TRANSLATE

6 aprile 2017

EVENTI A PORDENONE "LE VOCI DELL'INCHIESTA"

TRA MERCOLEDÌ 5 E DOMENICA IL 9 APRILE IN PROGRAMMA A PORDENONE
LA DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI CINEMAZERO

LE VOCI DELL’INCHIESTA


UNICO FESTIVAL ITALIANO INTERAMENTE DEDICATO AL GENERE DELL’INCHIESTA CON RETROSPETTIVE E OMAGGI AI GRANDI MAESTRI DEL GIORNALISMO D’INCHIESTA DI CASA NOSTRA,

A PARTIRE NELLA PRIMA GIORNATA – MERCOLEDÌ 9 APRILE - DA UN OMAGGIO AL QUOTIDIANO L’ORA DI PALERMO A 25 ANNI DALLA CHIUSURA, OSPITE MARCELLO SORGI, E LA RETROSPETTIVA IN RICORDO DI GIUSEPPE – JOE – MARRAZZO, PRESENTI I FIGLI PIERO E GIAMPIERO E IL GIORNALISTA SANDRO RUOTOLO.
ATTESI AL FESTIVAL DOCUMENTARI D’INCHIESTA CON BEN 22 ANTEPRIME ITALIANE DI FILM SELEZIONATI NEI MIGLIORI FESTIVAL INTERNAZIONALI (TRIBECA, IDFA, BERLINALE, SHEFFIELD, DOC NYC, ...)



SECONDA GIORNATA A PORDENONE CON LE VOCI DELL’INCHIESTA: GIOVEDI’ 6 APRILE AL FESTIVAL L’ATTESA PROIEZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE DEL PRIMO DEI TRE APPUNTAMENTI CON IL “FOCUS ISIS”. ALLE 17.45 IN SALA THE CONFESSION, STORIA DEL CITTADINO INGLESE-PAKISTANO MOAZZAM BEGG, PRESUNTO ESTREMISTA DEPORTATO A GUANTANAMO, DOVE RIMANE PER OLTRE 4 ANNI PRIMA DI ESSERE LIBERATO SENZA NESSUNA ACCUSA A SUO CARICO. PRESENTE A PORDENONE IL REGISTA Ashish Ghadiali E COLLEGATO IN VIDEO LO STESSO Moazzam Begg

NELLA SECONDA GIORNATA ANCHE UN MOMENTO DEDICATO AGLI ADOLESCENTI E ALLE LORO STORIE ED ESPERIENZE. ALLE 14.30, IL SEMINARIO DAL TITOLO “LA NARRAZIONE DI NOI E DEGLI ALTRI, ADOLESCENTI”, CUI SEGUIRA’ LA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO IN ANTEPRIMA NAZIONALE CHILDREN ON-LINE DI Katerina Hager. IL FESTIVAL SI APRE GIA’ IN MATTINATA (ORE 11.00) CON L’ESPERIENZA DELLA GIOVANISSIMA MIRANDA, CHE SIEDE AL PARLAMENTO SVEDESE A SOLI 14 ANNI: IN ANTEPRIMA NAZIONALE IL FILM CHE LA REGISTA Mats Ågren LE HA DEDICATO
ALLE 20.45, I RAGAZZI DELLE LOTTE POLITICHE EXTRAPARLAMENTARI TRA IL ’67 E IL ’77 SARANNO PROTAGONISTI DELLA PROIEZIONE DI ASSALTO AL CIELO DEL REGISTA E SCENEGGIATORE FRANCESCO MUNZI, PRESENTE IN SALA.
CHIUDE LA GIORNATA, ALLE 22.15 IN PRIMA ITALIANA UNDERGROUND NEW YORK IL LAVORO DEL 1968 DI Gideon Bachmann, RICOSTRUITO E DIGITALIZZATO IN 2K DAI I LABORATORI DELLA CINETECA DEL FRIULI.


ALL’EMERGENZA LAVORO SARÀ DEDICATA L’ANTEPRIMA DI “MERCI PATRON” DI FRANÇOIS RUFFIN – VERO MICHEL MOORE FRANCESE – DOCUMENTARIO DELL’ANNO IN FRANCIA), FINO AL NUOVO SENSO DEL FARE POLITICA DOVE SPICCA IL DOCUMENTARIO SU GRILLO E IL MOVIMENTO 5 STELLETUTTI A CASA” DELLA REGISTA DANESE LISE BIRK PEDERSEN, UNICA TESTIMONE DI INCONTRI A PORTE CHIUSE TRA I PENTASTELLATI E IL LEADER
 
