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16 aprile 2016

FESTIVAL DEGLI SCRITTORI - PREMIO VON REZZORI - ECCO LA LONGLIST DEGLI AUTORI SELEZIONATI

 X Edizione - Firenze – 6, 7, 8 giugno 2016



Longlist del Premio von Rezzori narrativa straniera e traduzione
Lectio Magistralis di ETGAR KERET
Paolo Giordano entra in giuria

La giuria del Premio Gregor von Rezzori - Città di Firenze per la migliore opera di narrativa straniera – decima edizione – annuncia la longlist degli autori selezionati:
Andrés Barba, Ha smesso di piovere, Einaudi – traduzione di Federica Niola
Mircea Cărtărescu, Abbacinante. Il corpo, Voland – traduzione di Bruno Mazzoni
Francisco Goldman, Chiamala per nome, Il Saggiatore – traduzione di Lucia Fochi e Isabella Zani
Phil Klay, Fine missione, Einaudi – traduzione di Silvia Pareschi
Dany Laferrière, Tutto si muove intorno a me, 66thand2nd – traduzione di Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala
Yiyun Li, Più gentile della solitudine, Einaudi – traduzione di Laura Noulian
Dinaw Mengestu, Tutti i nostri nomi, Frassinelli – traduzione di Mariagiulia Castagnone
Lorrie Moore, Bark, Bompiani – traduzione di Alberto Pezzotta

La giuria del Premio Gregor von Rezzori per la migliore opera di narrativa straniera è composta da Beatrice Monti della Corte, Ernesto Ferrero (presidente), Andrea Bajani, Paolo Giordano, Alberto Manguel  e Edmund White.

La giuria del Premio Gregor von Rezzori - Città di Firenze per la migliore traduzione annuncia la longlist dei traduttori selezionati:

Bruno Arpaia per L’impostore di Javier Cercas, Guanda
Susanna Basso per Il gigante sepolto di Kazuo Ishiguro, Einaudi
Fulvio Ferrari per L’arte di collezionare mosche di Fredrik Sjöberg, Iperborea
Lorenzo Flabbi per Gli anni di Annie Ernaux, L'Orma
Yasmina Melaouah per Il caso Meursault di Kamel Daoud, Bompiani
Laura Sgarioto per Epepe di Ferenc Karinthy, Adelphi

La giuria del Premio Gregor von Rezzori per la migliore traduzione è composta da Martina Testa (presidente), Ilide Carmignani e Leonardo Marcello Pignataro. 

Il Festival degli Scrittori - nato dall’esperienza della Fondazione Santa Maddalena presieduta da Beatrice Monti della Corte, moglie di Gregor von Rezzori ­ si aprirà,  come ogni anno, con la lectio magistralis di un grande scrittore. Dopo John Banville, Michael Cunningham, Zadie Smith, Emmanuel Carrère e Jhumpa Lahiri, sarà la volta di uno dei più popolari scrittori israeliani della nuova generazione:  Etgar Keret. I suoi libri, tradotti in 35 paesi e 31 lingue, gli hanno valso molti premi prestigiosi e un riconoscimento unanime a livello internazionale. Più di quaranta cortometraggi sono nati dalle sue storie, uno dei quali ha vinto il MTV Prize negli Stati Uniti (1998).  Il suo primo lungometraggio, Meduse, girato insieme alla moglie Shira Gefen, ha vinto a Cannes il premio “Caméra d’Or” nel 2007. Keret insegna attualmente all’Università Ben Gurion del Negev a Beer Sheva e all’Università di Tel Aviv. Il suo ultimo libro è Sette anni di felicità (Feltrinelli, 2015).

La cerimonia di premiazione avrà luogo mercoledì 8 giugno, nel Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze. Il Premio è uno degli eventi del Festival degli Scrittori che si svolge a Firenze il 6, 7 e 8 giugno 2016, appuntamento dedicato agli autori internazionali e ai talenti più originali della letteratura del mondo.


Il Festival è sostenuto dal Comune di Firenze ed è promosso dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Si avvale della collaborazione del Centro per il libro e la lettura del MiBAC e di Repubblica Firenze come media partner.

#festivalscrittori
#premiovonrezzori
#libri
#firenze

Presentazione di 784. sculpture armchair di Carlo Colombo

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Ci si può sedere sulla Gioconda o sul David di Michelangelo?
Vittorio Sgarbi

Guardando la sculpture armchair 784 si possono leggere tutti gli elementi che contraddistinguono il metodo di lavoro e di progetto di Carlo Colombo: grande conoscenza e attenzione all’uso della materia e massima interpretazione visiva.
Giulio Cappellini

MILANO - TRIENNALE, TEATRO DELL’ARTE
DOMENICA 17 APRILE 2016, ORE 11.30
784
sculpture armchair di CARLO COLOMBO

Domenica 17 aprile 2016, alle ore 11.30, il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano ospita la presentazione del progetto 784 di Carlo Colombo, architetto, progettista e designer nel cui portfolio si possono annoverare collaborazioni con aziende quali, Giorgetti, Flexform, Fontana Arte, Flu, Franke, Antoniolupi, Poliform.
L’appuntamento, organizzato da Spirale Milano, vedrà Carlo Colombo dialogare con Vittorio Sgarbi, sui confini - presunti o reali - tra arte e design, ovvero tra il primato della funzione e quello dell’estetica, affrontando questioni di metodo che segnano in modo decisivo la contemporaneità.
Concetti che si sintetizzano in 784, la sculpture armchair di Carlo Colombo che partecipa del duplice carattere di oggetto di design riproducibile e di opera d’arte, pernatura unica.
784 è una poltrona-scultura in soli nove esemplari numerati e firmati dall’autore, realizzata assemblando barre in alluminio piene, di sezioni differenti (per un numero complessivo di 784) a comporre una struttura ergonomica sinuosa e seducente, forte della lezione che da sempre lega in modo indissolubile il mondo dell’arte e quello del design.

