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5 maggio 2015

DANZA a TORINO: WEEKEND CON LA DANZA | LAVANDERIA A VAPORE -

Castello di Rivoli | Museo d’Arte Contemporanea
venerdì 8 maggio 2015 | ore 21.00
BALLETTO TEATRO DI TORINO
“MUSICA E DANZA PER UNO SPAZIO VUOTO”
Lo spendido spazio della grande sala situata al terzo piano del Castello, ispira il coreografo in una perfomance site specific che bene interpreta il vuoto dell’immenso spazio
coreografia Marco De Alteriis
musica Frederic Chopin
incursioni musicali Concetta Cucchiarelli
luci Davide Rigodanza
danzatori Kristin Furnes, Daniel Flores Pardo, Manolo Perazzi, Silvia Sisto, Viola Scaglione

Nel comporre la coreografia Marco De Alteriis contrappone alle note di Chopin le incursioni musicali di Concetta Cucchiarelli, dove i danzatori lasciano esprimere il loro sentire attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, facendosi trasportare in una dimensione immaginaria che sta al di sopra del rapporto pubblico/artista.


CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Piazza Mafalda di Savoia 10098 Rivoli (Torino) - TERZO PIANO
TEL. +39.011.4033800 (LUN- VEN 11.00/19.00)
BIGLIETTO PROMOZIONALE

CONSERVA IL BIGLIETTO DELLO SPETTACOLO “MUSICA E DANZA PER UNO SPAZIO VUOTO”, PRESENTATI IL GIORNO SEGUENTE ALLA LAVANDERIA A VAPORE DI COLLEGNO E AVRAI DIRITTO AD UN BIGLIETTO RIDOTTO SPECIALE A 6 EURO PER LO SPETTACOLO “CORPOREAMENTE”

ARTE a MILANO: OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI. Artista e Chef | Galleria Bianconi

OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI
Testo di ADRIANA POLVERONI
In collaborazione con Archivio Paolini
12 maggio - 16 giugno 2015
Opening martedì 12 maggio ore 19.00
Galleria Bianconi, via Lecco 20 Milano

In occasione di EXPO 2015, il 12 maggio alle ore 19.00 inaugura alla Galleria Bianconi di Milano, “OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI”, mostra dedicata alla poliedrica figura dell’artista e chef Roberto Paolini.

Carta lignea -Roberto Paolini



Nell’immaginario collettivo internazionale l’Italia, la sua cultura, la sua identità sono da sempre associati alla cultura del “Fare” e della ricerca del “Bello”: quella cultura, quella tradizione che vide nel Rinascimento le botteghe dei grandi Maestri affrontare con lo stesso impegno e la medesima ideazione artistica gli affreschi delle grandi volte delle cattedrali così come le decorazioni degli splendidi cassoni nuziali destinati a principi e rampolli nobiliari o i volti di quest’ultimi ritratti sulla superficie di fragili e preziose maioliche. È questa tradizione “classica”, trasfigurata nella contemporaneità, che, in un momento dialettico così importante fra l’Italia e la costellazione delle diverse culture internazionali, si intende celebrare con la mostra “Omaggio a Roberto Paolini”.

Creazione dello Chef Roberto Valbruzzi ispirata ad un'opera di Paolini

Come scrive Adriana Polveroni nel testo di presentazione della mostra: “Roberto Paolini è stato un “artista del fare”, che con le mani creava autentici capolavori. Che fossero piatti ingegnosi, quando ancora non si parlava di “food”, ma il cibo poteva essere comunque un gesto inventivo […]. E sia che fossero gioielli, più simili a sculture da indossare. Elaborate, imprevedibili, preziose. Opere uniche. […] Ecco, i materiali per Roberto Paolini erano importanti, andavano rispettati ma soprattutto esplorati, fino a tirarne fuori le potenzialità, le soluzioni meno ovvie che trattenevano al loro interno.”
Dipinto con vetro-Roberto Paolini

È cosi che nelle opere esposte in mostra la “materia”, sia essa ferro, vetro o pigmento, riassume in se una sapienza antica che, riletta attraverso quelle domande di senso sulla luce, il colore, la forma o lo spazio, proprie della lezione di artisti come Lucio Fontana, Sol LeWitt e molti altri, diviene icona archetipica di un’identità, di un'appartenenza culturale.
Negli spazi della Galleria Bianconi, oltre alle opere esposte per gentile concessione dell’Archivio Paolini, grazie alla cui collaborazione la mostra è realizzata, sarà presentata al pubblico per la prima volta l’installazione di inedite sculture in edizione limitata, realizzate per volontà, disegno e secondo le precise istruzioni del Maestro Roberto Paolini. In queste sculture la forma perfetta dell’uovo primigenio, modellato come un golem dalla terra, diviene, per mezzo di uno squarcio netto eseguito dalla mano dell’uomo, ritratto, volto dell’artista e di ciascuno di noi nella nostra individualità e moltitudine ad un tempo.

