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7 luglio 2015

SHAKESPEARE SOTTO LE STELLE - RE LEAR


2 luglio | 27 settembre 2015

SHAKESPEARE SOTTO LE STELLE DI ROMASILVANO TOTI GLOBE THEATRE

Direzione artistica Gigi Proietti

16 luglio al 2 agosto ore 21.15

RE LEAR



RE LEAR ®MarcoBorrelli 

Laboratorio e regia di Daniele Salvotraduzione di Emilio Tadini Prodotto da Politeama Srl


Spetta a noi il peso di questi tristi tempi.
Dobbiamo dire ciò che sentiamo dentro
e non perché siamo costretti a dirlo.
Il più vecchio di noi ha sofferto
Noi che siamo giovani
non vedremo mai così tante cose
e non vivremo certo tanto a lungo.      
W. Shakespeare
Lear è un leggendario sovrano della Britannia, vissuto alcuni secoli prima di Cristo che, vicino alla vecchiaia, decide si dividere il suo regno tra le figlie e i mariti, pur mantenendo la sua autorità regale. E' la tragedia dei padri incapaci di capire i loro figli, padri che sono ciechi di fronte all'adulazione dei figli che li vogliono ingannare e ciechi di fronte alla devozione dei figli che invece li amano. Lear pagherà i suoi "errori politici" a caro prezzo: non riconoscerà l'affetto e la sincerità di Cordelia e affiderà il potere nelle mani sbagliate con effetti distruttivi.
Sino a quel momento Lear aveva potuto dettare leggi e norme. Improvvisamente la sua vita viene sconvolta da un'esperienza che lo pone non dal punto di vista del dominatore ma del dominato. Lear si rifugia così in una sorta di "seconda infanzia" che gli procura un'innocenza che rende ancora più crudeli le azioni delle due figlie Goneril e Regan e nel momento in cui finalmente inizia a dire la verità viene considerato pazzo. Molti elementi di questo testo naturalmente fanno pensare alla nostra società e alle sue discutibili consuetudini: si tratta di un analisi puntualissima del Potere e dei suoi effetti sulla psiche umana. La lente deformante dell'ego e del dominio acceca gli occhi del sovrano e del politico e lo spinge al più totale isolamento affettivo. 
Per non distrarre lo spettatore dal lavoro sull'interiorità di questi straordinari personaggi, ho pensato di sottrarre quanto più possibile elementi decorativi, effetti e trovate registiche per giungere ad un'essenzialità e nitidezza interpretativa quanto mai necessaria, a mio avviso, alla messinscena di questo testo. Grazie all'utilizzo di una scenografia davvero essenziale, l'azione viene trasferita su un piano interiore, con momenti privatissimi e tesi, di un'emotività fortissima, pura ed arcaica. Gli elementi naturali dominano :  la pioggia, i tuoni e i lampi sono metafora della condizione interiore dei personaggi rispecchiandone l'emotività tormentata.  Si tratta di un lavoro "sperimentale", low budget, frutto di un laboratorio rivolto a giovani artisti (con l'eccezione di due attori di grande esperienza come Graziano Piazza e Francesco Biscione, nei due ruoli principali)  ma non cercate in questa occasione elementi performativi o di ricerca visiva accattivante: non è mia intenzione e non è questa la sede giusta. Intendo invece qui lavorare esclusivamente sull'interpretazione e sulla direzione degli attori, cercando di avvicinarmi al cuore del mistero di questo meraviglioso testo, confrontandomi con umiltà con le grandi interpretazioni del passato, che non vanno dimenticate o rinnegate. In questo percorso ci guidano la follia, l'innocenza,la ricerca, l'energia, la dolcezza e la determinazione propria dei giovani. La realtà degli uomini del 2000 ha necessità assoluta di Poesia, rispetto, correttezza, professionalità, solidarietà, dolcezza, precisione ed artigianato. In questo piccolo e sfortunato Paese, fatto di consorterie, esperti politicanti, specialisti e marionette senz'anima forse, anche solo per una sera, non sarà una colpa essere ancora giovani.     
                                                                                                                                             Daniele Salvo 

Interpreti
(in ordine alfabetico)
                                                                 
