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15 maggio 2015

ARTE A MILANO: OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI

Ha inaugurato il 12 maggio scorso negli spazi della Galleria Bianconi di Milano (via Lecco, 20) la mostra  

Omaggio a Roberto Paolini
organizzata da Archivio Paolini in occasione di Expo 2015 e visibile sino al 16 giugno 2015. 


Come scrive Adriana Polveroni nel testo di presentazione della mostra intitolato “Le mani e le cose”:  “Roberto Paolini è stato un ‘artista del fare’, che con le mani creava autentici capolavori. Che fossero piatti ingegnosi, quando ancora non si parlava di food, ma il cibo poteva essere comunque un gesto inventivo […] E sia che fossero gioielli, più simili a sculture da indossare. Elaborate, imprevedibili, preziose. Opere uniche. E Paolini era abile con le mani anche quando realizzava oggetti di arredamento, oggi rubricabili sotto l'egida del design, dove la semplice gamba di un tavolo è essa stessa una scultura, rivelatrice di un pensiero preciso dell'abitare quello spazio”.


“Tutto aveva origine nelle mani” prosegue Adriana Polveroni “un'abilità che da tempo l'arte che frequentiamo ha messo in secondo piano a favore dell'idea. […] Quasi una sfida, un insulto, verso qualcosa che evidentemente si ama molto: un materiale sgualcito, piegato, deformato e poi restituito in una forma nuova. Che racconta, quasi fosse un libro spaginato, il complesso corpo a corpo ingaggiato con esso dall'artista. […] i materiali per Roberto Paolini erano importanti, andavano rispettati ma soprattutto esplorati, fino a tirarne fuori le potenzialità, le soluzioni meno ovvie che trattenevano al loro interno".

Ne sono  espressione la serie di inedite sculture in edizione limitata realizzate per volontà, disegno e secondo le istruzioni del Maestro Roberto Paolini, presentate il giorno dell'inaugurazione nella Galleria Bianconi e, in contemporanea, presso il bookshop di Palazzo Fortuny, in occasione dell’apertura della 56 Biennale di Venezia.

Creature minerali in cui alita il soffio della vita, scontrosamente discrete, nelle quali la diversità dei loro tagli e l’ordine delle loro dimensioni si apprezzano, sia nello schema installativo triangolare, capace di rintracciare nel simbolismo una componente umana e molteplice, sia nell’opera singolarmente considerata: la forma perfetta dell’uovo primigenio, modellato come un golem dalla terra, diviene, per mezzo di uno squarcio netto eseguito dalla mano dell’uomo, ritratto, volto dell’artista e del singolo, nell’individualità e moltitudine ad un tempo.
Un gesto che rivive oggi dotandosi della stessa volontà esploratrice Uomo/opera che fu propria dell’Artista. Un nucleo che si dischiude grazie alla mano del Maestro, solitario sensibile plasmatore e indica poeticamente sull’argilla i modi d’accesso alla sua opera, portando l’universo interiore della poetica alla sua Rivelazione.

Roberto Paolini (1934 – 2012) è stato artista poliedrico e duttile, capace di comunicare l’arte attraverso molte delle sue risultanti: artista, designer originale e pragmatico, chef dagli arditi accostamenti.
Stile e geometria, pattern seriali e cromatismi ripetuti denotano la produzione del Maestro Roberto Paolini. Le sue creazioni -  frutto della sua instancabile ricerca personale svolta all'interno del suo atelier - svelano un ritmo nella composizione quasi contrappuntistico. Quest’anima vibrante ebbe nel costruttivismo stilistico e nel rigoroso geometrismo la sua chiave di lettura più pregnante, che insistette sempre sul primato della sue intuizioni rispetto al gusto contemporaneo.    
 


14 maggio 2015

ARTE A NEW YORK: GILBERTO GIOVAGNOLI DA SCARAMOUCHE

Gilberto Giovagnoli-Lord Auch
Scaramouche Gallery



Gilberto Giovagnoli
The Worst (works: 1983 - 2015)
Opening:   Friday, May 15, 2015, 6-8pm 
Exhibition dates:   May 16 - June 28, 2015

Gilberto Giovagnoli's work is driven by contemplations of sovereignty, tyranny, eroticism and transgression - all given free reign within his self-conceived utopian chaos. Giovagnoli was born in 1954, in the tiny Republic of San Marino, and received his BA from the Accademia di Belle Arti di Urbino, Italy in 1975. After several years of critical success, his artistic career experienced a self-imposed six-year hiatus, during which time his focus shifted to existential ruminations on politics, dictatorships and Stalin. Following this period, the artist never fully conformed to modern luxuries (i.e driver's license, smartphone, internet, television), instead submerging himself in literature, in particular that of Louis-Ferdinand Celine and Georges Bataille, and the music of The Animals.

In his first-ever trip to and exhibition in the United States, Giovagnoli brings "The Worst" of the past three decades in a distinctly unprecedented body of work. Among the pieces in the exhibition are three large-scale plasticized drawings and collages, two paintings from the early 80's associated with the Italian Transavanguardia movement, a hand-made book of drawings in homage to artist Paul McCarthy, an extensive work on paper composed of 49 portraits of Nazi generals, and a transfigured Voodoo Christ statuette.

