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2 agosto 2015

LA CALDA ESTATE DELL'ARTE



LA CALDA ESTATE DELL’ARTE

Un lungo viaggio attraverso tutta l’Italia, da Merano alla Sicilia, che lega l’arte antica a quella moderna e contemporanea, da Leonardo ad Antonio Ligabue, da Birgit Jürgenssen e Francesca Woodman a Fabrizio Plessi, dai ritratti fotografici di Art Kane all’universo creativo di Ottavio e Rosita Missoni e Gianmaria Buccellati

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L’arte non si ferma. Nemmeno d’estate. Anzi, la bella stagione offre un ricco programma espositivo che consente di percorrere tutta l’Italia, da Merano alla Sicilia, e che porterà i visitatori a esplorare un panorama creativo che dal Rinascimento passa attraverso l’arte moderna, per giungere all’arte contemporanea e ai suoi diversi linguaggi, dalla fotografia all’installazione, fino ai campi della moda e della gioielleria di alta qualità.
 
Il viaggio parte dall’Alto Adige, dove Merano Arte, fino al 20 settembre, ospita una doppia personale dedicata a Francesca Woodman (1958–1981) e a Birgit Jürgenssen (1949-2003), due tra le più importanti esponenti dell'arte contemporanea. I loro lavori, oltre che a livello estetico e concettuale, dialogano felicemente anche in senso storico, in quanto rappresentano due degli esempi più alti del "femminismo poetico-performativo" degli anni Settanta.
Di Francesca Woodman sono esposte 75 fotografie, in bianco e nero, di cui 20 esemplari vintage, mai esposti in Italia, accompagnate da alcune rare diapositive a colori e un video, che approfondiranno la poesia e l'ambito metaforico che caratterizza il suo singolare linguaggio. Quarantaquattro opere di Birgit Jürgenssen, tra fotografie in bianco e nero e a colori, polaroid, rayogrammi, cianotipi, disegni, sculture (i celebri ‘oggetti scarpa’) e lavori realizzati con la stoffa, forniscono una panoramica ampia e sperimentale della sua ricerca.
 
Dal 21 al 30 agosto va invece in scena l’ottava edizione di St. Moritz Art Masters: sono diverse le località dell’Engadina (partendo chiaramente proprio da St. Moritz) che ospitano un cartellone di mostre a tema volte a celebrare come vuole la consuetudine la scena artistica di una diversa nazione del mondo. Dopo Cina, Brasile e India tocca, in questo 2015, ad un altro “Paese emergente”: l’Italia. Scelta apparentemente provocatoria ma non casuale, che identifica proprio nel nostro straordinario patrimonio culturale i caratteri del suo possibile riscatto. Diversi gli eventi, ospitati in location pubbliche e gallerie private, che si concentrano in modo particolare sugli Anni Sessanta, con riferimento beneaugurale alla “golden age” rappresentata dal periodo del Boom economico. Spazio allora ai maestri dell’informale (Piero Manzoni e Lucio Fontana, ma anche Bonalumi, Scheggi e Castellani, con un progetto che evoca il loro “sbarco” a New York nel 1966 e la consacrazione avvenuta con la Biennale del 1968), ma anche al cubano Wilfredo Lam, con una personale che racconta del suo lungo soggiorno nella Albissola degli Anni Sessanta, dove si avvicinò alla ceramica e sviluppò un percorso creativo che l’avrebbe portato alle Biennali del 1970 e 1972. Chiudendo, infine, con le seducenti fotografie di moda di Giovanni Gastel, che aprono una finestra su una Milano città della moda capace, in periodi a noi più vicini, di rimarcare la primogenitura dell’Italian Style nel campo del fashion.
 
L’itinerario si sposta in Lombardia; a Milano, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana ha consegnato a Leonardo da Vinci e al suo Codice Atlantico il ruolo di ambasciatori ad EXPO 2015. Per tutto il periodo dell’Esposizione Universale, fino al 31 ottobre 2015, la mostra La mente di Leonardo. Disegni di Leonardo dal Codice Atlantico, allestita nei due spazi della Pinacoteca Ambrosiana e della Sagrestia del Bramante nel convento di Santa Maria delle Grazie, consente di far conoscere la personalità di Leonardo e la ricchezza delle tematiche da lui toccate, la varietà dei suoi campi di interesse e di studio, la particolarità della sua opera e del suo genio nel contesto del Rinascimento italiano, attraverso 88 fogli presenti nello stesso Codice Atlantico, conservati in Ambrosiana.
 
A pochi chilometri da Milano, a Gallarate (VA), il Museo MA*GA omaggia la genialità di Ottavio e Rosita Missoni, proprio nella città che scelsero nel 1953 come sede della loro casa e del loro primo laboratorio di maglieria. La mostra, MISSONI, L’ARTE, IL COLORE, in programma fino all’8 novembre, è caratterizzata dagli allestimenti che diventano essi stessi opere ambientali, e articolata secondo diversi registri narrativi che delineano le principali caratteristiche della genialità dei Missoni, fatta di colore, materia e forma e che creano un lungo percorso  tra i protagonisti dell’arte astratta del Novecento, da Balla, Depero, Kandinsky, Klee a Fontana, Licini, Dorazio, Munari e moltissimi altri artisti rappresentati con oltre 100 opere.
 
