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22 marzo 2017

ARTE A COLLE VAL D'ELSA "LA VIA DEL VETRO"

Museo del Cristallo, Colle di Val d’Elsa (Si)
8 aprile – 27 agosto 2017
SILVIO VIGLIATURO
La via del vetro
Silvio Vigliaturo, Amanti sereni, 2017, scultura in vetro, cm. 85x35

A cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano
Inaugurazione: sabato 8 aprile, ore 18.00
Sculture oltre la semplice tridimensionalità plastica, alleanza tra masse e colori, riverberi e trasparenze. Il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa (Si) ospita “La via del vetro” di Silvio Vigliaturo,
Silvio Vigliaturo, Vibrazioni marine, 2016, scultura in vetro, cm. 68x52

artista e maestro del vetro riconosciuto a livello internazionale.
La mostra, a cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano, è promossa dal Museo del Cristallo e da ODE Oesum Digital Exhibition, con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa e della sezione italiana dell’AIAP Unesco, nonché di alcuni dei musei in cui Vigliaturo ha esposto in passato:
Silvio Vigliaturo, Angeli e Diavoli, Il critico, 2016, scultura in vetro,  cm. 72x25

Erezt Israel Museum di Tel Aviv, Hsinchu City Glass-Museum, Museo dell’Arte Vetraria Altarese, Museo Civico di Sansepolcro, Muzeum Karkonoskie di Jelenia Gora, OMA Orlando Museum of Art.

Silvio Vigliaturo, Maternità, 2016, scultura in vetro, cm. 224x40, particolare.jpg
 
“La via del vetro” è il riferimento al percorso cheha portato Silvio Vigliaturo dallo studio-bottega di Chieri (To) ai principali musei d’arte vetraria in Europa, Asia e Stati Uniti. In mostra, oltre venti sculture di grandi dimensioni: una sequenza di corpi e di volti dai lineamenti essenziali e  arricchiti dalla flessuosità del segno. Il segno trova nella scultura una naturale destinazione, sorprendendo per le infinite possibilità di traduzione tridimensionale. Le tematiche trattate dall’artista – spiega Francesca Mirabelli Giordano – sono attuali «perché connaturate alla specie umana e alla sua evoluzione: maternità,

Silvio Vigliaturo, Maternità, 2016, scultura in vetro, cm. 224x40

musica, mescolanza. In ciascuno degli aspetti, l’artista fa rivivere allegoricamente un’idea della complessità sociale escatologicamente positiva, in quanto finalizzata ad una sintesi creativa; una sorta di processo dialettico hegeliano, che vede nella sintesi il superamento dei contrari ed il conseguimento di un risultato evolutivo: nella musica, l’armonia; nella maternità, la nuova vita; nella mescolanza, quell’intreccio etnico-culturale che caratterizza le società nuove, in un costante riproporsi anche dell’antico».

Silvio Vigliaturo, Il Generale, 2016, scultura in vetro, cm. 234x107
 
Il percorso espositivo è completato da un video sul lavoro dell’artista, realizzato da Piero Muscari Comunicazione.
La personale sarà visitabile da martedì a domenica ore 10.00-13.30 e 14.00-18.30, chiuso il lunedì. Ingresso Euro 4.00, ridotto Euro 2.50. Accesso gratuito in occasione del vernissage. Catalogo Priuli & Verlucca, 2017.
Per informazioni: tel. 0577 924135, info@museodelcristallo.it, www.museodelcristallo.it 
Per approfondimenti sul lavoro di Silvio Vigliaturo: info@silviovigliaturo.it, www.silviovigliaturo.it

Silvio Vigliaturo, Angeli e Diavoli, L'attore, 2016, scultura in vetro e oro, cm. 83x24


