17 luglio 2016
11 luglio 2016
ACCADE ALLA GAM Salotto negli uffici e formiche giganti in caffetteria
ACCADE ALLA GAM
Salotto negli uffici e formiche giganti in caffetteria. Con il caldo arrivano anche le novità: gli spazi sociali della GAM si rinnovano.Da lunedì il pubblico potrà accedere anche nell’atrio degli uffici del museo, dove è stato allestito un salotto firmato Studio 65 e realizzato da GUFRAM: un nuovo luogo di riunioni di lavoro per i curatori del museo, ma anche di occasionali incontri e saluti: ci si può sedere sul glorioso Divano Bocca pop o sulle poltrone della serie Capitello, sopra un tappeto di nuvole, e magari veder passare anche un artista con il direttore Carolyn Christov-Bakargiev!
Di questa nuova opera l’artista afferma: “Volevo imbrogliare gli avventori del bar, attraverso un meccanismo di illusione ottica prima di tutto, aggiungendo finte finestre che sembrano riflesse dalla luce sui muri e ho voluto portare nello spazio l’immagine di altri organismi viventi che, quando mangiamo, di solito non ci piace vedere. Le formiche sono forti e resistenti, resilienti e affascinanti creature.” Dopo i recenti studi alla Northwestern University, Erin Hayden espone nel 2016 nella mostra “Intention to Know” alla Stony Island Arts Bank, centro d’arte creato dall’artista Theaster Gates nella Southside di Chicago. La sua opera è stata recensita in diverse riviste e pubblicazioni, come il Chicago Tribune, New City: Art, Studio Magazine, Mutantspace, Frieze e Artforum.
Questo progetto è il primo di una serie di commissioni a giovani artisti italiani e internazionali di nuove pitture murali nella Caffetteria della GAM.
ROMA D'ESTATE: SERE D'ESTATE A CASTEL SANT'ANGELO
Per chi è a Roma in estate "Sere d'Estate" propone diversi appuntamenti a Castel Sant'Angelo, fortezza suggestiva e imponente a un passo da San Pietro. Qui sotto i riferimenti per organizzarsi e prenotare: buone serate!
ORARI | Spettacoli, concerti e conferenze ore 21.00. Orari rievocazioni in costume, visite guidate e a tema ore 21.00 e 22.30
BIGLIETTI | intero 10€, ridotto 5€ - posto unico. Il biglietto del Museo comprende l’ingresso agli spettacoli, alle conferenze e alle visite fino a esaurimento dei posti disponibili.
DOVE ACQUISTARE | Biglietteria di Castel Sant'Angelo | tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.30 | dal giovedì alla domenica fino alle 23.00 | Presso tutti i punti vendita Ticketone | Online su www.gebart.it | Telefonico +39 06 32810410
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LIBRI: Presentazione libro L'ULTIMO PORTO di P. Bracci | Museo Trastevere | 14 luglio ore 18
Giovedì 14 luglio 2016 ore 18.00Museo di Roma in TrasteverePiazza Sant’Egidio, 1b – Roma
Presenta Corrado Ruggeri, giornalista e scrittorePartecipa Silvana Bonfili, Responsabile Museo di Roma in TrastevereSarà presente l’autrice Patrizia Bracci
È l’amore, non la ragione, che è più
forte della morte
Thomas Mann
Passione. Mistero. Amicizia. Dolore. Sono le
colonne attorno alle quali si intreccia la trama de L’ultimo
porto, questo romanzo tutto al femminile ma che intriga gli uomini,
raccontando le sottili ma profonde pieghe dell’anima di Francesca, una giovane
donna, madre e figlia a modo suo, amica, femmina innamorata.
Difficile raccontare una donna come
Francesca, tutto e il contrario di tutto, arbitro della propria vita ma anche
vittima di se stessa, giovane, fragile, spietata e senza paura.
L’Ultimo porto è una storia
che oscilla tra due città, Marsiglia e Roma, in una girandola di accadimenti,
fughe, viaggi interiori. Roma con i suoi vicoli, le sue fontane, il suo
saper trattenere, teatro di un’amicizia vissuta come solo alcune donne sanno
vivere, senza remore o avarizia della mente. Un’amicizia che cambia radicalmente
la vita di Francesca. Marsiglia, che dalle profondità della sua saggezza
e follia, prende, avvolge e chiede tutto. Questo libro ci accompagna anche alla
scoperta del suo mare che invade ogni angolo della città, della sua storia
antica che a fatica si distacca dal caos del presente. Una città che sembra
essere sulla terraferma per sbaglio. E una pagina dopo l’altra, è difficile non
farsi irretire dal suo canto di sirena insolente e appassionata.
Un romanzo che è un inno alla passione? Al
mistero? All’amicizia? Al dolore? Forse, quindi un inno – comunque sia – alla
vita.
