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13 agosto 2015

Debbio intervista Renato Genovese a Castelnuovo il 18 agosto


Renato Genovese a Castelnuovo di Garfagnana
intervistato da Paolo Del Debbio il 18 agosto

Il Direttore di Lucca Comics & Games ospite alla Settimana del Commercio
presenta L’Orlando Curioso, rilettura fantastica del poema di Ludovico Ariosto

Cover del volume

«Il capolavoro di Ludovico Ariosto è da molti considerato la prima opera della letteratura del fantastico: noi di Lucca Comics & Games abbiamo risposto all’appello del sindaco di Castelnuovo, Andrea Tagliasacchi, provando a darne una lettura nuova e suggestiva sia per chi ha già amato il poema, sia per chi non vi si è ancora avvicinato».

Rodomonte e Isabella

Così Renato Genovese annuncia la sua partecipazione, il prossimo martedì 18 agosto, alla Settimana del Commercio, che inizia oggi a Castelnuovo di Garfagnana. In quella data, il Direttore di Lucca Comics & Games sarà protagonista di un’intervista pubblica con il giornalista lucchese Paolo Del Debbio volto noto della televisione, autore e conduttore dei talk show di grande successo come “Quinta Colonna” e dell'approfondimento giornalistico "Dalla vostra parte".
L’incontro, in programma alle ore 21.30 in piazza delle Erbe, sarà infatti anche l’occasione per dare ai visitatori e ai residenti di Castelnuovo alcune anticipazioni su L’Orlando Curioso, l’evento che si aprirà nella soprastante Fortezza di Mont’Alfonso il prossimo 19 settembre.
Ispirata all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, che tra il 1522 e il 1524 fu Governatore di Castelnuovo, L’Orlando Curioso è una rilettura in cui viene messo al centro il vero tema del celebre poema rinascimentale: l’eterno viaggio di ricerca, in cui i personaggi si cimentano per raggiungere qualcosa (l’amore, l’avventura, un amico, un cavallo, un oggetto più o meno magico…) che non troveranno mai, o che troveranno solo provvisoriamente, per poi perderla di nuovo e rimettersi a cercare.
«Il nostro – continua Genovese – è percorso di continuità, ma contemporaneamente di innovazione rispetto alla tematica originale, che verrà re-interpretata, in modi diversi da quelli abituali, con lo scopo dichiarato di portare il mastodontico e multiforme corpus ariostesco a un contatto più immediato e semplificato, aperto e leggibile a un pubblico più ampio, in modo accattivante ma al contempo rigoroso».

L’evento ruota attorno alla mostra che dal 19 settembre sarà visitabile nei due piani dell’edificio ad archi nella Fortezza di Mont’Alfonso. L’allestimento sarà ispirato all’episodio del Castello di Atlante, nel quale tutti i cavalieri del poema si trovano prigionieri a caccia di una vana illusione, perché a ognuno pare che nel castello sia nascosta quella cosa “che più ciascun per sé brama e desia”.
Una sezione dell’esposizione sarà dedicata ai lavori realizzati appositamente dai “Quattro Moschettieri dell’illustrazione fantasy italiana”: Paolo Barbieri, Dany Orizio, Lucio Parrillo e Luca Zontini.
Il quartetto di talenti, formatosi a Lucca Comics & Games e consolidato sotto la sigla di One4All, ha realizzato le preziose illustrazioni quel grande capolavoro dell’avventura e della letteratura che è appunto l’Orlando. I lavori saranno pubblicati in un volume di accompagnamento, che sarà realizzato evidenziando graficamente il percorso creativo attraverso il quale è avvenuta la reinterpretazione dei personaggi ariosteschi. Il volume sarà pubblicato come numero speciale di ImagineFX, la rivista pubblicata in Italia da Wyrd Media Publishing.

Altri suggestivi elementi scenografici saranno i video in animazione di Francesco Filippi e i diorami fantastici realizzati con sculture in 3D di Riccardo Sivelli, ispirate a scene particolari del capolavoro ariostesco disegnate ad hoc da Mauro Dal Bo.

La mostra, infine, ospiterà un diorama storico con centinaia di soldatini in metallo in 28mm raffigurante i veri cavalieri carolingi e i veri Mori di el-Andalus del periodo 730-830.
«I Franchi – spiega il Direttore di Lucca Comics & Games, tra l’altro uno dei maggiori esperti di miniature storiche in Italia – all’epoca erano ancora una delle tribù germaniche con una patina di civiltà, ben diversi nell’abbigliamento dai cavalieri raffigurati nell’iconografia medieval-rinascimentale come sono sempre stati rappresentati, anche attraverso i Pupi Siciliani. Lo scontro (che si ispira alla Battaglia di Poitiers tra i Franchi di Carlo Martello e gli Arabi di ʿAbd al-Raḥmān al-Ghāfiqī del 732) è ipotetico: forse non tutti sanno che Carlo Magno non combatté mai una vera battaglia contro i Mori di Spagna, i quali peraltro non assediarono mai Parigi, se non nella strabiliante invenzione poetica dell’Ariosto».

