano Pezzato

Promosso dal Comune di Prato - Museo di Palazzo Pretorio
 
B1_Andy Warhol_ Portrit of Giuliano Gori_1974

Dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 il Museo di Palazzo Pretorio, a Prato, ospiterà SYNCHRONICITY. Contemporanei, da Lippi a Warhol, un progetto espositivo di Stefano Pezzato, curatore e conservatore del Centro Pecci, promosso dal Comune di Prato – Museo di Palazzo Pretorio, consulenza per l’allestimento di Francesco Procopio.
B2_Maria Mulas, Andy Warhol, 1987 


Nella sua splendida sede rinnovata, il Museo di Palazzo Pretorio accoglierà alcune fra le ricerche artistiche più significative dal secondo dopoguerra: Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft a fianco di Filippo Lippi e Donatello, delle tavole tardogotiche e delle pale rinascimentali, per arrivare, attraverso i secoli, sino all’altana dove sono esposte le opere dell'Ottocento e del Novecento,  là dove terminano le raccolte civiche di Prato (con la considerevole donazione dei gessi di Jacques Lipchitz).



Le opere contemporanee selezionate da Stefano Pezzato sono oltre trenta e si combineranno in una dimensione di "sincronicità" fra il presente e il passato.

M_PISTOLETTO-Venere Maria-Nudo color seppia_1962-1974 


Sarà pubblicato da Pacini Editore un catalogo/guida che documenterà tutte le opere esposte con immagini e apposite note critiche, un saggio introduttivo del curatore sul tema della "sincronicità" fra i contemporanei e la storia, rappresentata nell'occasione da un'ampia selezione di capolavori delle raccolte civiche di Prato.
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1962 


L'esposizione comprenderà opere di:
Marina Abramovic, Vito Acconci, Matthew Barney, Vanessa Beecroft, Martha Colburn, Joseph Cornell, Vittorio Corsini, Marcel Duchamp, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Domenico Gnoli, Dan Graham, Joan Jonas, Yves Klein, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Margherita Morgantin, Maria Mulas, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Lucy+Jorge Orta, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Santiago Sierra, Keith Sonnier, Daniel Spoerri, Johan Van der Keuken, Andy Warhol, Jiechang Yang, Gilberto Zorio.
Filippo LIPPI e Fra DIAMANTE_La Madonna della Cintola, i santi Gregorio, Margherita, Tommaso, Agostino e Tobiolo e l¹Angelo_1456-1465 



Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Comune - 59100 Prato
Info e prenotazioni: Tel. +39 0574 19349961 dal lunedì al venerdì ore 9-18, il sabato ore 9-14
e.mail: museo.palazzopretorio@comune.prato.it
Orario: Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Chiuso per la festività di Natale. La biglietteria chiude alle 18