In Piemonte, il fascino e l’eleganza delle creazioni di alta oreficeria e di gioielleria di Gianmaria Buccellati trovano la loro ideale collocazione nell’incanto della Reggia di Venaria, grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, capolavoro dell’architettura e del paesaggio europeo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Nelle Sale delle Arti della Reggia sabauda, fino al 29 novembre 2015, la mostra L’arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati presenta oltre 90 preziosi esemplari, molti dei quali inediti, che testimoniano come la creatività, la tradizione e l’eccellenza artigianale siano diventati gli elementi costitutivi del successo di Gianmaria Buccellati nel mondo.
 
Sempre in Piemonte, Casa de Rodis, palazzetto di origine medievale nel cuore di Domodossola propone un percorso intimo nella ritrattistica di fine Ottocento, guidati dagli occhi e dagli sguardi di Carlo Fornara, tra i maggiori interpreti dell’arte italiana della prima metà del XX secolo. Fino al 31 ottobre, la mostra Carlo Fornara e il ritratto vigezzino, presenta 70 opere, tra dipinti, disegni e sculture, provenienti dalla Collezione Poscio e da altre collezioni private, in grado di approfondire il tema della ritrattistica italiana di fine Ottocento e il legame tra Carlo Fornara e la tradizione figurativa sviluppata in valle Vigezzo.
Il percorso espositivo propone anche un confronto tra i maggiori esponenti di questo genere di pittura, attraverso lavori di autori quali Gaetano Previati, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Giovanni Boldini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Angelo Morbelli e altri.
 
Il viaggio nell’Italia dell’arte si sposta a Venezia, con il grande progetto PLESSI IN VENICE, interamente dedicato all’acqua, interpretato da Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940), uno tra i maestri italiani più riconosciuti e apprezzati a livello internazionale
PLESSI IN VENICE si compone di due momenti distinti: il primo è l’esposizione PLESSI. LIQUID LIFE. Il flusso della memoria. 1000 progetti, in programma fino al 22 novembre alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, palazzo di grande suggestione e ricco di storia che si affaccia sul Canal Grande di Venezia. Qui Plessi ha pensato a una videoinstallazione in cui schermi, inseriti all’interno di tavoli, rimandano le immagini di un “flusso elettronico” di acqua, a rappresentare idealmente il flusso dei pensieri e dell’intera sua vita creativa.
L’altro evento propone nelle stesse date alla Tesa 94 all’Arsenale, un’unica grande installazione, dal titolo PLESSI. LIQUID LIGHT, che per la prima volta da quarant’anni a questa parte non reca traccia alcuna di monitor o schermi al plasma, ma solo una tenue e misteriosa luce azzurrina (che ricorda la luce della televisione), che fuoriesce dalle chiglie di quattordici barche rovesciate, le llaüt, imbarcazioni tradizionali delle isole Baleari per la pesca a strascico e il sottofondo sonoro delle onde del mare.
 
Sulle riva emiliana del Po, a Gualtieri (RE) si tiene la grande antologica di Antonio Ligabue. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, uno dei più geniali e originali artisti del Novecento italiano torna nella città che lo ha ospitato per oltre quarant’anni. La splendida Sala dei Giganti di Palazzo Bentivoglio accoglie, fino all’8 novembre, 180 opere, tra dipinti, disegni, incisioni e sculture in terracotta di Ligabue.
Il percorso si snoda attraverso alcuni dei suoi massimi capolavori, da Tigre con serpente, gazzella e scheletro, Leopardo che assale un cigno, Tigre reale, degli anni Trenta e primi anni Quaranta, per poi passare all’impressionante galleria di autoritratti, da Autoritratto con pianoforte e torre della fine degli anni Quaranta, ai dolenti Autoritratto con berretto da motociclista del 1954-55, Autoritratto del 1958 e all’Autoritratto con berretto da fantino del novembre 1962, poco prima che l’emiparesi lo colpisse e gli impedisse di continuare a dipingere. Non mancano altri capolavori, dai paesaggi bucolici e agresti, in cui sulla linea dell’orizzonte si stagliano castelli e costruzioni della Svizzera conosciute nell’infanzia e nell’adolescenza, alle Carrozze con postiglione, ad alcune versioni dei Cavalli imbizzarriti dal temporale e delle Lotta di galli, a Traversata della Siberia e Aquila con volpe della fine degli anni Quaranta, alla Caccia al cinghiale, alla Vedova nera con volatile e alla Testa di tigre della metà degli anni Cinquanta.
L’esposizione è la prima iniziativa organizzata dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue, nata con lo scopo di istituire, gestire e promuovere il Museo Antonio Ligabue e di valorizzare l’opera dell’artista.
 
Scendendo nel cuore dell’Emilia Romagna, la Galleria Civica di Modena accoglie, fino al 20 settembre 2015, la grande retrospettiva dedicata ad Art Kane a vent'anni dalla sua scomparsa e nel novantesimo anniversario della sua nascita, che presenta per la prima volta in Italia un centinaio di fotografie classiche e inedite che hanno contribuito a formare l’immaginario visivo della seconda metà del Novecento. Una parte della mostra sarà dedicata ai ritratti e alle celebri foto delle maggiori icone della musica degli anni Sessanta, una sezione non meno consistente all'impegno civile (soprattutto la lotta per i diritti civili degli afro-americani e degli indiani, il fondamentalismo religioso, il Vietnam, l'incubo nucleare di Hiroshima, il consumismo, il crescente degrado dell'ambiente), a visionarie riflessioni esistenziali ricavate dal "sandwich" di più diapositive (una tecnica pionieristica in un'epoca senza Photoshop), a illustrazioni fotografiche dei testi di Dylan e dei Beatles e alla moda, senza dimenticare le evoluzioni della società americana, il tutto fissato con sguardo tanto originale e visionario da conquistarsi onori, premi e le copertine dei più prestigiosi rotocalchi internazionali.
 
