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26 aprile 2016

Nasce la prima “scuola a inquinamento zero”

Nasce la prima “scuola a inquinamento zero”: un modello unico al mondo per la creazione di scuole dove respirare aria pulita.




Nasce a Roma la prima “scuola a inquinamento zero” grazie all’istallazione di tre sistemi APA (Air Pollution Abatement), la nuova tecnologia in grado di abbattere le polveri sottili e gli altri inquinanti presenti nell’aria brevettata da Istech, PMI innovativa che da anni opera nell’innovazione tecnologica a servizio dell’ambiente e della popolazione. Una tecnologia innovativa che permette la depurazione dell'aria che respiriamo poiché abbatte con altissima efficacia gran parte degli inquinanti nocivi per la salute dell’uomo e per l’ambiente presenti nell’atmosfera.

Gli APA, istallati nella Scuola media Giuseppe Bagnera del Municipio XI e concessi in comodato d’uso a titolo gratuito,da oggi sono entrati in funzione con un evento di presentazione. Il progetto, nato da un accordo tra il Municipio XI di Roma Capitale e la Istech, prevede l’installazione di tre sistemi APA nelle aree esterne della scuola, nelle quali i ragazzi trascorrono i loro momenti ricreativi e dove si riscontra un’alta concentrazione d’inquinanti nell’aria causati in particolare dall’intenso traffico veicolare che caratterizza Roma.



“Tra le priorità che abbiamo sempre avuto- dichiara il Presidente del Municipio XI di Roma Capitale Maurizio Veloccia- c’è quella di garantire ai più piccoli scuole sicure e salubri. In questi anni abbiamo investito quasi 11 milioni di euro per la manutenzione scolastica con l’intento di garantire ai nostri bambini, ambienti belli sicuri e sani. L’istallazione della tecnologia APA è un ulteriore passo in questa direzione: la salute respiratoria nelle scuole, infatti, è molto importante soprattutto per i soggetti allergici"

“L’iniziativa rappresenta- dichiara l’amministratore delegato di Istech Giuseppe Spanto- l’inizio di un processo di sensibilizzazione che intendiamo estendere a livello nazionale e che mira alla diffondere la consapevolezza dell’importanza di respirare aria pulita. Per Istech si tratta di un progetto importante poiché traccia un percorso imprescindibile per un futuro migliore nell’ambito di un sistematico e concreto impegno per la costruzione di una città più responsabile e attenta, sensibile, sana, sicura e a misura d’uomo.”

Per sensibilizzare gli alunni al problema dell’inquinamento dell’aria inoltre sarà attivato un software che, comunicando con le apposite centraline istallate, consentirà ai ragazzi di monitorare e di acquisire informazioni in tempo reale sulla qualità dell’aria che respirano. Le rilevazioni saranno anche effettuate dalla piattaforma “AirQuino”, tecnologia altamente innovativa ideata dai ricercatori dell’Istituto di Biometeorologia di Firenze (CNR IBIMET), centro di ricerca che opera nella definizione di strategie e nello sviluppo di tecnologie e soluzioni operative rispetto alle emergenze globali che interessano le risorse agroalimentari e no- food, l’ambiente, il clima e la meteorologia. La piattaforma andrà a completare l’assetto tecnologico per le rilevazioni eseguite dalle centraline Istech; i dati saranno poi elaborati e validati dall’Istituto e comunicati, nell’ambito della realizzazione del progetto.
Al progetto partecipa anche la società aquilana Felici S.r.l., specializzata nel restauro di pregio e nelle ristrutturazioni che ha progettato la configurazione d’installazione dei sistemi APA e che collaborerà anche in futuro, sia per nuove sperimentazioni in altre scuole italiane sia per altre attività.
Per coinvolgere ancora di più gli alunni della scuola, Istech e il Municipio XI hanno invitato a partecipare un’associazione di street artist del territorio, i Pittori anonimi del Trullo, che hanno dipinto i sistemi APA utilizzando i disegni realizzati appositamente da alcuni studenti della scuola.



FuturBalla alla Fondazione Pasquinelli


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22 aprile - 1 giugno 2016
FuturBalla
Opere di Giacomo Balla e manifesti originali futuristi in mostra
alla Fondazione Pasquinelli di Milano

Dal 22 aprile torna quella che è ormai diventata una tradizione nel panorama delle mostre d’arte di Milano. Anche questa primavera la Fondazione Pasquinelli offre al pubblico un estratto della collezione privata Antognini in una mostra, una personale questa volta, curata da Antonello Negri e incentrata su uno dei più grandi artisti italiani di fama internazionale: Giacomo Balla, significativamente autorinominatosi FuturBalla nel 1913, quando la sua produzione prese la via radicale del Futurismo. Da qui prende significativamente il nome anche la mostra, FuturBalla, che prosegue negli spazi di Corso Magenta fino al primo giugno. In questo periodo verranno esposte al pubblico tre opere che appartengono agli anni tra il 1913 e il 1918, accompagnate da pubblicazioni periodiche e manifesti futuristi dello stesso periodo prestati dal Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano. 