L’Ultimo Porto
Edizioni fergen
Pagine 188
€ 12.00
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#museodiromaintrastevere
ANTONIO POSSENTI a CASTELNUOVO GARFAGNANA per il 500entenario dell'ORLANDO FURIOSO
In occasione delle Celebrazioni per il
Cinquecentenario della
prima edizione dell’Orlando Furioso di
Ludovico Ariosto
il comune di Castelnuovo Garfagnana
presenta
Antonio PossentiAltrove e altri luoghiOccasioni e suggestioni dall’Orlando
Furioso
Fortezza di Mont’Alfonso, Castelnuovo
Garfagnana
16 luglio – 31 agosto 2016
inagurazione: sabato 16 luglio, ore
17.30
inagurazione: sabato 16 luglio, ore 17.30
Nella Fortezza di Mont’Alfonso il 16
luglio 2016 si inaugura la mostra di Antonio Possenti Altrove e altri luoghi.
Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso, organizzata dal Comune di
Castelnuovo Garfagnana nell’ambito delle Celebrazioni per il Cinquecentenario
della prima edizione del capolavoro di Ludovico Ariosto.
Antonio Possenti è da sempre, nelle sue
opere, in colloquio con i protagonisti e i luoghi della letteratura e in
quest’occasione presenterà un’inedita galleria di personaggi ariosteschi, tratta
dalla sua personalissima lettura del Furioso: da Orlando ad Angelica, da
Rinaldo a Sacripante, Astolfo, Marfisa, Gradasso, inserendo nella lista anche il
brigante Moro, grande antagonista del ‘governatore’ Ariosto nella Garfagnana del
primo ‘500 ed alcune tavole dedicate in particolare al rapporto fra Ariosto e la
Garfagnana. In queste terre, infatti, all’epoca appena annesse al Ducato
Estense di Ferrara, come ben documenta in catalogo il saggio, ricco di dati
interessanti di Maria Cristina Cabani, docente presso l’Università di Pisa e
specialista in Ariosto, il poeta fu inviato nel 1522 col difficile incarico di
Governatore. E in questa regione inospitale, abitata da una popolazione fiera e
indomita, trascorse ben tre anni, dimostrando grandissime abilità politiche e
pratiche, ma sempre rimpiangendo la sua città, la sua donna, i suoi amati studi.
La Rocca dove abitò, che domina la piazza principale del paese e che proprio in
questo periodo è oggetto di un importante lavoro di restauro ad opera del
Comune, porta ancora adesso il suo nome. E Castelnuovo lo ricorda oggi
così.
L’invito a partecipare a questo progetto ha
prodotto dunque una nuova provocazione per il mondo poetico e fantastico di
Possenti: la sua inventiva eccezionalmente prolifica e il suo stupefacente
talento grafico hanno visitato il mondo fantastico dell’Ariosto e hanno tratto
ispirazione dalla particolarissima sintesi di sfrenata immaginazione e perfette
forme metriche del poema.
L’artista lucchese si è appropriato delle
fascinazioni dell’Orlando Furioso senza soggezione e senza credere troppo
ai temi, agli ideali cavallereschi, alle complicate trame del Poema. Se ne è
servito con piena libertà creativa, trasfigurando le figure ariostesche nel
proprio mondo poetico e traendone nuove e sconosciute storie e figure.
Con il flusso ininterrotto tra sogno e
realtà che è l’effetto del suo mondo figurativo, Possenti ha svelato i caratteri
più segreti dell’Orlando Furioso, come il disincanto, lo scetticismo
ironico e malinconico rispetto a una mitologia cavalleresca e amorosa sentita da
Ariosto come irrimediabilmente tramontata e rievocata nella sfrenata fantasia e
nella perfezione formale delle sue ottave.
Antonio Possenti
Altrove e altri luoghi
Occasioni e suggestioni dall’Orlando
Furioso
Fortezza di Mont’Alfonso, Castelnuovo
Garfagnana
16 luglio – 31 agosto 2016
Orario 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00
Ingresso libero
#orlandofurioso
#antoniopossenti
#arte
#castelnuovogarfagnana
Gigi Proietti in OMAGGIO A SHAKESPEARE
SILVANO TOTI GLOBE THEATREDirezione artistica Gigi Proietti8-9-12-13-15-16-17 luglio ore 21.15
Gigi ProiettiinOMAGGIO A SHAKESPEAREbrani da EDMUND KEAN di Raymund FitzSimons
Adattamento e regia Gigi
Proietti
Regista assistente Loredana
Scaramella
Prodotto da Politeama Srl
Gigi Proietti |
In occasione delle celebrazioni per il
quattrocentenario shakespeariano, il pubblico del Silvano Toti Globe Theatre
potrà finalmente assistere ad un evento atteso da anni: per la prima volta
Gigi Proietti sale sul palco di Villa Borghese in veste di attore e
presenta un omaggio a Shakespeare con brani da Edmund Kean di Raymund
FitzSimons, curando anche l’adattamento e la regia dello spettacolo (regista
assistente Loredana Scaramella).
Lo spettacolo sarà in scena dall’8 al 17
luglio ore 21.15 (riposo 10, 11 e 14 luglio).
La stagione 2016 del Silvano Toti
Globe Theatre di Roma - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003
grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione
Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è
promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl,
organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura. Anche
quest’anno nelle sere di spettacolo sarà attivo il Globar.
