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17 settembre 2015

GIANCARLO DE CATALDO presenta SBIRRITUDINE di GIORGIO GLAVIANO letture ALESSIO VASSALLO - 21 SETTEMBRE ROMA



Lunedì 21 settembre – ore 19,30

presentazione del romanzo di esordio di

GIORGIO GLAVIANO


SBIRRITUDINE

Con l’Autore interviene GIANCARLO DE CATALDO

Letture di ALESSIO VASSALLO

SEGUIRA’ APERITIVO


SUMMER KINO - C/O MONK CLUB
VIA GIUSEPPE  MIRRI 35 -  (zona Portonaccio)
00159 ROMA - info@ilkino.it

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SBIRRITUDINE È BASATO SULLA STORIA VERA DI VENT'ANNI DI VITA, OPERE E OMISSIONI DI UN POLIZIOTTO SICILIANO DI PROVINCIA.

UNO DI QUELLI SCOMODI, INCAZZATI, CHE NON FANNO COMPROMESSI NEANCHE CON I SANTI: UNO SBIRRO MALATO DI SBIRRITUDINE.

IN NOME DELLA GIUSTIZIA È PRONTO A RISCHIARE TUTTO: LA CARRIERA, L’AMORE, LA VITA.

UN VIAGGIO NEL CUORE DI COSA NOSTRA, DELLA SICILIA E DELLA TRATTATIVA STATO-MAFIA

Sbirritudine è un romanzo ispirato a fatti realmente accaduti, seppur luoghi e personaggi siano di fantasia. Sbirritudine racconta vent'anni di vittorie e di sconfitte. Vent'anni di riflessioni su Cosa Nostra, la Sicilia e i siciliani. Un viaggio nel cuore stesso della mafia, della politica e della trattativa costante tra stato e criminalità. Vent'anni trascorsi in quella grigia terra di confine dove non ci sono amici, né alleati o leggi, ma solo connivenza, corruzione e prevaricazione.
Con una scrittura tesa e affilata che non lascia respiro al lettore fino alla fine del romanzo, Glaviano ci consegna un romanzo che dipinge la realtà della trattativa Stato-Mafia nel dettaglio della provincia siciliana e allo stesso tempo traccia a grandi pennellate la condizione schiacciante in cui molti servitori dello Stato  si trovano a operare. Attraverso la potente voce narrante dello sbirro, il lettore partecipa all'esperienza tragica ed eroica di chi, lasciato solo, non si rassegna a piegare la testa al crimine organizzato.

Conosce le loro regole, ma non è uno di loro. Sopporta notti insonni e lunghi appostamenti, inseguendo segreti antichi come l’Italia. La gente lo guarda da lontano, con sospetto. Perché un poliziotto siciliano, in Sicilia, è quasi un controsenso: è un traditore, un terrorista, un matto che si ostina a credere nella giustizia quando nessuno ci crede più. È un uomo destinato a restare solo. Forse per questo ha qualcosa che gli altri poliziotti non hanno: un vero e proprio sesto senso per la mafia. Gli uomini d’onore la chiamano “sbirritudine”, e lui ce l’ha all’ennesima potenza: a capo di una squadra investigativa speciale, da anni cerca di scardinare il clan di Fifi Bellingeri, che sta insanguinando le strade di Prezia. Inchiesta dopo inchiesta si avvicina al suo obiettivo, ma ogni volta la cattura sfuma all’improvviso. Interessi personali, collusione, falsi incidenti, truffe: gli ostacoli sono sempre nuovi e arrivano soprattutto dall’alto, perché nel sistema sono tutti d’accordo, come ai tempi del Gattopardo. Ma per lui lottare contro Cosa Nostra non è una scelta, è la vita. Per arrivare fino in fondo dovrà sfidare la legge, i superiori, i mafiosi stessi, disobbedendo agli ordini e vivendo nell’attesa, nascosto e braccato come un predatore. O come un latitante. Perché in una terra di nessuno, in cui Stato e mafia si confondono, assomigliare ai propri nemici è molto più facile di quanto non si pensi.

ERANO TUTTI FERMI: I MAFIOSI, LO STATO, OGNI COSA IMMOBILE. L’UNICO A CORRERE ERO IO. PER QUESTO DOVEVO ESSERE FERMATO.

Nel corso di una notte che non ne vuole sapere di finire, uno sbirro stanco e demotivato deve decidere cosa rispondere a una telefonata che lo raggiungerà l'indomani mattina. 
Non riuscendo a dormire, esce di casa e inizia a percorrere in macchina i teatri delle battaglie che ha combattuto. E ricordando i colleghi, gli appostamenti, gli uomini d'onore farà il giro dell'intera Sicilia e di se stesso: come la lancetta di un orologio che cerchi di battere il tempo giusto, consapevole che di giusto ormai non è rimasto più niente.

