TRANSLATE

27 marzo 2015

TEATRO: LA VITA IN ATTESA DI E CON PINO GROSSI

La vita inattesa

Uno spettacolo di e con

Pino Grossi
“le voci sono come i ricordi, la loro assenza ci lascia vuoti”
Un uomo si racconta, racconta della sua vita in…attesa, ha con se poche cose
“troppi oggetti…troppi ingombri” le trasporta in una scena spoglia che si popolerà via via dei suoi ricordi, quelli che ha voluto e dovuto fermarsi, ma è proprio nel “fermarsi” che ha trovato il suo senso,“mi fermo e basta allora riesco a non oscillare più”
in quello spazio mentale e sentimentale che l’ha condotto a riordinare la sua vita scandendola in alcuni dei grandi avvenimenti intimi che appartengono ad ogni individuo.
Mentre vive dei giorni che passano “la sua vita in attesa” inattesi alcuni temi si affacciano alla mente e lui li percorre ritrovando i suoi giochi bambini che si interrompevano perché i corpi restavano immobili “se ne stava lì ferma senza muoversi e aspettavo aspettavo che da un momento all’altro si alzasse” ma quei giochi bambini si interrompevano anche perché la vita che cresceva reclamava il suo spazio “una giovane ragazza sempre in volo come una freccia” e lui è li che osserva trattiene a sé i gesti e i profumi, li fa scorrere nel tempo “un tempo che non è più un tempo che consuma” e nel sangue quello che resterà sconosciuto
non avrebbe conosciuto il tempo del sangue che non sgorga da ferite”
E lui è li che scompone e ricompone, cercando l’armonia, come in una partitura musicale fatta di tanti intervalli..indossa vari abiti con cui adorna la sua “vita…inattesa”, invoca un padre che potrebbe anche non essere suo padre.
Come un personaggio di Gogol, parla di scarpe da comprare come fosse un’ esigenza primaria che non è solo fisica, ma filosofica.
Ri-costruisce la sua vita attraverso le voci che riecheggiano mute…
“Le parole non avevano più suono e non ce n’era bisogno”
e le libera in un ritmo a volte disordinato che somiglia a una danza che non soggiace a regole imposte “ritmo che incalza nello spasimo di una attimo che vive..rivela”
La vita, la sua vita In Attesa è fatta di foto mai scattate, di lettere mai scritte, perché lui non sa che farsene, i ricordi li ha registrati in un nastro che solo le sue orecchie possono ascoltare, sono i suoi “intervalli” sono il suo “sangue necessario”, ma anche lui, tra un intervallo e un altro, ha “vissuto” così come fanno tutti gli esseri umani “ho avuto amici e nemici, ho avuto ambizioni e delusioni
e ho fatto anche promesse” e come uno spettatore ignaro che pur non volendo diventa protagonista, sa ancora “calzare” quella vita fatta di piccoli passi che inattesi continuano a muoverlo.


Pino Grossi

25 marzo 2015

LIBRI: A SPASSO PER ROMA COL COMMISSARIO PONZETTI


Alla Biblioteca Valle Aurelia 
venerdì 27 marzo alle 17,30

A spasso per Roma col commissario Ponzetti


Incontro con Giovanni Ricciardi, autore della fortunata serie di romanzi che hanno per protagonista il commissario Ponzetti.
Dialogo-intervista con Riccardo D'Anna.


Giovanni Ricciardi, 49 anni, è professore di greco e latino in un liceo romano. Per Fazi editore ha pubblicato cinque romanzi: I gatti lo sapranno (2008), Ci saranno altre voci (2009), Il silenzio degli occhi (2011), Portami a ballare (2012), Il dono delle lacrime.

Riccardo D'Anna, 50 anni, è italianista, collaboratore del dizionario biografico degli italiani e scrittore. Il suo ultimo romanzo è del 2014, Compro fallimenti, Memori editore.

