TRANSLATE

Visualizzazione post con etichetta Africa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Africa. Mostra tutti i post

19 ottobre 2015

ARTE: Tre artisti dal Nord Africa in mostra alle Officine dell'Immagine




Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata
Milano | Officine dell’Immagine
Dal 22 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016



CARTE BLANCHE. Giovani Artisti dal Nord Africa
Safaa Erruas, Farah Khelil, Massinissa Selmani


a cura di Silvia Cirelli
Inaugurazione: giovedì 22 ottobre, ore 19
Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata
Dal 22 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, la galleria Officine dell’Immagine di Milano ospita la collettiva CARTE BLANCHE. Giovani Artisti dal Nord Africa, curata da Silvia Cirelli, interamente dedicata al panorama dei Paesi del sud del Mediterraneo: una scena artistica che, come dimostra la sempre più costante attenzione internazionale, sta vivendo un periodo di notevole fermento creativo.
Safaa Erruas (Marocco, ’76), Farah Khelil (Tunisia, ’80) e Massinissa Selmani (Algeria, ’80) sono gli interpreti di questo talentuoso e versatile scenario, un palcoscenico vivace e dinamico che contraddistingue la multiforme contemporaneità nordafricana.

I tre artisti protagonisti dell’esposizione sono nomi noti a livello internazionale e spiccano per una ricercatezza estetica matura e incisiva. Massinissa Selmani è fra i protagonisti della mostra di Okwui Enwezor alla Biennale di Venezia - per la quale ha inoltre ricevuto una Menzione Speciale – e della Biennale di Lione; Safaa Erruas era quest’anno fra gli artisti invitati alla prestigiosa Biennale dell’Avana; Farah Khelil ha da poco concluso una mostra al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Palma di Maiorca.

Lontana dal tentativo di definire una specificità generazionale e tanto meno geografica, CARTE BLANCHE ­– che nel titolo suggerisce la predilezione degli artisti all’utilizzo del disegno come medium espressivo o della carta come strumento – non vuole circoscrivere la dimensione estetica dell’arte emergente nordafricana, quanto al contrario valorizzarne le differenze, nell’approccio linguistico e nella grammatica stilistica. Fuori da facili retoriche culturali, si vuole offrire un punto di riflessione sulle realtà estetiche locali, consolidando chiavi di lettura inedite ed esaltandone la multidisciplinarietà: come dimostrano i diversi linguaggi fatti propri dagli artisti coinvolti, capaci di spaziare dal disegno alla fotografia, dal video all’installazione.

Le opere che la marocchina Safaa Erruas presenta a Milano intrecciano grazia e dolore, suggestione e pericolo, in un gioco di specchi dove l’apparente incanto si spezza, per lasciare il posto a strumenti di minaccia ripresi dal quotidiano. Aghi, vetri rotti, siringhe pungenti o fili di ferro si condensano dietro l’illusione di delicate e innocenti installazioni, in una duplicità tagliente che seduce per poi tradire lo spettatore.

La tunisina Farah Khelil concentra invece la sua ricerca estetica sui delicati equilibri fra scrittura, lettura e immaginazione, trasferendo l’attenzione sulla dimensione dello spettatore. Immagini e parole si alternano e si nascondono a vicenda, dando vita a nuove e autentiche rappresentazione della realtà, distanti dai cliché che a volte definiscono la cultura contemporanea.

L’algerino Massinissa Selmani infine, noto per le sue mise-en-scène tragicomiche, espone una selezione di lavori dove è il disegno, nella sua potente semplicità, a svelare scenari paradossali e ironici, per lo più ispirati a notizie o archivi fotografici ripresi da giornali locali. Come esperimenti del reale, manipolati e portati all’assurdo, le opere di Selmani giocano sul filo dell’ambiguità e rievocano l’inclinazione al sarcasmo, molto frequente nella letteratura algerina.