In Sicilia, terra di grandi tradizioni artistiche, si tiene alla GAM di Palermo un insolito connubio tra la pittura di Marc William Zanghi, uno tra i più importanti rappresentanti della giovane figurazione siciliana, che s’inserisce sul sentiero tracciato dai protagonisti della cosiddetta “Scuola di Palermo”, e gli interventi architettonici di Gianni Pettena uno degli esponenti più accreditati dell'architettura radicale, sorta a Firenze alla fine degli anni Sessanta. Il progetto, dal titolo Immagini di uno stare, propone fino al 7 settembre 2015, trenta dipinti e sculture di Marc William Zanghi posti negli spazi del museo palermitano, appositamente modificati da tre interventi di Gianni Pettena.
 
 
E per tutta l’estate proseguono:
in Lombardia:
fino all’8 agosto, Ec-cel-lèn-za. Milano, Galleria Giovanni Bonelli (via Porro Lambertenghi 6)
fino al 15 settembre, Silvia Calcagno. Interno 8 Le fleur Coupée. Milano, Officine Saffi (Via A. Saffi, 7).
fino al 30 settembre, Fabrizio Plessi. Digital wall. Milano, Sede di Banca Generali Private Banking (piazza S. Alessandro 4)
fino al 15 novembre, Vincenzo Agnetti. Testimonianza. Milano, Studio Giangaleazzo Visconti (corso Monforte 23)
fino al 20 settembre, 1946 - 1967 : Il Premio Lissone. Lissone (MB), Museo d’Arte Contemporanea (viale Padania 6)
fino al 20 settembre, Le leggi dell’attrazione. Design&affini: 1985-2015. Lissone (MB), Museo d’Arte Contemporanea (viale Padania 6)

Veneto:
fino al 22 novembre, Beat Kuert. FaultLine/TimeLine. Venezia, Palazzo Bembo (Riva del Carbon 4793)

Emilia Romagna:
fino al 31 ottobre, Novanta artisti per una bandiera. Reggio Emilia, Stazione AV Mediopadana

Toscana:
fino al 22 agosto, Giuseppe Bergomi. Nuvole. Pietrasanta (LU), Galleria Giovanni Bonelli (piazzetta del Centauro)
fino al 6 settembre, Giovanni Gastel. La poetica ironia di Giovanni Gastel, Bibbiena (AR), Ex carcere mandamentale (via delle Monache 2)
fino al 15 settembre, Percezioni visive. Integrazione tra spazi reali e spazi virtuali. Forte dei Marmi (LU), Galleria Spirale Milano (via Giosuè Carducci 45)

Trentino Alto Adige
fino al 31 agosto, Figure umane. Merano Passeggiata Lungo Passirio

Calabria:
fino al 9 settembre, Chiara Dynys. Pane al mondo. Catanzaro, MARCA - Museo delle Arti Catanzaro (via Alessandro Turco 63)

AGRITURISMO: LE CAMPAGNE ITALIANE SONO IL SOGNO DEI TURISTI STRANIERI



L’Osservatorio di AgrieTour (Arezzo Fiere 13-15 novembre 2015) stima una crescita di presenze
Agriturismo: per l’estate 2015 si va verso il tutto esaurito

Previsto un +3% rispetto allo scorso anno. Anche per la vacanza al mare le famiglie scelgono l’agriturismo. Vivere nella natura, relax e cibo genuino sono i principali motivi per cui anche questa vacanza sarà all’insegna del boom in agriturismo

Un altro tutto esaurito quello previsto per la vacanza in agriturismo nel periodo estivo. Dopo il boom di presenze registrate già nella passata stagione, anche per l’estate 2015 le previsioni fanno parlare di un +3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando già si era registrata una crescita. E’ quanto emerge da una prima analisi dell’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale (Arezzo Fiere dal 13-15 novembre 2015), sulle tendenze delle prenotazioni in Italia per questa estate. Il numero degli agrituristi, affiancati ormai da un pubblico sempre più vasto di vacanzieri generici, cresce di pari passo con la qualità dell’offerta dell’agriturismo italiano. «Un numero sempre più importante di turisti sceglie questa sistemazione per la propria vacanza in Italia – spiega il Presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Andrea Boldi – complice sicuramente il livello qualitativo dell’offerta che è cresciuta e che permette anche un pubblico prima restio a questo tipo di sistemazione a scegliere la campagna come base per i propri spostamenti estivi».

