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24 febbraio 2016

DANNY BRONZINI GIOVANISSIMO CHITARRISTA CON L'ALBUM DI ESORDIO

WAITING FOR SOMETHING SPECIAL
è l’album di esordio di
DANNY BRONZINI



A soli 20 anni, Danny Bronzini è il nuovo chitarrista della band di Jovanotti,
sul palco negli ultimi due tour. Ora torna dal vivo a presentare i brani
del suo disco d’esordio nei principali club d’Italia.

Le prime date confermate:
12 febbraio PADOVA @ Fishmarket
13 febbraio PISA @ Lumiere
26 febbraio PISTOIA @ Santomato
3 marzo FIRENZE @ Combo Social Club
4 marzo BOLOGNA @ Friday Night Blues Bologna
11 marzo MESTRE @ Centro Culturale Candiani
26 Marzo COLLESALVETTI (Livorno) @ Villa del Colle
9 Aprile CASTELNUOVO GARFAGNANA (Lucca) @ Grindhouse
23 Aprile MONTICHIARI (Brescia) @ I Love Cocaine
25 Aprile FORNACETTE (Pisa) @ Festa della Liberazione 2016 (con Teatro degli Orrori)

GUARDA IL VIDEO DEL PRIMO SINGOLO
“ALWAYS ON MY MIND”: https://www.youtube.com/watch?v=KPnXKuvYCUc

ASCOLTA L’ALBUM:
Spotify - http://spoti.fi/1FZN1Tx
Deezer – http://www.deezer.com/album/10086644
YouTube - http://bit.ly/1UMoZS1 – http://bit.ly/1OoG6FA

Bonus track solo su cd: Life is running

Forse avrete già sentito parlare di lui. La sua voce soul è di sorprendente bellezza per la sua età, soli 20 anni, con un timbro davvero unico nel panorama musicale italiano. Uno stile che affonda le sue origini fino ad Al Green e alla Hi Records, per arrivare ad artisti intenazionali dell’ultima generazioni come Ed Sheeran.
E' stato scoperto da Riccardo Onori, storico chitarrista di Jovanotti (“questo fa paura, è un ragazzino ma suona come Steve Ray Vaughan”). E il Lorenzo nazionale lo ha voluto subito sul suo palco come nuovo chitarrista prima nel tour estivo del 2015, per poi confermarlo nell’ultimo tour nei Palasport, da poco conclusosi e che ha toccato anche diverse città europee (Dusseldorf, Bruxelles, Lugano, Zurigo). Il suo album Waiting For Something Special è uscito nel 2015, e ora torna a ricevere la sua meritata presenza anche dal vivo, dopo i due intensi tour di Danny al seguito di Jovanotti.

Iniziato alla musica dal padre (chitarrista anch’egli), Danny Bronzini ha maturato nel giro di pochi, ma intensi anni, una musicalità e un talento fuori dal comune, suonando dappertutto ma anche in importanti manifestazioni e festival, montando sul palco già all'età di tredici anni.

Nel nuovo disco presenta dieci brani originali, tutti composti da Danny, nei quali il suo fresco talento trova modo di esprimersi liberamente, e i generi musicali sono solo un pretesto per trasmette il suo grande amore per la musica.

Le liriche sono semplici e sempre intense, con un comune denominatore, l'inconfondibile vena soul, che riflettono l’anima di un giovane uomo, i suoi dubbi, le gioie e le speranza che accada qualcosa di speciale. E forse per Danny questo sogno si sta già avverando.




Waiting for Something special
(© Musicastrada Records 2015 - MR#0215)

Music and lyrics by Danny Bronzini

1. Always on my mind
2. I'm lost
3. Whenever you need me
4. Wild night
5. I can touch the sky
6. Desperate love
7. Without you
8. Loving you
9. Dreaming
Bonus Track (only on cd)
10. Life is running


Photo by Gianluca Moro


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Prix International Arthur Honegger ad ARTURO FEDELE

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2015-2016

Ivan Fedele riceve il Prix International Arthur Honegger

A Ivan Fedele è stato attribuito all'unanimità dei giurati il Prix International Arthur Honegger 2016 per l'insieme della sua opera di compositore.
Fondato dalla famiglia Honegger sotto l'egida della Fondacion de France, il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per la prima volta nel 1971 a Luigi Dallapiccola e in seguito a compositori come György Ligeti, Krzysztof Penderecki, Luís De Pablo.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - che lo annovera dal 2005 tra gli Accademici effettivi - si congratula con Ivan Fedele, che dal 2007 è inoltre docente presso Cattedra di Composizione nell’ambito dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali dell’Accademia stessa.


