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10 giugno 2015

Giovanni Albanese, Tartarughe felici dal 22 giugno, PIOMONTI arte contemporanea



       Giovanni Albanese
Tartarughe felici
 
 
 
OPENING 22 GIUGNO 2015 ore 18
 22 GIUGNO – 31 LUGLIO 2015
                  

                  
La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare la mostra “Tartarughe felici” di Giovanni Albanese, inaugurando il 22 giugno 2015, giorno del 60° compleanno dell’artista.
  
La mostra si inserisce nella programmazione dedicata da Pio Monti all’Anno Internazionale della Luce.


Giovanni Albanese
Tartarughe felici
Catalogo con uno scritto di Gianluca Marziani
dal 22 giugno al 31 luglio 2015
Inaugurazione: 22 giugno ore 18
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744
www.piomonti.com

Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab. dalle 11 alle 20

Il tè e i codici dell’ospitalità giapponese - Sabato 13 giugno alla Fondazione Campus (Lucca) un workshop sulla cerimonia del tè


Fondazione Campus Turismo Il tè e i codici dell’ospitalità giapponeseSabato 13 giugno alla Fondazione CampusUn workshop sulla cerimonia del tè Ultimi giorni per prenotarsi




Viaggiare con la mente, il cuore e… il tè. Proseguono gli eventi organizzati dalla Scuola Lingue di Fondazione Campus per promuovere la conoscenza del Giappone attraverso corsi di lingua e cultura, con excursus nelle tradizioni più importanti del Paese dei Ciliegi.

Sabato 13 giugno alle 17,30 nella sede della Fondazione che opera da 12 anni in ambito formativo, e in particolare turistico, si tiene un incontro aperto a tutti e dedicato alla Cerimonia del tè, cui è ancora possibile prenotarsi.



Dopo il successo dei corsi di Giapponese e del workshop sulla vestizione del kimono, per venire incontro alle richieste dei tantissimi appassionati della cultura nipponica, sabato gli allievi giapponesi della Maestra Shimura Senkei, che fanno parte della Scuola Dai Nihon Chado Gakkai, daranno la possibilità di conoscere l’antichissimo rituale, con un incontro che si articolerà in quattro momenti: l’introduzione alla via del tè, con la presentazione della storia e del significato culturale di questa usanza, il “toccare con mano”, con una breve introduzione pratica dei codici dell’ospitalità giapponese che coinvolgerà tutti i presenti che conoscono la lingua, la dimostrazione della cerimonia del tè e infine la degustazione del tè.


Per informazioni e prenotazioni: info@fondazionecampus.it oppure 0583.333240.

LOVE IS IN THE AIR USCIRA' NELLE SALE IL 27 agosto


Un esordio poetico al femminile: VIOLAINE DI ROSSELLA FROLLA'


Violaine


di Rossella Frollà

edito da Interlinea



Rossella Frollà nasce nelle Marche e vive in riva al mare. Si è laureata all’Università Carlo Bo di Urbino. Animata da grande curiosità intellettuale, vive molteplici esperienze lavorative giovanili nel settore della ricerca sociale e della comunicazione prima di approdare alla letteratura. Nel 2012 pubblica con Interlinea Il segno della parola. Poeti italiani contemporanei e si afferma come nome nuovo nel panorama della critica letteraria. Oggi fa della poesia la sua nuova frontiera di impegno umano e culturale. Scrive per “Pelagos” e altre riviste on line.

Una rivelazione nella poesia italiana, secondo Franco Loi. Il rapporto profondo e inscindibile fra natura e io interiore è il filo rosso che dà consistenza a Violaine, la raccolta di versi con cui esordisce Rossella Frollà, Narra un legame fatto di vicende e sentimenti privati che diventano universali nel segno dello stupore o del sacrificio, dando voce al peso e alla profezia della condizione femminile e cantando «Delle donne, quello taciuto, pianto in segreto, sotto i tacchi di monotona cadenza… il peso». La Frollà è autrice che sposa in poesia una delle missioni che caratterizzano il pensiero di papa Francesco: «Noi siamo un ospedale da campo, fuori ci sono tanti feriti».