Vittorio Sgarbi riconosce nel talento di Victor Vasarely i referenti visuali e concettuali della creazione di Colombo. La scomposizione delle forme in moduli, la riduzione a elementi basilari che vengono riassemblati quasi seguendo l’apparente semplicità delle formule binarie, trova la sua eco anche nella scultura (con la scuola sudamericana di artisti quali Julio Le Parc, Jesùs Rafael Soto e Carlos Cruz-Diez) e finisce in modo naturale per toccare la sfera del design, per giungere alla lezione di Enzo Mari, “il più artista fra i designer italiani della sua generazione. Interessi optical, quelli di Mari, […] tradotti in controparte nel cestino portafrutta Atollo (1965), come se fosse un corrispondente plastico di certi giochi percettivi. Riempiti i fori sghembi dell’Atollo di tubi alla Soto, ognuno della stessa lunghezza, tagliati in sezione secondo l’andamento curvilineo dell’appoggio, otterrete un’armatura assai simile a quella su cui si basa l’opera di Carlo Colombo, quasi che potesse servire a coprire le sue cavità. E il cerchio si chiude”.

Per l’occasione, verrà presentato il volume CARLO COLOMBO. 784 (Prearo Editore) che conserva al suo interno, i testi di Vittorio Sgarbi, Giulio Cappellini e Giampaolo Bellavita.
Milano, aprile 2016
784
Sculpture armchair di CARLO COLOMBO
Domenica 17 aprile 2016, ore 11.30

Milano, Triennale - Teatro dell’Arte (viale Alemagna 6)

#784sculpturearmchar
#carlocolombo
#milanotriennale
#vittoriosgarbi

15 aprile 2016

LUCA TRAZZI. CROMATERIA

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FINO AL 17 APRILE 2016

IL CHIOSTRO DEL MUSEO DIOCESANO DI MILANO

OSPITA LE INSTALLAZIONI DI

LUCA TRAZZI. CROMATERIA

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Dal 12 al 17 aprile 2016, durante la settimana milanese del design, il Chiostro del Museo Diocesano di Milano ospiterà Cromateria, una serie di installazioni curate dal designer Luca Trazzi, che condurrà il visitatore all’interno di un percorso sensoriale e creativo caratterizzato dall’uso alternativo di vernici, colori e materiali.

Cromateria è un evento promosso da Sirca, azienda di vernici da tempo attenta al mondo dell'arte e dell'architettura in particolare. Il Vice Presidente di Sirca Maurizio Durante ne spiega i motivi:
“Cromateria metterà finalmente in relazione chi progetta con chi produce. Quando si “tocca” un mobile o un complemento d’arredo o un altro manufatto, infatti, si ha spesso a che fare con un prodotto verniciante, ed ecco che il nostro apporto diventa fondamentale. Siamo parte integrante del mondo dell’arredamento, così come di quello dell'architettura, e come tali ci proponiamo di risolvere le esigenze di universi che vanno diversificandosi. Per questo abbiamo invitato i nostri clienti-partner a partecipare a Cromateria: nessuno di noi è direttamente coinvolto nel Salone del Mobile, ma siamo tutti elementi di un comune processo di design e progettazione che riguarda materiali e superfici.”
Accompagna il percorso un ricco programma di conferenze e altre iniziative, come il corso con crediti formativi per architetti, in programma mercoledì 13 aprile.
Il Museo Diocesano di Milano, all’interno del complesso di Sant’Eustorgio, fa parte del circuito artistico-culturale delle “5 Vie” che collega le più significative testimonianze culturali milanesi, dalla Pinacoteca Ambrosiana al Museo Archeologico, compreso il Cenacolo Vinciano e altri luoghi.

LE INSTALLAZIONI DI CROMATERIA
Le installazioni di Luca Trazzi si animeranno durante la sera con proiezioni di luci e colori, immagini e musica. Sul quarto lato mancante del Chiostro, ricostruito con una parete di elementi modulari di acciaio verniciato - lunga 36 metri e alta 6 metri - saranno proiettate con la tecnica del videomapping alcune opere appartenenti alla collezione del museo, intervallate da immagini che valorizzeranno il contributo dell’industria a questo evento.
Le due torri alte 12 metri che sosterranno il sistema multimediale di videoproiezione si svilupperanno su una struttura a spirale in ferro e infissi in legno sovrapposti, alla cui base saranno inserite due lame d’acqua; nel portico sarà esposto, affiancato da due panche di legno rivestite con un prodotto derivato da fonti rinnovabili, un tavolo conviviale lungo 18 metri costruito con un casellario di colori e superfici ottenuti e verniciati con prodotti Sirca.
In questo modo il visitatore avrà un ruolo attivo, da un lato, sperimentando con mano diversi materiali e finiture e, dall’altro, scoprendo i colori di tendenza per il 2016, nelle versioni lucidi e opachi, nonché differenti texture.
Milano, aprile 2016

LUCA TRAZZI.  CROMATERIA
Museo Diocesano di Milano (corso di Porta Ticinese 95)
Dal 12 al 17 aprile 2016
Orari: 10.00-24.00
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02.89420019; info.biglietteria@museodiocesano.it

