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22 febbraio 2017

EVENTI A ROMA "RIFORMA E RIFORME :UNA RICCHEZZA PER LA CHIESA"

 


Riforma e Riforme: una ricchezza per la Chiesa
Ciclo di 4 incontri in occasione del 500° Anniversario della Riforma di Lutero
Febbraio-Maggio 2017
Pontificia Università Antonianum - Sala S. Bernardino da Siena
Viale Manzoni, 1 - Roma

Quello della riforma e delle riforme è un tema caro alla Chiesa nella misura si riconosca   popolo in cammino e non come realtà immutabile.
Da sempre i “riformatori” abitano la storia del cristianesimo muovendosi su un terreno difficile, tra obbedienza alla gerarchia e riconoscimento della verità teologica della Chiesa; denuncia del peccato al suo interno e testimonianza di un anelito spirituale non tacitabile. Un terreno difficile lungo il quale è possibile tracciare i sentieri di un sempre rinnovato dialogo.
In occasione del quinto centenario dell’episodio che ha dato avvio alla Riforma luterana, la Casa editrice Paoline e la Pontificia Università Antonianum mettono al centro della riflessione il tema della Riforma e delle Riforme, la loro articolazione dentro e fuori la Chiesa cattolica e il loro apporto positivo nella riflessione teologica e spirituale.
I quattro incontri si articolano su quattro “luoghi” della storia del cristianesimo.
I incontro - 22 febbraio 2017, ore 17            
Francesco e i suoi: una riforma sempre in atto?
Relatore: p. Marco Guida (Docente presso l’Antonianum)
II incontro - 20 marzo 2017, ore 17
Charles de Foucauld: la radicalità del vangelo per la Chiesa del Novecento
Relatrice: ps Paola Francesca (Piccole Sorelle di Gesù)
III incontro - 4 aprile 2017, ore 17
La Riforma di Lutero e le Chiese riformate: il nuovo volto dell’Europa cristiana
Relatore: prof. Stefano Cavallotto (già Docente presso l’Università di Roma Tor Vergata)
IV incontro - 16 maggio 2017, ore 17
Il mondo russo e orientale. Monaci, eremiti, laici: una ricchezza spirituale da scoprire
Relatore: p. Adalberto Piovano (Esperto di monachesimo e spiritualità russa)
Saluto di sr Mary Melone, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum
Introducono sr Gianfranca Zancanaro e dott. Romano Cappelletto, Paoline


 

20 febbraio 2017

LIBRI "LA DURA LEGGE DI BAYWATCH"

Sopravvissuti agli anni ’90. Come?
Ce lo racconta Mattia Bertoldi in La dura legge di Baywatch

Da marzo 2017 in libreria






Chi si ricorda, degli anni ’90, i mini e i floppy disc, i primi videoclip di Videomusic, le serie televisive di Friends, Baywatch, e ancora, le sale giochi, le schede telefoniche o le boy band? Se a questi soli pensieri si prova un mix tra nostalgia e sollievo, allora questo è il libro giusto – anzi il librogame giusto – per ritrovare lo spirito dei sopravvissuti alla grande transizione analogico-digitale, quando per “scaricare una fotografia da Internet ci voleva mezz’ora”.

Mattia Bertoldi, lui che è nato nel 1986 e in quegli anni era adolescente, con La dura legge di Baywatch. Tutto quello che avete amato negli anni ’90, (Booksalad, marzo 2017, isbn 9788898067510), ha raccolto i suggerimenti di decine di suoi coetanei e ci racconta con sorprendente ironia e un pizzico di rimpianto la musica, la tv, l’intrattenimento, le letture, le mode e le tecnologie degli anni ’90.
In un percorso strutturato come un librogame, soppiantato in quegli anni dai giochi di ruolo elettronici, si chiede come sia stato possibile divertirsi, amare, studiare, comunicare senza Wikipedia, Google, Netflix e gli smartphone. E, senza prendersi troppo sul serio, rivendica con orgoglio di avercela fatta, di essere uscito indenne da quel decennio, nonostante tutto.
Noi degli anni ’90 siamo stati gli ultimi esemplari della nostra specie a provare i limiti della tecnologia digitale, gli ultimi ad aver assaggiato musicassette e mini disc, in un’epoca in cui gli MP3 erano ancora un miraggio per i più; ad aver seguito delle serie televisive senza l’aiuto di Internet, pronti a spaccare il videoregistratore se solo ci fossimo dimenticati di puntarlo per catturare su VHS l’ultimo episodio della stagione perché... esatto, niente streaming e niente riassunti su Wikipedia. Siamo anche stati gli ultimi a subire la maledizione di Baywatch, e questo è un segno che ci porteremo dietro per tanto, tanto tempo. E nessun remake potrà toglierci questo.