Tra le novità della scelta 2015, le mete di mare. Non basta più l’albergo, ma sono sempre di più i turisti marittimi che preferiscono una sistemazione nei pressi delle località di mare, ma comunque restando in una dimensione rurale, grazie soprattutto al grado di attività collaterali presentate da questo genere di strutture. Col segno più naturalmente anche le strutture più vicine alle città d’arte quindi quelle tradizionali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, del Veneto. In particolare la preferenza degli agrituristi andrà verso le province toscane legate al mare (quella di Grosseto  con la zona dell’Argentario), ma anche Siena (zona Chianti) e Livorno (fascia costiera). Ancora mare con le masserie in  Puglia, il Salento e il Gargano in particolare. Quanto alle città d’arte buona l’affluenza prevista in Umbria nella provincia di Perugia (zona Perugia-Assisi). Nella top ten delle preferenze, in evidenza anche le località di montagna, con gli “agritur” del Trentino e della Valtellina in testa. In crescita la richiesta di Sicilia e Lombardia due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sullo sviluppo dell’offerta agrituristica. Saranno soprattutto gli stranieri a scegliere l’agriturismo. Secondo l’Osservatorio di AgrieTour infatti, si sposteranno in Italia scegliendo la soluzione della campagna il 25% di turisti d’Oltralpe e tra questi prevalenza dei giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che e' in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura.



Anche per questa estate il turista sceglierà l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo. Seguono a distanza le preferenze per una vacanza incentrata sull’attività dentro e fuori l’azienda. Se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%). Varia anche il tipo di compagnia scelta per la vacanza in agriturismo: se nel 2009 si sceglieva principalmente il proprio partner (57% contro 50%), oggi si preferisce soggiornare in agriturismo con tutta la famiglia, bambini compresi (54% contro 48%). Le famiglie scelgono l’agriturismo per rilassarsi e degustare la cucina ma allo stesso tempo visitare attrazioni naturalistiche o storiche nei dintorni (36%) e fare attività nell’azienda (20% contro il 16% della media). «Ormai il settore dell’agriturismo non può che calibrare al meglio la propria offerta affiancandosi tranquillamente a quella delle tradizionali strutture ricettive – dice il direttore scientifico di AgrieTour, Carlo Hausmann – e del resto è il dato che possiamo cogliere dall’esperienza di AgrieTour, dove attraverso i master sono sempre di più gli operatori che vogliono specializzarsi nella multifunzionalità offerta da questo genere di struttura».
In Italia a oggi sono presenti oltre 20 mila agriturismi per un fatturato annuo che supera il miliardo di euro. Il 45,1% di questi si trova nel Nord del Paese, il 34,4% nel Centro e il restante 20,5% nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel  Mezzogiorno si  concentra la  percentuale più alta delle  aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1% degli agriturismi con degustazione. La Toscana resta la regione leader del settore con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi  3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l' Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud: la Calabria conta 466 strutture e la Sicilia 457.

AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo intanto è al lavoro per la quattordicesima edizione che si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi, dal 13 al 15 novembre, confermandosi il primo evento in Italia dedicato a quello che è il comparto del turismo rurale. Per ulteriori informazioni sulla manifestazione www.agrietour.it

31 luglio 2015

'CONCERTI AL PARCO' 26 LUGLIO - 6 AGOSTO

  

Programmazione dal 26 luglio al 6 agosto
realizzata in collaborazione con European Choreograpich Organization
Villa Doria Pamphilj – Area di spettacolo fronte Casa dei Teatri – ore 21.15

Dal 26 al 31 luglio
Domenica 26 luglio
“Giochiamo all'Operetta” – Regia di Gino Landi
Giovedi  30 luglio
“Tango sublime” 
Orchestra Tanguera  e i ballerini
Marcelo Alvares&Sabrina Amato – Claudia Fusillo & Mariano Navone
Dal 1 al 6 agosto 2015
Sabato 1  agosto
“Canterville” Musical  (dal Fantasma di Canterville di Oscar Wilde)                                  
Musiche di Flavio Gargano – Testi di R. Steiner- V. De Paolis
Regia di Marco Simeoli
Domenica 2 agosto
“Musical per una notte” – Regia di Marco Simeoli
Le più belle melodie di tutti i degli spettacoli italiani e stranieri
Lunedì  3 agosto   
Spell Bound Contemporany Ballet.   (Organizzazione Invito alla Danza)
Martedi 4 agosto
Il Conte di Montecristo – Musical
Musiche di Francesco Marchetti – Testi di Roberto Steiner
Regia di Gino Landi
Mercoledi 5 agosto| giovedi 6 agosto
“Dulcinea in Manhattan” 
con Alessandra Corona
Musiche di T. Lentakis e M. Rosini
Costumi S. Frattolillo
Coreografie di Alessandra Corona e Gino Landi
Regia di Gino Landi

Biondi Renaissance in concerto al Travocco Comunale di Punta Le Morge a Torino Di Sangro.

Biondi Renaissance in concerto al Travocco Comunale di Punta Le Morge a Torino Di Sangro.


Sabato primo agosto 2015
, alle 21.30, Biondi Renaissance si esibirà in concerto al Travocco Comunale di Punta Le Morge a Torino Di Sangro. Il trio è formato da Alberto Biondi alla batteria e alle percussioni, Marco Di Battista al pianoforte e Gunnar Sjuberg al contrabbasso.

