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11 novembre 2015

CINEMA: COLPA DI COMUNISMO di Elisabetta Sgarbi in concorso TORINO FILM FESTIVAL

In concorso al TORINO FILM FESTIVAL 33esima edizione

COLPA DI COMUNISMO

Un film di Elisabetta Sgarbi

Musiche di Franco Battiato

Una produzione Betty Wrong con Rai Cinema




 Venerdì 27 Novembre 2015 ore 17:00

Cinema Reposi SALA 3

Via XX Settembre, 15




Tre donne, badanti, rumene: Ana, Elena, Micaela. 
Sono in Italia da diverso tempo, ma solo Micaela ha un lavoro. Ana e Elena lo hanno perso, le persone che curavano sono morte, e la crisi economica non facilita la loro ricerca. Se non riescono a trovare una occupazione,  dovranno presto tornare in patria dai loro figli, dalle loro famiglie, che mantengono a distanza, e che non vedono da molto tempo. 

Micaela, la più giovane, la più scaltra, la più seduttiva decide di aiutare le due amiche e, insieme, iniziano un viaggio nella fitta rete di comunità rumene in Italia, alla ricerca di una possibile occupazione. 


Elisabetta Sgarbi  © Julian Hargreaves

Per le tre donne sarà l'occasione di vivere una eccezione, di rompere le regole della loro vita quotidiana e di saldare un rapporto di complicità e di amicizia. Per la regista il loro viaggio è la scoperta di un mondo sfumato, imprendibile, sfaccettato, in parte segreto, in bilico tra amore e rigetto per una patria, una tradizione, una ideologia politica che li ha allevati e il cui crollo li ha costretti alla fuga.

"Colpa di comunismo – dice Elisabetta Sgarbi - è un passo ulteriore nel mio bisogno di raccontare, seguendole, le trame della vita, dei desideri, dei bisogni. Vite per lo più marginali, ma nei margini, spesso, si nascondono libertà impensate."

Regia
Elisabetta Sgarbi
Soggetto e sceneggiatura
Eugenio Lio
Elisabetta Sgarbi

Musiche a cura di
Franco Battiato
Scenografia
Luca Volpatti
Fotografia
Andrés Arce Maldonado   
Elio Bisignani

Montaggio
Andrés Arce Maldonado   
Elisabetta Sgarbi

Con
Ana Turbatu
Elena Goran
Micaela Istrate
Marianna Satmari
Giovanni Satmari
Alin Satmari
Associazione badanti Nadija

E la partecipazione di
Gabriele Levada
Giorgio Moretti


#ElisabettaSgarbi è Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani. Ha esordito alla regia nel 1999. Ha ideato, e da sedici anni ne è Direttore Artistico, il festival
#LaMilanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza. (Info: www.elisabettasgarbi.it / www.bettywrong.com). 
I suoi film hanno partecipato ai più importanti Festival cinematografici: Venezia, Locarno, Cannes, Torino, Roma, Londra, New York.


31 ottobre 2015

TORINO: AD ARTISSIMA Art Editions Section - stand AE5

Artissima  2015Torino, Oval Lingotto FiereVia Giacomo Mattè Trucco, 70
6-8 novembre, ore 12:00-20:00giovedì 5 novembre preview su invito
s.t. foto libreria galleriaArt Editions Section - stand AE5
www.artissima.it



28 ottobre 2015

ARTE: ALLA GAM DI TORINO LUCA PIGNATELLI




Wunderkammer GAM 31 ottobre 2015 - 17 gennaio 2016LUCA PIGNATELLIBlue Note / Opere su carta a cura di Elena Lydia Scipioni inaugurazione: venerdì 30 ottobre, ore 18.30


Treno 1948, 2012, cm 66,6 x 99,4, Tecnica mista su carta


La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta a partire dal 31 ottobre negli spazi della Wunderkammer la mostra “Blue note / Opere su carta”, che raccoglie una serie di opere recenti su carta di Luca Pignatelli (Milano, 1962).

