👻Cosa leggere la sera di Halloween? E' una sera noir di riflessioni sul tema della morte, ma nella tradizione italiana è la sera del giorno prima di Ognissanti e poi nel successivo la commemorazione dei Defunti che, nei tempi addietro (parlo dei primi del Novecento) portavano regali ai bambini con tanto di tradizioni dolciarie, come le "fave dei morti", una sorta di biscottini.
Dunque per leggere, io vi suggerisco un infallibile classico del noir: Edgar Allan Poe e non sbaglierete né perderete tempo. E' tutto meraviglioso: noir, mistero, terrore, poliziesco e addirittura fantascienza.
Una selezione
di opere fotografiche nella collezione Sala 1
Sala 1 – Centro
Internazionale d’Arte Contemporanea
INAUGURAZIONE:8
Novembre 2017 dalle ore 18:00
Orario: dal martedì al sabato dalle ore 16,30 alle ore 19,30
fino al 10 Gennaio 2018
T. Rousset. Prabérians_95 (champignons) 2013. 95x76 cm.
Dieci fotografi raccontano la storia più recente della
Fotografia negli spazi della galleria Sala 1 da quando nel 2001 aderì alla prima edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma.
Qui i grandi temi affrontati da FOTOGRAFIA saranno: l’immigrazione, i contesti urbani, la natura, la storia, la performance e
la famiglia. Come in un
collage saranno in mostra le opere di Francesco Amorosino, Ali Assaf, Stefano
Fontebasso De Martino, Tatsumi Orimoto, Guido Orsini, Rax Rinnekangas, Thomas
Rousset, Susana Serpas, Chantal Stoman, Heinz Stephan Tesarek trovano una nuova
chiave di lettura in un inedito allestimento.
Un catalogo della mostra, a cura di Sara Esposito, sarà
disponibile in formato digitale.
31 ottobre ore 21 a seguire dj-set ¦Posto Unico 20€
1° novembre 2017 (ore 18 e ore 21) ¦Intero € 15 ridotto 10 €
regia Maurizio Lombardi
Lo spettacolo prende spunto dalla fiaba originale di
Biancaneve, fiaba nordica di grande effetto drammaturgico. La regia fresca e
divertente punta ad approfondire e rivisitare anche in chiave comica il
racconto e renderlo adatto ad ogni fascia d'età, le invenzioni sceniche, le
canzoni originali appositamente composte per l'occasione, i balletti e i
continui rimandi al contemporaneo ne fanno uno spettacolo spassoso da godere
insieme a tutta la famiglia e con gli amici, ideale per una serata all' insegna
del divertimento e un modo per ritornare a teatro sotto una nuova veste,
infatti chi vorrà per la sera di Halloween sì può partecipare in costume.
La compagnia di 9 attori Piccoli Briganti presenta questo
progetto per la regia di Maurizio Lombardi vi delizierà con continui
ribaltamenti di fronte e piccole sorprese. Uno spettacolo per tutti grandi e
piccini. Who is Biancaneve andrà in scena per Halloween martedì 31 ottobre ore
21 a seguire dj-setcon cibo e bevande e
mercoledì 1° novembre doppia replica spettacolo ore 18 e ore 21 presso il
Teatro Vascello di Roma. Maurizio Lombardi dopo aver accompagnato per anni con
le sue regie di successo La Compagnia dei giovani del Teatro Vascello, ritorna
sul questo palcoscenico in versione "strega cattiva" e con la sua
straordinaria capacità di coinvolgimento, comicità e bravura presenterà questo
nuovo lavoro a Roma insieme a un nuovo giovane cast con canto dal vivo in versione
musical. Vogliamo solo segnalare nel cast Beatrice Baldaccini meravigliosa
interprete di Sandy in Grease e ne Il Musical Footloose
Età consigliata: dai 3 ai 99 anni.
