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16 maggio 2016

DREAMERS: I SOGNATORI DI PAOLO BORRELLI

     PAOLO BORRELLI
D R E A M E R S
a cura di Silvia Valente
Paolo Borrelli, Dreamers, collage fotografico


Presentazione:  sabato 21 Maggio  | 18:00
 fino al 15 Giugno 2016
Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea

In mostra circa venti opere di recente produzione, fra collage pittorici e installazioni, ispirate all’immigrazione.
gli ultimi sognatori” come Borrelli definisce i migranti sono i protagonisti di opere che nella crudezza delle immagini restituiscono arte e realtà, tutta da riflettere nellele incoerenze del vivere contemporaneo e nei turbamenti della negazione dei valori sociali 
Il progetto espositivo comprende, inoltre, un’opera video dedicata a Tito Amodei, l’artista fondatore di Sala 1, realizzata da Paolo Borrelli in collaborazione con l’artista Fausto Colavecchia.
Su richiesta è disponibile un catalogo digitale (edizione Sala 1) della mostra con testo critico della curatrice è disponibile a richiesta.

Paolo Borrelli (Gorizia, 1959) vive e lavora a Campobasso.
Principali mostre collettive: XIV Quadriennale d’Arte di Roma – Palazzo Reale, Napoli; Regioni e Testimonianze d’Italia. 1861-2011 - Complesso del Vittoriano, Roma; 54. Biennale di Venezia. Padiglione Italia. Molise – MACI, Isernia; Premio Termoli (XLVIII, L e LIX); La città ideale - Artisti italiani e africani, Fiumara d’arte - Chiesa San Nicola, Pettineo (ME); Is Art - MACI, Isernia; You get what you see - Galleria dè Serpenti, Roma / Palazzo Ràcani Arroni, Spoleto (PG); Fuoriluogo (1996, 1997, 2000, 2001, 2003); Persistenze sul confine dell’immagine - Omaggio ad Andrea Pazienza - MAT, San Severo (FG); Viagem - Museo Històrico Municipal, Itatiba (San Paolo) Brasile; Occidente, Museo Sannitico, Campobasso. Out of The Door, Centro Luigi Di Sarro, Roma. Ma fin est mon commencement - ARATRO, Università degli Studi del Molise, Campobasso; Corsi di vuoto – Studio Toni De Rossi, Verona.
Principali mostre personali: Intime barbarie - BencivArt Gallery, Pesaro; Limiti inchiusi – Galleria dè Serpenti, Roma; Invasori invasi - Studio AOCF, Roma; Messaggi Minatori – Limiti inchiusi Arte contemporanea, Campobasso / Studio Arte Fuori Centro, Roma; Egemonia della lotta - ARATRO, Università degli Studi del Molise, Campobasso.




#paoloborrelli
#dreamers
#fotografia
#sala1





15 maggio 2016

ELIGIO PAONI "MUSICA IN ARTE"

Sabato 21 Maggio 2016 alle ore 18

Musica inArte di Eligio Paoni

Eligio Paoni e Ileana Florescu, Cronotipi (2015), Musica inArte, 2016

a cura di Francesco Mancuso. 

L'esposizione sarà aperta al pubblico anche domenica 22 Maggio dalle ore 10 alle 22.

Eligio Paoni è una firma del fotogiornalismo e ha il suo studio al Pastificio Cerere dove si dedica al design e alla costruzione di apparecchiature di riproduzione musicale attraverso il riuso di materiali.
L'incontro con  ventisei artisti si rivela una formidabile occasione che fonde arte, design, artigianato e musica, moltiplicandone sensi ed emozioni.

Eligio Paoni e Pietro Ruffo, De hortus (2015), Musica inArte, 2016


Artisti
Josè Angelino, Myriam B., Matteo Basilè, Jasmine Bertusi, Veronica Botticelli, Auro e Celso Ceccobelli, Bruno Ceccobelli, Ottavio Celestino, Simon D’Exéa, Giovanni De Cataldo, Ileana Florescu, Rossella Fumasoni, Giuseppe Gallo, Cristian Xian Lucarelli, Valeria Molaioli, Nunzio, Giangaetano Patanè, Leonardo Petrucci, Piero Pizzi Cannella, Gianni Politi, Oliviero Rainaldi, Calixto Ramirez, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Paolo Tamburella, Marco Tirelli.

Biografia
Eligio Paoni (1957, Terracina) è un designer artigiano, realizzatore di macchine per l’ascolto della musica. Materiali e oggetti spesso anonimi prendono forma in giradischi analogici, cd player digitali e amplificatori dalle forme rastremate ed essenziali, a volte leggeri e trasparenti in metacrilato e cristallo, altre volte granitici e imponenti come detta la scienza dell’esoterismo musicale. Spingendosi ad azzardare soluzioni tecniche ed estetiche al limite, realizza pezzi unici in cui fonde oggetti di recupero non immediatamente riconoscibili a elementi creati ad hoc.
“La musica è bella anche da guardare” è il motto con cui Eligio Paoni riassume tutto il suo lavoro che accosta al piacere dell’ascolto quello della visione.
Ha collaborato con gli artisti Maurizio Savini all’opera Anita (Arte Fiera Bologna, 2011) ed Elisa Strinna in Wood Songs (Artissima Torino, 2014).



