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23 settembre 2015

SYNCHRONICITY, da Lippi a Warhol | Prato, Palazzo Pretorio

SYNCHRONICITY
Contemporanei, da Lippi a Warhol

Museo di Palazzo Pretorio, Prato
25 settembre 2015 | 10 gennaio 2016

Inaugurazione: giovedì 24 settembre 2015 ore 18.30
 Progetto espositivo a cura di Stefano Pezzato

Promosso dal Comune di Prato - Museo di Palazzo Pretorio
 
B1_Andy Warhol_ Portrit of Giuliano Gori_1974

Dal 25 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 il Museo di Palazzo Pretorio, a Prato, ospiterà SYNCHRONICITY. Contemporanei, da Lippi a Warhol, un progetto espositivo di Stefano Pezzato, curatore e conservatore del Centro Pecci, promosso dal Comune di Prato – Museo di Palazzo Pretorio, consulenza per l’allestimento di Francesco Procopio.
B2_Maria Mulas, Andy Warhol, 1987 


Nella sua splendida sede rinnovata, il Museo di Palazzo Pretorio accoglierà alcune fra le ricerche artistiche più significative dal secondo dopoguerra: Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft a fianco di Filippo Lippi e Donatello, delle tavole tardogotiche e delle pale rinascimentali, per arrivare, attraverso i secoli, sino all’altana dove sono esposte le opere dell'Ottocento e del Novecento,  là dove terminano le raccolte civiche di Prato (con la considerevole donazione dei gessi di Jacques Lipchitz).



Le opere contemporanee selezionate da Stefano Pezzato sono oltre trenta e si combineranno in una dimensione di "sincronicità" fra il presente e il passato.

M_PISTOLETTO-Venere Maria-Nudo color seppia_1962-1974 


Sarà pubblicato da Pacini Editore un catalogo/guida che documenterà tutte le opere esposte con immagini e apposite note critiche, un saggio introduttivo del curatore sul tema della "sincronicità" fra i contemporanei e la storia, rappresentata nell'occasione da un'ampia selezione di capolavori delle raccolte civiche di Prato.
Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1962 


L'esposizione comprenderà opere di:
Marina Abramovic, Vito Acconci, Matthew Barney, Vanessa Beecroft, Martha Colburn, Joseph Cornell, Vittorio Corsini, Marcel Duchamp, Sylvie Fleury, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Domenico Gnoli, Dan Graham, Joan Jonas, Yves Klein, Eugenio Miccini, Alberto Moretti, Margherita Morgantin, Maria Mulas, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Lucy+Jorge Orta, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Santiago Sierra, Keith Sonnier, Daniel Spoerri, Johan Van der Keuken, Andy Warhol, Jiechang Yang, Gilberto Zorio.
Filippo LIPPI e Fra DIAMANTE_La Madonna della Cintola, i santi Gregorio, Margherita, Tommaso, Agostino e Tobiolo e l¹Angelo_1456-1465 



Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Comune - 59100 Prato
Info e prenotazioni: Tel. +39 0574 19349961 dal lunedì al venerdì ore 9-18, il sabato ore 9-14
e.mail: museo.palazzopretorio@comune.prato.it
Orario: Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30. Chiuso per la festività di Natale. La biglietteria chiude alle 18

Murmuris, Atto Due & Il Vivaio del Malcantone | PERFORMATIALTRI


Mercoledì 23 e giovedì 24 Settembre 2015

PERFORMATIALTRI_rassegna per formati in continua definizione

Société Anonyme, Giardino di via della Mattonaia, Limonaia di Villa Strozzi,
Le Murate Caffè Letterario



Arte performativa, teatro, danza e musica danno corpo alla III edizione di Performatialtri_rassegna per formati in continua definizione, in programma mercoledì 23 e giovedì 24 Settembre in vari spazi di Firenze. Il progetto, ideato e organizzato da Il Vivaio del Malcantone, Murmuris, Atto Due e promosso dal Comune di Firenze nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2015, ospita e promuove azioni artistiche fuori formato, pensate e realizzate in spazi non convenzionali: un modo per offrire una prospettiva diversa sui luoghi, cercando di portare alla luce il legame che sussiste tra la città e il suo modo di vivere larte.
Aria di vetro


