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26 ottobre 2016

LIBRI E POESIA : GIUSEPPE CONTE ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE



Giovedì 27 ottobre 2016, alle 17.00 
Roma, Biblioteca Nazionale Centrale

Incontro con Giuseppe Conte 
in occasione della pubblicazione dell’antologia
Poesie 1983-2015


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Giovedì 27 ottobre alle 17.00 nella Sala 1 della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,  nell’ambito del ciclo Spazi900: letture incontri, confronti, sarà presentato l’antologia Poesie 1983-2015 di Giuseppe Conte (Mondadori).  L’incontro, preceduto dal saluto del Direttore della BNCR Andrea De Pasquale e introdotto da Irene Baccarini, avrà la forma di un dialogo tra il poeta e la studiosa Rossana Dedola, inframmezzato dalle letture di Fabio Pierangeli, docente universitario all’Università di Roma Tor Vergata.


Dall’introduzione di Giorgio Ficara sull’opera:
“Gli inediti che completano questo volume confermano l'inesausta energia lirica e metaforica di Giuseppe Conte e ne proseguono l'“incessabile” interrogazione, cominciata negli anni Settanta, sul valore di mito, natura e destino nella realtà contemporanea. Erede della tradizione del primo Montale e di Sbarbaro, attenta ai modelli di Goethe, Whitman, Lawrence e Borges, la scrittura poetica di Conte si è consolidata nel tempo seguendo i sentieri paralleli della prosa, come dimostrano l'insieme dell'opera romanzesca e gli scritti di viaggio raccolti in Terre del mito (1991). Con L'Oceano e il Ragazzo (1983) - salutato da Calvino e Citati come un libro di svolta nella poesia italiana - e Le stagioni (1988), fino alle ultime Ferite e rifioriture (Premio Viareggio 2006), si profila dunque una soggettività forte, estranea a qualunque minimalismo o sperimentalismo, capace di mediare fra la passione della forma e la profonda conoscenza e frequentazione di culture e mitologie lontane, orientali e occidentali, e di coniugare una vena erotica con una vena metafisica e con la passione civile. Nel 1994, con l'invasione simbolica di Santa Croce e la fondazione del “mitomodernismo”, Conte ha segnato un momento di riflessione importante nel panorama culturale italiano ed europeo, coinvolgendo intorno alle sue tesi sul primato etico e spirituale della poesia artisti, pensatori e poeti italiani e stranieri di diverse generazioni”. 

#poesia
#giuseppeconte
#mondadori
#BIBLIOTECANAZIONALE


28 settembre 2016

FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA chiude con LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO per Alda Merini

IL SUONO NEL GESTO
FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA
IX Edizione 14 - 30 settembre 2016
Direzione Artistica di Andrea Cavallari
Giovedì 29 settembre, ore 19.00 e 21.30

La pazza della porta accanto

Azione teatrale liberamente ispirata a Alda Merini

Alda Merini

Ideazione e musica di Andrea Cavallari Alwynne Pritchard soprano/performer
Loretta Luzi Bellesi voce ombra
Michele Greco elettronica
Semiottagono delle Murate(Piazza Madonna della Neve)


Alwynne Pritchard

La nona edizione di FIRENZE SUONA CONTEMPORANEA chiude domani giovedì 29 settembre nel Semiottagono delle Murate (due spettacoli ore 19.00 e ore 21.30) con La pazza della porta accanto, un’altra prima assoluta dedicata alla vita e alle vicende della poetessa milanese Alda Merini.
La produzione per questa opera è italo-inglese: è teatro musicale ispiratao all'omonimo libro, che fa rivivere la follia, l'esperienza del manicomio - fino all'elettroshock - e gli amori, gli affetti personali della poetessa.
In scena Alwynne Pritchard, artista eclettica, performer trascinante dal curriculum internazionale, le musiche di Andrea Cavallari, col supporto di Michele Greco all'elettronica.