Per ogni spettacolo si organizzano feste di compleanno
presso il teatro abbinate agli spettacoli per i bambini, prezzo in promozione :
3 omaggi per mamma papà e festeggiato, 10 + 5 euro in coppia per gruppi in
numero pari il dispari paga 5 euro + 30 euro utilizzo sala circolareinfo e prenotazione ai numeri del Teatro
Vascello 065898031 – 065881021 cell 3405319449 promozione@teatrovascello.it
Teatro Vascello danza
3-4-5 novembre
2017venerdì e sabato h 21 domenica h 18
(danza)
promo special per un minimo di due persone biglietto a €
15+€ 5 = € 20
prenotati subito 065898031 – 065881021
promozione@teatrovascello.it Via Giacinto Carini 78 Roma
Hallo! I’m Jacket! (il gioco del nulla)
produzione Compagnia Dimitri/Canessa
coproduzione Associazione Sosta Palmizi
con il sostegno di Armunia
regia: Elisa Canessa
con: Federico Dimitri e Francesco Manenti
ass. artistica: Stefano Cenci e Giorgio Rossi
disegno luci: Marco Oliani
durata: 60'
Finalista Premio Inbox 2017
Hallo! I'm Jacket! è uno spettacolo fortemente ironico. È il
riflesso ridicolo e dissacrante di un sentire che trae invece origine da
riflessioni ben più amare, che riguardano in generale il cosiddetto "mondo
contemporaneo", con la sua rapidità da fast food mediatico, cultura usa e
getta e ansia performativa. Immersi fino al collo in una realtà che sembra dare
sempre più credito a ciò che semplicemente è di tendenza, ci "facciamo
beffa" di questo nostro mondo contemporaneo, costantemente assillato
dall'idea di essere: produttivo! seduttivo! interessante! alternativo! figo!
indipendentemente da quali siano i contenuti e i saperi. L'amarezza lascia però
spazio totale alla buffoneria, alla presa in giro, all'ironia surreale. In
questo mondo così caricaturizzato, qual è il rapporto dell'artista con la
creazione? Con lo stare in scena? Con l'esibire se stesso su un palco vuoto?
Cos'ha da dire questo teatro contemporaneo??? In Hallo! I'm jacket! tutto viene
estremizzato: la performance artistica è metaforicamente tradotta con la
prestazione sportiva. Il performer, un atleta che, sul palco, sventola con
convinzione la bandiera bianca della mancanza totale di contenuti. Sul volto,
lo smagliante sorriso dell'idiozia. Il teatro è paradossalmente trasformato
nello stadio che accoglie l'attesissimo "campionato mondiale della
performance". I due performer, i due buffoni, i due clown di questo
spettacolo lottano, gareggiano, danzano, sudano… per nulla! Solo per piacervi,
per farvi divertire. La ridicola caricatura di un mondo zoppo, ma che corre
trafelato verso il successo. Un successo qualsiasi. Un mondo paradossalmente
svuotato di senso e di contenuto. Di amore e di poesia.
Teatro Vascello dei piccoli Teatro danza
Prezzi adulti 10 euro e bambini 5 euro prenotati subito
065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.itper lo spettacolo per bambini
4-5 novembre 2017 sabato h 17 – domenica h 15
Col naso all’insù
da un'idea di Giorgio Rossi
una creazione di Giorgio Rossi, Elisa Canessa, Federico
Dimitri e Francesco Manenti
percorso drammaturgico Nadia Terranova
interpreti Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco
Manenti
I genitori sono esseri straordinari, che accompagnano
amorevolmente i loro piccoli nella vita, ma che allo stesso tempo impongono
divieti e regole alle volte incomprensibili agli occhi dei bambini.
Sono buffi, giocosi, accoglienti, ma anche arrabbiati, nervosi,
assenti. I bambini, col naso all'insù, li osservano. Col naso all'insù è
piuttosto un libero gioco in cui le diverse qualità emozionali e
caratteristiche comportamentali dei genitori diventano spunto per creare un
momento spettacolare. Per divertire, stupire, ma anche far riflettere. Un
tentativo, anche, di liberare una diversa visione delle Mamme e dei Papà.
