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23 settembre 2015

PAVIA | I mille volti dell'Africa in mostra al Castello Visconteo | Dal 24 ottobre





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I MILLE VOLTI DELL’AFRICA
IN MOSTRA A PAVIA

 
Dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, al Castello Visconteo di Pavia, l’esposizione Continente Africa offrirà uno sguardo approfondito sull’arte africana contemporanea attraverso 70 lavori di 35 tra i suoi autori più rappresentativi.

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Pavia esplora la frontiera artistica del nuovo millennio.
Al Castello Visconteo, dal 24 ottobre al 29 novembre 2015, Continente Africa getterà uno sguardo approfondito sulla creatività artistica del continente africano.

La mostra, curata da Giosuè Allegrini e Sarenco, promossa e organizzata dal Comune di Pavia - Settore Cultura e Turismo e dalla Fondazione Sarenco, con il sostegno dell’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, la collaborazione dei Musei Civici del Castello Visconteo, e con il contributo di UBI, presenterà, in alcuni casi per la prima volta, 70 dipinti, sculture, fotografie e installazioni di 35 tra più rappresentativi esponenti dell’arte africana contemporanea, quali Mikidadi Bush, George Lilanga, Esther Mahlangu, Cheri Samba, Seni Camara, Efiaimbelo, Paa Joe, Graeme Williams, Guy Tillim, Ricardo Rangel e altri.

Fin dall'inizio di questo mandato - dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia - abbiamo privilegiato le iniziative culturali di respiro internazionale: l'esperienza della mostra sull'arte africana sarà senza dubbio la più rilevante e affascinante di questo primo scorcio del nostro periodo amministrativo.
Un viaggio emozionante in una delle frontiere artistiche del nuovo millennio e un’occasione imperdibile per alzare lo sguardo della nostra città su quella parte di mondo così tormentata ma così affascinante”.
L'Amministrazione comunale - continua Giacomo Galazzo - è orgogliosa di accogliere questi capolavori, con la storia della loro terra che li accompagna e che ci arricchirà davvero. Per noi questi giorni saranno stimolo per continuare in futuro il nostro percorso culturale, da Pavia al Mondo”.

La rassegna approfondirà il complesso e articolato panorama creativo africano  spesso confinato all’interno di collezioni private e raramente accolto da istituzioni pubbliche. Oggi l’arte africana si muove tra un passato coloniale non ancora superato, un presente postcoloniale dalle molteplici sfaccettature e le rigide leggi del mercato dell’arte; una realtà problematica, ma per certi aspetti estremamente intrigante in forza del nomadismo intellettuale a essa correlato. Come scrive Achille Bonito Oliva, nel suo testo in catalogo, “E’ chiaro che partendo dal nomadismo si arriva naturalmente ad intercettare l’arte africana contemporanea per il fatto che essa è un deposito di spunti, direi anche involontari, di linguaggi che noi abbiamo scremato in maniera laica”.

La nascita dell’arte africana contemporanea può essere fatta risalire alla metà del secolo scorso, quando i vari paesi del continente iniziavano la loro lotta per l’indipendenza dal colonialismo europeo. È in questi anni che si afferma la tecnica della pittura - se non addirittura del disegno - prima confinata a una connotazione meramente decorativa della scultura. È indubbio che le maggiori novità, negli ultimi decenni, siano soprattutto pittoriche. Artisti come Cheri Samba, Lilanga, Ester Mahlangu, Mikidadi Bush, si fanno portavoce di un’arte che è riuscita ad affermarsi in maniera autonoma dagli influssi occidentali e dalla tradizione figurativa autoctona.
Per quanto riguarda la scultura, il panorama si connota per una estrema varietà di forme e tecniche adottate o inventate dagli artisti africani contemporanei - da Seni Camara a Paa Joe, da Simon Dastani a Efiaimbelo - al punto da rendere arduo ogni tentativo di raccoglierle in una prospettiva unitaria.

Un’altra forma di espressione molto usata e molto rappresentata nella mostra di Pavia è quella della fotografia. Nelle sale del Castello Visconteo si esporrà una selezione di scatti d’autore: sia i precursori della fotografia del continente che gli autori d’oggi - da Graeme Williams a Guy Tillim, da Ricardo Rangel a Ousmane Ndiaye Dago - che hanno sviluppato un singolare modo di leggere la realtà e di raccontarla. E' l’immagine di un’Africa che rivendica con orgoglio la differenza delle sue identità, delle sue culture, delle sue tradizioni, del suo passato, così come delle lingue e delle sfortune dei popoli che la compongono.
Catalogo in mostra.
 