Il titolo della mostra, curata da Elena Lydia Scipioni, si riferisce a quella nota suonata o cantata, nel blues e nel jazz, che costituisce un’alterazione nel colore, una lieve stonatura controllata nella scala diatonica occidentale che amplifica le possibilità espressive pur rimanendo nella struttura musicale prestabilita.

In mostra Standard (2000-2015), in cui titoli o riferimenti di copertine di vinili di musica jazz sono riportati su fotocopie di fotografie d’archivio trattate con inchiostri e vernici. Aerei da guerra, giardini di corte e ville, vedute aeree di grattacieli di New York o stampe di antichi edifici non intrattengono analogie semantiche con le parole. Parole e immagini si sovrappongono in un meccanismo di citazioni tratte da archivi collettivi e personali che non sono semplice depositi ma mezzi di attivazione di un rinnovato pensiero contemporaneo. Un secondo gruppo di opere raffigura treni davanti a edifici accennati, sbiaditi o cancellati dallo sbuffo della locomotiva (2012-2015). Sono documenti pop su carte sfinite dalla lavorazione, la cui esuberanza cromatica non cela quell’aspetto minaccioso e accattivante che la locomotiva trasmette. Questi mezzi sbucano da un qualche ricordo o più semplicemente dal passato. Il colore dello sfondo è cupo e indefinito, come spesso il ricordo o il sogno ci si presentano, dissolvendosi nel momento in cui la mente li ripercorre.
Se la musica jazz trova nell’improvvisazione la sua libertà espressiva pur seguendo un protocollo armonico predefinito, il viaggio in treno è espressione di una libertà su un tracciato predefinito. Fa da raccordo tra questi due gruppi di opere una gigantesca Cosmografia (2015), realizzata appositamente per questa mostra. In quest’opera l’aggancio al figurativo non viene del tutto abbandonato, tuttavia l’indefinitezza del tratto e l’improvvisazione dell’esecuzione trovano libera espressione in una realizzazione ritmica e profonda sulla superficie di una grande carta colore grafite.

Luca Pignatelli al lavoro su “Cosmografia”, 2015
Foto di Giuseppe Anello

Luca Pignatelli realizza i suoi lavori su materiali recuperati in aree di stoccaggio, depositi e magazzini, luoghi per i quali da sempre nutre una profonda curiosità e su cui è solito intervenire sovrapponendo un vasto repertorio di immagini ascrivibili a tempi diversi: soggetti della statuaria classica, mezzi di trasporto e di guerra, città portuali, architetture anonime o definite. Sono furti dal mondo delle immagini ai quali l’artista ricorre, con distacco e senza finalità narrative, anche in queste opere più recenti. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei in Italia e all’estero, tra cui: Galleria degli Uffizi, Firenze (2015), Galleria M77 Milano-St.Moritz (2014), Museo di Capodimonte, Napoli (2014), Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2011), Galleria Poggiali e Forconi di Firenze (2010), 53a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia (2009), Mamac di Nizza (2009), Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2008), Teatro India di Roma (2007), 50° Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia (2003), Palais du Parlament Eropéen, Strasburgo (2003), Isetan Tokyo Museum, Tokyo (2000), International Forum, Tokyo (2000), XII Quadriennale, Roma (1996). 


Il progetto Wunderkammer è curato da Virginia Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe della GAM.

In occasione di questa mostra sarà pubblicato un catalogo Skira curato da Danilo Eccher, con testi di D. Eccher, A. C. Quintavalle, E. L. Scipioni, A. Musini, A. Bona, L. Beatrice, L. Doninelli.


