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26 giugno 2017

DANZA A TORINO "BTT / Concept #1 - Festival Mirabilia, Fossano "



Martedì 27 giugno 2017, ore 20.45
Spazio Zero, Piazza Dompè
12045, Fossano
Festival Mirabilia
Balletto Teatro di Torino
CONCEPT #1



...i corpi danzanti diventano la base per un nuovo alfabeto sperimentale e dinamico dove grafica e movimento dialogano in un perfetto connubio...
Verranno inoltre esplorati i concetti base della poetica del Balletto Teatro di Torino:

FOCUS
CONNECTION
RELEASE
VOLUME



Performance a cura dei danzatori del BTT 
All'arpa Federica Magliano
Danzatori
Lisa Mariani, Wilma Puentes Linares, Viola Scaglione, Flavio Ferruzzi, Hillel Perlman, Emanuele Piras

EVENTI A ROMA "CAROTAGGI #1 INDAGINI SUL DONO"


26 giugno 2017, ore 17:30
Primo incontro 

Corrado Bologna e Stefano Velotti; con un intervento di Marco Tirelli 

Casa delle Letterature, Piazza dell'Orologio, 3 Roma

“Indagini sul dono”, saranno un ciclo di appuntamenti (moderati dal prof. Stefano Velotti) che approfondisce il tema del dono attraverso interventi affiancati da un oggetto, un’opera o una riflessione di chi nel proprio quotidiano lavoro utilizza la manualità per esprimersi, come gli artisti, gli architetti o gli artigiani.
Questa serie di incontri proseguiranno nell’autunno/inverno 2017, fino  ad un appuntamento conviviale a ridosso del Natale. 
Il primo incontro vedrà ospiti il prof. Corrado Bologna (filologo, docente presso la Scuola Normale Superiore di Pisa)  e Marco Tirelli (artista). Con loro i curatori del programma  Stefano Velotti, Silvano Manganaro, Francesco Nucci e Maria Ida Gaeta.
Che ne è del dono in tempi in cui il profitto economico e finanziario sembra essere la prima e ultima ragione delle nostre società avanzate? Il dono non è altro che una peculiare forma di scambio o mette in atto una logica diversa? È “aneconomico” o è solo espressione di un’altra economia? Si nasconde negli interstizi di pratiche comuni o è svanito nella compulsione del consumo? E poi: perché incartiamo i regali? Perché parliamo di fare e ricevere doni, ma anche di “avere un dono” (come nel caso degli artisti)? Un dono richiesto è ancora un dono? E un dono annunciato? Perché le parole “dono” e “dose” (di veleno) hanno la stessa radice? Qual è il segreto del dono? Quali forme assume? È un oggetto o un gesto? Cosa hanno da dire oggi sul dono filosofi e artisti, linguisti e teologi, antropologi e psicoanalisti?

Sede: Casa delle Letterature, Piazza dell'Orologio, 3 (Roma)
Data:  26 giugno 2017
Ingresso: gratuito
Orario: 17:30

Segnalo alcune pubblicazioni specifiche sul tema del dono:



#carotaggi
roma
#fondazionevolume
#dono

25 giugno 2017

FASHION "NEW FRILL BLOUSE"

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ARTE A ROMA ""Lo Chat Noir e i Teatri d'Ombre a Parigi. Influenza sull'arte illustrativa fra '800 e '900" Roma, Musei di Villa Torlonia, Dipendenza della Casina delle Civette, 22 giugno - 1° ottobre"