ARCHITETTURA: COSTRUIRE L'ARCHITETTURA GIANANDREA BARRECA

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA

Venerdì 27 marzo, ore 17.15
Costruire l’Architettura

Gianandrea Barreca

Gher - abitazione tipica mongola



Nuovo appuntamento, venerdì 27 marzo allo Spazio A, in lungarno Benvenuto Cellini 13a, per “Costruire l’Architettura”, la rassegna organizzata dalla Federazione Architetti PPC Toscani, in collaborazione con la casa editrice Forma, che sviluppa, attraverso appuntamenti settimanali, il tema della costruzione dell’architettura nella pratica professionale contemporanea. L’ospite di questa settimana, alle ore 17.15 come sempre, sarà Gianandrea Barreca, titolo dell’incontro “Architecture as Exploration -  A Travel to Mongolia”.

Masterplan Italian Living Culture - Mongolia bassa


Durante il suo intervento Barreca racconterà, in sintesi, il lavoro di tre anni sviluppato con il proprio studio Barreca & La Varra, nel territorio estremo e nel paesaggio urbano rarefatto della Mongolia. Progetti architettonici e urbani, masterplan, ricerche sulle trasformazioni in corso e sulle forme dell’abitare. Un’analisi molto ampia, un’esperienza unica, ricca di temi, suggestioni e stimoli che ha permesso di tracciare un quadro su uno dei paesi che ha i massimi tassi di crescita al mondo e che sta, al contempo, riconfigurando radicalmente i suoi principi insediativi, ponendosi domande sul ruolo dell’architettura e del disegno urbano.

Misheel EXPO - edificio in Ulaanbaatar bassa


Tra i lavori che verranno presi in esame, anche l’Italian Living Culture, una new town interamente made in Italy che verrà realizzata a 25 km da Ulan Bator. L’idea del nuovo insediamento è caratterizzata dall’integrazione tra differenti paesaggi. In primo luogo, la parte più compatta della città, un'area intensamente abitata e progettata per edifici commerciali, residenze e spazi pubblici. In secondo luogo la parte a minore densità destinata a ospitare ville di diversa dimensione ognuna caratterizzata da uno spazio aperto privato. Tra le due parti un parco urbano di circa 10 ettari che diventerà lo snodo funzionale tra i due diversi ambienti, luogo di integrazione e, insieme, di distinzione tra la zona più urbana e quella suburbana.   

CINEMA : LA VERSILIA DEGLI ANNI SESSANTA


Da alcune sequenze di un film incompiuto l’operazione sostenuta dalla Fondazione BML
Noi, i giovani dell’appartamento, la Versilia degli anni Sessanta
Giovedì 26 marzo alle 21 proiezione del docufilm di Alessandro Tofanelli e presentazione del libro di Umberto Guidi. Ingresso libero



“Noi i giovani dell’appartamento”. Giovedì 26 marzo alle 21 al Cinema Centrale (Viareggio), la Fondazione Banca del Monte di Lucca in collaborazione con EuropaCinema e il Lucca Film Festival, organizza la proiezione del docufilm dedicato alla Versilia della seconda metà degli anni ’60.

Questa realizzazione è composta da alcune sequenze cinematografiche tratte dal romanzo di Franca Taylor “Noi i giovani dell’appartamento” (uscito nel giugno del 1966 da Guanda e ristampato dall’editrice “Il Cardo” nel 1991) custodite per quasi cinquant’anni dal figlio di Franca Taylor, John Gattai. Finché l’associazione Italia Nostra ha proposto il restauro della vecchia pellicola e la ricostruzione della storia di questo “film interrotto”, resa possibile dal contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Con questa operazione, Italia Nostra ha voluto onorare la memoria di Franca Taylor, che è stata fondatrice della sezione viareggina dell’associazione.