LUCA PIGNATELLI
Blue Note / Opere su carta
a cura di Elena Lydia Scipioni

Wunderkammer GAM Torino
inaugurazione:
venerdì 30 ottobre, ore 18.30
31 ottobre 2015 – 17 gennaio 2016

GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un’ora prima
ingresso collezioni permanenti: intero € 10, ridotto € 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni
t. 011 4429518 | gamtorino.it

13 ottobre 2015

ARTE: IMPARA L'ARTE CON ANTONIO NATALI






 

IMPARA L’ARTE
Un corso di Storia dell’Arte per scoprire e riscoprire tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull’arte e sugli artisti di tutti i tempi
Primo appuntamento: 
Letture di storia dell'arte
con Antonio Natali
Direttore Galleria degli Uffizi 

GIOVEDÌ 15 OTTOBRE ORE 18 
Sala Uno GAM
Via Magenta 31 - Torino
Antonello da Messina La lettura critica dell’opera d’arte, nei suoi aspetti filologici e formali non può esaurire l’esegesi di un’opera d’arte figurativa, giacché essa è un testo poetico, che, invece d’esprimersi in parole, si esprime in figure. Se d’una poesia non si comprende il contenuto, difficilmente si potrà apprezzarne le virtù. Allo stesso modo, se di un dipinto non si ricostruisce la trama sottesa, se ne potrà valutare la lingua e lo stile, ma certo ce ne sfuggirà il significato e, alla fine, non se ne potrà cogliere appieno neppure la bellezza.
   
Antonio Natali è storico dell’arte e direttore della Galleria degli Uffizi dal 2006. E’ stato docente di Museologia all’Università degli Studi di Perugia. Nel 2006 è risultato idoneo al Concorso bandito dal Politecnico di Milano per professore ordinario di Storia dell’arte moderna. Studia soprattutto argomenti di scultura e di pittura del Quattrocento e del Cinquecento toscano. Fra le le  molte mostre curate si rammentano quella del Bronzino (2010) e quella di Pontormo e Rosso Fiorentino (2014). Nel 2008 crea la collana di esposizioni ‘La città degli Uffizi’, allestite in luoghi nei dintorni di Firenze ma anche fuori di Toscana, in cui vengono esibiti dipinti conservati nei depositi degli Uffizi e a quei luoghi medesimi legati. Antonio Natali
Prossimi appuntamenti
Giovedì 12 novembre - ALESSANDRO VANOLI
ore 18.00

Martedì 24 novembre -  FRANCESCO BONAMI

ore 21.00

Giovedì 17 dicembre - FURIO HONSELL
Dal doppio ritratto di Luca Pacioli alla matematica nascosta nei quadri
ore 18.00


INFO
GAM- Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea

Via Magenta 31- Torino
0114436999
Ingresso Euro 5, fino a esaurimento posti disponibili.
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29 settembre 2015

MUSEO E CIBO: TRE CENE DI SOCIAL EATING

I
In occasione della mostra Time Table. A tavola nei secoli,
Gnammo e Palazzo Madama ti invitano a tre cene di 
#SocialEating con chef stellati che ti 
condurranno lungo il filo della storia. 
VENERDì 2 OTTOBRE ORE 18:30
CON LO CHEF STEFANO BORRA

SCOPRI COME PARTECIPARE sul sito di Gnammo:  #aTavolaNeiSecoli


Iscrizione obbligatoria su  https://gnammo.com/timetable

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23 settembre 2015

CARISSIMO PINOCCHIO le illustrazioni di Attilio Mussino| Sabato 26 settembre 2015

Pinocchio
 «C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno»


   Patrizia Asproni
Presidente Fondazione Torino Musei

Enrica Pagella
Direttore Borgo Medievale


hanno il piacere di invitarLa
all'inaugurazione della mostra



Sabato 26 settembre 2015
Ore 11.00


Seguirà lo spettacolo
Pinocchio e Lucignolo nel nuovo paese dei Balocchi

a cura di “TheBA - entra in scena il Museo”

Carissimo Pinocchio. Le illustrazioni di Attilio Mussino
26 settembre 2015 - 14 febbraio 2016