IVAN FEDELE
Nato a Lecce nel 1953, ha compiuto gli studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Suoi docenti alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Milano sono stati, tra gli altri, E. Paci, L. Geymonat, G. Giorello, R. Mangione e R. Cantoni. Figlio di un matematico, deve all’insegnamento del padre la passione per questa disciplina che lo accompagnerà in diverse importanti ricerche compositive come, per esempio, l’approfondimento e l’applicazione del concetto di “spazializzazione” (Duo en résonance, Ali di Cantor, Donacis Ambra), la formulazione di una “libreria” di procedure creative e la definizione di un prototipo di “sintetizzatore granulare” usato nella realizzazione della parte elettronica di Richiamo (per ottoni, percussioni e dispositivo informatico - IRCAM 1993). Nell’aprile 2005, all’Arsenale di Metz è stato presentato in prima mondiale Capt-Actions (per quartetto d’archi, accordéon e dispositivo elettronico) che utilizza per la prima volta un nuovo sistema di “capteurs” i quali sono in grado di inviare al computer i dati del profilo di un gesto strumentale e di farlo “interpretare”, in tempo reale, secondo modelli di trasformazione del suono predisposti dal compositore. Questa nuova tecnologia, messa a punto da Thierry Coduys negli studi della “Kitchen” di Parigi, apre prospettive d’invenzione finora inesplorate.
Il catalogo di Ivan Fedele comprende un centinaio di titoli ai quali si è aggiunto Antigone, opera commissionata dal Teatro Comunale di Firenze per l’apertura del Maggio Fiorentino 2007, che è stata insignita del XXVII Premio “Franco Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali Italiani come migliore “novità assoluta del 2007”. Oltre a numerosi lavori da camera, molte sono le composizioni per orchestra sola, con strumento concertante o sinfonico-vocali di cui En archè, 33 noms (Commissione del Teatro alla Scala di Milano) e La pierre et l’étang (…les temps…) sono le più recenti. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophé ed eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di Berlino, Orch. Sinf. di Chicago, SWR di Stoccarda, National de France, National de Lyon, Orch. Sinf. di Varsavia, OSN della RAI, S. Cecilia, Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc.
Animus Anima (Cd Stradivarius STR 33629) ha ricevuto da “Le Monde de la Musique” lo “Choc de la Musique 2003” mentre a Maya (Cd L’Empreinte Digitale ED 13198) è stato attribuito il ”Coup de Coeur 2004” dall’ “Académie Charles Cros”. Nel 2007 Mixtim (Cd Stradivarius 33717) ha vinto l’undicesima edizione del Premio del Disco Amadeus nella categoria contemporanea. Il recente Cd monografico a lui dedicato dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Mosaïque (Cd Stradivarius STR 33850), comprende tutte le sue composizioni concertanti con violino solista interpretate da Francesco D’Orazio. Il Cd/Dvd che raccoglie l’intera opera pianistica eseguita da Ciro Longobardi (Cd Limen CDVD004C004) ha ricevuto nel 2011 lo Speciale Premio della Critica/Classica della rivista Musica & Dischi.
Ivan Fedele svolge anche un’intensa attività didattica che lo ha visto presente in importanti istituzioni come l’Università di Harvard, l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’IRCAM di Parigi, l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia Chopin di Varsavia, il Centro Acanthes di Avignone, il CNSM di Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori di Milano, Bologna e Torino. Nel 2000 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di “Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts”. Nel 2005 è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso la stessa Accademia. Dal 2009 al 2011 è stato direttore artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha nominato Ivan Fedele direttore artistico del Settore Musica per il quadriennio 2012-2015.


QUATTRO GRANDI ISTITUZIONI DELLA MUSICA SI UNISCONO

L’Italia della contemporanea: quattro istituzioni sinfoniche fanno sistema per la diffusione della musica del nostro tempo

Peter Eötvös


Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Opera di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai unite in un progetto per la commissione di nuove opere sinfoniche
a compositori contemporanei.

Nasce una nuova forma di collaborazione tra quattro prestigiose istituzioni musicali nazionali per promuovere la musica in Italia: Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Opera di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino e Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si uniscono per commissionare e promuovere nuove opere sinfoniche a importanti compositori del nostro tempo.