Si tratta della quarta mostra del ciclo L’arte in una stanza, e racconta una storia artistica concentrata in pochi anni, quasi in perfetta coincidenza con la Grande guerra, attraverso tre opere di particolare qualità: come il futurismo italiano è stato in grado di dar forma al movimento attraverso immagini  immobili, dipinte sulla tela. I quadri esposti hanno per protagoniste un’automobile in corsa tra le luci della notte, una bandiera che sventola, un colpo di fucile e richiamano strettamente altre opere esposte al Museo del Novecento di Milano che raffigurano la passeggiata di un cane e la corsa di una bambina sul balcone.

Nella mostra FuturBalla quadri e manifesti originali vengono esposti insieme per restituire al pubblico il clima ardente – al quale l’artista partecipò in prima persona – di un momento cruciale del Novecento, segnato dal mito della macchina e della velocità e dall’utopia della reinvenzione del mondo: tra il progetto, firmato proprio da Balla, di un “vestito antineutrale”, l’idea di una Ricostruzione futurista dell’universo, e il provocatorio programma di una Società di protezione delle macchine. A dimostrare che come l’opera esce dalla cornice - come in Colpo di fucile domenicale - così il movimento artistico deve ispirare la vita di tutti i giorni.
Ci saranno inoltre degli incontri tenuti da Antonello Negri e Andrea Kerbaker mercoledì 27 aprile e mercoledì 18 maggio alle 18.30, che racconteranno il futurismo dal punto di vista dei suoi principi artistici originari e il collezionismo futurista oggi particolarmente di moda. Mercoledì 11 maggio alla stessa ora sarà di scena l’artista Ugo Nespolo, che in FuturNespolo racconterà al pubblico dell’influenza del futurismo sulla sua opera.
Per tutta la durata della mostra, la sezione didattica propone ai bambini dai 6 ai 10 anni delle scuole primarie, dal lunedì al venerdì mattina: A spasso con FuturBalla, visita guidata e laboratorio; mentre per bambini e famiglie, sabato 7, 14 e 28 maggio: Ballo futurista, visita-laboratorio tra le opere di Giacomo Balla e sabato 21
 Ballatrucco, workshop dalla tela al volto. I laboratori sono a entrata libera su prenotazione obbligatoria.


 
 

ARTE E DESIGN ISPIRATA AI FRATTALI BY JOHN BREVARD

For your interior,  the long awaited Menger collection by John Brevard.

Introducing the long awaited Menger collection by John Brevard.

In math, the Menger sponge (also known as the Menger universal curve) is a fractal curve. It was first described by Karl Menger in 1926, in his studies of the concept of topological dimension.
The Menger sponge simultaneously exhibits an infinite surface area and zero volume.
 
After Mandelbrot published his seminal work in 1975 on fractals, one of the first practical uses came about in the 1990s.

In the 1990s Nathan Cohen became inspired by the Koch Snowflake to create a more compact radio antenna using nothing more than wire and a pair of pliers. Today, antennae in cell phones use such fractals as the Menger Sponge, the box fractal and space-filling fractals as a way to maximize receptive power in a minimum amount of space.

Copyright © *2016* *John Brevard*, All rights reserved.



www.johnbrevard.com
www.thoscene.com

#john brevard

23 aprile 2016

PITTURA ABORIGENA

LED ECLULS’ATROTDEI 7 pittrici aborigene in mostra dal 28 aprile al 4 maggio

p r e s e n t a
in collaborazione con Progett MDvisioni contemporanee Arte3D A S S O C I A Z I O N E
C U L T U R A L E
a cura di Giuseppina Del Signore




Dal 28 Aprile al 4 Maggio 2016 saranno in mostra a Roma, presso lo spazio PlusArtePuls, le opere di 7 artiste aborigene australiane: Ningura Napurrula, Gloria Petyarre, Evelyn Pultara, Judy Watson Napangardi, Walangkura Napanangka, Yinarupa Nangala e Louise Numina.
Originarie di diverse regioni centro-occidentali dell’Australia, la maggior parte di loro oggi è ultra settantenne, queste artiste ci hanno consegnato un patrimonio storico-artistico importante per le future generazioni del mondo.
Per comprendere a pieno queste artiste è bene spendere qualche parola sull’arte aborigena. Essa scaturisce dal bisogno di stringere una rete di relazioni fra ogni essere vivente ed ogni luogo; è l'espressione dei sentimenti che questo popolo ha nei confronti della natura e delle origini del mondo intese come nascita della civiltà, come fase infantile della vita, come arte primitiva.
In assenza di tradizione scritta, l'antichissima cultura aborigena si è tramandata attraverso segni grafici sul terreno, su corteccia e sul corpo. Il mondo occidentale ha iniziato a conoscere l'arte degli aborigeni australiani solo nella seconda metà del secolo scorso grazie al lavoro di Geoffrey Bardon, maestro della scuola di Papunya, che propose ai suoi alunni di decorare le pareti della scuola. La comunità manifestò subito grande interesse per i murales, così tutti contribuirono, realizzando sui muri quello che da sempre avevano disegnato a terra durante le cerimonie.
Dal muro alla tela il passo fu quasi naturale e così, attraverso questa produzione artistica, è stato tramandato al mondo il patrimonio culturale di questo popolo. Questa indiscussa affermazione artistica rappresenta un contributo molto importante anche per il riconoscimento della civiltà aborigena come tale dando alle comunità aborigene quella dignità che per molto tempo era stata fortemente negata.
La pittura aborigena contemporanea non può e non deve essere considerata solo un’espressione creativa locale, essa è l'essenza di una civiltà quasi scomparsa che ormai sopravvive solo nelle zone più desertiche del Paese, dove ancora la vita e i riti delle comunità sono in armonia con la natura.
L'atto stesso del dipingere per gli aborigeni è una forma di mediazione tra la Natura e la sua comprensione da parte dell’uomo, ogni opera nasce dal sogno che in questa cultura rappresenta l’unica condizione che possa avvicinare l’uomo alla conoscenza.
Possiamo considerare la pittura aborigena un vero e proprio linguaggio simbolico, diverso da tribù a tribù, che racchiude tutta la storia di questi popoli. Nelle loro tele non c’è mai la rappresentazione della realtà ma solo della materia nebulosa di cui
sono fatti i sogni (DotArt). I colori sono sempre decisi e caldi, come i luoghi della terra australiana dove anche il deserto diventa colore e tavolozza. Così come non si troveranno mai similitudini con altre forme pittoriche che questo popolo non ha mai conosciuto.
Liberi da ogni influenza e da qualsiasi punto di vista obbligato, hanno seguito i loro sogni, le loro visioni e i loro sentimenti, le loro opere affascinando lo spettatore per quello che sono e non per quello che rappresentano.
La mostra, presentata da "MD visioni contemporanee", è parte della collezione di Marco D'Andrea grande estimatore della cultura del popolo aborigeno e vuole essere un suo personale omaggio alla loro arte visuale.