Lo Chat Noir e i Teatri d’Ombre a Parigi

La Casina delle civette 

Influenza sull’arte illustrativa fra ‘800 e ‘900

Roma, Musei di Villa Torlonia

Dipendenza della Casina delle Civette
22 giugno – 1° ottobre 2017

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Lo Chat Noir, mitico locale creato da Rodolphe Salis nel 1881 a Montmartre, fu un cabaret fra il licenzioso e l’intellettuale. Frequentato dall’élite della cultura parigina da Eric Satie, a Claude Debussy, Emile Zola a Sarah Bernhardt, il luogo fu anche teatro di risse. Nel locale venivano presentate proiezioni di ombre cinesi rivisitate da alcuni artisti francesi fra cui Henri Rivière, Adolphe Willette, Caran d’Ache, Louis Morin. La mostra raccoglie manifesti provenienti dalla collezione Salis, lanterne magiche, lastre, foto, libri, riviste, litografie, cartoline illustrate e persino piatti decorati. Gli spettacoli d’ombre, che tanto furono di moda in quel tempo, vennero accolti presso vari cabaret e teatri fra cui lo Chat Noir. Il nobile Etienne de Silhouette ne sarebbe l’artefice.
Con il suo libro L’Art de reconnaître les hommes par la physionomie, J. Kaspar Lavater suscitò assai l’interesse per quest’arte presso un vasto pubblico e si deve a lui la “machine” che ne prese il nome.
Oltre alla carta, la fortuna delle ombre découpées la si deve anche al teatro, ancor prima che al cinema.
Verranno esposte stampe di Toulouse-Lautrec, Chéret, Leonce Burret, Sorel (un illustratore a cui si devono numerose opere pubblicate da La Caricature), sino ai più tardi manifesti di Gruau per il Lido e il Moulin Rouge
L’esposizione verrà accompagnata da un catalogo a cura di Maria Grazia Massafra e Cesare Nissirio
EVENTI
Nell’ambito della mostra verranno organizzati eventi di vario tipo, come concerti e visite guidate.
Calendario visite guidate domenicali a cura di Cesare Nissirio:
- 2 luglio
- 16 luglio
- 6 agosto
- 27 agosto
- 3 settembre
- 17 settembre
Appuntamento presso la Dipendenza alle ore 11:00.
-12 luglio ore 17.30
Le visite guidate saranno gratuite, previo pagamento del biglietto d’ingresso al Museo secondo tariffazione vigente.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (massimo 30 persone).
INFORMAZIONI
Mostra: “Lo Chat Noir e i Teatri d’ombre a Parigi. Influenza sull’arte illustrativa fra ‘800 e ’900”
Sede: Musei di Villa Torlonia, Dipendenza della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma
Apertura al pubblico: 22 giugno – 1° ottobre 2017
Curatori: Cesare Nissirio e Maria Grazia Massafra
Allestimento: Museo Parigino a Roma
Orario mostra: martedì – domenica 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
INFO 060608
Biglietto d’ingresso: Biglietto Casina delle Civette: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto.
La mostra è parte integrante della visita.
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto.
Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima domenica del mese.

#casinacivette
#roma
#villatorlonia
#arte

23 giugno 2017

LIBRI Michail Lermontov UN EROE DEI NOSTRI TEMPI

Michail Lermontov
UN EROE DEI NOSTRI TEMPI

gli alianti, 256 pagine, 14 euro Marcos y Marcos

traduzione e cura di Paolo Nori
in libreria dal 29 giugno

Lucidamente cinico, con gli uomini, con le donne, ma soprattutto con se stesso.
Comprendere tutto gli è costato il piacere, un po’ ingenuo, di lasciarsi andare alla vita.

Un eroe dei nostri tempi è un capolavoro assoluto, da leggere e rileggere.
Nella splendida versione di Paolo Nori, con una copertina di El’ Lisickij che pone al lettore la domanda:
“E tu?”


#LIBRI

TEATRO A FIRENZE "SPAZIO A | All'Opera! | Venerdì 23 GIUGNO incontro con OTTAVIA PICCOLO sulle regie di VISCONTI "

In collaborazione con la Fondazione Teatro
del Maggio Musicale Fiorentino

 

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA
All’Opera!
Architettura, repertorio, gestione del teatro per musica
per l’ottantesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino
venerdì 23 giugno, ore 18.00
incontro con Ottavia Piccolo
La prosa al Maggio: le regie di Visconti


L’incontro con Ottavia Piccolo sarà focalizzato sulla presenza prestigiosa di Luchino Visconti, legata alla leggendaria produzione di “Troilo e Cressida” di Shakespeare (1949) e all’“Egmont” di Goethe (1967): entrambe a Boboli e di grande suggestione scenografica (famosi i bozzetti di Franco Zeffirelli per il “Troilo e Cressida”)



con l’aristocrazia degli attori di prosa di allora. Nel “Troilo e Cressida” recitava una compagnia favolosa: da Carlo Ninchi a Vittorio Gassman, da Giorgio De Lullo a Mario Pisu, Paolo Stoppa, Franco Interlenghi, Renzo Ricci, Massimo Girotti, Sergio Tofano, Marcello Mastroianni, Memo Benassi, Giorgio Albertazzi, Rina Morelli, Eva Magni, Elena Zareschi... Nell’“Egmont”, tanti anni dopo, di quella compagnia tornava in scena solo Giorgio De Lullo, insieme ad una nuova generazione di giovani attori, fra cui spiccava Ottavia Piccolo, pressoché adolescente, nei panni di Chiarina

