Capita a tutti: stiamo cercando di
concentrarci su qualcosa, siamo vicini a un’idea, a una soluzione… e suona il
telefono, viene a trovarci un amico, cediamo alla tentazione irresistibile di
controllare qualcosa sul web.
E il tempo passa, siamo in ritardo, i nostri
buoni propositi cadono nel nulla.
La faccenda innervosisce parecchio
Maljanov, che ha rinunciato alle vacanze al mare per concludere una ricerca
importantissima sullo spazio interstellare.
A Leningrado fa un caldo
infernale e tutto sembra cospirare per ostacolare il suo lavoro. Ma sembra
soltanto, o davvero è così? È qualcuno, qualcosa, o addirittura l’universo, a
difendersi dal progresso umano, dalle nostre scoperte? Potremmo cambiare
qualcosa di radicale, se solo resistessimo di più?
Pagina dopo pagina, la
tensione cresce, come sempre accade quando c’è verità e ironia, la scrittura è
potente e al centro del romanzo ci sentiamo
noi.
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HAKAN
GÜNDAY
Migrare. Le vere - false
speranze
introduce Gian Luigi
Beccaria
al festival BIENNALE
DEMOCRAZIA
SABATO 1 aprile ore 21
Auditorium
Vivaldi, piazza Carlo Alberto 3 -
TORINO
Con Ancóra, il suo ultimo romanzo ha
affrontato il tema scottante del commercio dei migranti nell’Egeo dal punto di
vista di un trafficante bambino.
In occasione della quinta edizione di
Biennale Democrazia, l’“enfant terrible” della letteratura turca riflette sulla
migrazione: un viaggio non alla scoperta di se stessi, ma del mondo e delle sue
atrocità. La migrazione è sentirsi immobilizzati su una strada senza fine, alla
mercé degli altri. Dove il tuo nome e la tua professione non contano niente: sei
solo una “macchina della speranza” che tenta di raggiungere una terra di pace,
sei solo un giocatore d’azzardo che scommette la sua speranza sulle possibilità.
Pronto, con il giubbotto di salvataggio addosso, a inseguire i
tuoi sogni.
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