La “memoria dell’oggi” è una delle mission principali del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta, : lo sguardo è ancora sulla stretta attualità – dall’evoluzione geo-politica internazionale a ISIS e terrorismo, dalle urgenze legate al mondo del lavoro ai cambiamenti epocali nella politica europea e italiana -raccontati attraverso una selezione dei più premiati documentari della scena internazionale, selezionati nei più importanti festival al mondo (IDFA, Sheffield Doc/Fest, Göteborg, Toronto, Tribeca, New York Doc, Berlinale, Sundance) con ben 22 film in anteprima nazionale.
Grandi omaggi all’inchiesta di casa nostra  da un ricordo del quotidiano L’Ora di Palermo a 25 anni dalla sua chiusura , presente il giornalista Marcello Sorgi,




che lì iniziò la sua carriera a soli 18 anni e un altro storico redattore, Francesco La Licata. Attesa la proiezione di La corsa de L’Ora, film del 2017 del regista Antonio Bellia che racconta l’avventura del giornale negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, tra il 1954 e il 1975.
Poi  la retrospettiva in ricordo di un grandissimo del giornalismo d’inchiesta, Giuseppe – detto Joe – Marrazzo (classe 1928, scomparso a Roma nel 1985) - noto per le numerose inchieste su mafia e camorra. Partendo dalle sue inchieste, Marrazzo ha scritto diversi libri, tra cui il più famoso è Il camorrista (pubblicato nel 1984), in cui racconta la vita di Raffaele Cutolo, uno dei boss campani più influenti durante gli anni ’80.  Roberto Saviano si è detto debitore verso Marrazzo per parecchi spunti, nella scrittura del suo Gomorra. Da Il camorrista fu tratto nel 1986 l’omonimo film che segnò l’esordio cinematografico alla regia di Giuseppe Tornatore. Un ricco parterre di amici, parenti e giornalisti parteciperà all’evento organizzato in suo onore nella serata inaugurale di mercoledì 5 aprile (dalle 20.45). Presenti i figli, i giornalisti Giampiero e Piero (corrispondente Rai da Gerusalemme) e il giornalista Sandro Ruotolo, che ha sempre inserito Marrazzo tra i suoi principali punti di riferimento professionali. Atteso anche un intervento in video del regista Giuseppe Tornatore.





A conclusione della serata inaugurale la proiezione di Robinu’, il film con cui Michele Santoro è tornato al giornalismo puro con un toccante documentario.
Per il focus ISIS e terrorismo tre i lavori in anteprima nazionale, a partire da The Confession,




storia del cittadino inglese-pakistano Moazzam Begg, presunto estremista deportato a Guantanamo, dove rimane per oltre 4 anni prima di essere liberato senza nessuna accusa a suo carico. Il film del regista Ashish Ghadiali (presente al festival) è il resoconto di prima mano del protagonista, che ora vive in Inghilterra senza poter abbandonare il Paese: ha fondato in Inghilterra "Cageprisoners" (Prigionieri in gabbia), ONG sostenuta da Amnesty International che si occupa dei combattenti islamici detenuti a Guantanamo. Nowhere to Hide è lo struggente racconto in prima persona di un infermiere iraqueno che, lavorando nell’ospedale di Jalawla, ha filmato le vittime della guerra nel corso di cinque anni. All’arrivo dell’ISIS è costretto a fuggire, figli sottobraccio, senza smettere di filmare... Ancora una prima italiana per Dugma: the button, documentario girato in Siria, dalla parte del fronte occupato dagli aspiranti kamikaze di al Nusra: possono i kamikaze essere persone come tutte le altre? Ecco un racconto per capire chi sono e cosa pensino pochi attimi prima della loro ultima “missione”.
Una riflessione di grande attualità è dedicata quest’anno ai nuovi fenomeni del “fare politica”. Dalla Scandinavia arriveranno la regista Matse Agren e la giovanissima Miranda, quattordicenne che siede nel parlamento Svedese, attivista di Destra, famosa per le sue battaglie contro l’immigrazione, che racconterà, di persona e su schermo, cosa significa costruirsi una carriera politica fin da giovanissima. E in un cammino a ritroso Lise Birk Pedersen con Tutti a casa darà il suo personalissimo punto di vista su Grillo e il Movimento 5 Stelle.




Nel documentario in anteprima nazionale al festival, lo sguardo della regista danese - spesso unica testimone invitata a seguire incontri a porte chiuse tra i pentastellati e il loro leader - ci apre le porte ad innumerevoli dietro le quinte di un fenomeno che ha cambiato la politica italiana. Lo sguardo di Francesco Munzi – uno dei grandi registi italiani di oggi - racconta, invece, nel suo Assalto al cielo la parabola dei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi tra il 1967 e il 1977.
La tematica di urgente rilevanza del lavoro è al centro di Merci Patron, documentario dell’anno in Francia,  in arrivo in anteprima a Pordenone. Il film-manifesto delle proteste contro la Loi Travail voluta dal ministro del lavoro Myriam El Khomri è firmato al regista François Ruffin.
Sempre di pressante attualità sulle relazioni israeliano-palestinesi, il lavoro di Marco De Stefanis, italiano che produce da tempo in Olanda, che con il suo delicato Waiting for Giraffes, in anteprima nazionale a Pordenone, la toccante storia del veterinario dell'unico zoo palestinese, per un affresco sui rapporti tra i due Paesi. Da Israele, sempre in anteprima nazionale, arriva Forever Pure di Maya Zinsthein che racconta l'incredibile evoluzione della squadra di calcio Beitar Jerusalem, roccaforte del tifo e dei manifestanti della destra sionista più accesi: un film che con la scusa – e il fascino – dello sport, parla di razzismo, integrazione religiosa e politica internazionale.
Tutto il programma su www.voci-inchiesta.it