Questa collaborazione è l’inizio di nuovo corso, che oltre a ospitalità reciproche tra le quattro orchestre all’interno delle rispettive stagioni, parte dalla condivisione di linee artistiche e programmatiche per l’individuazione dei compositori più interessanti del nostro tempo da far conoscere al grande pubblico. Allo stesso tempo le nuove opere commissionate vengono eseguite, in un breve arco temporale, da quattro differenti orchestre, favorendo la diffusione e il lavoro di interpretazione dei nuovi brani.

La scelta per il 2017 è ricaduta su Peter Eötvös, il direttore e compositore ungherese, all’apice di un’interessante carriera che lo ha accreditato tra le voci più importanti del panorama internazionale.

Capofila del progetto è la Filarmonica della Scala, che eseguirà la nuova composizione di Eötvös l’8 maggio 2017 per la stagione di concerti 2016/2017. Dopo la Filarmonica, il brano sarà presentato nella Stagione Sinfonica 2017/2018 della Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino (8 e 9 marzo 2018) e nelle stagioni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica di Roma (ottobre 2018) e del Maggio Musicale Fiorentino.

Eötvös non è sconosciuto al pubblico della Filarmonica, che dal 1998 ha commissionato nuova musica a compositori quali Ivan Fedele, Luca Francesconi, Salvatore Sciarrino, Luis de Pablo, Mauro Montalbetti e tanti altri. Già destinatario di una commissione nel 1999 (Replica per viola e orchestra, eseguita per la prima volta con Kim Kashkashian solista e il compositore alla direzione), Eötvös è tornato nel 2012 per dirigere il suo lavoro zeroPoints e nel 2015, ospite l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, con Speaking Drums e Martin Grubinger alle percussioni, eseguito anche a Roma.

Il rapporto di Peter Eötvös con l’Accademia di Santa Cecilia nasce nel 2001 quando l’Orchestra ceciliana, diretta da Eötvös stesso, esegue in prima nazionale il suo zeroPoints riproposto subito dopo alla Philharmonie di Berlino dove l’Orchestra è ospite per la prima volta. Del 2008 è il progetto di Santa Cecilia Pollini Prospettive dove Eötvös partecipa in qualità di direttore - sul podio del Klangforum Wien - al fianco di Maurizio Pollini. Nel 2011 Eötvös dirige l’Orchestra di Santa Cecilia nella prima esecuzione nazionale del suo Seven (Memorial For The Columbia Astronauts). Peter Eötvös tornerà a Santa Cecilia il 1 dicembre 2016 per dirigere, in prima esecuzione italiana, il suo nuovo lavoro dal titolo Senza Sangue, ispirato all’omonimo romanzo di Alessandro Baricco (in collaborazione con Roma Europa Festival).

La presenza di Eötvös al Maggio Musicale Fiorentino inizia nel 1975 in occasione del 38° Festival quando diresse con l’autore Karlheinz Stockhausen Herbstmusik nella sua prima rappresentazione italiana. Sempre come direttore Eötvös è tornato a dirigere il Coro e l’Orchestra dell’Opera di Firenze in due concerti nel settembre 1977 e poi è di nuovo salito sul podio del Maggio in occasione del 47° Festival nel 1984 quando sotto la responsabilità artistica di Luciano Berio è chiamato, in tre diverse occasioni, a dirigere sia la compagine di casa che l’ Ensemble Intercontemporain.

Il legame di Eötvös con l’Orchestra Rai è stato segnato dalla straordinaria prima esecuzione italiana di Atlantis, opera mastodontica, quasi un “kolossal” musicale per voce bianca, baritono, cimbalom, coro virtuale di sintetizzatori e orchestra, che il compositore ha diretto all’Auditorium Rai di Torino nel marzo del 2007. Un’esecuzione rimasta nella memoria di molti anche per la straordinaria disposizione in tutta la sala dei dieci percussionisti coinvolti, chiamati a rappresentare i dieci figli nati da Poseidone e Clito, fanciulla di Atlantide della quale il dio si innamorò, come racconta Platone. Tutte le forze dell’Orchestra Rai furono chiamate a raccolta per l’occasione, che prevedeva il coinvolgimento, tra gli altri, di 5 flauti, 5 oboi, 5 fagotti, 4 sax, 6 corni, 5 trombe, 5 tromboni, 2 tube, 2 arpe, oltre ai sintetizzatori, un pianoforte elettrico e un basso elettrico