Per creare fin da subito un simbolico filo rosso tra la mostra e la città, i tre grandi teli in PVC che ricoprono i ponteggi dei lavori di restauro della Rocca Ariostesca (futuro spazio museale dedicato alla storia del territorio garfagnino), con gli artwork dei Quattro Moschettieri del fantasy italiano sono un modo allegro e intrigante di comunicare il restauro e la mostra-evento.

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11 agosto 2015

mostra fotografica dell’artista Pina Della Rossa a Postignano dal 15 agosto 2015


“Un Castello all’orizzonte” 
borgo medioevale di Postignano (PG), 
sabato 15 agosto, alle ore 18.30, presso Il Torchio, app. Sabbioneta, 
 mostra fotografica dell’artista 
Pina Della Rossa
 “Riflessioni”



L’esposizione si potrà visitare fino al 5 settembre 2015  nei seguenti orari: 10.30 – 13 e 15 – 19.



Pina Della Rossa è docente di disegno e storia dell’arte, fotografa e pittrice; vive e lavora a Napoli.
Laureata all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stata allieva di Mimmo Jodice e di Carlo Alfano.


Il suo  linguaggio specifico è “lavorare con le immagini proponendo la fotografia come strumento di riflessione e di analisi”.
La sua ricerca fotografica, iniziata negli anni ‘80, vuole essere un ideale ritorno alla pittura. Fondamentale, dunque, è il dialogo intenso tra pittura e fotografia, due elementi inscindibili, che si manifestano attraverso una relazione di linguaggi diversi all’interno della stessa immagine. In tal senso si concentra  sull’aspetto compositivo, sullo studio del colore e della luce, sui contrasti tonali, sui giochi di piani, e sull’intensità dei particolari. Al fine  di superare la superficie fisica del quadro, di andare oltre la foto, per includervi la dimensione spazio-temporale.
Ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, le sue opere sono presenti presso enti pubblici e privati, in musei ed in archivi di arte contemporanea, di diverse città italiane e all’estero.


Alla fine degli anni ’60, l’architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns”.

Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo “diffuso” - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell'Umbria” - un centro servizi - l’antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane - un centro benessere, la piscina, l'area all'aperto “Il giardino delle rose”.



info
+39 0743 788911
info@castellodipostignano.it
www.castellodipostignano.it

ACCADEMIA DI SANTA CECILIA: 5 SETTEMBER HARDING E LA FILARMONICA DELLA SCALA APRE IL GIRO DEL MONDO IN 3 ORCHESTRE

"With you, Armenia"
1915 - 2015 Centennial of the Armenian Genocide

L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia
Filarmonica della Scala
Daniel Harding direttore
Alessandro Taverna pianoforte

Un concerto per commemorare il Centenario del Genocidio armeno

sabato 5 settembre 2015 - ore 21.00
ROMA - Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli

Daniel Harding


Per il centenario del Genocidio armeno, sabato 5 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding sarà ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Sala Sinopoli – ore 21.00) con un concerto speciale.

Un evento che rientra nel progetto “With you Armenia” partito da Gerusalemme lo scorso marzo dove ha riscosso notevole successo. Oltre Roma, l’iniziativa include altre tappe tra cui la Carnagie Hall di New York con Evgeny Kissin e Krzysztof Penderecki, a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra e Pinchas Zukerman, a Bruxelles l’Orchestra Nazionale Belga e ultima prestigiosa tappa a Vienna al Musikverein. La finalità del progetto è quella di sensibilizzare sul tema del genocidio armeno attraverso musicisti di fama mondiale.

Portavoce di questo gesto per l’Italia è l’Orchestra Filarmonica della Scala con il pianoforte solista di Alessandro Taverna e sotto la direzione uno dei più interessanti giovani direttori del panorama internazionale, Daniel Harding. L’evento è organizzato con la collaborazione di Emilia Romagna Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Harding dirigerà il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven nell’esecuzione di Alessandro Taverna giovane e già affermato pianista veneto, indicato dalla critica musicale internazionale “il successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”.  Eseguito con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna (direttore J. von Seyfried), il Concerto n.3 in do minore op. 37 viene pubblicato l'anno dopo, incontrando un successo che ne ha fatto per tutto l'Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.

Completano il programma la Sinfonia n. 8 di Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia n. 7 in Re minore e alla più nota Sinfonia n. 9 in Mi minore, il picco degli scritti sinfonici del compositore boemo e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX secolo; e “Waltz” di Aram Khachaturian, compositore russo di origine armena, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la "Danza delle spade", ma autore anche di vari brani classici utilizzati talvolta nelle colonne sonore di alcuni film per la loro comunicativa immediata e passionale. Accordi fragorosi al limite della dissonanza e tocchi più lievi si susseguono in questo pezzo, primo di cinque movimenti della Masquerade Suite composta da Khachaturian per alcune musiche di scena.