INGRESSO LIBERO
Spazio Cerere

Via degli Ausoni 3
00185 Roma

#arte
#musica
#pastificiocerere

12 maggio 2016

Prima asta romana di archeologia di alto pregio

  
BERTOLAMI FINE ARTS
Roma Monaco Londra

ASTA 22
ARCHEOLOGIA

  20 maggio 2016 ore 16,30
 
lotto 27
Esposizione:
15 – 17 maggio 2016 ore 11.00/19.00
18 – 19 maggio ore 10.00/13.00

Palazzo Caetani Lovatelli
Piazza Lovatelli, 1 - Roma

Info: Tel. +39 06 32609795 – 06 3218464



By Scarlett Matassi

Un’asta di reperti archeologici di alto pregio a prezzi contenuti. Se gli stessi oggetti fossero posti all’incanto a Londra o New York verrebbero contesi dai maggiori collezionisti stranieri e raggiungerebbero valori di mercato ragguardevoli, ma il loro evidente interesse di carattere archeologico, storico e, per alcuni di essi, artistico ne impedisce l’esportazione al di fuori dei confini nazionali calmierandone automaticamente il prezzo. Accade dunque che il vincolo statale rimetta in gara quei collezionisti italiani – acquirenti per passione e non con intenti speculativi - solitamente esclusi dal vertiginoso giro d’affari del grande commercio internazionale di archeologia, creando al contempo un circuito commerciale perfettamente legale in grado di far emergere beni oggi immobilizzati e nascosti all’interno delle case.

 L’Italia non è un paese per aste di archeologia. I motivi sono noti e attengono alla complessità e severità del sistema normativo vigente nel nostro paese in materia di tutela del patrimonio culturale. Le prime leggi sul tema sono state d’altronde emanate proprio qui da noi. Nella Roma del Papa Re, già a partire dai primi decenni del ‘400, si avverte l’esigenza di provvedimenti finalizzati a impedire la demolizione e spoliazione delle rovine di età romana. Si procede poi alla regolamentazione degli scavi archeologici, arrivando a creare una carica dello Stato preposta a vigilare sul patrimonio artistico. L’idea, come è noto, è da ascriversi a Papa Leone X, che, nel 1515, nomina Raffaello Ispettore Generale delle Belle Arti . E non solo lo Stato Pontificio si è dotato prima di ogni altro di un ministro dei beni culturali, ma, intorno alla metà del ‘600, per primo ha introdotto il divieto di esportazione all’estero delle opere d’arte di maggior valore. Alla luce di presupposti storici così impegnativi si comprende come mai l’Italia occupi una posizione del tutto defilata nell’ambito del grande commercio internazionale di archeologia, un ramo del mercato dell’arte nei confronti del quale il nostro paese ha sviluppato un atteggiamento di sedimentata e non sempre giustificata diffidenza. 

lotto 34


Come si spiega, allora, l’asta di reperti archeologici di alto pregio che Bertolami Fine Arts si appresta a battere nella sua sede romana di Palazzo Caetani Lovatelli? Basta sfogliare velocemente il catalogo per rendersi conto che la proposta è insolitamente ghiotta: piccoli tesori in grado di fare la felicità dei collezionisti più esigenti a valori di stima decisamente contenuti. Una gara, insomma, che si direbbe aperta a un parterre di appassionati tutt’altro che ristretto. A fornire la soluzione del mistero è Giuseppe Bertolami, general manager e fondatore della casa d’aste: ”Il progetto di vendita all’incanto che, con Andrea Pancotti - capo del nostro Dipartimento di Archeologia – abbiamo a lungo accarezzato e infine realizzato non contempla alcuna possibilità di speculazione, né da parte nostra, né da parte dei compratori. Ciò dipende dal riconosciuto interesse di carattere archeologico, storico e, in alcuni casi, artistico dei pezzi in vendita, pezzi che, per questa ragione, non possono uscire dal territorio della Repubblica. Il nostro compratore ideale non è un mercante, non compra per rivendere, magari all’estero. Abbiamo lavorato per intercettare collezionisti italiani, appassionati autentici pronti ad innamorarsi dell’idea di entrare in possesso di un oggetto di speciale importanza  il cui prezzo risulta calmierato proprio dal riconoscimento da parte dello Stato italiano di quell’importanza così manifesta.”