Giovagnoli's work, while reminiscent of Art Brut, is laced with ironic violence, irreverent text, and salacious human desire. Pieces of hallucinatory reality push the limits of censorship, yet are rendered with bright colors and the "sprinkling" of confetti made out of construction paper, cut-out images and candy wrappers. Objects and human-like creatures pile up on one another like the ruins of a fantastical and chaotic war of living that never ceases. The critic Luca Beatrice writes of the artist's universe: "...Giovagnoli's organization of space and thought takes its cue from the psychic automatism of Andre' Masson, from Pollock's early drippings, until arriving at Alighiero Boetti's Tutto (Everything): but this is a Tutto/Rutto (Everything/Belch) that comes straight from the sewer, where everything is waste itself, bad art, bad cinema, images to be thrown away, entirely covered by plastic tape, as the ulterior lowering of the artistic level, the worthy burial of painting, not in the least, a philosophizing about its death."

One of the exhibition's prominent pieces entitled Lord Auch or Lord to the Shithouse, is a massive painting, six yards wide, that the artist has completely sealed in transparent tape. At first glance, the work has the appearance of a delicate Persian rug, but upon closer inspection, an imperial orgy takes shape. Inspired by the outré novella "Story of the Eye" by Georges Bataille, Lord Auch brings to life the wickedness within the body and thoughts, as troublesome taboos are liberated in a microcosm that surges with compelling issues of our common humanity and present society.
The spectral delirium of the work "Vampyr" is palpable as the canvas transforms into a playground of supernatural haunts, evildoers and souls trapped in a parallel world. Creatures are intertwined with mutated limbs, caterpillars and fish bones. The piece, while layered with malignity and madness, achieves a sublime, dreamlike state. And like so much of Giovagnoli's work, the experience is like opening a newspaper, or walking down the street, eating the news, the forms, the colors, the passersby, the sounds - and then spewing it all out, including yourself, onto the painted surface.


Gilberto Giovagnoli has been featured in exhibitions throughout Europe including Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Grand Palais, Paris; 40th Venice Biennale; Palazzo Lanfranchi, Pisa; Galerie Springer, Berlin; Antonio Colombo, Milan; and 1st Drawing Biennale, Rimini. Solo exhibitions include Emilio Mazzoli, Modena; Studio Cavalieri, Bologna; Diagramma, Milan; Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, San Marino; Mondo Bizzarro, Roma; D406, Modena; Municipal Museums of Rocca di Cento. Giovagnoli's work has been the subject of texts and exhibitions curated by Achille Bonito Oliva, Alberto Boatto, Maria Luisa Frisa, Italo Mussa, Luca Beatrice, Valerio Deo', and Alberto Zanchetta, among others. 

A special thanks to D406-Fedeli alla Linea, Modena, Italy for their collaboration.
  1. GGiovagnoli-Paul McCarthy book


For more information please contact the gallery:
52 Orchard Street  New York, NY 10002  tel. 212.228.2229

Hours: Wed - Sat 12N-6pm, Sun 1-6pm, and by appt.

ARTE A BRESCIA: ROBERT RAUSCHENBERG

ROBERT RAUSCHENBERG
a cura di Dominique Stella

Rauschenberg, Samarkand Stitch VII, 1988, Collage e serigrafia su tessuto applicato su tela, 117,5x108,5cm

 Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna, via A. Soldini, 6/A
Date 19 maggio 2015 – 31 ottobre 2015
Inaugurazione Sabato 16 maggio 2015, ore 18,30

Dal 19 maggio al 31 ottobre 2015 si terrà alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia la mostra “Robert Rauschenberg” a cura di Dominique Stella. In esposizione circa 20 opere polimateriche create dall’artista tra il 1973 e il 1988.
Il pensiero e l’opera di Robert Rauschenberg, nato a Port Arthur in Texas nel 1925, per la complessità dei temi affrontati e per l’originalità delle soluzioni prospettate, rivestono un ruolo primario nell’ambito della riflessione estetica della seconda metà del ‘900.

L’artista salì alla ribalta nel periodo di transizione fra l’Espressionismo Astratto e la Pop Art degli anni '50. Allora Rauschenberg è conosciuto per i suoi Combines, nei quali utilizzava materiali non convenzionali e oggetti vari disposti in combinazioni innovative.

Rauschenberg ha lavorato anche con la fotografia, la stampa, la fabbricazione della carta e la performance. Nel 1962 utilizzò, per la prima volta, la tecnica della serigrafia su tela mescolata con pittura, collage e oggetti. Usata in precedenza solo in applicazioni commerciali, la serigrafia ha permesso a Rauschenberg di affrontare la riproducibilità delle immagini multiple e il conseguente appiattimento di esperienza che ciò comporta. Le immagini raccolte qua e là occupano un posto preminente nel suo linguaggio visivo, nel quale aggiunge le riproduzioni di giornali e riviste ai suoi disegni, alle sue opere grafiche e ai suoi dipinti, perfezionando la sua padronanza di varie tecniche come il trasferimento con il solvente, la litografia e la serigrafia. Egli concepì i suoi disegni basati sulla tecnica di trasferimento con il solvente nello stesso periodo dei suoi ultimi "Combine", e vi integrò il collage in uno spazio bidimensionale, con le immagini che seguono la superficie del lavoro e si mescolano ad aree disegnate o dipinte. La miscela di figurazione e astrazione rimarrà una caratteristica costante dello stile di Rauschenberg.