CONTINENTE AFRICA. Arte africana contemporanea
Pavia, Castello Visconteo (viale XI Febbraio 35)
24 ottobre - 29 novembre 2015

Inaugurazione: sabato 24 ottobre, ore 11.00

Orari: martedì - domenica, 10.00 - 17.50. Chiuso lunedì (la biglietteria chiude 45 minuti prima)
Biglietti: Euro 4.00
Informazioni: tel. 0382.399770; museicivici@comune.pv.it

WAR IS OVER! - L’Italia della Liberazione nelle immagini dell’U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce

WAR IS OVER!


LItalia della Liberazione nelle

immagini dell’U.S. Signal Corps


e dell’Istituto Luce, 1943-46




A cura di Gabriele D’Autilia

ed Enrico Menduni

 

Formato:21x19
Pagine: 204
Fotografie: 133 a colori e in bianco e nero
Confezione: cartonato
Prezzo: 24,90 euro
 
Il libro accompagna la mostra esposta a Palazzo Braschi (Roma) dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio 2016.

Contrasto pubblica War is over!, il libro in cui i curatori Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni mettono a confronto due diversi sguardi che raccontano la Liberazione in Italia: quello delle fotografie a colori dei Signal Corps dell’esercito americano e quello delle immagini in bianco e nero dei fotografi dell’Istituto Luce, molte delle quali inedite o precedentemente censurate.

La Liberazione dell’Italia durò due anni, dallo sbarco degli angloamericani in Sicilia nel luglio 1943 alla resa dei tedeschi nell’aprile 1945. Questo processo lungo e doloroso fu messo straordinariamente in scena dai due opposti sguardi fotografici dei fotografi dell’Istituto Luce e dei Signal Corps dell’esercito americano. Sguardi che restituiscono due Italie e due diverse guerre e si osservano reciprocamente e che oggi sono per la prima volta messi a confronto e presentati al pubblico, per iniziativa dell’Istituto Luce-Cincecittà e dell’Assessorato alla Cultura-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, in un volume con un ricco apparato critico.
Distruzione di documenti e simboli dell’Italia fascista, Milano, 26 luglio 1943
© Istituto Luce - Cinecittà

 
Il libro, introdotto da testi di Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni, è diviso in diverse sezioni tematiche che raccontano la fine della guerra: pagina dopo pagina le fotografie documentano gli anni della Liberazione attraverso i volti degli sconfitti, il dolore, i monumenti distrutti, ma anche attraverso momenti di vita quotidiani, tra abbracci, divertimenti e attimi di sconforto.

Il racconto dell’Italia che esce da questo duplice sguardo è tragico e glorioso, conosce i toni del coraggio e della sconfitta, della paura e della gioia, della cupa violenza e di una sconfinata voglia di vivere: di un Paese che si accingeva a percorrere i migliori anni del dopoguerra, con la conquista della democrazia, un grande cinema, la ricostruzione, la ricerca del benessere.

 
Il sergente Edna McDonald e il soldato George Savoda
sulla nave che li riporta in patria, 1945.
© National Archives And Records Administration

SYNCHRONICITY, da Lippi a Warhol | Prato, Palazzo Pretorio

SYNCHRONICITY
Contemporanei, da Lippi a Warhol

Museo di Palazzo Pretorio, Prato
25 settembre 2015 | 10 gennaio 2016

Inaugurazione: giovedì 24 settembre 2015 ore 18.30
 Progetto espositivo a cura di Stefano Pezzato

Promosso dal Comune di Prato - Museo di Palazzo Pretorio
 
B1_Andy Warhol_ Portrit of Giuliano Gori_1974

Dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 il Museo di Palazzo Pretorio, a Prato, ospiterà SYNCHRONICITY. Contemporanei, da Lippi a Warhol, un progetto espositivo di Stefano Pezzato, curatore e conservatore del Centro Pecci, promosso dal Comune di Prato – Museo di Palazzo Pretorio, consulenza per l’allestimento di Francesco Procopio.
B2_Maria Mulas, Andy Warhol, 1987 


Nella sua splendida sede rinnovata, il Museo di Palazzo Pretorio accoglierà alcune fra le ricerche artistiche più significative dal secondo dopoguerra: Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft a fianco di Filippo Lippi e Donatello, delle tavole tardogotiche e delle pale rinascimentali, per arrivare, attraverso i secoli, sino all’altana dove sono esposte le opere dell'Ottocento e del Novecento,  là dove terminano le raccolte civiche di Prato (con la considerevole donazione dei gessi di Jacques Lipchitz).