#VOCINCHIESTA 

5 aprile 2017

ARTE A MILANO "NONOSTANTE MARRAS AL FUORISALONE"

NONOSTANTE MARRAS PARTECIPA AL
FUORISALONE


con due rassegne
M’illumino d’immenso – Facciamo il punto


 da martedì 4 a domenica 9 aprile 2017
via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
 
Due rassegne nello showroom e nell’area espositiva della fucina Marras: M’illumino d’immenso e Facciamo il punto.
M’illumino d’immenso, un viaggio nella luce interpretata dallo stilista che ripropone una variante delle sue Orfanelle,




installazione del 2004  esposta alla Triennale di Milano, insieme a Retratos Iluminados, 13 lavori




realizzati da Fernando e Humberto Campana e alcune ricamatrici delle comunità nelle favelas di Sergipe e Alagoas, per finire poi con Bandidos Iluminados, 12 le opere in mostra,



un lavoro a quattro mani, anzi sei, tra i fratelli Campana e Antonio Marras.
Veli, grembiuli, vecchi abiti lacerati e ricuciti, tasche, ricami e trasparenze: le 80 Orfanelle di Marras.
Retratos Iluminados (Instituto Campana, IPTI), opere dei fratelli Campana, risultato della partnership con Institute of Research, Technology and Innovation (IPTI) che hanno il preciso scopo di far conoscere e salvare la manualità e l’artigianato, sempre più a rischio di “estinzione”. Le lampade sono composte da telai da ricamo, sospesi nell'aria, che si affacciano sullo spazio mostrando, in un alone di luce, i volti dei soggetti ricamati sulle tele. I “ritratti di luce” sono quelli delle stesse ricamatrici: una scelta voluta dal duo per sottolineare un gesto di libertà, una negazione degli stereotipi, perché si può uscire e si deve dal solito e dal conosciuto.
I Bandidos Iluminados, riproducono i volti dei fuorilegge più noti al mondo ricamati su stoffe retroilluminate, con interventi sartoriali del genio di Marras.


Il negozio sarà un’escursione multidisciplinare sul “punto”. Facciamo il punto riflette sulle sfaccettature attribuite al punto. Punto ricamato, punto musicale, punto eziologico, punto quantico, punto astratto, punto concreto, pois, a un certo punto… E’ lo stesso Marras ad aver affermato



che il suo primo approccio con l’arte sia avvenuto grazie a una delle famose tele bucate di Lucio Fontana, attraverso cui la sua attenzione di alunno distratto si è focalizzata sull’enorme potenzialità che un punto avrebbe potuto offrirgli”.


In mostra un’esplosione di opere, disegni, oggetti, progetti, e carte da parati, tazze, profumi, che hanno come filo conduttore il punto declinato secondo mutevoli esigenze; oggetti creati da Marras e dai suoi amici e ospiti quali Istituto Campana, Tonino Serra per il flower design e tutto ciò che sboccia, Mauro Sargiani-Elefante Rosso Produzioni, Serra&Fonseca, Stephan Hamel, Claudia Losi, Cesare Fullone, Franko B, Traslochi Emotivi, Lucia Pescador, Libri di Orso Ficili, Monica Castiglioni e tanti altri che si aggiungono punto per punto.
Anche  quest’anno il temporary restaurant chez Marras, ma sono ancora segrete le proposte di questa stagione. Per info e prenotazioni rivolgersi allo 02 89075001, salone@antoniomarras.it.
 
Date: 4 – 9 aprile 2017
Orario: ore 10.00 – 19.00
Sede: NONOSTANTE MARRAS, via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
Ingresso gratuito
Info: tel.: 02 76280991 – mail: bottega@antoniomarras.it; www.antoniomarras.com

nonostantemarras
#antoniomarras 

ARTE A TORINO "COSE D'ALTRI MONDI"



COSE D’ALTRI MONDI
 Palazzo Madama

Museo Civico d’Arte

Antica


Piazza Castello

10122 Torino
Italia


Visite guidate

Laboratori famiglie e scuole


from Africa

Raccolte di viaggiatori tra Otto e Novecento
6 aprile – 11 settembre 2017


In mostra in Sala Atelier oltre 130 oggetti, tra armi, strumenti musicali, oggetti sacri, ornamenti, in gran parte mai esposti prima d’ora al pubblico, entrati nelle collezioni di Palazzo Madama grazie alle donazioni di diplomatici, imprenditori, artisti, commercianti e aristocratici.

