TRANSLATE

20 aprile 2015

ARTE a MILANO: SILVIA VIGANO' TRACCE DI MASCARA

SILVIA VIGANO’
Tracce di Mascara
Progetto espositivo a cura di Mariella Casile



SPAZIO SEICENTRO
Via Savona 99, Milano
21 aprile – 4 maggio 2015
Vernissage: Martedì 21 aprile 2015 ore 18.30
 
 
Il pop-surrealismo è un mix di ispirazioni, suggerimenti aggraziati, a volte da fiaba, altre noir sino ai margini dell’horror. Ma soprattutto è uno dei tanti specchi della contemporaneità che l’artista lombarda Silvia Viganò ha deciso di attraversare sviluppandola con il progetto espositivo itinerante a cura di Mariella Casile  “Tracce di mascara” che – dopo essere stato presentato alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato a marzo - si potrà ammirare dal 21 aprile al 4 maggio allo Spazio Seicentro invia Savona 99 a Milano.
Silvia Viganò, Vision of crazy monkeys , 50-50 cm ,olio su tela , 2015
Nella nuova proposta artistica  di Silvia Viganò  c’è il desiderio di ritornare alla figurazione, collegando il surrealismo al fumetto, ai graffiti, al mito e ai temi sociali delle metropoli urbane; e i suoi nomi di riferimento sono Mark Ryden, Camille Rose Garcia,  Ana Bagayan, ma anche le figure magiche di  Nicoletta Ceccoli.
Due gli elementi assolutamente nuovi nell’opera di Silvia Viganò.
Al centro dei suoi racconti c’è sempre l’universo femminile. Ma questa volta le sue ragazze si spogliano di tutto, paillettes gioielli accessori, per rimanere solo con la delicata forza dei loro sguardi, e si accompagnano a una serie di animali fortemente allegorici come civette, scoiattoli, puzzole o cervi.
Altro aspetto di grande rilievo è dato dall’utilizzo di un nuovo supporto pittorico a sostituzione della tela, ovvero tronchetti d’albero levigati che danno forma e diventano parti integranti di racconti visivi in cui paesaggi, corpi, animali e natura si vestono di fascino e poesia (a Milano vengono presentate 20 opere fra tele e tronchetti).
Il tutto è filtrato dall’inesauribile immaginazione creatrice della mente di Silvia Viganò, che immerge le sue storie  in atmosfere stravaganti, fiabesche, oniriche, a volte inquietanti, che rimandano all’Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol.
All’interno della mostra verranno presentati due libri.

Giovedì 23 aprile alle ore 18.00 il giornalista Mario Molinari presenta il libro "Mai più troppa luce" di  Vittoria Guglielmi (Youcanprint, 188 pagine), mentre mercoledì 29alle ore 18.00 il giornalista Leonardo Merlini modera l’incontro fra Silvia Viganò e Giulia Jurinich, autrice del volume “Alice e il Paese del Pop Surrealis” (I libri di Emil, 183 pagine)

CINEMA : ROAD 47 IL 23 APRILE


ROAD 47
di Vicente Ferraz 
con Sergio Rubini
che uscirà il 23 aprile con il Luce



SINOSSI

Dicembre 1944. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sull’Appennino Tosco-Emiliano, un gruppo di genieri della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB), inesperti e a disagio nel terribile gelo europeo, tenta nottetempo di neutralizzare uno dei numerosi campi minati tedeschi lungo la Linea Gotica: ma una mina esplode, uccidendo due dei loro, e il reparto, preso dal panico, si disperde nella terra di nessuno.
Comincia così un viaggio in mezzo alla neve, in cui cinque sbandati incontrano una postazione avanzata americana misteriosamente abbandonata, un corrispondente di guerra brasiliano, un soldato repubblichino che ha disertato e cerca di raggiungere la sua famiglia in una fattoria vicina, una pattuglia tedesca e un sergente tedesco che afferma a sua volta di voler disertare. Soprattutto incontrano il campo minato che ha impedito ai carri americani di raggiungere un paese liberato dai partigiani e sotto la minaccia di un contrattacco tedesco. Riusciranno a riscattarsi?

Durata: 108'
Produzione: Verdeoro (Italia), Três Mundos Cine y Video(Brasile), Primo Filmes (Brasile), StopLine Films (Portogallo)

Distribuzione: Cinecittà LuceUscita: 23 aprile

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19 aprile 2015

ARTE a PRATO: JIRI KOLAR ALLA GALLERIA OPEN


L'officina immaginifica di Jiří Kolář
Da Sabato 18 aprile 2015 a Giovedi 28 maggio 2015 | Galleria Open Art | Prato

“L’officina immaginifica di Jiří Kolář” dal 18 aprile al 28 giugno 2015 a Prato, nella doppia sede del Museo di Pittura Murale in S. Domenico (Piazza S. Domenico, 8) e della Galleria Open Art (Viale della Repubblica, 24). Curata da Francesca Pola e Mauro Stefanini, la mostra sarà inaugurata sabato 18 aprile, alle ore 17.00, nella sede museale.