BIOGRAFIA LUCA TRAZZI
Luca Trazzi architetto e un designer industriale, è nato a Verona nel 1962. Insignito già in giovane età del premio Carlo Scarpa, ha lavorato per quattordici anni accanto ad Aldo Rossi, di cui è stato stretto collaboratore e assistente.
Oggi si divide tra Milano e il suo studio a Shanghai; è inoltre il fondatore di designboom.com e progetta per i più prestigiosi marchi internazionali
Luca Trazzi ama disegnare oggetti che non seguono le mode, oggetti da toccare, accarezzare, oggetti che ci accompagnano nella giornata e nei nostri gesti quotidiani.
Oggetti facili da usare, da capire, belli da vedere. Oggetti dalle forme semplici, accattivanti, linee che non passano di moda. L’attenzione al particolare e al dettaglio è la caratteristica che viene letta nel lavoro di Luca Trazzi.
Parallelamente al design interpreta i luoghi, in modo artistico, attraverso le installazioni che rappresentano la ‘messa in scena’, quasi in un teatro a cielo aperto, delle sue visioni e dei suoi pensieri.
In quest’ambito ricordiamo gli allestimenti: Cucù Duomo: l’orologio di Milano, a favore della Veneranda Fabbrica del Duomo; Yellow Tower per Veuve Clicquot, nel cortile principale dell’Università Statale di Milano; T garden, nel cortile principale dell’Università Statale di Milano; T energy, nel cortile Farmacia dell’Università Statale di Milano, Nuvole d’oro, l’installazione luminosa realizzata nella storica via Dante a Milano.

SIRCA opera da 40 anni nel settore vernici, resine e collanti, con 5 brand che lavorano in sinergia con il laboratorio R&D e in collaborazione con l'Università di Padova. Proprio grazie all'investimento in ricerca e avanzamento tecnologico, e all'attenzione riservata al tema della sostenibilità ambientale, Sirca riesce a imporsi anno dopo anno su scala globale.

Intuendo il ruolo fondamentale che il colore e le vernici rivestono già in sede di progettazione e di scelta dei materiali, Sirca ha aperto da tempo un dialogo con il mondo dell'architettura e dell'arredamento, promuovendo idee e valori attraverso l'organizzazione di eventi culturale che pongano al centro del dibattito i processi creativi, nell'arte ma non solo.

#sirca
#arte
#lucatrazzi
#cromateria

DOPPIO CAPOLAVORO. Antonello da Messina dalla Sicilia a Torino | Palazzo Madama Torino

 DOPPIO CAPOLAVORO
Antonello da Messina dalla Sicilia a Torino
La Madonna col Bambino benedicente (recto) e l’Ecce Homo (verso) dal Museo regionale di Messina per la prima volta a confronto col Ritratto d’uomo di Palazzo Madama.
Palazzo Madama
Piazza Castello – Torino
22 aprile - 27 maggio 2016
Inaugurazione: 21 aprile, ore 18.00


Palazzo Madama presenta un appuntamento dedicato ad Antonello da Messina. 
Dal 22 aprile al 27 maggio  il celebre Ritratto d’uomo, potrà dialogare con un’opera del grande maestro siciliano eccezionalmente in prestito dal Museo regionale di Messina. Si tratta di una preziosa tavola bifronte che raffigura su un lato la Madonna con il Bambino benedicente e francescano in adorazione e sull’altro l’Ecce homo.
L’opera in prestito da Messina è annoverabile tra i primissimi lavori dell’artista e si è imposta all’attenzione della critica internazionale per la straordinaria qualità della pittura, provocando uno fra i più dibattuti casi di attribuzione ad Antonello.
La collocazione cronologica, tra il 1465 e il 1470, è ipotizzabile dai riferimenti alla pittura fiamminga e provenzale, patrimonio che il giovane Antonello avrebbe conosciuto durante il soggiorno a Napoli presso Colantonio intorno al 1450.

Il Ritratto d’uomo, dipinto nel 1476, una delle prove più alte della produzione di Antonello è tra i massimi esempi della capacità cogliere la personalità del soggetto. La potenza dello sguardo ha fatto di questo ignoto personaggio una celebrità, e spesso si è tentato di leggere in senso psicologico la sua espressione autorevole e, forse, autoritaria.
Esempio di art sharing, dopo Torino la mostra farà tappa dal 1 giugno al 10 luglio 2016 nel museo siciliano, che nell’autunno del 2016 inaugurerà una nuova e imponente sede museale.

Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica
Fondato nel 1860, il museo è oggi ospitato in uno dei più antichi e affascinanti palazzi della città, con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra. Le raccolte contano oltre 60.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo bizantino all’Ottocento. www.palazzomadamatorino.it
Piazza Castello, Torino
Orario: lun-mer-gio-ven 10-18; sab 11-19; dom 10-19. Chiuso il martedì. La biglietteria chiude un’ora prima

Fondazione Torino Musei. 150.000 opere d’arte, 2000 anni di storia, 4 musei.

Nata nel 2002, ne fanno parte GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica, Borgo Medievale e MAO Museo d'Arte Orientale. Lo straordinario patrimonio, tra collezioni, raccolte e strutture, rende l’offerta culturale torinese una delle prime in Italia, anche grazie a collaborazioni attive con i più importanti musei e fondazioni nazionali e internazionali. www.fondazionetorinomusei.it

"IN MAGGIORE" Fresu-Bonaventura per Rivoli Musica e BTT



RIVOLIMUSICA 2015-2016
CONCERTO DI DANZE
SECONDA EDIZIONE
"IN MAGGIORE"
Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura 2015 (foto@roberto cifarelli)