Edmund
Gloucester      
Il duca di Cornovaglia
Re di Francia -medico 
Cordelia
Duca di Albany
Primo cavaliere - un servo                
Conte di Kent
       Edgar
Goneril          
                               Capitano - Cavaliere        
Fool                    
   King  Lear           
Regan
Duca di Borgogna  - Curan 
Oswald                       
Figuranti
  

IVAN ALOISIO
FRANCESCO BISCIONE
MARCO BONADEI  
FEDERIGO CECI
MIMOSA CAMPIRONI
SIMONE CIAMPI   
CLIO CIPOLLETTA
ELIO D' ALESSANDRO
PASQUALE DI FILIPPO  
 MARCELLA FAVILLA 
FRANCESCA MÀRIA
SELENE GANDINI           
GRAZIANO PIAZZA  
SILVIA PIETTA  
 TOMMASO RAMENGHI
GIULIANO SCARPINATO            
FRANCESCO BRUNORI, RUGGERO CECCHI, NICOLA DE SANTIS, GIUSEPPE DE SIATO, PIERO GRANT, FRANCO MARIA ROCCO, FRANCESCO SILELLA


SCENE E COSTUMI      
Silvia Aymonino
assistente ai costumi  Vera Pierantoni Giua

MUSICHE
Marco Podda

DISEGNO LUCI
Umile Vainieri

PROGETTO FONICO
Franco Patimo
IMMAGINI VIDEO
Indyca
COLLABORATORE AI MOVIMENTI
Antonio Bertusi
ASSISTENTE ALLA REGIA
Alessandra Puliafico
COACH  ATTORI


Melania Giglio

6 luglio 2015

ADI DA SAMRAJ - L'ASCESA DI ORFEO


Museo Nazionale del Bargello
Firenze - Via del Proconsolo, 4
Adi Da Samraj

L’ASCESA DI ORFEO
Fra e Oltre Rappresentazione e Astrazione
9 luglio – 11 ottobre 2015 


Adi Da Samraj - La Discesa Spirituale della Bicicletta si Trasforma in Seconda Nascita del Volo: Sesta Parte – VII, da Orfeo Uno
2007, 2015 – Lacca su alluminio, 196 x 302 cm




issot > a cura di Cyrille Sciama > 26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016 > Roma, Chiostro del Bramante


James Tissot
a cura di Cyrille Sciama
26 settembre 2015 – 21 febbraio 2016
Roma, Chiostro del Bramante

James Tissot, The Gallery of HSM Calcutta (Portsmouth), 1876 ca, Oil paint on canvas, UK, Londra, Tate © Tate, London 2015


Per la prima volta in Italia, l’attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902).

Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, hanno fortemente creduto nella necessità di presentare al pubblico italiano un artista ancora poco celebrato.

In mostra 80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda.


5 luglio 2015

COMMENTA LA FOTO


  1. Niels Bohr and Albert Einstein debating quantum theory at Ehrenfest's home in Leiden (December 1925)

3 luglio 2015

TURISTI IN GIALLO

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Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Santo Piazzese, Francesco Recami, Gaetano Savatteri

Turisti in giallo


2015
La memoria n. 1005
368 pagine
EAN 9788838933769
In libreria da giovedì 2 luglio
Formato e-book: epub
Protezione e-book: acs4
14,00 euro
9,99 euro

I personaggi letterari non si fermano mai. Sei intrighi estivi per gli investigatori di casa Sellerio.
 