Nel 1963 si tenne la sua prima retrospettiva europea alla Galerie Sonnabend di Parigi, portata anche al Jewish Museum di New York. Nel 1964 ebbe una retrospettiva alla Whitechapel Gallery, Londra, e vinse il Gran Premio alla Biennale di Venezia.

Nel 1970 Rauschenberg lascia New York per stabilirsi a Captiva, un'isola nel Golfo della Florida, dove vive e lavora fino alla morte nel 2008, perfezionando la sua tavolozza di colori.

Lontano dall'immaginario urbano egli privilegia un linguaggio astratto e l'uso di fibre naturali, come tessuti e carta. Nella serie Hoarfrost, alla quale appartengono alcune delle opere del 1974 in mostra, Rauschenberg utilizza una varietà di tessuti trasparenti, traslucidi e opachi, che vanno dalla garza di cotone ad esotici raso e seta, su cui stampa testi e immagini ripresi da giornali e riviste. Altre opere della serie Airport, sempre del 1974, e della serie 7 characters, del 1982, hanno le stesse caratteristiche di assemblaggi di tessuti e oggetti vissuti incollati o serigrafati che riacquistano vita in montaggi e collages tipici della produzione dell’artista.

Catalogo:
Edito da Carlo Cambi Editore
Testo di Dominique Stella
Orari
Da martedì a sabato 10.00/12.30 ; 15.30/19.30
Chiuso domenica e lunedì.
Informazioni al pubblico
Galleria Agnellini Arte Moderna
Via Soldini 6/A – 25124 Brescia
Tel. +39 030.2944181 Fax 030.2478801

ARTE A PISA: ROSE & ROSE AL MUSEO DELLA GRAFICA

Rose & Rose
Pisa, Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
16 maggio – 28 giugno 2015

Aurora Tazza, 'Vanessa', 2008, acquerello su carta, mm 480 x 345



Dal 16 maggio al 28 giugno 2015 al Museo della Grafica di Pisa si terrà la mostra Rose & Rose. L’esposizione dedicata alla “regina” dei fiori, intende presentare opere grafiche, antichi volumi e fogli d’erbario in un percorso storico che, attraversando i secoli, arriva alla contemporaneità.
In particolare, verranno esposte alcune tavole dell’italiana Aurora Tazza e dell’americana Rosemary Lucca, pittrici che da anni, e con esiti suggestivi, si confrontano con il fascino delle rose.

Rosemary Lucca, Rosa chinensis 'Mutabilis', 2011, acquerello su carta, mm 460 x 740

La mostra è promossa dal Museo della Grafica e dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa in occasione del Fascination of Plants Day, che vedrà ospitato anche il convegno “Alberi in città, sicurezza e benefici per il cittadino” (info: eventi.agraria@unipi.it).
L’evento è realizzato con il supporto di Euroambiente, Aboca.
L’inaugurazione della mostra sarà sabato 16 maggio alle ore 18.00, International Museum Day. Per l’occasione l’esposizione resterà aperta sino alle 23,30, con ingresso gratuito.

ROSE & ROSE
Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
Lungarno Galilei, 9 – I56127 Pisa (PI)
Tel. (+39) 050 2216 060, fax (+39) 050 2216 065
e-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it  http://www.museodellagrafica.unipi.it
Orari di apertura:
Dal martedì alla domenica: dalle ore 10:00 alle ore 20:00
Lunedì: chiuso
Ingresso:
3 euro

ARTE A PAVIA: LA NOTTE DEI MUSEI DA DEGAS A PICASSO


Capolavori della Johannesburg Art Gallery
da Degas a Picasso
Fino al 19 luglio 2015
Pavia, Scuderie del Castello Visconteo
SABATO 16 MAGGIO “Notte dei Musei” > apertura straordinaria fino alle ore 23.00.
Sabato 16 maggio ore 15.00 e domenica 17 maggio ore 11.00 > attività didattiche GRATUITE per famiglie.
 