Riquadro III -Roberto Paolini

La Galleria Bianconi ospiterà la mostra fino al 16 Giugno, le edizioni limitate saranno in vendita presso la Galleria Bianconi.
A conclusione del vernissage, nelle suggestive stanze del Palazzo Segreti, seguirà una performance, su invito, della stella emergente della cucina internazionale Roberto Valbuzzi, con la riproduzione di un’opera fedelmente tradotta in creazione culinaria e con la reinterpretazione di selezionati piatti dell’artista e chef  Roberto Paolini. Un viaggio attraverso le possibili connessioni tra arte e cucina, discipline molto diverse ma straordinariamente capaci di attingere alle medesime forme e agli stessi linguaggi espressivi. 

“OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI”
Testo di ADRIANA POLVERONI
In collaborazione con Archivio Paolini


13 maggio -16 giugno 2015
Lun-Ven 10.30-13.00, 14.30-19.00 sabato su appuntamento
Galleria Bianconi
via Lecco 20, 20124 Milano
Tel +39 02 22228336
info@galleriabianconi.com
www.galleriabianconi.com 

MUSEI a MILANO:Il nuovo Museo Pietà Rondanini_Michelangelo al Castello Sforzesco

IL MINISTRO FRANCESCHINI E SINDACO PISAPIA HANNO INAUGURATO IL NUOVO MUSEO PIETÀ RONDANINI_MICHELANGELO AL CASTELLO SFORZESCO

Il Ministro dei Beni e della Attività Culturali Dario Franceschini


E’ stato inaugurato IL 2 maggio 2015 al Castello Sforzesco di Milano il nuovo Museo Pietà Rondanini_Michelangelo alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dell’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.

Aggiungi didascalia

“Questo Museo è un altro importante passo grazie al quale Milano sarà una grande capitale della cultura internazionale non soltanto durante Expo, ma anche dopo, per i prossimi dieci anni – ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini –. La Pietà Rondanini ha finalmente trovato una casa tutta sua per merito della collaborazione virtuosa tra le diverse istituzioni pubbliche a tutti i livelli, tra musei civici e musei statali. Tutti insieme hanno contribuito alla realizzazione di questo straordinario spazio che dà al mondo l’opportunità di riscoprire quest’opera così affascinante e al tempo stesso moderna anche per la sua incompiutezza”.
“L’inaugurazione del Museo della Pietà Rondanini in tempo per l’apertura di Expo 2015 è una promessa che è stata mantenuta – ha dichiarato 

Al centro il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia
l’Assessore alla CulturaFilippo Del Corno –. Il nuovo spazio, che propone ai milanesi e ai milioni di visitatori di Expo una lettura inedita del capolavoro di Michelangelo, rappresenta il risultato dell’impegno di tante professionalità e competenze interne al Comune e non solo. L’appuntamento di oggi è anche un momento simbolico molto importante per Milano – prosegue l’Assessore – perché rappresenta l’avvio di ExpoinCittà, il palinsesto di oltre 23.000 iniziative promosse dal Comune e dalla Camera di Commercio di Milano per animare la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione universale. Un momento di felicità condivisa con tutta la città che proseguirà fino al 10 maggio con l’ingresso libero al Museo“.

MUSEO PIETA’ RONDANINI_MICHELANGELO
Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi
Informazioni per il pubblico
· 2 – 10 maggio 2015
Sabato 2 maggio apertura inaugurale alla città dalle ore 14 e fino alle ore 23
Ingresso gratuito al Museo Pietà Rondanini tutti i giorni (lunedì 4 maggio compreso) fino a domenica 10 maggio
Orari dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Giovedì 6 apertura prolungata dalle ore 9.00 fino alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 22)
· Dal 12 maggio 2015
L’ingresso al Museo della Pietà Rondanini è compreso nel biglietto unico per i Musei del Castello Sforzesco al costo di 5 euro (ridotto 3 euro) acquistabile presso la biglietteria dei Musei del Castello Sforzesco
Orari dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00)
Giovedì apertura prolungata dalle ore 9.00 fino alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 22)
Chiuso il lunedì

ARCHITETTURA A LUCCA: PAOLO PORTOGHESI

“Incontri con le eccellenze” all'auditorium della Fondazione Banca del Monte Lucca
Venerdì 8 maggio protagonista l'architetto Paolo Portoghesi
analizza il rapporto fra architettura, luoghi e difesa del paesaggio
A Lucca il ciclo a cura dell’Accademia Nazionale dei Lincei


Paolo Portoghesi


Proseguono con successo le conferenze dal titolo “Incontri con le eccellenze”, organizzate da Accademia Nazionale dei Lincei, Comune di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca. Dopo l'appuntamento con il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, e l'ex premier Giuliano Amato, ad essere protagonista venrdì 8 aggio è il docente e architetto Paolo Portoghesi.