Rossella Frollà, Violaine

 con incisioni di Livio Ceschin, Interlinea, Novara 2015, pp. 184, euro 16

"UN ANNO SULL'ALTIPIANO"

Un Anno sull'Altipiano di Emilio Lussu - (Daniele Monachella, Andrea Congia, Andrea Pisu) - Sabato 13 Giugno 2015 - Preludio del Festival "Isola delle Storie" di Gavoi (NU)

UN ANNO SULL'ALTIPIANO di Emilio Lussu




Recital di Teatro e Musica
Adattamento e Drammaturgia di Daniele Monachella
Mab Teatro
Daniele Monachella - voce recitante
Andrea Congia - chitarra classica/effetti
Andrea Pisu - launeddas/percussioni

Sabato 13 Giugno 2015 ore 19:00
Festival Letterario della Sardegna "Isola delle Storie" - XII Edizione
Piazza Sant'Antioco - Gavoi (NU)

LIBRI: "lA MINA TEDESCA"

Gli ultimi ottanta giorni di Giaime Pintor, il simbolo del riscatto italiano

LA MINA TEDESCA
Il vero romanzo di Giaime Pintor
di
Carlo Ferrucci


(Tra le righe, Isbn 9788899141141, 15.00 €, pp. 228)

Da giugno 2015 in libreria

Giaime Pintor nel 1943 è una giovane promessa della cultura italiana, collabora con le maggiori riviste nazionali e traduce con abilità dal tedesco opere liriche e teatrali. Nei giorni successivi all'Armistizio dell'8 settembre, decide di vivere fino in fondo il suo tempo e di impugnare le armi nel nome di un ideale di libertà, partecipando alla difesa di Roma dall'attacco tedesco e scegliendo di continuare a combattere anche dopo la resa delle forze italiane. Parte perciò per Brindisi, nella speranza che il re e il primo ministro Pietro Badoglio, rifugiatisi nella città occupata dagli angloamericani, si affrettino a organizzare in funzione antitedesca quel che resta dell’Esercito italiano. È breve però la permanenza nel capoluogo pugliese e presto abbraccia l’idea di partecipare alla creazione di un corpo di volontari; il fallimento di questo progetto lo spinge a partire alla testa di un commando inquadrato nell’esercito inglese per aggregarsi alla Resistenza. Ha soli 24 anni quando muore dilaniato da una mina tedesca nel tentativo di attraversare le linee di guerra presso il Volturno.

9 giugno 2015

Giovanni Gaggia "Inventarium"


Giovanni Gaggia INVENTARIUM17.06.15 > 27.06.15 opening mercoledì 17.06.15, ore 18 in occasione dell’opening Roberto Paci Dalò NEUMA live performance


martedì 23.06.15 dalle ore 19 Veicolo Poesia con i poeti Sarah Tardino e Giuseppe Nibali e gli interventi del poeta e scrittore Davide Rondoni e dell'autrice e fotografa Eva Laudace

 A trentacinque anni dalla strage di Ustica, GALLLERIAPIÙ ospita l’atto conclusivo della mostra personale Inventarium di Giovanni Gaggia presentata a Palermo nei mesi scorsi presso Canto217 a cura di Serena Ribaudo e che compie, con l’esposizione bolognese, un immaginario viaggio di ritorno verso la città da cui è partito il tragico volo del DC-9. 

Il 27 giugno, giorno del 35° anniversario della strage, Gaggia terminerà, con un’azione performativa in galleria, l’enigmatica frase “QUELLO CHE DOVEVA ACCADERE” ricamata sul grande arazzo di tre metri già esposto a Palermo.  Sono le parole utilizzate spesso in pubblico da Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime, per interrogarsi sullo scopo di quell’azione di guerra nel cielo di Ustica e che l’artista ha voluto riprendere per la molteplicità di significati che la frase sottende.
L’intervento dell’artista sarà seguito in diretta Skype dalle sale dell’Accademia di Belle Arti di Palermo dove anche il pubblico siciliano verrà coinvolto nell’azione per avvicinare, in un abbraccio ideale, le due città toccate pesantemente dalla stessa tragedia.