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Sabato 16 maggio 2015, in occasione della Notte dei Musei”, le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia resteranno straordinariamente aperte fino alle ore 23.00 (la biglietteria chiuderà alle ore 22.00). Un’occasione unica per visitare in notturna la mostra “Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso” e la splendida cornice del Castello Visconteo.
Come ogni weekend, tutte le famiglie con bambini dai 5 agli 11 anni potranno inoltre partecipare ai laboratori didattici gratuiti proposti da ViDi in collaborazione con l’Associazione ARTpiù Creative Project. Sabato 16 maggio alle ore 15.00 e domenica 17 maggio alle ore 11.00 bambini e genitori potranno partecipare al laboratorio gratuito “Un bagaglio di emozioni”. Attraverso colori, forme e tanta fantasia i piccoli visitatori potranno creare il proprio "bagaglio di emozioni" vissute all’interno della mostra. Un’ottima occasione per trascorrere insieme una giornata all’insegna dell’arte e per consentire anche ai più piccoli di scoprire, attraverso attività creative e stimolanti, i capolavori della Johannesburg Art Gallery. 
Le attività didattiche sono gratuite*si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra ed è necessaria la prenotazione al numero 0382 33676. La durata del laboratorio è di circa 60 minuti e per ogni attività saranno ammessi al massimo 30 bambini. (*Con l’intento di diffondere la cultura nella maniera più accessibile, l’Associazione ARTpiù creative project propone visite guidate e attività didattiche gratuite per le quali sono gradite libere donazioni che consentano di far fronte alle spese necessarie per l’attuazioni di tali attività).
Il calendario completo delle attività didattiche per le famiglie è disponibile sul sito ufficiale della mostra www.scuderiepavia.com.
Calendario completo dei laboratori didattici gratuiti per le famiglie è disponibile sul sito www.scuderiepavia.com.
Per informazioni
Tel:+39 0382 33676 | info@scuderiepavia.com
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LA MOSTRA
Dal 21 marzo al 19 luglio 2015 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia presentano “Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso”.
La mostra è ideata, prodotta, organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Pavia e la Johannesburg Art Gallery, con il patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano e realizzata con la consulenza scientifica di Simona Bartolena.
Aperta al pubblico nel 1910, la Johannesburg Art Gallery vanta una collezione di altissima qualità dal punto di vista del patrimonio artistico. Le sale delle Scuderie di Pavia avranno il privilegio di ospitare un nucleo importante di capolavori provenienti da uno dei più significativi musei d’arte del continente africano, offrendo al pubblico un’occasione unica per scoprire e conoscere da vicino una raccolta di opere difficilmente visibile in altre sedi.
L’esposizione presenta oltre sessanta opere, tra olii, acquerelli e grafiche, che portano le firme di alcuni dei principali protagonisti della scena artistica internazionale del XIX e del XX secolo: da Edgar Degas a Dante Gabriel Rossetti, da Jean Baptiste Corot a Alma Tadema, da Vincent Van Gogh a Paul Gauguin, da Antonio Mancini Paul Signac, da Pablo Picasso a Francis Bacon, da Roy Lichtenstein a Andy Warhol e molti altri.
Il percorso espositivo, diviso in sezioni cronologiche e tematiche, permetterà ai visitatori di percorrere un viaggio nella storia dell’arte dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti fino al Sud Africa in un racconto che si sposta tra momenti storici, luoghi e linguaggi artistici diversi.
La mostra, oltre a presentare un’ottima selezione di opere di grandi Maestri, consentirà al pubblico di scoprire l’affascinante storia della Johannesburg Art Gallery. Principale protagonista della nascita e della formazione della collezione museale fu Lady Florence Phillips, moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips. Donna dal grande fascino, a sua volta collezionista, convinta che la sua città dovesse avere un museo d’arte, persuase il marito e alcuni magnati dell’industria a investire nel progetto. Determinata a portare avanti la sua idea, Lady Phillips vende un diamante azzurro regalatole dal marito per acquistare i primi lavori. Hugh Lane, altra grande personalità della scena culturale anglosassone, la aiuta nell’impresa, suggerendole possibili acquisizioni. Sin dalla sua apertura il museo presenta una selezione di opere di straordinaria qualità e modernità, un nucleo arricchitosi poi negli anni grazie a nuove acquisizioni e donazioni.  
Per tutta la durata dell’esposizione una serie di attività didattiche e visite guidate per bambini e adulti permetteranno di approfondire le splendide opere esposte nelle sale delle Scuderie del Castello Visconteo.
 
Titolo
Capolavori della Johannesburg Art Gallery
da Degas a Picasso
Date
21 marzo – 19 luglio 2015
Sede
Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI Febbraio, 35
27100 Pavia
Orari
Dal lunedì al venerdì: 10.00 – 19.00
Giovedì: 10.00 – 22.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 –  20.00
Sabato 5 aprile e domenica 6 aprile: 10.00 – 20.00
(La biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti
Intero: 12,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
Ridotto: 10,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
over 65 anni, ragazzi dai 13 a 18 anni, gruppi (min 15 max 30 persone), Soci Touring Club Italiano muniti di tessera in corso di validità, Iscritti FAI muniti di tessera in corso di validità.
Ridotto speciale: 9,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
Studenti dell’Università di Pavia muniti della propria Ateneo Card o del documento d’iscrizione all’Università, Possessori della My Museum Card
Ridotto scuole e bambini: 5,00 euro Gruppi di scolaresche, bambini dai 6 ai 13 anni
Gratuito: disabili, accompagnatori disabili, giornalisti muniti di tesserino dell’Ordine dei Giornalisti con il bollino dell’anno in corso, accompagnatori gruppo adulti (uno per gruppo), accompagnatori scolaresche (due per gruppo), bambini under 6 anni, guide della Lombardia munite di patentino.
Con il biglietto della mostra puoi visitare anche i Musei Civici di Pavia a prezzo ridotto negli orari di apertura indicati sul sito www.museicivici.pavia.it