Mostra: “LE CUSTODI DELL’ ARTE”, 7 Pittrici aborigene in mostra
Luogo: Plus ARTEPuls Roma, Viale Mazzini 1
Inaugurazione: 28 Aprile 2016, ore 18,30
Contributo musicale: OHM SWEET OHM - Electronic music with live vocals and didgeridoo - Christian Muela electronics & didgeridoo Liina Rätsep voice
Durata Mostra: 29 Aprile – 04 Maggio 2016
Orari Mostra: dal martedì al sabato ore 11,30-13,00 / 16,00-18,00
Ingresso libero

Shakespeare

23 aprile 2016

Shakespeare's day

Nel giorno in cui tutto il mondo celebra il Bardo, la straordinaria promozione di O barra O: Su Bookrepublic, Ibs e sui maggiori store online, potrete trovare l'ebook 30 grandi miti su Shakespeare a soli € 1.99.
Vi segnaliamo anche che fino al 25 aprile la versione cartacea sarà acquistabile sul nostro sito con uno sconto del 25%.

Non perdetevi inoltre la doppia intervista a Emma Smith, autrice del libro, e a Paolo Caponi, anglista dell'Università degli Studi di Milano, che andrà in onda alle ore 10,35 su Radio Popolare nel corso del programma "Sabato Libri".  
#Shakespeare

22 aprile 2016

giornata di provini per il cortometraggio 'Timballo' di Maurizio Forcella a Campli (Teramo) su tre migranti improvvisati cuochi

Giornata di provini a Campli – sabato 23 aprile – 
per il cortometraggio ‘Timballo’, di Maurizio Forcella. Provini per 3 attori protagonisti e piccoli ruoli



Sabato 23 aprile a Campli (Teramo) presso la Sala del Comune dalle ore 16.00, si svolgeranno i provini per attori protagonisti e piccoli ruoli per il cortometraggio ‘Timballo’, diretto a fine maggio da Maurizio Forcella , con la partecipazione di Bro Company e il patrocinio del Comune di Campli.

Il cortometraggio, scritto dal regista e da Pietro Albino Di Pasquale sarà interamente girato e ambientato nell’antica città d’arte di Campli, che conserva tracce di antiche fortificazioni, torri di avvistamento e la celeberrima Scala Santa, unica al mondo, formata da 28 scalini di legno. 
Timballo vedrà tra gli interpreti una grande attrice italiana ancora misteriosa, quindi Ivan Franek (Brucio nel vento, Noi credevamo, La Grande Bellezza), Nunzia Schiano (Benvenuti al Nord, Benvenuti al Sud, Reality), Niko Mucci (Il sindaco Pescatore) e Fabio Balsamo, noto sul web per “Gli effetti di Gomorra la Serie”, che ha totalizzato più di 5 milioni di contatti. Il corto racconta la storia di un gruppo di migranti (un senegalese, un macedone e un kosovaro) che, improvvisandosi cuochi, riescono a risollevare le sorti di un ristorante in rovina reinventando, a modo loro, un piatto tipico della tradizione teramana: il timballo.

Campli Il Municipio


Per il casting si cercano attori con una buona padronanza della lingua italiana per tre ruoli da protagonista: un attore di circa 30 anni africano e due attori di circa 20 e 26 anni dei Balcani. Nello stesso giorno si terranno anche i provini per piccolo ruoli: la produzione cerca, anche tra gli abitanti di Campli, dei paesi limitrofi e di tutto l’Abruzzo, una donna sui 70 anni, un uomo sui 65/70 anni, un ragazzo sui 17/20 anni e una ragazza sui 18 anni. 