Borgo Medievale Torino
Viale Virgilio 107 - Parco del Valentino
tel.0114431701
borgomedievale@fondazionetorinomusei.it
www.borgomedievaletorino.it

24 giugno 2015

IL SUQ DELLE SPEZIE | Nuovo ciclo di eventi al MAO in occasione della mostra SULLA ROTTA DELLE SPEZIE

IL SUQ DELLE SPEZIE

Nuovo ciclo di eventi in occasione della mostra

SULLA ROTTA DELLE SPEZIE. Terre Popoli Conquiste



Il MAO Museo d’Arte Orientale propone per tutta l’estate un ricco ciclo di eventi in occasione della mostra fotografica Sulla Rotta delle Spezie, organizzata in collaborazione con National Geographic Italia.

A partire dal 28 giugno, e proseguendo fino a settembre, gli appuntamenti saranno dedicati alla scoperta delle spezie, della loro storia, delle terre da cui provengono e di quelle attraversate per giungere fino a noi.



Incontri, workshop, visite tematiche ed eventi esclusivi racconteranno la mostra in un viaggio esperienziale che coinvolgerà tutti i 5 sensi: le spezie non verranno solo raccontate ma anche toccate, annusate, per inebriarsi del loro profumo e per scoprirne l’impiego in molteplici campi, dalle ricette culinarie alle pozioni magiche inventate insieme ai più piccoli.

In particolare, i workshop permetteranno di imparare gli usi noti e consueti delle spezie nella cucina occidentale e di scoprirne le proprietà terapeutiche. E ancora, sulla suggestione delle spezie si degusteranno cocktail e dolci dal sapore esotico e verranno proposti appuntamenti con storici e botanici sulle scoperte geografiche e gli epici viaggi compiuti lontano nello spazio e nel tempo. Completano il calendario le visite guidate alla mostra e le attività per adulti e bambini, tutte all’insegna dell’atmosfera esotica delle spezie.





Calendario appuntamenti dal 28 giugno al 12 luglio
I successivi eventi saranno a breve disponibili sul sito www.maotorino.it

Domenica 28 giugno e 5 luglio, ore 15.30
CONOSCERE E GIOCARE CON LE SPEZIE
Attività per famiglie
Colori e profumi sono due caratteristiche delle spezie. Ma cosa sono le spezie? Da quanto tempo l’uomo le utilizza? E perché? Le bellissime fotografie, oggi esposte nella mostra Sulla rotta delle Spezie. Terre Popoli Conquiste in collaborazione con il National Geographic Italia, condurranno grandi e bambini in un itinerario a cura di una botanica capace di rispondere a queste altre curiose domande. A seguire ogni bambino potrà conoscere le spezie attraverso il gioco e la sperimentazione di estrazione di pigmenti coloranti. Età consigliata: 6-12 anni
Costo: adulti € 3 + biglietto di ingresso (€ 8 – gratuito per possessori di Abbonamento Musei); bambini € 5 + biglietto di ingresso (gratuito fino a 6 anni, € 8 dai 7 ai 18 anni)
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 28 giugno e 12 luglio, ore 17.30
SULLA ROTTA DELLE SPEZIE. Terre Popoli Conquiste
Visita guidata in mostra
Un itinerario tra storia, cultura, colori e profumi, accompagnerà il visitatore nella nuova mostra in collaborazione con National Geographic
Costo: € 4 (+ biglietto di ingresso – gratuito per possessori di Abbonamento Musei).
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 - prenotazioniftm@arteintoirno.com