In sintesi, l’operazione trova il suo principale fondamento nella scommessa che l’imposizione di un vincolo statale non sempre chiuda la partita commerciale, ma possa al contrario rinnovarla e aprirla a nuovi giocatori. Oggetti come l’eccezionale pisside siciliana a figure rosse del IV secolo a.C., o il grande altare votivo in marmo del II secolo d.C. con le vivide effigi di Asclepio, Igea e Telesforo, o il meraviglioso busto di Caracalla fanciullo ritratto nelle vesti di Attis, se venduti a Londra o New York, verrebbero contesi dai più grandi collezionisti e raggiungerebbero quotazioni ragguardevoli. Accade però che il divieto di esportazione, abbassandone il prezzo, li metta alla portata di un collezionismo colto e appassionato, ma assai meno elitario dal punto di vista della possibilità di spesa.

Si fa fatica a ricordare la data dell’ultima asta di reperti archeologici di alta qualità tenutasi a Roma, è però certo che molti dei lotti posti all’incanto il prossimo 20 maggio a Palazzo Caetani Lovatelli  rimarranno a lungo nella memoria e nel cuore dei conoscitori.

I TOP LOTS

I cinquantasei lotti che saranno posti all’incanto il 20 maggio a Palazzo Caetani Lovatelli possono essere tutti considerati dei top lots, top lots di diverse fasce di prezzo.   Ne segnaliamo però alcuni per il loro eccezionale interesse.


1.      Lotto 21 - Grande pisside skyphoide a figure rosse - Lentini (Sicilia), ca. 350-325 a.C.
alt. cm 29; diam. cm 16,8

€ 18.000-20.000
Riccamente decorata, usualmente utilizzata per contenere oggetti personali, cosmetici e gioielli. Caratterizzata da scene legate al mondo femminile ed in particolar modo di tipo prenuziale, poteva far parte di un corredo matrimoniale.
Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.L.gs. 42/04 con D.D.R. del 01/06/2004 della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

2.      Lotto 27 - Testa di giovinetto con berretto frigio I - II secolo d.C. 
alt. cm 35; largh. cm 32

€ 70.000-90.000

Testa maschile in marmo bianco insulare, caratterizzata da folta chioma di capelli ricci e da copricapo orientale che presenta elementi assimilabili sia al berretto frigio che ad un elmo.
Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.L.gs. 42/04 con D.D.R. del 12/9/2007 della Soprintendenza Archeologica di Roma.

3.      Lotto 33 - Ritratto di Caracalla come Attis  - Primo decennio del III secolo d.C. – alt cm 65
€ 120.000-150.000

Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.L.gs. 42/04 con D.D.R. del 12/9/2007 della Soprintendenza Archeologica di Roma.

4.      Lotto 34 – Importante gruppo di marmi ed epigrafi dalla Via Latina. Si distingue tra essi un altare votivo con Asclepio, Igea e Telesforo – I-II Secolo d.C. –
alt m.1,18; diam. cm 55,5
€ 150.000-200.000

Grande altare votivo in marmo da Grottaferrata (Roma). Raffigura Asclepio, Igea e Telesforo. Probabilmente dedicato nella metà del II secolo d.C. all'indomani della terribile epidemia di peste scoppiata tra il 165 e il 166 d.C. e nota dalle fonti antiche come "peste Antonina".
Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.L.gs. 42/04 con D.D.R. del 26/2/2013 della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.

5.      Lotto 36 – Grande gemma magica in eliotropio  - II-IV secolo d.C.  
Alt mm24; lungh mm13

€ 1.200-1.500
Eccezionale gemma magica in eliotropio. La gemma magica era un particolare tipo di gemma gnostica di età ellenistico-romana utilizzata come talismano in riti propiziatori. Si riteneva che le raffigurazioni e le iscrizioni su di essa incise le conferissero poteri magici. Di grande fascino e rilevante valore iconografico.





"STRIPPANDO - UN MONDO DI FUMETTI DA COLLEZIONARE"

Strippando
Un mondo di fumetti da collezionare
Appuntamento #2

Roma, domenica 15 maggio 2016  - h. 10:00 / 19:00
c/o Associazione Culturale La Farandola
(Via Pietro Romualdo Pirotta, 95)

Mostra dei disegni sulle canzoni di Gerardo Casiello,
i cartoni della Warner Bros.
e un omaggio ad Andrea Pazienza
  
Roma domenica 15 maggio 2016 – dalle ore 10:00 alle 19:00, presso i locali dell’Associazione Culturale ‘La Farandola’ (via Pietro Romualdo Pirotta, 95) in arrivo il secondo appuntamento di “Strippando - Un mondo di fumetti da collezionare”, evento che darà l’occasione agli appassionati di fumetto di incontrarsi, trovare pezzi rari, completare le proprie collezioni, conoscere collezionisti, autori ed editori, visionare film, partecipare a dibattiti sul collezionismo e sul mondo del fumetto, ritrovare quindi la gioia di una passione che spesso non ha un luogo dedicato in cui esprimersi. 'Strippando', organizzato dall'Associazione Culturale  'La Farandola', si avvale del coordinamento artistico del giornalista e scrittore Luca Raffaelli, dell’appassionata collaborazione del collezionista Bruno Monetti e del giornalista Renato Pallavicini e si svolgerà tutti i mesi, una domenica al mese.