Ottavia Piccolo 


. E Ottavia Piccolo sarà amichevolmente con noi a Spazio A, a testimoniare una stagione indimenticabile della prosa italiana al Maggio.Coordina Riccardo Bruscagli



Ottavia Piccolo



Ottavia Piccolo aveva solo 11 anni quando calcò per la prima volta le scene, tenuta per mano da Luigi Squarzina. Accanto alla Proclemer (nel ruolo dell'istitutrice) interpretò Helen, la ragazzina cieca e sordomuta di Anna dei miracoli di William Gibson. Quel debutto rappresentò la prova eccellente di una bambina prodigio e segnò l'inizio di una lunga e prestigiosa carriera. Nata a Bolzano nel 1949, ancora giovanissima compare in televisione ne Le notti bianche di Dostoevskij (Vittorio Cottafavi) e contemporaneamente esordisce sul grande schermo ne Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963). In seguito recita a teatro sotto la guida di Giorgio Strehler (Le baruffe chiozzotte e Re Lear), Luchino Visconti (Il giardino dei ciliegi) e Luca Ronconi (Orlando Furioso). Intanto al cinema ha recitato con Mauro Bolognini (Madamigella di Maupin,1966), il regista che le farà vincere la Palma d'Oro come migliore attrice al Festival di Cannes per Metello (1970). In abiti da contadina abruzzese fa girare la testa ad Adriano Celentano (Serafino, Pietro Germi, 1968), e poi si sposta nella campagna francese per la trasposizione cinematografica (L'evaso, Pierre Granier-Deferre, 1971) di un romanzo di George Simenon, La vedova Couderc, al fianco di Simone Signoret e Alain Delon. Particolarmente amata in Francia, viene scelta da Claude Sautet per interpretare la prostituta Mado (1976) che offre le sue grazie ad un uomo d'affari integerrimo, Michele Piccoli. Il film, mai distribuito in Italia, si avvale anche della presenza di Romy Schneider. Successivamente si dedica soprattutto al teatro, rappresenta Shakespeare, Pirandello, Alfieri e Hoffmansthal mentre sul piccolo schermo prende parte a numerosi sceneggiati televisivi e incarna un'indimenticabile Augusta nella riduzione di La coscienza di Zeno, realizzata da Sandro Bolchi nel 1988. Dopo dieci anni di assenza torna al cinema per interpretare la dolce Adelina che invecchia al fianco de La famiglia (Ettore Scola, 1987) e subito dopo, accanto ad Alessandro Haber, soffre per la sparizione di un figlio pasticcione e turbolento (Da grande, Franco Amurri, 1987). Negli anni '90 è particolarmente attiva in televisione. In Italia compare nella fortunata serie Chiara e gli altri (Andrea Barzini,1989 e Gianfrancesco Lazotti, 1991) fino a Donna (Gianfranco Giagni, 1995). Anche in Francia continua a mantenere una grande popolarità televisiva, mentre al cinema figura più volte nei film di Felice Farina (Condominio, 1991 e Bidoni, 1994).



Informazioni
Spazio A
lungarno Benveuto Cellini 13a, 50125 Firenze
Tel. + 39 366 8605159 - e.mail info@spazioafirenze.it - www.spazioafirenze.it


#spazioafirenze
#ottaviapiccolo
#teatro
#firenze

21 giugno 2017

ARTE "APRE IL MUSEO FEDERICO II STUPOR MUNDI"

Apre a Jesi 

il Museo

Federico II Stupor Mundi



un museo multimediale per rivivere la storia che ha cambiato la Storia.
Palazzo Ghislieri
piazza Federico II 3, Regia Città di Jesi
INAUGURAZIONE: sabato 1° luglio 2017, ore 12.00
 