Per realizzare il timballo del film è stato bandito un concorso culinario rivolto agli istituti Alberghieri di Pescara, Teramo e Giulianova.

#timballo
#campli
#cortometraggi

GIANNA NANNINI HITSTORY TOUR 2016

GIANNA NANNINI
HITSTORY TOUR 2016


VENERDI 22 LUGLIO CAVEA ORE 21\
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

“Ho iniziato a raccontare le favole qualche anno fa. A Penelope piace molto.  E ho pensato che avrei dovuto raccontarle la mia.”
Gianna Nannini ritorna all’Auditorium Parco della Musica per una tappa del suo HITSTORY TOUR, in cui la cantante proporrà i più grandi successi della sua storia artistica e nuovi inediti. HITSTORY segue il grande successo di Hitalia (triplo disco di platino) ed è la favola di una grande artista. La storia di una ragazza rock e piena di talento che negli anni, con la sua voce unica, con la sua musica frutto di una costante ricerca di nuove sonorità e con i suoi testi, ha conquistato il pubblico di tutta Europa.
“Ho deciso di raccontare la mia storia “da viva”. Spesso queste operazioni si fanno “da morta”. E perché? La mia è una bella storia e la voglio poter raccontare me, da viva.”
L’album HITSTORY si apre con Vita Nuova, scritta da Gianna con Pasquale Panella; il brano, dai versi dall’eco dantesco, anticipa il nuovo corso artistico che pone la voce di Gianna sempre più al centro e che ha anticipato l’uscita dell’album accompagnata da un video che mostra per la prima volta le immagini di una giovanissima Gianna. Vita Nuova è un appello, un manifesto di come si vive l’amore oggi, la fotografia della tendenza a “stilnovizzare” i nostri sentimenti. “È un canzone che riflette molto il momento che vivo, e anche la mia Vita Nuova di rockstar e di mamma. È un esempio di romanza Pucciniana nel mio stile”.
Hitstory segna un nuovo corso artistico della cantautrice di Siena: gli arrangiamenti sono molto più scarni e la straordinaria voce di Gianna è sempre più centrale per introdurci al nuovo universo creativo dell’artista, per presentarci il sound dello stil novo.
HITSTORY è una raccolta di 32 brani nella versione standard e 45 brani nella versione Deluxe, che contiene anche il Giocagianna, con il tabellone che riprende il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, da lui gentilmente concesso per dare forma al percorso visivo che ripercorre attraverso le immagini la straordinaria carriera della rocker italiana più celebrata all’estero.

“I tre album di HITSTORY versione Deluxe compongono un trittico della mia storia di successi, a cui ho voluto aggiungere sei brani inediti e Un’estate italiana remake – rivela Gianna - È la storia della mia musica che si affianca alla storia di alcune delle più belle canzoni italiane che ho proposto da poco con Hitalia. Per creare un continuum con l’album precedente, dedicato alla storia della grande canzone italiana, per HITSTORY ho voluto le canzoni che hanno avuto più successo ma anche quelle che ho scritto e che mi piacciono particolarmente”.

Info 06-80241281
www.auditorium.com

#giannanannini
#musica



eMPathia JAZZ DUO IN TOUR IN ITALIA

eMPathia Jazz Duo



Tour “Portraits in Song”, presentazione in anteprima dal vivo
del nuovo album “Inside” in uscita la prossima estate
domenica 24 aprile Radio-Show a BRASIL - RAI Radio 1
giovedì 28 aprile COTTON CLUB - ROMA
sabato 30 aprile MALLONI TRACE – P.S.ELPIDIO/FM
- evento ufficiale International Jazz Day -
mercoledì 4 maggio TAKE FIVE CLUB - BOLOGNA
venerdì 6 maggio ARMADILLO CLUB AUDITORIUM – SARZANA/SP
martedì 10 maggio TEATRO AGRICANTUS - PALERMO
11 maggio Radio-Show a TALKIN' ALL ABOUT JAZZ – Radio Statale/MI