NICOLA BENEDETTI STAR ITALO-SCOZZESE DEL VIOLINO

La nuova star del violinismo internazionale,
la italo-scozzese Nicola Benedetti:
talento naturale, charme e forte personalità



Famosa, giovane, simpatica, impegnata anche nel sociale, Nicola Benedetti è una violinista scozzese di origine italiana. Ha debuttato a Roma nel 2013 proprio per la IUC nell'Aula Magna della Sapienza, dove torna sabato 27 febbraio alle 17.30 per suonare musiche di Beethoven, Szymanowski ed Elgar insieme al suo abituale partner al pianoforte, il bravissimo Alexei Grynyuk.
Talento naturale precocissimo, ha lasciato di sua volontà e contro il parere dei genitori gli studi alla Menuhin School di Londra, per intraprendere la carriera solistica sin da molto giovane.

È senza dubbio la nuova star del violinismo internazionale. È diventata molto popolare per aver eseguito En Aranjuez con tu amor insieme ad Andrea Bocelli in un grande concerto al Central Park di New York, pubblicato anche in cd e dvd. Da allora ha suonato nel mondo intero con le più importanti orchestre quali New York Philharmonic, London Symphony e Israel Philharmonic e con illustri direttori quali Vladimir Ashkenazy, Valery Gergiev e Zubin Mehta e ha vinto per due volte il “Classical British Awards” come miglior artista donna. Dedica una speciale attenzione al pubblico giovane e tiene regolarmente serie di concerti in scuole britanniche per conto della Fondazione per la lotta contro i tumori.
Ora, a ventotto anni, incide per le più prestigiose case discografiche (prima per Deutsche Grammophon e poi, dal 2011, in esclusiva per Decca) e può permettersi di suonare un prezioso Stradivari "Gariel" del 1717, messo a sua disposizione da un mecenate.
Nicola Benedetti e Alexei Grynyuk iniziano il loro concerto con Mity, 3 poemi op. 30 di Karol Szymanowski, il più grande musicista polacco della prima metà del secolo scorso, che guardò da una parte alla musica tradizionale polacca e dall'altra agli sviluppi della musica contemporanea. Il quest'opera del 1915 si è ispirato a tre miti dell'antichità, La Fonte d'Aretusa, Narciso, Driade e Pan.

Segue la Sonata n. 10 in sol maggiore op. 96, l'ultima di quelle scritte per violino e pianoforte da Ludwig van Beethoven. Più ampia delle precedenti, è lontana dalla drammaticità della Sonata "a Kreutzer" e tende piuttosto a un ideale di unità formale, equilibrio e serenità.
Conclude il concerto la Sonata in mi minore op. 82 di Sir Edward Elgar, che è stato il principale compositore inglese del periodo tra Ottocento e Novecento e ha dato un forte impulso alla rinascita della musica inglese dopo un lungo periodo di crisi. Questa Sonata del 1918, sebbene non sia eseguita molto frequentemente, è uno dei suoi capolavori nel campo della musica da camera e ha un carattere introspettivo e malinconico.

BIGLIETTI:        Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
                            Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: Istituzione Universitaria dei Concerti
                            tel. 06 3610051-2  –  fax: 06 36001511    
                            www.concertiiuc.it
                            botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

STRAVINSKIJ: OEDIPUS REX

Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2015-2016
  
Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 27 febbraio ore 18 - Lunedì 29 ore 20,30 - Martedì 1 marzo ore 19,30

Sakari Oramo  - credit Benjamin Ealovega

Stravinskij: Oedipus Rex
Con la direzione di Sakari Oramo
e la voce narrante di Massimo De Francovich

Oedipus rex di Stravinskij, l'opera-oratorio tratta dall'omonima tragedia di Sofocle, segna il ritorno del finnico Sakari Oramo sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia (Sabato 27 febbraio ore 18 - Lunedì 29 ore 20,30 - Martedì 1 marzo ore 19,30).
Ascritta al periodo neoclassico di Stravinskij, Oedipus Rex con il suo soggetto antico e, soprattutto, con la scelta della lingua latina e della forma oratoriale anziché scenica, vuole dare, nelle intenzioni dell'autore, il senso di una pietrificata sacralità. Il Narratore sarà interpretato da uno tra i più insigni attori del teatro italiano, Massimo de Francovich, mentre i personaggi della tragedia sofoclea, avranno le voci di Sonia Ganassi, Mati Turi, Marco Spotti e Evgeny Nikitin.