Sabato 1° luglio 2017, nello storico Palazzo Ghislieri a Jesi, la città che ha dato i natali a Federico II di Svevia, sarà inaugurato il primo museo che riprende l’appellativo dato dai suoi contemporanei per affermare la sua inesauribile curiosità intellettuale.
Il progetto è nato dalla volontà dell’imprenditore Gennaro Pieralisi ed è stato realizzato con fondi privati e il contributo di Fondazione Marche in collaborazione con il Comune di Jesi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la Fondazione Federico II Hohenstaufen, la Fondazione Pergolesi Spontini e la Regione Marche.
La curatela scientifica è stata affidata a Anna Laura Trombetti Budriesi, docente di Storia medievale all’Università degli Studi di Bologna, coadiuvata da Laura Pasquini e Tommaso Duranti, ricercatori presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dello stesso ateneo. 
Il Museo Federico II Stupor Mundi sorge nella piazza dove il 26 dicembre 1194 Costanza d’Altavilla, sotto una tenda in mezzo al popolo, diede alla luce Federico II Hohenstaufen, futuro Re di Germania e di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero. In una la lettera inviata agli abitanti di Jesi nell’agosto 1239, Federico II la descrive come “nobile città della Marca, insigne principio della nostra vita, terra ove la nostra culla assurse a particolare splendore” e la definisce “la nostra Betlemme”. La nascita di Federico II nella città marchigiana, ed i privilegi ad essa concessi dai suoi eredi, è alla base dell’antica definizione di “Jesi Città Regia”.
Federico II di Hohenstaufen non fu solo un grande politico e condottiero, ma anche un personaggio di rara intelligenza, un fine intellettuale e studioso capace di anticipare i tempi. Si circondò di poeti eccelsi, con cui fondò la Scuola Poetica Siciliana, alla base della nascita della letteratura italiana; i suoi interessi per il sapere e la ricerca comprendevano anche i campi della medicina, dell’astronomia e della matematica, fu uomo di potere e uomo di cultura.
Sedici sale tematiche, video mapping e supporti touch-screen costituiranno un vero e proprio viaggio immersivo e multisensoriale alla scoperta di Federico II di Svevia.
 
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
Biglietteria
Palazzo Ghislieri, Piazza Federico II, 3 – 60035 Jesi (AN)
Tel. 0731 084470 oppure 0731 202944
www.federicosecondostupormundi.it info@federicosecondostupormundi.it
ORARIO ESTIVO (dal 15 giugno al 15 settembre)
LUN-DOM: h 10-13 e 15 -19
ORARIO INVERNALE (dal 16 settembre al 14 giugno)
GIO-SAB: h 15 - 19
la mattina aperto solo su prenotazione per gruppi e scuole
DOM: h 10-13 e 15-19
L'ingresso è consentito ogni 15 minuti a gruppi di 16 visitatori per sala
BIGLIETTI
INTERO: € 6
RIDOTTO: € 4 (under 18, over 65, gruppi di almeno 10 persone, insegnanti, studenti universitari, soci Icom, Archeoclub, Touring Club, FAI, Italia Nostra, Amici dei Musei)
FAMIGLIA: € 15 (due adulti con due bambini)
GRATUITO: bambini da 0 a 6 anni, giornalisti iscritti all’albo, guide turistiche, disabili con accompagnatore
SERVIZI
Visite guidate per gruppi organizzati con dispositivo Tour Guide System
Audioguida disponibile in inglese, francese, tedesco
Bookshop
Servizi Didattici
Accesso disabili
PREVENDITA:
WWW.VIVATICKET.IT by Best Union*(web, call center, punti vendita autorizzati, mobile)
pagamento solo con carta di credito e con una maggiorazione del costo del biglietto di € 1,50 a favore del gestore del servizio.
COME RAGGIUNGERCI
Auto: Autostrada A14 Bologna – Taranto, uscita Ancona Nord (casello a 16 Km) - Superstrada S.S. 76 direzione Ancona -Roma uscita Jesi Centro.
Treno: linea ferroviaria Ancona - Roma o Milano – Lecce (snodo Ancona o Falconara) stazione di Jesi (10 minuti a piedi dal centro storico).
Aereo: Aeroporto “R. Sanzio” di Falconara M. (a 15 Km)
Nave: Porto di Ancona (a 32 km)  
#MUSEOFEDERICOII
#ARTE
#MYCULTUREINBLOG
#JESI

