6 luglio 2015
issot > a cura di Cyrille Sciama > 26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016 > Roma, Chiostro del Bramante
James Tissot
a cura di Cyrille
Sciama
26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016
Roma, Chiostro del
Bramante
James Tissot, The Gallery of HSM Calcutta (Portsmouth), 1876 ca, Oil paint on canvas, UK, Londra, Tate © Tate, London 2015 |
Per la prima volta in Italia,
l’attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 -
Buillon 1902).
Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia
Group, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di
Roma, hanno fortemente creduto nella necessità di presentare al pubblico
italiano un artista ancora poco celebrato.
In mostra 80 opere
provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit
Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso
artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la
realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo
incredibile talento di colorista e del suo interesse per la
moda.
5 luglio 2015
3 luglio 2015
TURISTI IN GIALLO
Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Santo Piazzese, Francesco Recami, Gaetano Savatteri
Turisti in giallo
2015
La memoria n. 1005
368 pagine
EAN 9788838933769
In libreria da giovedì 2 luglio
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
14,00 euro
9,99 euro
|
I personaggi letterari non si fermano
mai. Sei intrighi estivi per gli investigatori di casa Sellerio.
Il delitto ama viaggiare. Anzi, da
Arthur Conan Doyle e Agatha Christie in poi, il crimine quando si mescola con lo
sradicamento del viaggiatore offre pagine gialle di accresciuto mistero, frutta
più elaborate costruzioni di intreccio. Le piste sbiadiscono, i moventi
diventano più confusi, più ingarbugliati gli enigmi quando vengono da lontano
con i turisti.
Una vetta valdostana ha inghiottito per sempre uno scalatore: Rocco Schiavone, il poliziotto romano creato da Antonio Manzini con un cuore tenero sotto strati di scuro, deve salire dove mai vorrebbe per vedere la montagna assassina. Petra Delicado, barcellonese e femminista ispettrice inventata da Alicia Giménez-Bartlett, scopre da dove viene il corpo della prostituta abbandonata in un fosso. L’eroe dello scrittore Gaetano Savatteri si chiama Lamanna ed è un giornalista disoccupato; costretto a fare da guida turistica gli capita una strana coppia, un attempato signore con la sua giovanissima compagna straniera. Francesco Recami, con la sua penna, manda il pensionato della serie Casa di ringhiera a Firenze: caldo e confusione per un ricorrente thriller degli equivoci. Al tempo in cui ancora si coniavano le lire, Santo Piazzese trova un nuovo inghippo per il suo professor La Marca; sono venuti due scienziati americani per un seminario di biologia, ma di che molecole si occupano per davvero? Massimo, il barrista del BarLume, è in montagna con la fidanzata poliziotta; Marco Malvaldi, il suo autore, gli mette tra gli scarponi un rompicapo.
Gli autori di Turisti in giallo sono tra gli scrittori che più hanno rinnovato il poliziesco in questi anni. Un successo letterario che trova le sue basi nella personalità umana che resta impressa dei loro investigatori e nell’ambientazione insolita, quasi eccentrica, in cui si muovono. E nel racconto giallo, genere delicato e prezioso da costruire di cui Sellerio ha con questa antologia completato la nona raccolta a tema, questi caratteri risaltano nella loro pienezza.
Una vetta valdostana ha inghiottito per sempre uno scalatore: Rocco Schiavone, il poliziotto romano creato da Antonio Manzini con un cuore tenero sotto strati di scuro, deve salire dove mai vorrebbe per vedere la montagna assassina. Petra Delicado, barcellonese e femminista ispettrice inventata da Alicia Giménez-Bartlett, scopre da dove viene il corpo della prostituta abbandonata in un fosso. L’eroe dello scrittore Gaetano Savatteri si chiama Lamanna ed è un giornalista disoccupato; costretto a fare da guida turistica gli capita una strana coppia, un attempato signore con la sua giovanissima compagna straniera. Francesco Recami, con la sua penna, manda il pensionato della serie Casa di ringhiera a Firenze: caldo e confusione per un ricorrente thriller degli equivoci. Al tempo in cui ancora si coniavano le lire, Santo Piazzese trova un nuovo inghippo per il suo professor La Marca; sono venuti due scienziati americani per un seminario di biologia, ma di che molecole si occupano per davvero? Massimo, il barrista del BarLume, è in montagna con la fidanzata poliziotta; Marco Malvaldi, il suo autore, gli mette tra gli scarponi un rompicapo.