Martedì 30 giugno, ore 18.00
SPEZIE D’ORIENTE. Un’esperienza affascinante e sorprendente nel misterioso e profumato mondo degli aromi
Workshop a cura di Amici delle Spezie con Alessia Scatena e Andrea Betti
Durante il workshop i partecipanti entreranno a stretto contatto con le più note spezie d’Oriente: Anice Stellato, Cannella, Cardamomo, Chiodi di Garofano, Curcuma, Noce Moscata, Pepe e Zenzero. Verrà spiegata l’importanza che le spezie rivestono per il nostro benessere e come queste si inseriscono nel concetto di sana alimentazione. Si conosceranno le piante da cui originano e le specifiche proprietà terapeutiche che caratterizzano ciascuna. Dopo averle presentate, i partecipanti potranno finalmente annusare e toccare le spezie e completarne la conoscenza. Non mancheranno le raccomandazioni per i migliori accostamenti gastronomici e per iniziare ad usarle da subito in cucina nei piatti di tutti i giorni. In particolare, si imparerà a preparare un curry, la miscela di spezie per eccellenza.

Il gruppo di lavoro AMICI DELLE SPEZIE si compone di professionalità specializzate sulla storia, la botanica, le proprietà terapeutiche e gli impieghi culinari delle spezie. www.amicidellespezie.it

Workshop realizzato con il contributo di Cannamela. Costo: € 10
Info: t. 011 4436928 (prenotazione consigliata)

Martedì 7 luglio, ore 18.00
I SENSI DELLE SPEZIE. UNA STORIA MILLENARIA TRA CIBO, MEDICINA E MAGIA
Incontro con Alessandro Vanoli
Alle spezie si attribuiva un’efficacia straordinaria, in cucina, ovviamente, ma anche e soprattutto per curare e prevenire le malattie; venivano bruciate nei rituali religiosi e distillate nei profumi e nei cosmetici. Per capire perché le spezie divennero segno di ricchezza e di prestigio sociale, occorre addentrarsi in una differente visione del mondo, in cui cucina, medicina, religione e magia erano strettamente legate.

Alessandro Vanoli è storico delle relazioni tra Cristiani e Musulmani in epoca medievale e moderna. Ha insegnato presso l’Università di Bologna ed è autore di numerose pubblicazioni. Tra i suoi libri, La Spagna delle tre culture (Viella Libreria, 2006) e La Sicilia Musulmana (Il Mulino, 2012)

Ingresso gratuito all’incontro fino a esaurimento posti disponibili. Distribuzione dei tagliandi dalle 17.30 (max 2 a persona). INFO t. 011.4436928


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MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11 - Torino


info t. 011.4436928 | Facebook MAO. Museo d’Arte Orientale | Twitter @maotorino

21 giugno 2015

TIME TABLE. A tavola nei secoli | Palazzo Madama Torino | dal 24 giugno

  

Palazzo Madama Torino24 giugno – 18 ottobre 2015




Una mostra nella Sala Senato di Palazzo Madama sul tema della tavola imbandita attraverso i secoli, un viaggio nel tempo alla scoperta della convivialità, dei riti sociali e dei piccoli grandi momenti della vita quotidiana.

Un buon pranzo giova molto alla conversazione.
Non si può pensare bene, né amare bene,
se non si è pranzato bene"
Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé

Nutrire il pianeta: il titolo dell'Expo di Milano è stato lo spunto per la mostra ideata da Palazzo Madama.

Il cibo ma anche quel che ruota intorno al cibo: essere seduti intorno a un tavolo significa in primo luogo famiglia, stare insieme e condividere. Stando seduti a tavola si prendono decisioni importanti, si concludono affari e si determinano destini, nascono o muoiono amori.



Dalla tavola di Re Artù a oggi, la mostra Time Table evoca, a partire dal gioco di parole del titolo, il tempo e lo spazio della condivisione che nelle società occidentali è rappresentato dalla tavola imbandita.
Il percorso, ricco di spunti spettacolari, è articolato in sei tavoli principali, disposti radialmente intorno a un fulcro centrale come le lancette di un grande orologio che scandisce il tempo della storia e della memoria. Su ogni tavolo si dispongono gli oggetti ideati e creati


in ogni tempo da artisti e artigiani per accompagnare i riti della convivialità: dalle umili ciotole graffite del Quattrocento, alle sofisticate allegorie dipinte della maiolica rinascimentale, fino al trionfo della porcellana e al colorato design della tavola borghese del Novecento.

