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31 maggio 2016

Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento.

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Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera
Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento

Palazzo Corvaja, Taormina
19 Luglio - 16 Ottobre 2016


Dal 19 luglio al 16 ottobre 2016, Palazzo Corvaja di Taormina ospita la mostra Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento, nata dalla collaborazione tra Taobuk Taormina International Book Festival e Artelibro Festival del Libro d’Arte.
L’esposizione, che anticipa la VI edizione di Taobuk (10-16 settembre 2016), il festival delle Belle Lettere fondato e diretto da Antonella Ferrara e Franco Di Mare, è un viaggio tra i protagonisti del XX secolo attraverso l’ampia e variegata raccolta iniziata nei primi anni Sessanta dall’artista ed editore d’arte Ezio Gribaudo.

Ezio Gribaudo (Torino, 1929) si è misurato in prima persona e con successo con la sperimentazione pittorica, scultorea e grafica, ma grazie alla sua lunga e fertile attività di editore d’arte prima con Le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo e poi con Fabbri Editori, e alla sua passione per il collezionismo, ha saputo creare e mantenere un attivo e prolifico dialogo con le personalità artistiche più importanti del XX secolo. Una fitta rete relazionale di frequentazioni e sinergie che ha suggerito di inquadrare la progettualità dell’intellettuale piemontese nel concept dell’edizione 2016, dedicata ad un tema - “Gli Altri” - che postula la necessità dell’apertura, del confronto. E nell’atteggiamento verso l’alterità, rileva in Ezio Gribaudo la predisposizione a coltivare una blasonata pluralità di contatti, maturata e mantenuta nel tempo, alla ricerca dell’altro e dell’altrove.
Le opere in mostra presenteranno un notevole spaccato del contesto culturale e artistico del Novecento, grazie alle relazioni con grandi artisti di cui Gribaudo fu amico, editore e collaboratore, quali Lucio Fontana, Giorgio De Chirico, Hans Hofmann, Hans Hartung, Joan Mirò, Henry Moore, Francis Bacon, Graham Sutherland, Renato Guttuso, Fernando Botero, Jean Dubuffet, Man Ray, Conrad Marca-Relli.

Straordinaria la raccolta di opere, disegni, fotografie, documenti e testimonianze raccolti da Gribaudo nel corso della sua vita, parte dei quali saranno esposti in mostra, accanto ai libri che contribuì a creare a partire dal 1960, tra i quali le Grandi Monografie Fabbri, dedicate a personalità del calibro di Alberto Burri, David Alfaro Siqueiros, Willem de Kooning, Louise Nevelson. Su iniziativa di Gribaudo, alcune copertine furono concepite come interventi artistici inediti degli artisti, come il Taglio realizzato da Lucio Fontana per la copertina della monografia a lui dedicata e scritta dal critico Michel Tapié, o i progetti di Pierre Alechinsky, Hans Hofmann, Hans Hartung, Graham Sutherland, Antoni Tàpies, solo per citarne alcuni.

La mostra raccoglierà anche alcune opere d’arte realizzate dallo stesso Ezio Gribaudo e dei suoi libri d’artista, una delle forme-oggetto a lui più care, alcuni dei quali in esemplare unico con aforismi inediti di Antonio Tabucchi e altri in edizione limitata, tra cui Lo Scultore di carta del 1975, Logogrifi realizzato con il raffinatissimo editore Vanni Scheiwiller nel 1970, fino alle recenti Avventure di Pinocchio realizzate da Tallone nel 2014.
A concludere il percorso, la proiezione del breve documentario su Ezio Gribaudo La Magia bianca di Marco Agostinelli, prodotto nel 2015.