Note di Regia
Un uomo solo nel suo camerino. Beve, si
trucca ma soprattutto interpreta e si interroga sulle parole di Shakespeare,
passando in rassegna una vita di battaglie e successi. È Edmund Kean, grande
attore inglese dell'inizio dell'Ottocento, idolatrato dal pubblico e dalla
critica che ne decretarono l'ascesa dal ruolo di Arlecchino ai grandi
protagonisti shakespeariani, e poi la rovinosa decadenza.
Ad interpretarlo è Gigi Proietti, nel testo
scritto da Raymond Fitzsimmons per Ben Kingsley, già portato in scena a Taormina
ventisette anni fa e ripreso oggi come omaggio affettuoso a Shakespeare in
occasione dei quattrocento anni dalla sua morte. Il copione è più che un testo
chiuso: è un'occasione per entrare nel segreto del camerino in cui monologhi,
battute, idee prendono e perdono forma, in un processo creativo YouTube da
laboratorio che smonta e scruta le creazioni di Shakespeare.
Mai come in questo caso, celebrare un genio
del teatro attraverso la figura di un attore è un gesto dovuto, perché proprio
agli attori si deve la sopravvivenza dei testi e la vitalità dei versi che
ancora ci emozionano, a loro il merito di averli traghettati fino a noi
dall'epoca d'oro Elisabettiana attraverso secoli di buio e disinteresse.
Oggi che le opere del Bardo sono celebrate e
diffuse in tutto il mondo, è difficile credere che non sempre sia stato la
stella polare che è ora. Ma la sua vera fortuna è iniziata solo nel secondo
Settecento, con Goethe e Lessing. Furono loro a farlo uscire da una sorta di
letargo, all'epoca dell'invenzione dei teatri pubblici in Germania .
Fu una rivoluzione anche se, dopo la
condanna dell'Illuminismo, per cominciare ad avere una diffusione massiccia
delle opere e dell'identità artistica del poeta di Stratford bisogna aspettare
l'inizio dell'Ottocento, quando nel maggio del 1828 da Londra arriva a Parigi
Edmund Kean ad interpretare il ruolo di Riccardo III. E' famoso. E' molto amato
dai poeti romantici e Byron lo considera un genio. Il suo merito è quello di
aver scardinato la forma classica della recitazione, in contrapposizione alle
interpretazioni di un altro grande attore inglese, John Kemble, inventando una
recitazione emozionale e moderna.
Kean arriva ubriaco a Parigi e le
rappresentazioni sono inficiate dal suo stato alterato. Ma è affascinante e
maledetto come una rock star degli Anni Settanta e tutta l'intellighenzia
europea lo accoglie come una rivelazione. Attraverso lui Victor Hugo vede
esaltati i materiali shakespeariani e, nella prefazione al suo Cromwell,
dice che Shakespeare sa come comporre un dramma vero che rispecchi gli
aspetti contraddittori e opposti della vita, e propone , seguendo il modello del Bardo, di
mescolare nell'arte sublime e grottesco, cioè tragico e comico, bello e brutto,
bene e male, luce e ombra, realtà e fantasia.
L'impatto di Kean con il mondo parigino è
così potente che Alexandre Dumas scrive sull'attore inglese un testo: Kean,
ou Désordre et Génie .
Genio e sregolatezza. un sottotitolo
destinato a divenire proverbiale, che nello spettacolo fa da contrappunto a
successi e frustrazioni, amori, odi, sconfitte ai quali prestano voce i grandi
personaggi shakespeariani che finiscono col confondersi con l'interprete e ne
compongono la biografia.
Accade così che un filo intrecciato con le
parole di Shylock, Riccardo III, Amleto, Macbeth, Otello, unisca Proietti a
Kean, e Kean a Shakespeare, in una celebrazione dell'evocazione e del racconto.
Un passaggio di testimone da un secolo
all'altro, che trova la sua collocazione ideale nel vuoto spazio del Globe, nel
rapporto ravvicinato con il pubblico, nella forma antica del monologo.
SCENE E COSTUMI
Cappellini Licheri
MUSICHE
Fiorenzo Carpi
DISEGNO LUCI
Umile Vainieri
PROGETTO FONICO
Franco Patimo
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#edmundkesn
#teatro
#roma
#globetheatre
TEATRO: GIGI PROIETTI " INTESTAMÈ" di Carlo Ragone e Loredana Scaramella
SILVANO TOTI GLOBE THEATRE
Direzione artistica Gigi Proietti
Lunedì 11 luglio ore 21.15
INTESTAMÈ
di Carlo Ragone e Loredana
Scaramella
Lunedì 11 luglio ore 21.15 in scena
al Silvano Toti Globe Theatre INTESTAMÈ di Carlo Ragone e Loredana
Scaramella. La stagione 2016 del Silvano Toti Globe Theatre di Roma -
unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno
dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti
per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa da
Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e
comunicazione di Zètema Progetto Cultura. Anche quest’anno nelle sere di
spettacolo sarà attivo il Globar.
“Può da un dolore nascere una risata?