Evento a ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
INFO/ Prenotazioni
FLAME | Florence Art Music Ensemble
Via G. D'Annunzio 121 - 50135 Firenze, Italy
Tel.+39 055 611299 – Fax +39 055 6123516
festival@firenzesuonacontemporanea.it
Luisa Valeria Carpignano, Sara Buselli e Debora Ercoli: Social Media e Web Communication




#aldamerini
#firenzesuonacontemporanea
#lapazzadellaportaccanto
#poesia
#alwynnepritchard

27 settembre 2016

ARTE IN BLOG: FRANCO IONDA Tornabuoni Arte - Contemporary Art - Arte Contemporanea


Firenze, via Maggio 58r

FRANCO IONDA


dal 23 settembre al 30 ottobre 2016

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La letteratura dell’Est Europa, le avanguardie russe e il Futurismo sono i riferimenti di Franco Ionda che spesso cita Vladimir Majakovskij “Guardate: hanno di nuovo decapitato le stelle e insanguinato il cielo come un mattatoio”. Le stelle decapitate sono testimonianze presenti delle ingiustizie terrene, delle guerre che ci sono sempre state e sempre ci saranno.

Sono esposti circa trenta lavori, dalla fine degli anni Novanta ad oggi: Smarriti nello spazio, video del 2003, conclude il percorso.
Aperta fino al 30 ottobre, la mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato per l’occasione, con un testo di Gino Pisapia.

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Franco Ionda è nato a Firenze nel 1946. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, vince delle borse di studio che gli permettono proseguire i suoi studi all’estero, a Salisburgo e in Finlandia. Si cimenta fin da subito con la pittura astratta che, dalla fine degli anni 80, ispirandosi ad un poema di Majakovskij “La nuvola in pantaloni“, si sviluppa in un linguaggio personale caratterizzato da stelle e grandi chiodi in alluminio che fanno riferimento a profonde considerazioni sulla condizione umana e sulla relazione fra individuo e società.
Le sue opere sono prive di qualsiasi intento decorativo, usa il metallo, i pigmenti di alluminio al fine di creare vibrazioni poetiche fra fervore modernista e malinconia poetica.
“Queste stelle decapitate potrebbero essere angeli o diversamente niente di tutto questo, ...allora la poesia ha utilizzato le stelle come una visione, un segno universale, collegando sentimenti di delusione poiché le stelle sono cadute” osserva Amnon Barzel in un incontro nel deserto nel settembre del 1993.
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Tornabuoni Arte - Contemporary Art - Arte Contemporanea
Via Maggio 58 r - 50125 Firenze
Tel. 055/ 289297 – e-mail: contemporary@tornabuoniarte.it
Orari apertura mostra: Lunedì 15:00 -19:30. Dal Martedì al Venerdì 10:30 – 13:00 / 15:00 – 19:30 – Sabato 10:30 - 13:00 / 14:00 - 19:00. 



#francoionda
#tornabuoniarte
#firenze
#arte
#vladimirmajakovsij

5 gennaio 2016

Compie 40 anni "Il pubblico della poesia"

Alfonso Berardinelli – Franco Cordelli


Il pubblico della poesia 


Nuova edizione con le prefazioni di Alba Donati, Paolo Febbraro,Roberto Galaverni, Matteo Marchesini, Emanuele Trevi Collana: Le NaviPp. 320 – Euro 25.00



Uscito per la prima volta nel 1975, Il pubblico della poesia offriva un panorama dei poeti italiani dopo la crisi delle scritture militanti e la fine della Neoavanguardia. 

Composto da un questionario, da un’antologia e da uno schedario critico il libro rendeva conto della disorientante molteplicità di ispirazioni e linguaggi dell’epoca, interrogandosi anche sul futuro della società contemporanea e sulla tendenza della scrittura poetica a diventare sempre più autoreferenziale.