Mattia Bertoldi, nato nel 1986 a Lugano, ha vissuto più o meno alla grande tutti gli anni Novanta. Sognava il chiodo di pelle di Max Pezzali ed era innamorato di Xena e Buffy. Ancora oggi tifa per i Chicago Bulls, ascolta Gigi D’Agostino e ha paura dei vermi giganti del sottosuolo per colpa di Tremors. Finalista al Premio Chiara Giovani nel 2011, ha esordito con il romanzo Ti sogno, California, edito da Booksalad nel 2012, e dal 2016 è membro di comitato dell’ASSI, Associazione Scrittori della Svizzera italiana. 

MUSICA A ROMA "MAHLER, FAURE' E BRAHMS QUARTETTI"

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2016-2017

Stagione di Musica da Camera
Sala Sinopoli – mercoledì 22 febbraio ore 20,30

Mahler, Fauré e Brahms
QUARTETTI
con pianoforte

Quattro solisti: Gabriele Geminiani,

Gabriele Geminiani

Primo violoncello dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, il pianista Enrico Pace,

Enrico Pace - credit Marco Borggreve

la violinista Alexandra Conunova

Alexandra Comunova

e la violista Beatrice Muthelet, soliste della Mahler Chamber Orchestra, in tre meravigliosi quartetti con pianoforte.
In apertura il Quartetto per pianoforte e archi di Gustav Mahler. A seguire il Quartetto per pianoforte e archi n. op. 15 di Gabriel Fauré. Il concerto si conclude con il Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 25 di Johannes Brahms, iniziato forse nel 1860 e completato l’anno seguente.


Alexandra Conunova ha focalizzato su di sé le attenzioni della critica musicale internazionale e del pubblico a seguito della vittoria del Primo premio al Concorso Internazionale di violino “Joseph Joachim” di Hannover nell’autunno 2012. La giuria del concorso in quell’occasione ne elogiò il calore del suono e l’arte altamente drammatica del suo virtuosismo. L’Hannover Allgemeine Zeitung ha rilevato altresì con quale splendore di suono l’interprete è in grado di far vivere il suo modo di interpretare il pensiero musicale.  Il successo ottenuto in questo concorso, che è universalmente considerato come uno dei più importanti dedicati oggi al violino, gli è valso il suo debutto con la casa discografica Naxos. L’interprete è stata ospite al Settembre musicale di Montreux, al Beethoven Festival di Bonn, allo Schloss Elmau, al Festival di Aix en Provence, con le orchestre di Saarbrücken, Nuremberg Symphony Orchestra, l’orchestra da Camera di Stoccarda ed ha realizzato varie tournée in Giappone e Corea del Sud. Alexandra Conunova è stata premiata ai Concorsi Tchaikovsky (2015), George Enescu di Bucarest (2011), Tibor Varga di Sion nel 2010, Ion Voicu (2009) ed Henri Marteau (2008). Solista di altro profilo, Alexandra Conunova si è esibita con le orchestre Münchener Kammerorchester, NDR Radiophilarmonie, l’Orchestra di Stato della Bileorussia, la Norddeutsche Philarmonie di Rostok, l’Orchestra dell’Hermitage di San Pietroburgo, l’Orchestra da Camera del Festival di Verbier, con la Camerata Bern, con i direttori Gabor Takacs Nagy, Hannu Lintu, Patrick Strub, Johannes Wildner, Juhanni Numminenm, Niklas Willen. Nel 2013 ha ricevuto il premio Julius Bär come miglior talento presente al Festival di Verbier, riconoscimento che le ha offerto l’opportunità di esibirsi ufficialmente nel programma 2014/15 del Festival. Nel corso del 2016 Alexandra è stata ospite del Festival di Aix en Provence con il direttore Gianandrea Noseda, con Valeriy Ghergiev a Monaco, a Tolosa con il direttore Manacorda e l’orchestra du Capitol, al Festival di San Pietroburgo. Violinista di origine moldava, nata nel 1988, la Conunova ha studiato con Krzysztof Wegrzyn all’Università della Musica di Hannover e ha partecipato a master class con Igor Oistrakh, Mihaela Martin, Ivry Gitlis, Boris Kuschnir. Suona un violino Santo Serafino del 1735, costruito a Venezia e gentilmente messo a sua disposizione dalla “Deutsche Stiftung Musikleben”.