Il Coro dell’Accademia, qui solo la sezione maschile, è come sempre istruito da Ciro Visco.
Completa il programma la Sinfonia n. 22 "Il filosofo" di Haydn, del 1764 e appartenente al nucleo fertilissimo delle composizioni scritte da Haydn nei primi anni della sua permanenza ad Eisenstadt.





Sakari Oramo è Direttore principale della BBC Symphony Orchestra, della Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, della West Coast Kokkola Opera e della Ostrobothnian Chamber Orchestra. Tra il 1998 e il 2008 è stato Direttore musicale della City of Birmingham Symphony Orchestra; dopo un decennio alla guida della Finnish Radio Symphony Orchestra, nel 2012 ne è stato nominato Direttore onorario. Inoltre è abitualmente ospite della NDR Sinfonieorchester e dei Wiener Philharmoniker.

Sakari Oramo  - credit Benjamin Ealovega

Nel corso di questa stagione eseguirà, con la BBC Symphony Orchestra, diverse composizioni contemporanee, quali il Concerto per percussioni Switch di Norman (prima esecuzione in Gran Bretagna), e il Concerto per violino di Clyne, The Seamstress. Inoltre effettuerà una tournée europea con la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra e Lisa Batiashvili, ed eseguirà un ciclo dedicato a Sibelius con la Chamber Orchestra of Europe ospite del Turku Festival.
La scorsa stagione è salito sul podio della New York Philharmonic, della Finnish Radio Symphony Orchestra e del Deutsches Symphonie-Orchester Berlin. In occasione dei concerti dedicati al 150 anniversario della nascita di Sibelius e Nielsen ha organizzato, insieme con la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, il più grande festival Sibelius/Nielsen del mondo, dirigendo tre concerti. Ha poi diretto le Sinfonie di Nielsen nella Barbican Hall di Londra alla guida della BBC Symphony Orchestra e alcuni concerti ospite dei Proms.
Già Primo violino della Finnish Radio Symphony Orchestra, Sakari Oramo si esibisce anche come violinista. Nel 2014 ha debuttato al BBC Proms Chamber Music eseguendo le Sonate per due violini di Prokof’ev con Janine Jansen.
Tra le sue incisioni più recenti segnaliamo il Concerto per pianoforte di Grieg con la BBC Symphony Orchestra e Javier Perianes e con i Wiener Philharmonikern la Prima e Ottava Sinfonia di Nørgård. Inoltre, ha inciso 3 cd con le Sinfonie di Nielsen sul podio della Royal Stockholm Philharmonic Orchestra.
A Santa Cecilia ha debuttato nel dicembre del 2012.


Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 27 febbraio ore 18 - Lunedì 29 ore 20,30 - Martedì 1 marzo ore 19,30

Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Sakari Oramo direttore
Ciro Visco maestro del coro

Massimo De Francovich narratore
Mari Turi tenore (Oedipus)
Evgeny Nikitin basso (Creonte e il messaggero)
Sonia Ganassi mezzosoprano (Giocasta)
Marco Spotti basso (Tiresia)

Haydn           Sinfonia n. 22 "Il filosofo"
Stravinskij    Oedipus rex


Biglietti da 19 a 52 Euro

Conferenza - Amici di Santa Cecilia
Sala Coro - domenica 28 febbraio - ore 11

"Oedipus rex: la conoscenza come trauma"
Conferenza a cura di Ivan Fedele

Ingresso libero.
Sakari Oramo  - credit Benjamin Ealovega



Il grande Denis Matsuev

Stagione di Musica da Camera
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Mercoledì 24 febbraio ore 20,30


Il grande Denis Matsuev

Tra gli ospiti abituali e più amati dal pubblico di Santa Cecilia, c’è Denis Matsuev, celebre pianista russo che torna all’Accademia. Matsuev si distingue per una tecnica che lo colloca nella scia di una grande tradizione, russa per eccellenza, di virtuosi della tastiera, uno fra tutti Vladimir Horowitz.

Il programma proposto da Matsuev mercoledì 24 febbraio (Sala Santa Cecilia, ore 20,30) parte dai Kraisleriana di Schumann per passare poi a Liszt con l’esoterico Mephisto Waltz. Dopo il lirismo di alcuni piccoli brani di Čajkovskij - Meditation op. 72 n5 e Dumka op. 59 – Matsuev eseguirà due Preludi di Rachmaninoff per concludere la sua serata con l’imponente Sonata n. 2 sempre di Rachmaninoff eseguita per la prima volta a Mosca, il 13 dicembre 1913, dall’autore stesso.