Informazioni e prenotazioni
Tel:+39 0382 33676
Informazioni e prenotazioni pacchetti promozionali e turistici

www.me-in-italy.com Tel: +39 0382 578706 | info@me-in-italy.com

Nasce Kriol-Ità, associazione di amicizia Italia - Capo Verde

Invito
Kriol-Ità
Presentazione dell’Associazione di amicizia Italia - Capo Verde
Giovedì 14 maggio alle ore 16.00
Sala del Carroccio, Palazzo Senatorio
Piazza del Campidoglio, Roma


Giovedì 14 maggio 2015 alle ore 16.00, nella Sala del Carroccio del Palazzo Senatorio, in Piazza del Campidoglio a Roma, si terrà l’evento di presentazione di “Kriol-Ità”, associazione di amicizia Italia - Capo Verde.
Il pomeriggio si aprirà con i saluti di Marta Leonori, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Roma, e di S.E. Manuel Amante da Rosa, Ambasciatore di Capo Verde in Italia, articolandosi poi in due tavole rotonde. La prima, dedicata alla presentazione di “Kriol-Ità”, sarà introdotta da Maria Silva, Presidente dell’associazione, e vedrà la partecipazione di Maria Grazia Russo, Professore all’Università della Tuscia di Viterbo, e di Giuseppe Bea, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Impresa. Partendo dalle motivazioni che ne hanno favorito la nascita, si proveranno a delineare gli obiettivi dell’associazione, nel lungo e medio termine.
La seconda tavola rotonda, invece, approfondirà il ruolo e l’impegno del progetto nei due Paesi. Introdotti da Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero, interverranno Bruno Molea, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport, Enzo Rossi, Direttore Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche Università Tor Vergata di Roma, Giorgio Scarso, Presidente della Federazione Italiana Scherma, e Franco Pittau, Presidente Onorario del Centro Studi e Ricerche IDOS.             
L’evento è dunque un’importante occasione per conoscere il ruolo e gli obiettivi della neonata associazione, nata dalla ferma convinzione della necessità di un progetto che renda ancora più solide le relazioni e gli scambi fra Italia – Capo Verde. “Kriol-Ità” si propone infatti l’obiettivo di consolidare l’amicizia e lo sviluppo delle relazioni fra i due Paesi, attraverso la promozione sul piano culturale, sportivo, scientifico e socio-economico di attività che favoriscano la crescita delle rispettive comunità, la lotta al disagio sociale, alle diseguaglianze e all’esclusione.
Dall’organizzazione di incontri, conferenze, dibattiti e seminari, alla promozione di iniziative nel campo della cultura, dell’arte e dello sport – quali occasioni di educazione alla convivenza con persone di culture diverse e di promozione di una società aperta, multiculturale e multietnica – molti sono gli scopi che verranno descritti durante la presentazione. Inoltre, benché forte del sostegno delle Istituzioni, l’associazione sin dalla sua nascita vuole essere prima di tutto un punto di riferimento per i cittadini, per la comunità italiana a Capo Verde e per la comunità capoverdiana in Italia, grazie a un’attività di cooperazione decentrata.

Il programma:
Ore 16.00 – 17.00: saluti delle Istituzioni
Intervengono:
Marta Leonori, Assessore delle attività produttive del Comune di Roma         
S.E. Manuel Amante Da Rosa, Ambasciatore di Capo Verde in Italia    
Prima parte
Ore 17.00 – 18.00: presentazione del progetto
Intervengono:
Maria Silva, Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia – Capo Verde    
Maria Grazia Russo, Professore all’Università della Tuscia di Viterbo          
Giuseppe Bea, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Impresa        
Seconda parte:

Ore 18-00 – 19.00: interventi conclusivi          
Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero           
Bruno Molea, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport             
Enzo Rossi, Direttore Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche Università Tor Vergata di Roma
Giorgio Scarso, Presidente della Federazione Italiana Scherma        
Franco Pittau, Presidente Onorario del Centro Studi e Ricerche IDOS            
Partecipazione del cantautore capoverdiano Teofilo Chantre.
I partecipanti riceveranno in omaggio una copia del libro Un Arcipelago nel Sole, appunti di viaggio a Capo Verde di Giuseppe Ricciulli.

FOTOGRAFIA A BOLOGNA: IL GIRO DEL MONDO NELLE IMMAGINI DI PAOLO GOTTI

 Giovedì 14 maggio, dalle ore 19Visita guidata alla mostra con proiezione:
Il giro del mondo in ottanta scatti mostra antologica di Paolo Gotti
Sala Museale del Conservatorio del Baraccano via Santo Stefano 119, Bologna
30 aprile - 27 maggio 2015


Giovedì 14 maggio 2015 dalle ore 19 appuntamento nella Sala Museale del Conservatorio del Baraccano (via S.Stefano 119) per una visita guidata della mostra antologica di Paolo Gotti Il giro del mondo in 80 scatti alla presenza dell'artista. E' prevista anche una video-proiezione.

La Sala Museale del Conservatorio del Baraccano di Bologna ospita 80 fotografie tratte dal monumentale repertorio di oltre 10.000 immagini scattate dal noto fotografo bolognese in occasione dei suoi numerosi viaggi attorno al mondo.