L’artista franco-tedesca Béatrice Muthelet trascorre la sua infanzia a Düsseldorf, dove inizia a suonare il violino all’età di sette anni con il georgiano Alexij Burduli.
Nel 1987 la sua famiglia si trasferisce in Israele dove Béatrice frequenta la Thelma Yelin High School of Arts e continua lo studio del violino con Haim Taub.
Riceve la borsa di studio dell’American Israel Cultural Foundation e partecipa a masterclasses di Isaac Stern, Shlomo Mintz e Itzhak Perlman, che avranno una grande influenza sulla sua crescita musicale.
A diciannove anni decide di dedicarsi alla viola e su invito di Pinchas Zukermann diventa l’unica allieva di viola della Manhattan School of Music.
A ventidue anni entra alla Karajan Akademie e poi nell’Orchestra Filarmonica di Berlino, all’interno della quale conosce gli elementi con cui fonderà il Breuninger Quartett, di cui farà parte dal 1995 al 2000 prima di essere nominata viola solista della Mahler Chamber Orchestra.
È tra i membri fondatori dell’Orchestra del Festival di Lucerna creata da Claudio Abbado. Sempre a Berlino ha incontrato quelli che sono i membri del Quartuor Capuçon, che viene regolarmente invitato nelle sale da concerto più prestigiose d’Europa. Ma Muthelet continua la sua passione per la musica da camera anche al fianco di altri prestigiosi musicisti in tutto il mondo.
Nel 2013 ha anche contribuito come solista ad una creazione della compagnia di Sasha Waltz.

Gabriele Geminiani, Primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia è nato a Pesaro, si è diplomato in violoncello con il massimo dei voti, lode e menzione d' onore; ha studiato con Di Stefano, Cazacu, Grimmer, Scano ed ha seguito i corsi di perfezionamento presso l' Accademia "Chigiana" di Siena con Maisky e Meneses e per la Musica da Camera con il Trio di Trieste, corsi di Musica da Camera presso l'Accademia "Incontri col Maestro" di Imola  con Masi, all' ccademia "Angelica Costantiniana" con Bogino e ancora corsi con Vernikov e  Meunier.
Ha suonato in veste di solista con diverse orchestre tra le quali l' O. R. T. e l' Orchestra dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia eseguendo gran parte del repertorio solistico con direttori quali Ferro, Petracchi, Nelsson, Chung nella doppia veste di direttore e pianista con il quale ha eseguito il Triplo Concerto di Beethoven, con Nagano nel Doppio Concerto di Brahms e con Sir Antonio Pappano nella Sinfonia Concertante di Haydn.
Ha inoltre eseguito in prima esecuzione italiana il Concerto per violoncello e orchestra di H.K. Gruber sotto la guida del compositore stesso e per la prima volta nella storia dell' Orchestra dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia il Concerto di Gulda sotto la direzione di Jarvi.
Nel 1997, a Parigi, al concorso internazionale "Rostropovich", ha conseguito il premio speciale per la migliore esecuzione del brano Spins and Spells di Saariaho e nell' ottobre del 2002 è stato invitato ad esibirsi sempre a Parigi in occasione del venticinquennale dell' istituzione del concorso in compagnia dei premiati delle edizioni precedenti sotto la direzione dello stesso Rostropovich.
Nel 1998 vince il concorso per Primo Violoncello presso l' O. R. T. di Firenze e nel 1999 si afferma al concorso per Primo Violoncello presso l'Orchestra dell' Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, posto che tuttora ricopre.
Ha collaborato come Primo Violoncello con Orchestra Filarmonica della Scala, Symphonica d'Italia, Orchestra Mozart, Mahler Chamber Orchestra e Orchestra del Festival di Lucerna. Collabora da alcuni anni con la Human Rights Orchestra, creata in difesa dei diritti umani.
Ha effettuato in qualità di Primo Violoncello tournée in tutto il mondo suonando in alcune delle più prestigiose sale da concerto, come la Philarmonie di Berlino; Suntory Hall di Tokyo; Sala delle Colonne, Tchaikovsky Concert Hall, The Great Hall of Conservatory di Mosca; Teatro Mariinsky di San Pietroburgo; Auditorio Nacional di Madrid; Palau de la Musica e Auditorium di Barcellona; Salle Pleyel di Parigi; Royal Albert Hall di Londra; Concertgebouw di Amsterdam; Musikverein di Vienna; KKL di Lucerna e nei più prestigiosi teatri italiani.
Alla sua attività strumentale affianca quella didattica in qualità di docente di Violoncello in vari corsi di perfezionamento in tutta Italia.
Ha tenuto masterclass presso il Conservatorio "Pedrollo" di Vicenza ed è stato titolare della cattedra di violoncello per la laurea di secondo livello presso il Conservatorio di musica "S. Cecilia" di Roma.
Suona nel trio d'archi " Le Architetture" insieme al violinista Pieranunzi e al violista Fiore con i quali ha inciso musiche di Pizzetti per La Bottega Discantica insieme ad Alda Caiello e un CD in prima assoluta dei quartetti di Mendelssohn con Prosseda per Decca.
Suona un violoncello "Carlo Giuseppe Oddone" del 1903.