Straordinario come artista ma anche divulgatore e ambasciatore della cultura del proprio Paese nel mondo, Denis Matsuev è presidente fra l’altro dell’organizzazione benefica “New Names”, che ad oggi ha permesso a più di 10.000 bambini di ogni regione della Russia di dedicarsi allo studio della musica.

"PASOLINI MAESTRO CORSARO"

NASTRO D’ARGENTO A
 “PASOLINI MAESTRO CORSARO”
 IL DOCUFILM DELLA GIORNALISTA EMANUELA AUDISIO CON 
LE MUSICHE DI REMO ANZOVINO TRATTE DALL’ALBUM
 “L’ALBA DEI TRAM – DEDICATO A PASOLINI”.

 
 UN RACCONTO PER TEMI E TESTIMONIANZE CON SPEZZONI DI FILM, BRANI D’EPOCA E  INTERVISTE 
(DA MARTIN SCORSESE A DANTE FERRETTI, DA NINETTO DAVOLI A DACIA MARAINI FINO A DINO PEDRIALI) 
 

I Nastri d’Argento per la sezione documentari verranno consegnati domani, giovedì 25 febbraio, alla Casa del Cinema a Roma (premiati anche altri due documentari: “Pasolini, il corpo e la voce” di Maria Pia Ammirati e “La voce di Pasolini” di Matteo Cerami e Mario Sesti). 

crediti di Marco Borrelli

 
Le musiche di Anzovino, scelte dalla giornalista Emanuela Audisio per il docufilm “Pasolini maestro corsaro” sono tratte dall’album speciale “L’Alba dei Tram – dedicato a Pasolini”, pubblicato in occasione del quarantennale dalla sua morte e che in copertina presenta una meravigliosa fotografia del Maestro Dino Pedriali che immortala Pasolini all’alba. L’album contiene alcuni brani (da Aria a Spasimo, da Metropolitan a Cammino nella notte, da Amante a Giostra, Tabù e altre) del repertorio dell’artista friulano composti pensando all’immaginario delle opere pasoliniane e si apre con l’omonima canzone, “L’Alba dei Tram”, con la musica dello stesso Anzovino e le parole di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, interpretate da una delle voce più credibili e intense del panorama italiano, Mauro Ermanno Giovanardi, e dalla prima viola de La Scala, Danilo Rossi, con il suono dell'Orchestra d'Archi Italiana, diretta dal Maestro Stefano Nanni, che ne ha curato l'arrangiamento, e prodotta dal produttore giapponese Taketo Gohara.

crediti Marco Borrelli



Videoclip “L’alba dei tram – canzone per Pasolini” https://www.youtube.com/watch?v=m1lqlDilCVQ


 

23 febbraio 2016

"Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia"


Presentazione del volume

Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia
di Marcello Simonetta
mercoledì 2 marzo 2016, ore 19.00

NONOSTANTE MARRAS


Via Cola di Rienzo 8 – Milano
Introduce Francesca Alfano Miglietti
Intervengono Matteo Bordone, Federico Chiara, Geppi Cucciari
Conclude Marcello Simonetta, autore del libro
 
Mercoledì 2 marzo 2016 alle ore 19.00 nello spazio NONOSTANTE MARRAS incontro con Marcello Simonetta, per la presentazione del suo ultimo libro Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia, edito da Bompiani.
Alla presentazione intervengono Matteo Bordone, Federico Chiara e Geppi Cucciari, moderati da Francesca Alfano Miglietti, con la conclusione dell’autore, Marcello Simonetta.
Il volume, ambientato nella Firenze rinascimentale degli intrighi di corte medicei, è lo spunto peruna chiacchierata sull'Italia eternamente corrotta ma creativa, sul modo di raccontare la storia in una società sempre più “smemorata”.
Il romanzo racconta le vicende familiari della famiglia de’ Medici dal 1492, morte di Lorenzo il Magnifico, al 1527, data del sacco di Roma, con un’attenzione per il susseguirsi degli eventi storici e ricostruzioni minuziose dove c’è niente di inventato: i dettagli più inverosimili, gli avvenimenti più incredibili, le coincidenze più improbabili, i presagi più inverificabili sono tutti veri e comprovati.
La domanda cardine della discussione rimane sempre la stessa: si può davvero imparare dalla Storia?
Le analogie tra ora e allora sono innumerevoli: le transazioni di denaro connesse all’esercizio del potere (dal 1512 al 1527, per sovvenzionare i papi della famiglia Medici, Firenze stanziò a fondo perduto quattro milioni di ducati), l’estorsione di debiti e favori, l’arrivismo, la concussione, il mantenimento del consenso popolare attraverso mezzi demagogici, la connessione e l’interconnessione tra politica e finanza. Il romanzo consente di cogliere un’inquietante somiglianza tra la «corte dei miracoli» di Leone X, il primo papa de’ Medici e la Roma dell’ultimo ventennio.