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Intellettuale insieme cosmopolita e profondamente innestato in una storia di tradizione alle radici dell’Europa contemporanea, interprete altissimo di quell’inquietudine culturale che ha connotato il XX secolo, Jiří Kolář (Protivín, 1914 - Praga 2002) è protagonista di un importante evento espositivo promosso dal Museo di Pittura Murale in San Domenico in collaborazione con la Galleria Open Art. 
Con le sue oltre centocinquanta opere, suddivise nelle due sedi, la mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a Kolář in Italia dalla sua scomparsa nel 2002 e intende testimoniare la straordinaria attualità e freschezza inventiva del suo linguaggio creativo.
Le immagini sono per Kolář il luogo privilegiato in cui condensare la complessità del pensiero umano: vi si raccolgono e mescolano frammenti e tracce di scrittura, arte, comunicazione - lacerti parlanti che richiamano il paesaggio del mondo. Egli le costruisce secondo distruzione, attraverso una radicalità tecnica riconducibile alla pratica del collage, declinata in un proliferare pressoché inesauribile di variazioni operative, tese a corrispondere il più possibile al divenire stesso del mondo, alle sue dinamiche di unione e separazione, composizione e conflitto, per rigenerarlo continuamente. Questa l’opera di Kolář: un’officina immaginifica che squaderna e dispiega al nostro sguardo, con cristallina esattezza e inesauribile ricchezza, il ritmo della vita stessa, l’autentico e profondo respiro del mondo.
In occasione della mostra, è pubblicata da Carlo Cambi Editore un’ampia monografia di circa 300 pagine, curata da Francesca Pola, quale puntuale e dettagliata contestualizzazione storico-artistica che raccoglie, insieme a un corpus di opere fortemente emblematico, numerosi scritti dell’artista e documenti d’epoca che permettono una nuova e completa lettura della sua opera. Tra essi, materiali inediti legati alle personali dell’artista al Museum Haus Lange di Krefeld (1973), al Solomon R. Guggenheim Museum di New York (1975) e al Museo Nacional Reina Sofìa di Madrid (1996): mostre cruciali nel percorso di Kolář, dalle quali la retrospettiva di Prato presenta al pubblico anche alcune tra le opere più significative che vi furono esposte dall’artista.
La personale, patrocinata dal Comune di Prato e dal Consolato onorario della Repubblica Ceca per la Toscana, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Jiří Kolář. 

Il Museo di Pittura Murale in S. Domenico è aperto da lunedì a domenica ore 14.00-20.00, chiuso il martedì. Per informazioni: tel. +39 0574 440501, www.diocesiprato.iteventi@diocesiprato.it . La Galleria Open Art èaperta da lunedì a venerdì ore 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi. Per informazioni: tel. +39 0574 538003, www.openart.it, galleria@openart.it

TEATRO a FIRENZE: PAROLE IMBROGLIATE PER EDUARDO


EVENTO SPECIALE
Rassegna Materia Prima - vedute sul teatro contemporaneo italiano


MASSIMILIANO CIVICA presenta

PAROLE IMBROGLIATE
Conferenza / spettacolo sul teatro di Eduardo De Filippo

Eduardo Civica


Il Teatro Cantiere Florida ospita venerdì 24 aprile un evento speciale, inserito nella Rassegna Materia Prima – vedute sul teatro contemporaneo: “Parole imbrogliate”,  una conferenza/spettacolo di Massimiliano Civica dedicata al teatro di Eduardo De Filippo.



Civica presenterà insieme al gruppo di lavoro del laboratorio attoriale “Un incontro con Eduardo De Filippo”, che si terrà sempre in teatro a partire da lunedì 20 aprile, l’esito di un incontro e confronto con un grande lascito del tradizione italiana, l’eredità volutamente ‘mbrugliata di Eduardo. Come spiega Massimiliano Civica, “Eduardo qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di sé "Tutto 'mbrugliato", ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e "monumentalizzato", voleva lasciare solo un punto da cui i giovani potessero ri-partire per conto loro”. 