Nato a Rimini, Enrico Pace ha studiato con Franco Scala al Conservatorio di Pesaro, dove si e' diplomato anche in composizione e direzione d'orchestra. Si è perfezionato all'Accademia Pianistica Internazionale "Incontri col Maestro” di Imola. Suo prezioso mentore in seguito è stato il didatta belga Jacques de Tiège.
Dopo la vittoria del primo premio al Concorso Internazionale Franz Liszt di Utrecht nel 1989, Enrico Pace si è esibito in tutta Europa in rinomate sale da concerto: Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala di Milano, Herkulessaal di Monaco di Baviera, Philharmonie di Berlino. E’ stato invitato a suonare in numerosi Festival internazionali, tra cui Lucerna, Salisburgo, Edimburgo, La Roque d’Anthéron, Rheingau e il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo.
Molto apprezzato come solista, si esibisce con orchestre prestigiose, come la Royal Orchestra del Concertgebouw, la Filarmonica di Monaco, la BBC Philharmonic Orchestra, l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Filarmonica di Varsavia.
Ha suonato con numerosi direttori d’orchestra fra cui spiccano Roberto Benzi, Gianandrea Noseda, Zoltan Kocsis, Kazimirz Kord, Mark Elder, Lawrence Foster, Janos Fürst, David Robertson, Vassily Sinaisky, Stanislav Skrowaczewski, Bruno Weil, Walter Weller e Antoni Wit.
Agli impegni solistici affianca un’intensa attività cameristica; ha collaborato fra gli altri con il Quartetto Prometeo, il Quartetto Keller, la cornista Marie Luise Neunecker, la violinista Liza Fertschman, la clarinettista Sharon Kam, il violoncellista Daniel Müller Schott e il baritono Matthias Goerne. Ha preso parte a diversi Festival di Musica da Camera tra cui quelli di Delft, Risør, Kuhmo, Stresa e Moritzburg. Forma stabilmente un duo pianistico con Igor Roma.
Enrico Pace ha instaurato una fruttuosa collaborazione con il violinista Frank Peter Zimmermann, con il quale suona in Europa, Estremo Oriente e Sud America. Assieme hanno inciso la Sonata N. 2 di Busoni e le sei Sonate per violino e tastiera BWV 1014-1019 di Bach. Nel 2013 è uscito un nuovo cd dedicato ad Hindemith.
Si esibisce regolarmente in recital anche con il violinista Leonidas Kavakos. Il loro recente progetto dedicato alle sonate di Beethoven per violino e pianoforte si è concretizzato in un'incisione integrale per Decca e nell'assegnazione del Premio Abbiati della critica italiana.


Stagione di Musica da Camera
Sala Sinopoli - mercoledì 22 febbraio ore 20,30
Alexandra Conunova violino
Beatrice Muthelet viola
Gabriele Geminiani violoncello
Enrico Pace pianoforte

Mahler Quartetto per pianoforte in la min.
Fauré Quartetto per pianoforte n. 1 op. 15
Brahms Quartetto per pianoforte n. 1 op. 25
Biglietti da 18 a 38 euro
I biglietti possono essere acquistati anche presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin - Infoline: tel. 068082058

Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101

#MUSICA
#AUDITORIUMPRCODELLAMUSICA 

18 febbraio 2017

TEATRO A MONFALCONE "NON C'E' PIU' ACQUA FRESCA"

 

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE / STAGIONE 2016-2017
Non c’è acqua più fresca: Giuseppe Battiston, insieme al cantautore Piero Sidoti,
mette in scena il Friuli di Pier Paolo Pasolini / Incontro con la drammaturga Renata Molinari (21 febbraio)

Uno spettacolo di Giuseppe Battiston in scena con il cantautore Piero Sidoti. Lo spettacolo è diretto da Alfonso Santagata (che firma anche lo spazio scenico).
Le prime poesie – raccolte ne “La meglio gioventù” – Pier Paolo Pasolini le scrisse in friulano, nella lingua quasi nuova, sconosciuta e musicale della terra materna. Giuseppe Battiston,

 
 


Giuseppe Battiston
foto di scena dello spettacolo di Luca A. d’Agostino © Phocus Agency

 



 si immagina protagonista di uno “spetaculut” di memoria pasoliniana che ci porta alla “terra di temporali e primule” e racconta di incontri, affetti, paesaggi e amori.