Il secondo appuntamento di domenica 15 maggio, vedrà l'inaugurazione della Mostra con i disegni originali di Bambi Kramer, Riccardo Mannelli, Stefano Argentero, Pierdomenico Sirianni, Amedeo Nicodemo, Laura Scarpa e Zerocalcare realizzati per le canzoni dell'album di Gerardo Casiello, "Alcuni piccoli film" e i video ad esso correlati diretti da Giuseppe Giannattasio. Il programma della giornata inizierà con la proiezione no-stop, fino alle 15:00, dei classici della Warner Bros. presentati da Renato Pallavicini dal titolo "Mi è semblato di vedere un caltone", con i migliori cartoni animati di Gatto Silvestro, Titti, Speedy Gonzales, Bugs Bunny, Wile Coyote e Beep Beep in versione italiana. Alle ore 15:00 appuntamento con Gerardo Casiello, Riccardo Mannelli, Amedeo Nicodemo, Laura Scarpa, Pierdomenico Sirianni, Stefano Argentero e Giuseppe Giannattasio. Alle ore 17:00 l'incontro "Sessant'anni di Andrea Pazienza" con Mariella Pazienza e Luca Raffaelli. 


All’interno della manifestazione è previsto un punto ristoro.

Per maggiori informazionibibliofarandolafumetto@gmail.com
facebook strippando

IngressoContributo associativo: 2 euro
Ingresso libero fino a dieci anni

#strippando
#fumetti

"DAI UN MORSO A CHI VUOI TU"


Nove racconti ognuno con la sua ricetta, di Arianna Berna, Carlotta Borasio, Valeria Angela Conti, Monica Coppola, Miriam Ghezzi, Desy Icardi, Sarah Iles, Francesca Mogavero, Linda Scaffidi, narrano del rapporto tra cibo e amore.
Golosità e sentimenti si colorano di mille sapori e aromi per un pubblico di lettori che apprezza la letteratura young adult.

#monicacoppola
#libri
#cibo

11 maggio 2016

VI RACCONTO UNA SONG... VIAGGIO NEL REPERTOTIO DEL JAZZ


Vi racconto una song... viaggio nel repertorio degli standard condotto da Michele Francesconi e Laura Avanzolini.

 Michele Francesconi Laura Avanzolini

Giovedì 26 maggio 2016. ore 21

Scuola di Musica Sarti
Faenza (RA). Via Santa Maria dell'Angelo, 23
ingresso ad offerta libera


Giovedì 26 maggio 2016, alle 21, lo Zingarò Jazz Club e la Scuola di Musica Sarti presentano Vi racconto una song...,è un viaggio nel repertorio degli standard del jazz condotto da Michele Francesconi e Laura Avanzolini, un pianista e una cantante  che terranno una lezione-concerto attraverso le storie di dieci canzoni degli "anni ruggenti" del musical americano, con filmati, spiegazioni ed esecuzioni dal vivo. 
 La Scuola di Musica Sarti si trova a Faenza, in Via Santa Maria dell'Angelo, 23.

Zingarò Jazz Club
Via Campidori, 11. Faenza (RA)
Tel: +39.0546.21560
e-mail: info@ristorantezingaro.com
web: www.ristorantezingaro.com ; www.twitter.com/zingarojazzclub

Direzione Artistica: Michele Francesconi

LUCCA OLIO - Alla scoperta del senso del GUSTO: l'olio secondo Fausto Borella, con MADE Sensation VENERDI' 13 MAGGIO INGRESSO LIBERO


Olio buono e cattivo: come sceglierlo? Partecipazione gratuita con obbligo di prenotazione
MADE Sensation
Alla scoperta del senso del gusto: l’olio, secondo Fausto Borella
Fausto Borella

È venerdì 13 maggio il primo di 5 incontri sensoriali organizzati da Scuola MADE e dedicati ai 5 sensi. Si inizia con il Maestro d’Olio e patron della manifestazione ExtraLucca

Fausto Borella



Olio buono e olio cattivo: come sceglierlo? A “MADE Sensation”, le “lezioni di senso” organizzate da Scuola MADE, il corso di formazione residenziale in Management dell’Accoglienza e Discipline Enogastronomiche di Fondazione Campus e Fondazione Palazzo Boccella in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova.
scuola MADE foto di Beatrice Speranza

E più precisamente venerdì 13 maggio alle 17,30 con il Maestro d’olio Fausto Borella, per il primo di 5 incontri dedicati ai sensi aperti a tutti coloro che desiderano scoprire l’enogastronomia da tutti i punti di vista.