Silvio Vigliaturo (Acri, 1949) è artista e maestro del vetro. Dalle prime esposizioni, nel ‘77, sino alla partecipazione alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, il percorso artistico di Vigliaturo si presenta in costante evoluzione. Il disegno, il dipinto, il vetro, l’acciaio, la terra cotta sono tutti trattati allo stesso tempo come materia e come scelta ideologica. Grazie alla mescolanza delle tecniche, l’orizzonte delle esperienze di Vigliaturo si dilata e apre la strada a una visione originale e inedita. L’approccio che l’artista adotta nel lavorare il vetro è derivato dalla sua instancabile attività pittorica. Il forte impatto visivo delle sue opere nasce dalla trasparenza dei colori, capace di generare un’affascinante sembianza di fluidità, e dall’antinomia tra il peso della materia utilizzata e la leggerezza delle forme che l’artista riesce a foggiare attraverso di essa. Nel 2006, è testimonial artistico dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino. Nello stesso anno, la Calabria gli dedica un museo – il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) – che ospita una collezione permanente delle sue opere intesa come un biografico che si snoda attraverso più di duecento esemplari, tra sculture e dipinti. È artista testimonial della Regione Calabria a Expo Shanghai 2010 e nuovamente ad Expo Milano 2015. Nel 2013, prende parte alla mostra “Contemporary Glass Sculpture”, all’Orlando Museum of Art, che raccoglie i più importanti artisti del vetro e celebra i 50 anni del movimento Studio Glass. Espone sue opere in Europa, America e Asia e nel 2016 rappresenta l’Italia all’European Glass Festival a Wroclaw (Polonia), Capitale Europea della Cultura 2016. Vive e lavora a Chieri (To), portando avanti una costante ricerca nei forni del suo studio-bottega, secondo un modo di operare (e sentire) antico, ma anche assolutamente contemporaneo. «Ogni opera di Vigliaturo – scrive Andrea Rodi – è il suo personale contributo a un tema di attualità, alla moltitudine di suggestioni del tempo presente. Una metamorfosi sinestetica trasforma il suono della sua voce in stimoli visivi; la mano, il gesto e il segno traducono e sintetizzano in un’unica immagine fortemente espressiva il punto di vista di Vigliaturo sul mondo».
Il Museo del Cristallo di Colle di Val D’Elsa, inaugurato nel 2001, si inserisce perfettamente in questa tradizione. Allestito in uno spazio sotterraneo, nell'area un tempo occupata da una delle fornaci dell’ottocentesca fabbrica di Cristallerie e Vetrerie Schmidt o ex vetreria Boschi, il museo è diviso in diverse sezioni che ricostruiscono il percorso compiuto dall'industria vetraria colligiana dal 1820, anno dell'impianto della prima fornace, fino alla piena realizzazione del cristallo al piombo avvenuta nel 1963, presentando esempi di produzione preindustriale e reperti vitrei risalenti al XIV-XV secolo. Attenzione particolare è stata riservata agli articoli di design e quelli incisi con le tecniche più antiche.

 
 
 
Silvio Vigliaturo, La via del vetro
A cura di Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano
Museo del Cristallo
Via dei Fossi n. 8/A, 53034 Colle di Val d’Elsa (Si)
8 aprile – 27 agosto 2017
Inaugurazione: sabato 8 aprile, ore 18.00
Orari: da martedì a domenica ore 10.00-13.30 e 14.00-18.30, chiuso il lunedì.
Ingresso: biglietto intero Euro 4.00, ridotto Euro 2.50, accesso gratuito in occasione del vernissage
Catalogo Priuli & Verlucca, 2017

PER INFORMAZIONI:
Museo del Cristallo
Via dei Fossi n. 8/A, 53034 Colle di Val d’Elsa (Si)

#arte
#museodelcristallo
#vetro
 

21 marzo 2017

GRAZIE

Vogliamo ringraziare gli Stati Uniti e la Norvegia che sono i Paesi fuori dall'Italia che ci seguono di più.
Grazie!
 
 
 

20 marzo 2017

POESIA A VICENZA "POETRY VICENZA"

 
A VICENZA
DAL 21 MARZO AL 4 GIUGNO 2017
LA TERZA EDIZIONE DI
POETRY VICENZA


Il Festival di poesia e musica, diretto da Marco Fazzini, presenta un cartellone con 24 poeti, provenienti da 10 paesi, e 35 musicisti.
Per quasi tre mesi Vicenza diventa la capitale italiana della poesia grazie a POETRY VICENZA, il Festival di poesia e musica che porterà nella città palladiana, dal 21 marzo al 4 giugno 2017, un ricco programma con il meglio della poesia mondiale.
L’iniziativa promossa dal Comune di Vicenza - assessorato alla crescita - e dalle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede culturale e museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, in collaborazione con l’associazione TheArtsBox, il Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati di Ca’ Foscari e il Festival VicenzaJazz, è diretta da Marco Fazzini.

Basilica Palladiana


Il festival sarà ospitato nei luoghi più significativi e affascinanti di Vicenza (Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati, Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari) e nei vari spazi delle associazioni, tutte site nel centro storico, spazi ora pronti ad accogliere 24 poeti provenienti da 10 paesi.