Battiston ha scelto come regista delle sue prime prove teatrali, Alfonso Santagata, e la drammaturga Renata Molinari, autrice che intreccia alcune delle liriche più emblematiche del periodo casarsese, con l’intento di avvicinare alla lingua madre di Pasolini quelli che non la conoscono Piero Sidoti

Pietro Sidoti con Giuseppe Battistion
foto di scena dello spettacolo di Luca A. d’Agostino © Phocus Agency

è autore delle musiche e delle canzoni.
Battiston guida il pubblico in un “viaggio di ritorno”, anche autobiografico, ai luoghi della sua infanzia, alla vita e al tempo evocati dai versi del grande scrittore, attraverso un laboratorio di poesia nella lingua friulana di Pasolini .
Nell'ambito della rassegna "Dietro le quinte", alle 19.00 al Bar del Teatro, avrà luogo un incontro con la drammaturga Renata Molinari, a cura di Mario Brandolin.


Biglietti in vendita presso: Biglietteria del Teatro, Biblioteca Comunale di Monfalcone, ERT di Udine, prevendite Vivaticket e on line su www.vivaticket.it; la Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche (0481 494 664).
 

ARTE A MILANO "I MAESTRI DEL COLORE ARTE A VENEZIA NELL'800"



MILANO - GALLERIA BOTTEGANTICA (VIA MANZONI, 45)
DAL 24 MARZO AL 20 MAGGIO 2017
LA MOSTRA
I MAESTRI DEL COLORE
ARTE A VENEZIA NELL’800


Giacomo Favretto In pinacoteca

40 opere di Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Ettore Tito e Federico Zandomeneghi ripercorrono gli straordinari esisti artistici della scuola veneziana di secondo Ottocento, che del colore ha fatto la sua bandiera.


Pietro Fragiacomo Piazza San Marco 1890


Dal 24 marzo al 20 maggio 2017, la Galleria Bottegantica di Milano (via Manzoni 45) ospita una mostra dedicata alla scuola veneziana del vero, fiorita tra gli anni settanta e ottanta dell’Ottocento,indagata nei suoi momenti più significativi attraverso le opere dei suoi principali protagonisti: da Guglielmo Ciardi a Giacomo Favretto, da Luigi Nono

Luigi Nono Mattino 1892

a Federico Zandomeneghi. Una scuola che, riallacciandosi a una tradizione secolare, ha fatto del colore la sua bandiera, dimostrando una capacità sorprendente di rinnovare tematiche e modi espressivi.
L’esposizione, curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi, presenta una selezione di 40 opere provenienti da prestigiose collezioni private italiane, molte delle quale mai presentate al grande pubblico, che documentano l’affermarsi in territorio veneziano della pittura del ‘vero’, eseguita en plein air
Capofila dei giovani pittori, indubbiamente il più dotato di tutti e maggiormente attratto dalle possibilità espressive insite nella svolta verso la realtà che si respira a livello europeo, è Guglielmo Ciardi (1842-1917)

Guglielmo Ciardi Il porto di Anzio

Erede ‘predestinato’ di Canaletto, Guardi e Bellotto, egli ha saputo trasferire nelle sue tele la sensazione sfuggente di Venezia, come nell’opera Canal Grande. Consapevole di questa dimensione mutevole della realtà, alla veduta della terraferma egli preferisce quella aperta sul mare, dove gli effetti atmosferici riescono meglio a restituire le luci e i colori propri del paesaggio e degli elementi che lo popolano.
Rinnovatore e dominatore della moderna pittura veneziana è anche Giacomo Favretto (1849-1887). Le scene di genere da lui dipinte sono quadri di vita, con quel tanto di psicologia, di colore e di atmosfera necessari affinché l’opera si definisca e si ‘muova’. Pertanto non sono regolate da uno svolgimento logico, ma da una tecnica più istintiva, la quale conserva nella sua leggerezza inafferrabile il ritmo brioso della vita osservata e trasfigurata da Favretto. Come in Fantasticando, Favretto si dimostra realista in quanto prende dalla realtà il movimento e certi colori, non il volume, la profondità, i problemi che si irradiano al suo interno. I suoi temi esulano dalle drammaticità della vita. E anche quando svolge argomenti seri come le miserabili condizioni dei pescatori di Burano e di Chioggia, egli osserva non le pene ma il senso divertente della situazione.
Debitrice del realismo di Ciardi e di Favretto è la pittura di Luigi Nono (1850-1918), sebbene dalle sue opere traspaia un carattere più pensoso, lirico, maggiormente rivolto alla meditazione. A interessare l’artista è una concezione della vita che in senso molto lato può dirsi religiosa, nell’insistenza sulla fragilità delle cose, nella ricerca di una sottile trama di corrispondenze tra stato d’animo e paesaggio, come nel Mattino della domenica.
Sotto l’impulso di un realismo che spinge gli artisti a fissare sulla tela i mutevoli effetti luministici e atmosferici della laguna e della terraferma, tra fonti, laghi e ruscelli, si susseguono impressioni nate dal vero per mano di artisti quali Antonio Rotta, Alessandro Milesi