Biondi Renaissance
è la nuova avventura musicale di Alberto Biondi, fortemente voluta dal percussionista per esplorare tanto le tendenze attuali del jazz quanto le tradizioni del linguaggio. Sulla base di un formato storico come il piano trio, con la sua letteratura e la sua importanza, Biondi, Sjuberg e Di Battista inseriscono elementi diversi per allargare lo spettro espressivo. La manipolazione elettronica del suono, da una parte, e i tantissimi strumenti costruiti da Biondi, dall'altra, sono le chiavi per offrire una visione originale di una formazione, diventata negli anni banco di prova per tutti i jazzisti.
Nel repertorio di Biondi Renaissance entrano perciò in maniera naturale tanto i temi originali quanto gli standard del jazz contemporaneo: il tutto viene inframezzato e arricchito dalle improvvisazioni in cui il trio si lancia per unire l'estro del momento al bagaglio di suoni e temi preparato per il concerto.

La capacità di interazione tra i tre musicisti e la solida esperienza di ciascuno dei componenti del trio completano il quadro di una formazione attenta con naturale predisposizione a percorrere strade meno battute, a creare atmosfere meno consuete.

II appuntamento Gaeta Jazz Festival 2015 1 agosto 2015 Alice Ricciardi


II appuntamento Gaeta Jazz Festival 2015
1 agosto 2015
Alice Ricciardi

Alice Ricciardi

Sabato 1 agosto 2015 alle 21.30 secondo appuntamento con Gaeta Jazz Festival 2015.
Sul palco del Molo Sanità salirà Alice Ricciardi che presenterà al pubblico il suo nuovo album “Optics”insieme ai musicisti Pietro Lusso (piano), Enrico Bracco (chitarra), Luca Fattorini (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria).

Alice Ricciardi è nata a Milano e attualmente vive tra Roma e New York. Si è avvicinata alla musica da bambina frequentando il Conservatorio “Verdi” dove ha studiato prima violino e poi pianoforte. Nel 1998 ha studiato canto presso i Civici Corsi di Jazz di Milano diretti da Enrico Intra e Franco Cerri. Nel 2002, in Francia, consegue il diploma europeo della Fédération Nationale des Ecoles d’Influence Jazz er des Musiques Actuelles. Nel 2005 vince il 2° Premio al Montreux Jazz Festival International Vocal Competition e viene invitata come performer alla IAJE Conference 2006 a New York. Nel 2008 pubblica il primo lavoro con la prestigiosa etichetta Blue Note/EMI.

I prossimi protagonisti del Festival saranno la New Talent Jazz Orchestra, la band Native Dancer, i Roy Hargrove Quintet, James Senese & Napoli Centrale, i Marvin parks Quartet, “Ugoless & Crew” e Paolo Recchia Trio Taylor Made.

Inizio spettacoli ore 21,30

Programma delle serate

01 Agosto
Alice Ricciardi “Optics” – Molo Sanità
Entrata Libera

05 Agosto
New Talent Jazz Orchestra – Castello Aragonese
Ingresso: € 15,00

06 Agosto
“Native Dancer” - Castello Aragonese
Ingresso: € 15,00

07 Agosto
“Roy Hargrove Quintet” - Castello Aragonese
Ingresso: € 20,00
Abbonamento Jazz al Castello, 5 - 6 - 7 - agosto € 40,00

16 Agosto
“James Senese & NAPOLI CENTRALE” - Castello Aragonese
Ingresso: € 20,00

18 Agosto
“Marvin parks Quartet” – Piazza Mazzoccolo
Entrata Libera

21 Agosto
“Ugoless & Crew” – Molo Sanità
Entrata Libera

29 Agosto
Paolo Recchia Trio Taylor Made” – Molo Sanità

Entrata Libera

29 luglio 2015

AL VIA LE VOTAZIONI ONLINE PER LA MIGLIOR LOCANDINA ITALIANA E IL MIGLIOR BOOKTRAILER CON IL TRAILERS FILMFEST 2015


TRAILERS FILMFEST 2015
Catania, 30 settembre / 3 ottobre
Catania, 30 settembre / 3 ottobre
AL VIA LE VOTAZIONI ONLINE
PER LA MIGLIOR LOCANDINA ITALIANA E IL MIGLIOR BOOKTRAILER



In attesa del TrailersFilmFest, il festival dei trailer cinematografici diretto da Stefania Bianchi, giunto alla sua XIII edizione e che si terrà a Catania dal 30 settembre al 3 ottobre 2015, partono due concorsi online per assegnare il Premio Miglior locandina italiana della stagione cinematografica 2014/2015 e il Premio Miglior Booktrailer 2015, iniziative uniche nel lorogenere in Italia. “Un connubio basilare - sottolinea Stefania Bianchi, direttrice del festival - quello fra trailer, protagonisti assoluti della manifestazione e locandine e booktrailer, elementi sempre più imprescindibili per il lancio di un’opera cinematografica e di un libro. Il pubblico potrà votare online , in due differenti contesti, la locandina e il booktrailer più originali, accattivanti ed efficaci dal sito ufficiale del festival, www.trailersfilmfest.com scegliendo tra 15locandine e 10 bootrailer finalisti. L’art director della Miglior locandina e il regista del Miglior Boooktrailer saranno premiati in una delle serate del festival. 