Nel complesso il ciclo di conferenze prevede un totale di sei appuntamenti, ad ingresso gratuito, di sicuro interesse culturale e scientifico pensati per un vasto pubblico, che si terranno fino a maggio nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino. Grandi nomi di livello nazionale che proporranno spunti di riflessione su molti aspetti di attualità: dall’ambiente all’istruzione, all’economia.
A presentare l'intervento di Paolo Portoghesi, alle 17.30, Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca e Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca.
Portoghesi, architetto, saggista, teorico dell'architettura e docente universitario italiano, tratterà di: “Genius Loci: il rapporto dell'Architettura con i luoghi e la protezione del paesaggio”.
Il prossimo appuntamento sabato 16 maggio, alle 17,30, con l'economista Alberto Quadrio Curzio tratterà il tema: “Italia tra società civile ed economia reale”.
L’Accademia dei Lincei è la più antica accademia scientifica al mondo - annovera tra i suoi primi Soci Galileo Galilei - a cui è stato accordato, dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’Alto Patronato permanente. Fine istituzionale dell’Accademia è "promuovere, coordinare, integrare e diffondere le conoscenze scientifiche nelle loro più elevate espressioni nel quadro dell’unità e universalità della cultura". A tale scopo organizza congressi, conferenze, convegni e seminari nazionali e internazionali e partecipa, con i propri soci, ad analoghe manifestazioni italiane e straniere, oltre a promuove e realizzare attività e missioni di ricerca.

30 aprile 2015

FOTOGRAFIA a ROMA: WORLD PRESS PHOTO 2015 fotografia e fotogiornalismo

 
 
 
 


FOTOGRAFIA E GIORNALISMO:
LE IMMAGINI PREMIATE NEL 2015
 
World Press Photo dell’anno 2014
Primo premio, Reportage di attualità, Foto singole
Mads Nissen, Danimarca, Scanpix/Panos Pictures


 
La mostra World Press Photo 2015 inaugurata il 29 aprile 2015 presso il Museo di Roma in Trastevere, rimarrà aperta al pubblico fino al 22 maggio.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.


Terzo premio, Notizie generali, Foto singole
Gianfranco Tripodo, Italia, Contrasto
Melilla, Spagna, 24 aprile



Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Da 58 anni, una giuria indipendente di esperti internazionali, si esprime su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.


Gianfranco Tripodo - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog
Le foto premiate costituiscono la mostra e sono pubblicate nel libro che l’accompagna. E’ un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.


Turi Calafato - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog


In questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria sono state 97.912, inviate da 5.692 fotografi professionisti di 131 nazionalità.
 
Terzo premio, Vita quotidiana, Reportage
Turi Calafato, Italia
Un fast-food a Nagoya, in Giappone


La giuria ha diviso i lavori in otto categorie: Spot News, Notizie Generali, Storie d’attualità, Vita quotidiana, Ritratti, Natura, Sport, Progetti a lungo termine.
Sono stati premiati 41 fotografi di 17 nazionalità: Australia, Bangladesh, Belgio, Cina, Danimarca, Eritrea, Francia, Germania, Iran, Irlanda, Italia, Polonia, Russia, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
 
Massimo Sestini 2° premio Foto singole Notizie generali 7 giugno lungo la costa libanese


La foto dell’anno 2014 è del danese Mads Nissen. L’immagine mostra Jon ed Alex, una coppia gay, durante un momento intimo a San Pietroburgo in Russia. La vita per le lesbiche, gli omosessuali e i transessuali sta diventando sempre più difficile in Russia. Le minoranze sessuali subiscono discriminazioni legali e sociali, molestie e anche attacchi di odio e crimine violenti da parte dei gruppi religiosi e nazionalistici conservatori. La foto dell'anno è parte di un progetto più ampio di Nissen dal titolo "Homophobia in Russia" realizzato per Scanpix.


Michele Palazzi - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog

Il presidente della giuria, Michele McNally, direttore della fotografia e assistant managing editor del The New York Times ha commentato:
 
Primo premio, Vita quotidiana, Reportage
Michele Palazzi, Italia, Contrasto
Black Gold Hotel, Mongolia

 
è un momento storico per l'immagine... la foto vincitrice deve essere estetica, per avere l'impatto e la potenzialità per diventare iconica. Questa foto è esteticamente potente e ha umanità.”


Terzo premio, Reportage d’attualità, Foto singole
Fulvio Bugani, Italia
Shinta Ratri ad un incontro sociale con alcuni amici




Nove i fotografi italiani vincitori: Fulvio Bugani, Turi Calafato, Giulio Di Sturco, Paolo Marchetti, Michele Palazzi, Andy Rocchelli, Massimo Sestini, Gianfranco Tripodo e Paolo Verzone.


Fulvio Bugani - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog


Contrasto si è aggiudicata due premi con i riconoscimenti a Michele Palazzi (Primo Premio, Vita quotidiana, Storie) e Gianfranco Tripodo (Terzo Premio, Notizie generali, Foto singole).


Paolo Marchetti - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog




La mostra World Press Photo è una galleria di immagini sensazionali, ma anche un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che hanno le immagini di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.


Terzo premio, Natura, Reportage
Paolo Marchetti, Italia
Un operaio specializzato si prepara a uccidere un caimano con un unico taglio alla gola

La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un'istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzato in tutto il mondo da Canon e TNT.
Catalogo Contrasto.