Performatialtri si vuole collocare nellattualità del contesto urbano e sociale con una serie di proposte che interpretino la contemporaneità attraverso le varie declinazioni dellassenza, trasformando le circostanze e la scarsità in sfida ed opportunità, sapendone cogliere lo stimolo ed utilizzando tutto questo come occasione per proporsi al pubblico in un formato altro da sé.
CandidoW


Apre l’edizione Formati e strategie per la produzione culturale contemporanea, un incontro sul tema della produzione e della sostenibilità culturale, in programma mercoledì 23 alle ore 17.00 presso Le Murate Caffè Letterario, con Claudia Balocchini (Presidente de Il Vivaio del Malcantone, avvocato per il no profit e fundraiser), Cesare Torricelli (pedagogista, regista teatrale, co-fondatore de Il Vivaio del Malcantone), Laura Croce (attrice, cofondatrice del premio In-Box e dell’associazione Murmuris Teatro), Silvano Panichi (direttore di Laboratorio Nove e co-fondatore di Atto Due) e Serena Telesca (CROWDARTS  Founder & CEO). A seguire, alle ore 19.00, la performance Aria di Vetro, di e con Martina Francone e Simone Tecla all’interno degli spazi di Société Anonyme (via Niccolini, 3r) e alle 21.30: Il giardino, nonostante. Sub tegmine fagi (sotto lombra del faggio), con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri in un giardino privato di via della Mattonaia 36.

Il programma prosegue giovedì 24 a partire dalle ore 19.00 alla Limonata di Villa Strozzi con quattro performance: ///Exactly! "You don't have to speak english to enjoy good food” di e con Angela Burico e Primavera Contu; Vanitas - natura morta in azione della coreografa Barbara Stimoli; INIZIALI, un progetto della danzatrice Marta Bellu e RETIRO, una performance della danzatrice Lucia Guarino. A chiudere la serata e la rassegna troviamo The Flamingos, band surf rock composta da Fabio Binarelli, guitar, Simone Morgantini, tenor sax, Piero Spitilli, bass, Simone Tecla, drums.

Artisti: Angela Burico, Barbara Stimoli, Laura Croce, Lucia Guarino, Luisa Bosi, Martina Francone, Primavera Contu, Sandra Garuglieri, Simona Arrighi, Simone Tecla.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, su prenotazione. Per info e prenotazioni: performatialtri@gmail.com oppure tel. 339 3043656 .



PROGRAMMA:

23 Settembre alle ore 17.00
Caffè Letterario - Piazza delle Murate


Formati e strategie per la produzione culturale contemporanea


Un incontro sul tema della produzione e della sostenibilità culturale.
con Claudia Balocchini (Presidente de Il Vivaio del Malcantone, avvocato per il no profit e fundraiser), Cesare Torricelli (pedagogista, regista teatrale, co-fondatore de Il Vivaio del Malcantone), Laura Croce (attrice, cofondatrice del premio In-Box e dell’associazione Murmuris Teatro), Silvano Panichi (direttore di Laboratorio Nove e co-fondatore di Atto Due) e Serena Telesca (CROWDARTS  Founder & CEO)


23 Settembre ore 19.00
Société Anonyme _ Via Niccolini, 3r, ang. via della Mattonaia

Aria di Vetro

di e con: Martina Francone e Simone Tecla

Aria di Vetro indaga la relazione tra danza e musica. Attraverso l'esplorazione del movimento del musicista mentre suona il proprio strumento e l'attenzione alla musicalità del corpo danzante, Simone e Martina compongono un dialogo che invita musica e danza ad unirsi. Le Metamorfosi di Ovidio sono il punto di partenza del lavoro. I performer esplorano la possibilità di cambiare continuamente dimensione, modellando lo spazio e trasformando rapidamente la materia ed i significati.