Le opere contemporanee selezionate da Stefano Pezzato sono oltre trenta e si combineranno in una dimensione di "sincronicità" fra il presente e il passato.

M_PISTOLETTO-Venere Maria-Nudo color seppia_1962-1974 


Sarà pubblicato da Pacini Editore un catalogo/guida che documenterà tutte le opere esposte con immagini e apposite note critiche, un saggio introduttivo del curatore sul tema della "sincronicità" fra i contemporanei e la storia, rappresentata nell'occasione da un'ampia selezione di capolavori delle raccolte civiche di Prato.
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1962 


L'esposizione comprenderà opere di:
Marina Abramovic, Vito Acconci, Matthew Barney, Vanessa Beecroft, Martha Colburn, Joseph Cornell, Vittorio Corsini, Marcel Duchamp, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Domenico Gnoli, Dan Graham, Joan Jonas, Yves Klein, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Margherita Morgantin, Maria Mulas, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Lucy+Jorge Orta, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Santiago Sierra, Keith Sonnier, Daniel Spoerri, Johan Van der Keuken, Andy Warhol, Jiechang Yang, Gilberto Zorio.
Filippo LIPPI e Fra DIAMANTE_La Madonna della Cintola, i santi Gregorio, Margherita, Tommaso, Agostino e Tobiolo e l¹Angelo_1456-1465 



Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Comune - 59100 Prato
Info e prenotazioni: Tel. +39 0574 19349961 dal lunedì al venerdì ore 9-18, il sabato ore 9-14
e.mail: museo.palazzopretorio@comune.prato.it
Orario: Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Chiuso per la festività di Natale. La biglietteria chiude alle 18

Murmuris, Atto Due & Il Vivaio del Malcantone | PERFORMATIALTRI


Mercoledì 23 e giovedì 24 Settembre 2015

PERFORMATIALTRI_rassegna per formati in continua definizione

Société Anonyme, Giardino di via della Mattonaia, Limonaia di Villa Strozzi,
Le Murate Caffè Letterario



Arte performativa, teatro, danza e musica danno corpo alla III edizione di Performatialtri_rassegna per formati in continua definizione, in programma mercoledì 23 e giovedì 24 Settembre in vari spazi di Firenze. Il progetto, ideato e organizzato da Il Vivaio del Malcantone, Murmuris, Atto Due e promosso dal Comune di Firenze nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2015, ospita e promuove azioni artistiche fuori formato, pensate e realizzate in spazi non convenzionali: un modo per offrire una prospettiva diversa sui luoghi, cercando di portare alla luce il legame che sussiste tra la città e il suo modo di vivere larte.
Aria di vetro


Performatialtri si vuole collocare nellattualità del contesto urbano e sociale con una serie di proposte che interpretino la contemporaneità attraverso le varie declinazioni dellassenza, trasformando le circostanze e la scarsità in sfida ed opportunità, sapendone cogliere lo stimolo ed utilizzando tutto questo come occasione per proporsi al pubblico in un formato altro da sé.
CandidoW


Apre l’edizione Formati e strategie per la produzione culturale contemporanea, un incontro sul tema della produzione e della sostenibilità culturale, in programma mercoledì 23 alle ore 17.00 presso Le Murate Caffè Letterario, con Claudia Balocchini (Presidente de Il Vivaio del Malcantone, avvocato per il no profit e fundraiser), Cesare Torricelli (pedagogista, regista teatrale, co-fondatore de Il Vivaio del Malcantone), Laura Croce (attrice, cofondatrice del premio In-Box e dell’associazione Murmuris Teatro), Silvano Panichi (direttore di Laboratorio Nove e co-fondatore di Atto Due) e Serena Telesca (CROWDARTS  Founder & CEO). A seguire, alle ore 19.00, la performance Aria di Vetro, di e con Martina Francone e Simone Tecla all’interno degli spazi di Société Anonyme (via Niccolini, 3r) e alle 21.30: Il giardino, nonostante. Sub tegmine fagi (sotto lombra del faggio), con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri in un giardino privato di via della Mattonaia 36.