LIBRI RECENSIONE "DALL'UTOPIA ALLA DISTOPIA IN PASOLINI", SGUARDI AUTOREVOLI

“L’utopia di Pasolini”
il libro della direttrice del Centro studi di Casarsa, pubblicato da Bottega Errante, più l’allestimento speciale della mostra
 “I tanti Pasolini”
con le storiche fotografie di Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
 
 
di Emanuela Dottorini


Nella  conversazione su Pasolini e sulla recente pubblicazione di Angela Felice
 
 
 
 
 
 
 
Roberto Ippolito, noto giornalista
 
 
Roberto Ippolito
foto di Mycultureinblog
 
ha introdotto la serata evento nello Spazio 5 di Roma tra le  fotografie storiche di Carlo Riccardi.
Questo libro - dice Ippolito- è L'utopia di Pasolini,  cioè l'utopia di conciliare il suo inconciliabile.
L'utopia della gioventù, prima di tutto, dice Angela Felice
 
 
Angela Felice
foto di Mycultureinblog


 
che, studiosa  di Pasolini e Direttrice del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, afferma l'importanza dell'uso dei suoni in senso strettamente musicale nella poesia di Pasolini che attori della "Compagnia Friulana" hanno recitato in lingua originale furlan.
 
Attore della Compagnia di teatro friulana e Filippo La Porta
foto d Mycultureinblog

 
Per Filippo La Porta questa pubblicazione è di una tale assolutezza critica, equilibrio e freschezza da aggiungere ancora molto al tanto già scritto su Pasolini.
Utopia è un termine che confligge proprio col tema pasoliniano della realtà; l'utopia è legata al Friuli, a Casarsa, patria ideale e idealizzata come spazio del sacro, dove il ritmo della natura diventa il ritmo stesso della lingua friulana che è incorrotta. 

 

Filippo La Porta
foto di Mycultureinblog
 

Ma è un'utopia che si converte in distopia: immagine catastrofica di una giovinezza idealizzata prima e poi  violenta, come nella "La nebbiosa". Io adulto? Mai! dice un Pasolini antipedagogico, convinto che l'esistenza non maturi nessuno  perché le persone non sono modificabili; ognuno ha un proprio ritmo misterioso.
Ma allora cosa può tentare il legame tra utopia e realtà? La poesia, che è  termine intermedio e spazio totalmente gratuito dell'esistenza.
Lunis, Lunedì è la poesia di congedo di Pasolini dall'utopia, dice Angela Felice

 

Angela Felice
foto di Mycultureinblog
 

perché il lunedì è la fine della domenica e qui la poesia suona in un friulano spento senza più gli echi provenzali delle prime poesie.
Pasolini mette sempre in campo se stesso e la sua pulsione di come dovrebbe essere la realtà; per lui Casarsa è un luogo assoluto, paradigma di come dovrebbe essere il mondo. L'utopia è il Friuli, il paesaggio sonoro di una geografia antropologica che si estende fino alle borgate romane, dove la giovinezza è  luogo dell'innocenza solo come categoria psicologica, perché condizione transitoria che diventerà nostalgica; quando l'utopia si deformerà nella distopia della coscienza dolorosa della fine del bisogno di poesia, lì dove il friulano suonerà antilirico.
 
 
 
 



19 giugno 2017

LIBRI "AMANTIA"

mercoledì 21 giugno 2017, ore 19.30
presentazione del libro
AMANTIA
di Davide Ciliberti

(L’Erudita, Giulio Perrone Editore - 2017)
Intervengono in conversazione con l’autore:
Francesca Alfano Miglietti, Carlo Ducci e Patrizia Sardo Marras
NONOSTANTE MARRAS, via Cola di Rienzo 8 - Milano