via del Porto 48 a/b
40122 Bologna
+39 (0)51 6449537

ARCHITETTURA A FIRENZE: Gianfranco Franchi, Franchi + Associati

SPaZIO A
FIRENZE | ITALIA

Venerdì 12 giugno, ore 17.30


Costruire l’Architettura

Gianfranco Franchi, Franchi + Associati

Franchi + Associati, Porto Viro, Rovigo, 2007.jpg

  

Il 12 giugno, come tutti i venerdì, allo Spazio A di lungarno Benvenuto Cellini 13a, è il giorno di “Costruire l’Architettura”, il ciclo di incontri organizzato dalla Federazione Architetti PPC Toscani, realizzato in collaborazione con la casa editrice Forma e curato da Laura Andreini. Protagonista dell’appuntamento di questa settimana, alle ore 17.30 come sempre, sarà l’architetto Gianfranco Franchi, titolare dello studio Franchi+Associati. Titolo dell’incontro “Palinsesti e nuovi paesaggi”.

Franchi + Associati, Giardino degli Osservanti, Lucca, 2005


“Progettare paesaggi è un mestiere alquanto complesso e difficile. Mette assieme una moltitudine di conoscenze tecniche, storiche, sociali ed ecosistemiche che, se ben integrate tra loro, permettono a tutti i soggetti coinvolti di migliorare la propria qualità della vita.
Scopo del progetto di paesaggio è mettere in equilibrio interessi contrastanti per coniugare l'armonia delle forme e la ricerca del bello con i delicati equilibri delle componenti naturali.  Questo percorso passa attraverso la lettura del palinsesto della storia del luogo.
Franchi+Associati presenta alcuni progetti e lavori che descrivono il percorso fatto in questi anni sul tema della trasformazione dello spazio urbano”.

Franchi + Associati, Terrazza Petroni, Lucca, 1999


Gianfranco Franchi è Architetto e Architetto del Paesaggio, ed è titolare di Franchi+Associati, studio di progettazione del paesaggio che si occupa principalmente di progettazione di parchi, aree verdi, riqualificazione di ambiti urbani.

Elliott Erwitt Torre del Castello dei Vescovi di Luni, Castelnuovo Magra


ICONS
Mostra fotografica di Elliott Erwitt
12 giugno - 11 ottobre 2015
Torre del Castello dei Vescovi di Luni, Castelnuovo Magra (SP)

Elliott Erwitt, Usa, New York, 1956, American actress Marilyn Monroe,cm 40 x 50





Dal 12 giugno all’11 ottobre 2015 si terrà nei suggestivi spazi della Torre del Castello dei Vescovi di Luni, di Castelnuovo Magra (SP), appena recuperati dopo oltre un secolo di chiusura al pubblico e dopo più di un anno di lavori, l’esposizione Icons – mostra fotografica di Elliott Erwitt.

Grande autore Magnum, reclutato nel 1953 all’interno della celebre agenzia direttamente da Robert Capa, Elliott Erwitt ha firmato immagini diventate icone del Novecento. Tra queste, in mostra a Castelnuovo Magra alcune delle più celebri: il bacio dei due innamorati nello specchietto retrovisore di un’automobile, una splendida Grace Kelly al ballo di fidanzamento, un’affranta Jacqueline Kennedy al funerale del marito, i ritratti di Che Guevara e Marilyn Monroe, alcune foto appartenenti alla serie di incontri tra i cani e i loro padroni, iniziata nel 1946.  E ancora, gli scatti che Erwitt, reporter sempre in viaggio, ha raccolto per il mondo, a contatto con i grandi del Novecento ma anche con la gente comune. Tra le fotografie presentate vi sono, inoltre, i paesaggi, le metropoli e gli scatti di denuncia, che rivelano il suo sguardo di grande narratore e la capacità di cogliere, con ironia e leggerezza, i lati surreali e buffi anche nelle situazioni drammatiche.