Il delitto ama viaggiare. Anzi, da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie in poi, il crimine quando si mescola con lo sradicamento del viaggiatore offre pagine gialle di accresciuto mistero, frutta più elaborate costruzioni di intreccio. Le piste sbiadiscono, i moventi diventano più confusi, più ingarbugliati gli enigmi quando vengono da lontano con i turisti.
Una vetta valdostana ha inghiottito per sempre uno scalatore: Rocco Schiavone, il poliziotto romano creato da Antonio Manzini con un cuore tenero sotto strati di scuro, deve salire dove mai vorrebbe per vedere la montagna assassina. Petra Delicado, barcellonese e femminista ispettrice inventata da Alicia Giménez-Bartlett, scopre da dove viene il corpo della prostituta abbandonata in un fosso. L’eroe dello scrittore Gaetano Savatteri si chiama Lamanna ed è un giornalista disoccupato; costretto a fare da guida turistica gli capita una strana coppia, un attempato signore con la sua giovanissima compagna straniera. Francesco Recami, con la sua penna, manda il pensionato della serie Casa di ringhiera a Firenze: caldo e confusione per un ricorrente thriller degli equivoci. Al tempo in cui ancora si coniavano le lire, Santo Piazzese trova un nuovo inghippo per il suo professor La Marca; sono venuti due scienziati americani per un seminario di biologia, ma di che molecole si occupano per davvero? Massimo, il barrista del BarLume, è in montagna con la fidanzata poliziotta; Marco Malvaldi, il suo autore, gli mette tra gli scarponi un rompicapo.
Gli autori di Turisti in giallo sono tra gli scrittori che più hanno rinnovato il poliziesco in questi anni. Un successo letterario che trova le sue basi nella personalità umana che resta impressa dei loro investigatori e nell’ambientazione insolita, quasi eccentrica, in cui si muovono. E nel racconto giallo, genere delicato e prezioso da costruire di cui Sellerio ha con questa antologia completato la nona raccolta a tema, questi caratteri risaltano nella loro pienezza.
Alicia Giménez-Bartlett
Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado. I romanzi della serie sono stati tutti pubblicati nella collana «La memoria» e poi riuniti nella collana «Galleria». Ha anche scritto numerose opere di narrativa non di genere, tra cui: Una stanza tutta per gli altri(2003, 2009, Premio Ostia Mare Roma 2004), Vita sentimentale di un camionista (2004, 2010),Segreta Penelope (2006), Giorni d’amore e inganno (2008, 2011), Dove nessuno di troverà (2011, 2014) e Exit (2012). Nel 2006 ha vinto il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 il Raymond Chandler Award del Courmayeur Noir in Festival.

Marco Malvaldi
Marco Malvaldi (Pisa, 1974), di professione chimico, ha pubblicato con questa casa editrice i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2015, salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di milioni (2012) eArgento vivo (2013).
Antonio Manzini
Antonio Manzini, attore e sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra dei criceti. La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui è seguitoLa costola di Adamo (2014) e Non è stagione (2015). Ne fanno parte anche i racconti presenti nelle antologie poliziesche Capodanno in giallo, Ferragosto in giallo e Regalo di Natale, pubblicate da questa casa editrice.
Santo Piazzese

Santo Piazzese, biologo, è nato a Palermo, dove vive e lavora. Con questa casa editrice ha pubblicatoI delitti di via Medina-Sidonia (1996), La doppia vita di M. Laurent (1998) e Il soffio della valanga(2002), tutti raccolti anche nel volume della collana «Galleria» Trilogia di Palermo (2009), e Blues di mezz'autunno (2013).

2 luglio 2015

L'ARTISTA IMPAGINATO. Dialoghi intorno ai cataloghi d'arte | PAOLO GRASSINO INCONTRA ALBERTO ZANCHETTA


 




Dialoghi intorno ai cataloghi d'arte
a cura della Biblioteca d'Arte Fondazione Torino Musei
3 giugno - 7 luglio 2015 | ore 18
Sala 1 GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino



Che cos'è oggi un catalogo d'arte? Il prodotto editoriale di una mostra? Uno strumento di marketing? Uno studio analitico del lavoro di un artista? E che cos'è, invece, un libro d'artista? A questi interrogativi si propone di rispondere il ciclo di 6 incontri a ingresso libero organizzato dalla Biblioteca d'Arte della Fondazione Torino Musei.
Ciascun appuntamento affianca all'artista coinvolto il curatore del volume in oggetto, oppure un relatore esperto dell'artista stesso. Il progetto è curato da Stefania Audisio.



Ultimo appuntamento
Martedì 7 luglio ore 18
Paolo Grassino incontra Alberto Zanchetta


La discussione si sviluppa intorno al catalogo della mostra delle opere di Grassino Magazzinoscuro a cura di Alberto Zanchetta, allestita al MAC di Lissone dal 7 marzo al 
24 maggio 2015.