Gli autori di Turisti in giallo sono tra gli scrittori che più hanno rinnovato il poliziesco in questi anni. Un successo letterario che trova le sue basi nella personalità umana che resta impressa dei loro investigatori e nell’ambientazione insolita, quasi eccentrica, in cui si muovono. E nel racconto giallo, genere delicato e prezioso da costruire di cui Sellerio ha con questa antologia completato la nona raccolta a tema, questi caratteri risaltano nella loro pienezza.
Alicia Giménez-Bartlett
Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951)
è la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado. I romanzi della serie sono
stati tutti pubblicati nella collana «La memoria» e poi riuniti nella collana
«Galleria». Ha anche scritto numerose opere di narrativa non di genere, tra cui:
Una stanza tutta per gli altri(2003, 2009, Premio Ostia Mare Roma
2004), Vita sentimentale di un camionista (2004, 2010),Segreta
Penelope (2006), Giorni d’amore e inganno (2008, 2011), Dove
nessuno di troverà (2011, 2014) e Exit (2012). Nel 2006 ha vinto
il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del
Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 il Raymond Chandler Award del
Courmayeur Noir in Festival.
Marco Malvaldi
Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di
professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi della
serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il
gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta
più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2015, salutati da un
grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011,
Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo
storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di
milioni (2012) eArgento vivo (2013).
Antonio Manzini
Antonio Manzini, attore e
sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra
dei criceti. La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo
Pista nera (Sellerio, 2013) cui è seguitoLa costola di
Adamo (2014) e Non è stagione (2015). Ne fanno parte anche i
racconti presenti nelle antologie poliziesche Capodanno in giallo,
Ferragosto in giallo e Regalo di Natale, pubblicate da questa
casa editrice.
Santo Piazzese
Santo Piazzese, biologo, è nato a
Palermo, dove vive e lavora. Con questa casa editrice ha pubblicatoI delitti
di via Medina-Sidonia (1996), La doppia vita di M. Laurent (1998)
e Il soffio della valanga(2002), tutti raccolti anche nel volume della
collana «Galleria» Trilogia di Palermo (2009), e Blues di
mezz'autunno (2013).
2 luglio 2015
L'ARTISTA IMPAGINATO. Dialoghi intorno ai cataloghi d'arte | PAOLO GRASSINO INCONTRA ALBERTO ZANCHETTA
Dialoghi intorno ai cataloghi d'arte
a cura della
Biblioteca d'Arte Fondazione Torino Musei
3 giugno - 7 luglio
2015 | ore 18
Sala 1 GAM - Galleria Civica d'Arte
Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino
Che cos'è oggi un catalogo d'arte? Il prodotto
editoriale di una mostra? Uno strumento di marketing? Uno studio analitico del
lavoro di un artista? E che cos'è, invece, un libro d'artista? A questi
interrogativi si propone di rispondere il ciclo di 6 incontri a ingresso
libero organizzato dalla Biblioteca d'Arte della Fondazione
Torino Musei.
Ciascun appuntamento affianca all'artista coinvolto il
curatore del volume in oggetto, oppure un relatore esperto dell'artista
stesso. Il progetto è curato da Stefania Audisio.
Ultimo
appuntamento
Martedì 7 luglio ore 18
Paolo Grassino incontra Alberto
Zanchetta
La discussione si sviluppa intorno al catalogo della mostra delle
opere di Grassino Magazzinoscuro a cura di Alberto Zanchetta, allestita
al MAC di Lissone dal 7 marzo al
24 maggio 2015.
Gli incontri si svolgono in Sala 1 GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e
Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino
Ingresso libero fino a
esaurimento posti disponibili
Per
informazioni:
Biblioteca d'Arte Fondazione Torino Musei
via
Magenta 31, Torino
tel. +39 0114429532 -
0114429585
1 luglio 2015
NUTRIRE L'IMPERO | alimentazione nell'antica Roma
NUTRIRE L’IMPERO.
STORIE DI
ALIMENTAZIONE DA ROMA E POMPEI
Museo dell’Ara Pacis
2 luglio - 15
novembre 2015
La mostra, ideata in
occasione dell’EXPO 2015, racconta il mondo dell’alimentazione
in età imperiale
quando, intorno al bacino del Mediterraneo,si avviò la prima
“globalizzazione dei consumi”
Cosa e come mangiavano gli antichi romani?