Un viaggio attraverso quattro continenti illustrato da opere d’arte provenienti dalle ricche collezioni etnografiche del museo e da prestiti di altri musei del territorio piemontese. In mostra più di 130 oggetti, tra armi, strumenti musicali, oggetti sacri, ornamenti, in gran parte mai esposti prima d’ora al pubblico, entrati nelle collezioni di Palazzo Madama. Reperti archeologici dell’America pre-colombiana. Tamburi, sonagli e lire congolesi. Pagaie cerimoniali, clave e tessuti in corteccia d’albero provenienti dalle isole dell’Oceania. Testi sacri e sculture buddhiste. E ancora manufatti africani, maschere del Mali e della Nigeria.



Panoramica di Palazzo Madama

28 Aprile 2017

Ore 16.00
Visita guidata alla mostra riservata abbonati Musei Torino Piemonte 
Visita euro 5. Ingresso gratuito alla mostra per abbonati Musei Torino Piemonte.
Info e prenotazioni: 800 329329
      Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
CHIUSO IL MARTEDI'
La biglietteria chiude alle 17.00
In caso di eventi straordinari, notti bianche, festività, gli orari possono subire variazioni. 
Tel. +39.011.4433501 



#palazzomadama
#torino

2 aprile 2017

EVENTI A ROMA "RITRATTI DI SANTI MEDITAZIONI SU TESTI DI PADRE ANTONIO MARIA SICARI"

Ritratti di Santi
Meditazioni su testi di padre Antonio Maria Sicari
Chiesa di Santa Maria della Vittoria
Roma,  via XX Settembre 17
Secondo appuntamento:

Claudia Koll legge la vita di Elisabetta Leseur
lunedì 3 aprile 2017, ore 21.00 (ingresso libero)

Lunedì 3 aprile 2017 secondo appuntamento de I Ritratti di Santi: tre letture, spunto di meditazione prima della Pasqua, dedicate alla santità e affidate alla voce di attori.

La regista e attrice Claudia Koll  legge la vita di Elisabetta Leseur (1866 –  1914), moglie innamorata di Dio e del marito non credente. La lettura sarà intervallata dalle musiche dei Giovani allievi della Civica Scuola delle Arti.

Nella terza lettura, lunedì 10 aprile, il regista e attore Giulio Base, legge la vita di Clemente Vismara (1897 – 1988), missionario nelle foreste della Birmania. La lettura sarà intervallata dalle musiche di Katia Catarci.


Gli incontri si svolgono nella chiesa di Santa Maria della Vittoria (Roma,  via XX Settembre 17) e si basano sugli scritti di padre Antonio Maria Sicari, teologo carmelitano, autore di più di cento biografie dedicate ai Santi di ieri e di oggi e fondatore del MEC, Movimento Ecclesiale Carmelitano, che ha organizzato l’evento.






Ritratti di Santi”, Meditazioni su testi di padre Antonio Maria Sicari
Luogo: Chiesa di Santa Maria della Vittoria,  via XX settembre 17, Roma
Date: 27 marzo, 3 e 10 aprile
Orario: ore 21.00


lunedì 3 aprile 2017, ore 21.00
ELISABETTA LESEUR, lettura di Claudia Koll
Elisabetta Leseur nasce il 16 ottobre 1866 a Parigi, in seno a una famiglia cristiana. Il 31 luglio 1889, sposò Felice Leseur, figlio di un procuratore del Tribunale di Reims, ardente anticlericale, che le induce una profonda crisi religiosa da cui esce con rinnovata fede. Redige un diario spirituale, che suo marito conoscerà solo dopo la sua morte. Dal marzo 1903, si mise sotto la direzione di un domenicano, padre Giuseppe Hébert. Il 22 aprile dello stesso anno, fece dono di sé a Dio in San Pietro a Roma per testimoniare «la carità e la luce» nel suo ambiente mondano come pure nella sopportazione delle sofferenze fisiche e morali che la colpivano personalmente. Dal 1907 una malattia la costringe a una vita quasi di reclusa, con l’eccezione di un pellegrinaggio a Lourdes nel giugno 1912. Morì il 3 maggio 1914. Nel corso di anni che furono tra i più difficili della Chiesa di Francia, testimoniò una religione illuminata e operante, centrata interamente sull’orazione, che ispirava tutti i suoi atti; allo stesso tempo, mostrava che anche una donna di mondo, ispirata dalla grazia, poteva elevarsi verso i vertici della perfezione cristiana.Quando dopo la sua morte; suo marito prese conoscenza del suo diario spirituale, ne fu profondamente sconvolto e nel 1915 tornava alla fede. Nel 1955 si apre il processo di beatificazione per la serva di Dio Elisabetta Leseur.
lunedì 10 aprile 2017, ore 21.00
CLEMENTE VISMARA, lettura di  Giulio Base
Beato Clemente Vismara Nasce nel 1897 ad Agrate Brianza (Milano). Partecipa alla prima guerra mondiale meritandosi tre medaglie e il grado di sergente maggiore; ne esce col disgusto di ogni violenza e diventa sacerdote missionario nel PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) il 26 maggio 1923. Parte per la Birmania il 2 agosto dello stesso anno dove passerà quasi 65 anni nelle foreste per evangelizzare le popolazioni indigene (missioni di Kengtung, Mong Lin, Keng Lap, Mong Yong