Età consigliata:
4-10 anni genere teatro danza
Abbonamenti
FREE CLASSIC € 90,00 10 spettacoli a scelta programmazione
prosa, musica e danza
LOVE € 80,00 4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione
prosa, musica e danza
FAMILY € 40,00 programmazione Vascello dei Piccoli 5
ingressi cumulabili
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per
automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici : autobus 75 ferma davanti al teatro
Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure:
44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano : da Ostiense fermata Stazione Quattro
Venti a due passi dal Teatro Vascello
Il corso dell’amoredel filosofo, saggista e scrittore Alain de Botton (Guanda Editore, in libreria dall’8 settembre 2016), con l’intervento di Luca Sofri.
Ventitrè anni dopo «Esercizi d’amore», Alain de Botton torna con un romanzo sulla relazione amorosa.
Rabih e Kirsten si conoscono, si innamorano, si sposano e hanno dei figli. Sembra la serena conclusione di una bella storia come tante, ma in realtà è solo l’inizio… Che cosa c’è dopo il classico «e vissero tutti felici e contenti»? Alain de Botton torna sul tema che l’ha reso un celebre esploratore dei nostri più intimi sentimenti, questa volta per sondare il lato più oscuro e spesso sottovalutato dell’amore. È dopo l’ebbrezza e la folle emozione dei primi incontri che la vera sfida d’amore comincia per i due giovani sposi, che adesso dovranno costruire una vita insieme confrontandosi con le speranze mancate e le infedeltà. Seguendo il loro percorso di crescita e maturazione, De Botton svela quello che c’è dietro i miti del comune romanticismo. Perché oltre a un sogno di passione, il vero amore è un mestiere che possiamo e dobbiamo imparare con il passare del tempo. Divertente, saggia e commovente, una riflessione originale e senza precedenti sui moderni rapporti di coppia, un racconto in cui ritrovare i nostri limiti e la nostra grandezza nell’imparare e praticare la difficile ma meravigliosa arte del volersi bene.
Uno spunto di riflessione su cosa significhi amare, nell’arco di tempo che va dall’inizio alla fine di una relazione, stavolta estremi esclusi. Alain de Botton mette a nudo l’incapacità di dialogare, il ritenersi sempre al di sopra o al di sotto delle aspettative del partner, la pretesa di perfezione che viene sempre disattesa. Una critica velata ma decisa alla grande truffa dell’amore romantico, che con esempi e consigli indica la strada per mantenere accesa la speranza e intatto il sentimento dell’amore.
Volume: Il corso dell’amore, Guanda editore 2016
Alain de Botton è nato in Svizzera nel 1969, ha studiato a Cambridge e vive a Londra. Ha esordito con Esercizi d’amore, conquistandosi subito un posto d’eccezione sulla scena letteraria europea. Tra i suoi successi ricordiamo Le consolazioni della filosofia, Cos’è una ragazza, Il piacere di soffrire, Architettura e felicità, tutti pubblicati in Italia da Guanda.
Come tutti i weekend, inizio le incursioni nella moda.
Molto attuale il jeans anni '80 con gli stivaletti argento (vi assicuro che c'era un momento negli anni Ottanta che le scarpe erano in oro, argento e bronzo e si abbinavano benissimo ai jeans), poi un blazer doppiopetto con un tessuto classico, principe di Galles ad esempio, e una t-shirt con scritta ( gli Ottanta!).
E se fa più freddo? Io metto una mantella, sono in ritorno di fiamma!
Domenica 29 ottobre è ilprimo appuntamento domenicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per Domeniche in musica (introduzione ore 11.30, concerto ore 12, Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia). Protagonista il Quartetto Henao, formato da quatto giovani musicisti dell’Orchestra di Santa Cecilia - William Chiquito(Violino),Kim Soyeon (Violino)Stefano Trevisan (Viola)Giacomo Menna (Violoncello) che hanno unito amicizia e passione per la musica costituendo un ensemble che approfondisce il repertorio per archi che va dal Settecento ai nostri giorni.
La rassegna avrà una cadenza mensile e vedrà protagonisti, oltre a musicisti dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia, alcuni dei suoi migliori Solisti in formazione cameristica.
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Auditorium – Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Donna, speziale e filosofa, Camilla Erculiani a Padova sul finire del Cinquecento manda alle stampe un saggio filosofico.