Il calendario di appuntamenti si tiene nel cinquecentesco Palazzo Boccella a San Gennaro (Capannori, Lucca), o nel suo giardino, e prevede momenti dedicati a gusto, vista, tatto, udito e olfatto. Ogni incontro sarà dedicato ad uno dei sensi attraverso cene sensoriali, degustazioni e incontri esperienziali.

Venerdì, Borella, che sta portando in giro per l’Italia il successo della sua manifestazione “ExtraLucca”, inviterà il pubblico ad una degustazione, con assaggi bendati, per esercitare il senso del gusto e far comprendere quanta differenza ci può essere tra un prodotto e l’altro.
Scuola MADE foto di Beatrice Speranza 


Fausto Borella è dal 2001 degustatore ufficiale e relatore dell’A.I.S. (Associazione italiana sommelier) e anche uno dei massimi intenditori di olio extravergine di oliva; ha collaborato alla creazione dei corsi di Sommelier dell’Olio di Roma ed è stato per due anni l’esperto ufficiale dell’olio per la rubrica “Gusto” di Canale 5. Dal 2008 ha fondato Maestrod'olio, per diffondere la cultura dell'olio extravergine di assoluta qualità attraverso corsi, seminari e degustazioni. Curatore del libro-guida “Terred'Olio”, raccolta di aziende di eccellenza, di territorio, di artigianalità. “ExtraLucca” è la sua ultima invenzione: una manifestazione di grande successo dedicata esclusivamente all’olio extravergine d’oliva come alimento centrale della tavola italiana e mediterranea, patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

L’olio extravergine come ingrediente nutraceutico e fonte di benessere è anche uno dei temi forti portati avanti negli incontri di studio che Scuola MADE realizza per i suoi studenti, che ogni anno grazie al corso residenziale diventano 25 nuovi professionisti nell’ambito dell’accoglienza e dell’enogastronomia. In occasione degli appuntamenti di MADE Sensation, la scuola è aperta anche per visite ai locali, alla cucina e alla foresteria. Gli studenti interessati avranno anche modo di incontrare lo staff e avere informazioni sul programma didattico della Scuola.


La partecipazione alla degustazione con Fausto Borella è gratuita, con prenotazione obbligatoria: info@fondazionecampus.it, 0583.33.34.20

#faustoborella
#luccaolio
#oliodoliva
#MADE

10 maggio 2016

"John&Joe" di Agota Kristof, regia di Valerio Binasco

"John&Joe" di Agota Kristof, regia di Valerio Binasco, in scena al Teatro Piccolo Eliseo dal 18 al 29 maggio 2016

Essere primi o ultimi, nella società, è un fatto di predestinazione. John&Joe è “una specie di duetto”, poetico e struggente. E comico, molto comico. È lirico, come le anime dei suoi personaggi, e clownesco, come sa esserlo il mondo, sedotto dagli affari.
Con tenerezza, la penna intelligentissima di Agota Kristof ritrae i suoi clochard smontando nella loro metafora la serietà dell’economia mondiale. Una sorridente storia di crudeltà insensate, capitali e rovine, che prende sostanza nell’affiatamento ventennale tra la regia di Valerio Binasco e le interpretazioni di Nicola Pannelli e Sergio Romano. Sono loro a impersonare la favola del denaro secondo due stralunati nullatenenti, i soli ad averla compresa.

JOHN&JOE
di Agota Kristof
regia di Valerio Binasco
con Nicola Pannelli e Sergio Romano
al Teatro Piccolo Eliseo di Roma dal 18 al 29 maggio 2016

dalle note di regia di Valerio Binasco
I personaggi di questa commedia sono anime. Le anime degli ultimi, per l’appunto. C’è tanta bellezza e dolcezza in loro ed è per questo che il mio progetto teatrale, è più che mai orientato alla semplicità della messa in scena. Quando una scrittura è davvero grande (e Agota Kristof è di certo una grande della scrittura) l’unico lavoro importante che bisogna fare è creare “l’incanto” insieme agli attori.
Mi pare una splendida opera teatrale questa che cerca di coniugare la metafora della “vita negli affari”, con i clochard-clown della tradizione, e con l’incanto delle anime semplici. Questa sintesi di poesia e d’intelligenza è spesso alla base del grande teatro contemporaneo, ed è una fantastica occasione per ridare un senso profondo al lavoro degli attori e alla gioia che tale senso profondo può regalare al pubblico.”
orari e durata spettacolotutti i giorni ore 20.00 | domenica 22, mercoledì 25 e domenica 29 ore 16.00
durata spettacolo 70 minuti

info e prenotazioni:
www.pav-it.eu | organizzazione@pav-it.eu | 06 44702823
biglietto promozionale a 10€
prenotando a organizzazione@pav-it.eu (fino a esaurimento posti disponibili)

#teatroeliseo
#teatro
#john&joe

9 maggio 2016

Festival delle Scienze 2016 all'Auditorium

Ecco un mega-post per il Festival delle Scienze inaugurato a Roma all'Auditorium Parco della Musica: perchè non c'è cultura se non c'è anche scienza.
INCORAGGIAMO TUTTI GLI APPASSIONATI DI SCIENZA, MA SOPRATTUTTO I GIOVANI CHE STANNO SVOLGENDO GLI STUDI IN AMBITI SCIENTIFICI A PARTECIPARE, SECONDO LE LORO DISPONIBILITA', ALLE INIZIATIVE DEL FESTIVAL .