e Mong Pyak). Muore il 15 giugno 1988 a Mongping, l’ultima delle sei parrocchie da lui fondate, con un solo rientro di alcuni mesi in Italia nel 1957. Cordiale e ottimista, sempre sorridente, è morto a 91 anni “senza invecchiare”, dicevano i suoi confratelli perché, come scriveva lui stesso, “la vecchiaia incomincia quando ti accorgi che non sei più utile a nessuno; e lui è stato utile a tanti fino all’ultimo giorno, in un paese fra i più poveri e fra popolazioni tribali tormentate da guerre, dittatura, carestie, malattie, miseria. Riconosciuta l'eroicità delle virtù, è stato dichiarato venerabile il 15 marzo 2008 e beato il 26 giugno 2011

#EVENTIAROMA
#VITEDISANTI 

CINEMA "LA MECCANICA DELLE OMBRE"

Lo spy thriller


'La meccanica delle ombre'







opera prima di Thomas Kruithof con François Cluzet e Alba Rohrwacher 

nelle sale dal 6 aprile 2017


'La meccanica delle ombre' (tit.orig. La Mécanique de l'ombre), opera prima di Thomas Kruithof, interpretata da François Cluzet, Alba Rohrwacher, Denis Podalydes e Sami Bouajila. Spy thriller e polar politico, racconta di Duval (François Cluzet), contabile ex alcolista, riflessivo e meticoloso. Da tempo ha qualche difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro. Così,

La_meccanica_delle_ombre_Alba_Rohrwacher

quando una misteriosa organizzazione gli chiede di trascrivere delle intercettazioni telefoniche, accetta senza porre domande: rimarrà invischiato in un pericoloso intrigo che vede coinvolti i servizi segreti e le alte sfere del governo francese.

Uscita: 6 aprile 2017
Distribuzione: Europictures
Durata: 93'


LIBRI "YANIS VAROUFAKIS I deboli sono destinati a soffrire? LA NAVE DI TESEO "

Cari Lettori,
ecco una novita' della giovane e prestigiosa casa editrice La nave di Teseo.
Un saggio con un  titolo che formula una sfida/ domanda da parte del celeberrimo uomo politico ed economista greco Yanis Varoufakis:


 
 


Yanis Varoufakis
I deboli sono destinati a soffrire?
L’Europa, l’austerità e la minaccia alla stabilità globale
 




Traduzione di Lorenzo Matteoli
La Nave di Teseo, I Fari, 540 pagine euro 20,00
 
 

In un drammatico racconto dell’ascesa e del crollo dell’economia europea, Yanis Varoufakis spiega come le radici del collasso vadano rintracciate molto più a fondo di quanto i nostri leader siano disposti ad ammettere – e che finora non è stato fatto nulla per porvi rimedio. Da quando l’uragano della crisi economica si è abbattuto sull’Europa, infatti, i leader degli stati membri hanno scelto di rispondervi con una miscela di misure votate all’indebitamento e all’austerità invece che mettere in piedi un sistema di riforme, lasciando così che fossero i cittadini più poveri delle nazioni più povere a pagare il prezzo degli errori commessi dalle banche, e non facendo nulla per prevenire la prossima crisi. Al contrario, le politiche di austerity ricadute sulle nazioni più deboli e già colpite dalle recessioni più gravi hanno favorito l’insorgere di sentimenti estremisti e razzisti. Già ministro delle Finanze greco nel governo Tsipras, Varoufakis

Yanis Varoufakis

ha un posto in prima fila nelle stanze dove si decide la politica economica europea, e svela come la zona euro, senza un radicale cambiamento di direzione, rappresenti un castello di carte destinate a cadere e una minaccia per se stessa e la stabilità globale. 


Yanis Varoufakis è stato ministro delle Finanze della Grecia nel Governo Tsipras. Nato ad Atene nel 1961, dopo gli studi liceali, si è laureato in matematica ed economia presso l’Università dell’Essex, Birmingham. Ha insegnato in varie università inglesi e presso l’Università di Sydney. Attualmente è Professore di Teoria Economica all’Università di Atene e visiting professor alla Lyndon B. Johnson School of Public Affairs della University of Texas di Austin. È autore di saggi e interventi tradotti in tutto il mondo, tra cui È l’economia che cambia il mondo e Il minotauro globale. 



 

#libri
#yanivaroufakis

CINEMA E VIDEO " SE QUESTA E' EUROPA PIIGS"



SE QUESTA E' EUROPA
Il documentario

PIIGS


Noam_Chomsky


di Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, in uscita il 30 marzo, e il libro  “La Guerra Silenziosa” di Tiziana Alterio, indagano la crisi dell'Europa e le soluzioni politiche ed economiche che possono portare alla Rinascita Mediterranea. 

