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25 marzo 2015

APPUNTAMENTI CON L'ARTE XI E ULTIMA LEZIONE

 







XI e ultima lezione – giovedì 26 marzo 2015, ore 18.00

Le avventure di Veronica. Cavalcata molto personale nella storia del ritratto fotografico
a cura di Ferdinando Scianna, Fotografo e Scrittore

TEATRO DELLA COMETA
Via del Teatro Marcello, 4 - Roma

Dal 6 novembre 2014 al 26 marzo 2015 il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma, “mette in scena” al Teatro della Cometa, autentico gioiello nel cuore di Roma, una delle sue iniziative culturali più attese e più seguite: il corso di storia dell’arte, che quest’anno ha come tema e titolo “IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA”, undici lezioni per raccontare la storia del ritratto dall’antichità alla Pop Art.
Per affrontare questo affascinante tema, la Delegazione romana del FAI propone un esclusivo viaggio nei secoli e negli stili artistici alla scoperta dei volti-capolavoro che hanno segnato la storia dell’arte, dagli albori alla grande ritrattistica greca e romana, dalle icone alla spiritualità di San Francesco, dalla regalità rinascimentale ai volti parlanti del barocco, dai ritratti borghesi alle immagini simbolo della cultura di massa. Con particolare attenzione alla fotografia e ai risvolti psicologici dell’autoritratto.
Per l’ultimo appuntamento, giovedì 26 marzo 2015, è previsto l’incontro con il fotografo e scrittore Ferdinando Scianna che presenta Le avventure di Veronica. Cavalcata molto personale nella storia del ritratto fotografico. Da sempre, la storia del ritratto accompagna la storia dell’umanità attraverso sculture, dipinti e, dalla metà dell’Ottocento, anche attraverso la fotografia. Da quel momento, per quasi due secoli, nasce e si sviluppa una storia nuova e diversa del ritratto e del nostro rapporto con noi stessi e gli altri. Secondo il celebre fotografo, la storia della fotografia di ritratto coincide, più che in ogni altra forma di rappresentazione, con la storia stessa della società moderna. Tale premessa è l’inizio di un affascinante viaggio, da Daguerre ai nostri giorni, dentro la vicenda culturale del nostro tempo.
Il corso IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA è uno degli appuntamenti più importanti nel programma 2014-2015 della Delegazione FAI di Roma, che da oltre vent’anni promuove i corsi d’arte nella convinzione che conoscere sia il primo passo per imparare ad amare e proteggere il nostro straordinario patrimonio culturale.
marzo 2015

 Con il patrocinio di                                                                     Sede degli incontri






Iniziativa:       IL RITRATTO, SPECCHIO INDISCRETO DELL’ANIMA
                       11 lezioni per raccontare la storia del ritratto dall’antichità alla Pop Art”      

Sede:             Teatro della Cometa
Via del Teatro Marcello, 4 -  Roma

Ideazione e Organizzazione:
FAI – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Roma

Durata:           dal 6 novembre 2014 al 26 marzo 2015
                       
Orario:           ore 18.00
Ogni incontro avrà la durata di circa 75 minuti.

Contributo di partecipazione per tutto il corso:            
150 euro per iscritti FAI, 180 euro per i non iscritti FAI per l’intero corso, fino ad esaurimento posti.
           
Iscrizioni:       bonifico (Unicredit Banca – Agenzia n.6 intestato a FAI COMITATO DI ROMA IBAN:IT75W0200805205000010281145)

Presso la Delegazione FAI di Roma, Piazza dell’Enciclopedia Italiana 50.  L’iscrizione alle singole lezioni è legata alla disponibilità dei posti e potrà essere effettuata direttamente al Teatro della Cometa prima di ogni incontro a partire dalle ore 17.30.