PROGRAMMA

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto per pianoforte n. 3
ANTONÍN DVOŘÁK
Sinfonia n. 8
ARAM CHAČATURJAN
Walz

BIGLIETTI

€ 30 poltronissima
€ 20 platea
€ 15 galleria 1
€ 10 galleria 2

CURRICULA ARTISTI

Nato a Oxford, DANIEL HARDING ha iniziato la sua carriera come assistente di Sir Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra e ha debuttato con questa formazione nel 1994. È stato assistente di Claudio Abbado nei Berliner Philharmoniker con i quali ha fatto il suo debutto al Festival di Berlino nel 1996. È Direttore musicale principale della Swedish Radio Symphony Orchestra, Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e Music Partner della New Japan Philharmonic. È Direttore artistico della Ohga Hall in Karuizawa, Giappone, ed è stato recentemente insignito del titolo a vita di Conductor Laureate della Mahler Chamber Orchestra, di cui è stato, dal 2003 al 2011, Direttore principale e Direttore musicale.Ha ricoperto l’incarico di Direttore principale della Trondheim Symphony in Norvegia (1997-2000), di Direttore ospite principale della Norrköping Symphony in Svezia
(1997-2003) e Direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (1997-2003). È regolarmente invitato a dirigere la Staatskapelle di Dresda, i Wiener Philharmoniker, Royal Concertgebouw, l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e la Filarmonica della Scala. Ha inoltre diretto i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de Lyon, la Oslo Philharmonic, la London Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestra di Santa Cecilia. Negli U.S.A. e in Canada si è esibito a capo della New York Philharmonic, Boston Symphony, Philadelphia Orchestra, della Los Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra.
Nel 2005 ha inaugurato la stagione operistica milanese debuttando alla Scala con Idomeneo. Nel 2007 vi ha diretto Salome, nel 2008 Il castello del duca Barbablù e Il prigioniero e nel 2011 Cavalleria rusticana e Pagliacci, per cui ha ricevuto il Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. La sua esperienza in campo operistico include anche Ariadne auf Naxos, Don Giovanni e Le nozze di Figaro al Festival di Salisburgo con i Wiener Philharmoniker, The turn of the screw e Wozzeck alla Royal Opera House, Covent Garden, Il ratto dal serraglio alla Staatsoper di Monaco, Il flauto magico a Vienna. Molto legato al Festival di Aix-en-Provence, vi ha diretto nuove produzioni di Così fan tutte con la regia di Patrice Chéreau, Don Giovanni con la regia di Peter Brook, The turn of the screw con la regia di Luc Bondy, La traviata con la regia di Peter Mussbach, Evgenij Onegin con la regia di Irina Brook e Le nozze di Figaro con la regia di Vincent Boussard. Nel 2012/13 è tornato alla Scala con Falstaff e ha debuttato alla Deutsche Staatsoper di Berlino e alla Wiener Staatsoper con L’olandese volante. In questa stagione dirigerà il Concentus Musicus Wien al Festival di Melk in Israele in Egitto di Händel e la prima mondiale di Masaot / Clocks without Hands di Olga Neuwirth con i Wiener Philharmoniker a Vienna, Colonia e Lussemburgo.
Le sue recenti registrazioni per Deutsche Grammophon della Decima Sinfonia di Mahler con i Wiener Philharmoniker e dei Carmina Burana di Orff con l’Orchestra del Bayerischer Rundfunk hanno ottenuto un vasto successo di critica. Legato in precedenza a Virgin/EMI, Harding ha registrato la Quarta Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra, la Terza e la Quarta Sinfonia di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Billy Budd con la London Symphony Orchestra (Grammy Award come migliore registrazione operistica), Don Giovanni e The turn of the screw (premio Gramophone, Choc de l’Année 2002 e Grand Prix de l’Académie Charles-Cros) con la Mahler Chamber Orchestra.
Nel 2002 il Governo francese gli ha conferito il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, mentre nel 2012 è stato eletto membro dell’Accademia Reale Svedese di Musica.