E da questo Eduardo è possibile ri-partire. “Leo De Berardinis amava ripetere: "C'è una sola tradizione, ed è la tradizione del nuovo". Eduardo è tradizione del nuovo – continua Civica – un  uomo che impara da suo padre Scarpetta a spingere tutte le pratiche spettacolari ricevute in dono dal passato verso il futuro.  Di Eduardo è stato fatto un monumento, mentre lui era un uomo con una "forte nostalgia del futuro". Un ricercatore indomito, crudele e sempre pronto a buttare via tutto quello che aveva accumulato per la ricerca di qualcosa di vivo.”.

Così ponendo l’attenzione sugli strumenti fondamentali dell’arte dell’attore il progetto su Eduardo partirà dal racconto del debutto di “Napoli milionaria”. “In quell'occasione – continua Civica – Eduardo sperimenta una sensazione che non riproverà mai più nella sua carriera, quella di "aver detto il dolore di tutti". Una profonda comunanza umana e emotiva tra lui e il suo pubblico di cui non riuscirà più a ripetere il miracolo”.


Massimiliano Civica Reatino, classe 1974, dopo una Laurea in Storia del Teatro alla Facoltà di Lettera dell'Università La Sapienza, svolge un percorso formativo composito che passa dal teatro di ricerca (seminari in Danimarca presso l’Odin Teatret di Eugenio Barba) alla scuola della tradizione italiana (si diploma in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico) per poi compiere un apprendistato artigianale presso il Teatro della Tosse di Genova (a contatto con il magistero di Emanuele Luzzati e il sapere scenico di Tonino Conte).  I suoi primi spettacoli (Andromaca, Grand Guignol, La Parigina, Farsa) sono ospitati nei più importanti teatri e festival italiani. Nel 2007 vince il “Premio Lo Straniero” (assegnato dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) e il “Premio Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali” per l’insieme della sua attività teatrale. Sempre nel 2007, a soli 33 anni,  diventa Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale Facciamo Insieme Teatro, che vince il “Premio ETI Nuove Creatività”. Nel 2008 per lo spettacolo Il Mercante di Venezia, prodotto dalla Fondazione Teatro Due di Parma, vince il “Premio UBU” per la miglior regia. Nel 2009 gli viene assegnato il “Premio Vittorio Mezzogiorno”. Nel 2010 dirige Un sogno nella notte dell'estate di Shakespeare, prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria e dal Romaeuropa Festival. Nel 2011 dirige Attraverso il furore di Armando Pirozzi, che debutta al Festival Inequilibrio di Castiglioncello. Nel 2012 dirige Soprattutto l’anguria di Armando Pirozzi, in corealizzazione col Teatro di Roma e in collaborazione con il Romaeuropa Festival. Come studioso ha collaborato con la cattedra di Metodologia della Critica dello Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma, e, nel biennio 2007-2009, ha tenuto la cattedra di Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Nel 2013 ha tenuto un corso di alta specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.



TEATRO CANTIERE FLORIDA - via Pisana 111/R – 50143 Firenze +39.055.7135357 -www.teatroflorida.it

Biglietti: 15€ intero 12€ ridotto.
Riduzioni: Cral Convenzionati, Unicoop Firenze, Feltrinelli Card, Tessera Arci, Soci Aci, Over 65, Under 26, CTS, Università dell'Età Libera
Orari della biglietteria
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 in orario continuato.
Nei giorni dello spettacolo il botteghino sarà aperto dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 19.00 alle 21.00.
Prevendita e prenotazioni

È possibile effettuare la prenotazione telefonica chiamando il numero 055-7130664/7135357 o scrivendo una mail a prenotazioni@teatroflorida.it specificando nominativo, titolo e data dello spettacolo, numero di posti richiesti e numero di telefono.

CINEMA :IL VINCITORE DEL CINEMASTER 2014



DESTINAZIONE LOS ANGELES:
SCELTO IL VINCITORE DEL CINEMASTER 2014




È Fulvio Risuleo, classe 1991, con il corto “Lievito Madre”, il regista vincitore del Cinemaster 2015, il progetto per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) in collaborazione con i Corti d’Argento dei giornalisti cinematografici.

Una giuria di esperti della TV del cinema da chi fa cinema ha premiato “Lievito Madre”, cortometraggio scelto nella rosa dei titoli suggeriti ad hoc dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) tra gli oltre 100 visionati, proposti dai Festival più significativi per il corto.

Il prossimo autunno Fulvio Risuleo partirà alla volta degli Universal Studios di Los Angeles per un Master della durata di due settimane in cui incontrerà i responsabili dei dipartimenti che, all’interno della Major cinematografica americana, curano il processo di realizzazione dei film: dall’arrivo delle sceneggiature alla scelta del cast, dalle riprese fino alla promozione delle pellicole nei singoli Paesi.