Piatti, tazze, zuppiere, fiasche, bottiglie, bicchieri, ma anche gallerie di manufatti meno 
noti, come i rinfrescatoi e il vasellame “a sorpresa”, o quelli destinati alla “sacra mensa”, dove si celebra il rito della rigenerazione dell’anima.
Accanto alle stoviglie, sui “tavolini di servizio” altre opere evocano aspetti della vita quotidiana di ogni tempo, momenti particolari e diversi da quelli legati al cibo: strumenti musicali, giochi di società, abiti, elementi di arredo e, sempre presente, un orologio che scandisce il flusso del tempo.

180 opere che appartengono in gran parte alle collezioni permanenti di arte decorativa di Palazzo Madama, proposte sul filo di un nuovo racconto che porta nel museo il sapore della vita vissuta in casa, intorno al fulcro simbolico della sua socialità: la tavola.

L'allestimento, ricco di spunti spettacolari, è stato progettato da Roberto Piana con Studio2fashion. I tavoli scelti per  per l'esposizione sono gli Air Table di LAGO, innovativa azienda di arredamento che ha ripensato il concetto di tavolo invertendo l'ordine dei fattori: estrema leggerezza delle strutture portanti in cristallo trasparente e piena fisicità del piano. Un contrasto espressivo che regala la percezione di un'orizzontalità fluttuante. Completano l'esperienza le suggestioni sul decoro ceramico e sulla cioccolata nate dalla collaborazione e dal sostegno di Ristorante Del Cambio e Gobino

Un ricco programma di eventi e attività per il pubblico accompagnerà la mostra fino ad ottobre, grazie al sostegno di Gambero Rosso, Associazione Donne del Vino, Gnammo, TwLetteratura, Prochet 1861 e Tucano Viaggi.

                                  
LE SEI SEZIONI


I. Civiltà delle corti. La tavola del Medioevo. Presenta manufatti di varia provenienza: dalle dinanderies di area germanica, agli scintillanti lustri della tradizione ispano-araba, ai raffinati vetri usciti dalle botteghe di Murano.
Sul tavolino di servizio sono esposti oggetti che evocano la quotidianità della vita cortese internazionale – pettini di avorio per la toeletta, cofanetti – scandita nello scorrere dei giorni dal raro calendario perpetuo miniato su pergamena e custodito in un apposito astuccio di cuoio.

2. L’eccellenza italiana. La tavola del Cinquecento. Protagonista è la maiolica prodotta nelle manifatture dell'Italia centrale per una committenza anche internazionale. Le botteghe veneziane monopolizzano la produzione dei vetri, imitati nel resto d'Europa con la formula à la façon de Venise.
Emblematica della cultura del Rinascimento è la figura piena di grazia di Carubina di Mence, esposta in appendice alla tavola. Elegantissima con le sue calze rosse e le pantofole di cuoio dorato, Carubina è forse un raro esempio di Madonna da vestire scolpita nel legno a metà Cinquecento da Romano Alberti da Borgo Sansepolcro e donata negli anni Cinquanta al Museo da Giovanni Agnelli.

3. Il fascino dell'Oriente. La tavola del Seicento. Nel corso del XVII secolo tutte le corti europee sono sedotte dal fragile lusso della porcellana venuta dal’Oriente. La moda delle porcellane orientali finisce per condizionare anche la produzione ceramica italiana, come dimostrano i piatti dipinti a monocromo azzurro della manifattura torinese del Regio Parco, avviata nel 1646 da maiolicari liguri.

4. Il lusso della porcellana. La tavola del Settecento. Propone un prezioso servizio del periodo più antico della Manifattura di Vienna, di cui il Museo possiede un importante nucleo di pezzi donati dal marchese D'Azeglio. L'appendice è dedicata alle occupazioni del tempo libero: vi figura infatti una plancia per il biribissi, antico gioco d'azzardo simile alla lotteria.