L'ingegno comico che spinge alla messa in dubbio di ogni cosa, all'irriverenza,
al rovesciamento di ogni certezza, suggerisce che per un evento di grande
pesantezza, la leggerezza sia l'antidoto migliore”.
Un uomo solo, alla morte del padre. Un
assurdo testamento: al figlio prediletto non spetta nulla, niente soldi, niente
casa, ma solo poche sibilline parole: "A mio figlio Ferdinando ci lascio tutto.
Tutto quello che non ho fatto". Un lascito che spalanca inevitabilmente la porta
ad un mondo che non sceglie i colori definiti della realtà, ma le sfumature
della possibilità, dei rimpianti, delle nostalgie e, perché no, della magia. Un
mondo di favola insomma. E non somiglia tanto ad una favola la storia di un
figlio che, dopo aver vestito la giacca del padre, viene trasportato per incanto
nella Napoli degli anni '40, tra bombardamenti, fame e emigrazione?
Musiche di Stefano Fresi
eseguite dal vivo dal Trio William
Kemp:
chitarra : Stefano Fresi
violino: Prisca Amori
sax: Cristiana Polegri
Costumi: Marco Calandra
Regia di Loredana
Scaramella
#gigiproirtti
#intestame
#globetheatre
#roma
7 luglio 2016
Premio Strega: Il racconto degli anni d'oro alla Biblioteca Rispoli
Il racconto degli anni d’oro del Premio Stregacon le fotografie di Carlo Riccardi alla Biblioteca Rispoli
Alle 18.00 di giovedì 7 luglio 2016, vigilia della proclamazione del vincitore della settantesima edizione, Paola Gaglianone e Roberto Ippolito inaugurano la mostra curata da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado
Settanta anni di emozioni. E ora la storia
del Premio Strega, simbolo della cultura italiana, rivive con la mostra “Vita da
Strega”. Davanti agli occhi scorrono, come dice il sottotitolo, “gli anni d’oro
del Premio raccontati con le foto di Carlo Riccardi”. Alle 18.00 di
giovedì 7 luglio 2016, vigilia della proclamazione del vincitore della
settantesima edizione, Paola Gaglianone, commissario delle Biblioteche di Roma,
e Roberto Ippolito, scrittore e giurato in qualità di Amico della domenica,
inaugurano la mostra curata da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado allestita
nella Biblioteca Rispoli, in Piazza Grazioli 4 a Roma (aperta
fino a sabato 30 luglio).
Con la suggestione delle immagini del maestro Carlo Riccardi, 90 anni il prossimo 3 ottobre, è possibile ripercorrere il cammino del Premio che ha accompagnato il cammino del paese. A partire dal sorriso pungente del primo vincitore Ennio Flaiano, le fotografie esposte alla Biblioteca Rispoli sembrano svelare l’anima dei protagonisti di tante battaglie letterarie. Ed ecco così il volto annoiato di Alberto Moravia, lo stile di Pier Paolo Pasolini, il fascino particolare di Elsa Morante, il compiacimento di Raffaele La Capria e via via le espressioni di Giorgio Bassani, Giovanni Arpino o Anna Maria Ortese e tanti altri. Ma ci sono anche Marcello Mastroianni e Gino Manfredi: il legame del Premio con il mondo dello spettacolo e anche con quello dell’arte è forte.
Concepito con la seconda guerra mondiale ancora in corso, lo Strega nacque nello spirito della ricostruzione civile dopo gli anni cupi del conflitto e del fascismo.
Vide la luce con l’annuncio il 17 febbraio 1947 da parte della fondatrice Maria Bellonci che raccontò così il concepimento: “Già da tempo cominciavo a pensare ad un nostro premio, un premio che nessuno avesse mai immaginato. L’idea di una giuria vasta e democratica che comprendesse tutti i nostri amici mi sembrava tornar bene per ogni verso. Confermava il nuovo acquisto della democrazia”.
La Biblioteca Rispoli, ospitata a pochi metri da Piazza Venezia nelle ex scuderie del quattrocentesco Palazzo Doria Pamphilj, ha condiviso da sempre le vicende del Premio. In occasione della mostra presenta in alcune vetrine le edizioni storiche dei libri vincitori e candidati che fanno parte del suo patrimonio di 40 mila volumi. La Biblooteca Rispoli, di cui è responsabile Liliana Bilello, rappresenta insomma una specie di luogo ideale per questo evento.
Gli scatti del maestro Carlo Riccardi, tutti in bianco e nero, sono visibili grazie al meticoloso lavoro svolto da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado di ricerca e recupero dai negativi originali dell’Archivio Riccardi. Alcuni sono inediti.
La mostra “Vita da Strega”, nata da un’idea di Roberto Ippolito, ricostruisce attraverso le immagini di grande impatto la storia del Premio dall’istituzione fino al 1971 e quindi un pezzo di vita italiana non solo culturale. Fa entrare nel salotto letterario di Maria Bellonci e del marito, il giornalista e critico letterario Goffredo, che animarono il Premio con il contributo di Guido Alberti, produttore del liquore Strega che dà il nome alla manifestazione finanziandola ininterrottamente dalla nascita.