Venerdì 27 ottobre, ore 19.00
Libreria Fahrenheit 451 – Campo de' fiori 44
"Donne e sapere filosofico"
(primo incontro)
Camilla Erculiani, speziale-filosofa
Eleonora Carinci, curatrice dell' edizione moderna delle Lettere di philosophia naturale di Camilla Erculiani (contenuta nel volume Corrispondenze Scientifiche, a cura di Eleonora Carinci e Sandra Plastina, Agora & Co, 2016) e Delfina Giovannozzi discuteranno di donne e sapere filosofico
Nel corso del Cinquecento e del Seicento numerose donne in Italia ebbero l’opportunità di pubblicare i loro scritti, cimentandosi in diversi generi letterari e dialogando con i circoli culturali coevi. Alcune di loro affrontarono tematiche di natura filosofica, dimostrando acume e sensibilità rispetto al ruolo delle donne nella società. Camilla Erculiani, speziale a Padova sul finire del Cinquecento, è stata tuttavia l’unica donna italiana dell’epoca a dare alle stampe un’opera di argomento strettamente filosofico – le Lettere di philosophia naturale (1584) – ponendosi sullo stesso piano dei medici e filosofi naturali con cui interloquiva e rivendicando la possibilità per le donne di studiare la filosofia.
Eleonora Carinci (Università Ca’ Foscari, Venezia), curatrice dell’edizione moderna delle Lettere di philosophia naturale di Camilla Erculiani nella neonata e promettente collana ‘I Palinsesti di Diotima’ diretta da Sandra Plastina, introdurrà l’affascinante figura della speziale-filosofa che nel suo libro, ispirandosi al pensiero di Aristotele, Platone e Galeno, alla Bibbia e all’astronomia, sosteneva con forza le sue teorie volte a dimostrare l’origina naturale del Diluvio Universale, e per questo fu accusata di eresia dall’Inquisizione di Padova.
Delfina Giovannozzi è ricercatrice presso L'Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e la Storia delle Idee del CNR; i suoi studi sono orientati verso la filosofia del Rinascimento e interessano, in particolare, autori come Marsilio Ficino, Cornelio Agrippa, Leone Ebreo e Giordano Bruno. Da tempo si occupa dei temi legati alla filosofia dell'amore nel Rinascimento ed ha attualmente in preparazione un'edizione commentata del Dialogo della infinità di amore di Tullia d'Aragona, che verrà pubblicata nel 2018 nella collana I Palinsesti di Diotima.
Continua, con il terzo incontro presso la Casa delle Letterature, Carotaggi #1, Indagini sul Dono, un progetto della Fondazione VOLUME! in collaborazione con la Casa delle Letteratura e l’Università Sapienza di Roma. Il ciclo di incontri, moderati dal prof. Stefano Velotti, intende approfondire la tematica del dono attraverso gli interventi di filosofi, storici, critici d’arte, artisti, architetti, artigiani, ecc.
Lo scopo è fare dei “carotaggi” sul terreno vastissimo e variegato del dono.
Protagonisti saranno Marco Senaldi, critico e teorico d’Arte Contemporanea, e Walter Musco, dottore in Scienze Politiche ed ex gallerista, ora pastry chef presso la pasticceria Bompiani di Roma. Partendo da Why Not Sneeze, Rose Sélavy? di Marcel Duchamp, dalle sue finte zollette di zucchero e da una curiosa storia di doni legata a questo oggetto, arriveremo a parlare di cucina e di ricette, con un finale dolce e conviviale.
Marco Senaldi (1960), critico e teorico d'arte contemporanea, dal 2003 al 2011 ha insegnato Cinema e Arti Visive all'Università Statale di Milano Bicocca; dal 2011 al 2013 ha insegnato Storia dell’arte contemporanea e media allo IULM di Milano, e attualmente Estetica dei media all'Accademia di Brera.