Quando 30 aprile – 22 maggio; chiuso 1 maggio e lunedì
Dove Museo di Roma in Trastevere Piazza S. Egidio 1B
Orari Martedì-domenica 10.00-20.00 La Biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti €8,50 intero, €7,50 ridotto; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–21.00) www.museodiromaintrastevere.it www.060608.it

25 aprile 2015

LIBRI a ROMA: Dittatura e Monarchia di Fisichella a Spazio5 mercoledì 29 aprile con MF Gagliardi



Mercoledì 29 aprile 2015 alle 18.00, presso Spazio5 in via Crescenzio 99/d a Roma, il prof. Domenico Fisichella presenterà il suo volume più recente con Maria Francesca Gagliardi, “Dittatura e Monarchia. L’Italia tra le due guerre” (Carocci editore, 2014, pp.415), che copre una stagione cruciale della storia nazionale, dall’ascesa al governo di Benito Mussolini al referendum istituzionale che nel giugno 1946 conduce alla transizione tra Monarchia e Repubblica, infine con un capitolo conclusivo che traccia un confronto con l’Italia repubblicana fino ai nostri giorni.

Il volume si propone come un “affresco” della politica italiana entro la cornice della storia europea e mondiale dell’epoca. 

Domenico Fisichella
Cattedratico di Dottrina dello Stato e di Scienza della Politica nelle Università di Firenze, Roma Sapienza e LUISS, Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura, della Scuola e dell’Arte, editorialista per quasi un trentennio di importanti quotidiani (La Nazione, Il Tempo, il Sole 24 Ore, Il Messaggero), autore di numerosi volumi, studioso di livello internazionale (sue opere sono tradotte in varie lingue), per 12 anni membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Fisichella è stato altresì personalità di primo piano nella vita politica e istituzionale: senatore per quattro legislature, ministro per i Beni culturali e ambientali, vice-presidente del Senato per dieci anni, membro della Commissione parlamentare bicamerale per la riforma della Costituzione.

Maria Francesca Gagliardi
Editor professionista, già Direttrice editoriale di Ghena. Collabora con le maggiori case editrici italiane. Gli esordi sono legati al marketing e alla promozione del prodotto editoriale. Attualmente, oltre all’attività di editor, è manager didattica del Master in Editoria, giornalismo e management culturale Sapienza, Università di Roma.

Maurizio Riccardi
Fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr, impegnata sia sulla stretta attualità che sulle descrizioni più complete attraverso le immagini. Opera su tutta la sfera della multimedialità: testata giornalistica on line, video, internet, comunicazione e social media. Con l’Archivio Riccardi dispone di oltre un milione di scatti, realizzati con il padre Carlo, il celebre paparazzo e artista della dolce vita, e che costituiscono una grande storia dei fatti e del costume italiano. Maurizio Riccardi ha realizzato numerose mostre fra le quali la molto richiesta “Vita da Strega”, sulla storia del premio letterario più importante, “I papi santi” e “Donne & lavoro”. Quest’ultima dà il titolo anche a un libro suo e di Carlo, pubblicato da Grafica Veneta. Altri suoi libri sono “Africa perché”, edito da New Media, e “San Giovanni Paolo II. Il Papa venuto da lontano”, con il testo di Vittorio Esposito, Armando Editore. Maurizio Riccardi ha dato vita alla galleria Spazio5, a due passi da San Pietro, diventata rapidamente un punto di riferimento culturale per le mostre di fotografia e di arte e per gli eventi culturali, con una particolare attenzione ai libri. www.agrpress.it

24 aprile 2015

ARTE a ROMA: "GESTUALIDAD POP" DI ESTEBAN VILLALTA MARZI - A CURA DI MARZIANI


GESTUALIDAD POP
Personale Esteban Villalta Marzi
A cura di Gianluca Marziani
…………………………………………………………….
Dal 29 Aprile al 12 Giugno 2015
Sala Istituto Cervantes di Roma
Piazza Navona, 91 - Roma
Orari: da Mercoledí a Sabato dalle 16 alle 20