Informazioni:
Delegazione FAI di Roma
Piazza dell’Enciclopedia Italiana, 50 - 00186 Roma
tel. 06-6879376
fax. 06-6879149

23 marzo 2015

"LIBRI AL CENTRO" - DIRETTO DA ROBERTO IPPOLITO


SI AVVICINA IL BIS DI “LIBRI AL CENTRO”
PER STARE ANCORA IN MEZZO ALLA FOLLA

Dal 13 al 19 aprile a Cinecittàdue la seconda edizione dell’unico festival di una settimana intera
in un centro commerciale. Diretto da Ippolito con gli scrittori di grande richiamo di narrativa e saggistica.
Apre Iacona, poi Almerighi, Boncinelli, Carandini, Casadio, Damilano, De Cataldo, Gazzola, Giorgione,
Koch, Latella, Lillo, Marcellini, Marone, Marzano, Nisini, Presta, Pruzzo, Terranova e Vergassola.

Roberto Ippolito direttore editoriale 'Libri al centro'  Cinecittàdue


Roma, 23 marzo 2015 - È il momento del bis. La seconda edizione di “Libri al centro” a Cinecittàdue si avvicina. L’unico festival letterario che per una settimana intera si svolge in un centro commerciale (viale Palmiro Togliatti 2 Roma, metro A Subaugusta e Cinecittà) torna da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015. Forte dei risultati registrati lo scorso anno per affluenza di pubblico e interesse suscitato, ha l’obiettivo di stare ancora in mezzo alla folla con gli autori più prestigiosi.


I nomi scelti dal direttore editoriale Roberto Ippolito sono infatti di grande richiamo, per la narrativa come per la saggistica. L’apertura è affidata a Riccardo Iacona, seguito da Mario Almerighi, Edoardo Boncinelli, Andrea Carandini, Giovanna Casadio, Marco Damilano, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Giorgione, Roberto Koch, Maria Latella, Marco Lillo, Susanna Marcellini, Lorenzo Marone, Michela Marzano, Giorgio Nisini, Marco Presta, Roberto Pruzzo, Nadia Terranova e Dario Vergassola. E in più “I tanti Pasolini”, la mostra fotografica dell’Archivio Riccardi, curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni dalla morte.

L’evento, organizzato da Cinecittàdue con la collaborazione delle Librerie Arion e di Espressamente Illy, non ha pari. L’ambizione è forte e Ippolito lo dice apertamente: “Portare gli autori italiani più importanti all’interno di un centro commerciale per sette giorni di seguito a molti poteva sembrare una pazzia. Ma il successo ottenuto con la prima edizione ci ricorda, ammesso sia necessario, che scommettere sulla cultura non è mai una pazzia. Tuttavia non ci basta. Quest’anno vogliamo fare ancora di più, coinvolgendo ancora più persone e continuando a valorizzare la vitalità della cultura italiana in un luogo sinonimo di vitalità. A Cinecittàdue si viene per stare insieme e ricevere nuovi stimoli”.
La vitalità di cui parla il direttore editoriale si traduce in un programma ricchissimo, che spazia dai romanzi all’attualità passando per la politica, l’arte, la fotografia, lo sport, la cucina, con i libri pubblicati da Bur, Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Longanesi, Mondadori Electa, Rizzoli, Ultra e Utet. I diciotto incontri e la mostra si svolgono nella terrazza “Espressamente Illy”, al terzo livello, perfettamente integrata con tutti i negozi dei livelli inferiori e affacciata sulla “piazza” del centro commerciale, pertanto un punto strategico che gode della massima visibilità. Nei giorni del festival sono previste anche degustazioni a cura dell’Associazione Romana Sommelier.
Osserva Marcello Ciccaglioni, presidente dell’Associazione Commercianti di Cinecittàdue e del gruppo Arion: “La prima edizione di 'Libri al centro' è sembrata un miracolo, ma forse il vero miracolo è continuare sulla stessa strada, cosa per nulla scontata. L’impegno dei commercianti è un segnale importante per la valorizzazione dei nostri talenti e delle risorse intellettuali”.
Sono infatti i negozianti a finanziare completamente il festival. Ma è stretto il legame con le istituzioni. “Libri al centro” viene inaugurato alle 17.30 di lunedì 13 aprile dall’Assessore comunale alla cultura e al turismo, Giovanna Marinelli. La manifestazione si svolge con il patrocinio di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma. Inoltre l’evento è studiato dagli allievi del Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale della Sapienza accompagnati dalla coordinatrice didattica Maria Francesca Gagliardi.
Questa rassegna letteraria ha una particolare rilevanza sociale per l’occupazione, nel vero senso della parola, di un centro commerciale con la cultura. E anche per il fatto che Cinecittàdue si trova in un’area di Roma ad alta densità abitativa, ma estranea alle grandi manifestazioni che privilegiano il centro storico. La promozione della lettura avviene pertanto con caratteristiche originali in un paese che ha visto scendere in Italia il numero dei lettori di almeno un libro in un anno dal 46% del 2012 al 41% del 2014, in base ai dati Istat. Insomma con il festival, davvero “Libri al centro”.
Tanto che la rassegna, dal 13 al 19 aprile, condiziona completamente la vita del centro commerciale. Da prima dell’inizio degli incontri, 18 in tutto, vengono sospesi gli annunci commerciali. Parlano gli scrittori! La struttura si è già distinta per la sua sensibilità nel promuovere attività culturali, dall’organizzazione di mostre d’arte contemporanea alla recente iniziativa di solidarietà “Cinecittàdue sostiene le famiglie in difficoltà”. Ancora una volta quindi si conferma una realtà dinamica, capace di dialogare con le istituzioni locali e di farsi voce delle esigenze dei cittadini e del territorio.
Roberto Ippolito, direttore editoriale di “Libri al centro”, ha conosciuto un nuovo successo con “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Ignoranti” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.          
Libri al centro
@Librialcentro
Da lunedí 13 a domenica 19 aprile 2015
Con la collaborazione di Librerie Arion e Espressamente Illy
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo e di Biblioteche di Roma
Evento studiato dal Master Editoria, Giornalismo e Management culturale dell'Università La Sapienza
Centro commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma
Metro A fermata Subaugusta e Cinecittà
Direttore editoriale: Roberto Ippolito