MARCA, Catanzaro | Chiara Dynys in mostra | Pane Al Mondo




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Catanzaro, MARCA| Dal 10 luglio al 9 settembre 2015
 
CHIARA DYNYS, “PANE AL MONDO”
UNA MOSTRA AFFRONTA I TEMI DI EXPO


Oltre cinquanta opere per celebrare il pane, scelto come alimento per antonomasia, e la sostenibilità ambientale. Contro lo spettro dell’inquinamento.
 
Inaugurazione: 9 luglio 2015

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Un omaggio al pane, eletto ad alimento per antonomasia e simbolo stesso del concetto di cibo. E un invito a difendere la biodiversità e quella sostenibilità ambientale da cui passa la corretta ed equilibrata alimentazione. Nell’anno di EXPO e in aderenza ai temi suggeriti dall’esposizione universale, Chiara Dynys espone al MARCA di Catanzaro, dal 10 luglio al 9 settembre, Pane Al Mondo: in mostra oltre cinquanta opere realizzate negli ultimi anni. Un’iniziativa organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e dalla Fondazione Rocco Guglielmo.

Partendo proprio da Pane Al Mondo, coppia di opere gemelle che dà nome all’intero progetto: uno dei due esemplari consta di 360 diverse forme di pane in alluminio e in dimensioni variabili, poggiate su un tappetto ellittico istoriato con l’immagine del planisfero; l’altra ripropone il modello del mondo in forma di arazzo, su cui poggia questa volta una spiga in metallo protetta da una boccia di vetro. Nasce così una riflessione sulle emergenze alimentari, sulle disparità tra i Paesi più ricchi e gli altri: con il cibo, trattato come oggetto prezioso, a schiacciare il mondo. Il pane pesa allo stesso modo su ogni Paese, figurando come l’indigenza dei più poveri sia prima o poi destinata a ricadere anche su chi oggi è più fortunato. Salvo tornare, appena evocato, nell’immagine fragilissima di una spiga indifesa: rimando al simbolo scelto dalla FAO, l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa di politiche alimentari su scala globale.

Strettamente connesso al cibo è il concetto di sostenibilità ambientale. Da qui la scelta di esporre Poisoned Flowers, serie di fiori fantastici sbocciati in un ideale giardino dell’Eden. Si tratta di immagini reali, fotografate dall’artista, che attraverso il ricorso alla stampa lenticolare appaiono e scompaiono davanti allo spettatore, accentuando l’effetto onirico dell’insieme.

L’Accampamento dei fiori, sorta di traduzione tridimensionale di questo lavoro, è costituito invece da diverse “tende” realizzate in fusioni di metacrilato, all’interno delle quali sono appoggiate coppie di fiori che svaniscono nel loro stesso colore, quasi fossero fantasmi.

Il rapporto con la luce gioca un ruolo chiave per Dynys; e proprio la luce, considerata come elemento plastico, è al centro di un’altra delle opere presentate al MARCA: Tenda di luce propone una riflessione sul tema della casa, al tempo stesso serra e nido, permeata da una benaugurale aura di sogno. Completano la mostra alcuni pezzi della serie Tutto, le sculture Love Hate e Solidi platonici.

CHIARA DYNYS
PANE AL MONDO
Catanzaro – MARCA (Museo delle Arti Catanzaro)
Via Alessandro Turco 63
10 luglio – 29 settembre 2015
Inaugurazione 9 luglio 2015 (ore 17.30 Conferenza stampa | ore 18.00 Inaugurazione)
Orari: da martedì a domenica ore 9.30-13.00 – 16.00-20.30
Ingresso: 3 € intero | 2 € ridotto
Tel. 0961.746797 | www.museomarca.info
Catalogo edizioni M77