Quarant’anni dentro la pittura. Attorno e dentro la figurazione. Nel cuore di un immaginario pop che si trasforma senza perdere coerenza, definendo la carriera di un artista dal sangue spagnolo, figlio d’arte, italiano da lungo tempo, esempio virtuoso del dialogo tra due culture mediterranee e “caldissime”.
ESTEBAN VILLALTA MARZI ha sempre lavorato per cicli tematici, creando percorsi analitici attorno ai molteplici immaginari di ascendenza POP. La città che cambia, la musica, il cinema, il fumetto, le tendenze generazionali, le abitudini quotidiane… sono molti gli spunti che EVM metabolizza con il suo linguaggio sintetico e squillante, una sorta di sirena pittorica per gonfiare la realtà nel suo complemento “iper”. L’artista esaspera il reale per ridarne la versione fantastica eppure plausibile. Crea spazi riconoscibili e deflagranti, figli del melting pot transgenerazionale. Inventa mondi dentro i nostri mondi, sovrapponendo realismi e finzioni, memoria storica e anarchia figurativa, cattiveria e ironia.
La pittura come formula sintetica e sensoriale di uno sguardo metabolico
Ha scritto Gianluca Marziani, curatore della mostra: “L’artista, partendo dalle matrici generiche della striscia fumettistica, analizza dettagli che diventano l’oggetto concettuale del suo modus. In passato potevano esserci la gestualità delle mani, le posture degli oggetti domestici, il movimento sensuale delle ballerine di flamenco, la potenza dei toreri metropolitani. Di recente ha scelto i visi in primo piano, ingrandendo ed isolando ciò che solitamente rientra nel montaggio di un flusso narrativo. A dichiarare il cortocircuito della struttura anche i tatuaggi che galleggiano nel colore monocromo, quasi fossero un sogno, un’apparizione, un indizio. Stanno in scena a confermare le radici dell’artista ma anche la finzione di uno sguardo che timbra il bianco come se fosse una nuova pelle. La pelle per una proiezione. La pelle di uno schermo su cui si proiettano immagini interiori.”
GESTUALITA’ POP definisce uno dei cicli più intuitivi dell’artista, elaborato negli anni Novanta ma mai abbandonato, al punto da tornare attuale con una serie di quadri nuovissimi, creati apposta per l’occasione. Osserviamo singoli gesti quotidiani in cui le mani prendono il centro della scena. Carezze, preghiere, indicazioni, pressioni, spinte: le mani compiono azioni che, diventando linguaggio, aprono dialoghi silenziosi con lo spettatore, come se l’opera fosse un generatore linguistico ad alta radiazione semantica. I dettagli figurativi incarnano l’alfabeto colorato di EVM, la sua grammatica sensoriale, il suo universo empatico dalle molteplici interpretazioni.
Usando fondi tappezzati, masse di colore o quinte di ascendenza barocca, le opere parlano al fruitore come innovativi alfabeti del post-fumettismo. EVM, in modo simile ma spostato sul fronte mediterraneo, ha fatto ciò che Raymond Pettibon ricrea da anni coi suoi riferimenti californiani: la pittura metabolizza il fumetto e ne scova lati metafisici, usando il close-up come atto linguistico autonomo. EVM dimostra una particolare sintonia con la memoria americana di Roy Lichtenstein, gli anni Sessanta di Franco Angeli, i Settanta di Michelangelo Pistoletto, fino ad ascendenze che sfiorano Giorgio de Chirico e Domenico Gnoli.
Scompare il totale a favore del dettaglio. L’occhio si avvicina ai frammenti detonanti del corpo umano, affinché il gesto racchiuda l’esplicito dell’azione e l’implicito delle intenzioni. Il close-up di EVM apre spazi emotivi di cui la pittura ha congenita necessità: per rigenerarsi oltre i generi, oltre le citazioni, oltre la bellezza del suo corpo estetico.
Un catalogo accompagna la mostra.

20 aprile 2015

LIBRI a CHIASSO: LEGGILO LEGGITI LETTERATURA DI CONTRABBANDO


Il libro?
Lo sdoganiamo!
Dogana fra Italia e Svizzera: Chiasso.
Venerdì 24 aprile 2015, ore 11.00
#Ioleggoperché incontra LeggiLo LeggiTi

Reduci da #ioleggoperché, la mattina del 24 aprile, 4 Messaggeri ripartono, libri alla mano, per una nuova missione speciale. 
L’appuntamento è al confine tra Italia e Svizzera. 

Lì aspettano due fotografi, due blogger, due giornaliste e la squadra di LeggiLO LeggiTI – progetto di contrabbando culturale tra Canton Ticino e Italia, ideato e promosso da Letteratura rinnovabile in collaborazione con Viavai.
Contrabbando letterario? Scambio culturale?
Di sicuro il primo evento del “day after” #ioleggoperché, una manifestazione senza precedenti.
Un gioco di letture ad alta voce, narrazioni e provocazioni per risvegliare la gioia della lettura e il gusto del libro.

Buone letture senza confini!
Letteratura rinnovabile

MODA a BELGIOIOSO : NEXT VINTAGE PROTAGONISTA STILE ANNI 70


Dal 23 al 26 aprile 2015
Castello di Belgioioso, Pavia




Dal 23 al 26 aprile 2015 torna al Castello di Belgioioso, Pavia, l’edizione primaverile di Next Vintage. 55 espositori, provenienti da tutta Italia, proporranno il meglio della loro ricerca: capi e accessori vintage dal ‘700 agli anni ’90.

Protagonista assoluto delle tendenze di questa stagione sarà lo stile anni ’70.
Geometrie, grafismi, fantasie astratte bianche e nere, colori al neon e pattern stranissimi, colori miscelati in cocktail di pattern geometrici e rigorosi o astratti e creativi, saranno la novità di questa edizione. Gran ritorno dei colori stravaganti e forti che si alterneranno ai colori pastello. Il bianco si proporrà nella sua veste più concettuale e austera: completi e accessori geometrici ma estremamente femminili saranno affiancati a abiti di pizzo e tulle.  Denim washed, abiti dallo stile tie-dye, minigonne attillate, vestiti psichedelici con fantasie geometriche, pantaloni a zampa di elefante, salopette, giacche dallo stile folk e tute comode saranno i pezzi must di questa stagione.
Ritorneranno il foulard annodato, le giacche militari i completi stile safari, i blazer, il chemisier, abito ispirato alle camicie da notte, solitamente di cotone bianco e con abbottonatura centrale, tuniche, modelli maschili o destrutturati sino ai tagli orientali con tanto di collo alla coreana. Non mancheranno, infine, le texture contemporanee, l’abito camicia di denim e quello stampa Hawaii.