Gli incontri si svolgono in Sala 1 GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31 - Torino 
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Per informazioni:
Biblioteca d'Arte Fondazione Torino Musei
via Magenta 31, Torino 
tel. +39 0114429532 - 0114429585

1 luglio 2015

NUTRIRE L'IMPERO | alimentazione nell'antica Roma

NUTRIRE L’IMPERO.
STORIE DI ALIMENTAZIONE DA ROMA E POMPEI
Museo dell’Ara Pacis
2 luglio - 15 novembre 2015


 La mostra, ideata in occasione dell’EXPO 2015, racconta il mondo dell’alimentazione
in età imperiale quando, intorno al bacino del Mediterraneo,si avviò la prima “globalizzazione dei consumi”





Cosa e come mangiavano gli antichi romani? Come trasportavano migliaia di tonnellate di provviste dai più remoti angoli della terra? Come facevano a farle risalire lungo il Tevere fin nel cuore della città? E come le conservavano durante tutto l'anno? A queste e a tante altre curiosità risponderà la mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei” ospitata dal Museo dell’Ara Pacis di Roma dal 2 luglio al 15 novembre 2015 che traccerà un affresco complessivo sull’alimentazione nel mondo romano grazie a rari e prestigiosi reperti archeologici, plastici, apparati multimediali e ricostruzioni.

L’esposizione, ideata in occasione dell’EXPO 2015, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Assessorato a Roma produttiva e Città Metropolitana e da EXPO con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e della Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, di nuovo insieme a 25 anni di distanza dalla fortunata esperienza della mostra Riscoprire Pompei (1993). L'ideazione e il coordinamento scientifico sono di Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini. Ricostruzioni multimediali e catalogo (con testi di C. Parisi Presicce, M. Osanna, E. Lo Cascio, F. Coarelli, P.Arnaud, C. Virlouvet, S. Keay, P. Braconi, C. Cerchiai, G. Stefani, M. Borgongino, M.P. Guidobaldi, A. Lagi) sono a cura di l'Erma di Bretschneider.

A seguito della pax romana, intorno al bacino del Mediterraneo si determinò quella che oggi chiameremmo la prima “globalizzazione dei consumi" con relativa "delocalizzazione della produzione" dei beni primari. In età imperiale i romani bevevano in grandi quantità vini prodotti in Gallia, a Creta e a Cipro, oppure, se ricchi, i costosi vini campani; consumavano olio che giungeva per mare dall’odierna Andalusia; amavano il miele greco e soprattutto il garum, il condimento che facevano venire dall'Africa, dall'Oriente mediterraneo,  dal lontano Portogallo, ma anche dalla vicina Pompei. Ma, soprattutto, il pane che mangiavano ogni giorno era un prodotto d'importazione, fatto con grano trasportato via mare su grandi navi dall'Africa e dall'Egitto.

Il percorso espositivo ripercorre le soluzioni adottate dai romani per il rifornimento e la distribuzione del cibo, con i mezzi di trasporto via terra e soprattutto lungo le rotte marine.  Si affrontano, inoltre, i temi della distribuzione "di massa" e del consumo alimentare nei diversi ceti sociali in due luoghi per molti versi emblematici: Roma, la più vasta e popolosa metropoli dell'antichità, e l’area vesuviana, con particolare riguardo a Pompei, Ercolano e Oplontis, fiorenti centri campani.

Il visitatore è introdotto al tema del movimento delle merci da una grande carta del Mediterraneo realizzata con tecnica cinematografica. Qui si animeranno i principali flussi alimentari dei beni a lunga conservazione - grano, olio, vino e garum - e si visualizzano le rotte marine dai porti più grandi del Mediterraneo, Alessandria e Cartagine. In questa prima sezione è anche affrontato il problema della lavorazione degli alimenti primari, della loro confezione in anfore caratteristiche per ogni prodotto, dell'immagazzinamento e della distribuzione del cibo.

Nella seconda sezione le merci arrivano a Roma e a Pompei attraverso i porti di Pozzuoli e di Ostia. Qui è presentata la ricostruzione in grafica digitale del porto di Traiano, con i risultati inediti degli scavi recentissimi condotti dalla Soprintendenza di Ostia e dall'Università di Southampton per la ricostruzione del complesso portuale romano.