Il documentario che ne è nato, ideato da Tofanelli in collaborazione con Umberto Guidi, racconta la storia di questo tentativo di produzione cinematografica “autarchica” (per dirla alla Moretti), utilizzando i brani restaurati, che sono stati inseriti in un contesto narrativo che si avvale di riprese ex novo, interviste filmate ai protagonisti, foto d’epoca. Ne è uscito un ritratto della Viareggio della seconda metà degli anni ‘60 e della voglia di fare cinema che attraversava tanta gioventù di allora.
Umberto Guidi ha firmato il saggio “Cinema riscoperto”, che descrive questa complessa operazione di recupero: un libro che inquadra il fenomeno in un contesto storicizzato, raccontando anche di altri tentativi produttivi indipendenti, da “Pioggia d’estate” (1936) a “Le avventure di Pinocchio” (1946), fino a “Il buttero che vinse la morte – Giorni di sangue” (1967).

La proiezione del docufilm, già mostrato in anteprima a EuropaCinema nell’ambito delle “lezioni di cinema” riservate alle scuole, è a ingresso libero.

Il documentario
“Noi i giovani dell’appartamento”. Regia di Alessandro Tofanelli; sceneggiatura di Barbara Baroni. Produzione Un Fiorino cinema e arte per Fondazione Banca del Monte di Lucca e Italia Nostra Versilia. Durata 62 minuti.

Il libro
“Cinema riscoperto – Franca Taylor e il sogno interrotto del film ‘Noi i giovani dell’appartamento’” di Umberto Guidi. Edizioni L’Ancora per Fondazione Banca del Monte di Lucca e Italia Nostra Versilia.


ARTE: MICHELANGELO E LA PIETA' VATICANA


Venerdì 27 marzo 2015, ore 18.00
Biblioteca dell'Archiginnasio - Sala dello Stabat Mater
Piazza Galvani, 1 - Bologna
ARTELIBRO
Festival del libro e della storia dell'arte
presentaMICHELANGELO. LA PIETA' VATICANA
di Sergio Risaliti e Francesco Vossilla
Proiezione di scene da
"Il pianto della statua. Il compianto di Niccolò dell'Arca"
di Elisabetta Sgarbi

Intervengono
Sergio Risaliti e Francesco Vossilla, Autori del volume
Elisabetta Sgarbi, Direttore Editoriale Bompiani
Stefano Zuffi, Critico d'arte

Ingresso libero fino as esaurimento posti



Un miracolo da un sasso senza forma. La perfezione e la bellezza che tutto il mondo ci invidia. 

Nell’autunno del 1497 Michelangelo aveva appena terminato a Roma il Bacco con satiro, prima scultura moderna dedicata a Dioniso: dio di forma umana, morto e risorto secondo i miti dei greci e dei romani. Fu allora che il cardinale Jean Bilhères de Lagraulas chiese a Michelangelo di scolpire “una Vergine Maria vestita con Cristo morto, nudo in braccio” per abbellire l’antica rotonda di Santa Petronilla. Un salto di tema vertiginoso dalla mitologia pagana all’iconografia cristiana. In un anno appena, tra il 1498 e il 1499, Michelangelo vinse ‘la natura’ e si avvicinò a Dio, cavando dal marmo la Pietà. Come scrisse Giorgio Vasari nel 1568: “certo è un miracolo che un sasso, da principio senza forma nessuna, si sia mai ridotto a quella perfezione, che la natura a fatica suol formar nella carne”. Gli studi sull’arte di Michelangelo hanno poco affrontato i rapporti tra l’artista e i suoi committenti, per mettere in primo piano il fulgore geniale del maestro fiorentino. Sergio Risaliti e Francesco Vossilla affrontano invece la Pietà vaticana – opera tra le più ammirate di Michelangelo, già considerata nel Cinquecento uno dei vertici della statuaria di ogni tempo – concentrandosi in particolar modo sulla figura di Jean Bilhères de Lagraulas. L’indagine permette, inoltre, di approfondire alcuni degli aspetti più originali della raffigurazione: la ‘sospensione della morte’, la sublimazione degli aspetti più drammatici dell’evento attraverso la bellezza del nudo di Gesù e la grazia del volto di Maria, la studiata anatomia e l’arduo tema dell’incarnazione. Gli autori rispondono ad altri quesiti. Dove fu posizionata la scultura in Vaticano? Perché Maria appare così giovane? Cosa ha spinto Michelangelo a firmare l’opera?