(PAOLO FRESU - DANIELE DI BONAVENTURA CD ECM 2015)
Sabato 16 aprile 2016 ore 21 / ingresso 12 € – ridotto 10 €
Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo 51. Collegno (TO)
In collaborazione con BTT Balletto Teatro di Torino
Paolo Fresu, tromba – flicorno
Daniele di Bonaventura, accordeon
BTT Balletto Teatro di Torino
Elena Francalanci, Linares, Julia Rauch
Axier Iriarte e Agustin Martinez coreografie
con
Elena Francalanci, Wilma Wilma Puentes Puentes Linares, Julia Rauch, Viola Scaglione
Axier Iriarte e Agustin Martinez, danzatori
Maria Teresa Grilli, costumi

Continua la collaborazione tra Rivolimusica e BTT Balletto Teatro di Torino con questo appuntamento di alto livello artistico: le musiche del duo Fresu – Di Bonaventura, (In maggiore) insieme alla coreografia dei danzatori del BTT alla Lavanderia a Vapore: un mix di creatività e bellezza tutto da scoprire
Un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei. Protagonisti insieme alle voci corse del coro A Filetta del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell'omonimo disco pubblicato di recente dalla ECM, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo. Un incontro, quello fra il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano.
Un concerto di grande effetto che vive di intimismo e di piccole cose che raccontano i grandi colori dell'universo musicale contemporaneo.

Per info e prenotazioni biglietti:
Istituto Musicale Città di Rivoli
Lun - Ven dalle 16 alle 20
011.9564408


#musica
#fresubonaventura

EGITTO POMPEI: in mostra agli Scavi di Pompei - Palestra Grande

 
Egitto Pompei
Scavi di Pompei, Palestra Grande - ingresso Porta Anfiteatro
a cura di Massimo Osanna e Marco Fabbri con Simon Connor
dal 20 aprile al 2 novembre 2016



A partire dal 20 aprile agli Scavi di Pompei arriva la seconda tappa del grande progetto espositivo “Egitto Pompei”, inaugurato il 5 marzo scorso al Museo Egizio.
Si riaprono gli spazi  restaurati della Palestra Grande per accogliere, esaltate dall'allestimento di Francesco Venezia, sette monumentali statue raffiguranti Sekhmet, la divinità egizia dalla testa leonina, e la magnifica statua seduta del faraone Thutmosi I, tutte appartenenti ad uno dei periodi di massimo splendore della storia dell’antico Egitto: la XVIII dinastia (XVI-XIV sec. a.C.).
Gli eccezionali prestiti provengono dalla collezione permanente del Museo Egizio, per una mostra che vuole raccontare culti e mode originati nella terra del Nilo e diffusi a Pompei.
La mostra continua con un’emozionante video installazione originale di Studio Azzurro che evoca gli scambi culturali, religiosi ed economici tra Pompei e l’Egitto dalla fine del II sec. a.C.
Il percorso espositivo si arricchisce  di un “itinerario egizio”: dal Tempio di Iside alle numerose domus decorate con motivi egittizzanti, come quella di Loreio Tiburtinoe quella dei Pigmei riaperta in occasione della mostra.
Il 28 giugno, al Museo Archeologico di Napoli, la terza tappa del progetto con l’inaugurazione di una nuova sezione del percorso di visita delle collezioni permanenti con reperti archeologici, affreschi e capolavori di artigianato ispirati alla cultura egizia.

13 aprile 2016

Torna in libreria Valeria Angela Conti con "Una mamma sui tacchi"

Dopo il successo di Una crociera sui tacchiValeria Angela Conti
torna con le peripezie di Bianca, la protagonista che ha già conquistato
tantissime lettrici con la sua ironia e l’inseparabile tacco 12

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​​​Booksalad 2016, pp. 170, Isbn 9788898067411, 14€ ​

Bianca ha appena coronato il suo sogno d’amore e si sta godendo il momento, che già il suo Lorenzo le confessa di desiderare un figlio. Certo, immaginarsi tra pappette, cambi di pannolini, notti insonni e perdita del peso forma non è semplice, soprattutto per lei che ha fatto della camminata sul tacco alto e della femminilità una dote… ma come resistere a un paio di occhi scuri e avvolgenti che ti guardano pazzi d’amore? L’ultima briciola di riserva è destinata a crollare di fronte agli sguardi languidi e seducenti di Elena, “lunghi capelli scuri, labbra carnose, corpo sodo e tonico”. Bianca è disposta a tutto pur di non correre nemmeno lontanamente il rischio di deludere l’adorato maritino e di gettarlo fra le sue braccia. E così, tra le intromissioni di una suocera ingombrante e di una sorellastra dal segreto inconfessabile, un viaggio alle Maldive più o meno romantico, un affascinante ginecologo che sembra uscito da un cartellone pubblicitario di intimo e immancabili sessioni di shopping, Bianca vivrà la più grande ed emozionante delle avventure, quella di diventare mamma.

“Bianca stringeva il test che teneva tra le mani, ma non osava ancora guardarlo. Era passato un mese da quando aveva annunciato a Lorenzo di volere un bambino e da quel momento tutta la sua vita era stata finalizzata a ottenere quel risultato: si era sottoposta a svariate visite di controllo, fatto una marea di esami del sangue, cominciato ad assumere regolarmente l’acido folico e mille altre vitamine che avrebbero fatto bene a lei e al bambino, aveva smesso di portare cose pesanti e fare le pulizie in casa e, soprattutto, lei e Lorenzo avevano fatto l’amore in ogni posto e in ogni posizione possibile e immaginabile. Aveva fatto proprio tutto, tranne una cosa: rinunciare al suo tacco 12”. 