TEATRO: DARIO CECCHINI EXPERIMENTAL TRIO

POLITEAMA IN PRIMO PIANO 2015

Ridotto
TEATRO POLITEAMA PRATESE
V Edizione

Martedì 24 Marzo, ore 21.15
DARIO CECCHINI EXPERIMENTAL TRIO
DARIO CECCHINI sax
GUIDO ZORN contrabbasso

BERNARDO GUERRA batteria

Apericena a partire dalle ore 20.00

Dario_Cecchini-Foto-Paolo-Soriani




Martedì 24 marzo a Politeama in Primo Piano 2015, la stagione del Ridotto del Teatro Politeama Pratese a cura di Mirko Guerrini, arriva Dario Cecchini Experimental Trio. Già dal nome del progetto si esplicita lo spirito del gruppo che, partendo da composizioni di Cecchini, sassofonista e compositore da anni attivo nella scena musicale nazionale e internazionale, sperimenta nel trio soluzioni e linguaggi per nuovi percorsi improvvisati e musicali.

Cecchini continua infatti a esplorare quei territori a cavallo fra jazz, funk, ritmi composti e sonorità moderne che da anni caratterizzano l’attività dei Funk Off e Jazzasonic, affidandosi in questa occasione anche alla creatività e all’imprevedibilità ritmica di due dei più affermati musicisti della nuova generazione, Guido Zorn al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria.

Tutti i concerti di POLITEAMA IN PRIMO PIANO si tengono nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama Pratese alle ore 21.15, preceduti da un apericena alle ore 20. Il costo per l’apericena ed il concerto è di 15 € (occorre prenotarsi allo 0574 603758), per il solo concerto di 7 €.

Per informazioni e prevendita
Teatro Politeama Pratese
Via G. Garibaldi 33 – PRATO
tel. 0574/603758  - fax  0574/445580

LIBRI : LA CARTA DELLA REGINA

  
Lasciarono la costa e penetrarono in un’ampia valle contornata da montagne che sembravano zanne pronte ad addentare il cielo. Poi il paesaggio si ammorbidì: aranceti, oliveti, vigne, campi a ortaggi; in fondo, quasi celato da un grande parco, ecco il baglio.”