5. Ritorno all’ordine. La tavola dell’Ottocento. Dopo i fasti del barocco e i capricci del rococò, l'arrivo del gusto neoclassico si impone nell’Ottocento come una rivoluzionaria lezione di misura. Lo testimonia il bellissimo servizio della Real Fabbrica Ferdinandea di Napoli decorato con figure di animali tratto da stampe dell'epoca.

6. Colore e design. La tavola del Novecento. Un coloratissimo servizio disegnato nel 1967 da Gio Ponti per le Ceramiche Franco Pozzi, esposto anche nella mostra dedicata al grande designer alla Triennale di Milano del 2011, segna l'irruzione del gusto pop nell'ordine assoluto che dominava l'arte del Novecento, chiudendo la carrellata cronologica della mostra.




LE TRE GALLERIE

Accanto alle sei tavole principali si sviluppano tre gallerie tematiche dedicate, rispettivamente, all’altare, con una scelta di vasi e suppellettili sacre destinate all’apparecchiatura della “mensa del Signore”; a zuppiere e rinfrescatoi, i pezzi più imponenti del servizio da tavola e quelli che meglio evidenziano, anche attraverso la foggia, l'impronta stilistica dell'insieme; e all’arte del bere, con una varietà di forme di vasellame legate all'atto del bere e alla mescita dei liquidi che vanno dai vetri provenienti dagli scavi archeologici nel Vicino Oriente alle fantasiose forme delle officine muranesi di fine Ottocento.

LE NOVITÁ

Molti gli oggetti di Palazzo Madama mai esposti al pubblico, tra i quali spiccano lo stipo impiallacciato di ebano e avorio, il raro mandolino seicentesco, la tavola per il gioco del biribissi decorata a “lacca povera” e l’elegante abito stile Impero che sembra uscito dalle pagine di un romanzo di Jane Austen, restaurato per l’occasione.

Le opere in prestito provengono da Palazzo Reale di Torino, dall’Associazione Italiana Radio d’EpocaGruppo Piemonte e Valle d’Aosta “Beppe La Paglia” e da una collezione privata di Torino.




TIME TABLE. A TAVOLA NEI SECOLI
Palazzo Madama
24 giugno – 18 ottobre 2015
Inaugurazione: 23 giugno, ore 18.00

Orario: lunedì 10-18; giovedì-sabato 10-18; domenica 10-19

martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima

25 maggio 2015

VIDEOARTE E INCONTRI A TORINO: ALLA GAM FRANCO VACCARI E ELENA VOLPATO


VideotecaGAM
26 maggio – settembre 2015
FRANCO VACCARI
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 26 maggio ore 18.30


 
Martedì 26 maggio alle 18.30 Franco Vaccari in conversazione con Elena Volpato, curatrice della VideotecaGAM, presenta Esposizione in tempo reale n.6. Il Mendicante elettronico, opera acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per la collezione video della GAM.

Il Mendicante elettronico 

Il Mendicante elettronico fu presentato per la prima volta nel 1973 a Graz nell’ambito di Trigon, il festival delle arti contemporanee. Nella piazza principale della città, accanto alla fermata del tram, Vaccari pose a terra un monitor sul quale appariva un cappello con all’interno un criceto e una scritta in sovraimpressione: Der Blinde kommt gleich (Il cieco torna subito). Vaccari sovvertiva così alcuni dei codici più caratterizzanti della comunicazione televisiva. Al posto delle strutture governative e di potere che detenevano gli strumenti della telecomunicazione, aveva posto l’ultimo tra i cittadini; mentre le immagini pubbliche, che da vent’anni entravano nello spazio privato delle case, si trovarono specchiate in un’immagine individuale e privata, esposta sulla pubblica piazza.