Dal Niger alla Cina, da Haiti al Brasile, e ancora il Messico e il Guatemala, il Nepal, Ceylon e le Maldive, l’Indonesia, gli USA, il Canada, la Thailandia, i Caraibi, la Malesia, lo Yemen, il Venezuela, le Filippine, Cuba, l’India, il Cile, la Bolivia, l’Islanda, l’Australia, la Colombia. Sono solo alcuni dei 70 paesi che Paolo Gotti ha immortalato con la sua Nikon negli ultimi 40 anni.

Voluta dal Quartiere Santo Stefano e dal Circolo Velico Bolognese, l' esposizione si colloca, come altre iniziative organizzate dal Quartiere, nell’ambito del progetto “Maternità”, nato per realizzare un ospedale in memoria di Andreina Vianello a NSAKA, in Congo. Con le sue foto e i suoi calendari, anche la mostra di Paolo Gotti contribuirà alla raccolta fondi che il Quartiere S.Stefano e il Circolo Velico Bolognese stanno portando avanti a favore dell’Associazione Amici dell’Ave Maria”, l'associazione che segue il progetto in Italia.

Per accedere alla mostra l'ingresso è gratuito, ma chi vorrà potrà sostenere il progetto con offerte libere (IBAN IT22Z0760102400001022203077).
PAOLO GOTTI. Il giro del mondo in 80 scatti
30 aprile - 27 maggio 2015 | opening 29 aprile ore 19,00
Sala Museale del Conservatorio del Baraccano - via Santo Stefano 119, Bologna
Informazioni: + 39 329 2343305 www.paologotti.com
Orari di apertura: da lunedì a sabato 10,00-12,30 | giovedì, sabato e domenica 15.30-19,30



LIBRI A TORINO: IL GUSTO DELLE PAROLE



I MAGGIORI CASI EDITORIALI DI ROMANZI BEST SELLER CHE PARLANO DI CIBO:
UNA RICERCA DELL'UNIVERSITà CATTOLICA IN ANTEPRIMA AL SALONE DEL LIBRO

La S.V. è invitata all’evento
Il gusto delle parole
 Venerdì 15 maggio 2015, ore 12,30
SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO, LINGOTTO FIERE
Spazio Sant’Anselmo, Padiglione 3
Presentazione del volume
Il gusto delle parole.
Assaggi editoriali di romanzi contemporanei
(“Quaderni del Laboratorio di editoria”, edizioni Educatt)
Intervengono
ROBERTO CICALA, Università Cattolica di Milano
BRUNO GAMBAROTTA, giornalista e scrittore
con gli studenti del Laboratorio di editoria
Con booktrailer video iniziale
Segue brindisi e apritivo nella stand Vita e Pensiero, pad. 2


L’EVENTO
Il gusto delle parole. Assaggi editoriali di romanzi contemporanei s’intitola la ricerca divenuta antologia a cura del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano diretto da Roberto Cicala e pubblicata da Educatt. Si tratta di una schedatura, con ampia scelta di citazioni, sui casi editoriali principali dell’ultimo secolo legati al cibo, al vino e alla cucina, in occasione di Expo 2015. All’anteprima al Salone internazionale del Libro di Torino, questo venerdì 15 maggio, nello Spazio Sant’Anselmo (padiglione 3) alle ore 12,30, intervengono, oltre a Roberto Cicala, Bruno Gambarotta, giornalista e scrittore appassionato di cucina, con gli studenti del Laboratorio di editoria, che hanno curato anche un booktrailer che sarà proiettato.

IL LIBRO
Chi ha fame di libri e di cibi, e non sa resistere al gusto delle parole e delle ricette, è invitato ad assaporare le portate di questo menu letterario in cui ogni piatto è un caso editoriale, dal Pranzo di Babette a La fabbrica di cioccolato: una vera e propria degustazione di capolavori contemporanei per stimolare l’appetito e la voglia di leggere con la stessa passione di Joanne Harris in Chocolat: «Assaggiami, provami, gustami». Che vino si versa il Maigret di Simenon? Come dispone le verdure La ragazza con l’orecchino di perla? Qual è la magia dei dolci di Harry Potter? Tra un titolo e una portata, tra un piatto e una copertina, di ogni best seller si analizza la storia della prima edizione e si gusta una lunga citazione, da Hemingway a Banana Yoshimoto e da Calvino a Camilleri, in un buffet editoriale che conferma l’idea di Virginia Woolf secondo cui «non si può pensare bene, amare bene e dormire bene se prima non si è mangiato bene».

I QUADERNI DEL LABORATORIO DI EDITORIA
La serie nasce dal Laboratorio di editoria che la facoltà di Lettere e Filosofi a dell’Università Cattolica di Milano ha istituito a fianco del corso di Editoria libraria e multimediale. Questi volumi trovano i loro argomenti nel mondo dell’editoria letteraria e dei suoi protagonisti: partendo dalla sperimentazione in aula, ciascun volume si trasforma nel frutto di una vera e propria officina editoriale, un piccolo laboratorio artigiano che ha consentito nei dieci anni di attività un’esperienza di progettazione e cura editoriale a giovani e appassionati studenti che hanno sviluppato le loro competenze provando in prima persona che cosa significa allestire un libro in tutte le sue componenti (dal titolo ai testi, dalla redazione alla correzione delle bozze, agli elementi paratestuali). In questi titoli passione e ricerca si incontrano, raccontando l’esperienza di un gruppo che attorno alla cattedra di editoria ha dedicato a libri, autori e collane, studi e tesi di laurea, lavorando anche su carte d’archivio, talvolta inedite.