Valeria Angela Conti nasce e cresce a Reggio Calabria, dove si laurea con lode in Giurisprudenza. Ha pubblicato nel 2015 con Booksalad il suo primo romanzo Una crociera sui tacchi, un successo che ha conquistato i lettori, tanto da convincerla a scrivere il sequel Una mamma sui tacchi.​

Teatro in Inglese al San Genesio | "You Never Can Tell" di George Bernard Shaw | dal 19 al 24 aprile | regia di Michael Fitzpatrick

Teatro in Inglese @ Teatro San Genesio

Wonderwall Entertainment
Presenta
You Never Can Tell
di George Bernard Shaw
diretto da Michael Fitzpatrick
Spettacolo in lingua originale Inglese


Con
Anna Butterworth, Rishad Noorani, Antonella Micone, Edoardo Camponeschi, Helen Raiswell, Fabiana De Rose, Jim McManus, Michael Fitzpatrick, Grant Thompson, Jim Schiebler

Dal 19 al 24 aprile
Martedì - Venerdì ore 20.30; Sabato e Domenica ore 17.30

Continua la programmazione della rassegna Teatro in inglese presso il Teatro San Genesio di Roma con la messa in scena di un classico della commedia inglese: You Never Can Tell  (Non si può mai dire). Scritta nel 1897, priva di qualsiasi sentimentalismo, sarcastica e brillante, rientra tra le commedie definite “Gradevoli” (Pleasant Plays) della prolifica produzione drammatica di George Bernard Shaw. Racconta le vicende di un corteggiamento e intreccio amoroso di una giovane coppia ma anche le difficoltà (forse autobiografiche) di una famiglia, i cui membri sono troppo egocentrici per cogliere il valore del compromesso e del perdono. In quest’opera, si contrappongono da una parte abitudini e convenzioni rigide e borghesi, così descritte dall’autore, e dall’altra la sua fiducia nella capacità umana di superare le sovrastrutture sociali e di saper amare e perdonare. Shaw affronta i temi del legame matrimoniale, dell’indipendenza e affermazione femminile, delle ingiustizie sociali con una contestualizzazione incredibilmente contemporanea e riconducibile ai giorni nostri.
Tuttavia, preserva nel racconto e nel testo un tono di leggerezza, riversando in questa commedia, tutta la sua filosofia positiva rispetto all’evoluzione creativa e alla forza vitale dell’essere umano; temi che riprenderà anche nelle sue opere successive. La modernità che caratterizza questa commedia è resa dai temi universali che affronta, dalla scioltezza di dialogo, dalla vivacità del dibattito e dall’acuta caratterizzazione dei personaggi. Nel 1925 il premio Nobel per la letteratura coronò quasi sessant’anni di attività letteraria di questo commediografo d’eccezione, narratore e saggista irlandese, definito un enfant terrible, un dissacratore saggio e solido, un’istituzione dell’anticonformismo. Deciso fautore di un teatro d’idee fondato su un programma di rigenerazione sociale, illuministicamente fiducioso della bontà e razionalità della natura umana, padrone della tecnica teatrale, è sempre in grado di calcolare e controllare l’effetto di ogni battuta. Sosteneva, in polemica con il repertorio del tempo, un teatro che fosse “una fucina di pensieri, una guida della coscienza, un commentario della condotta sociale, una corazza contro la disperazione e la stupidità, e un tempio per l’Elevazione dell’Uomo”.

Teatro San Genesio (Via Podgora 1)
Info e Prenotazioni: wonderwallenter@gmail.com ; 347-8248661  
Ingresso: Intero 15€, ridotto 12€ (gruppi & over 65), studenti & bambini 10€; Spettacolo in abbonamento


 



"La Grafica Italiana" giovedì 14 aprile ore 18

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 giovedì 14 aprile 2016
dalle ore 18.00
"La Grafica Italiana - percorso artistico attraverso le tecniche"

Collezionando Gallery
Via Nostra Signora di Lourdes 122 - Roma
www.collezionandogallery.it
Comunicato stampa

Questa mostra è composta da una raccolta di opere grafiche degli artisti italiani più rappresentativi dal ‘900 fino ai giorni nostri.
Litografie, serigrafie, acqueforti ed incisioni delineano un percorso artistico attraverso le diverse tecniche.
Un’ampia sintesi dell’opera grafica italiana con artisti che hanno praticato queste tecniche ai massimi livelli.
Tra gli artisti esposti ci saranno:
Burri, Sottsass, Ceroli, Baj, Dorazio, Donzelli, Brindisi, Michele Cascella, Musante, Faccincani, Rotella, CArmi&Crepax, Afro, Simeti, Donzelli, Tommaso Cascella , Nespolo, Tonino Caputo, Azzinari, Cattaneo, Sciarrano 

“Solo un grande artista può essere un grande incisore”.

TOPOLINO dedica una storia a fumetti ad Aldo Manuzio

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PAPERINO, ZIO PAPERONE E... ALDO MANUZIO!

In occasione della mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia, il settimanale “Topolino”, che da sempre dedica storie speciali a eventi di grande rilievo culturale, pubblica un’avventura a fumetti ispirata alla figura del grande stampatore, padre della moderna editoria. In edicola il 13 aprile “Zio Paperone e i libri segreti di Paperus Picuzio”, sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata dal veneziano Valerio Held.