Appuntamento con una Sardegna inedita e meravigliosa raccontata da Davide Ciliberti nel libro Amantia.
A parlarne con l’autore intervengono Francesca Alfano Miglietti, Carlo Ducci e Patrizia Sardo Marras.
In un inizio d’estate degli anni Cinquanta la notizia di un omicidio rimbalza da un desolato paesino sardo a una grande fabbrica di Torino e induce un giovane a smettere la tuta da operaio e farvi ritorno. Il treno sino a Genova, poi il battello, la corriera ed infine la camminata sulla strada che da Bosa (Trerose) si arrampica verso Macomer, alla volta di Amantia (nome di fantasia con marcata assonanza a Sindia). Addosso una giacca di velluto verde, in tasca un revolver. Sarà, la sua, vendetta o giustizia?
Amantia è il primo romanzo di Davide Ciliberti che ambienta un noir nella Sardegna occidentale, più precisamente nella cosiddetta Planargia (trenta chilometri a sud di Alghero), la cui costa ancora non è ancora affollata di turisti.
Una lettura che invita alla scoperta di una Sardegna incantevole quanto inedita. Paesaggi secchi e dorati, dove i tramonti sono infuocati e il mare lontano. Luoghi in cui il silenzio è voce; e gesti e sguardi, ancora oggi, codici di linguaggio” racconta Davide Ciliberti

Davide Ciliberti lavora da circa vent’anni nel settore della comunicazione. Nel 2007 ha scritto il libro Per favore dite a mia madre che faccio il pubblicitario, entrato nel Guinness dei Primati come “libro con il titolo più lungo al mondo”.


Libro: Amantia, di Davide Ciliberti - L’Erudita, Giulio Perrone Editore (2017)
Data: 21 giugno 2017, ore 19.30
Sede: NONOSTANTE MARRAS, via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Info: tel.: 02 76280991 – mail: bottega@antoniomarras.it; www.antoniomarras.com

LIBRI EVENTO E FOTOGRAFIA "MA PASOLINI COSA AVEVA IN MENTE?"

Segnalo questo evento in modo speciale per capire e approfondire la figura di Pasolini con due massimi esperti.

Ma Pasolini cosa aveva in mente?

Ce lo chiediamo con Angela Felice e Filippo La Porta


lunedì 19 ore 19.00

 Spazio5
via Crescenzio 99/d - 00193 Roma (RM) 
348 4814089


L'utopia di Pasolini


A Roma serata evento con “L’utopia di Pasolini”, il libro della direttrice del Centro studi di Casarsa, pubblicato da Bottega Errante, più l’allestimento speciale della mostra “I tanti Pasolini” con le storiche fotografie di Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado


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È il racconto dell’universo di un uomo che ha lasciato il segno nella cultura, come scrittore, poeta, saggista e regista: è “L’utopia di Pasolini”. Questo il titolo del libro scritto da Angela Felice, direttrice e anima del Centro studi Pier Pasolini di Casarsa della Delizia, pubblicato da Bottega Errante e proposto in una serata evento a Roma. Angela Felice dialoga con lo scrittore Roberto Ippolito e il critico letterario Filippo La Porta alle 19.00 di lunedì 19 giugno 2017 a Spazio5, via Crescenzio 99d (fermata Ottaviano della metropolitana, a due passi da San Pietro), dove viene anche proposto un allestimento speciale della mostra “I tanti Pasolini” con le fotografie del maestro Carlo Riccardi a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado.
Con “L’utopia di Pasolini” Angela Felice, restituisce frammenti originali, squarci sull’opera e sul pensiero e indica quali sensibilità e umanità si nascondano dietro il mondo di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.
Nella conversazione con Ippolito e La Porta a Spazio5 si parla dell’amore per la lingua friulana, dell’etica dei valori del mondo contadino, del senso profondo del viaggiare, della pedagogia come elemento imprescindibile dell’essere umano, dell’incontro con gli Stati Uniti e del ruolo della televisione: qual è il disegno definitivo dell’opera di Pasolini? Quali sono i temi a lui cari? Ecco le domande a cui si tenta di rispondere.
Angela Felice è una delle massime conoscitrici e divulgatrici della figura complessa di Pier Paolo Pasolini. Dal 2009 dirige il Centro studi di Casarsa che ha sede nella Casa Colussi, la dimora della famiglia materna di Pasolini e sua abitazione durante il periodo friulano della formazione giovanile. Studiosa di letteratura e di teatro, pubblicista, critica teatrale de “Il Gazzettino”, già docente di italiano e latino, dirige il Teatro Club Udine. Tra i suoi saggi, numerosi approfondiscono la figura e la storia di Pasolini.
Autore di libri di inchiesta di successi (ultimo “Eurosprechi” dopo “Ignoranti” e “Abusivi” con Chiarelettere), come organizzatore culturale Roberto Ippolito ha realizzato “conPasolini – Dieci giorni alla scoperta di una vita” nel 2015 con la libreria Nuova Europa I Granai. Collaboratore del “Sole 24 Ore” e di altri giornali e consulente editoriale, Filippo La Porta è autore di “Pasolini, uno gnostico innamorato della realtà”, pubblicato da Le Lettere, e “Pasolini” uscito con Il Mulino. L’ultimo suo libro è “Indaffarati” con Bompiani.