Ripubblicato nel 2004 con la sostituzione di cinque poeti, questo testo seminale e profetico torna ora in una edizione completa, che recupera tutti gli autori presenti nelle precedenti versioni e si arricchisce dei saggi introduttivi di cinque poeti e critici appartenenti a generazioni più giovani.

Poesie di Eros Alesi, Dario Bellezza, Mariella Bettarini, Patrizia Cavalli, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Alberto Di Raco, Fabio Doplicher, Vivian Lamarque, Attilio Lolini, Angelo Lumelli, Giorgio Manacorda, Dacia Maraini, Renato Minore, Franco Montesanti, Nico Orengo, Renzo Paris, Elio Pecora, Paolo Prestigiacomo, Gregorio Scalise, Adriano Spatola, Sebastiano Vassalli, Cesare Viviani, Valentino Zeichen.

 #AlfonsoBerardinelli
Saggista e critico letterario, ha insegnato Letteratura contemporanea presso l'Università di Venezia. Tra i suoi libri La poesia verso la prosa (1994) e Casi critici (2007). Collabora con «Avvenire», «Il Sole 24 Ore» e «Il Foglio». 

 #FrancoCordelli
Scrittore e criticoha esordito con Procida (1973). Tra gli altri suoi romnzi ricordiamo Un inchino a terra (1999) e La marea umana (2010). È critico teatrale per il «Corriere della Sera».
#poesia
#castelvecchi
#libri 

10 giugno 2015

Un esordio poetico al femminile: VIOLAINE DI ROSSELLA FROLLA'


Violaine


di Rossella Frollà

edito da Interlinea



Rossella Frollà nasce nelle Marche e vive in riva al mare. Si è laureata all’Università Carlo Bo di Urbino. Animata da grande curiosità intellettuale, vive molteplici esperienze lavorative giovanili nel settore della ricerca sociale e della comunicazione prima di approdare alla letteratura. Nel 2012 pubblica con Interlinea Il segno della parola. Poeti italiani contemporanei e si afferma come nome nuovo nel panorama della critica letteraria. Oggi fa della poesia la sua nuova frontiera di impegno umano e culturale. Scrive per “Pelagos” e altre riviste on line.

Una rivelazione nella poesia italiana, secondo Franco Loi. Il rapporto profondo e inscindibile fra natura e io interiore è il filo rosso che dà consistenza a Violaine, la raccolta di versi con cui esordisce Rossella Frollà, Narra un legame fatto di vicende e sentimenti privati che diventano universali nel segno dello stupore o del sacrificio, dando voce al peso e alla profezia della condizione femminile e cantando «Delle donne, quello taciuto, pianto in segreto, sotto i tacchi di monotona cadenza… il peso». La Frollà è autrice che sposa in poesia una delle missioni che caratterizzano il pensiero di papa Francesco: «Noi siamo un ospedale da campo, fuori ci sono tanti feriti».



Rossella Frollà, Violaine

 con incisioni di Livio Ceschin, Interlinea, Novara 2015, pp. 184, euro 16

25 maggio 2015

LIBRI : "SULL'HAIKU"

Yves Bonnefoy

Sull'haiku

Prefazione di Giangiorgio Pasqualotto
2015, pp. 96, 12,5x20,5
ISBN: 9788897332985
€ 15,00

Sono quattro saggi del poeta e critico francese Yves Bonnefoy, summa della sua riflessione intorno agli haiku nel corso degli anni. Bonnefoy conclude per l'irriducibile differenza tra  poesia occidentale e  orientale, alla luce della poesia del giapponese Bashō e si chiede: esistono forme brevi analoghe a quelle degli haiku, nella nostra letteratura? E poi: la traduzione nelle lingue occidentali può restituire la sintesi e l'azione contenuti nelle diciassette sillabe dell’haiku?
Con un approccio linguistico e filosofico, Bonnefoy espone anche alcune questioni essenziali che pongono il pensiero occidentale di fronte a un diverso mondo poetico.