Dal momento in cui una famosa tromba lasciò New Orleans e puntò verso nord, sono stati numerosissimi i tentativi di descrivere il Jazz, generazione dopo generazione; cercando tra quelle definizioni si scopre che il riferimento più comunemente citato è il ritmo, quello scandito dal pulsare della batteria. Come usare allora il termine jazz nel caso di un duo formato da voce e chitarra?
La risposta dell'eMPathia Jazz Duo, composto dalla cantante Mafalda Minnozzi e dal chitarrista Paul Ricci, sta nelle improvvisazioni melodiche sul tema di una canzone popolare, sostenute da originali modelli armonici che ne accompagnano il respiro. Le caratteristiche di questo tipo di performance non sono diverse da quelle degli anni in cui il Jazz riuscì a fondere la musica popolare con l'espressione individuale attraverso una storia ricca di soul.
Nel tour di “Portraits in Song”, il duo presenta dal vivo in anteprima “Inside”, il nuovo album registrato a New York da Jeff Jones “the Jedi Master”, già vincitore di Grammy Awards e storico collaboratore di Wynton Marsalis per il progetto Jazz at Lincoln Center; un album di cui è prevista l’uscita in Italia per la prossima estate.
Un minuzioso mosaico di sensazioni che provengono “da dentro” in cui la voce versatile dell'interprete italiana e la raffinata tecnica del chitarrista newyorchese sorprendono per la naturalezza con cui si avvicinano, si allontanano, si rincorrono tra di loro per creare quel sound unico che li contraddistingue.
Il repertorio abbraccia capolavori di Tom Jobim e Vinicius De Moraes (A Felicidade e Chega de Saudade), Ennio Morricone (Metti una Sera a Cena), Cole Porter (Every Time We Say Goodbye), Rodgers e Hart (My Funny Valentine e There's a Small Hotel), Ivan Lins (Guarde nos Olhos), Edith Piaf (L'Hymne à l'Amour) tra gli altri, riletti come fosse una sorta di studio su stati d'animo e riflessioni, su sentimenti e bellezza; sono ritratti in musica che vengono proposti con trasparente sincerità da questi due artisti meravigliosi.
I toni e le sfumature vengono dal differente uso della chitarra jazz, della chitarra baritono ed anche della chitarra a risuonatore in legno, mentre la voce si occupa di creare luci ed ombre e tutto l’arcobaleno di vibrazioni che esistono tra una performance acuta e delicata come quella in “Città Vuota”, riletta in bossa nova e la muscolare "Sacumdì, Sacumdà" vertiginosamente funky a conferma della versatilità di Mafalda, della sua estensione vocale e assoluta padronanza con cui gestisce una vastissima gamma di timbri.
Ascolta e scarica il press kit su www.empathiajazz.com

BIO
Mafalda Minnozzi vanta una straordinaria carriera soprattutto in Italia e in Brasile dove, nei venti anni che ha vissuto tra Rio e San Paolo, si è costruita un’immagine di grande successo incidendo ben 10 CD e 2 DVD, con numerose e indimenticabili partecipazioni a programmi con audience importanti nelle principali reti televisive e duettando con grandi artisti come Milton Nascimento, Martinho da Vila, Paulo Moura, Leny Andrade, Leila Pinheiro e Guinga, per nominarne solo alcuni. Grazie inoltre aI grande numero di concerti realizzati in varie e applaudite tournée per il paese, Mafalda è conosciuta e riconosciuta come performer carismatica e versatile, cantante e solista di grande successo.
La sua padronanza del portoghese e la credibilità conquistata all'interno della scena musicale brasiliana le hanno concesso con il tempo la “licenza artistica” di introdurre un modo unico e personale di interpretare la bossa nova e il samba. In omaggio a Caterina Valente, diva italiana degli anni '60 di origini francesi, di cui è una grande ammiratrice, Mafalda ha sempre inserito delle “chanson” nel suo repertorio italiano; nel suo attuale progetto in duo, anche la grande canzone americana è entrata ad arricchire le sue raffinate interpretazioni.
Paul Ricci è un chitarrista di New York, una vita dedicata al Jazz è iniziata con gli studi e il diploma al conservatorio New England e proseguita nei Club di NYC, fin dagli anni '90, suonando con Jaki Byard, Mike Clark, Harold Vick, Dennis Irwin, Larry Willis e molti altri musicisti di grande levatura. Una grande passione per la musica brasiliana lo ha spinto a stimolanti collaborazioni con Astrud Gilberto, Edison Machado, Dom Um Romao, Bebel Gilberto, culminate in tournée e concerti memorabili come quello di Astrud all'Hollywood Bowl con Roy Haynes, Kenny Barron, Gary Burton e George Mraz.
Successivamente ha approfondito la sua conoscenza della musica latina e di quella africana e nel suo curriculum vanta altre collaborazioni importanti come quelle con Bobby Sanabria e Harry Belafonte.
Da solista ha realizzato un album nel quale ha coinvolto amici come Steve Jordan, Randy Brecker, Anthony Jackson, Manolo Badrena e buona parte della scena newyorchese del jazz, della musica latina e africana. Grazie al lungo sodalizio con Mafalda e con la compositrice e cantante Kathryn Bostic ha saputo creare uno stile originale nella costruzione degli arrangiamenti per voce e chitarra jazz.
Nel 2015 Mafalda Minnozzi e Paul Ricci, con il nome eMPathia Jazz Duo, hanno intrapreso un comune percorso di ricerca in cui le loro esperienze musicali sono confluite ed hanno sviluppato un sound che è stato immediatamente notato dalla critica e ha saputo conquistare anche il pubblico. Il loro primo CD “Empathia” (MPI/EGEA 2015) ha confermato i giudizi positivi da parte della stampa specializzata e li ha portati ad esibirsi su prestigiosi palcoscenici come quello dell'European Jazz Expo in Sardegna e della Casa del Jazz di Roma oltre alla segnalazione tra le Targhe Tenco 2015 come “miglior interprete”. In Brasile, il tour promozionale, ha contato diversi sold-out nei teatri delle principali capitali del Paese. In occasione degli incontri con il pubblico di New York, la loro esibizione si è conclusa con una “standing ovation” al Metropolitan Museum of Art, alla Casa Italiana Zerilli-Marimò della NYU e al loro debutto allo Zinc Bar, al Village.  

