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14 giugno 2016

ARTE: "UN SOGNO FATTO A MANTOVA" RINASCIMENTO E CONTEMPORANEO.

UN SOGNO FATTO A MANTOVA

12.6 - 13.11/2016

 Palazzo Te, 12.6 - 13.11Teatro Bibiena, 11.6Palazzo d’Arco, 12.6 - 13.11


Palazzo Te - Fruttiere, 7.9 - 13.11Cinema del Carbone, 7.9 - 13.11


 
Stefano Baia Curioni, Mattia Palazzi, Cristiana Collu, Saretto Cincinelli


“La poesia è restituire alle cose, fra le quali viviamo, e agli esseri con cui viviamo, la pienezza della loro presenza a se stessi.”   Yves Bonnefoy


Nel programma di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, “Un sogno fatto a Mantova” è un progetto espositivo ideato da Cristiana Collu, direttrice della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e membro del Comitato scientifico del Centro Palazzo Te, e curato da Saretto Cincinelli.

Cristiana Collu


Il titolo cita un omonimo scritto del poeta Yves Bonnefoy -  l'idea della città che nella sua forma storica, sia una lunga “conversazione” che per Mantova consenta di congiungere l’alba rinascimentale della modernità con il contemporaneo.

Il progetto espositivo è concepito in due tempi: 
l’11 giugno
7 settembre, 
il percorso si concluderà il 13 novembre 2016 a Palazzo Te.

Un sogno fatto a Mantova - Palazzo Te, Opera di Giacometti


La prima stazione [12 giugno-13 novembre 2016 – Palazzo Te: Alberto Giacometti, Antony Gormley, Hans Op de Beeck, Davide Rivalta; Teatro Bibiena: Grazia Toderi; Palazzo D’Arco: Davide Rivalta] si realizza con l’installazione, nello straordinario scenario narrativo di Palazzo Te,


Un sogno fatto a Mantova - Palazzo Te, Opera di Rivalta
di opere di artisti storici protagonisti della scena internazionale e artisti emergenti sviluppando due itinerari contigui e asimmetrici: uno del progetto architettonico e artistico rinascimentale; l’altro più discontinuo e intermittente suggerito dalle domande  e dai sogni dell’arte contemporanea. 

Teatro Bibiena – sabato 11 giugno
Il video Luci per K222 di Grazia Toderi trascrive l’offertorio “Misericordia Domini. K222” trasformando il disegno lineare del pentagramma in cinque anelli luminosi concentrici in cui la scrittura musicale dello spartito appare come un pulsare di luci.

Grazia Toderi, Luci per K222
L’artista realizza così un canto formato non più dai suoni ma dalla luce. Il brano musicale ricorda il passaggio di Mozart a Mantova nel 1770, quando il giovane, appena quattordicenne, si esibì proprio al Bibiena.

Palazzo Te – dal 12 giugno
Nella Sala dei Cavalli sono esposte due opere di Alberto Giacometti, Figura (Femme de Venise VI, 1956) e Grande donna (Standing woman III, 1960), due figure mitiche, costruite per sottrazione, esplorando la dimensione inafferrabile della presenza umana. Come scrive Sartre: “Giacometti ha pensato per primo di scolpire l’uomo come lo si vede, cioè a distanza assoluta… mette la distanza a portata di mano, spinge sotto i nostri occhi la donna lontana – e che resta lontana anche quando la tocchiamo con la punta delle dita”.
Nelle altre sale sono esposte le opere di Antony Gormley, Hans Op de Beeck e Davide Rivalta.
Fall III (2015) di Antony Gormley dispiega una linea costante di riflessione dell’artista, che lavora sulla trasformazione del corpo (il corpo stesso dell’artista) in un volume statico, assoggettato al contesto, geometrizzato e tragico.

Un sogno fatto a Mantova - Palazzo Te, Opera di Gormeley 

I due video di Hans Op de Beeck, Parade (2012) e Dance (2013), mettono in mostra a passo di danza una sfilata di persone, una parade rallentata di passanti che impongono una riflessione sulla presenza, sulla quantità, sulla ricerca di equilibrio.
Le tre opere di Davide Rivalta, Cavallo, Rinoceronte, Ghepardo, a grandezza naturale, sottolineano con la loro presenza immobile, la vibrazione del miracolo della natura, l’istanza di fermare la vita senza toglierla.

Palazzo d’Arco - dal 12 giugno
Il giardino romantico di Palazzo d’Arco, dimora patrizia di architettura neoclassica, ospita la scultura Orso dell’artista Davide Rivalta.

Un sogno fatto a Mantova - Palazzo Te, Opera di Rivalta 



Palazzo Te - dal 7 settembre
Nel corso dell’estate si aggiungerà lo sguardo e l’opera di Ettore Spalletti che apre la seconda parte del progetto, che inaugura martedì 6 settembre e che avrà nello spazio delle Fruttiere di Palazzo Te il suo fulcro con le opere di: Paola Di Bello, Armin Linke, Paolo Meoni, Luca Pancrazzi, Barbara Probst, Luca Rento, Grazia Toderi, Eulalia Valldosera.


ORARI
lunedì 13.00 – 19.30
martedì – domenica 9.00 – 19.30

BIGLIETTERIA
INTERO                                             € 12,00
RIDOTTO                                          € 8,00
RIDOTTO SPECIALE                    € 4,00

INFORMAZIONI

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