Alessandro Milesi_L'arrotino

, Egisto Lancerotto e Angelo dall’Oca Bianca, più interessati alla vita popolare di pescatori e gondolieri. Nell’ambito della veduta ‘pura’ la lezione di Ciardi è accolta e sviluppata dai figli Beppe ed Emma, e da Pietro Fragiacomo. Nelle opere di quest’ultimo lo spazio diventa ambiente emotivo, la veduta contemplazione e la dimensione quotidiana del lavoro dei pescatori esperienza condivisa di umanità, come in Piazza San Marco.
Colorista altrettanto sapiente è anche Ettore Tito (1859-1941)

Ettore Tito-La-gomena 1910 circa

: suo il compito di traghettare la pittura veneta nel nuovo secolo. All’artista piace giocare con i colori, con i volumi e con i piani, in una specie di improvvisazione che si appassiona alle difficoltà, rasentando il virtuosismo.
A chiudere idealmente la rassegna è Federico Zandomeneghi (1842-1917) che dal 1874, anno del suo definitivo trasferimento a Parigi, proietta la pittura veneta a livello internazionale, come testimonia il meritato successo che a fine Ottocento pubblico e critica decretano a questa ‘scuola’.

Catalogo Bottegantica edizione.
Milano, gennaio 2017
I MAESTRI DEL COLORE. ARTE A VENEZIA NELL’800
Milano, Galleria Bottegantica (via A. Manzoni, 45)
24 marzo - 20 maggio 2017
Orari: da martedì al sabato 10-13 e 15-19
Ingresso libero
Guida di Milano al link http://amzn.to/2kToIBk
 

MUSICA " DISCHI IN VINILE - NOVITA'"

I dischi in vinile sono tornati, con il loro disco nero da collezione, le copertine colorate e graficamente pregiate e soprattutto con tutto il cerimoniale di preparazione all'ascolto, prima e dopo, fatto di cura, pulizia e attenzione. Tempi più lunghi per un ascolto di maggiore qualità, dicono gli esperti. Alcuni invece lo ritengono un atto di snoberia che per me è invece una rinnovata elegante possibilità di aggregazione sociale.
 
 
 
 
LISTA LP ITALIANI = ITALIAN ARTIST LP LIST
LISTA LP STRANIERI = INTERNATIONAL ARTIST LP LIST
LISTA LP JAZZ = JAZZ ARTIST LP LIST
LISTA LP BLACK-FUNKY-SOUL-DISCO = BLACK-FUNKY-SOUL-DISCO- LP LIST
LISTA LP COLONNE SONORE = SOUNDTRACKS LP LIST
LISTA SONORIZZAZIONI = LIBRARY LP LIST
LISTA CD = CD LIST
LISTA 45 GIRI UOMINI = MEN SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI DONNE = WOMEN SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI GRUPPI = GROUPS SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI FRANCESI = FRENCH SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI SANREMO = SANREMO SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI EUROFESTIVAL = EUROFESTIVAL SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI POP = POP SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI COLONNE SONORE = SOUNDTRACKS SINGLES LIST
LISTA 45 GIRI SIGLE TV = TV MOVIES SINGLES LIST
 
 

 
#vinile
#musica
 

17 febbraio 2017

CINEMA E MUSICA A ROMA "IL SIGNORE DEGLI ANELLI"

                                                 
Stagione estiva 2016-2017
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Mercoledì 21 – giovedì giugno 22 ore 20.00

Il Signore degli Anelli

La Compagnia dell’Anello



In vendita da oggi i biglietti per la proiezione del film di Peter Jackson con la colonna sonora dal vivo per l’apertura della Stagione estiva dell’Accademia di Santa Cecilia


Ad aprire la stagione estiva uno dei più celebri film della storia del cinema con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora: La Compagnia dell’Anello, primo capitolo della fortunata trilogia cinematografica di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli, ispirata all’omonimo fantasy epico dello scrittore e filologo inglese John Ronald Reuel Tolkien, da più di mezzo secolo in vetta alle classifiche dei libri più venduti.