Chiara Dynys è oggi una delle artiste italiane più conosciute e apprezzate nel mondo. Sin dall'inizio della sua attività, nei primi anni Novanta, ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili ad un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell'anomalia, della variante, della "soglia" che consente alla mente di passare dalla realtà umana ad uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto, al video e alla fotografia.
Chiara Dynys ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni culturali pubbliche e private, come il Centre d’Art Contemporain di Ginevra (1996), l’Expression Centre d’Exposition di Saint Hyacinthe (Canada, 1997), il Museo Cantonale, Ala Est, Lugano (2001); il Museum Bochum (2003), il Kunstmuseum di Bonn (2004), il Wolfsberg Executive Development Centre (2005), la Rotonda di via Besana a Milano (2007); il Museo Bilotti a Roma (2008), Palazzo Reale a Milano (2008); lo ZKM – Museum für Neue Kunst di Karlsruhe (2009), l’Archivio Centrale dello Stato di Roma (2010); il CIAC di Foligno (2010); il Gerish-Stiftung di Amburgo (2013); il Museo Poldi Pezzoli di Milano (2013); la Galerie Hollenbach di Stoccarda (2014); la Galleria Luca Tommasi di Milano (2015); M77 Gallery di St. Moritz (2015).

ARTE A NOVE: BONALDI E LA CERAMICA

Lavoro felice 1975

Bonaldi e la quarta dimensione della ceramica tra Bassano e Nove



8 giugno 2015

FORMABILIO LANCIA DCHAIR | Il quarantottesimo contest internazionale dedicato a designer e appassionati di arredamento

FORMABILIO LANCIA DCHAIR
Il quarantottesimo contest internazionale dedicato a designer e appassionati di arredamento

Formabilio lancia Dchair, il quarantottesimo contest internazionale dedicato a designer e appassionati di arredamento provenienti da tutto il mondo.




C’è tempo fino al 17 luglio 2015 per inviare la propria idea di sedia. 
Al via da oggi Dchair, il quarantottesimo contest internazionale - rivolto a progettisti di tutto il mondo - lanciato da Formabilio, il brand italiano di arredi, lampade e complementi di arredo che sostiene l’eco-design condiviso e made in Italy e promuove i progetti di designer e aspiranti tali attraverso concorsi online.
Croce e delizia di qualsiasi progettista, la sedia è l’arredo che più di tutti è in grado di sintetizzare il dualismo funzione/estetica insito nel concetto di Design.Non c’è designer che non si sia cimentato in questa sfida. Qualcuno è riuscito a superarla brillantemente disegnando delle sedie che risplendono, come icone indiscusse, nella costellazione dei grandi oggetti di Design.
Disegnate dunque la vostra sedia, lasciandovi ispirare dal coraggio e dall’arguzia dei grandi maestri, mettendoci tutta le creatività e l’originalità di cui siete capaci, e soprattutto rispettate il binomio funzionalità/estetica. Quelle pensate per noi devono dialogare con i nostri arredi, accostarsi con personalità ai nostri tavoli, devono essere protagoniste, stelle indiscusse di stile e comodità.
I designer dei progetti vincitori identificati dalla giuria di Formabilio avranno diritto a un fee del 7% sulla vendita dei prodotti su Formabilio.com.
 
Informazioni relative al contest:
Le candidature dei progetti dovranno essere inviate - utilizzando l’apposita sezione del sito -dalle ore 10:00 dell’ 8 Giugno 2015 alle 18:00 del 17 Luglio 2015.
Le votazioni si chiuderanno alle ore ore 18:00 del 24 Luglio 2015 e i vincitori saranno resi noti entro il 24 Agosto 2015.
Per conoscere in dettaglio i requisiti e partecipare al contest: https://it.formabilio.com/concorso-design/dchair

LAVORO: QUANDO IL CIBO DI STRADA DIVENTA UNA OPPORTUNITA' DI RISCATTO


Non solo grandi eventi, ma anche sostegno a territori e pubbliche amministrazioni

Streetfood: il cibo di strada come risposta alla crisi del lavoro



La prima Associazione italiana prosegue con la sua mission puntando su cultura, storia e tradizione e aiutando anche le piccole amministrazioni a rilanciare l’economia con progetti di promozione. In questi anni ha sostenuto chi si è re-inventato un lavoro contro nuove realtà improvvisate che rischiano di inflazionare il sistema creando confusione