Il gusto delle parole. Assaggi editoriali di romanzi contemporanei,
presentazione di Roberto Cicala e Andrea Kerbaker, Educatt, Milano 2015, pp. 144, a colori, euro 16


13 maggio 2015

ARCHITETTURA A FIRENZE: FRANZ PRATI "MEDITERRANEO. UN TRITTICO"

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA
Venerdì 15 maggio, ore 17.30
Costruire l’Architettura
Franz Prati, Leonardo Progetti




Nuovo appuntamento, venerdì 15 maggio allo Spazio A, in lungarno Benvenuto Cellini 13a, per “Costruire l’Architettura”, la rassegna organizzata dalla Federazione Architetti PPC Toscani, in collaborazione con la casa editrice Forma, che sviluppa, attraverso appuntamenti settimanali, il tema della costruzione dell’architettura nella pratica professionale contemporanea. Protagonista di questa settimana, alle ore 17.30, sarà Franz Prati. Titolo dell’incontro “Mediterranee. Un trittico”.


Un excursus da Genova a Creta al Parco degli Acquedotti a Roma, dove, il rapporto tra frammenti architettonici, sfondi paesaggistici e immagini stratificate suggeriscono una lettura diversa di una ritrovata archeologia del contemporaneo.


Franz Prati si laurea a Venezia. La scuola di Samonà, connotata in quegli anni dalle presenze di Aymonino, Gardella e Scarpa informa fortemente la sua ricerca rivolta verso l’analisi delle implicazioni urbane dell’architettura. Dai primi anni Settanta si stabilisce a Roma dove continua, alla Facoltà di Architettura dell'Università "La Sapienza", l'attività didattica iniziata nell'Ateneo veneziano. Negli anni successivi insegna nelle Facoltà di Bari e Reggio Calabria e dal 1998 è Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana alla Facoltà di Architettura di Genova. Dal 2002 al 2008 è Direttore del DIPARC, che viene a caratterizzarsi quale struttura di ricerca particolarmente qualificata nell’individuazione di nuove strategie applicative e procedure attuative per la realizzazione di progetti specifici per la città. La sua attività progettuale, ampiamente riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, si declina all’interno di una ricerca che tende a saldare i processi trasformativi della contemporaneità in un rinnovato rapporto con la realtà contestuale e storica preesistente. La sua produzione artistica è strettamente legata al progetto, quale specifico strumento di ricerca e definizione di una personale poetica architettonica. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Ha elaborato progetti specifici per la Triennale di Milano e la Biennale di Venezia. Parte dei suoi numerosi disegni è stata acquisita da importanti collezioni private e pubbliche (vanno ricordati l'archivio del DAM di Francoforte e il Beaubourg di Parigi). Tra le sedi delle esposizioni internazionali: il DAM di Francoforte, l'High Museum of Art di Atlanta, il Beaubourg di Parigi.


Anche per questo incontro Forma Edizioni, ha avviato la procedura, presso il CNAPPC, per il riconoscimento ai partecipanti di 2 Crediti Formativi CFP. I posti disponibili sono 50. Le iscrizioni saranno accettate in ordine di arrivo. Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo info@spazioafirenze.it, specificando oltre ai dati anagrafici, l’ordine di appartenenza e il numero di matricola. Al fine del riconoscimento dei crediti formativi, l’iscritto dovrà essere presente dall’inizio del convegno fino alla sua effettiva conclusione attestando la presenza con le firme di entrata ed uscita su apposito registro.

Spazio A
lungarno Benvenuto Cellini 13a, 50125 Firenze
Tel. + 39 366 8605159 - e.mail info@spazioafirenze.it

FOTOGRAFIA a REGGIO EMILIA: PHOTOBOOK MARKET


Nelle giornate inaugurali di Fotografia Europea, a Reggio Emilia, sabato 16 e domenica 17 maggio, appuntamento presso la Galleria San Rocco con il Photobook Market: una manifestazione nata per promuovere l’editoria fotografica indipendente, i libri e le riviste che testimoniano la nuova vitalità dei progetti cartacei nella ricerca artistica contemporanea.

Quindici gli espositori presenti, fra editori, autori, librai: Aalphabet. | Alessia Bernardini | Dreaming Leone / Alvaro Deprit & Michela Palermo | CESURALAB | Danilo Montanari Editore | Discipula Editions | GENDA Magazine | Libri di Sam Edizioni | Rorhof | Rumore Nero | Simone Donati / TerraProject Photographers | Skinnerboox | s.t. foto libreria galleria | Witty kiwi | YET magazine

s.t. foto libreria galleria
www.stsenzatitolo.it

12 maggio 2015

FOTOGRAFIA A ROMA: STEFANO CIOFFI "L'URLO INDIFFERENTE" SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA

L’URLO INDIFFERENTE
Sui luoghi del diario di Guerra di Giovanni Battista De Gasperi
Fotografie di Stefano Cioffi
a cura di Maurizio G. De Bonis
Al Museo di Roma in Trastevere dal 13 maggio al 21 giugno un progetto fotografico
ripercorre, 100 anni dopo, i luoghi raccontati dal diario di guerra
dell’ufficiale alpino Giovanni Battista De Gasperi
 
Pian di Mazzes, Sesto, m 2000 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100x132  
luglio 2014
A 100 anni dall’ingresso dell’Italia nella grande guerra il Museo di Roma in Trastevere ospita il progetto fotografico di Stefano Cioffi “L’urlo indifferente” che racconta i luoghi descritti nel diario di guerra del naturalista e geografo Giovanni De Gasperi, morto in battaglia nel 1916.
 