Palazzo leoni Montanari

Poetry Vicenza presenterà due significativi periodi ricchi d’eventi: quello a cavallo del 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia, e i primi quindici giorni di maggio, periodo in cui la poesia incrocerà anche la musica jazz, grazie alla collaborazione con VicenzaJazz. Il mese di aprile sarà invece dedicato a dibattiti, tavole rotonde sulla poesia,

Palazzo Chiericati

incontri con piccoli e medi editori di poesia, stampatori di libri di poesia a caratteri mobili, e professionisti di libri d’arte ormai noti in tutta Europa: Tallone, Mardesteig, Passerini, Antiga, Amos, Book, ecc. Poetry Vicenza si trasforma così da rassegna di poesia in vero e proprio festival, coinvolgendo vari partner cittadini a una iniziativa unica in Italia.



I poeti ospiti per il 2017 condivideranno la loro visione del mondo e della vita, recitando alcune delle loro poesie più famose e significative, raccontando le proprie esperienze e interagendo con il pubblico e i giovani. Ogni appuntamento sarà anche un evento musicale, proprio perché il Festival punta a sottolineare la musicalità e l’oralità della poesia, che fin dalle sue origini nasce e si sviluppa con e nella musica. I musicisti, anche loro rappresentanti di varie nazioni, offriranno contrappunti, accompagnamenti e commenti originali ai testi poetici.
Il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci:
Investire sulla poesia è una scelta politica: un antidoto alla drammatica e brutale semplificazione della realtà, e del linguaggio, a cui assistiamo. Nel tempo della fretta, dell’efficientismo, dell’ignoranza rivendicata a valore, del sospetto verso ogni autorità e sapienza, in questo tempo vi è più che mai bisogno di poesia. Ci servono la sua capacità di creare scarti, di costringerci a un passo di lato per guardare da un’altra prospettiva, la sua pulsione a ri-consacrare il linguaggio, la sua pretesa di un tempo e di una energia rivendicati e sottratti. Costruire occasioni di poesia equivale a piantare un seme, e prendersene cura: in ciascuno di noi, e nel terreno della comunità”.


Dopo un prologo col reading del poeta Giovanni Fontana per l’inaugurazione della mostra dei libri d’artista della Galleria Peccolo di Livorno, l’edizione 2017 di Poetry Vicenza prenderà il via martedì 21 marzo alle 18, presso Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, con il recital Amore Traduttore, fatto di letture e testimonianze di Anna Maria Carpi, Fabio Scotto, Bianca Tarozzi, Rino Cortiana, Andrea Molesini, con l’accompagnamento musicale di Paolo Birro.
Tra gli appuntamenti più attesi del primo blocco di eventi ricordiamo quello con due poeti anglofoni molto distanti fra loro, l’inglese Jeffrey Wainwright e il caraibico Lasana Sekou (Palazzo Chiericati, sabato 1 aprile alle 18.00) accompagnati dalle musiche di Massimo Tuzza (percussioni) e Filippo Rinaldi (basso), e quello di due poeti cantautori, l’americano Eric Andersen e l’italiano Michele Gazich , i quali saranno i protagonisti d’un incontro curato da Marco Fazzini (Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, domenica 2 aprile alle 18). Ma non saranno queste le uniche performance prevalentemente  musicali: la chitarrista e cantautrice Sylvie Genovese si esibirà in una performance di musica e poesia, dal titolo Corde migranti, su brani originali di Brassens, Leon Gieco e Atahualpa Yupanqui, in programma a Der Ruf venerdì 31 marzo, alle 21.
Nel blocco finale del festival, quello di maggio, due importanti voci femminili, quali la romena Marta Petreu e la scozzese Christine De Luca si alterneranno nella lettura delle loro poesie, accompagnate dalla musica di Ilaria Fantin e Irene Brigitte (Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, venerdì 12 maggio, alle 18). E, sempre in maggio, il 13 e 14, ancora tanta poesia con Nico Naldini, Guy Goffette, Lello Voce e Marta y Micò, che proporranno spettacoli di poesia e musica, assieme a Wanderer Guitar Duo, Frank Nemola, Vicotr Valisena, Bruno Censori e Gionni Di Clemente, SolEnsemble, ecc.
A un grande autore-poeta-cantautore recentemente scomparso, Leonard Cohen, sarà dedicata la serata di venerdì 19 maggio, alle 18, presso Teatro Spazio Bixio. Per celebrare i cinquant’anni dall’uscita dell’album Songs of Leonard Cohen si terrà un reading musicato con Piergiorgio Piccoli, Michele Silvestrin, Marica Rampazzo, Anna Zago e Livio Pacella, con le musiche di Valter Tessaris, Paolo Barbieri, Vittorio Ghirardello, e Francesco Martini.
A completare l’offerta artistica di Poetry Vicenza 2017, si apriranno in città ben dieci mostre d’arte, tra cui quella che presenta al Galla Caffè, i 43 libri d’artista delle Edizioni Peccolo (dal 17 marzo al 23 aprile), o Visi d’arte che propone, allo Spazio Der Ruf, le fotografie dell’artista padovano Pierantonio Tanzola (dal 18 marzo al 14 maggio), o Il volto, la poesia, la personale dell’artista goriziano Franco Dugo presso lo spazio The ArtsBox (dal 25 marzo al 14 maggio) o, ancora, la Mostra d’un giorno: I Poeti contemporanei in cui si espongono - domenica 19 marzo, dalle 10 alle 22 - ritratti, libri, lettere, manoscritti, foto, filmati rari di vari poeti italiani e stranieri, tra cui Seamus Heaney, Charles Tomlinson, Edwin Morgan, ecc.
Accompagna l’iniziativa, il volume antologico Poetry Vicenza 2017 (Pisa, Edizioni ETS) con una scelta bilingue di testi a cura di vari traduttori, e ricche note bio-bibliografiche per ogni singolo autore.
Tutti gli incontri sono ad ingresso libero (fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Vicenza, marzo 2017
POETRY VICENZA 2017
Vicenza, 21 marzo - 4 giugno 2017
I luoghi ufficiali della rassegna:
Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari | contra’ S. Corona, 25
Palazzo Chiericati | Piazza Matteotti
TheArtsBox | contra’ San Paolo, 23
Teatro Olimpico | Piazza Matteotti, 37/39