Il cortometraggio vincitore, che è stato presentato allo scorso Festival di Cannes aggiudicandosi
il terzo premio a Cinéfondation, la sezione del Festival nata nel 1998 e dedicata alle scuole di cinema del mondo, sarà acquistato dalla NBC Universal Global Networks Italia Srl e trasmesso in esclusiva Prima TV su Studio Universal nel mese di Dicembre nel programma “A noi piace Corto” - magazine di informazione sul mondo dei corti - nell’ambito di una puntata speciale interamente dedicata al Cinemaster.

Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2013, Fulvio Risuleo, 24 anni e una grande passione per cinema e fumetto, subito dopo il liceo artistico si è iscritto al Centro Sperimentale dove ha presentato come saggio finale di diploma il cortometraggio “Lievito Madre”. Un corto originale che racconta la storia di una coppia minacciata da un “terzo incomodo” molto particolare, trovato dentro un vecchio pianoforte un po’ malandato. La particolarità del corto, della durata di 17 minuti circa, è che a frapporsi tra la coppia non è un amante o una suocera, come nel più classico dei casi, bensì una pallina di lievito madre.


LA MOTIVAZIONE
Questa la motivazione della giuria di esperti del Canale del grande cinema classico americano per l’assegnazione del premio al cortometraggio di Fulvio Risuleo.
“Per l'originalità della storia e la maturità espressiva, capace di coniugare la descrizione realistica di una vita di coppia con un'invenzione surreale, passando, con leggerezza ed ironia, dalla quotidianità di una realtà riconoscibile ad un universo simbolico di grande potenza suggestiva.”

LIEVITO MADRE (2013, durata 16’55”)
Lui, lei e l'altra. Sembra il classico intreccio amoroso, in questo caso però l'altro ha le sembianze del "lievito madre" che si gonfia, si innamora, si pavoneggia per conquistare lui. Alla fine ci riuscirà, ma come reagirà lei? Questa è la trama di “Lievito madre”, il corto italiano di Fulvio Risuleo che a Cannes ha ottenuto nel 2014 il terzo premio nella sezione Cinéfondazione, ex-equo con l'inglese The Bigger Picture di Daisy Jacobs. Realizzato per il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma del 2013, è interpretato da Virginia Quaranta ed Emiliano Campagnola e racconta il più classico dei triangoli, lui lei l'altro, ma l'altro è un personaggio fatto di acqua, farina e miele, appunto, lievito madre.

FULVIO RISULEO
Fulvio Risuleo è nato a Roma il 30 gennaio 1991. Ha studiato Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia dove si è diplomato nel 2013 e ha realizzato cinque cortometraggi e un documentario. Scrive e disegna fumetti per riviste e pubblicazioni indipendenti.

Filmografia
Putrida menzogna (corto, 2010)
Theremin (corto, 2012)
Lievito madre (corto, 2013)
Ghigno sardonico (corto, 2014)
Reportage bizarre (documentario, 2014)
Varicella (corto, 2015)

Il “Cinemaster” è un progetto annuale per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal. Nato nel 1999 è collocato nell'ambito di “A noi piace corto”, un’ampia iniziativa mirata alla promozione e al sostegno del cortometraggio come forma d’arte cinematografica.
Negli anni di presenza sul mercato della TV, il Canale ha acquistato oltre 1000 cortometraggi tra italiani e stranieri, prodotto o co-prodotto circa 84 corti – tra gli altri La penna di Hemingway con Sergio Rubini e Christiane Filangieri, presentato alla 68° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Strani accordi interpretato da M. Grazia Cucinotta e diretto da Stefano Veneruso, La stretta di Mano di Davide Marengo - trasmettendoli in orari ad alta visibilità e sostenendo inoltre decine di Festival, collocandosi di diritto come una grande opportunità per le nuove leve del cinema italiano di accedere alle strutture e alle professionalità degli Universal Studios. 