Festival delle Scienze
Roma, 20 – 22 maggio 2016



Relatività


The most incomprehensible thing about the world is that it is comprehensible
(Albert Einstein)

Albert Einstein aveva ragione. Anche questa volta. Cento anni dopo la pubblicazione della sua più celebre e celebrata teoria (quella sulla relatività generale, risalente al 1915), è arrivata la conferma sperimentale dell'esistenza delle onde gravitazionali, “increspature” dello spaziotempo che lo scienziato aveva ipotizzato proprio come conseguenza della relatività. Una scoperta che se da un lato rilancia l'entusiasmo attorno alla ricerca scientifica come percorso ideale per una maggiore comprensione dell'universo e per l'avanzamento dell'umanità, dall'altro conferma la grandezza assoluta di Einstein, figura che ancora oggi incarna nell'immaginario collettivo il modello di scienziato per antonomasia: geniale, eclettico, curioso, carismatico, anticonformista.



A questo gigante del Novecento è dedicata l'undicesima edizione del Festival delle Scienze, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura e con la partnership scientifica di ASI - Agenzia Spaziale Italiana, INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, in programma all'Auditorium Parco della Musica di Roma dal 20 al 22 maggio 2016. Tema chiave è la Relatività, filo conduttore di un viaggio che non si limita a ricordare l’importanza storica della teoria einsteniana, ma che si estende all'intreccio con le scienze umane (psicologia, sociologia, filosofia), fino a raggiungere i settori più innovativi della ricerca contemporanea (fisica quantistica, Big Data).

Quali saranno le nuove frontiere della scienza? Dopo le onde gravitazionali, riusciremo a individuare e studiare anche le particelle della materia oscura? Fino a dove ci spingeremo nella nostra esplorazione dell'universo? Quali nuove strade e processi cognitivi si apriranno nell'intreccio tra scienza, filosofia e studio del comportamento umano? E quali orizzonti si schiuderanno grazie all'inarrestabile avanzata delle innovazione tecnologiche, tra supercomputer e reti digitali? Sono solo alcune delle domande a cui prova a rispondere l'undicesima edizione del Festival attraverso lectio, dialoghi, conferenze, proiezioni ed exhibit.



LE CONFERENZE
Venerdì 20 maggio il Festival si apre alle 9.30 in Sala Petrassi con la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini, del Presidente della Fondazione Musica per Roma Aurelio Regina e dell'Amministratore Delegato José R. Dosal, del co-direttore scientifico del Festival Vittorio Bo, della responsabile dell’ASI Esplorazione e Osservazione dell’Universo Barbara Negri e del responsabile dell’esperimento VIRGO dell’INFN Fulvio Ricci. Protagonista della prima lectio, in programma alle 16 in Sala Petrassi, è il cosmologo João Magueijo introdotto da Giovanni Amelino Camelia: portoghese, professore di fisica teorica all'Imperial College di Londra, noto soprattutto per la teoria della velocità variabile della luce ma anche autore di una biografia sulla vita di Ettore Majorana e di una provocatoria raccolta dei vizi della popolazione inglese. Magueijo spiega al pubblico quali saranno le nuove sfide della scienza del XXI secolo: in particolare, proprio cosa ci attende Oltre Einstein.

Sempre a proposito di grandi attese, sta crescendo quella di conoscere i primi risultati dello Xenon1T, la gigantesca nuova macchina costruita all'interno dei Laboratori Nazionali dell'Istituto di Fisica Nucleare – nella pancia del Gran Sasso – ed entrata in funzione a fine 2015 nell’ambito dello Xenon Dark Matter Experiment. Xenon1T è ambiziosa non solo per le sue dimensioni (per la prima volta, l'obiettivo di studio sarà una massa di una tonnellata) e per il numero di scienziati coinvolti nel progetto (126 persone di 10 nazionalità diverse, 21 istituti di ricerca), ma soprattutto per i suoi obiettivi: scovare le WIMP (“weakly interactive massive particles”), le particelle di cui pensiamo sia composta la materia oscura. I visitatori del Festival delle Scienze possono scoprire la storia del progetto dalle parole della sua fondatrice, Elena Aprile, milanese di nascita ma da ormai trent'anni professoressa di fisica alla Columbia University di New York (La ricerca della materia oscura, ore 17.30, Sala Petrassi; introduce Rossella Panarese). Se le particelle WIMP rimangono al momento sfuggenti, lo stesso non si può dire per le onde gravitazionali. A settembre del 2015 sono state rilevate sperimentalmente da una collaborazione tra un progetto statunitense (LIGO) e uno italiano (EGO-VIRGO), confermando le previsioni di Einstein e aprendo nuovi scenari nello studio dell'universo e delle leggi che lo regolano. Di questa straordinaria scoperta, già battezzata come una delle più importanti del nostro tempo, si parla anche al Festival delle Scienze, in diversi momenti della manifestazione. Il primo appuntamento è il dialogo che chiude la sessione di conferenze di venerdì 20 maggio, con due ospiti d'eccezione, entrambi provenienti dal Massachusetts Institute of Technology: il fisico Scott Hughes (collaboratore di LIGO) e lo storico della scienza David Kaiser, autore di How the Hippies Saved Physics (Einstein, i quanti e le onde gravitazionali, ore 19, Sala Petrassi; introduce Jacopo Romoli).