Altri spazi per mostre, letture e tavole rotonde:
Spazio Der Ruf | contra’ Porta Padova
Hands | contra’ SS. Apostoli
Laboratorio09 | contra’ Frasche del Gambero
Mirror | contra’ S. Lucia
Spazio6 | contra’ S. Pietro
Teatro Spazio Bixio | via Goffredo Mameli
Galla Caffè | Porta del Castello

#poetryfestival
# poesia
#vicenza

FASHION "LA ID BAG DI MOLESKINE: UFFICIO IN BORSA"


ID. La nuova collezione di borse Moleskine


Forma e funzione insieme in una nuova linea di borse
disegnate per il lavoro in movimento

Moleskine espande la collezione Traveling con una nuova linea di borse disegnate per contenere gli oggetti di ogni giorno e come ufficio mobile.


La collezione ID gioca con elementi in prestito dai taccuini: angoli arrotondati, elastico di chiusura.
Questa collezione è stata disegnata invece come contenitore agile, comodo e sicuro per tenere sempre organizzati gli oggetti del nostro ufficio mobile, senza sacrificare lo stile: device digitali, taccuini, penne, chiavi, cuffie, portafogli, barrette energetiche, ecc, sempre a portata di mano.
DIMENTICA LE PREVISIONI DEL TEMPO.
Tutte le borse della collezione ID sono di nylon impermeabile e di tela cerata. La base solida conferisce struttura e dà protezione aggiuntiva alla borsa quando la si appoggia, anche all'aperto.
CONNETTI LE TUE IDEE, IN MOVIMENTO.
Ogni borsa della collezione ID è disegnata per trasportare in sicurezza ogni tipo di dispositivo digitale, con compartimenti imbottiti e una tasca esterna con chiusura lampo. Le mani intruse sono mantenute a distanza dalla banda elastica, dalle cerniere e dallo speciale bottone magnetico che sigilla la copertura esterna.


All'interno, la tasca Moleskine Notes mantiene ben organizzati e facili da estrarre gli strumenti di scrittura. Fanno parte della collezione anche tre speciali ID Device Bag, disegnate specificamente per varie misure di laptop e device, con ampio spazio per documenti e taccuini, nei compartimenti posteriori con chiusura a bottone.

DETTAGLI DI DESIGN INTUITIVI.
La collezione è stata concepita avendo in mente comodità e funzionalità. Due occhielli metallici all'esterno di tutti i modelli offrono la possibilità di agganciare chiavi e altri oggetti da tenere sottomano. Maniglie e spallacci sono sempre regolabili e imbottiti, per un'ottimale portabilità anche durante lunghi trasferimenti. Il modello ID Messenger Bag ha una cintura adattabile per maggiore stabilità. Entrambi i modelli di zaini ID Backpack hanno un occhiello per il passaggio dei cavetti per le connessioni digitali. La ID Tote Bag ha anche una tasca esterna aperta, per oggetti e accessori cui accedere al volo.
UNA CLOUD ANALOGICA: IL GIOCO “MY ANALOG CLOUD”.
La collezione è linkata al gioco online My Analog Cloud: seleziona una serie di oggetti che ti definiscono, la borsa che meglio ti rappresenta e divertiti a guardare e condividere il tuo profilo personale. http://myanalogcloud.com/ 
Nome:  ID Bag Collection
 


Moleskine® è una marca creata nel 1997 con l’idea di riportare in auge gli anonimi  taccuini neri usati da famosi scrittori e artisti come Vincent van Gogh, Pablo Picasso, Ernest Hemingway e Bruce Chatwin, che erano stati per molto tempo fuori stampa. Oggi la marca Moleskine include una famiglia di strumenti per la creatività e la produttività: taccuini, agende, quaderni, borse, strumenti per scrivere e oggetti per leggere. La sede di Milano in Italia, comprende le filiali controllate, Moleskine America, Inc. (fondata nel 2008), Moleskine France (2013), Moleskine Germany (2013) and Moleskine Asia Ltd (2011), che controlla Moleskine Shanghai e Moleskine Singapore.