Proprio le possibili inversioni dei codici di comunicazione furono parte dell’interesse che il video rivestì per Vaccari negli anni Settanta. Anche per questa ragione, si è scelto tra la filmografia e videografia dell’artista, presente dal 1999 nella collezione della VideotecaGAM, di esporre, insieme con Il Mendicante elettronico, il suo primo video, Feed-back, 1972, girato dopo alcune opere in pellicola, come Nei sotterranei, 1966-67 e Cani Lenti, 1971.

Lo stesso titolo dell’opera rivela quanto fosse presente all’autore la distanza tra cinema e video. Il nuovo linguaggio consentiva il circuito chiuso, il controllo in tempo reale delle immagini registrate, la possibilità di ribaltare l’obiettivo verso l’operatore e una ben più ampia possibilità che il pubblico entrasse nel processo creativo come Vaccari aveva già ottenuto grazie alle fotografie polaroid e alla Photomatic che, nello stesso anno di Feed-back, fu al centro della sua nota Esposizione in tempo reale n.4 per la Biennale di Venezia.
Le due opere di Franco Vaccari resteranno in visione fino a tutto il mese di settembre.

Il resto della produzione filmica e video dell’artista è in consultazione sulle postazioni monitor della VidoetecaGAM.
 
GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero
 

16 maggio 2015

ARTE A TORINO: PAROLE SOSPESE AL MAO DI TORINO



Patrizia Asproni
Presidente Fondazione Torino Musei
Marco Biscione
Direttore MAO Museo d'Arte Orientale
INAUGURANO  L'INSTALLAZIONE





MAO Museo d'Arte Orientale
Via San Domenico, 11
10122 Torino
tel.+39 0114436927
www.maotorino.it

5 maggio 2015

DANZA a TORINO: WEEKEND CON LA DANZA | LAVANDERIA A VAPORE -

Castello di Rivoli | Museo d’Arte Contemporanea
venerdì 8 maggio 2015 | ore 21.00
BALLETTO TEATRO DI TORINO
“MUSICA E DANZA PER UNO SPAZIO VUOTO”
Lo spendido spazio della grande sala situata al terzo piano del Castello, ispira il coreografo in una perfomance site specific che bene interpreta il vuoto dell’immenso spazio
coreografia Marco De Alteriis
musica Frederic Chopin
incursioni musicali Concetta Cucchiarelli
luci Davide Rigodanza
danzatori Kristin Furnes, Daniel Flores Pardo, Manolo Perazzi, Silvia Sisto, Viola Scaglione

Nel comporre la coreografia Marco De Alteriis contrappone alle note di Chopin le incursioni musicali di Concetta Cucchiarelli, dove i danzatori lasciano esprimere il loro sentire attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, facendosi trasportare in una dimensione immaginaria che sta al di sopra del rapporto pubblico/artista.


CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda di Savoia 10098 Rivoli (Torino) - TERZO PIANO
TEL. +39.011.4033800 (LUN- VEN 11.00/19.00)
BIGLIETTO PROMOZIONALE

CONSERVA IL BIGLIETTO DELLO SPETTACOLO “MUSICA E DANZA PER UNO SPAZIO VUOTO”, PRESENTATI IL GIORNO SEGUENTE ALLA LAVANDERIA A VAPORE DI COLLEGNO E AVRAI DIRITTO AD UN BIGLIETTO RIDOTTO SPECIALE A 6 EURO PER LO SPETTACOLO “CORPOREAMENTE”

23 marzo 2015

ARTE: VIDEOTECA GAM INCONTRO CON GIULIO PAOLINI


VideotecaGAM
24 marzo | 24 maggio 2015
GIULIO PAOLINI
Unisono, 1974
a cura di Elena Volpato
incontro con l’artista: martedì 24 marzo 2015, ore 18.30
VideotecaGAM presenta martedì 24 marzo alle 18.30 un incontro con Giulio Paolini

L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà Unisono, video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. 
Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini.
Unisono dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte.
Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015.

GAM
via Magenta 31, Torino
orario: martedì - domenica 10.00-19.30
VideotecaGAM – ingresso libero

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