La varietà mostrata nella scelta dei temi e degli ospiti del primo giorno è confermata e ulteriormente ampliata dalla trasversalità del programma di sabato 21 maggio, che prevede una serie di incontri in cui – partendo sempre dalla lezione di Einstein – si entra in contatto con molteplici aree e discipline della ricerca scientifica, tecnologica e umanistica. Dimostrando come la scienza sia parte rilevante della nostra vita quotidiana: nelle esperienze e nel pensiero, nelle certezze e nelle paure. Se il fisico teorico Vincenzo Barone (curatore di Relatività. Principi e applicazioni, Bollati Boringhieri) racconta in “Un cruciverba ben congegnato”. Einstein e le simmetrie della natura come le leggi della fisica abbiano permesso di mettere un po' d'ordine nel funzionamento del mondo (ore 10.30, Sala Petrassi; introduce Marco Motta), lo psicologo e scienziato cognitivo della University of California, San Diego Rafael Núñez presenta al pubblico “un'altra relatività” dello spaziotempo: non quella resa quasi proverbiale dalle scoperte di Einstein, bensì quella legata alle differenze con cui lo spazio e il tempo vengono percepiti dall'uomo, a seconda del contesto culturale e delle comunità linguistiche (Il futuro è dietro di noi o in salita? La relatività stabile del concetto di spazio-tempo, ore 12, Sala Petrassi; introduce Jacopo Romoli). Sono invece I Big Data: pronipoti della relatività generale? i protagonisti della lectio del fisico Mario Rasetti, presidente della Fondazione ISI, in programma alle 14.30 in Sala Petrassi (introduce Vittorio Bo). Dal passato e dal presente si vola quindi nel futuro, con la complicità di Seth Lloyd. Tra i massimi esperti mondiali nella scienza della complessità, professore di ingegneria al MIT e di fisica dei computer quantistici al Santa Fè Institute, lo scienziato americano invita il pubblico a riflettere su una suggestiva (e inquietante) possibilità legata alla rivoluzione digitale (Big Quantum Data, ore 16, Sala Petrassi; introduce Giovanni Amelino Camelia). Se la potenza di calcolo dei computer cresce anno dopo anno e si ipotizza che le macchine diventeranno talmente potenti e “informate” da riuscire a realizzare dettagliatissime simulazioni di persone reali... chi ci dice che noi non siamo già semplici simulazioni create dai computer del futuro? Scenari forse un po' meno fantascientifici, ma sempre legati a questioni profonde e di grande fascino, sono infine tracciati nelle ultime due lectio della giornata. Il filosofo della scienza Ned Markosian conduce il pubblico in un appassionante viaggio alla scoperta del tempo (ore 17.30, Sala Petrassi; introduce Jacopo Romoli): o meglio, del modo in cui noi esseri umani ci rapportiamo ad esso, chiedendosi La relatività implica che il tempo sia come lo spazio?. Alle 19 in Sala Petrassi si parte quindi per un’esplorazione dell’universo in compagnia dell’astrofisico Giovanni Bignami (Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte; introduce Amedeo Balbi).