Tre le presentazioni a Milano, Roma e Napoli con prestigiosi relatori.
Il 25 marzo è stato il sessantesimo anniversario  del momento storico in cui furono poste le basi, a Roma, dell’Unione Europea, nel 1957. Ma di quel progetto che ne è stato se milioni di cittadini europei mettono in discussione la politica di Bruxelles? 

Erri De Luca

Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, registi del documentario “PIIGS”, uscito il 30 marzo distribuito da Fil Rouge Media e la giornalista Tiziana Alterio con il libro “La Guerra Silenziosa”, raccontano, con il loro lavoro, il probabile fallimento delle politiche di austerità.




Il libro, edito da Fuoco Edizioni, racconta cosa sia accaduto negli ultimi 5 anni nei Paesi del Sud-Europa, insieme agli effetti che questa crisi sta avendo sulla vita di milioni di persone e fa luce sulle gravi responsabilità dell’élite politica ed economico- finanziaria del Vecchio Continente.
Yanis_Varoufakis


Il documentario PIIGS è un film a metà strada tra Inside Job (documentario del 2010 sulla crisi finanziaria USA) e le storie proletarie di Ken Loach. Narrato da Claudio Santamaria e con interviste - tra gli altri - a Noam Chomsky, Yanis Varoufakis ed Erri De Luca, è un viaggio affascinante e rivoluzionario nel cuore della tragica crisi economica europea. Realizzato dai tre filmmaker dopo cinque anni di ricerche e due di riprese, illustra anche le dirette conseguenze dell'austerity a Roma, concentrandosi sulla storia della sopravvivenza de il Pungiglione, una Cooperativa sociale che assiste disabili e persone svantaggiate a Monterotondo, vicino a Roma.



#piigs
#europa 

CINEMA "THE MOST BEAUTIFUL DAY"






'The Most Beautiful Day - Il Giorno più Bello"

 di e con Florian David Fitz, campione di incassi in Germania,

al cinema dal 30 marzo, distribuito da Nomad Film Distribution

L'emozionante road movie, prodotto da Warner Bros e campione di incassi in Germania con 15 milioni di euro, è un concentrato di risate e commozione.  Avvincente, emozionante e carico di sex appeal e ironia, il film porta in Italia due stelle del firmamento cinematografico tedesco, Florian David Fitz e Matthias Schweighöfer: attori, produttori e registi di talento.
Due giovani malati terminali molto anti-convenzionali, Andi (Matthias Schweighöfer) ambizioso e bizzarro pianista e Benno (Florian David Fitz) spensierato avventuriero. Scappati dalla clinica che li ospita e racimolato il denaro necessario, i due si mettono in viaggio verso l’Africa, alla ricerca dell’ultimo e più bel giorno delle loro vite. La loro avventura li porterà a vivere situazioni tragi-comiche fra gag irresistibili e momenti di profonda riflessione, e li condurrà al compimento di un piano segreto...
The Most Beautiful Day non è un film sulla morte. Al centro di questa storia c'è la vita, nonostante i suoi protagonisti abbiano ricevuto la notizia della malattia. È una commedia che sa ironizzare sugli ultimi giorni della propria esistenza, sul viaggio alla ricerca del proprio giorno più bello, che è nel nostro futuro o nei nostri ricordi. Non è un rifiuto nei confronti della vita, ma un atto di ribellione verso l'attesa della morte su di un letto di ospedale. Si fa un gran parlare di eutanasia, la dolce morte. E le opinioni si spaccano sempre in due, tralasciando le infinite possibilità, e il personale senso della vita che ognuno può avere. The Most Beautiful Day mostra un punto di vista diverso, nuovo, originale e divertente.





Distribuzione: Nomad Film Distribution
Durata: 110'
#CINEMA 

VIDEO "L'ULTIMO METRO DI PELLICOLA"

Un atto d'amore per la storia del Cinema.

Roma, venerdì 7 aprile 2017
h. 20:30
Cinema Trevi
(vicolo del Puttarello, 25)

Anteprima romana a ingresso gratuito del documentario

“L'ultimo metro di pellicola”

omaggio del regista Elio Sofia alla pellicola cinematografica, alla presenza del regista e di Stefano Raffaele e Ciro Ippolito. 
Tra i protagonisti del documentario, Leo Gullotta, Daniele Ciprì e Tea Falco.