23 Settembre ore 21.30
Giardino di via della Mattonaia,  36

Il giardino, nonostante. Sub tegmine fagi (sotto l’ombra del faggio)

Ideazione Simona Arrighi e Sandra Garuglieri
Testo originale Magdalena Barile
Con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri
Collaborazione al progetto Francesco Migliorini e Silvano Panichi

Benvenuti nel giardino della libertà e delluguaglianza. Ogni sera 4 attrici/cortigiane si esibiscono al servizio della loro esigente padrona, Madame. In scena le avventure del Candido di Voltaire, giovane ottimista metafisico a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro. In una gara di asservimento volontario le 4 competono per compiacere Madame. Quando Madame viene decapitata nel suo giardino, senza una padrona per cui esibirsi e con un nuovo potere alle porte, le 4 dovranno decidere cosa fare delle loro esistenze.


24 Settembre a partire dalle 19
Limonaia di Villa Strozzi

///Exactly! "You don't have to speak english to enjoy good food"

di e con Angela Burico e Primavera Contu
performance
Durata: 30'

Una cena elegante, il miglior ristorante della città (così dicono) e dei continui, incespicanti, tentativi di comunicare. Le parole si fanno suono e le immagini ne complicano il significato, come traducendo da un linguaggio antico in cui ogni termine, combinato con gli altri, assume un valore differente. Le loro frequenze creano una scena in cui la materia non ha più peso, segnano il confine tra ciò che viene detto e il taciuto, tra la realtà interna e lo spazio al di fuori, tra i luoghi accessibili e le zone proibite. Quante altre realtà sono possibili?

Vanitas - natura morta in azione -

Coreografia, interpretazione e scenografia: Barbara Stimoli 
Musiche: Spacemen3
Consulenza musicale e editing: Spartaco Cortesi, Niccolò Gallio Con il sostegno di Compagnia Arearea - Udine 
Durata: 20'


“Se gli altri si guardassero attentamente, come faccio io, si troverebbero, come me, pieni di vanità e di stupidaggine, disfarmene non posso senza disfare me stesso. Ne siamo tutti impregnati, gli uni e gli altri; ma quelli che se ne accorgono ne sono un popiù esenti, ma non ne sono certo”. Michel de Montaigne – Della Vanità  Giocare con la vanità è giocare con la propria identità, confrontarsi con la transitorietà e la mutevolezza delle cose e delle azioni. Eʼ pensare che in un attimo ci si può trovare in un mondo capovolto. Vanità è specchiarsi con se stessi e con la morte. Vanitas è un memento mori, una natura morta in azione.  Eʼ attraverso le corde che ho voluto rendere la sospensione dellʼidea della morte. La Vanità ci tiene lontani dallʼidea che tutto può finire da un momento allʼaltro. Una vita appesa ad un filo, o ad una corda.
INIZIALI

un progetto di Marta Bellu
in collaborazione col Il Vivaio del Malcantone 
con la partecipazione di I.G. (Irene Galli), A.S (Anaita Safai), E.O. (Edoardo Orofino), F.C.(Francesco Cioppi), L.L. (Laura Lucioli), F.S. (Francesca Sera)
con il supporto di Gabriele Gonzi. 
Il lavoro presentato costituisce un momento di apertura del processo di ricerca.

Performance: Laura Lucioli, Francesco Cioppi, Edoardo Orofino

Iniziali è un complesso di trasformazioni, di energia e di informazioni realizzato in un corpo fisico e mosso dal sentire ossia dall'incorporazione di un input. L'input che abbiamo utilizzato per questo processo fisiologico sulla sensazione sono parole, ovvero inizi, scaturite da libere associazioni da e per il corpo con cui non hanno una relazione di significato ma solo di senso. Ogni inizio è legato ad un iniziale che lo inventa, lo incorpora, lo metabolizza e lo restituisce in qualche forma non predeterminata.