Nel 2012 la FILARMONICA DELLA SCALA compie trent'anni. Claudio Abbado e i musicisti scaligeri la fondano nel 1982 con l'obiettivo di sviluppare il repertorio sinfonico nel contesto della grande tradizione operistica del Teatro. L'anno seguente la Filarmonica si costituisce in associazione indipendente. Carlo Maria Giulini dirige oltre 90 concerti e guida l'orchestra nelle prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un'ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. L'orchestra instaura rapporti di collaborazione con i maggiori direttori: Georges Prêtre, Lorin Maazel e Wolfgang Sawallisch sono presenti dalle prime stagioni, ma vanno ricordati i contributi di Leonard Bernstein, Semyon Bychkov, Myung-Whun Chung, James Conlon, Gustavo Dudamel, Peter Eötvös, Christoph Eschenbach, John Eliot Gardiner, Valery Gergiev, Philippe Jordan, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Seiji Ozawa, Antonio Pappano, Gennadij Rozdestvenskij, Esa-Pekka Salonen, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov e Franz Welser-Möst. Dal 2006 la Filarmonica intensifica la collaborazione con il Direttore Musicale del Teatro alla Scala Daniel Barenboim, che dirige il concerto inaugurale della stagione del trentennale 2011/2012, Riccardo Chailly, Daniel Harding, Daniele Gatti e Valery Gergiev.
La Filarmonica realizza un'autonoma stagione di concerti e la stagione sinfonica del Teatro in base ad accordi sanciti da una convenzione con il Teatro alla Scala. È inoltre impegnata in numerose tournée, che con oltre 450 concerti fuori sede dalla fondazione l'hanno resa l'istituzione musicale italiana più presente all'estero nello scorso decennio. Nelle ultime stagioni ricordiamo il debutto negli Stati Uniti con Riccardo Chailly nel 2007 e in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008, anno che segna anche il ritorno al Musikverein di Vienna con Daniele Gatti. Nel 2009 la Filarmonica debutta alla Philharmonie di Berlino con Daniel Barenboim e torna a Parigi con Pierre Boulez e Maurizio Pollini. Gli impegni del 2010 includono il ritorno in Asia con Semyon Bychkov per l'Expo di Shanghai ed a Berlino con Diego Matheuz; nel 2011 la Filarmonica è guidata nei concerti fuori sede da Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Daniel Harding, Gianandrea Noseda e Georges Prêtre. Nel 2012 Daniel Barenboim dirige concerti a Parigi, Berlino e Francoforte e Daniel Harding a Praga, Linz, Stoccarda, Dresda e Bonn; la Filarmonica è inoltre presente al Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo con Valery Gergiev e Fabio Luisi e ancora in Germania con Fabio Luisi.
La Filarmonica ha commissionato nuove composizioni a Giorgio Battistelli, Carlo Boccadoro, Azio Corghi, Luis de Pablo, Pascal Dusapin, Peter Eötvös, Ivan Fedele, Matteo Franceschini, Luca Francesconi, Salvatore Sciarrino, Giovanni Sollima e Fabio Vacchi.
Impegnata nella diffusione della musica presso le nuove generazioni, l'orchestra apre alle scuole le prove di tutti i concerti della stagione e con l'iniziativa "Sound, Music!" si rivolge con un progetto mirato ai bambini delle scuole primarie. È al fianco delle principali istituzioni scientifiche e associazioni di volontariato della città di Milano, per le quali realizza prove aperte e concerti dedicati. È regolarmente impegnata per il festival MiTo in concerti che hanno avvicinato un vastissimo pubblico alla musica sinfonica.
La Filarmonica ha realizzato una consistente produzione discografica per Sony, Decca, Emi. I concerti sono regolarmente trasmessi in differita televisiva dalla Rai, in diretta radiofonica da Radio3 e su medici.tv.
L'attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta da UniCredit, Main Partner istituzionale dell'Orchestra.

ALESSANDRO TAVERNA Indicato dalla critica musicale inglese come “successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”, Alessandro Taverna possiede una creatività musicale capace di “far sorgere un sentimento di meraviglia come una visita alla sua nativa Venezia”. 
Quando nella finale del Concorso Pianistico Internazionale di Leeds ha eseguito il Primo Concerto per pianoforte di Chopin “tutto è stato pervaso di solenne bellezza: sono stati impeccabili minuti di intensa poesia!” ha detto il quotidiano britannico The Independent.
Da allora la carriera di Alessandro Taverna ha conosciuto un costante sviluppo, che gli ha consentito di guadagnare i favori della critica internazionale e lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo nelle più importanti sale e stagioni musicali, tra cui Wigmore Hall e Royal Festival Hall di Londra, Salle Cortot di Parigi, Preston Bradley Hall di Chicago, Konzerthaus di Berlino, Fazioli Concert Hall di Sacile, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Musashino Hall di Tokyo, Auditorium Stelio Moro di Lugano, Bridgewater Hall di Manchester, Ottawa Chamber Festival, Unione Musicale di Torino, Maggio Musicale Fiorentino, MITO Settembre Musica, Festival di Musica di Portogruaro. Appare come solista insieme a prestigiose orchestre quali Royal Philharmonic Orchestra, Minnesota Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic, Bucharest Philharmonic, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra di Padova e del Veneto, Bournemouth Symphony, Münchner Philharmoniker.
Numerose le sue affermazioni in prestigiosi concorsi pianistici internazionali tra i quali quelli di Londra, Leeds, Hamamatsu (Giappone), il Piano-e-Competition (Stati Uniti), il Premio Casella a Venezia, il Concorso Busoni di Bolzano, il Premio Scriabin di Grosseto, il Premio “Arturo Benedetti Michelangeli” di Eppan.
È stato scelto tra i pianisti dalla fondazione internazionale "The Keyboard Trust" di Londra, per la quale si è esibito in una serie di recital in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2009 ha inaugurato il Castleton Festival in Virginia del celebre direttore Lorin Maazel, il quale così si è espresso su di lui: "We must make music together!", invitandolo con i Münchner Philharmoniker e dirigendolo nel Terzo Concerto di Prokofiev al Gasteig di Monaco e al Musikverein di Vienna.
Ha ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il "Premio Sinopoli", riconoscimento che gli è stato attribuito per meriti artistici e per la sua carriera internazionale.
Alessandro Taverna, veneziano di nascita, si è formato presso la Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro, diplomandosi sotto la guida di Laura Candiago Ferrari a diciassette anni col massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore. Ha conseguito il diploma triennale di concertismo presso la Scuola di Perfezionamento Musicale di Portogruaro con Piero Rattalino e ha completato la sua formazione artistica all'Accademia Pianistica di Imola con Franco Scala, Leonid Margarius, Boris Petrushansky e Louis Lortie, diplomandosi nel 2008. Successivamente ha conseguito il diploma cum laude all’Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma con Sergio Perticaroli, alla Lake Como International Piano Academy con William Grant Naboré , Fou Ts’ong and Dmitri Bashkirov e alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover con Arie Vardi.
Ha tenuto seminari e masterclasses presso il Bowdoin International Music Festival (USA), la Willamette University di Salem (USA), la Potchefstroom University (Sudafrica), la St John University di York (Regno Unito). Insegna pianoforte presso il Conservatorio L. Perosi di Campobasso e alla Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro.