Paola Gribaudo. Libri e librini
In esposizione saranno presenti anche alcuni dei piccoli volumi che costituiscono la Collana Disegno Diverso, ideata da Paola Gribaudo, figlia di Ezio e sua più fidata collaboratrice fin da giovanissima, e alcuni dei libri più significativi da lei realizzati nel corso di 35 anni di attività, tra cui l’ultimo, il n. 1000, che racconta la sua personale avventura editoriale.
In conclusione della mostra parte dei volumi esposti curati da Paola Gribaudo saranno donati alla Biblioteca Comunale S. Agostino di Taormina. www.paolagribaudo.org

In occasione della mostra sarà presentato il catalogo Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera. Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento. Paola Gribaudo, libri e librini, edito da Gli Ori. Un’edizione speciale che non solo documenta l’esposizione ma offre anche una lettura sull’editoria d’arte attraverso la storia di Ezio e Paola Gribaudo.

Taormina International Book Festival
Con un programma ricco di grandi mostre e progetti innovativi, la kermesse si svolge grazie al sostegno del Comune di Taormina e della Regione Siciliana, con il concorso di autorevoli partner privati come l’Associazione Albergatori di Taormina www.taobuk.it

Artelibro Festival del Libro d’Arte
Dalla sua fondazione nel 2003 e per le sue undici edizioni successive, Artelibro ha trasformato Bologna nella capitale del libro d’arte contemporaneo, antico e di pregio, coinvolgendo tutte le più importanti istituzioni cittadine, pubbliche e private, nell’organizzazione di mostre, conferenze, laboratori didattici e incontri professionali, oltre alla grande mostra mercato di Palazzo Re Enzo, sua sede principale. Oggi l’obiettivo di Artelibro è quello di patrocinare nuove iniziative e partnership su tutto il territorio nazionale. www.artelibro.it

Dall’Opera al Libro, dal Libro all’Opera
Ezio Gribaudo e i maestri del Novecento

Palazzo Corvaja, Taormina

19 Luglio - 16 Ottobre 2016
Orari: 10 -23
Biglietto: € 7,00 
     
Enti Promotori:
Taobuk Taormina International Book Festival
Presidente: Antonella Ferrara
Direttore: Artistico Franco Di Mare

Artelibro Festival del Libro d’Arte
Presidente: Maddalena Bracchetti

Con il patrocinio di:
Città di Taormina
Sindaco: Eligio Giardina
Assessore alla Cultura: Mario D’Agostino
Dirigente Ufficio Cultura: Giovanni Coco

Catalogo edito da Gli Ori a cura di Paola Gribaudo

Si ringraziano:
Paola ed Ezio Gribaudo, Eligio Giardina, Mario D’Agostino, Giovanni Coco, Geri Muscolino, Italo Mennella
Collezione privata Ezio Gribaudo www.eziogribaudo.com

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18 ottobre 2015

ARTE: DE CHIRICO, SAVINIO E LES ITALIENS DE PARIS



De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris
Dal 17 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, Lucca
a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni

Giorgio De Chirico, Archeologi, 1961 ca., Collezione Merlini, Busto Arsizio (VA)


Dal 17 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016 si terrà la mostraDe Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris ”, a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, organizzata dal Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art e prodotta da MVIVA. 

Un percorso di circa 50 opere costruito con la preziosa collaborazione di importanti istituzioni museali come il Museo civico Pier Alessandro Garda di Ivrea, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, il Museo Soffici di Poggio a Caiano, l’Archivio Mario Tozzi e la Diocesi di Piacenza-Bobbio – grazie all’importante supporto dell’Arcidiocesi di Lucca – e di raccolte italiane, tra cui la prestigiosa Collezione Merlini di Busto Arsizio e la Raccolta Tullia Vallecchi, e il supporto della Galleria Tega, dello Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea, della Galleria Tornabuoni e della Galleria Ferrari.   