Giorgio Caponetti
LA CARTA DELLA REGINA
in libreria dal 19 marzo

La terza avventura di Alvise Pàvari dal Canal ci porta in Sicilia.
L’abbiamo conosciuto nella sua Venezia, alle prese con il fantasma del Colleoni, in
Due belle sfere di vetro ambrato; l’abbiamo seguito nella Maremma etrusca in Venivano da lontano.
Ne sa parecchio di cavalli, ama il buon cibo, le belle donne e la musica sempre. Il suo palazzo sul Canal Grande gli dà grande gioia e grandi tribolazioni.
La carta della regina lo porta nell'Isola del sole, dove un invito a nozze si trasforma in un viaggio del tempo, fino all’epoca in cui regnava Adelasia, che aveva il dono e la lungimiranza di trarre il meglio dalla diversità di etnie e culture.
 

MARCOSultra, 336 pagine
12 euro

 


ARTE: VIDEOTECA GAM INCONTRO CON GIULIO PAOLINI


VideotecaGAM
24 marzo | 24 maggio 2015
GIULIO PAOLINI
Unisono, 1974
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 24 marzo 2015, ore 18.30
VideotecaGAM presenta martedì 24 marzo alle 18.30 un incontro con Giulio Paolini

L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà Unisono, video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. 
Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini.
Unisono dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte.
Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015.

GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero

ora in corso:
fino al 19 luglio 2015 | Modigliani e la Bohème di Parigi
fino al 6 aprile 2015 | Vitrine | Rä di Martino
fino al 6 aprile 2015 | Surprise | Aldo Mondino
fino al 22 marzo 2015 | VideotecaGAM | Pier Paolo Calzolari

ARTE: I VOLTI DELL'ALIENAZIONE

I VOLTI DELL'ALIENAZIONE
Disegni di Roberto Sambonet
Roma, Museo di Roma in Trastevere
25 marzo – 3 maggio 2015
Inaugurazione: martedì 24 marzo ore 18.00


Disegni di Roberto Sambonet tratti dal volume Della Pazzia (ed. M'arte, Milano, 1977) 

Oggi oltre 700 persone in Italia sono internate negli ospedali psichiatrici giudiziari. La loro definitiva chiusura è stata stabilita da un decreto, convertito in legge il 17 febbraio 2012, con scadenze via via prorogate. L’ultima data fissata è per il 31 marzo 2015 e la mostra I volti dell’alienazione sarà ospitata dal Museo di Roma in Trastevere proprio a cavallo della fatidica data (dal 25 marzo al 3 maggio 2015) per dare il proprio contributo a questa campagna di sensibilizzazione.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet e di StopOPG, è a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli e raccoglie 40 disegni e 70 studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.
Attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, l’esposizione racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale.
Sambonet ha trascorso sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione e ha ritratto gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, ma tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M'Arte Edizioni, Milano 1977).
Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri.

Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.
La mostra, già ospitata dalla Fabbrica del Vapore di Milano, dal Teatro Chille de la balanza di Firenze e dal Palazzo Municipale di Ferrara, in autunno sarà allestita a Pavia e a Trieste.

In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato con il contributo della società Cosmec.

