La nuova star del violinismo
internazionale,
la italo-scozzese Nicola
Benedetti:
talento naturale, charme e forte
personalità
Famosa, giovane, simpatica, impegnata anche nel
sociale, Nicola Benedetti è una
violinista scozzese di origine italiana. Ha debuttato a Roma nel 2013
proprio per la IUC nell'Aula Magna della Sapienza, dove torna sabato
27 febbraio alle 17.30 per suonare musiche di Beethoven, Szymanowski ed
Elgar insieme al suo abituale partner al pianoforte, il bravissimo Alexei
Grynyuk.
Talento naturale precocissimo, ha lasciato di sua
volontà e contro il parere dei genitori gli studi alla Menuhin School di
Londra, per intraprendere la carriera solistica sin da molto giovane.
È senza dubbio la nuova
star del violinismo internazionale. È diventata molto
popolare per aver eseguito En Aranjuez con tu
amor insieme ad Andrea Bocelli
in un grande concerto al Central Park di New York, pubblicato anche in cd e dvd. Da allora ha
suonato nel mondo intero con le più importanti orchestre quali New York
Philharmonic, London Symphony e Israel Philharmonic e con illustri direttori
quali Vladimir Ashkenazy, Valery Gergiev e Zubin Mehta e ha vinto per due
volte il “Classical
British Awards” come miglior artista donna. Dedica una speciale attenzione al
pubblico giovane e tiene regolarmente serie di concerti in scuole britanniche
per conto della Fondazione per la
lotta contro i tumori.
Ora, a ventotto
anni, incide per le più prestigiose case discografiche (prima per Deutsche
Grammophon e poi, dal 2011, in esclusiva per Decca) e può permettersi di
suonare un prezioso Stradivari "Gariel" del 1717, messo
a sua disposizione da un mecenate.
Nicola Benedetti e Alexei Grynyuk iniziano il loro concerto con Mity, 3 poemi op. 30 di
Karol Szymanowski, il più grande musicista polacco della prima metà del
secolo scorso, che guardò da una parte alla musica tradizionale polacca e
dall'altra agli sviluppi della musica contemporanea. Il quest'opera del 1915 si
è ispirato a tre miti dell'antichità, La
Fonte d'Aretusa, Narciso, Driade e Pan.
Segue la Sonata n. 10 in
sol maggiore op. 96, l'ultima di quelle scritte per violino e pianoforte da
Ludwig van Beethoven. Più ampia delle precedenti, è lontana dalla drammaticità
della Sonata "a Kreutzer" e tende piuttosto a un ideale di unità
formale, equilibrio e serenità.
Conclude
il concerto la Sonata in mi minore op.
82 di Sir Edward Elgar, che è stato il principale compositore inglese del periodo
tra Ottocento e Novecento e ha dato un forte impulso alla rinascita della
musica inglese dopo un lungo periodo di crisi. Questa Sonata del 1918, sebbene
non sia eseguita molto frequentemente, è uno dei suoi capolavori nel campo
della musica da camera e ha un carattere introspettivo e malinconico.
BIGLIETTI: Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti
da 12 euro a 20 euro)
Giovani:
under 30: 8 euro; under 18: 5 euro
INFORMAZIONI
PER IL PUBBLICO: Istituzione Universitaria dei Concerti
tel. 06 3610051-2 – fax: 06 36001511
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botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it