Le quindici locandine finaliste, con i rispettivi art directors o agenzie che le hanno realizzate e distribuzioni sono:

ANIME NERE
Art Director: Enrico Sartini – Elemental SRL
Distribuzione: Good Films
PEREZ
Art Director: Luigi Ceccon
Distribuzione: Medusa
LA TRATTATIVA
Art Directors: Riccardo Fidenzi e Maurizio Ruben
Distribuzione: Bim

IL GIOVANE FAVOLOSO
Art Director: Patrizio Esposito
Distribuzione: 01 Distribution
ANDIAMO A QUEL PAESE
Art Director: Sally Mara
Distribuzione: Medusa
SI ACCETTANO MIRACOLI Agenzia: Brivido & Sganascia
Distribuzione: 01 Distribution
IL NOME DEL FIGLIOAgenzia: Brivido & Sganascia
Distribuzione: Lucky Red
HUNGRY HEARTSArt Director: Justin Erickson
Distribuzione: 01 Distribution
SMOKINGSArt Director: Daniele Catalli
Distribuzione: Indyca e I Wonder Pictures
VERGINE GIURATAAgenzia: Over-Seas
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
SE DIO VUOLEAgenzia: Aleteia Communication
Distribuzione: 01 Distribution
MIA MADREArt Directors: Riccardo Fidenzi e Maurizio Ruben
Distribuzione: 01 Distribution

IL RACCONTO DEI RACCONTI
Agenzia : Brivido & Sganascia
Distribuzione: 01 Distribution


YOUTH- LA GIOVINEZZA

Agenzia: Aleteia Communication
Distribuzione: Medusa

PITZA E DATTERI
Art Director: Ambra Aquari
Distribuzione:
Bolero
I dieci booktrailer finalisti, con le rispettive case editrici e i registi che li hanno realizzati sono:
CIO' CHE INFERNO NON E', di Alessandro D'Avenia
Casa editrice Mondadori
Regia di Michele Cardano e Alberto Vignati
LA REGOLA DELL'EQUILIBRIO, di Gianrico Carofiglio
Casa editrice Einaudi
Regia di Francesco Carofiglio
TU E NESSUN'ALTRA, di Claudia Zanella
Casa editrice Rizzoli
Regia di Leonardo D’Agostini
L'ALTRA SETE, dI Alice Torriani
Casa editrice Fandango
Regia di Martina Ruggeri
LA VITA PRODIGIOSA DI ISIDORO SIFFLOTIN, di Enrico Iannello
Casa editrice Feltrinelli
Regia di Alessandro Maramonte
AFTER, di Anna Todd
Casa editrice Sperling & Kupfer
Regia di Matteo Bellizzi
IL PASSATO E' UNA BESTIA FEROCE, di Massimo Polidoro
Casa editrice Piemme
Regia Muria Tiberi
NEL POSTO SBAGLIATO, di Luca Poldelmengo
Casa editrice Edizioni E/O
Regia di Luca Poldelmengo
ESCA VIVA, di Vera Ambra

Casa editrice: Edizione Akkuaria

Regia Giovanni Flaccomio
ASPETTAMI, di Brunilde Gambaro
Casa editrice Nobook Edizioni
Regia Brunilde Gambaro

Il Premio per la miglior locandina e quello per il miglior booktrailer si inseriscono all’interno della sezione del festival denominata TRAILERS PROFESSIONAL, dedicata ai premi e agli incontri con i professionisti del cinema, oltre che alla promozione delle idee dei più giovani. Tra le iniziative in vista del festival, sono aperte anche le iscrizioni gratuite – con scadenza 26 settembre 2015 - per partecipare al TrailersLab, laboratorio creativo del TrailersFilmFest, che prevede quest’anno tre giorni di laboratorio a cura della Lightcut Film(www.lightcutfilm.com), società che dal 2007 è nel mercato dell’audiovisivo e cura ogni aspetto della produzione, dalle riprese alla post produzione, dalla ideazione alla realizzazione del prodotto finito e sarà tenuto da Massimo Cipollina, VFX Supervisor e da Andrea Tubili, art director. Una delle novità di questa edizione del festival è la collaborazione con Ivid, il portale dei trailer, che promuove i contenuti di Trailers FilmFest. “Siamo molto soddisfatti della partnership con Ivid – dichiara Stefania Bianchi, direttore artistico del Trailers FilmFest - Essere presenti con Trailers FilmFest all’interno del più importante portale di trailer siamo certi che rafforzerà il progetto stesso del festival”.
TrailersFilmFest 2015 è realizzato con il contributo e il patrocinio di: Direzione Generale per il Cinema – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; DPS - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica; Regione Siciliana - Assessorato Turismo Sport e Spettacolo; Sensi Contemporanei, Sicilia FilmCommission; Comune di Catania. Partner: Dipartimento di Scienze Umanistiche Università degli Studi di Catania; Catania Film Commission; Teatro Stabile di Catania; Fiorelli; UCI Cinemas; Universal Publishing Production Music; Nero digitale; Scuola di Roma Fund-Raising.it; Centro Sperimentale di Cinematografia; Samanta Pan Couture – Roma; IPSSECA Istituto Professionale Alberghiero 'Karol Wojtyla' di Catania. Partner creativo: Lightcut Film. Web design: Ivid. Media partner: CinecittaNews; Radio Zammù; Radio Lab, Everyeye.
Info

www.trailersfilmfest.com
info@trailersfilmfest.com


Lucetta Scaraffia a Postignano con la conferenza "Umbria: all’origine di monasteri e conventi"

Sabato 1 agosto 2015, alle ore 18.30, presso la Chiesa della SS. Annunziata del borgo medioevale di Postignano (PG) si terrà, con ingresso gratuito, una conferenza di Lucetta Scaraffia  

Lucetta Scaraffia

dal titolo
“Umbria: all’origine di monasteri e conventi”.