Intrattenimento e didattica si incontrano sulle pagine di uno tra i più amati periodici a fumetti italiani. Topolino pubblica nel n°3151, in uscita mercoledì 13 aprile, una storia ispirata e dedicata ad Aldo Manuzio, figura di riferimento per la cultura occidentale e padre della moderna editoria. Un’iniziativa che sancisce la partnership tra lo storico settimanale e la mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia, che fino al 19 giugno restituisce alle Gallerie dell’Accademia di Venezia la portata straordinaria dell’impresa di Aldo, e il modo in cui ha saputo influenzare, attraverso la diffusione dei suoi libri, la scena culturale e artistica europea a cavallo tra XV e XVI secolo.
In Zio Paperone e i libri segreti di Paperus Picuzio, lo sceneggiatore Alessandro Sisti e il disegnatore Valerio Held, veneziano di origine, danno seguito a una apprezzata tradizione della testata: quella di adattare e tradurre con un linguaggio vicino ai gusti dei lettori più giovani il racconto di grandi eventi storici, delle vite di illustri personaggi del passato, delle trame dei maggiori classici della letteratura internazionale.
Una prassi che, in questo caso, nasce da un legame ideale molto profondo: se ad Aldo Manuzio si attribuisce l’invenzione, oltre cinque secoli fa, del libro in formato che oggi definiremmo tascabile, a Topolino si accredita nel 1949 l’adozione del “libretto”, che ha rivoluzionato un mondo del fumetto fino ad allora edito nel formato a strisce.   
La  vicenda di Zio Paperone e i libri segreti di Paperus Picuzio collega presente e passato, con la famiglia dei Paperi che si trasferisce a Venezia per cercare quello che Paperone crede essere un tesoro di gran valore, nascosto verso la fine del XV secolo dal celebre Paperus Picuzio. La ricerca di questo “tesoro” è lo spunto per narrare le vicende di Picuzio stesso e delle sue invenzioni editoriali, ma anche le bravate di Paperin Paperineto, assunto come lavorante proprio nella nuova casa editrice.
Il personaggio di Paperus Picuzio, il Pico De Paperis disneyano da cui è derivato, e Aldo Manuzio hanno molte cose in comune” spiega Alessandro Sisti. “O forse una sola: l’incontenibile passione per la cultura. Una, però più che bastante a tratteggiare una narrazione che spero riesca a porgere ai più giovani, con il sorriso e la levità del mondo Disney, la figura d’un gigante del sapere e dell’arte com’è stato Manuzio.”
Disegnare Venezia è una piccola sfida che accetto sempre volentieri” commenta Valerio Held. “La documentazione di Alessandro mi ha aiutato, lo scorcio dell’antico ponte di Rialto o la moderna struttura dell’attuale Cassa di Risparmio in campo Manin ne sono la prova. Venezia, proprio per la sua struttura, le linee morbide dei palazzi, gli archi delle finestre, l’acqua , le nuvole, si presta perfettamente per storie di fantasia come questa. Verso la fine mi sono preso la libertà di “paperinizzare” l’amico Alessandro… nei panni del proprietario del magazzino di Picuzio!
Zio Paperone e i libri segreti di Paperus Picuzio è stata anticipata sul numero 3147 di Topolino, in edicola lo scorso il 22 marzo, dalla short story Un papero di carattere, interamente dedicata alla mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia.
La collaborazione tra la redazione di Topolino e la mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia continua con la partecipazione dello staff di autori e disegnatori del periodico alle attività didattiche gratuite rivolte nei fine settimana alle famiglie. Il gruppo laboratori della redazione di Topolino dà appuntamento sabato 16 aprile, a partire dalle 16.30, per Paperus Picuzio e il libro tascabile, laboratorio creativo di fumetto della durata di circa 120', per famiglie con bambini tra gli 8 e i 12 anni. Ai partecipanti sarà proposto di realizzare un maxi-giornale, “Topolino Express”, composto da una cover disegnata, una tavola a fumetti e una doppia pagina con articoli giornalistici accompagnati da una striscia a fumetti.
Sabato 18 giugno, sempre dalle ore 16.30, sarà la volta di Paperus Picuzio e il Rinascimento a Venezia, laboratorio creativo della durata di circa 120', rivolto a famiglie con bambini tra i 10 e i 14 anni. I partecipanti saranno invitati a scegliere un’opera tra quelle esposte in mostra e a trasformarla in un fumetto, guidati da Giorgio Cavazzano, storica firma di casa Disney, tra i disegnatori di fumetti umoristici più apprezzati d’Europa.

ALDO MANUZIO. Il rinascimento di Venezia
Venezia, Gallerie dell’Accademia, Ala Palladio (Campo della Carità, 1050)
19 marzo - 19 giugno 2016
Orari: lunedì, 8.15-14;
da martedì a domenica, 8.15-19.15
Informazioni e prenotazioni
Tel. 041 520 0345 - www.gallerieaccademia.org
Sito internet:

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12 aprile 2016

"ONE-OFF" ALLA TERRAZZA H+ PER IL SALONE DEL MOBILE | BRERA DESIGN DISTRICT | 12-17 APRILE, 10.30-19.30


Nuova scala Leftover by Alfred von Escher



Salone del mobile 2016 h+ presenta "one-off handmade in Italy craftmanship and bespoke design" un progetto LEFTOVER | Raffaella Guidobono + Alfred von Escher. Dal 12 al 17 aprile il terrazzo di h+, connesso al cortile sottostante con la nuova scala di Leftover, diventa uno spazio living all'aperto nel cuore di Brera Design District e ospita una piccola mostra in cui ogni elemento è one - off, pezzo unico.
MadrePane di Roberto Sironi


Il segno progettuale di 14 autori incontra le intuizioni sulle materie legno, carta, ceramica, ferro, lino, vetro, marmo, lana, argilla, carbonio. I lavori dei designer/produttori indipendenti sono presentati sul tavolo con superfici di resina e cemento colorati con pigmenti puri di Alfred von Escher sul terrazzo, illuminato dalle luci disegnate ad hoc dallo studio Gruppo C14. 

one-off 
handmade in Italy craftmanship and bespoke design 
un progetto LEFTOVER | Raffaella Guidobono + Alfred von Escher

12 -17 APRILE 
H.10.30 -19.30 
Terrazza h+ 
Brera Design District 
Via Varese 12, Milano (M2 Moscova)