Il Premio è animato dagli Amici della domenica, chiamati così per il giorno delle loro prime riunioni nel 1944. Sono loro il corpo elettorale da sempre: si tratta di quattrocento esponenti del mondo culturale che ogni anno, con due successive votazioni a Roma, scelgono il libro di narrativa vincitore.
La prima continua a svolgersi a casa Bellonci, oggi sede della Fondazione Bellonci, e seleziona la cinquina finalista. La seconda, nei primi giorni di luglio, è quella finale; per l’edizione numero 70 si svolge all’Auditorium Parco della Musica invece che nel tradizionale Ninfeo di Villa Giulia. Da anni la giuria è integrata dai voti collettivi di scuole, università, istituti italiani di cultura, Società Dante Alighieri e da un gruppo di lettori forti. Le foto di Carlo Riccardi documentano il clima speciale delle giornate delle votazioni con le conversazioni anche decisive per il risultato.
I romanzi del Premio Strega hanno segnato l’evoluzione dell’Italia, i cambiamenti del linguaggio e del costume, i fermenti, i problemi. L’elenco dei vincitori comprende i nomi più importanti della letteratura italiana contemporanea.
Insomma da 70 anni il premio è una parte molto significativa della storia culturale italiana. La stessa serata finale è da sempre un momento di incontro non solo per gli scrittori e il mondo editoriale, ma per la cultura, il giornalismo e le istituzioni. E in qualche caso per chi vuole farsi vedere!
La gara per la conquista del Premio è immancabilmente così accesa che le polemiche di pretendenti, esclusi e osservatori non possono sorprendere. I lettori sanno che un libro-Strega è un libro che merita grande attenzione. I negativi dell’Archivio Riccardi diventati mostra alla Biblioteca Rispoli con “Vita da Strega” consentono di immergersi in una storia assolutamente unica.
"Vita da Strega" è anche un libro, presentato in anteprima nel corso dell'inaugurazione della mostra, dal titolo "Gli anni d'oro del Premio Strega - Racconto fotografico di Carlo Riccardi" (Edizioni Ponte Sisto).
Il volume, a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, raccoglie una selezione di oltre 90 foto, una sintesi più ampia della raccolta presente all'interno dell'Archivio Riccardi, e si conclude con il commento di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci.
#PREMIOSTREGA
#FOTOGRAFIA
#LIBRI
#MARIABELLONCI
#FOTOGRAFIA
#VITADASTREGA
#LIBRI
Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento. Taormina, 19 Luglio - 16 Ottobre 2016
Dall’Opera al Libro, dal Libro
all’Opera
Ezio Gribaudo e i maestri del
Novecento
Palazzo Corvaja,
Taormina
19 Luglio - 16 Ottobre 2016
Dal 19 luglio al 16
ottobre 2016, Palazzo Corvaja di Taormina ospita la
mostra Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i
maestri del Novecento, nata dalla collaborazione tra
Taobuk Taormina International Book Festival e Artelibro
Festival del Libro d’Arte.
L’esposizione, che anticipa
la VI edizione di Taobuk (10-16 settembre
2016), il festival delle Belle Lettere fondato e diretto da Antonella
Ferrara e Franco Di Mare, è un viaggio tra i protagonisti del XX
secolo attraverso l’ampia e variegata raccolta
iniziata nei primi anni Sessanta dall’artista ed editore d’arte Ezio
Gribaudo.
Ezio Gribaudo (Torino,
1929) si è misurato in prima persona e con successo con la sperimentazione
pittorica, scultorea e grafica, ma grazie alla sua lunga e fertile attività di
editore d’arte prima con Le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo e
poi con Fabbri Editori, e alla sua passione per il
collezionismo, ha saputo creare e mantenere un attivo e prolifico dialogo con le
personalità artistiche più importanti del XX secolo. Una fitta
rete relazionale di frequentazioni e sinergie che ha suggerito di inquadrare la
progettualità dell’intellettuale piemontese nel concept dell’edizione 2016,
dedicata ad un tema - “Gli Altri” - che postula la necessità dell’apertura, del
confronto. E nell’atteggiamento verso l’alterità, rileva in Ezio Gribaudo la
predisposizione a coltivare una blasonata pluralità di contatti, maturata e
mantenuta nel tempo, alla ricerca dell’altro e dell’altrove.
Le opere in mostra presenteranno un notevole
spaccato del contesto culturale e artistico del Novecento, grazie alle relazioni
con grandi artisti di cui Gribaudo fu amico, editore e
collaboratore, quali Lucio Fontana, Giorgio De Chirico, Hans Hofmann,
Hans Hartung, Joan Mirò, Henry Moore, Francis Bacon, Graham Sutherland, Renato
Guttuso, Fernando Botero, Jean Dubuffet, Man Ray, Conrad
Marca-Relli.