17 aprile 2015

FOTOGRAFIA E MONDANITA' a MILANO: PAKERSON SHAPES (OF FREEDOM)





MOLTI OSPITI VIP AL COCKTAIL PARTY DI PAKERSON per il VERNISSAGE  DELLA 
MOSTRA FOTOGRAFICA SHAPES (OF FREEDOM)

Andrea Ranocchia da Pakerson


La boutique Pakerson di Milano è stata protagonista, ieri sera, giovedì 16 aprile, del Salone Internazionale del Mobile 2015 con il vernissage di “Shape (of Freedom)”, una mostra del fotografo Livio Moiana.
La boutique della maison di calzature di lusso Made In Italy di via della Spiga 52 è stata la cornice di un cocktail party esclusivo che ha visto la presenza di molti ospiti vip che hanno ammirato in anteprima le foto dell’opera dell’artista comense.
Lo storico calciatore, Beppe Baresi, il capitano dell’Inter, Andrea Ranocchia, il celebre conduttore Giorgio Mastrota, la fashion blogger Ginevra Ravanelli, si sono dati appuntamento nel cuore del quadrilatero milanese per festeggiare le opere di Livio Moiana che impreziosivano il monomarca Pakerson.

Beppe Baresi

Una raffinata gallery di esclusiva presenza scenica, di forte impatto, che rimarrà esposta per tutta la durata del Salone del Mobile nella boutique della maison.
Un evento fortemente voluto per i caratteri dominanti dell’artista -la ricerca della perfezione e il culto del dettaglio in primis – che rispecchiano la filosofia di Pakerson, celebre in tutto il mondo per la fattura di altissima qualità delle calzature che realizza e per la ricerca costante di innovazione e design declinata in collezioni che sono un omaggio alla cultura della scarpa Made in Italy che da oltre 100 anni ha decretato il successo del brand. Una identità tracciata in passato ma adeguata costantemente al presente, ispirata a quel saper fare italiano che è diventato il fattore determinante per essere apprezzati e conosciuti in tutto il mondo.

Giorgio Mastrota, Ginevra e Livio Moiana

Il corpo umano, le sue linee, il bianco e nero sono al centro dell’opera: “Shapes (of Freedom)” è una collezione fotografica che cerca una nuova via di comunicazione in cui il movimento posturale diventa la lingua comune di immagini che, come un dizionario inesplorato, permettono di scoprire un alfabeto rimasto nell'ombra. Lo spazio è una pagina bianca da riempire, le linee corporee inchiostro: nessun titolo, nessuna spiegazione ma un’assoluta libertà di interpretazione con la quale leggere le emozioni nascoste nei corpi e nelle penmbre create dal movimento.

L’ARTISTA
Livio Moiana, nato nel 1969 a Como, lavora da 20 anni come fotografo pubblicitario e ritrattista. Amante delle sfide in campo professionale, ha scelto di spaziare in più settori tenendo come punto focale la persona e le sue emozioni. Da circa 15 anni si dedica alla creazione di immagini in bianco e nero il cui corpo umano è fonte di creazione per raccontarsi ed esprimere emozioni che ognuno è libero di interpretare.
Le sue foto, infatti, non hanno titoli né descrizioni.

VINO a MONTEPULCIANO: VINO NOBILE A IMPATTO ZERO

COMUNE DI MONTEPULCIANO
Provincia di Siena


Riduzione delle emissioni di CO2 e compensazione con le “buone pratiche”
Produzione del Vino Nobile a impatto zero sull’ambiente
Il progetto di Montepulciano condiviso su scala nazionale



Il progetto della Carbon Footprint del Vino Nobile di Montepulciano diventa un modello su scala nazionale.

Il sistema che calcola l’ “impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è stato infatti riconosciuto da un gruppo di istituzioni ed aziende che operano ai massimi livelli nel campo della qualità e delle relative certificazioni e che abbineranno quindi il proprio nome a quello del progetto.



L’idea di misurare la Carbon Footprint della DOCG di Montepulciano e di attivare una serie di pratiche per la diminuzione o la compensazione della emissioni di anidride carbonica è stata presentata in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile 2014 dal Comune di Montepulciano (che ha finanziato il progetto), dal consorzio dei produttori e dall’Università Marconi di Roma, incaricata della realizzazione tecnico-scientifica.

Il programma, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Siena e della Camera di Commercio provinciale, in circa un anno è passato dalla fase progettuale a quella sperimentale e, proprio con la piattaforma tecnologica pronta per essere utilizzata, gli stessi promotori lo hanno presentato a Valoritalia, uno dei leader nell’attività di controllo sui vini, e all’Unione Italiana Vini, CSQA Certificazioni e FederDOC.



Gli interlocutori hanno prontamente compreso la portata rivoluzionaria del progetto, hanno espresso convincimento ed entusiasmo e, di fronte alla proposta del Sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, che lo ha offerto a costo zero, hanno aderito; stesso atteggiamento ha manifestato il Gambero Rosso, voce leader a livello internazionale nell’informazione eno-gastronomica, che ha ugualmente garantito il proprio appoggio per il “lancio” della notizia e per la relativa campagna.