Si tiene venerdì 7 aprile alle ore 20:30 - a ingresso gratuito fino a esaurimento posti - presso il Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25) a Roma, l'anteprima romana del documentario “L’Ultimo Metro di Pellicola” opera prima del regista catanese Elio Sofia, già vincitore del Premio Cariddi quale Miglior Documentario al Taormina Film Fest 2015 e finalista ai Nastri D'Argento 2016 nella sezione dei documentari che raccontano il cinema. La proiezione, organizzata su sollecito del critico e regista Marco Giusti e grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà preceduta , alle ore 17:00 dalla proiezione di Nuovo Cinema Paradiso, di Giuseppe Tornatore, film vincitore del Premio Oscar come Miglior Film Straniero nel 1990. Prima della proiezione, introduzione del regista, moderata da Stefano Raffaele, studioso di cinema e co-autore della trasmissione Stracult di Rai2 e da Ciro Ippolito, attore, regista e produttore. Il film, scritto, diretto e interamente auto-prodotto dal regista Elio Sofia, sbarca a Roma dopo un grande successo iniziato con il Premio Cariddi alla 61a edizione del Taormina Film Fest, quindi il Premio del Pubblico come Miglior Documentario alla VIII° edizione dello Sciacca Film Fest. Finalista ai Nastri D'Argento Doc 2016 nella categoria 'Documentari che raccontano il cinema e lo spettacolo', il doc è stato quindi proiettato – tra gli altri - all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, al CineFesta Italia di Santa Fè, all'Università di Las Vegas, alla 'Casa degli Italiani' di Barcellona, centro di cultura italiana più antico al mondo ed è stato inserito nel catalogo Agis Scuola tra i documentari di diffusione tra i giovani 'per l'alto contenuto storico e valore culturale oltre che educativo'.
Il documentario autoprodotto dallo Studio Gazzoli - di cui fa parte lo stesso regista con Daniele Gangemi, Carmelo Sfogliano, Ottavio D'Urso e FIno La Leggia - è il racconto del passaggio avvenuto tra la pellicola e le vecchie sale cinematografiche e la totale digitalizzazione della filiera. 
L'ultimo metro di pellicola - nelle parole del regista è un atto d’amore per la storia del Cinema, fatta di persone spesso non conosciute ai più ma che hanno contribuito al successo nell’immaginario collettivo della settima arte. Con questo documentario ho dato voce a un mondo che nessuno si era soffermato a raccontare prima, se non Giuseppe Tornatore con il suo magnifico Nuovo Cinema Paradiso.
Per fare questo mestiere bisogna amare la pellicola…Se non si ama la pellicola si farà un mestiere dietro pagamento soltanto… Questo è un mestiere che bisogna fare con amore…”

31 marzo 2017

LIBRI " UN MILIARDO DI ANNI PRIMA DELLA FINE DEL MONDO"

 

Arkadi e Boris Strugatzki
UN MILIARDO DI ANNI PRIMA DELLA FINE DEL MONDO

traduzione di Paolo Nori
in libreria dal 20 aprile

gli alianti, 224 pagine 16 euro

Capita a tutti: stiamo cercando di concentrarci su qualcosa, siamo vicini a un’idea, a una soluzione… e suona il telefono, viene a trovarci un amico, cediamo alla tentazione irresistibile di controllare qualcosa sul web.
E il tempo passa, siamo in ritardo, i nostri buoni propositi cadono nel nulla.
La faccenda innervosisce parecchio Maljanov, che ha rinunciato alle vacanze al mare per concludere una ricerca importantissima sullo spazio interstellare.
A Leningrado fa un caldo infernale e tutto sembra cospirare per ostacolare il suo lavoro. Ma sembra soltanto, o davvero è così? È qualcuno, qualcosa, o addirittura l’universo, a difendersi dal progresso umano, dalle nostre scoperte? Potremmo cambiare qualcosa di radicale, se solo resistessimo di più?
Pagina dopo pagina, la tensione cresce, come sempre accade quando c’è verità e ironia, la scrittura è potente e al centro del romanzo ci sentiamo noi.

____________________________
HAKAN GÜNDAY
Migrare. Le vere - false speranze
introduce Gian Luigi Beccaria
al festival BIENNALE DEMOCRAZIA
SABATO 1 aprile ore 21 
Auditorium Vivaldi, piazza Carlo Alberto 3 - TORINO

Con Ancóra, il suo ultimo romanzo ha affrontato il tema scottante del commercio dei migranti nell’Egeo dal punto di vista di un trafficante bambino.
In occasione della quinta edizione di Biennale Democrazia, l’“enfant terrible” della letteratura turca riflette sulla migrazione: un viaggio non alla scoperta di se stessi, ma del mondo e delle sue atrocità. La migrazione è sentirsi immobilizzati su una strada senza fine, alla mercé degli altri. Dove il tuo nome e la tua professione non contano niente: sei solo una “macchina della speranza” che tenta di raggiungere una terra di pace, sei solo un giocatore d’azzardo che scommette la sua speranza sulle possibilità. Pronto, con il giubbotto di salvataggio addosso, a inseguire i tuoi sogni. 
#libri 

FOTOGRAFIA A ROMA "HARRAGA"

 
Giulio Piscitelli presenta
HARRAGA
In viaggio bruciando le frontiere

a Roma
martedì 4 aprile 2017 ore 19
Officine Fotografiche
Via Libetta 1



FORMATO: 20x26
CONFEZIONE: cartonato
PAGINE: 182
FOTOGRAFIE: 130 foto a colori
PREZZO: 39 Euro


Un’umanità plurale, altrove rappresentata senza volto e senza voce, anima i percorsi testimoniati in questo libro.
Alessandro Leogrande


La nostra imbarcazione, dieci metri di legno invecchiato da anni di mare, prosegue senza sosta per le prime otto ore sotto il peso di 120 corpi.

