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11 luglio 2016

ACCADE ALLA GAM Salotto negli uffici e formiche giganti in caffetteria



ACCADE ALLA GAM


Salotto negli uffici e formiche giganti in caffetteria. Con il caldo arrivano anche le novità: gli spazi sociali della GAM si rinnovano.Da lunedì il pubblico potrà accedere anche nell’atrio degli uffici del museo, dove è stato allestito un salotto firmato Studio 65 e realizzato da GUFRAM: un nuovo luogo di riunioni di lavoro per i curatori del museo, ma anche di occasionali incontri e saluti: ci si può sedere sul glorioso Divano Bocca pop o sulle poltrone della serie Capitello, sopra un tappeto di nuvole, e magari veder passare anche un artista con il direttore Carolyn Christov-Bakargiev!


Inoltre nella caffetteria del museo, gestita da IlCatering di Lorenzo Casazza, la giovane artista di Chicago, Erin Hayden (nata nell’Illinois nel 1990), appena approdata a Torino, si è lanciata nella creazione di un gigantesco Wall Painting intitolato “Incontro”, che dona alle collezioni permanenti della GAM. Hayden è un’artista femminista e dedicata a valorizzare la pittura in epoca digitale in cui troppe immagini sono virtuali e immateriali. Sui muri della caffetteria, ora rosa shocking, campeggiano gigantesche e inquietanti formiche nere.  

Di questa nuova opera l’artista afferma: “Volevo imbrogliare gli avventori del bar, attraverso un meccanismo di illusione ottica prima di tutto, aggiungendo finte finestre che sembrano riflesse dalla luce sui muri e ho voluto portare nello spazio l’immagine di altri organismi viventi che, quando mangiamo, di solito non ci piace vedere. Le formiche sono forti e resistenti, resilienti e affascinanti creature.” Dopo i recenti studi alla Northwestern University, Erin Hayden espone nel 2016 nella mostra “Intention to Know” alla Stony Island Arts Bank, centro d’arte creato dall’artista Theaster Gates nella Southside di Chicago. La sua opera è stata recensita in diverse riviste e pubblicazioni, come il Chicago Tribune, New City: Art, Studio Magazine, Mutantspace, Frieze e Artforum. 
Questo progetto è il primo di una serie di commissioni a giovani artisti italiani e internazionali di nuove pitture  murali nella Caffetteria della GAM.

6 giugno 2016

CONFERENZE: GRISELDA POLLOCK


 

ATTI DISCORSIVI
Ciclo di conferenze 


In parallelo alla grande mostra Organismi recentemente inaugurata che propone una visione di rinnovata alleanza tra arte e ambiente, la GAM propone un ciclo interdisciplinare di incontri serali nella Sala Conferenze del Museo con protagonisti internazionali dell’Arte, dell’Architettura e della Cultura in generale. 
Mercoledì 8 giugno, ore 21.00

GRISELDA POLLOCK

Effetti femministi nel pensiero, nell'arte e nella cultura: un approccio organico

Sala Conferenze GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea


C.so Galileo Ferraris, 30 Torino
Il quarto appuntamento di Atti discorsivi vede protagonista Griselda Pollock, tra le pioniere della Storia dell’Arte femminista negli anni Settanta e oggi attenta studiosa del trauma nell'arte e nel cinema, oltreché dei modelli organici di pensiero radicale.



GRISELDA POLLOCK è Professore di Storia Critica e Sociale dell’Arte e Direttore del Centre for Cultural Analysis, Theory and History (CENTRECATH) dell’Università di Leeds. Si dedica all’analisi internazionale, postcoloniale, femminista nelle arti visive e nella cultura. Attualmente svolge ricerche sul concetto di Trauma ed Estetica, secondo l’eredità di Aby Warbur, e sulla memoria dei campi di concentramento. Ha fondato gli studi femministi della Storia dell’Arte e ha collaborato con Rozsika Parker alla scrittura di Old Mistresses: Women, art and Ideology (1981 e 2013) e anche  Vision and Difference (1988),  Differencing the Canon: Feminist Desire and the Writing of Art’s Histories (1999). Si occupa del Virtual Feminist Museum, e le sue più recenti pubblicazioni includono After-affects I After-images: Trauma and Aesthetic Transformation (Manchester, 2013); Bracha Ettinger: Art as Compassion (con Catherine de Zegher, ASA 2011); Concentrationary Memories: Totalitarian Terror and Cultural Resistance (con Max Silverman, I B Tauris, 2013); Art in the Time-Space of Memory and Migration  (Freud Museum and Wild Pansy Press, 2013) e ha curato la raccolta Visual Politics of Psychoanalysis: Art & the Image in Post-traumatic Cultures (I B Tauris, 2013). Tra le sue prossime pubblicazioni: The Nameless Artist in the Theatre of Memory: Charlotte Salomon's Life? or Theatre? (Yale, 2017),  e The Memory Politics of Feminism (Verso, 2018)


Traduzione simultanea di Paolo Noseda
Ingresso libero fino ad esaurimento posti





Il prossimo appuntamento:
Mercoledì 22 giugno 2016
VALÉRIE THOMAS E VIRGINIA BERTONE

ore 18.00 – ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Gli incontri si svolgono in sala Conferenze GAM
Corso Galileo Ferraris, 30 – Torino

Info 011 4429518/95
www.gamtorino.it

#Organismi
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31
10128 Torino
tel. +39 0114429518/95
www.gamtorino.it