Sergio Risaliti si è laureato in Storia dell’Arte modernae contemporanea a Firenze, è ideatore e curatore di mostre e grandi eventi, scrittore e giornalista. Ha diretto sedi espositive pubbliche e private tra cui Palazzo delle Papesse a Siena e Quarter Centro per l’Arte Contemporanea a Firenze. Nel 2012 ha ideato l’accostamento dei Crocifissi di Donatello, Brunelleschi e Michelangelo nel Battistero di Firenze. Con Cristina Acidini (ideatrice) ed Elena Capretti ha curato la mostra Michelangelo. Incontrare un artista universale, presso i Musei Capitolini di Roma. Collabora regolarmente con “Il Venerdì di Repubblica”, il “Corriere Fiorentino” e “Arte”. Da novembre 2014 è membro onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno.

Francesco Vossilla si è laureato in Museologia a Firenze, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura. Ha insegnato e insegna per molte istituzioni italiane e straniere, tra cui l’Università di Firenze, i programmi italiani del Middlebury College e della Gonzaga University, l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli. Ha concentrato le sue ricerche sulla storia del collezionismo dei Medici e l’arte tardo-rinascimentale, e dedicato monografie a Michelangelo, Baccio Bandinelli, Benvenuto Cellini, Bartolomeo Ammannati e Giovanni Bologna. Da novembre 2014 è membro onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno.
Dal 2007 Sergio Risaliti e Francesco Vossilla hanno avviato un’indagine non convenzionale sull’opera di Michelangelo. Ne sono nati una serie di volumi scritti a quattro mani dedicati al Bacco, alla Zuffa dei Centauri e al David.

Sergio Risaliti, Francesco VossillaMichelangelo. La pietà vaticanaSaggi Bompiani, pag. 126, prezzo 15,00 euro  

Per informazioni
NOEMA: tel. 051230385 - info@artelibro.it




 

Per modificare il profilo di iscrizione | Per non ricevere la comunicazione | Visualizza mail nel Browser

APPUNTAMENTI CON L'ARTE XI E ULTIMA LEZIONE

 







XI e ultima lezione – giovedì 26 marzo 2015, ore 18.00

Le avventure di Veronica. Cavalcata molto personale nella storia del ritratto fotografico
a cura di Ferdinando Scianna, Fotografo e Scrittore

TEATRO DELLA COMETA
Via del Teatro Marcello, 4 - Roma

Dal 6 novembre 2014 al 26 marzo 2015 il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, “mette in scena” al Teatro della Cometa, autentico gioiello nel cuore di Roma, una delle sue iniziative culturali più attese e più seguite: il corso di storia dell’arte, che quest’anno ha come tema e titolo “IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA”, undici lezioni per raccontare la storia del ritratto dall’antichità alla Pop Art.
Per affrontare questo affascinante tema, la Delegazione romana del FAI propone un esclusivo viaggio nei secoli e negli stili artistici alla scoperta dei volti-capolavoro che hanno segnato la storia dell’arte, dagli albori alla grande ritrattistica greca e romana, dalle icone alla spiritualità di San Francesco, dalla regalità rinascimentale ai volti parlanti del barocco, dai ritratti borghesi alle immagini simbolo della cultura di massa. Con particolare attenzione alla fotografia e ai risvolti psicologici dell’autoritratto.
Per l’ultimo appuntamento, giovedì 26 marzo 2015, è previsto l’incontro con il fotografo e scrittore Ferdinando Scianna che presenta Le avventure di Veronica. Cavalcata molto personale nella storia del ritratto fotografico. Da sempre, la storia del ritratto accompagna la storia dell’umanità attraverso sculture, dipinti e, dalla metà dell’Ottocento, anche attraverso la fotografia. Da quel momento, per quasi due secoli, nasce e si sviluppa una storia nuova e diversa del ritratto e del nostro rapporto con noi stessi e gli altri. Secondo il celebre fotografo, la storia della fotografia di ritratto coincide, più che in ogni altra forma di rappresentazione, con la storia stessa della società moderna. Tale premessa è l’inizio di un affascinante viaggio, da Daguerre ai nostri giorni, dentro la vicenda culturale del nostro tempo.
Il corso IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA è uno degli appuntamenti più importanti nel programma 2014-2015 della Delegazione FAI di Roma, che da oltre vent’anni promuove i corsi d’arte nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad amare e proteggere il nostro straordinario patrimonio culturale.
marzo 2015