Straordinaria la raccolta di opere,
disegni, fotografie, documenti e testimonianze
raccolti da Gribaudo nel corso della sua vita, parte dei quali saranno esposti
in mostra, accanto ai libri che contribuì a creare a partire dal 1960, tra i
quali le Grandi Monografie Fabbri, dedicate a personalità del calibro di
Alberto Burri, David Alfaro Siqueiros, Willem de Kooning, Louise
Nevelson. Su iniziativa di Gribaudo, alcune copertine furono concepite
come interventi artistici inediti degli artisti, come il Taglio
realizzato da Lucio Fontana per la copertina della monografia a
lui dedicata e scritta dal critico Michel Tapié, o i progetti di Pierre
Alechinsky, Hans Hofmann, Hans Hartung, Graham Sutherland, Antoni
Tàpies, solo per citarne alcuni.
La mostra raccoglierà anche alcune opere
d’arte realizzate dallo stesso Ezio Gribaudo e dei suoi libri d’artista, una
delle forme-oggetto a lui più care, alcuni dei quali in esemplare unico con
aforismi inediti di Antonio Tabucchi e altri in edizione
limitata, tra cui Lo Scultore di carta del 1975, Logogrifi
realizzato con il raffinatissimo editore Vanni Scheiwiller nel 1970, fino alle
recenti Avventure di Pinocchio realizzate da Tallone nel 2014.
A concludere il percorso, la proiezione del
breve documentario su Ezio Gribaudo La Magia bianca di Marco
Agostinelli, prodotto nel 2015.
Paola Gribaudo. Libri e
librini
In esposizione saranno presenti anche alcuni
dei volumi che costituiscono la Collana Disegno Diverso, ideata da Paola
Gribaudo, figlia di Ezio e sua più fidata collaboratrice fin da
giovanissima, e alcuni dei libri più significativi da lei realizzati nel corso
di 35 anni di attività, tra cui l’ultimo, il n. 1000, che racconta la sua
personale avventura editoriale.
In conclusione della mostra parte dei volumi
esposti curati da Paola Gribaudo saranno donati alla Biblioteca Comunale S.
Agostino di Taormina. www.paolagribaudo.org
In occasione della mostra sarà presentato il
catalogo Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i
maestri del Novecento. Paola Gribaudo, libri e librini, edito da
Gli Ori. Un’edizione speciale che non solo documenta l’esposizione ma offre
anche una lettura sull’editoria d’arte attraverso la storia di Ezio e Paola
Gribaudo.
Taormina International Book
Festival
Proseguendo la storica vocazione di Taormina
come culla dell’incrocio di culture e della Bellezza, il Festival Taobuk ha
restituito alla città il primato di capitale delle Belle Lettere. Protagonisti
della letteratura mondiale e dell’arte, del giornalismo e delle istituzioni si
ritrovano a Taormina guardando a temi cardine dell’attualità da un osservatorio
privilegiato.
Con un programma ricco di grandi mostre e
progetti innovativi, la kermesse si svolge grazie al sostegno del Comune di
Taormina e della Regione Siciliana, con il concorso di autorevoli partner
privati come l’Associazione Albergatori di Taormina www.taobuk.it
Artelibro Festival del Libro
d’Arte
Dalla sua fondazione nel 2003 e per le sue
undici edizioni successive, Artelibro ha trasformato Bologna nella capitale del
libro d’arte contemporaneo, antico e di pregio, coinvolgendo tutte le più
importanti istituzioni cittadine, pubbliche e private, nell’organizzazione di
mostre, conferenze, laboratori didattici e incontri professionali, oltre alla
grande mostra mercato di Palazzo Re Enzo, sua sede principale. Oggi l’obiettivo
di Artelibro è quello di patrocinare nuove iniziative e partnership su tutto il
territorio nazionale. www.artelibro.it
Dall’Opera al Libro, dal Libro
all’Opera
Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento
Palazzo Corvaja, Taormina
19 Luglio - 16 Ottobre 2016
Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento
Palazzo Corvaja, Taormina
19 Luglio - 16 Ottobre 2016
Orari: 10 -23
Biglietto: €
7,00
Enti
Promotori:
Taobuk Taormina International Book Festival
Presidente: Antonella Ferrara
Direttore: Artistico Franco Di Mare
Artelibro Festival del Libro d’Arte
Presidente: Maddalena Bracchetti
Taobuk Taormina International Book Festival
Presidente: Antonella Ferrara
Direttore: Artistico Franco Di Mare
Artelibro Festival del Libro d’Arte
Presidente: Maddalena Bracchetti
Con il patrocinio
di:
Città di Taormina
Sindaco: Eligio Giardina
Assessore alla Cultura: Mario D’Agostino
Dirigente Ufficio Cultura: Giovanni Coco
Città di Taormina
Sindaco: Eligio Giardina
Assessore alla Cultura: Mario D’Agostino
Dirigente Ufficio Cultura: Giovanni Coco
Catalogo edito da Gli Ori
a cura di Paola Gribaudo
Si ringraziano:
Paola ed Ezio Gribaudo, Eligio Giardina,
Mario D’Agostino, Giovanni Coco, Geri Muscolino, Italo Mennella
Collezione privata Ezio Gribaudo www.eziogribaudo.com
#artelibro
#eziogribaudo
#taormina
#libri
#
Capri B&B - Behind and Beyond e il progetto SLOT | L'aeroporto di Napoli diventa HUB creativo
Capri B&B - Behind and BeyondRaffaela Mariniello - Eugenio Tibaldi
a cura di Adriana Rispoliè una delle mostre promosse dal progetto SLOT:l’Aeroporto Internazionale di Napoli
diventa un Hub creativo per presentare mostre, talk, lab e live art
Napoli, 30 giugno – 15 settembre 2016
La mostra Capri B&B - Behind and
Beyond di Raffaela Mariniello ed Eugenio
Tibaldi, a cura di Adriana Rispoli in corso
fino al 24 luglio 2016 presso la Certosa di San
Giacomo a Capri, è un appuntamento promossi dal
progetto culturale Slot.