Postignano


A seguire, sarà presentato il suo volume “Andar per monasteri” edito dalla Società Editrice il Mulino.

Lucetta Scaraffia è docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza».
Storica e giornalista, è editorialista de «Il Messaggero» e dell’«Osservatore Romano» – per il quale coordina il mensile Donne chiesa mondo – e collabora con «Il Sole 24 Ore».
È autrice, tra l’altro, di Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (2008, con Margherita Pelaja), La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea (2014, Vita e Pensiero), Papa Francesco e le donne (2014, con Giulia Galeotti), Pregare, un’esperienza umana. L’incontro con il divino nelle culture del mondo (2015, con Franco La Cecla) e Donne, chiesa, teologia (2015, Vita e Pensiero).

L’iniziativa è nell’ambito della quarta edizione della manifestazione culturale estiva “Un Castello all’orizzonte” organizzata dai proprietari che hanno restaurato il borgo abbandonato, gli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.

Alla fine degli anni ’60, l’architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani,

Postignano

tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns”.

Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo “diffuso” - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell'Umbria” - un centro servizi - l’antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane - un centro benessere, la piscina, l'area all'aperto “Il giardino delle rose”.




GLOBE THEATRE | MOLTO RUMORE PER NULLA dal 5 al 30 agosto

GLOBE


SILVANO TOTI GLOBE THEATRE
Direzione artistica Gigi Proietti


dal 5 al 30 agosto 2015 ore 21.15
MOLTO RUMORE PER NULLA



regia di Loredana Scaramella
traduzione e adattamento di Loredana Scaramella e Mauro Santopietro

Prodotto da Politeama Srl


BENEDETTO: “Quale è stato il primo dei miei difetti per il quale ti sei innamorata di me?”
BEATRICE: “Per tutti quanti insieme. Perché hanno organizzato una compagine così perfetta da impedire anche ad una sola qualità di insinuarsi tra loro.”                                                                      Atto V, 2


Il mese di agosto al Silvano Toti Globe Theatre è dedicato ad un grande successo della programmazione del Globe che ha fatto ridere e ballare spettatori di tutte le età: MOLTO RUMORE PER NULLA, con la regia di Loredana Scaramella,  che torna in scena dal 5 al 30 agosto ore 21.15. “Molto rumore per nulla” è una favola illuminante sul potere della parola, una  riflessione brillante e divertente su come una difficoltà possa trasformarsi in un’occasione di crescita personale e collettiva. Un gruppo di soldati al ritorno dalla guerra  invade il palazzo, lo spazio delle donne. Benedetto e Beatrice, campioni dei rispettivi schieramenti, continuano ad affrontarsi a colpi di battute ironiche, sotto gli occhi divertiti di tutti. Ma il destino riserba loro una grande prova, prima che venga sancito con un doppio  matrimonio il tempo della pace.  

La stagione 2015 del Silvano Toti Globe Theatre - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma. La produzione degli spettacoli è di Politeama srl, l’organizzazione e la comunicazione sono di Zètema Progetto Cultura.