Ha registrato per BBC Radio 3, Rai Radio 3, la Radiotelevisione Slovena, RSI Radiotelevisione Svizzera; del 2015 è il suo ultimo CD dedicato alle sonate per pianoforte di Nikolay Medtner per l’etichetta inglese SOMM Recordings.

8 agosto 2015

RAI: NUOVA TRASMISSIONE RADIO CON BONITO OLIVA E BALLARIO



Arte: al via lunedì su Radio1 ‘ContempoRai' 
con Ballario e Bonito Oliva

Chi non ricorda “Vacanze intelligenti” con Alberto Sordi, quando alcuni visitatori della Biennale di Venezia  arrivano a scambiare Anna Longhi per un’installazione artistica (con tanto di quotazione)? Oppure l'espressione perplessa del protagonista, Remo Proietti, davanti a un gregge di pecore dipinte di blu? Fino a che punto quella metafora cinematografica ha riscontro nella società di oggi? È davvero un mondo impenetrabile e rivolto a pochi quello dell’arte contemporanea? A queste domande proverà a rispondere "ContempoRai", la nuova trasmissione di Radio1 Rai, dedicata all’arte contemporanea in onda alle 16,30 , dal lunedì al venerdì a partire dal 10 agosto. "ContempoRai - commenta il direttore di rete Flavio Mucciante- cercherà con un linguaggio semplice e diretto di offrire agli ascoltatori codici per poter interpretare le moderne espressioni artistiche, sollecitando curiosità e creatività attraverso le suggestioni della radio". Al microfono del conduttore Nicolas Ballario, giovane critico, già conduttore su Radio1 Rai di ‘Non Sono Obiettivo’ con Oliviero Toscani e curatore del settore arte di 'Rolling Stone Italia', si alterneranno i più importanti artisti, galleristi e addetti al settore del panorama nazionale. Partecipazione straordinaria di Achille Bonito Oliva, inventore della Transavanguardia e critico tra i più conosciuti a livello internazionale, che in ogni puntata curerà lo spazio 'Angolo cottura: come cucinare a fuoco lento il sistema dell’arte'
Bonito Oliva e Ballario spazieranno tra i più diversi argomenti, illustrando , nei minimi particolari, i meccanismi dell’arte contemporanea con interviste e analisi, fino ad arrivare a toccare persino il mondo dei cartoon.





L'attore Carlo Ferreri presenta 'Mauro c'ha da fare' all'Isola del Cinema di Roma

Isola del Cinema - Roma
Isola Tiberina
Martedì 11 agosto l'attore protagonista Carlo Ferreri presenta "Mauro c'ha da fare",
lungometraggio di Alessandro di Robilant, l'unico film girato in Sicilia che non parla di mafia



Sarà proiettato martedì 11 agosto alle ore 22:00, nell'ambito della rassegna Isola del Cinema di Roma, al Cinelab dell'Isola Tiberina, “Mauro c’ha da fare”, lungometraggio diretto da Alessandro di Robilant (Il Giudice ragazzino, Per sempre, MarPiccolo), l’unico film girato in Sicilia che non parla di mafia. Il film sarà presentato dal protagonista, Carlo Ferreri (Il capo dei capi, Borsellino, I cento passi), attore poliedrico che ha lavorato in tournée nazionali, diretto da prestigiosi registi come Antonio Calenda, Armando Pugliese e Lamberto Puggelli. Prodotto da 095mm, sceneggiato dal regista con Alessandro Marinaro, il film racconta la storia di Mauro Magazzino, trentenne con due lauree e nessuna possibilità di futuro nel piccolo paese del sud Italia in cui vive. Frustrato dall'impossibilità di utilizzare il proprio talento, diventa preda della propria intelligenza, che si aggroviglia su se stessa, dando vita a tragicomiche ribellioni. 
Il cast è inoltre formato dal premio Hystrio, Evelyn Famà e da Massimo Leggio, Andrea Borrelli, Cettina Bonaffini.
Ciò che mi ha spinto a girare questo film – dichiara il regista – è stata la voglia di raccontare una storia siciliana lontana dai soliti argomenti trattati quando si parla di Sicilia. Questo è un film che racconta una Sicilia che non si differenzia più, come una volta, dal resto del Paese, essendo afflitta dagli stessi problemi che ormai accomunano l'intera nazione. Per questo è uno dei pochi film girati in Sicilia che non parla di mafia”.

Il regista
Laureato in regia presso la London Film School, Alessandro di Robilant inizia a lavorare nel mondo del cinema come assistente di registi del calibro di Monicelli, Lattuada e Comencini. Tra i suoi film più significativi “Il Giudice Ragazzino”, sulla vita di Rosario Livatino – premiato con l'"Angelo azzurro" al festival del cinema di Berlino, e con il David di Donatello per il protagonista Giulio Scarpati; “La Voce del Sangue”, sempre con Giulio Scarpati; “Per Sempre” con Giancarlo Giannini e Francesca Neri; “MarPiccolo”, che racconta le vicissitudini di un giovane criminale nella città di Taranto, devastata dai fumi dell’Ilva.