22 marzo 2015

LIBRI: 30 GRANDI MITI SU SHAKESPEARE

  
O barra O edizioni

Novità saggistica agli-estremi dell'Occidente

Dal 25 marzo in libreria


Laurie Maguire ed Emma Smith


Un libro incisivo, arguto e di ampie vedute che utilizza i miti popolari come via d’accesso alle domande complesse e talvolta spiacevoli scaturite dall’arte di Shakespeare.
L’arte e la figura di Shakespeare suscitano da sempre ricorrenti e spinosi quesiti, mai risolti definitivamente: chi si celava realmente dietro la firma di William Shakespeare? È davvero possibile che abbia scritto tutte le sue opere da solo? Era un teschio umano quello utilizzato nella prima rappresentazione dell’Amleto? La sua preparazione scolastica era scarsa o addirittura inesistente? E ancora, l'accusa di plagio rivolta a molte sue opere era fondata?
Le autrici affrontano con brio e incisività i 30 quesiti e, appoggiandosi a un approfondito lavoro di ricerca storiografica e filologica, gettano nuova luce su quelli che sono ancora oggi i punti oscuri della carriera e della vita del drammaturgo, mostrando anche quanto il materiale storico – o la sua totale assenza – possa essere interpretato e frainteso, e quanto di "personale" mettiamo nelle storie che raccontiamo.
Senza decretare la verità o la falsità dei miti presi in esame, le due studiose riescono a dare in ciascun saggio una visione complessiva ed esauriente delle più stimolanti diatribe accademiche, ma non solo. Ricostruendo il contesto storico, ci trasportano nel pieno del periodo elisabettiano, e ci offrono un prezioso spaccato della vita dell’epoca.
Una narrazione coinvolgente e stimolante che interroga la vita, le opere e il teatro del drammaturgo, toccandone i punti che più animano l'immaginario comune.
Laurie Maguire Docente di Letteratura inglese al Magdalen College di Oxford, autrice e curatrice di libri. Critico teatrale per «The Times Literary Supplement», tiene conferenze nel Regno Unito e in America.

Emma Smith ricercatrice all’Hert­ford College di Oxford. È autrice e curatrice di libri, scrive per «The Times Literary Supplement», tiene conferenze nel Regno Unito e in America.

ARTE: NEL SEGNO DEL COLORE A MANTOVA

Libreria Galleria Einaudi, Mantova
21 febbraio - 19 aprile 2015

NEL SEGNO DEL COLORE
Bargoni, Casagrande, Iotti, Morari, Nordera, Olivieri, Pontevichi, Raciti, Ruggeri, Schirolli, Sermidi, Sturla

A cura di Alberto Bernardelli

Piero Ruggeri, Aurora


La Libreria Galleria Einaudi di Mantova (Corso Vittorio Emanuele II, 19) ospita, fino al 19 aprile 2015, “Nel segno del colore”, esposizione collettiva con opere di Giancarlo Bargoni, Peter Casagrande, Marino Iotti, Augusto Morari, Aurelio Nordera, Claudio Olivieri, Errika Pontevichi, Mario Raciti, Piero Ruggeri, Renzo Schirolli, Sergio Sermidi, Luiso Sturla.

Errika Pontevichi, Divinità, 2013

Curata da Alberto Bernardelli, la mostra presenta venticinque dipinti ed una concisa selezione di sculture. Trait d’union – spiega il curatore – «il  segno, il gesto, il colore, la materia: elementi costitutivi dell’arte informale, declinati da ogni artista in maniera personale».
Gli autori invitati, per lo più nati in Italia negli anni ’30, già verso la fine degli anni ’50 elaboravano forme di pittura astratta, vicine alle esperienze informali che maturavano in Europa e all’Action Painting americana.

Giancarlo Bargoni, Nuova alba, cm. 110x100

In esposizione,  un certo numero di opere di grandi dimensioni realizzate tra il 1990 e il 2000, in un periodo in cui l’esperienza dei singoli era ampiamente collaudata da una lunga consuetudine di pittura di tipo astratto. Le scelte stilistiche degli artisti presenti segnano un passaggio da una rappresentazione che imita il mondo al di fuori di noi ad una rappresentazione del mondo dentro di noi, pur condizionato dalla natura che ci circonda. Per raccontare gli umori del soggetto gli autori ricorrono a una pittura gestuale e di intensa improvvisazione del segno dipinto.