Note di Regia
Rileggo  queste note scritte un anno fa, e penso che difficilmente avremmo potuto immaginare che il nostro gusto di creare “festa” attraverso un materiale nobile e un lavoro onesto e appassionato sul racconto  avrebbe trovato nel pubblico un ascolto così gioioso e partecipe. Aspettiamo  l’inizio delle nuove repliche come si aspetta un amico, ringraziando chi è venuto e chi verrà. A tempo di musica.
TRA IL BACO E LA FARFALLA
Uno dei sapori più dolci del teatro è nella ripetizione: il medesimo testo, col passare del tempo, ci si mostra cambiato. E’ un’esperienza perturbante guardare con occhi nuovi un oggetto conosciuto ma apre lo sguardo su orizzonti più vasti. Accanto ai temi che ci hanno appassionato, ne scorgiamo di nuovi. Ed è stimolante l’idea di affrontare questo viaggio con un gruppo di attori diverso, con una compagnia nata dagli incontri favoriti in questi anni dalle stagioni del Globe. Ecco il perché di una nuova versione di questa commedia che mi appare oggi come una riflessione molto brillante e ludica sul tema della crisi intesa come tempo della metamorfosi, su come un ostacolo, una difficoltà, possa trasformarsi in un’occasione di crescita personale e collettiva. Abbandonare abitudini e convinzioni ormai inadatte alle nostre vere esigenze è una necessità ed un’azione da intraprendere con coraggio, e anche con un po’ di umorismo, per avviare una rinascita della nostra società.
Molto rumore per nulla è una favola illuminante sul potere della parola, una commedia invasa da una gioia luminosa resa ancora più accecante da una lama d’ombra che per alcuni istanti l’attraversa. Il titolo racchiude tutti i sensi della storia e li nasconde proprio in quel nothing apparentemente inoffensivo. Nulla come un basso continuo contrapposto al suono di troppe parole, alla frenesia che spinge gli uomini ad amare, giocare, desiderare, combattere. Questa agitazione, che ha la sua sintesi nell’eccitazione sessuale, esplode in una casa ospitale piena di balli e di feste, d’estate, nella assolata Sicilia, un luogo che per Shakespeare certo significava esotismo e sensualità e che noi spostiamo in un Salento ideale, illuminato da quello stesso sole che esaspera i contrasti della scacchiera di corredi stesi a sbiancare, mentre dal parlato le voci prendono il volo per costruire richiami e canti che irrobustiscono il tessuto musicale già suggerito dal testo. E nothing, nella sua forma gergale antica, allude anche al sesso femminile, attorno al quale tanto rumore si scatena, e ci porta più vicino al tema centrale.
Un gruppo di soldati torna dalla guerra ed invade lo spazio delle donne. E’ la fine della specificità dei generi: l'uomo guerriero, la donna custode del focolare. Finite le battaglie, la commedia racconta quello che sta nel mezzo, dopo la guerra e prima della pace, dopo il "separato" e prima dell' "unito". Questo inter-regno è il tempo della parola, che si fa ponte tra due singoli mondi. E’ il maschile che cerca l'accordo col femminile. E Molto rumore per nulla racconta la rottura della membrana che divide i due stati, la lenta e difficile osmosi tra l'uno e l'altro. Tra uomo e donna, giovinezza ed età adulta, ricerca di identità e assunzione di identità. Tra il baco e la farfalla.
Benedetto e Beatrice, campioni dei rispettivi schieramenti, difendono strenuamente e con sfoggio di battute ironiche le loro autonome identità, come due adolescenti ostinati, lei attaccata al ruolo maschile che ha assunto, lui incapace di liberarsi dall'attrazione del cameratismo adolescenziale. Sono paralizzati da una paura che li rende comici. L’abbandonarsi alle emozioni potrebbe precipitarli su un terreno instabile che sconvolge il carattere, azzera ogni sistema di sicurezza e apre le porte ad una dimensione sconosciuta e incontrollabile. Beatrice è una donna insolita, una Queen Elizabeth in miniatura. Pur non essendo padrona di nulla, parla con libertà a stranieri, a uomini di potere, familiari e non. Tutto con lei si trasforma in motto di spirito, forgiato in una lingua paragonabile solo a quella di Benedetto, brillante e impertinente. Comportamento in genere condannato in una donna ma in lei accettato in virtù del suo essere casta, vergine e comica.  Ogni battuta di spirito va però a rafforzare la robusta corazza che nega il suo corpo e che nasconde dietro la goffaggine, le risate e lo scintillio delle parole la sua delicatissima parte emotiva. Benedetto è la sua immagine gemella, un Peter Pan attratto da una donna che è un guerriero e che gli propone un rapporto in fondo rassicurante, molto simile a quello che è abituato ad avere con i compagni d’armi. Il grimaldello che incrina queste due casseforti d’amore è proprio lo stato di crisi, il momento della difficoltà in cui le maschere rassicuranti cadono e ci si trova a rischiare la caduta nel baratro . Quando le parole di Beatrice sono rese vane dalla menzogna dei malvagi e il suo senso di giustizia non trova mezzi per farsi valere, Benedetto diventa necessario, la sua virilità un valore. Solo un uomo può impugnare la spada per difendere la giustizia, ma la strada gliela insegna una donna che lo separa dal branco. E così il buffone del Principe si trasforma nel nuovo capo del palazzo, giovane, saggio e brillante.
Da zero si va a zero: i malvagi rimangono tali, chi oggi si ama si amava già ma con una coscienza diversa. In questo processo di svelamento e metamorfosi, tutti ci ritroviamo complici del tentativo di mettere a nudo, come in un gabinetto anatomico, i meccanismi del cambiamento e tutti siamo chiamati a spiare e valutare i rischi e l’eventuale bellezza dell’incontro con l’altro. Tutti, singolarmente e come corpo sociale, nascosti nella penombra del teatro, sospesi fra realtà e finzione, facciamo insieme prove di vulnerabilità. Sostenuti dalla gioia e dal coraggio e trascinati dalla musica, transitiamo dal baco alla farfalla.
Loredana Scaramella

Interpreti
(in ordine alfabetico)

Margherita
LARA BALBO
Claudio
FAUSTO CABRA
Sorba
CRISTIANO CACCAMO
Ero
MIMOSA CAMPIRONI
Don Pedro
FEDERIGO CECI
Seconda guardia
JACOPO CROVELLA
Frate Francesco
DIEGO FACCIOTTI
Borracio
ALESSANDRO FEDERICO
Leonato
DANIELE GRIGGIO
Antonio, giudice
ROBERTO MANTOVANI
Don Juan
MATTEO MILANI
Beatrice
BARBARA MOSELLI
Corrado
Orsola
Corniolo, Baldassarre
Benedetto
Prima guardia
IVAN OLIVIERI
LOREDANA PIEDIMONTE
CARLO RAGONE
MAURO SANTOPIETRO
FEDERICO TOLARDO

Musiche eseguite dal vivo dal
TRIO WILLIAM KEMP

MAESTRO MOVIMENTI DI SCENA
Alberto Bellandi

AIUTO REGIA
Ivan Olivieri
Francesca Cioci

MUSICHE
Stefano Fresi

COSTUMI

Susanna Proietti