Le fotografie esposte a Spazio5 di Carlo Riccardi, il paparazzo per eccellenza, 90 anni lo scorso 3 ottobre, sono il frutto del minuzioso lavoro di ricerca nell’Archivio Riccardi di Maurizio Riccardi, direttore dell’Agenzia Agr, e di Giovanni Currado, responsabile editoriale di Agr. Il titolo della mostra “I tanti Pasolini” indica l’eccezionale varietà di espressioni, posture e perfino vestiti di Pasolini delle fotografie che riescono a trasmettere la sua essenza.
Maurizio Riccardi ha dato vita da alcuni anni alla galleria Spazio5, a due passi da san Pietro, diventata rapidamente un punto di riferimento culturale per le mostre di fotografia e di arte e per gli eventi culturali, con una particolare attenzione ai libri.

FOTOGRAFIA "POP STYLE ICONS"

McArthurGlen Barberino Designer Outlet in collaborazione con ONO arte contemporanea
 
Angelina Jolie©Michel Haddi

POP STYLE ICONS: 30 anni di icone da Kate Moss a David Bowie negli scatti di Michel Haddi

Una mostra che racconta l’evoluzione dello stile di tre epoche (la caduta del Muro di Berlino vissuta da Haddi in diretta insieme ai Red Hot Chili Peppers, l’arrivo degli anni ’90 rappresentati dal volto-icona di Kate Moss, il nuovo Millennio) e anche il passaggio dall’analogico al digitale .
Tra i momenti significativi nella carriera di Michel Haddi sicuramente c'è stato il colpo di fulmine quando inciampa in una cover di Vogue realizzata da Helmut Newton.

Kate Moss @©Michel Haddi

Nel 1981 arriva finalmente il contratto che aspettava da tempo: gli viene commissionato un servizio di dieci pagine per Vogue Hommes .

Tupac Shakur@©Michel Haddi


Le collaborazioni si susseguono (The Face, GQ, Sunday Times, Tatler…) così come i viaggi: tra il 1987 e il 1989 sono condensati alcuni degli scatti più significativi, come quelli a Uma Thurman, Debbie Harry, Red Hot Chili Pepper, Kylie Minogue. Si sposta in America e, proprio a New York, realizzerà la serie di scatti a Kate Moss per Bloomingsdale, scatti che faranno la loro comparsa negli store americani, così come nelle campagne pubblicitarie televisive e nei vari media. Ma i soggetti si ampliano quando Haddi si trasferisce a Venice Beach: sembra non esista celebrità che non sia passata davanti all’obiettivo puntuale di Michel, dal mondo del cinema a quello della musica, come Cameron Diaz,


Cameron Diaz@©Michel Haddi


Clint Eastwood, David Bowie, Tupac Shakur, Sean Connery, Tim Burton. I suoi scatti sentono l’influenza di fotografi del calibro di Cecil Beaton, Irving Penn, Richard Avedon, David Bailey, Helmut Newton o Mario Testino, che Haddi ha sempre guardato con ammirazione.

Keanu Reeves@©Michel Haddi


Il suo sguardo, intimo e personale, è condensato negli oltre trenta personaggi esposti in mostra che ci permette di vedere da vicino il lavoro e l’evoluzione dell’immagine contemporanea, seguendo il passaggio dall’analogico della carta stampata e patinata dei suoi primi lavori, fino all’avvento di internet e del digitale. 
Le immagini esposte sono state selezionate insieme a Michel Haddi e provengono da un archivio sterminato di volti noti e meno noti.

La mostra (13 giugno – 30 luglio 2017), presentata anche all’interno del calendario ufficiale di Pitti Immagine Uomo 92, è composta da 41 fotografie in diversi formati. L’ingresso è libero.
BARBERINO DESIGNER OUTLET
Via Meucci snc,
50031 Barberino di Mugello (FI)
Telefono: +39 055 842161
Lunedì – Domenica 11:00 - 20:00
INGRESSO LIBERO