 Con il patrocinio di                                                                     Sede degli incontri






Iniziativa:       IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA
                       11 lezioni per raccontare la storia del ritratto dall’antichità alla Pop Art”      

Sede:             Teatro della Cometa
Via del Teatro Marcello, 4 -  Roma

Ideazione e Organizzazione:
FAI – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma

Durata:           dal 6 novembre 2014 al 26 marzo 2015
                       
Orario:           ore 18.00
Ogni incontro avrà la durata di circa 75 minuti.

Contributo di partecipazione per tutto il corso:            
150 euro per iscritti FAI, 180 euro per i non iscritti FAI per l’intero corso, fino ad esaurimento posti.
           
Iscrizioni:       bonifico (Unicredit Banca – Agenzia n.6 intestato a FAI COMITATO DI ROMA IBAN:IT75W0200805205000010281145)

Presso la Delegazione FAI di Roma, Piazza dell’Enciclopedia Italiana 50.  L’iscrizione alle singole lezioni è legata alla disponibilità dei posti e potrà essere effettuata direttamente al Teatro della Cometa prima di ogni incontro a partire dalle ore 17.30.

Informazioni:
Delegazione FAI di Roma
Piazza dell’Enciclopedia Italiana, 50 - 00186 Roma
tel. 06-6879376
fax. 06-6879149

23 marzo 2015

"LIBRI AL CENTRO" - DIRETTO DA ROBERTO IPPOLITO


SI AVVICINA IL BIS DI “LIBRI AL CENTRO”
PER STARE ANCORA IN MEZZO ALLA FOLLA

Dal 13 al 19 aprile a Cinecittàdue la seconda edizione dell’unico festival di una settimana intera
in un centro commerciale. Diretto da Ippolito con gli scrittori di grande richiamo di narrativa e saggistica.
Apre Iacona, poi Almerighi, Boncinelli, Carandini, Casadio, Damilano, De Cataldo, Gazzola, Giorgione,
Koch, Latella, Lillo, Marcellini, Marone, Marzano, Nisini, Presta, Pruzzo, Terranova e Vergassola.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'Libri al centro'  Cinecittàdue


Roma, 23 marzo 2015 - È il momento del bis. La seconda edizione di “Libri al centro” a Cinecittàdue si avvicina. L’unico festival letterario che per una settimana intera si svolge in un centro commerciale (viale Palmiro Togliatti 2 Roma, metro A Subaugusta e Cinecittà) torna da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015. Forte dei risultati registrati lo scorso anno per affluenza di pubblico e interesse suscitato, ha l’obiettivo di stare ancora in mezzo alla folla con gli autori più prestigiosi.


I nomi scelti dal direttore editoriale Roberto Ippolito sono infatti di grande richiamo, per la narrativa come per la saggistica. L’apertura è affidata a Riccardo Iacona, seguito da Mario Almerighi, Edoardo Boncinelli, Andrea Carandini, Giovanna Casadio, Marco Damilano, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Giorgione, Roberto Koch, Maria Latella, Marco Lillo, Susanna Marcellini, Lorenzo Marone, Michela Marzano, Giorgio Nisini, Marco Presta, Roberto Pruzzo, Nadia Terranova e Dario Vergassola. E in più “I tanti Pasolini”, la mostra fotografica dell’Archivio Riccardi, curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni dalla morte.