Da non perdere quindi il 21 e 22 giugno (Sala Santa Cecilia ore 20.00) per tutti coloro che hanno amato le avventure di Frodo, Bilbo, Gandalf il Grigio e Sauron, oscuro Signore di Mordor. Sul podio, a dirigere dal vivo Orchestra, Coro e  Voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia la pluripremiata colonna sonora di Howard Shore, il direttore cinese Shih-Hung Young.


Stagione estiva
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Mercoledì 21 – giovedì giugno 22 ore 20.00
Orchestra, Coro e Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Il Signore degli anelli – La compagnia dell’anello
Musiche di Howard Shore
Shih-Hung Young direttore
Biglietti da € 20 a €55




#auditoriumparcodellamusica
#ilsignoredeglianelli 

EVENTI A MPONTEPULCIANO "IL VINO NOBILE QUATTRO STELLE E UN EXPORT IN VOLATA"

Si è chiusa in Fortezza a Montepulciano l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano

Vino Nobile: quattro stelle all’annata 2016 e un export che vola all’80%

L’export traina ancora i mercati, ma cresce (+ 2%) la vendita diretta in cantina, di pari passo con la crescita dell’enoturismo anche a Montepulciano. Il patrimonio Nobile


vale oltre 500 milioni di euro e dà lavoro a circa mille persone, senza considerare l’indotto che per il 70% dipende dal vino
Quattro stelle (su un massimo di 5) alla vendemmia 2016 del Vino Nobile di Montepulciano.


L’assegnazione è stata annunciata questa mattina, dal presidente del Consorzio Andrea Natalini e dal Sindaco Andrea Rossi, durante l’ultima giornata di Anteprima del Vino Nobile, quella dedicata alla stampa del settore. «Un risultato importante dal punto di vista climatico – ha commentato il presidente Natalini – che conferma la crescita qualitativa che ormai da anni rappresenta le nostre imprese e che ha fatto sì che il Vino Nobile sia sempre più riconoscibile nel mondo».


13 febbraio 2017

TEATRO A ROMA "AFFETTE DA AFFITTO"




AFFETTE DA AFFITTO

scritto e diretto da Francesca Milani
con Francesca Milani, Chiara Canitano, Roberta Mastromichele

Dal 16 al 19 Febbraio 2017
TEATRO L' AURA
Vicolo di Pietra Papa, 64



Tre donne diverse, condividono lo stesso appartamento e l'arrivo di un ospite inatteso in una notte qualsiasi le farà scoprire più affini di quanto credessero. Risate, un velo di noir e colpi di .

Teatro L'aura

vicolo di Pietra Papa, 64 (angolo Via Blaserna, 37)

dal 16 al 19 febbraio 2017

dal giovedì al sabato alle ore 21.00 domenica alle ore 18.00

Biglietti Intero 13.00 + 2.00 (tessera associativa)

Ridotto 10.00 + 2.00 (tessera associativa)

Info e prenotazioni 0683777148 oppure nuovoteatrolaura@gmail.com

#teatro
#nuovoteatrolaura

MUSICA A ROMA "IL PIANOFORTE ROMANTICO DI JAN LISIECKI"

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2016-2017

Stagione di Musica da Camera
Sala Santa Cecilia – lunedì 13 febbraio ore 20,30

IL PIANOFORTE ROMANTICO
DI Jan Lisiecki




 A 21 anni il giovane canadese Jan Lisiecki vanta prestigiosi riconoscimenti ed è uno grandi pianisti di oggi. Per  il New York Times è “un pianista che sa fare in modo che ogni nota conti”.


Suonerà Chopin del quale ascolteremo Due Notturni op. 48 e lo Scherzo n. 1 op. 20 in cui il grande polacco rendeva omaggio alla sua Varsavia. Poi gli Improvvisi op. 142 di Schubert e Klavierstücke op. 32 di Schumann, figure di spicco della letteratura pianistica del primo Ottocento.