Evento collaterale
KEN SCOTT – evergreen
George Kenneth Scott, in arte Ken Scott, di origine americana (Indiana, USA), è stato uno dei protagonisti della moda italiana ed internazionale degli anni '60 e ‘70. La sua arte è fatta di peonie, rose, papaveri, girasoli, petunie e astri. Fiori e natura che “vivono” su camicie, foulard, chemisier, bikini, ma anche su borse valigie e oggetti per la casa. Il suo stile creativo ha rappresentato una delle stagioni più straordinarie dei Sixties e si è imposto nella cultura Seventies. Inizia l’attività creativa come pittore sostenuto da Peggy Guggenheim, che organizza la sua prima personale a New York nel 1944. Spirito irrequieto e bohémien, decide di trasferirsi a Parigi nel 1946. Mette la sua fantasiosa e accesa sensibilità coloristica al servizio del design dei tessuti, realizzando disegni per la stampa per i più affermati produttori tessili e “grands couturiers” francesi. Nel 1955 apre uno studio a Milano, fondando con Vittorio Fiorazzo il marchio Falconetto, specializzato nel tessile stampato, inizialmente per arredamento e successivamente per la moda. Esplode la sua fama grazie alla rottura che opera negli standard dell’epoca, concependo un uso rivoluzionario delle tinte accese e degli accostamenti tra i colori. Agli inizi degli anni Sessanta, Ken Scott inizia a firmare con il suo nome linee di abiti e accessori, diventando in breve tempo lo stilista simbolo della fantasia, del colore, della modernità. Si afferma come artista-designer di ogni performance, disegnando tutti gli accessori, dagli occhiali alle scarpe, ai cappelli, ai bijoux, senza tralasciare la cura grafica della comunicazione dell’evento (brochure, inviti, locandine, manifesti, ecc.). Per primo nel mondo della moda, crea a Milano, nel 1969, il ristorante “Eats&Drinks”, arredandolo secondo i dettami della sua vivacissima e giocosa verve creativa e dedica un'intera collezione al tema "food" (Roma, Gennaio 1970, discoteca Piper). Alcune delle sue creazioni "food" faranno parte della mostra "Arts & Foods" di Expo alla Triennale di Milano (aprile – ottobre 2015) e della mostra "L'Eleganza del Cibo" di Unindustria e Altaroma al Museo dei Mercati di Traiano a Roma (maggio – ottobre 2015), associata ad Expo.  

Preview: mercoledì 22 aprile dalle ore 15:00-20:00

Castello di Belgioioso
Via Garibaldi, 1, 27011 Belgioioso, Pavia

Orario
L’orario di apertura sarà continuato dalle ore 10:00 alle ore 20:00

Ingresso

Biglietto intero: 10,00 € - Biglietto ridotto: 7,00 € 

LIBRI a ROMA: E ROBERTO IPPOLITO HA FATTO CENTRO

“Libri al centro” 
della folla
SETTIMANA RECORD A CINECITTàDUE



Che risultato! I “Libri al centro” della folla: settimana record a Cinecittàdue. Il festival letterario che non ha uguali, essendo l’unico di un’intera settimana in un centro commerciale, ha registrato tutti i giorni presenze oltre le più ottimistiche previsioni e un altissimo livello di interesse. È entusiasta Roberto Ippolito, direttore editoriale della manifestazione: “Siamo felici per aver concretizzato l’aspirazione a conoscere e a conoscerci in un luogo considerato non solo insolito ma addirittura inadatto all’approfondimento e alla creatività. Ce l’abbiamo fatta: il centro commerciale è diventato un centro culturale”.