Giulio Piscitelli


Mar Mediterraneo, aprile 2011. © Giulio Piscitelli/Contrasto


A Roma la presentazione di Harraga. In viaggio bruciando le frontiere, il libro di Giulio Piscitelli pubblicato da Contrasto (in italiano e inglese) e curato da Giulia Tornari.  Un’occasione per ascoltare il racconto dell’esperienza del fotogiornalista italiano in dialogo con Giulio  la curatrice Giulia Tornari.
Harraga è il termine con cui, in dialetto marocchino e algerino, si definisce il migrante che viaggia senza documenti, che “brucia le frontiere”. Giulio Piscitelli ha seguito le rotte dei migranti che provano a entrare in Europa. Lo ha fatto nel Mediterraneo orientale e in quello occidentale, imbarcandosi in Tunisia per raggiungere le coste italiane, documentando le enclave spagnole di Melilla, i viaggi verso Lampedusa, i profughi del Corno d’Africa che attraversano il deserto, i siriani, gli iracheni, gli afghani che approdano sulle isole greche nella speranza di raggiungere l’Europa.
 
Harraga è una testimonianza unica, in immagini e parole, del periodo storico che stiamo attraversando; un archivio visivo .

Completano il volume un testo introduttivo di Alessandro Leogrande e le mappe inedite disegnate appositamente per questo lavoro dal cartografo Philippe Rekacewicz.
Con questo reportage, che sarà esposto a Forma Meravigli (Milano) dal 24 febbraio al 26 marzo 2017, Giulio Piscitelli ha vinto la 13esima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, istituito dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale).


Calais, Francia, novembre 2015. © Giulio Piscitelli/Contrasto


Giulio Piscitelli (Napoli, 1981), dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, si avvicina alla fotografia iniziando a collaborare con agenzie di news italiane e straniere. Dal 2010 lavora come freelance, realizzando reportage sull’attualità internazionale. I suoi lavori sono stati esposti al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, all’Angkor Photo Festival, al Visa pour l’Image, presso la War Photo Limited Gallery e la Hannemberg Gallery. A partire dal 2010 si è concentrato sulla crisi migratoria in Europa, producendo il lavoro da cui è tratto Harraga; contemporaneamente ha esteso il suo interesse fotogiornalistico alle crisi internazionali, documentando il colpo di stato in Egitto, la guerra in Siria, Iraq e Ucraina. I suoi lavori sono apparsi su quotidiani e riviste in Italia e all’estero, tra cui: Internazionale, New York Times, Espresso, Stern, Io donna, Newsweek, Vanity Fair, Time, La Stampa, Vrji. Attualmente Giulio Piscitelli vive a Napoli e il suo lavoro è rappresentato dall’agenzia Contrasto dal 2013.
Alessandro Leogrande, nato a Taranto nel 1977, vive a Roma. Scrittore e giornalista, è stato per dieci anni vicedirettore del mensile Lo Straniero. Nelle sue inchieste si è occupato di questioni sociali, politiche e ambientali, e con alcuni reportage narrativi ha raccontato i viaggi dei migranti, il Mediterraneo contemporaneo, lo sfruttamento dei nuovi braccianti. Tra i suoi libri: Uomini e caporali (Mondadori 2008/Feltrinelli 2016), Il naufragio (Feltrinelli 2011; da cui è stata tratta l’opera Kater i Rades di Admir Shkurtaj, con la regia di Salvatore Tramacere, che ha debuttato alla Biennale Musica 2014), Fumo sulla città (Fandango 2013), La frontiera (Feltrinelli 2016).
Philippe Rekacewicz (Parigi, 1960) è geografo, cartografo e information designer. Laureato in Geografia presso l’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, ha lavorato per Le Monde diplomatique dal 1988 al 2014. Tra il 1996 e il 2008 ha anche diretto il dipartimento di Cartografia del GRID-Arendal in Norvegia, centro che collabora con il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). Esperto di geopolitica e relazioni internazionali, si occupa di soprattutto di problematiche legate a migrazioni, profughi, dislocamenti forzati e frontiere. Attualmente sta lavorando a numerosi progetti socioeconomici incentrati sulla creazione di spazi pubblici e privati e sulla percezione e rappresentazione delle frontiere. Studia con profondo interesse i nessi tra cartografia, arte, scienza e politica. Dal 2006 ha partecipato a progetti di cartografia artistica in diversi paesi europei. Al momento sta anche conducendo una ricerca sulla “cartografia sperimentale”.
 

 
#FOTOGRAFIA
#HARRAGA