#moleskine
#idbag
#cancelleria 

ARTE A PERUGIA "L'ANNUNCIAZIONE DI ALVARO PIRES DA EVORA DONATA DA FRANCO BUITONI"


PERUGIA
DAL 17 MARZO 2017
LA GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA
SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO CAPOLAVORO
L’ANNUNCIAZIONE DI
ÁLVARO PIRES DA ÉVORA


L’opera, una doppia tavola, realizzata nel secondo decennio del Quattrocento dal maestro portoghese, giunge al museo perugino
grazie a un lascito di Franco Buitoni.




L’Annunciazione di Álvaro Pires da Évora arriva al museo per un generoso lascito di Franco Buitoni (1934-2016), imprenditore e grande mecenate nel mondo della cultura.

L’Annunciazione è una doppia tavola, realizzata nel secondo decennio del Quattrocento dal maestro portoghese. In essa, L’arcangelo Gabriele ha appena raccolto il volo. Piegate sul dorso le lunghe ali dalle piume rosso arancio, il messaggero divino si genuflette: a terra il ginocchio destro, flessa l’altra gamba sulla quale poggia delicatamente il gomito. Non reca con sé alcun attributo, né giglio né baculus viatorius, con la sola eccezione del diadema al vertice dell’elegante viluppo dell’acconciatura.
Accompagna la donazione un volume edito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria con testi di Ilaria Borletti Buitoni, don Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della cattedrale di San Lorenzo di Perugia e Marco Pierini direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria.






ANNUNCIAZIONE di ÁLVARO PIRES DA ÉVORA
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
Orari: da martedì a domenica, 8.30-19.30; lunedì chiuso
dal 3 aprile aperto anche i lunedì con orario 12.00-19.30
Biglietti Intero, € 8,00; ridotto, € 4,00
Informazioni: Tel. 075.58668415; gan-umb@beniculturali.it

#gnu
#perugia
#arte
ilariaborlettibuitoni 

CIBO E VINI "IL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO ALLA PROWEIN DI DUSSELDORF"

Il Consorzio protagonista della fiera di Dusseldorf con numerose aziende ed etichette
Il “re dei vini” (Wine Enthusiast) alla Prowein per confermare i mercati


Con il 46% la Germania anche nel 2016 è il primo paese per l’export del Vino Nobile.
E intanto la rivista statunitense Wine Enthusiast racconta al mondo del “ritorno” in auge del “re dei vini”, come viene definito il Nobile dalla giornalista Kerin O’Keefe
“Il ritorno del re dei vini, il Vino Nobile”. Titola così un ampio reportage sul Vino Nobile e il suo territorio in una delle riviste di riferimento per il settore negli Stati Uniti, Wine Enthusiast a firma della giornalista americana Kerin O’Keefe. “Uno dei vini più stimati della Toscana che ha svoltato e sta tornando ai suoi livelli”, continua la giornalista, “ha raggiunto la cima delle classifiche nel 1685, quando il poeta rinascimentale Francesco Redi di Montepulciano lo ha elogiato come "il re di tutti i vini". “Il viaggio del Vino Nobile di Montepulciano è stato un lungo giro sulle montagne russe – prosegue la O’Keefe – e se non avete provato questo vino ultimamente vi state perdendo il ritorno di un classico italiano”.





Una notizia di risonanza planetaria che arriva proprio alla vigilia di uno degli appuntamenti fieristici più importanti dell’anno, la Prowein di Dusseldorf che si svolgerà proprio dal 19 al 21 di marzo nei padiglioni della fiera cittadina dove il Consorzio sarà presente con uno stand collettivo (Halle 16 Stand F31) in rappresentanza di tutta la denominazione e con alcune aziende presenti in forma diretta. «Un momento importante non solo per il mercato tedesco che anche nel 2016 è stato il riferimento per il nostro export – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – ma anche per incontrare i principali attori della filiera che vengono da tutto il mondo a questo appuntamento per conoscere da vicino le nuove annate».