L'Associazione Streetfood nata dal progetto datato 2004, nel suo peregrinare in giro per l'Italia con un format esclusivo e originale di evento itinerante, lo STREETFOOD VILLAGE TOUR, ogni anno dal 2010 ha visto aumentare le sue tappe, ma tiene sempre a mente i luoghi e le condizioni da cui è partita, portando per prima in Italia una novità assoluta che nella curiosità generale ha fatto conoscere prodotti di qualità a costi sempre e comunque accessibili.
«Abbiamo creduto fermamente nel grande patrimonio del cibo di strada italiano - dichiara il presidente dell'Associazione aretina Streetfood, Massimiliano Ricciarini - come tradizione culturale e connesso alla storia e ai vari territori italiani. Oggi purtroppo è divenuto fenomeno modaiolo sui generis e per questo abbiamo cercato di fare sistema fin da principio con realtà già esistenti o nuove realtà imprenditoriali che hanno visto nel format Streetfood solo una macchina da soldi e la tendenza a creare mondi paralleli hanno avuto il sopravvento come un bimbardamento a catena originando confusione nell'iimmaginario collettivo».

I piccoli borghi e il cibo di strada.
«Partendo da Marciano della Chiana (Ar) nel 2010 - riporta alla mente Ricciarini - un piccolo centro toscano di 3.500 abitanti, il successo e l'affluenza record sopra le 15 mila presenze hanno richiamato l'attenzione di altre città italiane e ad oggi c'è stato un crescente coinvolgimento e il consolidamento del tour». Il segreto di questo successo è dovuto anche grazie a una proposta di qualità e varietà costante di cibi di strada. «Non ci mancano successi in piccoli e grandi centri prosegue il presidente - ma sono proprio quelli piccoli quelli con i quali intendiamo continuare la collaborazione. Se pure con numeri di affluenza minori ci interessa fare il bene di micro-imprese che ci seguono nel tour, promozione di nuovi cibi poveri o "di strada" reperiti in loco in tutto lo "Stivale" ma anche contrastare la crisi sostenendo, per quanto in nostro potere, i fondi sempre più esigui di pubbliche amministrazioni, insufficienti a mantenere vive tradizioni e momenti di intrattenimento».

Nuove opportunit
à di lavoro. "Ho potuto e dovuto coinvolgere parenti in difficoltà per aiutarmi nell'organizzazione dell'attività" oppure "Dalla depressione più profonda causata da alternanza di periodi di lavoro sottopagato e cassa integrazione con tracollo finale dell'azienda per cui ho lavorato per anni, adesso mi trovo a non avere tempo per occuparmi della casa, a investire in attrezzature e materie prime per tenere testa a una vita lavorativa intensa ma piena di nuove soddisfazioni". Ancora: "Ho creduto nel settore licenziandomi prima del tempo. Oggi godo dei frutti della mia scelta e, nella necessità di aiuto nel lavoro, coinvolgo amici e conoscenti". In minima parte i benefici prodotti dal sistema Streetfood incentiva quindi anche la spesa pubblica. In pochi anni sono molti gli operatori di strada che lAssociazione ha aiutato a investire e promuovere la propria attività portandola nelle piazze e facendola conoscere al grande pubblico di appassionati

"MAURO C'HA DA FARE" DI ALESSANDRO DI ROBILANT DAL 18 GIUGNO IN PROGRAMMAZIONE AL FILMSTUDIO DI ROMA


Dal 18 giugno al Cinema Filmstudio Roma  "Mauro c'ha da fare",
lungometraggio di Alessandro di Robilant, l'unico film girato in Sicilia che non parla di mafia



Sarà in programmazione al Filmstudio di Roma (via degli Orti d’Alibert, 1/c) a partire dal 18 giugno prossimo “Mauro c’ha da fare”, lungometraggio diretto da Alessandro di Robilant (Il Giudice ragazzino, Per sempre, MarPiccolo), l’unico film girato in Sicilia che non parla di mafia. Il film, dopo essere uscito in diverse sale siciliane e in attesa di uscire nelle città capozona,  approda a Roma e il cast sarà in sala il 18 giugno alla proiezione delle 20.30.