L’evento, organizzato da Cinecittàdue con la collaborazione delle Librerie Arion e di Espressamente Illy, non ha pari. L’ambizione è forte e Ippolito lo dice apertamente: “Portare gli autori italiani più importanti all’interno di un centro commerciale per sette giorni di seguito a molti poteva sembrare una pazzia. Ma il successo ottenuto con la prima edizione ci ricorda, ammesso sia necessario, che scommettere sulla cultura non è mai una pazzia. Tuttavia non ci basta. Quest’anno vogliamo fare ancora di più, coinvolgendo ancora più persone e continuando a valorizzare la vitalità della cultura italiana in un luogo sinonimo di vitalità. A Cinecittàdue si viene per stare insieme e ricevere nuovi stimoli”.
La vitalità di cui parla il direttore editoriale si traduce in un programma ricchissimo, che spazia dai romanzi all’attualità passando per la politica, l’arte, la fotografia, lo sport, la cucina, con i libri pubblicati da Bur, Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Longanesi, Mondadori Electa, Rizzoli, Ultra e Utet. I diciotto incontri e la mostra si svolgono nella terrazza “Espressamente Illy”, al terzo livello, perfettamente integrata con tutti i negozi dei livelli inferiori e affacciata sulla “piazza” del centro commerciale, pertanto un punto strategico che gode della massima visibilità. Nei giorni del festival sono previste anche degustazioni a cura dell’Associazione Romana Sommelier.
Osserva Marcello Ciccaglioni, presidente dell’Associazione Commercianti di Cinecittàdue e del gruppo Arion: “La prima edizione di 'Libri al centro' è sembrata un miracolo, ma forse il vero miracolo è continuare sulla stessa strada, cosa per nulla scontata. L’impegno dei commercianti è un segnale importante per la valorizzazione dei nostri talenti e delle risorse intellettuali”.
Sono infatti i negozianti a finanziare completamente il festival. Ma è stretto il legame con le istituzioni. “Libri al centro” viene inaugurato alle 17.30 di lunedì 13 aprile dall’Assessore comunale alla cultura e al turismo, Giovanna Marinelli. La manifestazione si svolge con il patrocinio di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma. Inoltre l’evento è studiato dagli allievi del Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale della Sapienza accompagnati dalla coordinatrice didattica Maria Francesca Gagliardi.
Questa rassegna letteraria ha una particolare rilevanza sociale per l’occupazione, nel vero senso della parola, di un centro commerciale con la cultura. E anche per il fatto che Cinecittàdue si trova in un’area di Roma ad alta densità abitativa, ma estranea alle grandi manifestazioni che privilegiano il centro storico. La promozione della lettura avviene pertanto con caratteristiche originali in un paese che ha visto scendere in Italia il numero dei lettori di almeno un libro in un anno dal 46% del 2012 al 41% del 2014, in base ai dati Istat. Insomma con il festival, davvero “Libri al centro”.
Tanto che la rassegna, dal 13 al 19 aprile, condiziona completamente la vita del centro commerciale. Da prima dell’inizio degli incontri, 18 in tutto, vengono sospesi gli annunci commerciali. Parlano gli scrittori! La struttura si è già distinta per la sua sensibilità nel promuovere attività culturali, dall’organizzazione di mostre d’arte contemporanea alla recente iniziativa di solidarietà “Cinecittàdue sostiene le famiglie in difficoltà”. Ancora una volta quindi si conferma una realtà dinamica, capace di dialogare con le istituzioni locali e di farsi voce delle esigenze dei cittadini e del territorio.
Roberto Ippolito, direttore editoriale di “Libri al centro”, ha conosciuto un nuovo successo con “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Ignoranti” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.          
Libri al centro
@Librialcentro
Da lunedí 13 a domenica 19 aprile 2015
Con la collaborazione di Librerie Arion e Espressamente Illy
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo e di Biblioteche di Roma
Evento studiato dal Master Editoria, Giornalismo e Management culturale dell'Università La Sapienza
Centro commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma
Metro A fermata Subaugusta e Cinecittà
Direttore editoriale: Roberto Ippolito