Come trasportavano migliaia di tonnellate di provviste dai più remoti angoli
della terra? Come facevano a farle risalire lungo il Tevere fin nel cuore della
città? E come le conservavano durante tutto l'anno? A queste e a tante altre
curiosità risponderà la mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da
Roma e Pompei” ospitata dal Museo dell’Ara Pacis di Roma dal 2
luglio al 15 novembre 2015 che traccerà un affresco complessivo
sull’alimentazione nel mondo romano grazie a rari e prestigiosi reperti
archeologici, plastici, apparati multimediali e ricostruzioni.
L’esposizione, ideata in occasione dell’EXPO
2015, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Assessorato a Roma
produttiva e Città Metropolitana e da EXPO con la cura scientifica
della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e della Soprintendenza
speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, di nuovo insieme a 25 anni di
distanza dalla fortunata esperienza della mostra Riscoprire Pompei (1993).
L'ideazione e il coordinamento scientifico sono di Claudio Parisi Presicce
e Orietta Rossini. Ricostruzioni multimediali e catalogo (con testi di
C. Parisi Presicce, M. Osanna, E. Lo Cascio, F. Coarelli, P.Arnaud, C.
Virlouvet, S. Keay, P. Braconi, C. Cerchiai, G. Stefani, M. Borgongino, M.P.
Guidobaldi, A. Lagi) sono a cura di l'Erma di Bretschneider.
A seguito della pax romana, intorno
al bacino del Mediterraneo si determinò quella che oggi chiameremmo la prima
“globalizzazione dei consumi" con relativa "delocalizzazione
della produzione" dei beni primari. In età imperiale i romani bevevano
in grandi quantità vini prodotti in Gallia, a Creta e a Cipro, oppure, se
ricchi, i costosi vini campani; consumavano olio che giungeva per mare
dall’odierna Andalusia; amavano il miele greco e soprattutto il garum,
il condimento che facevano venire dall'Africa, dall'Oriente mediterraneo, dal lontano Portogallo, ma anche dalla vicina
Pompei. Ma, soprattutto, il pane che mangiavano ogni giorno era un prodotto
d'importazione, fatto con grano trasportato via mare su grandi navi dall'Africa
e dall'Egitto.
Il percorso espositivo ripercorre le
soluzioni adottate dai romani per il rifornimento e la distribuzione del
cibo, con i mezzi di trasporto via terra e soprattutto lungo le
rotte marine. Si affrontano, inoltre, i
temi della distribuzione "di massa" e del consumo
alimentare nei diversi ceti sociali in due luoghi per molti versi emblematici:
Roma, la più vasta e popolosa metropoli dell'antichità, e l’area
vesuviana, con particolare riguardo a Pompei, Ercolano e Oplontis, fiorenti
centri campani.
Il visitatore è introdotto al tema del movimento
delle merci da una grande carta del Mediterraneo realizzata con tecnica
cinematografica. Qui si animeranno i principali flussi alimentari dei beni a
lunga conservazione - grano, olio, vino e garum - e si visualizzano le rotte
marine dai porti più grandi del Mediterraneo, Alessandria e Cartagine. In
questa prima sezione è anche affrontato il problema della lavorazione
degli alimenti primari, della loro confezione in anfore caratteristiche
per ogni prodotto, dell'immagazzinamento e della distribuzione del
cibo.
Nella seconda sezione le merci arrivano
a Roma e a Pompei attraverso i porti di Pozzuoli e di Ostia. Qui è presentata
la ricostruzione in grafica digitale del porto di Traiano, con i
risultati inediti degli scavi recentissimi condotti dalla Soprintendenza di
Ostia e dall'Università di Southampton per la ricostruzione del complesso
portuale romano.
Chiude questa parte della mostra il tema
della grande distribuzione gratuita dei beni principali di sostentamento ai
cittadini romani adulti, la plebe urbana e romana alla quale era riconosciuto
un privilegio unico: quello di condividere i beni della conquista, dapprima
solo grano, ma dal III secolo d.C. anche olio, vino e carne.