La produzione
095mm si impegna per la prima volta nella produzione di un lungometraggio. La società catanese, che opera nel settore audiovisivo da 11 anni, si è già distinta per i suoi lavori cinematografici in ambito nazionale ed internazionale. “Buongiorno, sig. Bellavista” ha ottenuto oltre 15 premi in circuiti festivalieri, tra cui miglior cortometraggio all’“Italian Contemporary Film Festival 2013” di Toronto (gemellato al TIFF). “Motore!” è stato vincitore del Festival del Corto 2010 de “La 25ora” su La7. Entrambe le opere sono state scritte e dirette da Alessandro Marinaro.

Per informazioni:www.isoladelcinema.comsegreteria@isoladelcinema.com tel. 0658333113
Prezzo:
3 euro biglietto unico

13 e 14 agosto omaggio a Monicelli a Castiglione di Garfagnana



Un’iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Lucca
Due film in piazza a Castiglione di Garfagnana
Il 13 e 14 agosto per il centenario di Mario Monicelli


  
Mario Monicelli è stato un autentico, incorreggibile misogino o ha invece avuto un atteggiamento di attenzione nei confronti della questione femminile? E’ la riflessione che guida l’omaggio al padre della commedia all’italiana che si svolgerà il 13 e il 14 agosto a Castiglione di Garfagnana. Saranno proiettati in piazza Vittorio Emanuele II, con inizio alle 21, i film “La ragazza con la pistola” (giovedì 13) e “Amici miei” (venerdì 14): due film che riassumono il contrastante atteggiamento del regista nei confronti del pianeta donna.
Il doppio appuntamento di Castiglione di Garfagnana si inquadra nelle celebrazioni per il centenario della nascita di Monicelli, realizzate dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e organizzate dall’associazione culturale PromoCinema. Le iniziative hanno preso il via nello scorso maggio a Viareggio con una tavola rotonda e una proiezione omaggio e proseguiranno fino al 2016 in altre realtà della provincia di Lucca.
Tornando agli appuntamenti di Castiglione, se “La ragazza con la pistola” appare come un film che guarda all’emancipazione femminile, attraverso le disavventure di Monica Vitti, ragazza siciliana disonorata che insegue in Inghilterra il suo seduttore; “Amici miei” è praticamente un manifesto del maschilismo più estremo, con i cinque amici intenti a dimenticare le responsabilità dell’età matura. Insomma, c’è materia di riflessione e insieme di divertimento. Il cinema di Monicelli del resto è fatto così: fa ridere, ma fa anche pensare.

Le presentazioni dei film, organizzate da PromoCinema con Fondazione Banca del Monte di Lucca, Comune di Castiglione di Garfagnana, Unione Comuni Garfagnana, Biblioteca comunale di Castiglione di Garfagnana e Pro Loco di Castiglione di Garfagnana, sono curate da Umberto Guidi. Ingresso libero a esaurimento posti. In caso di pioggia le proiezioni si svolgeranno nella sala consiliare del palazzo comunale.

7 agosto 2015

Final Week of "The Worst" + Upcoming


52 Orchard Street         
New York, NY         
10002         
FINAL WEEK

Gilberto Giovagnoli, "The Worst" (works: 1983 - 2015)


GGiovagnoli-TheWorst-Scaramouche
Gilberto Giovagnoli, "The Worst" installation view

Giovagnoli's first U.S. exhibition encompasses an impressive body of work that vigilantly scrutinizes our contemporary reality and its myriad machinations, often skirting the boundaries of censorship. Of note are the artist's large-scale, mixed media collages completely encapsulated in plastic tape.

ON VIEW THROUGH SATURDAY AUGUST 8 


AScaccabarozzi, Prevalences, 1978

UPCOMING:


Antonio Scaccabarozzi
September 9 - November 1

Opening: September 9, 6-8PM
Antonio Scaccabarozzi,
Prevalences, Vert.Orizz.Diag., 1978
acrylic on canvas, 12 x 12 in.
Contact the gallery for more information: 
|
212.228.2229  |



Apre a Milano Urban Art Renaissance

Apre a Milano
Urban Art Renaissance


La mostra celebra la contemporaneità rimettendo l’uomo al centro, coinvolgendo i più importanti artisti internazionali
Con la campagna Energy Box saranno decorate 150 centraline semaforiche
12 agosto – 23 settembre 2015
Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4 - Milano



Apre a Milano una delle più prestigiose mostre di street art realizzate in Italia: Urban Art Renaissance (#UAR), nell’ambito del calendario di ExpoinCittà e in collaborazione con il Comune di Milano, è un progetto che mira a rimettere l’uomo al centro e vuole far riflettere sulla necessità di un nuovo Rinascimento. L’urban art ha dimostrato che l’arte è la più alta forma di comunicazione e la sua influenza può essere un messaggio che invita a un nuovo Rinascimento.


Urban Art Renaissance (#UAR) sarà aperta dal 12 agosto fino al 23 settembre, ospitata in Fabbrica del Vapore, centro culturale della promozione e della creatività giovanile, nello spazio ex-locale Cisterne, un spazio su due piani, recente recupero industriale caratterizzato da ampie vetrate e da una balconata interna.