Il programma prosegue giovedì 24 a partire dalle ore 19.00 alla Limonata di Villa Strozzi con quattro performance: ///Exactly! "You don't have to speak english to enjoy good food” di e con Angela Burico e Primavera Contu; Vanitas - natura morta in azione della coreografa Barbara Stimoli; INIZIALI, un progetto della danzatrice Marta Bellu e RETIRO, una performance della danzatrice Lucia Guarino. A chiudere la serata e la rassegna troviamo The Flamingos, band surf rock composta da Fabio Binarelli, guitar, Simone Morgantini, tenor sax, Piero Spitilli, bass, Simone Tecla, drums.

Artisti: Angela Burico, Barbara Stimoli, Laura Croce, Lucia Guarino, Luisa Bosi, Martina Francone, Primavera Contu, Sandra Garuglieri, Simona Arrighi, Simone Tecla.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, su prenotazione. Per info e prenotazioni: performatialtri@gmail.com oppure tel. 339 3043656 .



PROGRAMMA:

23 Settembre alle ore 17.00
Caffè Letterario - Piazza delle Murate


Formati e strategie per la produzione culturale contemporanea


Un incontro sul tema della produzione e della sostenibilità culturale.
con Claudia Balocchini (Presidente de Il Vivaio del Malcantone, avvocato per il no profit e fundraiser), Cesare Torricelli (pedagogista, regista teatrale, co-fondatore de Il Vivaio del Malcantone), Laura Croce (attrice, cofondatrice del premio In-Box e dell’associazione Murmuris Teatro), Silvano Panichi (direttore di Laboratorio Nove e co-fondatore di Atto Due) e Serena Telesca (CROWDARTS  Founder & CEO)


23 Settembre ore 19.00
Société Anonyme _ Via Niccolini, 3r, ang. via della Mattonaia

Aria di Vetro

di e con: Martina Francone e Simone Tecla

Aria di Vetro indaga la relazione tra danza e musica. Attraverso l'esplorazione del movimento del musicista mentre suona il proprio strumento e l'attenzione alla musicalità del corpo danzante, Simone e Martina compongono un dialogo che invita musica e danza ad unirsi. Le Metamorfosi di Ovidio sono il punto di partenza del lavoro. I performer esplorano la possibilità di cambiare continuamente dimensione, modellando lo spazio e trasformando rapidamente la materia ed i significati.

23 Settembre ore 21.30
Giardino di via della Mattonaia,  36

Il giardino, nonostante. Sub tegmine fagi (sotto l’ombra del faggio)

Ideazione Simona Arrighi e Sandra Garuglieri
Testo originale Magdalena Barile
Con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri
Collaborazione al progetto Francesco Migliorini e Silvano Panichi

Benvenuti nel giardino della libertà e delluguaglianza. Ogni sera 4 attrici/cortigiane si esibiscono al servizio della loro esigente padrona, Madame. In scena le avventure del Candido di Voltaire, giovane ottimista metafisico a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro. In una gara di asservimento volontario le 4 competono per compiacere Madame. Quando Madame viene decapitata nel suo giardino, senza una padrona per cui esibirsi e con un nuovo potere alle porte, le 4 dovranno decidere cosa fare delle loro esistenze.


24 Settembre a partire dalle 19
Limonaia di Villa Strozzi

///Exactly! "You don't have to speak english to enjoy good food"

di e con Angela Burico e Primavera Contu
performance
Durata: 30'

Una cena elegante, il miglior ristorante della città (così dicono) e dei continui, incespicanti, tentativi di comunicare. Le parole si fanno suono e le immagini ne complicano il significato, come traducendo da un linguaggio antico in cui ogni termine, combinato con gli altri, assume un valore differente. Le loro frequenze creano una scena in cui la materia non ha più peso, segnano il confine tra ciò che viene detto e il taciuto, tra la realtà interna e lo spazio al di fuori, tra i luoghi accessibili e le zone proibite. Quante altre realtà sono possibili?