La terza sezione illustra il consumo
delle merci e dei prodotti alimentari che poteva avvenire sia in luoghi
pubblici, come le popinae e i thermopolia, gli antichi
"bar" o "tavole calde" in cui romani e pompeiani
consumavano il "cibo di strada", sia nei raffinati triclinia
(sale da pranzo in cui i
commensali mangiavano stando semidistesi su tipici lettini da banchetto)
del ceto abbiente. Esposizioni di resti di cibo da Ercolano aiuteranno a
comprendere la qualità dei consumi in un ricco centro campano.
Grazie al contributo scientifico e ai
prestiti provenienti da Pompei, Ercolano e Oplontis, sarà possibile ammirare
corredi da tavola provenienti sia da contesti di estrema ricchezza - come il cosiddetto
"tesoro di Moregine", un completo da tavola in argento di ritorno da
cinque anni di esposizione al Metropolitan Museum di New York – sia raffinate
suppellettili in ceramica, in vetro e in bronzo, sia infine il vasellame
utilizzato in contesti quotidiani più popolari.
Due approfondimenti concludono la mostra:
uno dedicato ai diversi alimenti consumati in epoca romana con la
loro diffusione e il relativo prezzo (esemplificato dalla preziosa
testimonianza dell'Edictum de pretiis rerum venalium dell'imperatore
Diocleziano, il più famoso dei "calmieri" dell'antichità) e uno
dedicato alla "filosofia del banchetto", laddove l'amore
profondo per la vita e la festa alimentare che la celebra si mescola con la
malinconica consapevolezza della fugacità di ogni piacere.
Mostra
|
Nutrire l’Impero. Storie di
alimentazione da Roma e Pompei
|
Luogo
|
Museo dell’Ara
Pacis, Lungotevere in Augusta, Roma
|
Apertura al
pubblico
|
2
luglio – 15 novembre 2015
Tutti i giorni dalle ore 9.30 – 19.30 (la
biglietteria chiude un’ora prima)
|
Info Mostra
|
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.arapacis.it, www.museiincomuneroma.it
Twitter: @museiincomune #Nutrirelimpero
|
Promossa da
|
Assessorato alla Cultura e al Turismo di
Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assessorato a Roma
produttiva e Città Metropolitana ed EXPO
|
Cura scientifica di
|
Sovrintendenza Capitolina ai Beni
Culturali e Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
|
Ideazione e
coordinamento scientifico
|
Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini
|
|
|
Ricostruzioni multimediali e
catalogo
|
L’Erma di Bretschneider
|
|
|
|
|
|
|
Biglietti
|
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra € 17 intero, € 13
ridotto
Solo mostra € 11 intero, € 9 ridotto
|
YELLOW – IL FUTURO DELL’ARTE ONLINE – PROJECT ROOM V EDIZIONE
Primo Piano
LivinGallery Progetti & Servizi interdisciplinari per l’Arte Contemporanea
YELLOW
Il futuro dell’Arte Contemporanea online
A cura di Dores Sacquegna
Online dal 4 LUGLIO al 12
AGOSTO 2015
Galleria in 3D e catalogo
Indagare l’uso e il significato espressivo dei colori
nell’arte contemporanea è l’obiettivo principale di questa serie di eventi
interattivi in 3D prodotti da PPLG e curati da DORES SACQUEGNA. Ciascuna
Project Room ospita un colore della scala cromatica.
Questo nuovo appuntamento
alla quinta edizione (di cui le precedenti sono state il rosso, il blu, il
bianco e nero e il rosa) è allestito nella galleria online visitabile dal 4 LUGLIO 2015 24/24h sul sito della PRIMO PIANO
LIVINGALLERY. La simulazione online e le opere allestite sui muri permettono una visione reale dello spazio
architettonico che le ospita.
È propedeutica per conoscere
attraverso il colore i significati simbolici, concettuali dell’arte
contemporanea. Nella virtual gallery ogni opera ha una sua scheda tecnica
visibile nel momento in cui si clicca sull’opera. La si può ingrandire, vedere
il nominativo dell’artista e la sua provenienza, il titolo dell’opera, la
tecnica utilizzata e persino la quotazione. Questo metodo accorcia le distanze tra la galleria fisica e
il mondo. Oggi sono tanti i collezionisti che acquistano opere online,
basandosi ovviamente anche sulla reputazione della galleria che li ospita.