FESTIVAL DI CINEMAZERO

 

PORDENONE 13 | 17 APRILE 2016

DA MERCOLEDI’ 13 APRILE IL FESTIVAL LE VOCI DELL’INCHIESTA: FINO A DOMENICA 17 APRILE A PORDENONE LA NONA EDIZIONE DEL 
FESTIVAL DI CINEMAZERO 
DEDICATO ALL’INCHIESTA, AL DOCUMENTARIO D’INDAGINE E AL “CINEMA DEL REALE”, CON ANTEPRIME ITALIANE E INTERNAZIONALI

IN ANTEPRIMA NAZIONALE AD APERTURA DI FESTIVAL 

REQUIEM FOR THE AMERICAN DREAM”:

 IN CUI NOAM CHOMSKY, ESPONE IL PROFETICO DECALOGO CHE HA PORTATO LA SOCIETÀ AMERICANA, E L'OCCIDENTE TUTTO, A UNA DISUGUAGLIANZA SENZA PRECEDENTI NELLA STORIA

Noam Chomsky
      

IN ANTEPRIMA ITALIANA ANCHE IL FILM DI STRAODINARIO IMPATTO VISIONARIO WALLS, DOVE SI CAMMINA ACCANTO AI FUGGITIVI, SI CERCA DI SCAVALCARE I MURI INSIEME A CHI CERCA DI MIGRARE..

ANCORA IN ANTEPRIMA ITALIANA ANCHE IL DOCUMENTARIO CANADESE GUANTANAMO’S CHILD: MICHELLE SHEPARD E PATRICK REED RACCONTANO LA STORIA DI OMAR, IL PRIMO BAMBINO PROCESSATO DAGLI USA DALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE CHE HA PASSATO UNA DECINA D’ANNI A GUANTANAMO PER UN’ACCUSA MAI PIENAMENTE PROVATA
guantanamo's child

IN APERTURA DI FESTIVAL UNA SERATA SUI 40 ANNI DEL TERREMOTO IN FRIULI CON LA PRESENZA DI GIANNI MINÀ, STRAODINARIO CRONISTA ALL’EPOCA DEI FATTI.

TRA GLI OSPITI ANCHE L’AGROECONOMISTA ANDREA SEGRÈ PER COMMENTARE LA PRIMA ITALIANA DEL DOCUMENTARIO SULLO SPRECO WASTECOOKING: MAKE FOOD, NOT WASTE DELL’AUTRIACO, CHEF E ATTIVISTA, DAVID GROSS

LA RETROSPETTIVA È DEDICATA QUEST’ANNO A LILIANA CAVANI

Comunicato stampa

Aprire uno sguardo sulla più stretta attualità – dai cambiamenti del costume all’evoluzione geo-politica internazionale, dalle trasformazioni sociali, ai nuovi linguaggi mediatici – è da sempre il centro del festival di Cinemazero Le Voci dell’Inchiesta, che apre i battenti a a Pordenone mercoledì 13 per proseguire fino a domenica 17 aprile con la sua nona edizione. L’appuntamento con uno dei festival più originali del panorama nazionale, quest'anno vede nel “cinema del reale” il cardine attorno al quale ruoteranno gli incontri e gli omaggi ai protagonisti del cinema e del giornalismo, articolati in una trentina di appuntamenti, tra eventi e proiezioni di documentari italiani e internazionali, selezionati nei più importanti festival del mondo (IDFA, Scheffield Doc/Fest, Götheborg, Toronto, Tribeca, New York Doc...), molti dei quali in anteprima assoluta per l’Italia.

La ricognizione sui più importanti festival internazionali ha permesso di individuare temi dove il reale irrompe con forza inusitata sugli schermi. Se il fenomeno migratorio senza precedenti che sta investendo l’Europa chiede di essere compreso, con altrettanta urgenza ci si deve interrogare sui nuovi tipi di famiglia che di fatto esistono. Alcuni importanti anniversari trovano posto nel programma: dal quarantennale del terremoto che sconvolse il Friuli nel 1976, al trentennale del disastro di Chernobyl. E poi l’omaggio a Liliana Cavani, che proprio col documentario ha mosso i primi passi nel cinema, senza dimenticare lo spazio per individuare buone pratiche, in particolare legate all’ambiente

Spicca in apertura di festival l’anteprima nazionale di “Requiem for the American Dream”: un dialogo durato 4 anni tra i registi Peter Hutchison, Kelly Nyks, Jared P. Scott e il filosofo, linguista e attivista politico Noam Chomsky, in cui si espone il profetico decalogo che ha portato la società americana (ma forse l'occidente tutto) a una disuguaglianza senza precedenti nella Storia. Chomsky, tracciando mezzo secolo di politiche volte a favorire i più ricchi a spese della maggioranza, mette a nudo le drammatiche conseguenze di queste scelte, con la progressiva scomparsa della classe media e della solidarietà sociale.

Ma l’inaugurazione ufficiale di questa nona edizione sarà affidata al ricordo del terribile evento che ha profondamente segnato la storia recente del Friuli. Il 40.mo anniversario del terremoto che nel maggio del 1976 distrusse interi paesi del Friuli, sarà al centro della serata di apertura del festival (mercoledì alle 20.45): una catastrofe senza precedenti che provocò quasi mille morti e oltre 100 mila sfollati. In prima linea nel raccontare le devastazioni, ma anche la tenacia dimostrata dai friulani nell’opera di ricostruzione, una serie di agguerriti inviati della Rai, tra cui Gianni Minà, protagonista della serata con il suo collega Rai Edek Osser. Numerosi i contributi video con la proiezione di immagini sinora inedite.