Prodotto da 095mm, sceneggiato dal regista con Alessandro Marinaro, il film racconta la storia di Mauro Magazzino, trentenne con due lauree e nessuna possibilità di futuro nel piccolo paese del sud Italia in cui vive. Frustrato dall'impossibilità di utilizzare il proprio talento, diventa preda della sua stessa intelligenza, che si aggroviglia su se stessa, dando vita a tragicomiche ribellioni.
Protagonista assoluto della pellicola è Carlo Ferreri (Il capo dei capi, Borsellino, I cento passi), attore poliedrico che ha lavorato in tournée nazionali, diretto da prestigiosi registi come Antonio Calenda, Armando Pugliese, Lamberto Puggelli.

Il cast è inoltre formato dal premio Hystrio, Evelyn Famà e da Massimo Leggio, Andrea Borrelli, Cettina Bonaffini.

Ciò che mi ha spinto a girare questo film – dichiara il regista – è stata la voglia di raccontare una storia siciliana lontana dai soliti argomenti trattati quando si parla di Sicilia. Questo è un film che racconta una Sicilia che non si differenzia più, come una volta, dal resto del Paese, essendo afflitta dagli stessi problemi che ormai accomunano l'intera nazione. Per questo è uno dei pochi film girati in Sicilia che non parla di mafia”.

Il regista
Laureato in regia presso la London Film School, Alessandro di Robilant inizia a lavorare nel mondo del cinema come assistente di registi del calibro di Monicelli, Lattuada e Comencini. Tra i suoi film più significativi “Il Giudice Ragazzino”, sulla vita di Rosario Livatino – premiato con l'"Angelo azzurro" al festival del cinema di Berlino, e con il David di Donatello per il protagonista Giulio Scarpati; “La Voce del Sangue”, sempre con Giulio Scarpati; “Per Sempre” con Giancarlo Giannini e Francesca Neri; “MarPiccolo”, che racconta le vicissitudini di un giovane criminale nella città di Taranto, devastata dai fumi dell’Ilva.

La produzione
095mm si impegna per la prima volta nella produzione di un lungometraggio. La società catanese, che opera nel settore audiovisivo da 11 anni, si è già distinta per i suoi lavori cinematografici in ambito nazionale ed internazionale. “Buongiorno, sig. Bellavista” ha ottenuto oltre 15 premi in circuiti festivalieri, tra cui miglior cortometraggio all’“Italian Contemporary Film Festival 2013” di Toronto (gemellato al TIFF). “Motore!” è stato vincitore del Festival del Corto 2010 de “La 25ora” su La7. Entrambe le opere sono state scritte e dirette da Alessandro Marinaro.

Per informazioni:
Filmstudio
Via degli Orti d’Alibert 1/c - Roma -Trastevere

Inaugurata a Milano la mostra ISIA DESIGN CONVIVIO: i 60 migliori progetti in occasione di EXPO 2015


ISIA DESIGN CONVIVIOSperimentazione didattica: progetti, scenari e societàEvento collaterale di EXPO Milano 2015a cura di Marco Bazzini e Anty Pansera




Dal 6 al 26 giugno 2015
Biblioteca Umanistica dell’Incoronata
Corso Garibaldi, 116 – Milano

 
Si è inaugurata venerdì 5 giugno la mostra ISIA DESIGN CONVIVIO, evento collaterale di EXPO Milano 2015, che fino al 26 giugno espone i 60 migliori progetti dei quattro Istituti Superiori per le Industrie Artistiche - ISIA Faenza, ISIA Firenze, ISIA Urbino, ISIA Roma -, da cinquant’anni punto di riferimento per la formazione universitaria alle discipline della progettazione.

L’evento espositivo, sviluppato in collaborazione e con il supporto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR / comparto Alta Formazione Artistica e Musicale), è stato introdotto dalla senatrice Josefa Idem, membro della VII commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali), da Nando Dalla Chiesa, presidente ISIA Urbino, e dai curatori della mostra Marco Bazzini e Anty Pansera, rispettivamente presidenti di ISIA Firenze e ISIA Faenza.