Chiude questa parte della mostra il tema della grande distribuzione gratuita dei beni principali di sostentamento ai cittadini romani adulti, la plebe urbana e romana alla quale era riconosciuto un privilegio unico: quello di condividere i beni della conquista, dapprima solo grano, ma dal III secolo d.C. anche olio, vino e carne.

La terza sezione illustra il consumo delle merci e dei prodotti alimentari che poteva avvenire sia in luoghi pubblici, come le popinae e i thermopolia, gli antichi "bar" o "tavole calde" in cui romani e pompeiani consumavano il "cibo di strada", sia nei raffinati triclinia (sale da pranzo in cui i commensali mangiavano stando semidistesi su tipici lettini da banchetto) del ceto abbiente. Esposizioni di resti di cibo da Ercolano aiuteranno a comprendere la qualità dei consumi in un ricco centro campano.
Grazie al contributo scientifico e ai prestiti provenienti da Pompei, Ercolano e Oplontis, sarà possibile ammirare corredi da tavola provenienti sia da contesti di estrema ricchezza - come il cosiddetto "tesoro di Moregine",  un completo da tavola in argento di ritorno da cinque anni di esposizione al Metropolitan Museum di New York – sia raffinate suppellettili in ceramica, in vetro e in bronzo, sia infine il vasellame utilizzato in contesti quotidiani più popolari.

Due approfondimenti concludono la mostra: uno dedicato ai diversi alimenti consumati in epoca romana con la loro diffusione e il relativo prezzo (esemplificato dalla preziosa testimonianza dell'Edictum de pretiis rerum venalium dell'imperatore Diocleziano, il più famoso dei "calmieri" dell'antichità) e uno dedicato alla "filosofia del banchetto", laddove l'amore profondo per la vita e la festa alimentare che la celebra si mescola con la malinconica consapevolezza della fugacità di ogni piacere.




Mostra
Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei 

Luogo
Museo dell’Ara Pacis, Lungotevere in Augusta, Roma

Apertura al pubblico
2 luglio – 15 novembre 2015
Tutti i giorni dalle ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Info Mostra
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.arapacis.it, www.museiincomuneroma.it
Twitter: @museiincomune #Nutrirelimpero

Promossa da
Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assessorato a Roma produttiva e Città Metropolitana ed EXPO

Cura scientifica di

Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
Ideazione e coordinamento scientifico

Claudio Parisi Presicce e Orietta Rossini


Ricostruzioni multimediali e catalogo
L’Erma di Bretschneider






Biglietti
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra € 17 intero, € 13 ridotto
Solo mostra € 11 intero, € 9 ridotto




YELLOW – IL FUTURO DELL’ARTE ONLINE – PROJECT ROOM V EDIZIONE


Primo Piano LivinGallery Progetti & Servizi interdisciplinari per l’Arte Contemporanea
YELLOW
Il futuro dell’Arte Contemporanea online

A cura di Dores Sacquegna
Online dal 4 LUGLIO al 12 AGOSTO  2015  
Galleria in 3D e catalogo





Indagare l’uso e il significato espressivo dei colori nell’arte contemporanea è l’obiettivo principale di questa serie di eventi interattivi in 3D  prodotti da PPLG e curati da DORES SACQUEGNA. Ciascuna Project Room ospita un colore della scala cromatica.    
                
Questo nuovo appuntamento alla quinta edizione (di cui le precedenti sono state il rosso, il blu, il bianco e nero e il rosa) è allestito nella galleria online visitabile  dal 4 LUGLIO 2015  24/24h sul sito della PRIMO PIANO LIVINGALLERY. La simulazione online e le opere allestite sui muri  permettono una visione reale dello spazio architettonico che le ospita.           


Il visitatore/navigatore può attraversare gli spazi con il mouse e interagire con le opere e di pittura, fotografia e mix media di giovani talenti e artisti internazionali. Questo esperimento virtuale permette una facile fruizione delle opere d’arte sia per adulti che per i ragazzi.