L’esposizione della Fabbrica del Vapore, con un allestimento suggestivo e di grande impatto, vuole offrire un codice per poter identificare l’idioma insito nell’Urban Art, soffermandosi sul comun denominatore tra artisti che provengono da vari luoghi del mondo e hanno scelto forme d’espressione tra le più varie.

"In ognuno di questi artisti si può trovare un invito a rimettere al centro l'essere umano. – dichiara Nicola Ballario, curatore della mostra - Ognuno di loro lo fa attraverso riferimenti tra i più diversi e disparati, a volte addirittura opposti: da C215, francese che propone opere fortemente teatrali che rimandano palesemente a Caravaggio, fino a D-Face, i cui rimandi sono da ricercare nei padri della Pop Art; oppure le critiche sociali di Pixel Pancho attraverso i suoi robot, e quelle di Etnik, che sceglie di edulcorare l'omologazione urbana per denunciarla o Hopnn che "rimprovera" il moderno sistema consumistico; e ancora le linee ondulate di 2501, che sottolineano il nomadismo culturale dell'artista, o quelle geometriche di No Curves; ironici, anche se con linguaggio molto differente, The London Police e Laurina Paperina, iconici i primi e fumettistica la seconda; poi due tra i più importanti e produttivi street artist australini: Reka, che predilige l'emotività con un fare quasi espressionista, e Rone, che ammicca a Todorov e al suo "la bellezza salverà il mondo"; particolarmente significativa anche l'opera di Millo, autore che umanizza i contesti urbani".

Dal 3 settembre la mostra si amplierà con le opere create dagli street artist studenti dell’Accademia di Brera.
Un’occasione unica anche per il panorama di artisti coinvolti, scelti per la loro differenza di linguaggio, grazie alla curatela di Nicolas Ballario, all’advisor di StolenSpace Gallery di Londra e al supporto di Fondazione AEM e Gruppo A2A.
“L’arte è la combinazione di intuizione, passione ed energia creativa – commenta il  Presidente della Fondazione Aem Alberto Martinelli - valori in cui Fondazione Aem e A2A si riconoscono pienamente, esprimendoli in servizio ai cittadini e in sostegno a iniziative culturali di qualità come questa. Abbiamo quindi aderito con convinzione e partecipazione al progetto Urban Art Renaissance, promosso dall’amministrazione comunale di Milano, perché pensiamo di poter contribuire anche in questo modo al benessere dei milanesi e a valorizzare contemporaneamente i talenti dell’arte urbana”.
I nomi della scena internazionale dell’Urban Art che nel corso degli anni si sono distinti, seppur con approcci molto diversi, per la forza del messaggio contenuto nei loro muri. Ognuno di questi artisti porta con sé un bagaglio di talento e di valori fortissimi: 2501 (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Etnik (Italia), Hopnn (Italia), Laurina Paperina (Italia), Millo (Italia), No Curves (Italia), Pixel Pancho (Italia), Reka (Germania - Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).

Urban Art Renaissance sarà anche artefice di una rivalutazione e rivitalizzazione artistica del territorio urbano con una grande mostra a cielo aperto che animerà la città in due momenti di live performance.
Dal 10 al 20 settembre “Energy Box” #energybox2015, iniziativa di A2A e Fondazione Aem, ideata da Atomo Tinelli, dipendente di A2A e urban artist di fama, prevede che 50 artisti selezionati da Atomo stesso e dallo storico e critico d’arte Flavio Caroli eseguano i loro live painting su 150 centraline semaforiche, tele virtuali individuate intorno all’area in cui saranno sviluppate le attività creative di Urban Art Renaissance.
Dal 13 al 23 settembre a grandi nomi riconosciuti a livello internazionale verrà affidato il compito di usare l’arte come strumento d’azione intellettuale, come mezzo per sancire un nuovo umanesimo. Varie discipline al centro della società moderna - Architettura, Moda, Design, Musica, Cinema, Letteratura, Tecnologia, Economia, Filosofia e molte altre - verranno trattate dagli artisti invitati a realizzare un live painting, in diversi luoghi significativi per la città. Alcune importantissime personalità del mondo intellettuale italiano si trasformeranno in curatori e avranno il compito di stendere una traccia che servirà all’artista per la creazione di un muro in Città. Ad inaugurare la serie The London Police a Brera dal 29 al 31 agosto.
L’intero progetto gode di una media partnership d’eccezione: Rolling Stone Italia, magazine sempre attento all’arte, con il quale verranno sviluppati anche eventi e iniziative collaterali.

La curatela è di Nicolas Ballario, la Direzione creativa è di Fabio Rotella - Studio Rotella. 