NOTE BIOGRAFICHE

Safaa Erruas è nata a Tétouan (Marocco) nel 1976, al cui Institut National des Beaux-Arts si è laureata nel 1998. Attualmente vive e lavora a Tétouan. Al suo attivo ha numerose mostre in importanti Musei stranieri, come il Palais de Tokyo di Parigi, il Muhka Museum di Anversa, il Kunstforening di Oslo, il Musée de Marrakech, il MoCADA Museum di New York, l’Institut de Monde Arabe di Parigi o l’Emirates Palace di Abu Dhabi; ma anche partecipazioni a Festival e Biennali, come la recente Havana Biennale (2015), la Biennale di Alessandria (2010) e la Dakar Biennale in Senegal (2006 e 2002).

Farah Khelil è nata a Cartagine (Tunisia) nel 1980. Attualmente vive e lavora fra Tunisi e Parigi. Nel 2007 si laurea all’Insitut des Beaux-Arts di Tunisi e nel 2014 si specializza con un PhD in Arte e Scienza alla Sorbonne di Parigi. Dal 2010 insegna Arte Visive alla Panthéon-Sorbonne Parigi I. Fra le sue recenti mostre, Mare Medi Terraneum all’Es Balurad Museum of Modern and Contemporary Art di Palma de Mallorca (2015), Un cabinet de curiosités all’Undercurrent Projects di New York (2014), Mapp’ing E-Fest al Palais Abdellia di Tunisi, Resitution al Centre d’Art de Port-de-Bouc di Martigues in Francia (2014) e la collettiva Perception de la Ciutat al Centre Civic Fort Pienc di Barcellona (2006).

Massinissa Selmani è nato ad Algeri (Algeria) nel 1980. Attualmente vive e lavora a Tours (Francia). Selmani è fra gli artisti dell’attuale 56esima Biennale di Venezia, nell’ambito della quale ha ricevuto una Menzione Speciale per la sua partecipazione alla mostra centrale All the World’s Futures, curata da Okwui Enwezor. L’artista è fra i protagonisti della Biennale di Lione 2015 e le sue opere sono anche presenti alla Triennale de Vendome, in Francia. Fra le sue mostre più importanti si ricordano la personale al CCC di Tours (2015), la partecipazione all’International Festival of Video Art di Casablanca (2014), alla Dakar Biennale (2014) e quella al Festival Alternative di Belgrado (2012).
 
Milano, Officine dell’Immagine
CARTE BLANCHE. Giovani Artisti dal Nord Africa
Safaa Erruas, Farah Khelil, Massinissa Selmani

a cura di Silvia Cirelli

22 ottobre 2015 – 6 gennaio 2016
inaugurazione: giovedì 22 ottobre, ore 19

Officine dell’immagine, via Atto Vannucci 13 Milano
info: tel. +39 02 91638758 -  www.officinedellimmagine.it - info@officinedellimmagine.it
Ingresso libero
Orari: martedì – venerdì: 15 – 19, sabato 11 – 19; lunedì e giorni festivi su appuntamento.

Catalogo in galleria


23 settembre 2015

PAVIA | I mille volti dell'Africa in mostra al Castello Visconteo | Dal 24 ottobre





Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata
I MILLE VOLTI DELL’AFRICA
IN MOSTRA A PAVIA

 
Dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, al Castello Visconteo di Pavia, l’esposizione Continente Africa offrirà uno sguardo approfondito sull’arte africana contemporanea attraverso 70 lavori di 35 tra i suoi autori più rappresentativi.

Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata
Pavia esplora la frontiera artistica del nuovo millennio.
Al Castello Visconteo, dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, Continente Africa getterà uno sguardo approfondito sulla creatività artistica del continente africano.

La mostra, curata da Giosuè Allegrini e Sarenco, promossa e organizzata dal Comune di Pavia - Settore Cultura e Turismo e dalla Fondazione Sarenco, con il sostegno dell’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, la collaborazione dei Musei Civici del Castello Visconteo, e con il contributo di UBI, presenterà, in alcuni casi per la prima volta, 70 dipinti, sculture, fotografie e installazioni di 35 tra più rappresentativi esponenti dell’arte africana contemporanea, quali Mikidadi Bush, George Lilanga, Esther Mahlangu, Cheri Samba, Seni Camara, Efiaimbelo, Paa Joe, Graeme Williams, Guy Tillim, Ricardo Rangel e altri.