Con autori di grande prestigio è avvenuta dunque una particolare trasformazione. E a questo punto non si tratta di un avvenimento eccezionale: quella conclusa nella serata di domenica 19 aprile 2015 è la seconda edizione di “Libri al centro” promosso dai cento negozianti di Cinecittàdue, con la collaborazione delle Librerie Arion, e quindi sostenuto soltanto da risorse private. Si è consolidato il legame con il territorio, in un’area trascurata da eventi culturali rilevanti rispetto al centro storico. E si è sviluppato il raccordo con le istituzioni, testimoniato dal patrocinio di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma. Il festival è stato anche oggetto di studio da parte degli allievi del Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale della Sapienza accompagnati dalla coordinatrice didattica Maria Francesca Gagliardi.
“Libri al centro” ha una particolare rilevanza sociale per l’occupazione, nel vero senso della parola, di un centro commerciale con la cultura. La sua importanza è stata sottolineata anche dall’Assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli che durante la cerimonia di apertura lunedì 13 ha dichiarato: “Apprezzo ‘Libri al centro’ perché porta la cultura fuori dai luoghi tradizionali e in periferia. Nel nostro Paese abbiamo perso due milioni e mezzo di lettori. Il nostro interesse, la nostra urgenza è quella di coinvolgere i non-lettori, il nostro obiettivo è quello di portare i libri in mezzo alla gente”. Questo è realmente accaduto.
Ai microfoni si sono alternati i nomi più in vista del panorama editoriale italiano, che non hanno nascosto il piacere di stare tra la gente con i libri a Cinecittàdue. L’ultima giornata ha avuto come protagonisti nell’ordine Giorgio Nisini, Roberto Koch, Marco Presta, Michela Marzano e Giovanna Casadio. Prima di loro hanno partecipato Mario Almerighi, Andrea Carandini, Marco Damilano, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Giorgione, Nicola Gratteri, Riccardo Iacona, Maria Latella, Marco Lillo, Susanna Marcellini, Lorenzo Marone, Nadia Terranova e Dario Vergassola.
Dalla narrativa alla saggistica le storie e le idee proposte hanno suscitato un forte interesse e un animato confronto con il pubblico per tutta la settimana. E nell’incontro di chiusura si è ragionato di valori e politica con la filosofa Michela Marzano, che è parlamentare e autrice con Giovanna Casadio di “Non seguire il mondo come va” (Utet). La Marzano conquista il pubblico con una conversazione dal ritmo incalzante, interrotta solo per un momento da un applauso spontaneo quando vengono sfiorati temi di scottante attualità, dall’urgenza di salvare la scuola alla vacuità del linguaggio politico.
Divertendosi perfino a fare lui domande alla vasta platea di fedelissimi, Presta racconta il suo ultimo romanzo, “L’allegria degli angoli” (Einaudi), e parla a tutti noi: “Ho cercato di descrivere un’umanità vera, normale, l’umanità che conosco. Perché tra un account junior e un idraulico, ho sempre preferito conoscere il secondo”.
Un successo editoriale con oltre 100 mila copie vendute in tutto il mondo e tradotto in nove lingue: “Questo libro è un omaggio alla figura del fotografo”, esordisce Roberto Koch durante la presentazione di “Foto:box” (Contrasto). “È un momento in cui la fotografia registra una popolarità straordinaria. La popolarità della fotografia non corrisponde però a quella del fotografo”.
Seduce la fiaba d’amore di Giorgio Nisini, “La lottatrice di sumo” (Fazi). “I miei romanzi nascono dal desiderio di capire tutto ciò che non riesco a controllare nella vita”, ammette lo scrittore mentre si diverte a raccontare al pubblico esperienze personali in bilico tra la superstizione e la fascinazione per l’occulto.
I libri proposti nel corso del festival sono pubblicati da Bur, Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Longanesi, Mondadori, Mondadori Electa, Rizzoli, Ultra e Utet.
Visitatissima, inoltre, la mostra fotografica “I tanti Pasolini”, realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni della morte.
Roberto Ippolito, direttore editoriale di “Libri al centro”, ha conosciuto un nuovo successo con Abusivi, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller Ignoranti (Chiarelettere), Evasori e Il Bel Paese maltrattato, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.
LIBRI AL CENTRO
www.facebook/librialcentro; @Librialcentro
Da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015
Con la collaborazione di Librerie Arion e Espressamente Illy
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo e di Biblioteche di Roma
Evento studiato dal Master Editoria, Giornalismo e Management culturale dell'Università La Sapienza
Centro commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma (Metro A fermata Subaugusta e Cinecittà)
Direttore editoriale: Roberto Ippolito

ARTE a MILANO: SILVIA VIGANO' TRACCE DI MASCARA

SILVIA VIGANO’
Tracce di Mascara
Progetto espositivo a cura di Mariella Casile



SPAZIO SEICENTRO
Via Savona 99, Milano
21 aprile – 4 maggio 2015
Vernissage: Martedì 21 aprile 2015 ore 18.30
 
 
Il pop-surrealismo è un mix di ispirazioni, suggerimenti aggraziati, a volte da fiaba, altre noir sino ai margini dell’horror. Ma soprattutto è uno dei tanti specchi della contemporaneità che l’artista lombarda Silvia Viganò ha deciso di attraversare sviluppandola con il progetto espositivo itinerante a cura di Mariella Casile  “Tracce di mascara” che – dopo essere stato presentato alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato a marzo - si potrà ammirare dal 21 aprile al 4 maggio allo Spazio Seicentro invia Savona 99 a Milano.
Silvia Viganò, Vision of crazy monkeys , 50-50 cm ,olio su tela , 2015
Nella nuova proposta artistica  di Silvia Viganò  c’è il desiderio di ritornare alla figurazione, collegando il surrealismo al fumetto, ai graffiti, al mito e ai temi sociali delle metropoli urbane; e i suoi nomi di riferimento sono Mark Ryden, Camille Rose Garcia,  Ana Bagayan, ma anche le figure magiche di  Nicoletta Ceccoli.
Due gli elementi assolutamente nuovi nell’opera di Silvia Viganò.
Al centro dei suoi racconti c’è sempre l’universo femminile. Ma questa volta le sue ragazze si spogliano di tutto, paillettes gioielli accessori, per rimanere solo con la delicata forza dei loro sguardi, e si accompagnano a una serie di animali fortemente allegorici come civette, scoiattoli, puzzole o cervi.
Altro aspetto di grande rilievo è dato dall’utilizzo di un nuovo supporto pittorico a sostituzione della tela, ovvero tronchetti d’albero levigati che danno forma e diventano parti integranti di racconti visivi in cui paesaggi, corpi, animali e natura si vestono di fascino e poesia (a Milano vengono presentate 20 opere fra tele e tronchetti).
Il tutto è filtrato dall’inesauribile immaginazione creatrice della mente di Silvia Viganò, che immerge le sue storie  in atmosfere stravaganti, fiabesche, oniriche, a volte inquietanti, che rimandano all’Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol.
All’interno della mostra verranno presentati due libri.