“L’Amministrazione Comunale ha ritenuto di poter offrire il progetto ai nostri qualificati interlocutori – spiega il Sindaco Rossi – perchè il nostro obiettivo è fare della sostenibilità ambientale non un business ma un valore sociale. Noi vogliamo che chiunque possa partecipare alla salvaguardia dell’ambiente, a partire dalla piccole aziende che, pur dotate di grande sensibilità, non avrebbero risorse da dedicare a progetti così impegnativi. In senso più ampio riteniamo che ampliando a quanti più territori possibili concetti e metodi di difesa del territorio, il beneficio sia generale e ricada su tutti”.

“Il progetto della Carbon Footprint del Nobile si caratterizza perchè non è legato ad una singola azienda ma fa riferimento ad un intero distretto produttivo che coincide con quello del Comune” sottolinea Rossi. “La nostra esperienza, che è già in una fase avanzata, può essere considerata come un progetto-pilota, applicabile anzitutto ad altre aree ma anche ad altri settori produttivi, per esempio quello turistico, per misurarne l’impatto ambientale e porre in atto le buone pratiche che compensano le emissioni di CO2 nell’atmosfera”.

“Al gruppo che ha come riferimento Valoritalia mettiamo a disposizione la piattaforma con l’obiettivo finale di creare un marchio di garanzia della sostenibilità ambientale anche in vista della scadenza del 2020 che, attraverso il Patto dei Sindaci, impone una riduzione del 20% delle emissioni. La parte pubblica – conclude il Sindaco – non ha solo concepito il progetto, finanziato il suo avvio e propiziato la possibilità di condividerlo ma mette anche sul piatto della bilancia le “buone pratiche” (installazione di pannelli fotovoltaici, attivazione di impianti a biomasse etc.) che producono energia pulita da fonti rinnovabili”.

L’intesa raggiunta tra il distretto del Nobile e gli importanti partner si tradurrà anzitutto in una presentazione a livello nazionale del progetto che si svolgerà a Montepulciano.

                                                                                                         



LIBRI: BASTADDI STEFANO AMATO MARCOS Y MARCOS

  
 

La rovina dell’umanità sono certi film.
Michele Greco, boss di Ciaculli
Stefano Amato
BASTADDI
in libreria dal 23 aprile


gli alianti, 240 pagine
16 euro


I mafiosi li chiamano Bastaddi, e hanno imparato a temerli.
Sono un manipolo di duri pronti a tutto, cacciatori di scalpi.
Vogliono cancellare Cosa nostra dalla faccia della terra.
La mafia tenta di reagire con un film, la resa dei conti avverrà in un cinema.
E sarà spettacolare.
Stefano Amato ha preso un film che gli è piaciuto tantissimo, Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.
Ne ha fatto una cover romanzesca, in chiave siciliana.
Al posto dei nazisti ha messo i mafiosi, al posto della Francia occupata la Sicilia, ai tempi del Maxiprocesso.
Ha sicilianizzato ogni dettaglio e ricreato scene con le giuste parole.
Facendoci sognare l’esplosione grandiosa, che eliminerà i pezzi da novanta e Cosa nostra per sempre.
Un remake letterario visivo e visionario, liberatorio e appassionante.
 


 
 




ARTE a ROMA: GAVIN KENYON AL MUSEO MARINO MARINI



Il Museo Marino Marini 
(Firenze, Piazza  San Pancrazio)


Gavin Kenyon
Lift your head, give me the best side of your face
a cura di Alberto Salvadori
20 aprile - 10 giugno 2015
inaugurazione: sabato 18 aprile, ore 19.00




Il Museo Marino Marini, a Firenze, inaugura sabato 18 aprile Lift your head, give me the best side of your face la prima personale in un'istituzione italiana dell'artista americano Gavin Kenyon (1980), unanimemente riconosciuto come una delle figure più interessanti delle nuove generazioni di artisti a livello internazionale.Il centro del suo lavoro è la scultura, realizza opere astratte dalle qualità biomorfe. Trae la sua ispirazione dal territorio dove è cresciuto, le foreste di Upstate di New York, e le sculture a forma di bulbo in cemento, lana e altri materiali organici affondano le proprie radici nell'idea dell'Informe formulata da George Bataille nel 1929.
Per questo inedito progetto fiorentino, a cura di Alberto Salvadori, Kenyon ha prodotto 13 nuovi lavori che occuperanno la cripta del Museo Marino Marini.
La mostra è realizzata con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”.
 