#eMPathia JAZZ DUO IN TOUR IN ITALIA
#musica

25 aprile: aperti solo Capitolini/Ara Pacis/Mercati di Traiano - 1 maggio: chiusi Musei Civici

LUNEDÌ 25 APRILE:
Aperti Musei Capitolini, Museo dell’Ara Pacis e Mercati Di Traiano
DOMENICA 1 MAGGIO:
Chiusi i Musei Civici di Roma Capitale


Lunedì 25 aprile, Anniversario della Liberazione, rimarranno regolarmente aperti i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis e i Mercati di Traiano. Gli altri spazi del Sistema Musei Civici di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali osserveranno il consueto riposo settimanale.



MUSEI CAPITOLINI
Piazza del Campidoglio 1
Da vedere: mostra “Campidoglio. Mito, memoria, archeologia”
In mostra rari documenti d’archivio, dipinti, incisioni, sculture e inediti reperti archeologici per narrare le trasformazioni urbanistiche del Campidoglio
Tutti i giorni 9.30-19.30 www.museicapitolini.org

MERCATI E FORO DI TRAIANO
Via IV Novembre 94
Da vedere: mostra “Arte in cattedra ai Mercati di Traiano”
Esposizione di opere didattiche realizzate dagli alunni del Liceo Artistico Statale "Enzo Rossi"
Tutti i giorni 9.30-19.30 www.mercatiditraiano.it

MUSEO DELL’ARA PACIS
Lungotevere in Augusta
Da vedere: mostra “Toulouse-Lautrec. La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest”
Circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre la vita dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
Tutti i giorni 9.30-19.30 www.arapacis.it


Domenica 1 maggio i Musei Civici di Roma Capitale rimarranno chiusi


21 aprile 2016

Il Museo Diocesano di Milano sarà dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini

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MUSEO DIOCESANO DI MILANO
21 APRILE 2016
In occasione del suo quindicesimo anniversario di attività, il Museo Diocesano sarà dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini.

Presentato il progetto Chiostri di S. Eustorgio, il nuovo polo museale e monumentale che nasce dalla fusione tra il Museo Diocesano e il complesso di Sant’Eustorgio.

In occasione del suo quindicesimo anniversario di attività, il Museo Diocesano di Milano sarà dedicato al Cardinale Carlo Maria Martini per ricordare colui che ha fortemente voluto e inaugurato il museo.

La notizia è stata comunicata nel corso di una conferenza stampa, tenutasi oggi, giovedì 21 aprile 2016, al Museo Diocesano di Milano, alla presenza del Cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, di Luca Bressan, vicario Episcopale Cultura della Diocesi di Milano, di Ugo Pavanello, presidente Museo Diocesano, di Luciano Formica, Responsabile culturale S. Eustorgio, di Sandrina Bandera, membro del comitato scientifico del Museo Diocesano e di Marco Romanelli, curatore della mostra Design Behind Design, nella quale è stato presentato il progetto culturale e i programmi futuri del Museo Diocesano di Milano.