Fabbrica del Vapore
via G. C. Procaccini 4
20154 Milano (MI)
Orari apertura mostra: da mercoledì a domenica dalle 11.00 - 20.00 
Biglietti in vendita su Vivaticket 

costo biglietto intero 8 euro, ridotto 5 euro 

5 agosto 2015

Agosto sulle tracce de Il segreto dei custodi della fede



Elena Torre, Il segreto dei custodi della fede
Mistero sulla via Francigena





IL LIBRO

Il cadavere di Gilberto Pellegrini, custode del Museo della Cattedrale di Lucca, viene trovato al centro della piazza in una strana posizione, con il collo spezzato. Una posizione in cui l’esperta di simbologia Michelle Valmont riconosce immediatamente l’iconografia del Matto, uno degli Arcani Maggiori dei tarocchi.
Inizia così la ricerca della mente criminale che sta dietro la morte così violenta di un uomo comune. Un’indagine che porta gli investigatori sulle tracce dei segreti custoditi nelle mappe della Via Francigena, la via della fede percorsa nel Medioevo dai pellegrini che dal Nord Europa si mettevano in cammino verso Roma, luogo principe della cristianità.
Tanti i personaggi coinvolti: un archeologo di fama mondiale e un altro meno famoso che spera di imbattersi nel reperto che farà la sua fortuna accademica, un’eccentrica antropologa francese, uno scaltro commissario di provincia, un’affascinante avvocato, un luminare della chirurgia e un’enigmatica eminenza grigia che vigila su tutti osservando con distacco il mutare degli eventi.
Un thriller incalzante che, tra continui colpi di scena e rituali misteriosi, riporta in vita il Medioevo più oscuro con la sua dolente umanità.


L’AUTRICE


Elena Torre,

scrittrice e giornalista, è nata a Viareggio nel 1973. Si muove tra il teatro e la letteratura, toccando i generi più diversi: racconti, saggi, gialli, favole e storie per bambini, testi teatrali. Collabora con Mangialibri.com dove si occupa di recensioni librarie. Nel 2008 ha pubblicato Giorgio Gaber. L’ultimo sileno.

Con Park Eun Sun a Forte dei Marmi le suggestioni di VolareArte

FONDAZIONE HENRAUX - VOLAREARTE
PARK EUN SUN

A FORTE DEI MARMI

Inaugurazione giovedì 6 agosto ore 19:00 

Con Park Eun Sun a Forte dei Marmi le suggestioni di VolareArte. 

La città accoglie “Generazione 2014” esposta nel centro cittadino fino al 2017

L'artista coreano Park Eun Sun 


Si inaugura giovedì 6 agosto alle 19.00 in via Carducci, angolo via Veneto, l’opera monumentale “Generazione 2014” di Park Eun Sun che rimarrà esposta al pubblico fino al 2017.

L’iniziativa vede la collaborazione del Comune di Forte dei Marmi, della Fondazione Henraux e dell’artista coreano Park Eun Sun, protagonista dell’edizione attuale di VolareArte.

Il progetto VolareArte, iniziativa unica sul territorio italiano, è nato per volere di Toscana Aeroporti SpA e Fondazione Henraux, e ha trasformato nel corso degli ultimi cinque anni l’aeroporto di Pisa in un museo a cielo aperto, così come dichiarato Gina Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Toscana Aeroporti S.p.A.

Da questa iniziativa, la cui edizione 2015-2017 si è da poco inaugurata con grande successo e partecipazione, nasce l’installazione satellite a Forte dei Marmi dove, durante l’inaugurazione, sarà presentato il catalogo dedicato all’intera kermesse espositiva.

Il Comune di Forte dei Marmi aveva già dato spazio e ampio risalto a VolareArte per l’edizione precedente con l’artista italiana Rabarama. Oggi si rinnova questo fattivo connubio fra arte e territorio con la posa di “Generazione 2014” di Park Eun Sun.

Ancora una volta le opere della Fondazione Henraux e dei suoi artisti trovano luogo in uno spazio pubblico. “Questa è una cifra che ormai caratterizza le nostre iniziative, che sono aperte a tutti, ed è per questo che sosteniamo e promuoviamo la presenza di opere in luoghi pubblici al fine di una immediata fruizione”, Paolo Carli, Presidente della Fondazione Henraux, conferma, inoltre, come “la Fondazione Henraux vuole essere un riferimento nel mondo dell’arte, soprattutto nell’ambito della scultura in marmo, e vuole donare queste suggestione al proprio territorio, la cui storia si caratterizza da sempre per la presenza del marmo e delle cave”.

Certamente la collaborazione fra la Fondazione Henraux e la Città di Forte dei Marmi, rinnovandosi per questa nuova edizione di VolareArte, consolida l’intento comune di sostenere la bellezza e l’arte di cui il territorio è un ricco giacimento, così come conferma e dichiara Umberto Buratti, Sindaco di Forte dei Marmi: “Generazione 2014 di Park Eun Sun ha trovato dimora nel centro cittadino, in un ideale abbraccio con l’esposizione di alcune sue sculture monumentali presso l’Aeroporto di Pisa. Abbiamo accolto a suo tempo la cooperazione per  Rabarama e abbiamo accettato con piacere di rinnovarla adesso con questo grande artista internazionale, che ha voluto legare la sua arte alla Versilia. La mia amministrazione, infatti, fin dal suo insediamento, ha incentivato la creatività autoctona e contestualmente ha  favorito il confronto fra i linguaggi di artisti provenienti da tutto il mondo”.

Le sculture monumentali di Park Eun Sun, nove in tutto, cui si aggiunge, decima, l’opera esposta al Forte, sono collocate nel museo all’aperto realizzato all’Aeroporto di Pisa e rimarranno esposte, sia a Pisa sia a Forte dei Marmi, fino al 2017.