RETIRO

concetto e coreografia: Lucia Guarino
fotografia: Errico di Tenne
musica: DJ PINCHADO (Julio Lozano)
con il supporto di: Indisciplinarte, TerniFestival, DanceMovesCities 2014, MovinUp 2014, Mosè Risaliti, Jacopo Jenna, Luca Camilletti, Il Vivaio del Malcantone, Peer coaching (Teatro della Limonaia Sesto Fiorentino 2014)


La riflessione sviluppa i tre elementi dello spazio: il privato, il pubblico e il momento che intercorre tra i due, il “tuffo” come estremo atto di libertà e coraggio o come accettazione del proprio fallimento. Lincanto è nella sua estetica e lobiettivo è quello di interpretare limmagine del ribaltamento del corpo e della cristallizzazione della spirale dinamica che avviene un attimo prima dello “schianto”. Lattimo dove la bestialità e la ragione, tra vertigine, ritualità e coraggio, si incontrano. RETIRO nasce nel 2014 come primissimo studio al festival di Terni in occasione di Dance Moves Cities 2014 e come vincitore del Bando MOVINUP2014 viene presentato a Buenos Aires presso lo spazio Pata de Ganso.
Il lavoro, inoltre,  ha origine da “Chi cade di testa si alza in piedi” , progetto coreografico di Lucia Guarino e Mosè Risaliti, nato nel 2013 nellambito di Accademia del Vuoto, progetto di formazione per artisti promosso da Il Vivaio del Malcantone in rete con Atto Due e Murmuris.

The Flamingos

The Flamingos play Surf Beat! From Dick Dale to The Ventures, from The Shadows to The Tornados, always surfin on!

Fabio Binarelli, guitar
Simone Morgantini, tenor sax
Piero Spitilli, bass

Simone Tecla, drums

Ouverture TAG, 24 settembre 2015


CARISSIMO PINOCCHIO le illustrazioni di Attilio Mussino| Sabato 26 settembre 2015

Pinocchio
 «C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno»


   Patrizia Asproni
Presidente Fondazione Torino Musei

Enrica Pagella
Direttore Borgo Medievale


hanno il piacere di invitarLa
all'inaugurazione della mostra



Sabato 26 settembre 2015
Ore 11.00


Seguirà lo spettacolo
Pinocchio e Lucignolo nel nuovo paese dei Balocchi

a cura di “TheBA - entra in scena il Museo”

Carissimo Pinocchio. Le illustrazioni di Attilio Mussino
26 settembre 2015 - 14 febbraio 2016

Borgo Medievale Torino
Viale Virgilio 107 - Parco del Valentino
tel.0114431701
borgomedievale@fondazionetorinomusei.it
www.borgomedievaletorino.it

LEGA ITALIANA FIBROSI CISTICA : NEWSLETTER DI SETTEMBRE

LIFC Lega Italiana Fibrosi Cistica - ONLUS Il numero verde gratuito 800 912 655 del Servizio Sociale LIFC Seguici su Seguici su Facebook Seguici su Google+ Seguici su YouTube
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Newsletter di settembre 2015

L’Autotutela: una possibile alternativa all’accertamento tecnico preventivo

Avverso i provvedimenti di rigetto totale o parziale di una istanza è possibile avviare la cosiddetta “procedura di Autotutela”. Leggi tutto…

Evento formativo per fisioterapisti sul drenaggio autogeno

Al via il corso in ‘Disostruzione bronchiale mediante modulazione del flusso: il Drenaggio Autogeno’, tenuto da Jean Chevaillier, il Fisioterapista belga, ideatore della tecnica. Leggi tutto…

1° Meeting Ex Vivo Lung Perfusion: dal fundraising allo startup, i Centri Trapianto a confronto

Il 16 ottobre p.v. si terrà il 1° Meeting ‘Ex Vivo Lung Perfusion – EVLP‘ al fine di avviare un tavolo di lavoro e confronto con i Centri Trapianto sul Registro Nazionale EVLP. Leggi tutto…