L’esposizione prende in considerazione il momento storico del Ritorno all'Ordine in Italia, con particolare attenzione al fronte di “Valori Plastici”, la rivista pubblicata tra il 1918 e il 1922, che radunò insieme a Carrà tutti gli artisti presenti in mostra, ad eccezione di Campigli che giungerà agli stessi fini attraverso una strada diversa. La volontà dei curatori è quella di analizzare, nel suo complesso, il significato di “ordine ritrovato” legato al recupero del mestiere e della tradizione, al superamento dell'individualismo romantico e dinamico del Futurismo e dell'Impressionismo a vantaggio di un impegno in merito al quale Carrà parlerà di “italianismo artistico”: “Noi ci sentiamo figli non degeneri di una razza di costruttori, abbiamo sempre perseguito figure e termini corposi e precisi e quell'atmosfera ideale, senza la quale il quadro non supera le elucubrazioni del tecnicismo e dell'analisi episodica del reale”.


All'inizio del 1928 alcuni artisti italiani legati al movimento del Ritorno all'ordine si incontreranno a Parigi e saranno riconosciuti come Les Italiens de Paris. Pittori pronti a riscrivere la storia dell'arte contemporanea ripartendo da ottiche inconsuete, legate in modo soggettivo a un trascorso mai del tutto dimenticato, e a riaffermare gli elementi rinascimentali che avrebbero dovuto rilanciare l'arte italiana nella capitale francese. Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Gino Severini e Mario Tozzi non rappresentarono un incontro casuale di artisti in una città stimolante e piena di vita come Parigi, ma la doppia anima e il cuore di un gruppo complesso e ri-evoluzionario che molti critici arrivarono a considerare alla stregua di una vera e propria corrente artistica come il Futurismo e il Surrealismo. Negli anni Venti, gli artisti vedevano la capitale francese come una meta di pellegrinaggio oltre che luogo di incontri e scontri, mentre non si perdeva l’occasione di richiamare alla memoria un illustre personaggio che aveva lasciato proprio nella Ville lumière tracce indimenticabili: Amedeo Modigliani.

Dal 1928 al 1933 Les Italiens de Paris rimasero fedeli a una specie di contratto mai scritto, a un sodalizio che, da certi punti di vista, senza vincolare la libertà espressiva di ognuno, cercava di riaffermare l'importanza dell'arte visiva italiana del qui e ora, e il desiderio di rimanere ancorati sui valori unici di un passato che non poteva essere cancellato dalle velleità e dalle rivoluzioni percettive delle Avanguardie Storiche. Anche se i sette artisti italiani, mai sempre presenti e mai sempre da soli nelle varie mostre del Gruppo, erano molto differenti sul piano delle idee, dei propositi artistici e degli esiti estetici, poco importava perché, probabilmente, in modi e tempi differenti, stava prevalendo un senso di egocentrico patriottismo che non si vedrà mai più nell'arte italiana. Un gruppo che potremmo definire dalla doppia anima: quella dei fratelli De Chirico, più vicina allo spirito surrealista – anche se il loro fu un vero e proprio amore-odio nei confronti del gruppo di Breton –, e quella di Tozzi, Campigli e Paresce, almeno in parte più vicina al Realismo magico e a Novecento di Margherita Sarfatti.

L'esposizione si conclude con l'omaggio a Giorgio de Chirico realizzato nel 1968 da Ezio Gribaudo, artista e amico personale del Maestro della Metafisica.

La mostra ha ottenuto il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Lucca, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce e con la partnership di Scorpion Bay.


De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris                     
a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni
Dal 17 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016
Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, Lucca
Preview su invito: 16 ottobre 2015 ore 17,30

Organizzazione: Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Una produzione di: MVIVA S.r.l.
Con il patrocinio di: Regione Toscana, Comune di Lucca, Opera delle Mura, Camera di Commercio di Lucca, Confindustria Lucca, Confcommercio Province di Lucca e Massa Carrara, Confesercenti Toscana Nord, Confartigianato Imprese Lucca
Con il supporto di: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Gesam Gas+Luce 
Partner mostra: Scorpion Bay

Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180

Orario mostra:
Dal martedì alla domenica ore 10-19
Chiuso il lunedì

Biglietti: intero 9 euro / ridotto 7