 Tutti i link al VINO NOBILE 





Tre giorni di grande lavoro con centinaia di contatti diretti pronti a scoprire le ultime annate in commercio da poco presentate all’Anteprima del Vino Nobile, il Nobile 2014 e la Riserva 2013 e una degustazione con la prestigiosa rivista Vinum, anche questa punto di riferimento per il mercato Mitteleuropeo.


Il mercato. Conformemente alla tendenza degli ultimi anni, anche il 2016 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari al 78 per cento di prodotto, mentre il restante 22% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 48% (+1% rispetto al 2015), dato al quale si aggiunge il 17 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 15% del totale, mentre continua la sua crescita (nel 2016 del 2%) toccando quota 19 per cento la vendita diretta in azienda. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania è il primo mercato del Nobile con il 46% della quota esportazioni. Il Vino Nobile è apprezzato anche in Svizzera dove raggiunge il 16 per cento. Il dato più significativo arriva ancora una volta dagli Stati Uniti che segnano una crescita rispetto al precedente anno (+ 1%) arrivando nel 2016 arrivando a rappresentare il 21 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni.
 
 

15 marzo 2017

FOTOGRAFIA A NEW YORK "Masterpieces of Early Chinese Photography"



Galleria PRPH Books, 26 East 64th Street, Terzo Piano, a New York
Dal 07 marzo al 20 marzo 2017

Un progetto di Filippo Rotundo, Galleria Philobiblon Roma
30 Antiche e rare fotografie dalla collezione ‘Historical Photography of China’ di Stephan Loewentheil dell'Ottocento.


La mostra sarà parte del grande evento newyorkese ‘Asia Week’, che si svolgerà dal 7 al 20 Marzo. 
La mostra riunisce opere dei più significativi fotografi del tempo, sia occidentali che cinesi. Tra questi ricordiamo


Lai Fong, Felice Beato, John Thomson, Thomas Child, William Saunders, Pun Lun, Tung Hing, e molti altri. La mostra contiene opere di grandi maestri, così come quelle di altri fotografi meno noti.

NEW YORK. Masterpieces of Early Chinese Photography presenta 30 fotografie originali dei più grandi esponenti della fotografia cinese dell’Ottocento. Queste antiche e rare fotografie provengono dalla collezione


‘Historical Photography of China’ di Stephan Loewentheil. La mostra sarà parte del grande evento newyorkese ‘Asia Week’, che si svolgerà dal 7 al 20 Marzo. 
Saranno esposti, insieme per la prima volta, più di 30 capolavori dell’antica fotografia cinese. Queste rare fotografie dell’Ottocento rappresentano una finestra su un mondo perduto ed, allo stesso tempo, uno dei punti più alti dell’arte fotografica dei primordi.
Peraltro, la documentazione fotografica relativa agli ultimi anni della dinastia Qing, per la sua scarsa reperibilità non solo in Cina ma anche nel resto del mondo, è rimasta pressoché totalmente dimenticata. Stephan Loewentheil ha deciso di condividere con il pubblico una parte della sua collezione privata, che costituisce senza alcun dubbio la più grande e raffinata collezione in mani private di fotografie della fine della dinastia Qing.



La mostra, presentata da 19th Century Rare Book and Photograph Shop, si terrà pressa la Galleria PRPH Books, 26 East 64th Street, Terzo Piano, a New York,rimarrà aperta, nell’ambito della manifestazione ‘Asia Week’, dal 7 al 20 Marzo, dalle ore 11 alle ore 18 (sabato e domenica fino alle 17). L’ingresso è gratuito.




La Collezione Historical Photography of China di Stephan Loewentheil, con base in New York, rappresenta la più grande collezione di fotografie della Cina in mani private. La collezione è aperta per ricercatori e studiosi. 




‘Asia Week’ New York La ‘Asia Week’ di New York riunisce 51 gallerie internazionali e 5 case d’asta per una celebrazione dell’arte e della cultura asiatica che durerà dieci giorni e che attraverserà la regione metropolitana di New York, a partire dal 9 Marzo, esplorando tutto l’Ottocento. 
#NEWYORK
#PHOTOGRAPHY
#MYCULTUREINBLOG 

14 marzo 2017

FASHION A ROMA "ALBERTO MORESCO DESIGNER" ITALIAN SHOES


ALBERTO MORESCO DESIGNER
ITALIAN SHOES 

Via Vittoria,3A Roma (06.94533354)
Via Tomacelli, 135 Roma (06.68135053)



Italian shoes designed by Antonio Moresco
foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog


Care Lettrici,


abbiamo scoperto oggi a Roma in Via Tomacelli 135, uno shoe shop che non passa inosservato per i colori e le forme delle scarpe che sono disegnate da Alberto Moresco. 
Lo abbiamo incontrato per parlare delle sue creazioni: sono calzature artigianali, fatte a mano, colorate ma prima di tutto pensate per camminare comodamente.