Slot è un’iniziativa ideata
dall’Aeroporto Internazionale di Napoli che prevede che lo
scalo diventi un vero e proprio “Hub creativo”, affinchè
i passeggeri in transito esplorino i temi della contemporaneità attraverso
mostre, talk, lab e live art.
Capri B&B - Behind and
Beyond presenta 20 opere, tra fotografie, installazioni e
collage di Raffaela Mariniello ed Eugenio Tibaldi da una riflessione comune
sull’isola di Capri. Il tema centrale è quello del viaggi per superare
l’immagine classica del “turismo” ed offrire al pubblico una visione dell’isola
lontana dai cliché così e dalle immagini stereotipate.
Tra le opere in mostra: 46 bed
places di Eugenio Tibaldi, vera e propria scenografia monumentale,
la cui complessità, estetica e concettuale, risiede sia nel fronte dipinto che
nel retro, dove le impalcature di tubi innocenti, uno dei tratti distintivi
della poetica dell’artista, sono state lasciate a vista e Myth
Landscape e Myth Skyline, nelle quali
l’autore indaga il mito di Capri realizzando un collage di stampe tratte da
cartoline d’epoca che ritraggono l’isola in vari momenti della sua storia.
Raffaela Mariniello realizza invece la grande fotografia Val di
Sole che immortala il porto di Capri attraverso un’immagine
ironica e straniante, mentre in Lost & Found
presenta una massa di trolley dai manici modificati, un graffiante commento
sull’idea di viaggio e di turismo (e relative differenze), da cui molto spesso
ci sentiamo trascinati e ci lasciamo trascinare.
A suggellare la collaborazione dell’esperienza
condivisa tra i due artisti è l’opera Capri B&B,
lavoro a quattro mani in cui Eugenio Tibaldi interviene con la pittura bianca su
un’immagine fotografica di Raffaela Mariniello. Il soggetto è l’Arco Naturale,
uno dei simboli di Capri attualmente in fase di restauro. .
Immagini
photo credits: Danilo Donzelli
photo credits: Danilo Donzelli
#Capri
#Napoli
27 giugno 2016
fotografia: SILVIA LELLI e ROBERTO MASOTTI. Musiche
PERUGIAGALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIADAL 1° LUGLIO AL 25 SETTEMBRE 2016MUSICHE
Fotografie di SILVIA LELLI e ROBERTO
MASOTTILa mostra presenta 80 immagini in
bianco e nero scattateda due grandi interpreti della
fotografia di musica e spettacolo in Italia.La rassegna rientra nel programma de
Il Jazz va al museo che porterà nove concerti
nella sala Podiani della Galleria
Nazionale dell’Umbria
La Galleria Nazionale dell’Umbria di
Perugia, scrigno di una delle collezioni d’arte antica più importanti
d’Italia, sotto la guida del nuovo direttore Marco Pierini, apre le
proprie sale alla musica attraverso la collaborazione con Umbria Jazz e
Trasimeno Music Festival.
Si parte il 1° luglio 2016 con
Musiche, un viaggio nel mondo della musica in 80 immagini,
in bianco e nero, scattate da Silvia Lelli e Roberto Masotti, tra i
maggiori interpreti della fotografia di musica e spettacolo in Italia, a lungo
fotografi ufficiali del Teatro alla Scala di Milano e legati ad altre importanti
istituzioni in Italia e all’estero.
La mostra, in programma fino al
25 settembre, coprodotta con Trasimeno Music Festival e con Umbria
Jazz, è incentrata sull’esecuzione musicale dal vivo, in Italia e non solo, e
ripropone, per esempi spesso sorprendenti, una storia inconsueta quanto
allargata della musica, sia classica che jazz, rock o di ricerca, dai primi anni
Sessanta in avanti.
Silvia Lelli e Roberto Masotti hanno rivolto fin dai
loro esordi un occhio attento alla performance musicale, bloccando sulle
immagini l’intensità dell’azione, la sua espressività, la forza del gesto che si
esplica sul palco. “Non più musica alta e bassa – scrivono Lelli e Masotti –
seria, leggera, pesante, ma compresenza attiva nel paesaggio musicale che vive
attorno a noi. Non c’è volontà di catalogazione, di elenco, di tassonomia, c’è
una serie che si compone e si scompone, un percorso personale ed evocativo che
ricorda momenti inesorabilmente fissati”.