Marcello Simonetta, note biografiche
Marcello Simonetta, laureato a Roma, ha conseguito un dottorato alla Yale University. È stato documentarista, curatore di mostre e consulente di videogiochi di grande successo. Tra i suoi libri ricordiamo Rinascimento segreto.
Il mondo del segretario da Petrarca a Machiavelli (2004), L’enigma Montefeltro (2008), tradotto in quattro lingue, Il fratello ribelle di Napoleone, scritto a quattro mani con Noga Arikha (Bompiani, 2011), La congiura della verità (2012). Vive a Parigi, dove insegna Storia e Scienze politiche.

SCHEDA INFORMATIVA
Volume: Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia, di Marcello Simonetta, Bompiani 2014
Sede:  NONOSTANTE MARRAS, Via Cola di Rienzo 8, 20144 Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Orario: mercoledì 2 marzo 2016, ore 19.00
Informazioni: tel.: 02 76280991 – mail: bottega@antoniomarras.it
Sito: www.nonostantemarras.it



ORO DAGLI ASTEROIDI E ASPARAGI DA MARTE




ECCENTRICI INCONTRI TRA ARTE E SCIENZA
5 inediti appuntamenti a Palazzo Madama in occasione della mostra
Eccentrica Natura.
Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri nei dipinti di Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici”
 Mercoledì 24 febbraio, ore 18.00

ORO DAGLI ASTEROIDI E ASPARAGI DA MARTEIncontro con Giovanni Bignami
 
In occasione della mostra “Eccentrica Natura”, Palazzo Madama propone 5 incontri a cura di 5 personalità del mondo dell’Arte e della Scienza per riflettere sul rapporto tra due universi che vengono spesso erroneamente ritenuti lontani ma dal cui connubio, oggi come in passato, si sono determinati i passaggi più significativi nell’evoluzione della nostra società.

Appuntamento imperdibile mercoledì 24 febbraio con Giovanni Bignami, scienziato tra i più autorevoli nella ricerca astrofisica e spaziale e
titolare di importantissimi riconoscimenti internazionali.
Durante l’incontro  a Palazzo Madama Bignami parlerà di “Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte”, libro scritto insieme all’economista Andrea Sommariva in cui affronta il tema della ricerca da parte dell’uomo di nuovi territori e risorse oltre i confini della Terra.

Accademico dei Lincei e membro dell’Accademia di Francia, Giovanni Bignami ha lavorato a numerose missioni spaziali ed è tra gli scienziati più autorevoli nella ricerca astrofisica e spaziale. È stato Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Presidente del Cospar, il comitato mondiale della ricerca spaziale, e Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Attivo divulgatore scientifico con libri, articoli, conferenze e programmi televisivi, è attualmente Chaiman of the Board del progetto mondiale di radioastronomia SKA.

Il ciclo di incontri a Palazzo Madama, che prende spunto dalla mostra “Eccentrica Natura” in cui Arte e Scienza convivono nelle opere realizzate da Bartolomeo Bimbi, prevede altri tre appuntamenti: il 2 marzo con Stefano Casciu, Direttore del Polo Museale della Toscana; il 9 marzo con Francesco Scoppola, Direttore Generale Belle Arti e Paesaggio Mibact e il 6 aprile con l’artista
Ugo Nespolo.
Prossimi appuntamenti:
Mercoledì 2 marzo, ore 18.00ABBONDANZA, BIZZARRIE E MOSTRI:la Natura esposta nel Museo della Natura morta di Poggio a Caianocon Stefano Casciu, Direttore del Polo Museale della Toscana
Mercoledì 9 marzo, ore 18.00INCONTRO CON FRANCESCO SCOPPOLADirettore Generale Belle Arti e Paesaggio Mibact
Mercoledì 6 aprile, ore 18.00INCONTRO CON UGO NESPOLO
Artista