Marino Iotti

Piero Ruggeri (Torino, 1930-2009) artista informale già presente nella Torino degli anni ’50, ospitato con una sala personale alla Biennale del 1962. Giancarlo Bargoni (Genova, 1936), molto conosciuto in Francia, perennemente in ricerca di nuove spazialità e nuove espressioni del colore. Claudio Olivieri (Roma, 1934) artista raffinato che ha passato a Mantova la prima giovinezza. Luiso Sturla (Chiavari, 1930) presente con un’opera di grande formato con la forza espressiva degli azzurri e dei blu, echi ineludibili del mare della sua Liguria. Mario Raciti (Milano, 1934) in mostra con una preziosa opera su carta. Peter Casagrande (Weilhem - Baviere, 1946), abituato a interventi pittorici di grandissima dimensione, qui presente con un’opera intima declinata sui grigi. Chiudono la carrellata quattro pittori mantovani: il compianto Sergio Sermidi (1937-2011), Augusto Morari (1938), più conosciuto come restauratore, ma che dagli anni ’50 ha coltivato la pittura, Aurelio Nordera (Verona, 1933 - Mantova, 2012) e Renzo Schirolli (Mantova, 1935-2000) con uno dei suoi ultimi lavori dedicato alla moglie Mariarosa. Sono presenti anche due artisti emiliani, che si inseriscono nel grande solco della pittura informale storica con loro personali elaborati: Errika Pontevichi (Piacenza, 1979) e Marino Iotti (Reggio Emilia, 1954).
La collettiva è visitabile da mercoledì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.30-19.00, domenica su appuntamento, chiuso lunedì e martedì. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0376 365854, cell. 328 5727480, einaudi.mn@tin.it, www.libreriagalleriaeinaudi.it.
La Libreria Galleria Einaudi di Mantova si trova in un cortile interno, al numero 19 di Corso Vittorio Emanuele, tra il Teatro Sociale e la stazione ferroviaria. Da molti anni Punto Einaudi della città, ha libri ricercati in campo artistico e letterario. Nelle varie sale che la compongono ospita mostre, incontri e rassegne d’arte.


NEL SEGNO DEL COLORE
Opere di Giancarlo Bargoni, Peter Casagrande, Marino Iotti, Augusto Morari, Aurelio Nordera, Claudio Olivieri, Errika Pontevichi, Mario Raciti, Piero Ruggeri, Renzo Schirolli, Sergio Sermidi, Luiso Sturla.
Libreria Galleria Einaudi
Corso Vittorio Emanuele II, 19
46100 Mantova
21 febbraio - 19 aprile 2015
Orari: da mercoledì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.30-19.00, domenica su appuntamento, chiuso lunedì e martedì.

Per informazioni:
Libreria Galleria Einaudi
Tel. 0376 365854
Cell. 328 5727480

18 marzo 2015

Miriam Toews I MIEI PICCOLI DISPIACERI

  
Perché ci dicono sempre che se crediamo in lui Dio risponderà alle nostre preghiere? Perché non può essere lui a fare la prima mossa?”

Miriam Toews
I MIEI PICCOLI DISPIACERI

Si è fatta conoscere nel mondo con Un complicato atto d’amore, ci ha conquistato con In fuga con la zia e Mi chiamo Irma Voth.
Con I miei piccoli dispiaceri, Miriam Toews supera se stessa e ci regala uno di quei romanzi rari e stupefacenti che riempiono di commozione e gioia profonda.
La storia è semplice e nasce da un’esperienza dolorosa di Miriam: il suicidio dell’amatissima sorella.
Ma proprio qui Miriam rivela tutto il suo genio e la sua umanità.
La narrazione di una sventura si tramuta sempre più in un inno incredibile alla vita, alla debolezza e al coraggio, alla musica del mondo che ci chiama.
E tutto senza un filo di sentimentalismo, anzi, con un umorismo che colpisce al cuore, con una lucidità che è un dono inestimabile.
Yoli, la sorella dalla vita sgangherata, Elfie, la sorella pianista di successo, Nora, la quattordicenne favolosa, la nonna, discepola della vita, fagotto rubensiano di carne e cicatrici, Nic, che piange senza saperlo, Claudio, che crede nella musica come medicina universale… diventano, per trecento pagine, i nostri amici più veri.
I miei piccoli dispiaceri è un capolavoro che ha conquistato premi, recensioni e classifiche sia in Canada che negli Stati Uniti.
Bibliotecari, librai, critici severissimi della rete, del Washington Post e del New York Times l’hanno celebrato tra i romanzi più belli del 2014.
La versione italiana è scritta da Maurizia Balmelli, grande traduttrice che su questo romanzo ha lasciato pezzi di cuore.
 