Vanitas - natura morta in azione -

Coreografia, interpretazione e scenografia: Barbara Stimoli 
Musiche: Spacemen3
Consulenza musicale e editing: Spartaco Cortesi, Niccolò Gallio Con il sostegno di Compagnia Arearea - Udine 
Durata: 20'


“Se gli altri si guardassero attentamente, come faccio io, si troverebbero, come me, pieni di vanità e di stupidaggine, disfarmene non posso senza disfare me stesso. Ne siamo tutti impregnati, gli uni e gli altri; ma quelli che se ne accorgono ne sono un popiù esenti, ma non ne sono certo”. Michel de Montaigne – Della Vanità  Giocare con la vanità è giocare con la propria identità, confrontarsi con la transitorietà e la mutevolezza delle cose e delle azioni. Eʼ pensare che in un attimo ci si può trovare in un mondo capovolto. Vanità è specchiarsi con se stessi e con la morte. Vanitas è un memento mori, una natura morta in azione.  Eʼ attraverso le corde che ho voluto rendere la sospensione dellʼidea della morte. La Vanità ci tiene lontani dallʼidea che tutto può finire da un momento allʼaltro. Una vita appesa ad un filo, o ad una corda.
INIZIALI

un progetto di Marta Bellu
in collaborazione col Il Vivaio del Malcantone 
con la partecipazione di I.G. (Irene Galli), A.S (Anaita Safai), E.O. (Edoardo Orofino), F.C.(Francesco Cioppi), L.L. (Laura Lucioli), F.S. (Francesca Sera)
con il supporto di Gabriele Gonzi. 
Il lavoro presentato costituisce un momento di apertura del processo di ricerca.

Performance: Laura Lucioli, Francesco Cioppi, Edoardo Orofino

Iniziali è un complesso di trasformazioni, di energia e di informazioni realizzato in un corpo fisico e mosso dal sentire ossia dall'incorporazione di un input. L'input che abbiamo utilizzato per questo processo fisiologico sulla sensazione sono parole, ovvero inizi, scaturite da libere associazioni da e per il corpo con cui non hanno una relazione di significato ma solo di senso. Ogni inizio è legato ad un iniziale che lo inventa, lo incorpora, lo metabolizza e lo restituisce in qualche forma non predeterminata.

RETIRO

concetto e coreografia: Lucia Guarino
fotografia: Errico di Tenne
musica: DJ PINCHADO (Julio Lozano)
con il supporto di: Indisciplinarte, TerniFestival, DanceMovesCities 2014, MovinUp 2014, Mosè Risaliti, Jacopo Jenna, Luca Camilletti, Il Vivaio del Malcantone, Peer coaching (Teatro della Limonaia Sesto Fiorentino 2014)


La riflessione sviluppa i tre elementi dello spazio: il privato, il pubblico e il momento che intercorre tra i due, il “tuffo” come estremo atto di libertà e coraggio o come accettazione del proprio fallimento. Lincanto è nella sua estetica e lobiettivo è quello di interpretare limmagine del ribaltamento del corpo e della cristallizzazione della spirale dinamica che avviene un attimo prima dello “schianto”. Lattimo dove la bestialità e la ragione, tra vertigine, ritualità e coraggio, si incontrano. RETIRO nasce nel 2014 come primissimo studio al festival di Terni in occasione di Dance Moves Cities 2014 e come vincitore del Bando MOVINUP2014 viene presentato a Buenos Aires presso lo spazio Pata de Ganso.
Il lavoro, inoltre,  ha origine da “Chi cade di testa si alza in piedi” , progetto coreografico di Lucia Guarino e Mosè Risaliti, nato nel 2013 nellambito di Accademia del Vuoto, progetto di formazione per artisti promosso da Il Vivaio del Malcantone in rete con Atto Due e Murmuris.

The Flamingos

The Flamingos play Surf Beat! From Dick Dale to The Ventures, from The Shadows to The Tornados, always surfin on!

Fabio Binarelli, guitar
Simone Morgantini, tenor sax
Piero Spitilli, bass

Simone Tecla, drums

Ouverture TAG, 24 settembre 2015


CARISSIMO PINOCCHIO le illustrazioni di Attilio Mussino| Sabato 26 settembre 2015

Pinocchio
 «C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno»


   Patrizia Asproni
Presidente Fondazione Torino Musei

Enrica Pagella
Direttore Borgo Medievale


hanno il piacere di invitarLa
all'inaugurazione della mostra



Sabato 26 settembre 2015
Ore 11.00


Seguirà lo spettacolo
Pinocchio e Lucignolo nel nuovo paese dei Balocchi

a cura di “TheBA - entra in scena il Museo”

Carissimo Pinocchio. Le illustrazioni di Attilio Mussino
26 settembre 2015 - 14 febbraio 2016

Borgo Medievale Torino
Viale Virgilio 107 - Parco del Valentino
tel.0114431701
borgomedievale@fondazionetorinomusei.it
www.borgomedievaletorino.it

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