Fin dall'inizio di questo mandato - dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia - abbiamo privilegiato le iniziative culturali di respiro internazionale: l'esperienza della mostra sull'arte africana sarà senza dubbio la più rilevante e affascinante di questo primo scorcio del nostro periodo amministrativo.
Un viaggio emozionante in una delle frontiere artistiche del nuovo millennio e un’occasione imperdibile per alzare lo sguardo della nostra città su quella parte di mondo così tormentata ma così affascinante”.
L'Amministrazione comunale - continua Giacomo Galazzo - è orgogliosa di accogliere questi capolavori, con la storia della loro terra che li accompagna e che ci arricchirà davvero. Per noi questi giorni saranno stimolo per continuare in futuro il nostro percorso culturale, da Pavia al Mondo”.

La rassegna approfondirà il complesso e articolato panorama creativo africano  spesso confinato all’interno di collezioni private e raramente accolto da istituzioni pubbliche. Oggi l’arte africana si muove tra un passato coloniale non ancora superato, un presente postcoloniale dalle molteplici sfaccettature e le rigide leggi del mercato dell’arte; una realtà problematica, ma per certi aspetti estremamente intrigante in forza del nomadismo intellettuale a essa correlato. Come scrive Achille Bonito Oliva, nel suo testo in catalogo, “E’ chiaro che partendo dal nomadismo si arriva naturalmente ad intercettare l’arte africana contemporanea per il fatto che essa è un deposito di spunti, direi anche involontari, di linguaggi che noi abbiamo scremato in maniera laica”.

La nascita dell’arte africana contemporanea può essere fatta risalire alla metà del secolo scorso, quando i vari paesi del continente iniziavano la loro lotta per l’indipendenza dal colonialismo europeo. È in questi anni che si afferma la tecnica della pittura - se non addirittura del disegno - prima confinata a una connotazione meramente decorativa della scultura. È indubbio che le maggiori novità, negli ultimi decenni, siano soprattutto pittoriche. Artisti come Cheri Samba, Lilanga, Ester Mahlangu, Mikidadi Bush, si fanno portavoce di un’arte che è riuscita ad affermarsi in maniera autonoma dagli influssi occidentali e dalla tradizione figurativa autoctona.
Per quanto riguarda la scultura, il panorama si connota per una estrema varietà di forme e tecniche adottate o inventate dagli artisti africani contemporanei - da Seni Camara a Paa Joe, da Simon Dastani a Efiaimbelo - al punto da rendere arduo ogni tentativo di raccoglierle in una prospettiva unitaria.

Un’altra forma di espressione molto usata e molto rappresentata nella mostra di Pavia è quella della fotografia. Nelle sale del Castello Visconteo si esporrà una selezione di scatti d’autore: sia i precursori della fotografia del continente che gli autori d’oggi - da Graeme Williams a Guy Tillim, da Ricardo Rangel a Ousmane Ndiaye Dago - che hanno sviluppato un singolare modo di leggere la realtà e di raccontarla. E' l’immagine di un’Africa che rivendica con orgoglio la differenza delle sue identità, delle sue culture, delle sue tradizioni, del suo passato, così come delle lingue e delle sfortune dei popoli che la compongono.
Catalogo in mostra.
 


CONTINENTE AFRICA. Arte africana contemporanea
Pavia, Castello Visconteo (viale XI Febbraio 35)
24 ottobre - 29 novembre 2015

Inaugurazione: sabato 24 ottobre, ore 11.00

Orari: martedì - domenica, 10.00 - 17.50. Chiuso lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Biglietti: Euro 4.00
Informazioni: tel. 0382.399770; museicivici@comune.pv.it