Un ulteriore, doloroso anniversario sarà ricordato dal festival: il trentennale del disastro di Chernobyl è al centro del documentario d’inchiesta di Fedor Alexandrovich The Russian Woodpecker (Il complotto di Chernobyl) – in programma sempre il 13 aprile – vincitore del premio della giuria al Sundance Film festival che svela retroscena finora inediti su un incidente nucleare senza precedenti. In programma anche una mostra fotografica che rievoca i principali disastri nucleari del pianeta in La trilogia del nucleare: Mayak, Chernobyl, Fukushima, del fotografo Pierpaolo Mittica.

Al centro del festival anche il racconto del fenomeno migratorio senza precedenti che sta attraversando l’Europa: una fuga dalle guerre e dalla miseria che si infrange davanti a nuovi confini, nuovi muri di filo spinato che percorrono Paesi che ancora portano i segni di una guerra vicina e sconvolgente, come racconta una delle attese anteprime nazionali di questa edizione: The fog of Srebrenica, documentario sulla vita dei sopravvissuti al più grande massacro avvenuto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, firmato dal  documentarista bosniaco Samir Mehanovic.

fog of Sbrebrenica

In anteprima nazionale anche "Walls" dei registi Pablo Iraburu e Miguelanxo Molina: un film di enorme potenza visiva che raggiunge i confini ai quattro angoli del mondo – Spagna e Marocco, U.S.A e Messico, Sud Africa e Zimbabwe, Israele e Palestina. Il film presenta un’esperienza cinematografica rarissima, di un’intensità folgorante che permette di camminare accanto ai fuggitivi fino a temere per la propria incolumità, quasi schivando le pallottole e le percosse che i protagonisti ricevono.

Ancora un’attesa anteprima italiana con il documentario canadese del 2015 Guantanamo’s child, con cui Michelle Shepard e Patrick Reed mostrano quanto sia sottile il confine tra giustizia, difesa e persecuzione. Omar Khadr, classe 1986, cittadino canadese, ha il triste primato di essere il primo bambino processato dagli USA dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (ha passato una decina d’anni a Guantanamo per un’accusa mai pienamente provata). Khadr fu catturato dalle forze americane quando aveva 15 anni: dopo aver trascorso metà della sua esistenza dietro le sbarre, tra cui una decina di anni nel campo di detenzione di Guantanamo, dove era il prigioniero più giovane, è stato rilasciato nel maggio del 2015.

Di sconcertante impatto è anche Credit for Murder dell’ex soldato israeliano Vladi Antonevicz, che getta un’inquietante luce sui gruppi di neo nazisti presenti e tollerati in Russia, fenomeno in rapida crescita in tutta Europa. Tutto inizia nel 2007, quando su YouTube appare un video shock dal titolo «Decapitazione di un daghestano e di un tagiko». Due anni dopo il regista decide di indagare sul caso, infiltrandosi – lui, ebreo - per sei lunghi anni in uno di questi gruppi di neo nazisti, mostrando al mondo le atrocità che compiono nella totale impunità e con la collusione del governo russo.
Al festival anche il racconto sulle famiglie contemporanee, quelle allargate, omoparentali, o con genitori omosessuali: una giornata di proiezioni e  incontri (giovedì 14 aprile) coordinata dalla scrittrice e giornalista Eugenia Romanelli. Spicca la prima italiana di In Gayby Baby che racconta le famiglie “arcobaleno” attraverso la voce diretta dei figli. Il documentario di Maya Newell, cresciuta lei stessa da due madri, colma questa lacuna, raccontandoci la vita quotidiana di Gus, Ebony, Matt e Graham, quattro bambini tra i 10 e i 12 anni, figli di coppie gay e lesbiche. Un ritratto emozionante e vero di che cosa significa essere una famiglia moderna e dover affrontare il pregiudizio della comunità in cui si vive.
Non poteva mancare un argomento “must” del festival a questa nona edizione delle Voci dell’Inchiesta: la coscienza ecologica ed ambientale. È lo chef-attivista austriaco David Gross, presente al festival per mostrare un’altra anteprima nazionale: Wastecooking: make food, not waste, film che narra con ironia come combattere lo spreco alimentare creando deliziose pietanze con l’utilizzo di alimenti destinati alla spazzatura. Ospite della serata accanto al regista austriaco, l’agroeconomista Andrea Segrè, tra i massimi esperti internazionali di spreco alimentare. A precedere la proiezione un aperitivo anti-spreco: uno chef emergente preparerà per il pubblico del festival una serie di stuzzichini realizzati con un utilizzo della materia prima che non prevede di gettarne alcuna parte.

Andrea Segre'

Un omaggio sarà dedicato quest’anno alla regista e sceneggiatrice Liliana Cavani, di cui si vuole ricordare la produzione diversificata, tra cui quella documentaristica d'inchiesta, meno conosciuta, ma che segnò l'esordio della sua carriera cinematografica (12 i documentari realizzati, tra il 1961 e il 2012), facendo proprio lo strumento dell'“indagine della realtà”, chiave anche per la realizzazione dei suoi film di finzione. Un tributo importante anche perché corroborato da numerosi documenti inediti che Cinemazero custodisce nel suo prezioso Archivio, fra registrazioni audio e scatti mai visti raccolti da Deborah Beer sul set della Cavani. Sabato 16 aprile Liliana Cavani incontrerà il pubblico del festival e nell’occasione sarà anche presentato il volume Liliana Cavani, Follia Santità Potere Povertà scritti e interviste 1960­2016, edito da Cinemazero e curato da Fabio Francione, in cui è raccolta un'ampia selezione della produzione pubblicistica e saggistica della regista e sceneggiatrice emiliana.
Cavani a sx e Mastroianni a dx


Tutto il programma su www.voci-inchiesta.it