traduzione di Maurizia Balmelli
gli alianti
368 pagine 18 euro
in libreria dal 9 aprile


LAUREA MAGISTRALE HONORIS CAUSA IN MUSICA E SPETTACOLO A SIR ANTONIO PAPPANO


Università degli Studi Roma Tor Vergata
MARTEDÌ 24 MARZO ore 11:00
Auditorium “Ennio Morricone” – Macroarea di Lettere e Filosofia – via Columbia, 1
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
CONFERIMENTO LAUREA MAGISTRALE HONORIS CAUSA IN MUSICA E SPETTACOLO
A
SIR ANTONIO PAPPANO

Sir Antonio Pappano, direttore musicale dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e della Royal Opera House di Londra, sarà insignito dall'Università di Roma Tor Vergata della laurea magistrale Honoris Causa in Musica e Spettacolo. 
La cerimonia, che si terrà martedì 24 marzo alle ore 11:00 nell’Auditorium della Macroarea di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata, si svolgerà alla presenza del rettore, prof. Giuseppe Novelli, e sarà introdotta dal prof. Franco Salvatori, direttore del Dipartimento di Scienze Storiche, Filosofico-Sociali, dei Beni Culturali e del Territorio. La laudatio sarà pronunciata dal prof. Giorgio Sanguinetti, docente di Musicologia e Storia della Musica. Antonio Pappano pronuncerà la lectio magistralis dal titolo “Una lezione di canto: vocalità ed espressività”, sotto l’inconsueta forma di una Masterclass di canto. Sir Pappano ha voluto dedicare la sua lectio magistralis al problema della divulgazione della cultura musicale: un aspetto cruciale in un paese, come l’Italia, che spesso dimentica il suo immenso contributo all’arte musicale nei secoli.  A conclusione della cerimonia, lo stesso rettore Novelli conferirà la laurea al direttore d'orchestra.
Tra le motivazioni del conferimento, l’impegno che Sir Antonio Pappano ha profuso come direttore musicale dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia che, sotto la sua direzione, è stata votata tra le dieci migliori orchestre del mondo ed è entrata stabilmente nel circuito delle principali istituzioni musicali internazionali. 

Vinitaly 2015: La Cortona Doc porta gli etruschi nel tempio del vino

Dal 22 al 25 marzo il Consorzio Vini Cortona sarà presente alla fiera di settore più importante
Vinitaly 2015: La Cortona Doc porta gli etruschi nel tempio del vino

Stand Consorzio Vini Cortona

Quasi tutta la denominazione rappresentata a Verona dallo stand consortile. Parte proprio da Vinitaly il concorso per vincere Cortona con una foto “particolare”. Marco Giannoni (presidente Consorzio Vini Cortona): «L’unione dei produttori è la forza di questa denominazione in crescita»
E Giuseppe Fiorello intanto si autoproclama “ambasciatore della Cortona Doc”

Marco Giannoni, presidente Consorzio Cortona Vini

Pad 9 (Toscana) Stand C1. Sono le coordinate per raggiungere lo stand del Consorzio Vini Cortona a Vinitaly, la fiera di settore tra le più importanti del mondo in corso a Verona dal 22 al 25 marzo. Uno stand consortile che raccoglierà oltre la metà delle aziende della denominazione, tra banco d’assaggio e produttori presenti in forma diretta. Un momento di promozione non solo per la Cortona Doc, ma anche per tutto il territorio di produzione che da qualche anno sta puntando proprio sulla promozione integrata dei principali assetti culturali. «Ancora una volta dimostriamo la grande collaborazione tra produttori – spiega il Presidente del Consorzio, Marco Giannoni – elemento questo che è la nostra forza per promuovere la denominazione fuori dai confini della Toscana e dell’Italia e Vinitaly è una grande vetrina in questo senso». Nella giornata di martedì 24 marzo inoltre il Consorzio ha preso parte all’iniziativa God Save The Wine, che si terrà a Verona, all’Hotel Due Torri (in centro città). Un fuori-salone ricco di incontri con produttori, appassionati e opinion leader del settore.