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, prodotta dall’associazione IN/OUT, è a cura di Maurizio G. De Bonis ed è stata riconosciuta dalla Struttura di missione per la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’esposizione, aperta al pubblico dal 13 maggio al 21 giugno 2015, raccoglie 22 fotografie 100x132 scattate quasi interamente tra metà maggio e metà luglio (2013 e 2014), ovvero negli stessi giorni dell’anno in cui De Gasperi scrisse il suo diario.
 
Parole dal diario di Giovanni Battista De Gasperi accanto all'opera di Stefano Cioffi -
foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog
Divenuto famoso da giovanissimo per un’avventurosa spedizione nella Terra del Fuoco, all’inizio della guerra De Gasperi fu arruolato come ufficiale degli alpini e schierato con le sue truppe sul passo di monte Croce, tra Coltrondo e Padola, nel Comelico. Il suo diario, pubblicato per volontà della famiglia nel libro che accompagna la mostra, affascina per la lucidità con cui descrive un fronte di guerra comunque in grado di suscitare riflessioni sulla natura e sul paesaggio.
 
Monte Arnese, Sesto, m 2600 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100x132  
giugno 2014
 
Lontane dall’essere una semplice documentazione geografico-storicistica, le immagini di Cioffi rappresentano sentieri che vanno verso il nulla, boschi fittissimi, aree isolate avvolte nella nebbia e trasmettono il senso di alienazione e insensatezza vissuto dai soldati che un secolo fa combattevano un nemico spesso invisibile.
 
Stefano Cioffi e Maurizio G. De Bonis  - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog
Cioffi – come scrive il curatore della mostra Maurizio G. De Bonis - lascia che il suo sguardo ci racconti l’imperscrutabile complessità della situazione ambientale e la deriva di una coscienza umana che ha cancellato il concetto di convivenza civile; e in più allude compostamente alla brutalità con la quale l’uomo ha violato il linguaggio della natura. Le immagini che fermano l’imbrunire o che ci mostrano l’arrivo di un’inquietante bruma permettono al fotografo di narrare visivamente la frattura tra umanità e natura, tra senso dei comportamenti sociali e ritmi del tempo naturalistico, tra idea di possesso (tipica del mondo animale e umano) e l’algida indifferenza dell’esistente che, pur essendo costantemente abusato dall’uomo, non può che rimanere distaccato da quest’ultimo.
L’apparente oggettività delle inquadrature, la chiarezza della forma compositiva, l’essenzialità delle linee evidenziano una potente contraddizione di senso, un abisso che solo il rigore formale dei suoi scatti è capace di far emergere, ovvero il conflitto tra dolorosa sedimentazione degli eventi e terribile impassibilità dell’ecosistema (rispetto a tali eventi). Proprio all’interno di questa contraddizione, così ben messa a fuoco, è rintracciabile il precipizio infinito della stoltezza dei comportamenti umani e della separazione totale tra Storia e Natura, tra dimensione politica della società e dimensione astorica e significante del mondo.
Le opere di Cioffi finiscono per esprimere una sensazione funesta di vuoto e di tormentosa attesa, di sospensione di senso che rende tangibile la penosa limitatezza delle azioni umane, l’orripilante voragine causata dalla morte di milioni di persone, la mancanza di un vero legame tra essere umano e natura. Il territorio della morte e della guerra diviene simbolo di un mistero forse irrisolvibile, di un problema gigantesco di relazione tra il genere umano e il mondo che lo ospita.
 
Valle della Rienza, Dobbiaco, m 1500 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100x132  
giugno 2014
 L’esposizione è accompagnata dal libro edito da Edizione Osiride con testi critici dello stesso Stefano Cioffi e di Maurizio G. De Bonis e Paola Visentini. Il libro include la riproduzione integrale del Diario di Guerra di Giovanni De Gasperi con i disegni dello stesso autore.


Stefano Cioffi - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog

Mostra L’urlo indifferente. Fotografie di Stefano Cioffi
Dove Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio, 1B
Date mostra
13 maggio – 21 giugno 2015
Orari Da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00; La biglietteria chiude alle ore 19.00; Chiuso lunedì
Biglietti Intero € 8,50; Ridotto € 7,50 gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Enti proponenti
Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Servizi museali A cura di Catalogo Zètema Progetto Cultura Maurizio G. De Bonis Edizione Osiride
Info




 
 


Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00) www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it

Prospettiva nel Museo di Roma in Trastevere - Foto di Claudio Panunzi
per Mycultureinblog