III° Forum sulla Fibrosi Cistica: dalla teoria alla prassi

Filo conduttore della nuova edizione del Forum sono le buone prassi in fibrosi cistica, ossia la ‘presa di coscienza’ dei traguardi raggiunti ma che pongono l’Associazione di fronte ad un interrogativo: come e cosa realmente sta cambiando nello scenario FC? Leggi tutto…

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22 settembre 2015

IL DADO E' TRATTO a cura di Sergio Risaliti

 IL DADO E’ TRATTO
Arte contemporanea italiana oltre la tradizione
a cura di Sergio Risaliti

24 settembre – 28 novembre 2015
Firenze, Lungarno Benvenuti Cellini 3

Inaugurazione: giovedì 24 settembre 2015, ore 18.00

Alberto Burri Catrame 1950, olio catrame sabia su tela cm 92 x 100


Tornabuoni Arte inaugura giovedì 24 settembre nella sede di Firenze, in Lungarno Benvenuto Cellini 3, Il Dado è tratto. Arte contemporanea italiana oltre la tradizione, a cura di Sergio Risaliti.
Michelangelo Pistoletto, Business, 1962-79, serigrafia su acciaio inox lucidato a specchio cm 150 x 125


Oltre quaranta opere di artisti quali Afro, Boetti, Bonalumi, Burri, Capogrossi, Castellani, Dorazio, Fontana, Kounellis, Melotti, Merz, Nigro, Paolini, Pistoletto, Scheggi, Turcato, Vedova e Zorio  per citarne solo alcuni, che con il loro lavoro documentano il superamento della tradizione figurativa dopo gli anni ’30 del Novecento. “Il dado è tratto”. L’incrinatura è profonda e innegabile. La mimesi non è più lo scopo o il traguardo, il naturalismo non è un vincolo accademico a cui sottostare, l’artista è libero di realizzare opere che non devono necessariamente riprodurre la realtà se non in termini di pura geometria, con un programma di forme assolute, di strutture autonome, anche quando si tratterà di superfici informi o materiali poveri. La pittura e la scultura astratta, in particolare, tracciano un vulnus, un distinguo nel rapporto mai risolto e mai pacifico tra tradizione e avanguardia.

Pierpaolo Calzolari Senza titolo 1970 candela ferro tecnica mista e graffiti su feltro montato su telaio cm 145X145 


Il distacco dalla restituzione figurativa o antropomorfa del mondo reale o del corpo umano era a portata di mano già alla fine degli anni Venti. A Milano in modo particolare erano stati attivati scambi internazionali assai fecondi, necessari allo sviluppo delle ricerche artistiche oltre la tradizione. Prova ne sono le vie intraprese da Lucio Fontana e Fausto Melotti, da Atanasio Soldati e Osvaldo Licini, in un clima sperimentale che vedeva anche forte la partecipazione di architetti riuniti attorno alla galleria del Milione. Ormai il rapporto con la tradizione e con le estetiche passatiste era mutato; ad un nostalgica esaltazione o evocazione della civiltà classica, alle diverse retoriche esaltanti i miti figurativi della terra italica - come quelli evocati dal gruppo di artisti intorno a Margherita Sarfatti - si poteva opporre un’arte moderna capace di rischiare nuove forme, nuove immagini e materiali, senza rinunciare a quanto di fondamentale e originario, d'immutabile, necessitasse all’operare artistico. Rinunciare alla riproduzione figurativa della natura o della realtà sembrava il passo decisivo e dovuto per avventurarsi in un mondo di nuove invenzioni in cui oltre la tradizione si profilava la possibilità di creare un linguaggio dell’arte più autonomo e assoluto. Un linguaggio che non ripiegasse in un esercizio individualistico e soggettivo, e tornasse a essere collettivo, cioè  più universale e primordiale. Così Lucio Fontana, Fausto Melotti, e poi Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi e Afro provocano in tempi diversi, prima o dopo la fine del secondo conflitto mondiale, uno strappo, muovendosi senza ripensamenti, abbandonando il linguaggio figurativo per segni, forme, strutture e gestu che indicizzavano altro rispetto alla restituzione mimetica della realtà.