In
questa edizione gli artisti invitati si sono ispirati al significato simbolico,
esoterico, spirituale, e persino caratteriale del colore giallo.
Alchimia e pietre filosofali nelle fotografie di
D&S, terre emerse e fiumi dorati
nelle fotografie di GERARD FRANCES,
ritratti di donne in gomma bicromata su legno di MASSIMO ATTARDI alle
donne in kimono e yukata del giapponese BUNGO MORITA e ai ritratti di ASTOLFO
FUNES. Dalle immagini underground e pop di ANDREA MATTIELLO, COR FAFIANI e ANDRIA SANTARELLI, alle
illustrazioni di HYE SU LEE e FIE TANDERUP. Dai fantastici paesaggi urbani
irradiati di luce di RIE SUDO ai riflessi di GIOVANNI LAMORGESE e ai mix media
di KATARINA NORLING. Primo Piano
LivinGallery con le Project Room, continua la sua missione di propaganda delle
opere degli artisti che collaborano con la galleria, facendo emergere talenti e
creando connessioni tra l’Italia e il resto del mondo.
ARTISTI
IN MOSTRA:
Massimo
ATTARDI|Italia; D&S|Italia; Cor FAFIANI |Olanda; Gerard FRANCES|Francia; Astolfo
FUNES |Venezuela; Giovanni LAMORGESE|Italia; Hey Su LEE|Korea del Sud; Andrea MATTIELLO|Italia;
Bungo MORITA|Giappone; Katarina NORLING|Svezia; Andria SANTARELLI|Francia; Rie SUDO|Giappone;
Fie TANDERUP|Danimarca.
MILANO, TRIENNALE | La fotografia di Giovanni Gastel
|
PREMIO GIORGIO FALETTI ad Asti domenica 5 luglio
|
29 giugno 2015
INVITO | MARIO VELOCCI. THE SOUND ROOM | Sabato 4 LUGLIO 2015 - ore 19 | ROOMBERG Project Space - LATINA
Mario Velocci / The Sound Room
a cura
di Italo Bergantini e Martina Velocci
4 Luglio / 6 Settembre
2015
Opening
Sabato 4 Luglio 2015 ore 19,00
Per l’ultimo appuntamento della stagione espositiva 2014/2015 la ROMBERG
ospita nel suo spazio di Latina, ROOMBERG Project Space, un progetto di MARIO
VELOCCI, scultore originario di Monte San
Giovanni Campano, Frosinone.
Un rapporto intimo con
la natura e i suoi segni caratterizzano i lavori dell’artista che espone opere
di grande formato accompagnate da alcune sculture di piccole dimensioni,
lavorate con materiali intrinsecamente dissimili come l’acciaio e il cartone.
THE SOUND ROOM, la
stanza dei suoni, è il titolo dell’esposizione che ruota attorno ai vibranti
spazi mentali di Velocci che si traducono in una lucida riflessione
sull’elasticità della realtà percettiva. Gli ambienti della galleria divengono
una sorta di camera anecoica per una platea di sculture dalle sembianze di
strumenti sonori, che riverberano nella mente del visitatore componendo una
melodia lieve capace di assorbire l'aria e farla risuonare.
Lavori sapientemente
stratificati che prendono forma dal suo legame con la terra, lui che proviene
da una famiglia di contadini e fin da giovane si è espresso traendo ispirazione
dalle distese di grano, dal lavoro dei campi, dalla flora e dalla fauna,
sintetizzandone gli elementi. Il cartone nelle sue mani diviene cassa armonica
e il freddo acciaio si plasma a strumento dell’anima, portatore di suoni
nascosti.
Se “scolpire è arrestare
l’energia per contemplarla, catturare la vitalità per domarla e nutrirsene” -
come dice il filosofo e saggista francese contemporaneo Michel Onfray - Velocci
fa un passo oltre arrestando sì questa energia, e catturandone la vitalità, ma
per liberarla alla vita.
ROOMBERG PROJECT
SPACE di ROMBERG
04100 Latina - Viale Le Corbusier
39 | Grattacielo Baccari - ground floor
Orari di galleria: Martedì - Sabato 16.30 – 20.00 | Lunedì e mattina
solo su appuntamento
T
+39 0773 604788 - M +39 334 710 5049 | www.romberg.it - info@romberg.it
Iscriviti a:
Post (Atom)