Ha curato mostre come Cover Theory, a Piacenza (2003), Il marmo e la Celluloide, a Pietrasanta (2006) e Athos Ongaro, Museo Pecci di Prato (2011); Fuori Fuoco, al PAV di Berchidda (2012). Ha tradotto e curato testi di Deleuze (Spinoza. Filosofia Pratica, Guerini, 1991), di Žižek (Il Grande Altro, Feltrinelli, 1999; Benvenuti nel deserto del reale, Meltemi, 2002; L'epidemia dell'immaginario, Meltemi, 2004; Credere, Meltemi, 2005; Il cuore perverso del cristianesimo, Meltemi, 2006) e di Danto (L'abuso della bellezza, Postmediabooks, 2008). Nel 2003 ha pubblicato con Meltemi Enjoy!Il godimento estetico(seconda ed. 2006) un vero e proprio manuale d'arte contemporanea che indaga le tendenze e le contraddizioni che solcano l'arte contemporanea.
In Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista (Meltemi 2004), Senaldi analizza la "leggenda dell'artista" così come è venuta a costituirsi grazie al cinema, fino a diventare parte dell'immaginario collettivo. Cinema e TV, messi in relazione con l'arte visiva, sono anche al centro diDoppio Sguardo. Cinema e arte contemporanea, Bompiani 2008 (vincitore del Limina Awards 2009 come miglior saggio sul cinema), Arte e televisione.Da Andy Warhol al Grande Fratello (Postmedia books 2009), Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema e arti visive (Mimesis, 2013). Il suo ultimo libro è Obversione. Media e identità(Postmedia books, 2014).
Senaldi collabora anche con numerose testate giornalistiche: suoi interventi sono apparsi su Il manifesto, Corriere della Sera, Flash Art, Interni, AroundPhotography, D - la Repubblica delle donne, Exibart e Artribune.
Walter Musco, proprietario e Pastry Chef della Pasticceria Bompiani di Roma. Laurea in Scienze Politiche e un percorso da ricercatore in Diritto Internazionale, ex gallerista e collezionista di orologi. Oltre dieci anni fa decide di intraprendere un nuovo percorso, quello della cucina. Si iscrive a uno dei primissimi corsi di “Professione Cuoco” al Gambero Rosso al quale seguono due anni di stage presso “Acquolina” di Giulio Terrinoni, “Il Convivio” dei fratelli Troiani e “Antonello Colonna” a Labico e qualche anno come Personal Chef.
Nel 2009 apre la Pasticceria Bompiani.
L’esperienza maturata in sette anni da autodidatta con la Pasticceria – in aggiunta agli incontri e ai corsi con Maestri come Gino Fabbri, Gianluca Fusto, Javier Guillen e Paco Torreblanca – gli permettono di crescere professionalmente e di attestare la Pasticceria Bompiani come una delle migliori nel contesto romano.
La contaminazione con l’Arte e la Pasticceria avviene cinque anni fa con la prima edizione di “Uova di Pasqua” dedicate al mondo dell’arte.
La recente ristrutturazione della Pasticceria gli ha permesso, grazie anche al prezioso contributo dei due soci – Federico Cari e Joanna Irena Milewska – di incrementare l’offerta ed inserire l’Arte anche nella linea quotidiana di Torte, realizzando omaggi a Jackson Pollock, al Bauhaus di Walter Gropius e a Piero Manzoni.
Nell’ultimo periodo si sta dedicando allo studio delle forme e del design e all’utilizzo di nuove tecnologie al di fuori del mondo della pasticceria ma che con essa vorranno crearne un legame.
“Così parlò De Crescenzo” in uscita per il 26 ottobre
opera prima di Antonio Napoli, in sala dal 26 ottobre distribuito da Bunker Hill
Esce in sala il 26 ottobre 2017, il documentario “Così parlò De Crescenzo. Il film racchiude le testimonianze di personaggi famosi: Renzo Arbore, Isabella Rossellini, Bud Spencer, Lina Wertmüller, Marisa Laurito, Renato Scarpa, Benedetto Casillo e Marina Confalone.
Luciano e Lina
Nato a Napoli, Luciano De Crescenzo dopo aver studiato e lavorato 20 anni come ingegnere presso la IBM ha iniziato la sua carriera come scrittore e divulgatore di successo della filosofia e mitologia greca.