Quella presa di posizione, così chiara nei Manifesti di quegli anni, (ad esempio Kn di Carlo Belli - considerato il vangelo dell'arte astratta - e Manifesto Blanco di Fontana) sarà esemplare per le successive esperienze artistiche a partire dalla fine degli  anni Cinquanta. Quando ad esempio Piero Manzoni ed Enrico Castellani saranno capaci di proporre un’arte astratta ancora diversa da quella delle prime avanguardie. A questi riferimenti (Fontana, Melotti, Burri, Capogrossi, Manzoni, Castellani) si rifanno a seguire gli artisti delle neo-avanguardie degli anni Sessanta, tra questi Kounellis, Paolini, Fabro, Pistoletto, Merz, Boetti, Zorio che saranno riuniti da Germano Celant nel movimento dell’Arte Povera, la cui storicizzazione e il cui riconoscimento internazionale è ormai un fatto compiuto. 

Parlare di un’arte italiana oltre la tradizione significa individuare nella poetica di questi artisti il dispiegarsi nel secolo delle avanguardie di una decisione irreversibile: il superamento del naturalismo e dell’accademismo figurativo. Allo stesso tempo si tratta di poter riconoscere nella sperimentazione la continua relazione con la storia dell’arte, anche quella più arcaica e primordiale, mantenendo nel lavoro - come scrive Luciano Fabro - “l’aspetto positivo dell’arte, il fatto di porre un certo numero di problemi riguardanti la materia, lo spazio, il comportamento”, la relazione tra l’essere umano, la terra e il cosmo, come esemplarmente dimostrato nell'opera di Mario Merz, di Jannis Kounellis o di Gilberto Zorio.

Artisti in mostra: Afro, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Pierpaolo Calzolari, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Ettore Colla, Gino De Dominicis, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Osvaldo Licini, Francesco Lo Savio, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Merz, Mario Nigro, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Manlio Rho, Paolo Scheggi, Atanasio Soldati, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.

Il Dado è tratto. Arte contemporanea italiana oltre la tradizione sarà aperta fino al 28 novembre 2015. Sarà accompagnata da un volume a cura di Sergio Risaliti, Forma edizioni (italiano/inglese), con schede critiche di Elena Magini e Eva Francioli, disponibile in galleria.


Tornabuoni Arte
La galleria nasce a Firenze nel 1981 e si impone in breve tempo come una delle più prestigiose gallerie italiane, in rapida successione, e con la realizzazione di mostre mozzafiato di artisti di livello internazionale.
In Italia ha tre sedi: Firenze, in Lungarno Benvenuto Cellini 3, oltre 500 metri quadri, realizzato grazie allo splendido intervento architettonico dello studio Archea Associati, inaugurata nell’ottobre del 2013; Milano, aperta dal 1995, e Forte dei Marmi, dal 2004.
Dal 2009 la Tornabuoni Arte collabora attivamente con la Tornabuoni Art Paris. A ottobre dal 2015 sarà inaugurato un nuovo spazio espositivo a Londra, Tornabuoni Art London.
Altamente specializzata nell'Avanguardia Italiana (Fontana, Castellani, Manzoni, Dorazio, Bonalumi, Dadamaino, Boetti, etc), la Tornabuoni Arte ha realizzato importanti retrospettive dei maggiori artisti del XX secolo.
La galleria partecipa da subito a fiere nazionali e alla fine degli anni Novanta si indirizza  anche all'estero ricercando un collezionismo internazionale nelle più prestigiose fiere  come FIAC e la Biennale des Antiquaires a Parigi, TEFAF a Maastricht, Art Basel Miami Beach, Art Basel Hong Kong, e Frieze Masters a Londra.


Info: Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze
Tel. 055/6812697 – fax 055/6812020 – e.mail: info@tornabuoniarte.it - www.tornabuoniarte.it
orari apertura mostra: dal Lunedì al Venerdì (9.00-13.00/15.30 -19.30) Sabato (11.00-19.00)

ingresso libero