È propedeutica per conoscere attraverso il colore i significati simbolici, concettuali dell’arte contemporanea. Nella virtual gallery ogni opera ha una sua scheda tecnica visibile nel momento in cui si clicca sull’opera. La si può ingrandire, vedere il nominativo dell’artista e la sua provenienza, il titolo dell’opera, la tecnica utilizzata e persino la quotazione. Questo metodo  accorcia le distanze tra la galleria fisica e il mondo. Oggi sono tanti i collezionisti che acquistano opere online, basandosi ovviamente anche sulla reputazione della galleria che li ospita.  

In questa edizione gli artisti invitati si sono ispirati al significato simbolico, esoterico, spirituale, e persino caratteriale del colore giallo.  

Alchimia e pietre filosofali nelle fotografie di D&S,  terre emerse e fiumi dorati nelle fotografie di GERARD FRANCES,  ritratti di donne in gomma bicromata su legno di MASSIMO ATTARDI alle donne in kimono e yukata del giapponese BUNGO MORITA e ai ritratti di ASTOLFO FUNES. Dalle immagini underground e pop di ANDREA MATTIELLO,   COR FAFIANI e ANDRIA SANTARELLI, alle illustrazioni di HYE SU LEE e FIE TANDERUP. Dai fantastici paesaggi urbani irradiati di luce di RIE SUDO ai riflessi di GIOVANNI LAMORGESE e ai mix media di KATARINA NORLING.  Primo Piano LivinGallery con le Project Room, continua la sua missione di propaganda delle opere degli artisti che collaborano con la galleria, facendo emergere talenti e creando connessioni tra l’Italia e il resto del mondo.

ARTISTI IN MOSTRA:
Massimo ATTARDI|Italia; D&S|Italia; Cor FAFIANI |Olanda; Gerard FRANCES|Francia; Astolfo FUNES |Venezuela; Giovanni LAMORGESE|Italia; Hey Su LEE|Korea del Sud; Andrea MATTIELLO|Italia; Bungo MORITA|Giappone; Katarina NORLING|Svezia; Andria SANTARELLI|Francia; Rie SUDO|Giappone; Fie TANDERUP|Danimarca.


MILANO, TRIENNALE | La fotografia di Giovanni Gastel





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AFIP INTERNATIONAL
LA PRIMAVERA DELLA FOTOGRAFIA


GIOVEDÌ 16 LUGLIO 2015, ore 19.00
GIOVANNI GASTEL E GIUSEPPE DI PIAZZA
ALLA TRIENNALE DI MILANO
LE LECTIO MAGISTRALIS
DEI PIÙ IMPORTANTI FOTOGRAFI ITALIANI


Le Lectio Magistralis sono organizzate dall’AFIP International - Associazione Fotografi Italiani Professionisti in collaborazione con CNA Professioni



Quale strada sta prendendo la fotografia? Quali sfide deve affrontare nell’epoca della moltiplicazione indiscriminata delle immagini, della facilità di sofisticazione, della diffusione virale incontrollata? Domande a cui risponde Giovanni Gastel (Milano, 1955), tra i più importanti fotografi  di moda italiani, protagonista dell’appuntamento conclusivo con le Lectio Magistralis promosse da AFIP International – l’Associazione Fotografi Italiani Professionisti di cui è presidente, in programma alla Triennale di Milano giovedì 16 luglio, alle ore 19. Nel corso di un dialogo che lo vede a tu per tu con Giuseppe Di Piazza (Palermo, 1958), giornalista e fotografo, già direttore di magazine di successo come Sette e Max.

Titola La Rinascita della Fotografia la chiacchierata tra Gastel e Di Piazza: un racconto al futuro, il loro, che partendo dalle rispettive esperienze professionali punta a tracciare una rotta possibile per orientarsi nel sempre più caotico oceano dell’immagine. Proponendo codici, linguaggi e dinamiche virtuose, metodi e filosofie per restituire al mestiere del fotografo una forza e una dignità che la velocità del mondo dell’informazione, oggi, mette a volte in difficoltà.

Il futuro, però, si basa su solide fondamenta. Quelle di un percorso artistico e umano di grande fascino: nel corso della serata l’attore Giorgio Ginex leggerà in anteprima esclusiva alcuni brani tratti da Un eterno istante, l’autobiografia di Giovanni Gastel in uscita il 15 settembre per Mondadori.
Anche quest’ultima Lectio magistralist verrà trasmessa in diretta streaming all’indirizzo  http://www.afipinternational.com.
 