Domenica 22 maggio Giovanni Amelino Camelia, professore di fisica all'Università La Sapienza di Roma e autore di innovativi lavori nel campo della gravità quantistica, prova invece a rispondere a un dilemma scientifico dal sapore quasi leggendario: Una teoria del tutto è possibile? (ore 10.30, Sala Petrassi; introduce Vittorio Bo). Si torna poi a guardare le stelle con Nicolò D'Amico, presidente dell’INAF (ore 12, Sala Petrassi; introduce Marco Cattaneo), per riflettere su quello stesso universo da cui – provenienti da uno spazio e da un tempo lontanissimi, frutto di una collisione tra buchi neri – sono emerse le onde gravitazionali (Onda su onda, la radioastronomia da Marconi ad Einstein). Di loro si torna a parlare – dopo le riflessioni condivise venerdì sera da Scott Hughes e David Kaiser – in un altro dialogo a due voci: quelle di Fulvio Ricci (VIRGO - EGO) e Bangalore Sathyaprakash (Cardiff University), che con La scoperta delle onde gravitazionali, alle 15 in Sala Petrassi, introdotti da Marco Cattaneo, si soffermano in particolare sulla natura degli “inferometri”, gli strumenti utilizzati per rivelare la presenza delle onde, il cui continuo processo di innovazione tecnologica è stato determinante nel successo delle osservazioni e promette ulteriori sorprese per il futuro. Al confine sempre più sottile tra verità e finzione negli effetti speciali basati su conoscenze scientifiche è invece dedicata la lectio Le stelle del cinema di Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, in programma alle 17 in Sala Petrassi (introduce Amedeo Balbi). Dopo i voli della fantascienza, l'appuntamento conclusivo del Festival prende spunto dalla Storia: l'impegno che Albert Einstein dedicò alla difesa della pace nel mondo e a favore di un disarmo nucleare. Il ruolo etico della scienza e la sua possibilità di contribuire a uno sviluppo sostenibile del pianeta saranno i temi della lectio del fisico Eliezer Rabinovici (CERN/SESAME, Racah Institute of Physics, Hebrew University, Gerusalemme, Israele) che chiude il Festival alle 19 in Sala Petrassi con Apriti sesamo – una sorgente di luce nel Medio Oriente (introduce Vittorio Bo).

GLI SPETTACOLI, LE MOSTRE E LE PROIEZIONI
Alle conferenze di grandi ospiti nazionali e internazionali, il Festival affianca un programma di eventi in cui i temi della ricerca scientifica sono presentati in un intreccio di parole, suoni, visioni e altre suggestioni. Sabato 21 maggio alle 21 in Sala Sinopoli si tiene la conferenza spettacolo Racconto cosmico. Spazio, materia e gravità nell’evoluzione dell’Universo a cura dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con Fernando Ferroni, Antonio Masiero, Viviana Fafone,   Umberto Petrin (piano), Maria Giulia Scarcella (voce narrante), i racconti animati di Luca Ralli e la conduzione di Patrizio Roversi. Nell'arco dell'intero weekend, i foyer Petrassi, Sinopoli e altri spazi dell'Auditorium Parco della Musica ospitano installazioni (Il surf gravitazionale, a cura di INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, foyer Petrassi, in cui il pubblico può, come una supernova o un buco nero, incurvare virtualmente lo spazio e generare onde gravitazionali con i propri movimenti), exhibit e proiezioni (Einstein e relatività, a cura di Media INAF, nella Sala ospiti foyer Sinopoli). Previsto anche un appuntamento speciale per gli studenti delle scuole superiori, venerdì alle 10 in Sala Petrassi: la proiezione di Interstellar, il kolossal diretto da Christopher Nolan nel 2014 e interpretato da Matthew McConaughey, commentata da Matteo De Giuli di Radio3 Scienza. Perfetto esempio di fantascienza hollywoodiana che si avventura in temi cari alle teorie e agli studi di Albert Einstein (avvalendosi anche della consulenza scientifica di Kip Thorne, lo scienziato che nel 1984 fondò il progetto LIGO di ricerca delle onde gravitazionali). Ai bambini sono dedicate le letture animate Coltivare lo stupore – Storie per occhi aperti e orecchie curiose a cura dei Gatti Ostinati, in programma sabato 21 e domenica 22 presso la Sala Ospiti alle 16, 17 e 18. Confermata infine la presenza di Radio3Scienza, con uno studio radiofonico da cui si racconta in diretta il Festival e si intervistano i suoi protagonisti.

MnM print edizioni al Salone Internazionale del Libro - Torino 2016


MnM print edizioni sarà alla
XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino
al Padiglione 1 - stand B08


La MnM edizioni è una casa editrice mantovana indipendente specializzata nella pubblicazione di libri sulla cultura dell'emigrazione degli italiani nel mondo ed è sempre alla ricerca di storie e testimonianze passate e recenti per recuperare narrazioni che raccontino l'emigrazione vissuta dalla nostra parte e promuovere rapporti culturali e sociali con gli italiani emigrati e i lori discendenti.
La Mnm ha il patrocinio Associazione Mantovani nel Mondo. 


Domenica 15 maggio - padiglione 1
ore 17
La straordinaria storia di Vicenzo James Capone: Two-Gun, il fratello di Al Capone.
Presentazione del libro
L’ALTRO ITALOAMERICANO


Lunedì 16 maggio - padiglione 1
ore 14
Presentazione del libro
LA COLONIA ITALIANA IN NEW YORK - 1908
di Ausonio Franzoni


 
 
MnM Print Edizioni
Via Pavesa, 4
46025 – Poggio Rusco
Mantova



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