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze
Orario: 10:00 - 17:00, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi - Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Tel. +39 055.219432 - e.mail: info@museomarinomarini.it - www.museomarinomarini.it  

ARTE a ROMA: MARCELLO SPADA - LA CITTA' DI PIETRA



I luoghi della mente sono sempre molto complessi: nei capricci panoramici di Marcello Spada l'intricato groviglio di case e tetti, che non si lasciano indagare all'interno poiché privi di aperture, simbolicamente rimandano alla complicata visione della memoria, affastellata di ricordi che si sovrappongono l'uno sull'altro e si aprono, in lontananza, alla pura sensazione, senza più i contorni dei particolari, dei suoni delle parole, così come le costruzioni in questi panorami sfumano in lontananza verso l'orizzonte.
Venerdì 17.04.2015
Opening 18.30

Mostra Personale di:
Marcello Spada

Location: ART G.A.P. Gallery - Modern & Contemporary Art
Via San Francesco a Ripa 105/a - Roma
Tel: 06.9360201 - 392.3327575

Opening: Venerdì 17 Aprile 2015 - Ore 18.30
Periodo di esposizione: dal 17 Aprile al 03 Maggio 2015
Orari: tutti i giorni dalle 15.30 alle 20.00.






12 aprile 2015

TEATRO: "WHAT'S THE TIME?" AL TEATRO DELL' OROLOGIO IN ROMA



Teatro dell’Orologio
Stagione teatrale 2014|2015
What’s the Time?
dal 14 al 19 aprile 2015
SALA GASSMAN
 


La vela nera di Teseo
di e con Gianni de Feo
testo di Valeria Moretti
scene Roberto Rinaldi
costumi Sonia Piccirillo
aiuto regia Elisa Pavolini
foto di scena Manuela Giusto
produzione Compagnia del Metateatro diretta da Pippo Di Marca
dal martedì al sabato ore 21:15 | domenica ore 17:45
prezzo unico 10 euro
"Sbalorditivo accecante interno nero nella più profonda delle nostre grotte"
Gianni de Feo interpreta la figura di Teseo, inedita nella rilettura dell’autrice Valeria Moretti, ancora più enigmatica e seduttiva rispetto alla versione originale del mito greco.
Teseo, figlio di due padri, uno mortale e l'altro divino, dopo un rito propiziatorio si prepara al viaggio nel labirinto, danzando al ritmo greco del Sirtaki e avvolgendosi nella sua ampia vela nera, come la veste roteante di un Derviscio. Arianna, come intorpidita da uno stato ipnotico, lamenta il suo abbandono: “Tu m’as abandonnée au bord de la plage, Thésée..” facendo eco al canto di Monteverdi: “Lasciatemi morire!”. L’urlo solitario del Minotauro, proveniente da spazi interiori, sembra invocare labirinti non ancora esplorati.
Quello di Teseo diventa quindi un viaggio per conoscere sé stesso e il mondo, per capire quali sono effettivamente i mostri da combattere, le convenzioni da distruggere e i desideri da inseguire.
Note di regia.
I personaggi si riflettono come attraverso specchi frantumati, immagini della stessa anima. Carnali e mistici al tempo stesso. Al suono di un'unica voce si cercano, si rifiutano, si abbandonano. Anche l'atemporalità dell'azione si dilata, contrapponendo passato / futuro / presente.
Lo spazio scenico, labirinto immaginario, si arricchisce di volta in volta di elementi scenografici fino a chiudersi in un labirinto reale. Tutto è pronto per l'ultima azione. Ora Teseo, vestito di oro come un principe alchemico, deve essere solo. Arianna allora si trasfigura in una corona di luci, costellazione stellare. E il filo/cordone ombelicale può essere finalmente reciso sulle note incantatrici di un'antica ninna-nanna. La vela nera diventa così simbolo della ribellione, dell'abbandono degli schemi e delle paure. Simbolo del lutto delle convenzioni. Il contatto carnale è avvenuto. La trasformazione è compiuta. Teseo esce dalla caverna per ritrovarsi nella luce e immergersi in un mare nuovo.
Il mistero dei miti continua ad affascinarci con i suoi incanti e a raccontarci qualcosa di noi, figli tutti di padri mortali e padri divini.
Gianni de Feo
info e biglietteria:
Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A – 00186 Roma
Facebook: Teatro dell'Orologio | Twitter: @teatroorologio
SALA GASSMAN: prezzo unico 10 euro
Ingresso consentito ai soci: tessera associativa annuale € 3,00
La prenotazione è vivamente consigliata
06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com
prenotazioni: dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00
e la domenica dalle 16.00 alle 19.00

LIBRI E ARTE: I FRATELLI ANDREA VITALI E GIANCARLO VITALI A "IL BANCHETTO DEL MEDEGHINO"