Designed by Antonio Moresco
foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog



L'estro e il design sono funzionali al bello e al comfort secondo lo stile Moresco. Tutti i modelli sono molto colorati e accostano anche tre colori in materiali e fantasie differenti, assortiti con gusto e originalità.
Antonio Moresco ha scelto per noi questo stivaletto originale con tre sezioni diverse in doppio lurex argento e nabuk verde.



Alberto Moresco
foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog

A noi sono piaciute molto anche le ballerine arancioni con inserti pitone multicolor.



Designed by Antonio Moresco
foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog

Ma ci sono anche le sneakers con il megafiocco di tendenza in stile Moresco.


Designed by Antonio Moresco
foto di Claudio Panunzi



#albertomoresco
#fashion
#mycultureinblog

ARTE A MILANO "I DISABITANTI"

 English version





in collaborazione con Opifici Dal Re
 
I Disabitanti
Gal WeinsteinPatrizia Giambi, Patrizia Dal Re
29 marzo – 2


Galleria Riccardo Crespi
Via Mellerio 1
Milano, MI 20123
Italy0 maggio 2017
 
 

Patrizia Giambi, Patrizia Dal Re, Porta Office, 2017
 
I disabitanti è una mostra tra arte e design  composta da un gruppo di opere legate al concetto di abitare.

Le opere sono tutte collegate agli oggetti del quotidiano, ma le porte di Patrizia Giambi e Patrizia Dal Re, come la cucina sgretolata di Gal Weinstein, rivelano piuttosto un dis-abitare: sono porte che non riparano né isolano, una cucina in cui non si può cucinare...

Gal Weinstein è nato a Ramat Gan nel 1970. Vive e lavora a Tel Aviv. Quest’anno rappresenterà Israele alla 57. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, dopo essere stato esposto in numerose mostre personali in musei e gallerie in tutto il mondo, e aver partecipato a importanti manifestazioni sia in Israele che all'estero, tra cui la 25. Biennale di San Paolo, l’8. Biennale di Mercosul e la 4. Biennale di Salonicco.

Patrizia Giambi è nata a Lugo, Ravenna, e vive e lavora a Forlì. Ha collaborato sin dal 1985 con Maurizio Cattelan, col quale ha operato nel gruppo artistico spontaneo Palazzo del Diavolo. Dopo una intensa attività espositiva americana dal 1991 al 1997, è rientrata in Europa esponendo in differenti istituzioni e gallerie in Italia e in Europa.
Opifici Dal Re raccoglie l’eredità della casa editrice Essegi di Ravenna e nasce dalla volontà di Patrizia Dal Re di svolgere un ruolo attivo nella creazione e produzione d’arte.


English version

Riccardo Crespi gallery and Opifici Dal Re present The Uninhabitants, an exhibition that stands on the borderline between art and design and is based on a group of works whose formal characteristics would make it easy to assign them to the area of the domestic, the world of inhabiting. 
The artists’ works all suggest a connection with corresponding objects of everyday use, but the doors Patrizia Giambi and Patrizia Dal Re have created, like Gal Weinstein’s disintegrating kitchen, display, on close examination, a quite different vocation that betrays an urge to un-inhabit rather than to inhabit: doors that do not protect, nor separate, a kitchen in which you can’t cook, an alcove that offers no privacy. Instead of conveying a reassuring sense of hearth and home, once they have emerged from the artist’s studio the works reveal their inability to function, thereby showing the fundamental divergence between the meanings implied in the creation of a work and its actual use.
Gal Weinstein was born at Ramat Gan in 1970. He lives and works in Tel Aviv. This year he will represent Israel at the 57th Venice Biennale, after showing his work in numerous solo exhibitions in museums and galleries all over the world and taking part in major events both in Israel and abroad, including the 25th Bienal de São Paulo, the 8th Mercosul Biennale and the 4th Thessaloniki Biennale.
Patrizia Giambi was born at Lugo, Ravenna, and lives and works in Forlì. She has collaborated since 1985 with Maurizio Cattelan, working alongside him in the spontaneous art group Palazzo del Diavolo. After intense exhibition activity in America from 1991 to 1997, she returned to Europe, showing at different institutions and galleries in Italy and the rest of the continent.
Opifici Dal Re has taken up the legacy of the Essegi publishing house in Ravenna and was set up by Patrizia Dal Re to play an active role in the creation and production of art.