Giovedì 23 aprile alle ore 18.00 il giornalista Mario Molinari presenta il libro "Mai più troppa luce" di  Vittoria Guglielmi (Youcanprint, 188 pagine), mentre mercoledì 29alle ore 18.00 il giornalista Leonardo Merlini modera l’incontro fra Silvia Viganò e Giulia Jurinich, autrice del volume “Alice e il Paese del Pop Surrealis” (I libri di Emil, 183 pagine)

CINEMA : ROAD 47 IL 23 APRILE


ROAD 47
di Vicente Ferraz 
con Sergio Rubini
che uscirà il 23 aprile con il Luce



SINOSSI

Dicembre 1944. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sull’Appennino Tosco-Emiliano, un gruppo di genieri della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB), inesperti e a disagio nel terribile gelo europeo, tenta nottetempo di neutralizzare uno dei numerosi campi minati tedeschi lungo la Linea Gotica: ma una mina esplode, uccidendo due dei loro, e il reparto, preso dal panico, si disperde nella terra di nessuno.
Comincia così un viaggio in mezzo alla neve, in cui cinque sbandati incontrano una postazione avanzata americana misteriosamente abbandonata, un corrispondente di guerra brasiliano, un soldato repubblichino che ha disertato e cerca di raggiungere la sua famiglia in una fattoria vicina, una pattuglia tedesca e un sergente tedesco che afferma a sua volta di voler disertare. Soprattutto incontrano il campo minato che ha impedito ai carri americani di raggiungere un paese liberato dai partigiani e sotto la minaccia di un contrattacco tedesco. Riusciranno a riscattarsi?

Durata: 108'
Produzione: Verdeoro (Italia), Três Mundos Cine y Video(Brasile), Primo Filmes (Brasile), StopLine Films (Portogallo)

Distribuzione: Cinecittà LuceUscita: 23 aprile

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19 aprile 2015

ARTE a PRATO: JIRI KOLAR ALLA GALLERIA OPEN


L'officina immaginifica di Jiří Kolář
Da Sabato 18 aprile 2015 a Giovedi 28 maggio 2015 | Galleria Open Art | Prato

“L’officina immaginifica di Jiří Kolář” dal 18 aprile al 28 giugno 2015 a Prato, nella doppia sede del Museo di Pittura Murale in S. Domenico (Piazza S. Domenico, 8) e della Galleria Open Art (Viale della Repubblica, 24). Curata da Francesca Pola e Mauro Stefanini, la mostra sarà inaugurata sabato 18 aprile, alle ore 17.00, nella sede museale.

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Intellettuale insieme cosmopolita e profondamente innestato in una storia di tradizione alle radici dell’Europa contemporanea, interprete altissimo di quell’inquietudine culturale che ha connotato il XX secolo, Jiří Kolář (Protivín, 1914 - Praga 2002) è protagonista di un importante evento espositivo promosso dal Museo di Pittura Murale in San Domenico in collaborazione con la Galleria Open Art. 
Con le sue oltre centocinquanta opere, suddivise nelle due sedi, la mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a Kolář in Italia dalla sua scomparsa nel 2002 e intende testimoniare la straordinaria attualità e freschezza inventiva del suo linguaggio creativo.
Le immagini sono per Kolář il luogo privilegiato in cui condensare la complessità del pensiero umano: vi si raccolgono e mescolano frammenti e tracce di scrittura, arte, comunicazione - lacerti parlanti che richiamano il paesaggio del mondo. Egli le costruisce secondo distruzione, attraverso una radicalità tecnica riconducibile alla pratica del collage, declinata in un proliferare pressoché inesauribile di variazioni operative, tese a corrispondere il più possibile al divenire stesso del mondo, alle sue dinamiche di unione e separazione, composizione e conflitto, per rigenerarlo continuamente. Questa l’opera di Kolář: un’officina immaginifica che squaderna e dispiega al nostro sguardo, con cristallina esattezza e inesauribile ricchezza, il ritmo della vita stessa, l’autentico e profondo respiro del mondo.
In occasione della mostra, è pubblicata da Carlo Cambi Editore un’ampia monografia di circa 300 pagine, curata da Francesca Pola, quale puntuale e dettagliata contestualizzazione storico-artistica che raccoglie, insieme a un corpus di opere fortemente emblematico, numerosi scritti dell’artista e documenti d’epoca che permettono una nuova e completa lettura della sua opera. Tra essi, materiali inediti legati alle personali dell’artista al Museum Haus Lange di Krefeld (1973), al Solomon R. Guggenheim Museum di New York (1975) e al Museo Nacional Reina Sofìa di Madrid (1996): mostre cruciali nel percorso di Kolář, dalle quali la retrospettiva di Prato presenta al pubblico anche alcune tra le opere più significative che vi furono esposte dall’artista.
La personale, patrocinata dal Comune di Prato e dal Consolato onorario della Repubblica Ceca per la Toscana, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Jiří Kolář. 

Il Museo di Pittura Murale in S. Domenico è aperto da lunedì a domenica ore 14.00-20.00, chiuso il martedì. Per informazioni: tel. +39 0574 440501, www.diocesiprato.iteventi@diocesiprato.it . La Galleria Open Art èaperta da lunedì a venerdì ore 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi. Per informazioni: tel. +39 0574 538003, www.openart.it, galleria@openart.it