TEATRO: DARIO CECCHINI EXPERIMENTAL TRIO

POLITEAMA IN PRIMO PIANO 2015

Ridotto
TEATRO POLITEAMA PRATESE
V Edizione

Martedì 24 Marzo, ore 21.15
DARIO CECCHINI EXPERIMENTAL TRIO
DARIO CECCHINI sax
GUIDO ZORN contrabbasso

BERNARDO GUERRA batteria

Apericena a partire dalle ore 20.00

Dario_Cecchini-Foto-Paolo-Soriani




Martedì 24 marzo a Politeama in Primo Piano 2015, la stagione del Ridotto del Teatro Politeama Pratese a cura di Mirko Guerrini, arriva Dario Cecchini Experimental Trio. Già dal nome del progetto si esplicita lo spirito del gruppo che, partendo da composizioni di Cecchini, sassofonista e compositore da anni attivo nella scena musicale nazionale e internazionale, sperimenta nel trio soluzioni e linguaggi per nuovi percorsi improvvisati e musicali.

Cecchini continua infatti a esplorare quei territori a cavallo fra jazz, funk, ritmi composti e sonorità moderne che da anni caratterizzano l’attività dei Funk Off e Jazzasonic, affidandosi in questa occasione anche alla creatività e all’imprevedibilità ritmica di due dei più affermati musicisti della nuova generazione, Guido Zorn al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria.

Tutti i concerti di POLITEAMA IN PRIMO PIANO si tengono nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama Pratese alle ore 21.15, preceduti da un apericena alle ore 20. Il costo per l’apericena ed il concerto è di 15 € (occorre prenotarsi allo 0574 603758), per il solo concerto di 7 €.

Per informazioni e prevendita
Teatro Politeama Pratese
Via G. Garibaldi 33 – PRATO
tel. 0574/603758  - fax  0574/445580

LIBRI : LA CARTA DELLA REGINA

  
Lasciarono la costa e penetrarono in un’ampia valle contornata da montagne che sembravano zanne pronte ad addentare il cielo. Poi il paesaggio si ammorbidì: aranceti, oliveti, vigne, campi a ortaggi; in fondo, quasi celato da un grande parco, ecco il baglio.”

Giorgio Caponetti
LA CARTA DELLA REGINA
in libreria dal 19 marzo

La terza avventura di Alvise Pàvari dal Canal ci porta in Sicilia.
L’abbiamo conosciuto nella sua Venezia, alle prese con il fantasma del Colleoni, in
Due belle sfere di vetro ambrato; l’abbiamo seguito nella Maremma etrusca in Venivano da lontano.
Ne sa parecchio di cavalli, ama il buon cibo, le belle donne e la musica sempre. Il suo palazzo sul Canal Grande gli dà grande gioia e grandi tribolazioni.
La carta della regina lo porta nell'Isola del sole, dove un invito a nozze si trasforma in un viaggio del tempo, fino all’epoca in cui regnava Adelasia, che aveva il dono e la lungimiranza di trarre il meglio dalla diversità di etnie e culture.
 

MARCOSultra, 336 pagine
12 euro

 


ARTE: VIDEOTECA GAM INCONTRO CON GIULIO PAOLINI


VideotecaGAM
24 marzo | 24 maggio 2015
GIULIO PAOLINI
Unisono, 1974
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 24 marzo 2015, ore 18.30
VideotecaGAM presenta martedì 24 marzo alle 18.30 un incontro con Giulio Paolini

L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà Unisono, video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. 
Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini.
Unisono dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte.
Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015.

GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero

ora in corso:
fino al 19 luglio 2015 | Modigliani e la Bohème di Parigi
fino al 6 aprile 2015 | Vitrine | Rä di Martino
fino al 6 aprile 2015 | Surprise | Aldo Mondino
fino al 22 marzo 2015 | VideotecaGAM | Pier Paolo Calzolari