L’iniziativa Lectio magistralis di fotografia e dintorni è promossa da AFIP International e CNA Professioni, realizzata in collaborazione con La Triennale di Milano, il Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XII secolo di Roma, GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale), Milano Photofestival e con il contributo di Epson, Canon, Nikon.
Oltre a ciò, l’attività dell’AFIP International si concretizza con una serie di eventi, quali conferenze, mostre e un blog (http://afiponline.blogspot.it) dove verranno segnalati gli eventi più interessanti e saranno discussi i temi e gli argomenti legati alla fotografia e alla professione.

L’AFIP nasce nel 1960 da un gruppo di fotografi e vede tra i primi associati Aldo Ballo, Davide Clari, Giancolombo, Mario Dainesi, Gianni Della Valle, Luciano Ferri, Gian Greguoli, Edoardo Mari, Paolo Monti, Alfredo Pratelli, Italo Pozzi, Gian Sinigaglia, Fedele Toscani e Roberto Zabban, col proposito di rinnovare tecnicamente e culturalmente il mestiere della fotografia, difendendo la libera professione, rivolgendosi soprattutto alla produzione industriale e pubblicitaria, alla moda, all’editoria.

Il nuovo direttivo dell’AFIP International è composto da Giovanni Gastel (presidente), Alfredo Pratelli (presidente onorario), Giuseppe Biancofiore (vicepresidente), Andreas Ikonomu (segretario), Sauro Sorana (tesoriere), Antonio Mecca (portavoce), Debora Barnaba, Silvia Bottino, Gianluca Cisternino, Roberto Ghislandi, Annalisa Mazzoli, Marirosa Toscani Ballo, Giovanni Mereghetti.
 
 
Note biografiche
Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955, da Giuseppe Gastel e da Ida Visconti di Modrone, l'ultimo di sette figli. Negli anni Settanta avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato mentre un'occasione importante gli viene offerta nel 1975-76, quando inizia a lavorare per la casa d'aste Christie's.
La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Dopo la comparsa dei suoi primi still-life sulla rivista Annabella, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e poi, grazie all'incontro con Flavio Lucchini, direttore di Edimoda, e Gisella Borioli, alle riviste Mondo Uomo e Donna.
Il suo impegno attivo nel mondo della fotografia lo avvicina anche all'Associazione Fotografi Italiani Professionisti, di cui è stato presidente dal 1996 al 1998. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d'arte contemporanea Germano Celant.
Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller.
Nel 2002, nell'ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l'Oscar per la fotografia. Attualmente è Presidente dell'Associazione Fotografi Italiani Professionisti e membro permanente del Museo Polaroid di Chicago.
 
Giuseppe Di Piazza (Palermo, 1958). Comincia la sua carriera a L’Ora di Palermo, allora diretto da Nicola Cattedra. Giornalista professionista dal 1984, in quell’anno si trasferisce a Roma per lavorare alla rivista Cooperazione del Ministero degli Esteri. Nel 1985 partecipa alla nascita del quotidiano Reporter, diretto da Enrico Deaglio. Nel 1986 passa a Il Messaggero, dove resta per quindici anni passando da capocronista a caporedattore della pagina Interni e Giudiziaria, poi come editorialista e infine caporedattore centrale.
Nel 2000 mi trasferisce a Milan, come vicedirettore della multimedialità di Rcs MediaGroup, il cui responsabile è Pietro Calabrese. Nel 2001 diventa direttore dei contenuti di Hdpnet, la società multimediale del gruppo.
Nel 2002 gli viene affidata la direzione di AGR, l’agenzia di stampa radiofonica e digitale di Rcs. Nel 2003 diventa direttore del mensile Max. Dal 2007 fino al 2012 ha diretto il settimanale Corriere della Sera Magazine, poi ritornato al suo nome originario di Sette il 26 novembre 2009. Dal marzo 2012 è al Corriere della Sera come responsabile del sistema Corriere Innovazione. Insegna al Master in giornalismo presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM. Nel 2011 esordisce come fotografo con la mostra Io non sono padano, nel 2012 ha pubblicato il primo romanzo I quattro canti di Palermo (Bompiani). Nel 2013 è uscito il nuovo romanzo Un uomo molto cattivo (Bompiani) e l’e-book Fango – La doppia morte di un uomo perbene nella collana I Corsivi del Corriere della Sera.
 