Jan Lisiecki è nato da genitori polacchi in Canada nel 1995. Ha iniziato le prime lezioni di pianoforte all’età di cinque anni e ha debuttato in concerto quattro anni dopo, rifiutando però sempre l’etichetta di ‘’bambino prodigio’’.
Jan Lisiecki ha suscitato l’attenzione internazionale nel 2010 dopo che il Fryderyk #Chopin Institute ha pubblicato una registrazione con i Concerti per pianoforte di Chopin, da lui eseguiti a 13 e 14 anni. BBC Music Magazine ha scritto in merito alla “musicalità matura” del suo stile ed ha commentato la “profonda comprensione” delle sue interpretazioni di Chopin. Il CD ha ricevuto il prestigioso premio Diapason Découverte, affermando Jan Lisiecki come uno dei pianisti più poetici ed immaginifici della sua generazione.
#JanLisiecki ha firmato un contratto di esclusiva discografica con Deutsche Grammophon nel 2011, a soli 15 anni. La sua prima incisione con DG è stata pubblicata nel 2012 e conteneva i Concerti per pianoforte K466 e K467 di Mozart. Nel 2013 ha fatto seguito un CD con gli Studi op. 10 ed op. 25 di Chopin, mentre il terzo album ha fatto seguito nel gennaio 2016 con le opere per pianoforte ed orchestra di #Schumann: ClassicFM ha scritto “potrà anche essere giovane ma Jan Lisiecki suona Schumann come una leggenda”.
Nel 2017 è prevista l’uscita, sempre per DG, di un CD contenente opere per pianoforte ed orchestra poco eseguite di Chopin, interpretate con la NDR Elbphilharmonie Orchester e Krzysztof Urbański.
Jan Lisiecki afferma che il suo scopo è sempre quello di suonare in un modo che comunichi la bellezza e la brillantezza del pezzo originale. Ha ampiamente dimostrato di riuscire a rendere i brani che suona estremamente vicini al modo in cui erano stati intesi. “Entrare in una sala da concerto dovrebbe essere come entrare in un santuario. Ci si va per avere un momento di riflessione, con la speranza di uscire sentendosi diversi ed ispirati”.





Nel marzo 2013 Jan Lisiecki ha sostituito all’ultimo momento Martha Argerich, nell’esecuzione del Concerto per pianoforte n. 4 di Beethoven a Bologna, con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Ha coronato quella stagione con una sensazionale esibizione del Concerto per pianoforte di Schumann ai BBC Proms. L’anno successivo ha eseguito tre Concerti di Mozart in una settimana con la Philadelphia Orchestra e ha debuttato con l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo e la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino. Nell stessa stagione, Jan Lisiecki ha debuttato in recital alla Wigmore Hall, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e a San Francisco. Questi sviluppi hanno avuto luogo insieme alle orchestre più importanti del mondo, tra cui l’Orchestre de Paris, la Filarmonica di New York e la BBC Symphony, in sale rinomate quali la Suntory Hall, la Kennedy, il Barbican e la Royal Albert Hall. Jan Lisiecki ha coltivato intense collaborazioni con direttori del calibro di Sir Antonio Pappano, Yannick Nézet-Séguin, Daniel Harding e Pinchas Zukerman.
Nel gennaio 2016 Jan Lisiecki ha debuttato alla Carnegie Hall di New York con l’Orchestra di Filadelfia diretta da Yannick Nézet-Séguin. Altre importanti date della stagione 2015-16 hanno incluso i Bamberger Symphoniker a Lucerna, debutti nelle serie concertistiche principali dell’Orchestra di Cleveland e della Sinfonica di San Francisco e un tour dell’Europa con l’Orchestra da Camera di Zurigo, dove Jan Lisiecki ha diretto dal pianoforte.
Nella stagione 2016-17 Jan Lisiecki si esibirà intensivamente in tutto il mondo: eventi della stagione prevedono un tour con la London Philharmonic Orchestra e Vladimir Jurowski ed una esibizione nel nuovo festival della neo fondata NDR Elbphilharmonie di Amburgo Insieme a Yannick Nezet-Seguin.
Diverse radio e network televisivi di Europa e Nord America hanno trasmesso le esibizioni di Jan Lisiecki, che è stato anche protagonista del documentario della CBC National News intitolato The Reluctant Prodigy. Nel 2013 ha ricevuto un Leonard Bernstein Award al Festival dello Schleswig-Holstein ed è stato nominato Young Artist of the Year della rivista Gramophone.
Jan Lisiecki è molto impegnato anche in opera caritatevoli, donando tempo ed esibizioni ad organizzazioni quali la David Foster Foundation, la Polish Humanitarian Organization e la Wish Upon a Star Foundation. Nel 2012 è stato nominato Ambasciatore del Canada per UNICEF di cui è stato National Youth Representative dal 2008.

Stagione di Musica da Camera
Sala Sinopoli – lunedì 13 febbraio ore 20,30
Jan Lisiecki pianoforte

Bach Partita n. 3
Schumann Klavierstücke op. 32
Chopin Due Notturni op. 48
Chopin Scherzo n. 1 op. 20
Schubert Improvvisi op. 142
Biglietti da 18 a 38 euro
I biglietti possono essere acquistati anche presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058

Prevendita telefonica con carta di credito:
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