#opificidalre
#arte
#riccardocrespi
#galweinstein 

LIBRI " VINCE IL PREMIO BANCARELLA LORENZO MARONE"

 
 
 
Prossimi eventi con Lorenzo Marone
e la presentazione di Magari domani resto
16 marzo, Cosenza - ore 18:00 (CS)
la Feltrinelli - Corso G. Mazzini, 86
17 marzo, Catanzaro - ore 21:00 (CZ)
UBIK - Via Progresso, 2
18 marzo, Roccapiemonte - ore 18:00 (SA)
con Cristina Marra e Gaetano Fimiani
Palazzo Marciani, via Calvanese (fraz. Casali)
 
 



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#lorenzomarone
#Feltrinelli
#libri

LIBRI A ROMA "MURRINA VASA"

Presentazione del volume edito da
L’Erma di Bretschneider
MURRINA VASA
a Luxury of Imperial Rome
di
Dario Del Bufalo
SU AMAZON AL LINK
 http://amzn.to/2nssHpx

martedì 14 marzo 2017 ore 18,30
Bertolami Fine Arts
Palazzo Caetani Lovatelli , piazza Lovatelli 1
INTERVENGONO:
Raniero Gnoli, Vittorio Sgarbi, Roberto Marcucci e Dario Del Bufalo

INFO:
+39 06 3218464 - +39 06 32609795
www.bertolamifinearts.com



Di che materiale erano fatti i famosi, costosissimi e ambiti Murrina Vasa, il top del lusso nella Roma imperiale? Sull’argomento si sono succedute nei secoli le interpretazioni più varie.
Nel suo ultimo libro, Murrina Vasa. A luxury of Imperial Rome, Dario Del Bufalo fa il punto della questione giungendo a una conclusione chiara e inequivocabile.
Il libro, edito dall’Erma di Bretschneider, sarà presentato martedì 14 marzo alle 18,30 a Palazzo Caetani Lovatelli. A raccontarci il mistero dei vasi murrini, il lusso esasperato e la raffinata civiltà del mondo che li produsse, interverranno, insieme all’autore, Vittorio Sgarbi e Raniero Gnoli, uno dei massimi esperti di marmi e pietre da decorazione del mondo antico.
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Tra i materiali utilizzati dall’arte antica, La Murrha fu probabilmente quello più prezioso e discusso.
Gli oggetti di Murrha, i famosi Murrina Vasa, sono ancora oggi circondati da un alone di leggenda. Stando alle fonti, per entrarne in possesso i magnati della Roma imperiale arrivavano a sborsare cifre folli. Quanto poteva valere il mestolo da vino murrino appartenuto a Petronio? Non meno di 300.000 sesterzi. La storia del celebrato manufatto è nota: l’arbiter elegantiarum lo distrusse in punto di morte per sottrarlo agli appetiti di Nerone, che si consolò acquistando, alla modica cifra di un milione di sesterzi, una coppa di analoga materia.
L’argomento dei Murrina Vasa è stato oggetto di diffusa trattazione da parte degli scrittori latini. Ne hanno parlato Properzio e Giovenale e – con eloquente precisione – Plinio nel XXXVII libro della Naturalis Historia. Le descrizioni dettagliate, le cronache e gli aneddoti non sono però riusciti a chiarire ai posteri un punto fondamentale: cos’era la Murrha?
Nel tentativo di rispondere a questa domanda, gli studiosi si sono accapigliati per secoli, sfornando le ipotesi più varie e bizzarre. Qualcuno ha pensato che la preziosa materia si identificasse col marmo, altri con l’alabastro. Si è parlato di fluorite, vetro, porcellana, conchiglia, ambra, mirra, diaspro e chi più ne ha più ne metta, ma nessuna ipotesi è mai risultata del tutto convincente e attendibile.
La soluzione del mistero arriva in un volume di Dario Del Bufalo, frutto di una lunga ricerca condotta attraverso la completa disamina delle fonti e la ricognizione degli oggetti antichi realizzati in materiali preziosi conservati nei musei e nelle raccolte di tutto il mondo. Nell’opera, edita dall’Erma di Bretschneider, sono per la prima volta repertoriati più di 300 esemplari di vasi murrini conservati nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, tra essi un capolavoro delle arti applicate di tutti i tempi: la strabiliante Tazza Farnese, oggi conservata a Napoli presso il Museo Archeologico Nazionale




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#archeologia

13 marzo 2017

TEATRO A ROMA " COLPEVOLE O INNOCENTE?"

Tutti i libri di Oriana Fallaci al link
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Un processo simulato a Oriana Fallaci, signora indiscussa e discussa del giornalismo d'assalto; presieduto dal noto giudice dottoressa Simonetta Matone con avvocati a difesa e teste d'accusa dal mondo della cultura.