PALAZZO MADAMA
MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA

Piazza Castello
10122 Torino
Italia
t +39 011 4433501
f +39 011 4429929

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22 febbraio 2016

VISITA GUIDATA || ANIME di ANDREA BRANZI || CHIESA DI SANTA MARIA DELL'ORAZIONE E MORTE

Visita guidata
Sabato 5 Marzo 2016 h 15:00

In occasione della chiusura della mostra "Anime" di Andrea Branzi prevista per il 4 Marzo, la Fondazione VOLUME!  organizza una visita guidata Sabato 5 Marzo alle ore 15:00.
L'incontro si inserisce nel Programma eventi Membership 2016.
Emilia Giorgi, curatrice della mostra, racconterà lo spirito dell'ultimo lavoro realizzato negli spazi di Via San Francesco di Sales.
Invitato a confrontarsi con l'identità e gli ambienti della Fondazione VOLUME!, Branzi ha concepito l'opera come un saggio su una nuova drammaturgia del progetto, un manifesto scritto attraverso lo spazio e gli oggetti. Nodo centrale della mostra è il tema del ciclo della vita e della morte in continuo fluire.
La giornata proseguirà con una speciale visita alla chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, solitamente chiusa al pubblico. Costruita sul cimitero dell'omonima confraternita fondata nel XVI secolo per raccogliere i morti sconosciuti e dare loro sepoltura cristiana, la chiesa si ricollega perfettamente alle riflessioni sulla corrispondenza tra i concetti di vita e di morte espressi dalla mostra di Branzi.

Evento su prenotazione
Sabato 5 Marzo 2016 dalle ore 15:00 alle ore 17:00
L'evento è gratuito per i soci 2016 (previa esibizione della card VOLUME!)
Sarà possibile effettuare il tesseramento il giorno dell'evento al prezzo speciale di 20€. La card VOLUME! 2016 offre a tutti i soci la possibilità di usufruire di vantaggi esclusivi e convenzioni presso i partner della Fondazione.
Per ulteriori informazioni e per effettuare la prenotazione scrivere a membership@fondazionevolume.com (specificare se soci 2016 o meno) o telefonare allo 06.6892431 (15:00/19:00).
Le prenotazioni chiuderanno venerdì 4 Marzo alle ore 16:00.

MEMORIA E FUTURO DELL'ISTRUZIONE

Le scuole raccontano l’Italia. Memoria e futuro dell’Istruzione
L’archivio storico del Miur in mostra al Complesso del Vittoriano Inaugurazione martedì 23 febbraio ore 11.00
 
  • La storia della scuola.
  • Per mappare e censire l’archivio storico del Ministero a Fiano Romano, 35 chilometri lineari di documenti che sono stati analizzati, selezionati, catalogati negli ultimi mesi. Una parte di questi sarà esposta al Complesso del Vittoriano fino al 24 marzo 2016.
  • Un’opera inedita di razionalizzazione delle risorse che mette insieme l’esigenza del risparmio, attraverso la dismissione della struttura di Fiano che ha un costo, solo tra affitto e utenze, di 400.000 euro all’anno, con la valorizzazione di un pezzo del patrimonio culturale e storico del Paese.
  • “Nella sede del Ministero - sottolinea il Ministro Giannini - sarà costituito il primo centro italiano di documentazione sulla storia della nostra scuola. Godiamo di un patrimonio unico e importante, che vogliamo valorizzare in questa occasione. Il progetto prevede anche l’istituzione di una piattaforma digitale che possa valorizzare e far conoscere anche quello di altre istituzioni come Indire (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa) e Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione)”.
  • La mostra, a cura di Marco Pizzo,  porta al Vittoriano oltre 100 documenti storici, archivistici, quadri e strumenti di ieri e di oggi, dalla fine dell’800 ai giorni nostri, con l’idea di offrire il racconto della nascita della nostra nazione attraverso la storia della scuola.
  • Il percorso espositivo prevede,  documenti originali, fra cui antiche nomine e fascicoli del personale, materiali filmici provenienti dalle TECHE RAI e dall’Istituto Luce, dipinti e oggetti d’arte “d’arredo”
  • In mostrai oggetti storici provenienti dalle nostre scuole spiegati anche attraverso alcuni video realizzati dagli studenti.
  • Proiettato il promo del prossimo film in uscita di Gianni Amelio “Registro di classe”.