ISIA DESIGN CONVIVIOruota attorno al tema del “convivio” come metafora della conoscenza che nutre la mente, oltre che il corpo. Ispirandosi alla metafora del “banchetto di sapienza” presente nel Convivio di Dante, il progetto espositivo mette in scena il lavoro didattico e progettuale dei quattro ISIA sulla scia delle suggestioni dantesche con cui sono articolati i quattro trattati del libro. In mostra dunque si potrà vedere una selezione dei progetti più recenti degli studenti ISIA che si relazionano ai temi dei trattati mostrando come il loro design abbia l’obiettivo di migliorare il benessere e la qualità di vita. Le quattro sezioni sono: design e conoscenza per tutti; sensi del progetto; design, ricerca e metodo; virtù del progetto.
L’allestimento immersivo che occupa lo spazio della quattrocentesca Biblioteca Umanistica dell’Incoronata in Milano, è stato curato da Mirko Tattarinie sviluppato in collaborazione con gli studenti del corso di Design Strategico dell’ISIA di Firenze. Oltre ai progetti esposti in mostra, tra cui una selezione di oggetti storici provenienti dagli archivi ISIA e insigniti di premi e menzioni, la narrazione è completata da un’installazione in video mapping multicanale che racconta una storia non sequenziale degli ISIA, primi in Italia a concepire e sviluppare una formazione a livello universitario nel settore del design, attraverso le personalità che ne hanno animato il percorso sin dalla nascita. Il progetto video, che presenta particolari intermezzi i cui pattern sono direttamente ispirati alle sperimentazioni di geometria descrittiva di Dante Nannoni, è stato coordinato da Giancarlo Torri di ISIA Firenze. 
Parte integrante del progetto ISIA DESIGN CONVIVIO è anche il catalogo bilingue pubblicato dalle Edizioni Aiap, e realizzato dagli studenti di ISIA Urbino guidati dalla docente Silvia Sfligiotti con il coordinamento redazionale di Marinella Paderni. Il libro, oltre ad illustrare i progetti, descrive esaustivamente la storia degli ISIA, giocando nei titoli e nella copertina su uno specifico carattere tipografico come tratto distintivo.
ISIA DESIGN CONVIVIO è stato coordinato da: Marinella Paderni (ISIA Faenza), Mirko Tattarini (ISIA Firenze), Marco Vagnini (ISIA Roma), Silvia Sfligiotti (ISIA Urbino). 
Scheda tecnica della mostra
ISIA DESIGN CONVIVIOSperimentazione didattica: progetti, scenari e società 
Promossa daMinistero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica)
ISIA Faenza
ISIA Firenze
ISIA Roma
ISIA Urbino 

Con il contributo diMinistero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 
Con il patrocinio diExpo Milano 2015
Expocittà
Aiap
ADI 
Partner TecniciOpinion Ciatti
Shapeways
Project Italia 
DoveBiblioteca Umanistica dell’’Incoronata
Corso Garibaldi 116, Milano 
Quandodal 6 al 26 giugno 2015
Tutti i giorni 10 - 22 
IngressoLibero 
:






ARTE A ROMA: "LA CUCINA DEI DE DOMINICIS"



 la cucina dei De Dominicis

 OPENING 9 GIUGNO 2015 ore 19

9 - 13 GIUGNO 2015



                  
In occasione dell’Expo di Milano, la galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di proporre il proprio personale contributo alla ricerca sul tema del cibo.
Per farlo si affida alle sue storiche radici e al legame con l’artista Gino De Dominicis, presentando “la cucina dei De Dominicis”.
Sull’onda del gioco di parole e di senso propria dell’artista e del gallerista, l’elemento di modernariato esposto – la cucina – intende ironicamente far riflettere sul susseguirsi di mostre sul tema food e sull’arte del collezionare, dolce ossessione talvolta puntellata da memorabilia e “reliquie”.

Durante l’inaugurazione sarà offerto “cibo immortale”: la mozzarella in carrozza.



la cucina dei De Dominicis
dal 9 al 13 giugno 2015
Inaugurazione: 9 giugno ore 19
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744


Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab. dalle 11 alle 20