Giorgio Ginex (Novara, 1963). Debutta alla fine degli Ottanta in teatro, presto misurandosi con il cinema (è protagonista del Fondovalle di Paolo Poloni, in concorso a Locarno) e con il piccolo schermo, interpretando diversi ruoli in fiction di successo. Viene diretto da Luca Ronconi per produzioni del Teatro Stabile di Torino e del Piccolo Teatro di Milano; si avvicina alla radio: lavorando prima per Play Radio del Gruppo RCS–Corriere della Sera e dal 2009 per RTL 102.5.

Lectio Magistralis di Fotografia e dintorni
Triennale di Milano (viale Alemagna 6)
Da giovedì 7 maggio a giovedì 16 luglio 2015, ore 19.00
Ingresso gratuito (fino esaurimento dei posti)
 

PREMIO GIORGIO FALETTI ad Asti domenica 5 luglio





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ASTI, PIAZZA CATTEDRALEDOMENICA 5 LUGLIO 2015, ORE 21.30SERATA DI GALAPREMIO GIORGIO FALETTI

Special guest:
Luciana Littizzetto, Omar Pedrini, Nicolas Vaporidis, Danilo Amerio, Nino Formicola. Conduce Dario Cassini.
Durante l’evento si terrà la consegna dei riconoscimenti, ai vincitori della prima edizione
del Premio Giorgio Faletti.
 
 
Domenica 5 luglio alle 21.30 si terrà ad Asti in piazza Cattedrale la serata di Gala della prima edizione del Premio Giorgio Faletti, un omaggio a un grande artista da parte della sua città natale a un anno dalla scomparsa, oltre che un’occasione per celebrare il suo genio e la sua inesauribile creatività. L’evento è inserito nel calendario di Asti Musica.
Sul palco si alterneranno ospiti speciali come Luciana Littizzetto, Omar Pedrini, Nicolas Vaporidis, Danilo Amerio e Nino Formicola per una serata di parole, musica e sorprese. Durante l’evento saranno consegnati cinque premi ad altrettanti “esordienti” che si sono distinti nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella comicità e nello sport, tutti ambiti nei quali Giorgio si è cimentato con successo. Il comitato scientifico è composto da Fausto Brizzi, Dindo Capello, Severino Cesari, Massimo Cotto ed Enzo Iacchetti.
Questi i 5 vincitori del Premio Giorgio Faletti, che saranno sul palco di Piazza Cattedrale domenica 5 luglio:
Sezione cinema: Niccolò Ammaniti per il documentario “The good life”. Il celebre scrittore debutta alla regia raccontando la vita di tre italiani che in India hanno trovato una nuova esistenza.
Sezione letteratura: Emanuele Trevi. Critico letterario e saggista, si è affacciato con successo sul mondo della narrativa
Sezione musica: Amara. La giovane toscana (vero nome Erika Mineo) si è distinta nell’ultima edizione di Sanremo
Sezione comicità: Le Scemette. Ensemble comico tutto al femminile, si è distinto in numerosi festival della comicità, arrivando anche a calcare lo storico palcoscenico di Zelig. Le Scemette sono Rossana Carretto, Alessandra Ierse, Laura Magni, Cinzia Marseglia, Viviana Porro Nadia Puma e Alessandra Sarno
Sezione sport: in via di definizione
A condurre la serata Dario Cassini, attore comico dalla verve irresistibile, noto al grande pubblico per le sue numerose partecipazioni a Zelig, Colorado, Le iene e Maurizio Costanzo Show.
I biglietti (20 euro + diritti di prevendita) sono disponibili presso il teatro Alfieri e le abituali prevendite di Asti Musica. Per informazioni e prenotazioni: 0141.399057/399040  
Asti, luglio 2015
 
Premio Giorgio Faletti - Prima edizione
Serata di gala: domenica 5 luglio 2015, ore 21.30