È stato proprio il Cardinale Angelo Scola, dopo aver ringraziato “per il lavoro svolto in questi anni” l’ex direttore Paolo Biscottini, a sottolineare quanto la dedicazione a Carlo Maria Martini sia “sembrata la scelta, oltre che più ragionevole, più significativa, non solo perché il Museo nacque da un’idea proposta con forza da Martini che iniziò a dare vita a questo luogo portando qui alcune delle tele della quadreria dell’episcopio per metterle a disposizione di tutti, ma anche per rendere omaggio alla poliedricità della sua figura che sapeva interloquire con tutti i mondi della cultura. Lavoreremo insieme alla Fondazione Carlo Maria Martini per celebrare al meglio questo anniversario”.
I programmi futuri del Museo sono stati svelati da Luca Bressan, vicario Episcopale Cultura della Diocesi di Milano che ha ricordato come la celebrazione del XV anniversario sarà per il Museo l’occasione per confermare il progetto vissuto sino ad oggi con alcuni passi ulteriori, come la nascita del nuovo polo museale e monumentale con la fusione tra Museo Diocesano e il complesso di Sant’Eustorgio.
“Il luogo dove si trova il Museo - ha dichiarato Luca Bressan - venne scelto dal Card. Martini certo non a caso. Seguendo questa felice intuizione vogliamo che il suo far parte del complesso conventuale di S. Eustorgio - culla secondo la Tradizione del cristianesimo a Milano - non sia un fatto meramente logistico, ma diventi il punto di partenza di una proposta spirituale e culturale alla città. Basilica, Cappella Portinari, cimitero Paleocristiano, Museo Diocesano di Milano costituiscono un insieme di rara bellezza che va presentato e offerto nella sua unità e unicità attraverso percorsi di visita e attività culturali comuni che già ci vedono impegnati a livello di progettazione nell’offerta ai fedeli e alla città tutta”.
A tal riguardo, il cardinale Angelo Scola ha sottolineato come «due grandi potenzialità si uniscono per dare vita a qualcosa di bello per tutta la città”.
“Per gli antichi padri del Cristianesimo - ha chiosato il Cardinale - la bellezza era lo splendore del vero. Per questo la Chiesa non è mai rimasta estranea all’arte e alla bellezza come ce ne si può rendere conto girando in particolare l’Italia. Sono sempre molto impressionato dalle lunghe file di persone che attendono di entrare a vistare una mostra. Credo che la ragione consapevole o meno che muove tanta gente stia nella capacità dell’arte di manifestare sempre qualcosa che va oltre l’oggetto presente, il plus di cui parla il teologo gesuita Bernard Lonergan. Un capolavoro, quando è autentico, è sempre, come la liturgia, un’anafora che spinge verso l’alto”.
Dal canto suo, Ugo Pavanello, Presidente Museo Diocesano ha annunciato il comitato scientifico cui spetterà il compito di ideare e costruire il programma culturale pluriennale dei “Chiostri di S. Eustorgio”. Coordinato dallo stesso Pavanello e da Luciano Formica, responsabile culturale S. Eustorgio, il comitato scientifico sarà composto da Sandrina Bandera, già Sovrintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico della Regione Lombardia e già Direttore della Pinacoteca di Brera, da Natale Benazzi, scrittore e saggista, da Carlo Capponi, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano, da Giuseppe Frangi, giornalista e critico d’arte, da. Giovanni Iovane, professore di storia dell’arte contemporanea a Brera, da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e da Nadia Righi, conservatore del Museo Diocesano di Milano. In attesa della nomina del nuovo direttore, il responsabile del progetto culturale sarà Gabriele Allevi, già direttore del Museo Diocesano di Bergamo e consulente di varie istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Sandrina Bandera, membro del Comitato scientifico del Museo Diocesano, ha affermato che “quello di fondere due importanti spazi in uno solo è un progetto ambizioso che dovrà necessariamente portare alla creazione di una rete che dialoghi e collabori con le varie istituzioni della città. Con il comitato scientifico stiamo già approntando un vasto programma che includerà una serie di iniziative appositamente studiate per un pubblico più giovane e che sappia tradurre la tradizione di cui si fa portavoce il museo nei nuovi linguaggi contemporanei”.
Anche Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e componente del Comitato scientifico del Museo Diocesano, ha voluto far sentire la propria vicinanza al progetto, con una lettera al Cardinale Angelo Scola nella quale ha assicurato che “il Museo Diocesano di Milano potrà sempre contare sulla amicizia, sulla contiguità, di più sulla fraternità dei Musei del Papa”.

Museo Diocesano di Milano
Milano, c.so Porta Ticinese 95
Informazioni: tel. 02.89420019;
info.biglietteria@museodiocesano.it

#cerlomariamartini
#museodiocesano

ESTEBAN VILLATA MARZI: GESTUALIDAD POP A IBIZA E A PRAGA

DUE MOSTRE PERSONALI: 
EVM016 A IBIZA ( DAL 3 MAGGIO 2016) 
GESTUALIDAD POP A PRAGA ( DAL 9 GIUGNO AL 9 SETTEMBRE 2016)

Esteban Villalta Marzi


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ESTEBAN VILLALTA MARZI ha sempre lavorato per cicli tematici, creando percorsi analitici attorno ai molteplici immaginari di ascendenza POP. La città che cambia, la musica, il cinema, il fumetto, le tendenze generazionali, le abitudini quotidiane… sono molti gli spunti che EVM metabolizza con il suo linguaggio sintetico e squillante, una sorta di sirena pittorica per gonfiare la realtà nel suo complemento “iper”. L’artista esaspera il reale per ridarne la versione fantastica eppure plausibile. Crea spazi riconoscibili e deflagranti, figli del melting pot transgenerazionale. Inventa mondi dentro i nostri mondi, sovrapponendo realismi e finzioni, memoria storica e anarchia figurativa, cattiveria e ironia.

Ha scritto Gianluca Marziani, curatore della mostra “Gestualidad Pop”: “L’artista, partendo dalle matrici generiche della striscia fumettistica, analizza dettagli che diventano l’oggetto concettuale del suo modus. In passato potevano esserci la gestualità delle mani, le posture degli oggetti domestici, il movimento sensuale delle ballerine di flamenco, la potenza dei toreri metropolitani. Di recente ha scelto i visi in primo piano, ingrandendo ed isolando ciò che solitamente rientra nel montaggio di un flusso narrativo. A dichiarare il cortocircuito della struttura anche i tatuaggi che galleggiano nel colore monocromo, quasi fossero un sogno, un’apparizione, un indizio. Stanno in scena a confermare le radici dell’artista ma anche la finzione di uno sguardo che timbra il bianco come se fosse una nuova pelle. La pelle per una proiezione. La pelle di uno schermo su cui si proiettano immagini interiori.”

Esteban Villalta Marzi


EVM016 SI INAUGURA IL 3 DI MAGGIO ALLE ORE 20 NELLA SALA ES POLVORI’ SEL COMUNE DI IBIZA CON IL SOSTEGNO DELLA FUNDAZIONE BALEARIA

GESTUALITA’ POP
Definisce uno dei cicli più intuitivi dell’artista, elaborato negli anni Novanta ma mai abbandonato, ritorna con una serie di quadri creati apposta per l’occasione. Nei singoli gesti quotidiani le mani sono il punto di attenzione.
Le opere dipinte con gli sfondi di tappezzerie baroccheggianti parlano il linguaggio post fumettistico e fanno quello che Raymond Pettibon ricrea da anni coi suoi riferimenti californiani: la pittura metabolizza il fumetto e ne scova lati metafisici. EVM risuona da sempre gli echi della memoria americana di Roy Lichtenstein, degli anni Sessanta di Franco Angeli, dei Settanta di Michelangelo Pistoletto, fino a sfiorare Giorgio de Chirico e Domenico Gnoli.
Scompare il totale, emerge il dettaglio. Il gesto racchiude il senso dell'opera. 