Luciano De Crescenzo e la Grecia antica
Luciano è stato anche disegnatore, fotografo, sceneggiatore, regista, attore, presentatore televisivo e poeta. Tra il presente e il passato, il film ci trasporta lungo un viaggio alla scoperta di un grande uomo contemporaneo,
Luciano fotografo
storico compagno di avventure di Renzo Arbore, amico di Federico Fellini, spesso chiacchierato per i suoi flirt con bellissime donne tra cui l’amica di sempre Isabella Rossellini. Attraverso la sua vita, i suoi libri e i suoi film, Luciano De Crescenzo ci trasmette con emozione tutta la potenza delle preziose qualità che più lo contraddistinguono: semplicità, ironia e un’infinita gioia di vivere.
Luciano: il suo studio
Ingegnere, scrittore, sceneggiatore, attore e regista Luciano De Crescenzo ha pubblicato 43 libri tradotti in 19 lingue e diffusi in 25 paesi per un totale di oltre 20 milioni di copie vendute. Ha realizzato 4 film come regista, 7 come sceneggiatore, 8 come attore e ha condotto 7 programmi televisivi, ha collaborato con varie testate giornalistiche e nel 1994 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Atene.
TEATRO DI DOCUMENTI - v. Nicola Zabaglia, 42 – Roma
tel. 06.5744034 - 328.8475891 dal 26 al 29 Ottobre dal 2 al 5 Novembre h.20.45 domenica h.17.45
Durante una piacevole crociera sul fiume Dniepr, in Ucraina, un incontro-scontro con alcuni turisti, prototipi di una destra convenzionale, si trasforma per Stefania (Evelina Nazzari) in un’occasione per ricordare e riflettere, con occhi disincantati di adulta, la propria formazione politica di sinistra: dagli anni dell'adolescenza, vissuti con passione nel liceo romano “Giulio Cesare”, al periodo della delusione e del distacco dall’impegno politico, fino al recupero del senso più profondo della militanza giovanile e dei valori che avevano determinato le scelte iniziali.
Alla storia della protagonista si intreccia quella di una guida turistica di origine tartara, Lidija (interpretata Nunzia Greco), che con la sua esperienza diretta di vittima staliniana, offre spunti per le riflessioni finali di Stefania: davvero dobbiamo dire definitivamente addio al comunismo?…
I tre turisti che evocano i ricordi politici della protagonista sono Giulio Farnese, Alessandro Pala e Carla Kaamini Carretti.
Lo spettacolo si arricchisce anche di elementi multimediali: Giuseppe Pestillo, alla chitarra, farà rivivere le canzoni degli anni ’70 mentre le immagini video di Valerio Ziccanu Chessa daranno vita ai ricordi delle protagoniste.
Il testo, pubblicato in Donne e Teatro 2007, Edizioni Borgia, Roma, 2007 e nella Collana Teatro Italiano Contemporaneo a cura della SIAD, Bulzoni, Roma, 2008, ha ricevuto il Primo Premio Donne e Teatro 2007 con la seguente motivazione della Giuria presieduta da Franca Angelini: “il tema, noto al nostro cinema, ma inedito nella drammaturgia italiana, è trattato con grande leggerezza e senza eccessi di sovraccarichi narrativi. Agili i dialoghi, notevoli le psicologie dei personaggi. Copione di ampio respiro.”
A dieci anni dalla pubblicazione, lo spettacolo va in scena, al Teatro di Documenti, in occasione di un importante anniversario: i 100 anni dalla Rivoluzione russa, un evento che, con le sue ombre e le sue luci, è stato uno dei fattori principali della storia del Novecento e con il quale, se si vuole immaginare e costruire un nuovo progetto politico per un futuro più giusto e solidale, è necessario fare i conti ancora oggi, pur con lo sguardo distaccato ed equanime che la distanza storica consente.
Il Teatro di Documenti si raggiunge con: Treno: stazione FS Ostiense, Stazione FS Lido Metro: B Piramide Bus: 3 – 23 – 30 – 75 – 83 – 170 – 280 – 673 – 716 – 719 – 781