Negli scatti di Lelli e Masotti si
riconoscono i protagonisti di avventure che vivono abitualmente in mondi
paralleli, da Demetrio Stratos, grande sperimentatore vocale, ai più celebrati
musicisti jazz quali Keith Jarrett, Jan Garbarek, Astor Piazzolla, Miles Davis,
ai maestri della musica classica, quali Mitislav Rostropovich, Leonard
Bernstein, Maurizio Pollini, Claudio Abbado, Riccardo Muti, ritratti all’interno
della Scala di Milano.
Completa il percorso una creazione video costruita
sulla base dei materiali stessi di Musiche e di altri estratti dall’Archivio
Lelli e Masotti (montaggio di Gianluca Lo Presti/MammaFotogramma) e di un
collage sonoro curato da Massimo Falascone.
Il jazz va al museo, progetto
elaborato per il museo da Umbria Jazz, proporrà inoltre una serie di nove
concerti - in programma tutti i giorni a mezzogiorno, da sabato 9 a domenica 17
luglio - nella sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, uno degli
spazi più prestigiosi ed evocativi della città.
Grazie all’accordo stipulato
tra la Galleria e i due festival, tutti gli appassionati di musica che si
presenteranno alla Galleria Nazionale dell’Umbria con il biglietto di qualsiasi
concerto del Trasimeno Music Festival (dal 27 giugno al 10 luglio) e di Umbria
Jazz 2016 (dal 1° al 24 luglio) potranno visitare le collezioni del museo e la
mostra pagando il solo ingresso ridotto (€ 4,00).
Catalogo Silvana
Editoriale.
Lelli e Masotti. Note
biografiche
Lelli e Masotti, sigla creata in occasione della
collaborazione con il Teatro alla Scala a partire dal 1979, riunisce due
fotografi d’arte e spettacolo internazionalmente riconosciuti: Silvia Lelli e
Roberto Masotti. Nati a Ravenna hanno entrambi terminato gli studi a Firenze. Si
sono trasferiti a Milano nel 1974. Da allora operano esplorando la performing
arts e le musiche soprattutto, producendo fotografie e organizzandole in
esposizioni, installazioni e pubblicazioni. Si sono dedicati via via ad artisti
quali Keith Jarret, Miles Davis, Demetrio Stratos, Frank Zappa, Jan Garbarek,
Franco Battiato, Arvo Pärt, John Cage, Pina Bausch, Tadeusz Kantor, Pier’Alli,
Merce Cunningham, Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Riccardo Muti, Giuseppe
Sinopoli, Sylvano Bussotti, Maurizio Pollini, Kim Kashkashian, Placido Domingo,
Carla Fracci, Karlheinz Stockhausen, Luciana Savignano, per nominarne solo
alcuni.
Hanno sviluppato un’attitudine per la scena e lì si sono espressi in
più occasioni anche tramite il video verso il multidisciplinare. Hanno inoltre
dedicato lavori alla natura, al paesaggio e ai teatri in Italia, ai direttori
d’orchestra, a John Cage, al pianoforte. Il loro vasto archivio è fonte
inesauribile per l’editoria e la produzione discografica. Loro opere sono
presenti in collezioni pubbliche e private. Collaborazioni con: Orchestra
Filarmonica della Scala, dalla fondazione nel 1982, Festival del Quartetto e
Premio Borciani di Reggio Emilia, Festival MITO/Milano, Teatro dell’Opera di
Roma, Ravenna Festival, Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, Festival di
Salisburgo.
Hanno partecipato ad alcune mostre internazionali in anni recenti
come: The Artist’s Eye a Cork, Lewis Glucksman Gallery, Irlanda; Think of your
ears as eyes al Ara Art Center di Seoul, Corea; ECM, a Cultural Archaeology alla
Haus der Kunst in München, Germania; la Biennale internazionale d’Arte a
Venezia; The Freedom Principle: Experiments in Art and Music, 1965 to Now al MCA
a Chicago; Claudio Abbado, fare musica insieme, Firenze, Teatro dell’Opera;
Luce, scienza-cinema-arte a Parma. Da ricordare anche le mostre La vertigine del
teatro e musiche, vedere come sentire promosse rispettivamente dagli Istituti
italiani di cultura di Parigi e Madrid.
È del 31 maggio una loro Lectio
Magistralis alla Triennale di Milano e la presenza di molto loro materiale
storico alla mostra Riccardo Muti. Gli anni della Scala allestita al Museo
Teatrale alla Scala fino al 16 ottobre.
Perugia, giugno
2016
SILVIA LELLI e ROBERTO MASOTTI. Musiche
Perugia,
Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
1° luglio
- 25 settembre 2016
Orari: da martedì a domenica, 8.30-19.30; lunedì
12.00-19.30
Biglietti (Galleria Nazionale dell’Umbria +
mostra): Intero, € 8,00; ridotto, €
4,00;
Catalogo: Silvana Editoriale
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#gallerianazionaledellumbria
#Perugia
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