1 settembre 2015

Tutti i Giovedì dal 3 Settembre al 1 Ottobre visite speciali alla GAM di Milano | Don't Shoot the Painter. Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali


L'arte come elemento di scambio interculturale 
 Don't Shoot the Painter.
Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali 
nell’ambito della mostra che raccoglie oltre 100 dipinti dalla
UBS Art Collection



A partire dal 3 Settembre e fino al 1 Ottobre, tutti i Giovedì dalle 19 alle 21, alla GAM un’occasione imperdibile per vedere la mostra Don't Shoot the Painter. Dipinti della UBS Art Collection attraverso il racconto di dieci ospiti molto speciali che rivestiranno il ruolo di guide. Saranno infatti Carmen, Daniela, Darius, Elvis, Fatima, Geanina, Lilly, Miriam, Sara, Zhaid - provenienti da Paesi diversi e da differenti esperienze di migrazione - a far conoscere al pubblico una selezione di opere fra quelle dei 91 artisti internazionali presenti in mostra, offrendo una rilettura personale e strettamente collegata alle rispettive culture, esperienze e provenienze.

Don't shoot the Painter. Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali si colloca all'interno dell'ampio programma di Community Affairs che UBS promuove in tutto il mondo. Attraverso collaborazioni con enti e istituzioni a sfondo sociale, UBS instaura veri e propri programmi di partnership per la realizzazione di progetti concreti di istruzione e imprenditorialità, con finalità di inclusione sociale.

Il progetto, sostenuto e voluto da UBS e patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano, è stato ideato con la collaborazione di Connecting Cultures e Associazione Comunità Nuova Onlus e consiste nell’incontro tra le opere d’arte e persone di provenienza multietnica che avranno la possibilità di offrire al pubblico nuove chiavi di lettura raccontando storie, emozioni e ricordi legati al loro vissuto e connessi alle opere presenti. Non a caso, il titolo “Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali” richiama idealmente sia le opere che verranno raccontate nell’ambito delle visite, sia la sede dello Sportello Sociale di Comunità Nuova situato in via Gentile Bellini, nel quartiere Giambellino.


25 maggio 2015

VIDEOARTE E INCONTRI A TORINO: ALLA GAM FRANCO VACCARI E ELENA VOLPATO


VideotecaGAM
26 maggio – settembre 2015
FRANCO VACCARI
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 26 maggio ore 18.30


 
Martedì 26 maggio alle 18.30 Franco Vaccari in conversazione con Elena Volpato, curatrice della VideotecaGAM, presenta Esposizione in tempo reale n.6. Il Mendicante elettronico, opera acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per la collezione video della GAM.

Il Mendicante elettronico 

Il Mendicante elettronico fu presentato per la prima volta nel 1973 a Graz nell’ambito di Trigon, il festival delle arti contemporanee. Nella piazza principale della città, accanto alla fermata del tram, Vaccari pose a terra un monitor sul quale appariva un cappello con all’interno un criceto e una scritta in sovraimpressione: Der Blinde kommt gleich (Il cieco torna subito). Vaccari sovvertiva così alcuni dei codici più caratterizzanti della comunicazione televisiva. Al posto delle strutture governative e di potere che detenevano gli strumenti della telecomunicazione, aveva posto l’ultimo tra i cittadini; mentre le immagini pubbliche, che da vent’anni entravano nello spazio privato delle case, si trovarono specchiate in un’immagine individuale e privata, esposta sulla pubblica piazza.

Proprio le possibili inversioni dei codici di comunicazione furono parte dell’interesse che il video rivestì per Vaccari negli anni Settanta. Anche per questa ragione, si è scelto tra la filmografia e videografia dell’artista, presente dal 1999 nella collezione della VideotecaGAM, di esporre, insieme con Il Mendicante elettronico, il suo primo video, Feed-back, 1972, girato dopo alcune opere in pellicola, come Nei sotterranei, 1966-67 e Cani Lenti, 1971.

Lo stesso titolo dell’opera rivela quanto fosse presente all’autore la distanza tra cinema e video. Il nuovo linguaggio consentiva il circuito chiuso, il controllo in tempo reale delle immagini registrate, la possibilità di ribaltare l’obiettivo verso l’operatore e una ben più ampia possibilità che il pubblico entrasse nel processo creativo come Vaccari aveva già ottenuto grazie alle fotografie polaroid e alla Photomatic che, nello stesso anno di Feed-back, fu al centro della sua nota Esposizione in tempo reale n.4 per la Biennale di Venezia.
Le due opere di Franco Vaccari resteranno in visione fino a tutto il mese di settembre.

Il resto della produzione filmica e video dell’artista è in consultazione sulle postazioni monitor della VidoetecaGAM.
 
GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero
 

23 marzo 2015

ARTE: VIDEOTECA GAM INCONTRO CON GIULIO PAOLINI


VideotecaGAM
24 marzo | 24 maggio 2015
GIULIO PAOLINI
Unisono, 1974
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 24 marzo 2015, ore 18.30
VideotecaGAM presenta martedì 24 marzo alle 18.30 un incontro con Giulio Paolini

L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà Unisono, video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. 
Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini.
Unisono dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte.
Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015.

GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero

ora in corso:
fino al 19 luglio 2015 | Modigliani e la Bohème di Parigi
fino al 6 aprile 2015 | Vitrine | Rä di Martino
fino al 6 aprile 2015 | Surprise | Aldo Mondino
fino al 22 marzo 2015 | VideotecaGAM | Pier Paolo Calzolari