EVM016
inaugurazione il 3 di maggio alle ore 20 nella Sala Es Polvori’ nel Comune di Ibiza
con Il Sostegno della Fundazione Balearia

GESTUALIDAD POP
Personale Esteban Villalta Marzi
A cura di Gianluca Marziani
Dal 9 Giugno al 9 Settembre 2016
Sala Istituto Cervantes di Praga
Na Rybníčku 536/6, Nové Město, 120 00 Praha 2,
República
Orari: Lunes – Venerdí . 10:00 – 19:00
http://www.estebanvillaltamarzi.com/

#arte
#gestualidadpop
#estebanvillaltamarzi

19 aprile 2016

ARREDI DISEGNATI DA MARIO CEROLI : "ISOGNI DI ANITA"

"I Sogni di Anita..."
inuaugra
giovedì 21 aprile 2016
alle ore 18.00
Arredi disegnati da Mario Ceroli
per Poltronova
Collezionando Gallery
Via Pietro Cavallini 22 - Roma


18 aprile 2016

Sp1ral, di Orazio Guarino con Marco Cocci

Sp1ral, di Orazio Guarino con Marco Cocci 

nelle sale dal 21 aprile. 





Esce nelle sale il prossimo 21 aprile, SP1RAL, il lungometraggio di Orazio Guarino, film indipendente interpretato da Marco Cocci (cantante dei Malfunk; attore in Ovosodo, L'ultimo bacio, Radio West, I più grandi di tutti) ) Valeria Nardilli, Michele Bevilacqua, Cristina Puccinelli, Mariagrazia Pompei, Giorgio Consoli, Stefano Skalkotos e Angelo Del Vecchio
Il film sarà in programmazione dal 22 aprile al Cinema Paolillo di Barletta, al Cinema Paradiso di Erchie (Brindisi) e al Cinema Mezzano di Porto Empedocle (Agrigento). Quindi, proiezione e incontro con il pubblico di regista e cast il 27 aprile al Cinema Massimo di Pescara, dove sarà in programmazione dal 28 aprile e al Cinema Rex di Padova, con due proiezioni alla presenza di regista e cast il 13 e il 14 maggio.

Il film racconta di Matteo Moella, un regista controverso e di successo. Vive e lavora a New York dove è  in riabilitazione per curare il disturbo borderline di cui soffre da anni. Durante le prove del suo ultimo lavoro, una telefonata dall'Italia lo avverte della morte del padre. Matteo lascia New York e la sua vita per tornare al paese dove è cresciuto e alla casa al mare che il padre gli ha lasciato. La spiaggia della sua infanzia diventa il suo rifugio, inaccessibile a tutti tranne che ad Alice, una giovane e bella ragazza, che sembrerebbe aprire una breccia nel muro che Matteo ha eretto tra lui e il resto del mondo. Ma i suoi fantasmi, sempre presenti, lo trascinano di nuovo in una spirale di ricordi e ossessioni da cui sarà sempre più difficile uscire. Il film ha ricevuto il Premio del Pubblico Terra di Siena Film Festival 2015.




Uscita: 21 aprile 2016
Durata: 95'
Distribuzione: Naffintusi e AS.I.A.I.  

#disturbobordeline
#Spiralthemovie

I SIKH Storia, fede e valore nella Grande Guerra

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I SIKHStoria, fede e valore nella Grande Guerra
Mostra
dal 20 aprile al 15 maggio 2016
Convegno di studi aperto al pubblico
mercoledì 20 aprile 2016


PROGRAMMAOre 14.30 inizio lavori: indirizzi di saluto
Marco Biscione
, Direttore MAO di Torino
Mr. Charanjeet Singh
Console Generale dell'India
Autorità universitarie
Ore 15.00 Stefano Piano
La comunità religiosa dei sikh
Ore 15.30 Tiziana Lorenzetti
L'architettura templare della cultura sikh: il Tempio d'Oro

Ore 16.00 Fabio Scialpi
Dall'Indo alla Somme. L'Indian Army nella Grande Guerra
Ore 16.30 Alessandra Consolaro
Il colore della memoria: razza, impero e prima guerra mondiale in India.
Ore 17.00 Avtar Singh Rana
La comunità sikh in Piemonte e in Italia
Ore 17.30
discussione e conclusione dei lavori

Al termine del convegno è prevista una breve visita alla mostra.
Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili
La mostra I SIKH. Storia, fede e valore nella Grande Guerra
è a cura di Tiziana Lorenzetti (International Institute of South Asian Studies, Roma)
con il patrocinio del Consolato Generale dell’India.
La mostra e il convegno di studi sono organizzati da Alessandra Consolaro (Università di Torino) in collaborazione con il MAO.


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