 
 
IL BANCHETTO DEL MEDEGHINO
Prefazione di Gianfranco Colombo
Contributo di Leonardo Castellucci


Andrea Vitali, Giancarlo Vitali
Cinquesensi editore - Lucca
Formato: 16,5x24 cm
Pagine: 104
ISBN: 978-88-97202-69-1
Prezzo edizione cartacea: € 18,00



 
L'ultimo titolo della collana iVitali, la singolare esperienza editoriale di narrativa d'autore, avviata dall'editore Cinquesensi già dalla fine del 2010, giunta ora al 14° titolo, fa un salto indietro nel tempo per rievocare la dispotica personalità di Gian Giacomo Medici, Conte di Lecco e Marchese di Musso, fra i più arditi e spietati signori del Rinascimento lombardo.
Un lungo racconto di azione e d'avventura in cui lo scrittore
Andrea Vitali dà una grande prova di scrittura con una prosa  reinventata sugli stilemi dell'antico.
Il maestro
Giancarlo Vitali racconta per immagini la movimentata vicenda storica e sceglie delle carte preziosissime, realizzate fra gli anni'80 e '90, dedicate e ispirate ad opere dei suoi maestri: Pisanello, Moroni, Pontormo, Caravaggio, Velazquez, Ceruti, Goya. Opere pubblicate a suo tempo in un virtuoso catalogo intitolato D'après che ebbe un lusinghiero favore di critica. Una rassegna che condensa sei secoli di storia figurativa.
Il
Banchetto del Medeghino si presenta come un piccolo e virtuoso evento editoriale di notevole contenuto culturale.

Cinquesensi Editore
Piazza del Palazzo Dipinto, 2, 55100 Lucca
t. +39 0583 316509 -
email - editore.cinquesensi.it

3 aprile 2015

11 aprile: YOU ARE ME Live-installation by Sebastiano Mauri














YOU ARE ME
Live installation di 

SEBASTIANO MAURI
h+
Via Varese 12
20121 Milano
Sabato, 11 aprile 2015
Dalle 18 alle 22


YOU ARE ME è la nuova live-installation di Sebastiano Mauri che si svolgerà in occasione di MIART tra le 18:00 e le 22:00 di sabato 11 aprile 2015 negli spazi di h+, già teatro di numerose perfomance e installazioni artistiche.
Un’opera unica per un’unica sera. YOU ARE ME è un’installazione interattiva con la quale l’artista invita il pubblico a partecipare direttamente al suo lavoro.

Sebastiano Mauri (Milano, 1972, vive tra Milano e Buenos Aires). Ha studiato alla Byam Shaw School of Arts a Londra e presso l’Art Students League di New York. Si è laureato alla New York University in Film e TV. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui: Quadriennale di Praga, Biennale di Istanbul, Les Rencontres d’Arles, X Bienal de l’Havana, Centre Pompidou, Spazio Oberdan, la Triennale di Milano, MACRO di Roma. Sue personali si sono tenute al MACRO – Museo de Arte Contemporanea de Rosario (Argentina), nelle gallerie Braga Menendez Arte Contemporano, Buenos Aires, OTTO ZOO, Milano, Galleria Michela Rizzo, Venezia. Nel 2012 ha pubblica il suo primo romanzo Goditi il problema (Rizzoli). E’ appena uscito il suo secondo libro Il giorno più felice della mia vita (Rizzoli).
h+ è una società che si occupa di strategie di marketing, in particolare nell'ambito culturale. Le sue attività comprendono sviluppo concept, consulenza, direzione artistica, produzione eventi e audience development. Lavoriamo con clienti diversi, aziende, fondazioni culturali, media, agenzie pubblicitarie e case editrici.
Siamo una casa di produzione e di consulenza integrata e con (hfilms), siamo in grado di produrre film, contenuti istituzionali, prodotti digitali e progetti di activation.

Otto Zoo è una galleria di arte contemporanea che ha sede a Milano.

MoRE museum partecipa a MIA fair e presenta le nuove acquisizioni | Milano, 13 aprile 2015

  
MoRE museum partecipa a MIA fair
13 aprile 2015
Fotografia e progetti non realizzati di arte contemporanea
nelle collezioni digitali di MoRE museum
Le nuove acquisizioni: Mario Cresci,
Franco Guerzoni e Giovanni Ozzola.
15.30 – 17.30
MIA fair, Milano, Sala Conferenze
The Mall - Porta Nuova Varesine
Piazza Lina Bo Bardi 1, Viale della Liberazione / ang. Via Galileo Galilei


 


info@moremuseum.org
www.moremuseum.org