Da una dichiarazione dell'Autore:
Il primo incontro con questo poliziotto e il suo sesto senso per la mafia è avvenuto nel preciso istante in cui il mio disincanto per come le cose continuavano ad andare in Sicilia e la sua rabbia contro tutto e tutti erano entrambe arrivate al limite. 
È bastata una lunga chiacchierata e il protagonista del romanzo, la sua volontà ferrea e i suoi demoni hanno iniziato a prendere vita. Poi per arrivare a creare un mondo dalla geografia alterata, i cui personaggi hanno nomi di fantasia e la maggior parte degli avvenimenti reali sono tagliati con finzione pura, ci sono voluti mesi e mesi di fugaci incontri, costante elaborazione e febbrile creazione.
Ma su una cosa siamo stati subito d'accordo: qualunque cosa fosse stato questo racconto, doveva assomigliare a un urlo. Doveva essere forte, deciso, feroce, spietato, sincero e vero. Un grido di rabbia liberatorio. Per me, per lui, per coloro che sono morti combattendo, per tutti i vivi convinti che le cose possano cambiare.

Giorgio Glaviano, siciliano, lavora a Roma come sceneggiatore per Rai, Mediaset e Sky (tra i suoi lavori,  "Il sorteggio" con Beppe Fiorello e "Il signore della truffa" con Gigi Proietti).  È autore di due saggi sulla serialità americana.  Sbirritudine è il suo primo romanzo.

Pag. 340

euro 17,00
     




GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO
19-20 SETTEMBRE 2015

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 - Roma



La partecipazione alle iniziative in allegato è inclusa nel costo del biglietto


DAL 26 SETTEMBRE IN LIBRERIA IL KARMA DEL PINOLO


I
SETTEMBRE 2015

Arriva Il karma del pinolo

di Luigi BIGIO Cecchi


Dall’agghiacciante possibilità del male alla lucidissima visione dell’essere umano di un paziente psichiatrico che si crede Dio; dal mistero d’un singolare negozio di tè alla banalità di una gita in campagna. E ancora: cosa ci fa un gruppo di angeli nel soggiorno di una tranquilla vecchietta? Com’è possibile che le persone spariscano una a una da un quieto ufficetto postale di provincia? E quale evento straordinario ha fatto riversare in strada l’intera cittadinanza, le televisioni e le autorità locali? Con una scrittura pulita, tagliente ed elegante, Luigi Cecchi rapisce il lettore trasportandolo da una storia all’altra, e lasciando che la fantasia scorra in sordina ad alimentare paure e inquietudini, ma anche ad ammantare di colorata immaginazione quei piccoli particolari che rendono possibile il quotidiano. Toccando quasi ogni declinazione del fantastico, le narrazioni danno una scossa alla commovente realtà delle cose, evidenziando le contraddizioni e i pericoli cui l’individuo va incontro in una società sempre più arida e chiusa su se stessa. Ogni situazione sorprende, diverte, spiazza, o strappa un sorriso di commosso disincanto: una celebrazione della bellezza, dell’inevittà dell’immaginazione.

ISBN: 9788861101470 | Pagine: 24abile tristezza della condizione umana e delle sconfinate possibilià

Il Jazz è donna, questo sabato a Palazzo Ducale, per l'apertura dell'11ma edizione del festival



LUCCA JAZZ DONNA 2015


Uun omaggio ad Astor Piazzolla, musica di note compositrici jazz e pezzi orginali
Il Jazz è donna, sabato a Palazzo Ducale
11ma edizione del festival Lucca Jazz Donna, con 2 ensemble completamente al femminile
Ingresso libero


Apre il 19 settembre con due gruppi interamente al femminile l’undicesima edizione di Lucca Jazz Donna, il festival dedicato ai talenti jazz al femminile organizzato dal 2005 dal Circolo Lucca Jazz insieme al Comune di Lucca ed alla Provincia di Lucca, con il sostegno del Comune di Capannori, dalla Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca e la collaborazione di moltissimi soggetti ed associazioni.

Sabato 19 settembre alle 21,15 a Palazzo Ducale (Sala Ademollo) a ingresso libero, come nella tradizione stabilita dalla direttrice artistica del festival, Patrizia Landi, ci saranno due set e 9 musiciste in tutto saliranno sul palco, con due progetti originali, presentate da Michela Panigada.

Dopo i saluti istituzionali ed il benvenuto al pubblico, saliranno sul palco le “Flores Ensemble” con Anastasia Ossipova

e Ilaria Gigli 
al violino, Marta Degli’Innocenti
alla viola, Francesca Gaddi 
al violoncello e Gioia Giusti 
al pianoforte per un omaggio al grande musicista argentino Astor Piazzolla. Eseguiranno "Las cuatro estaciones porteñas", così lontane dai colori e dagli equilibri del barocco veneziano delle Quattro stagioni vivaldiane, caratterizzate dall'alternanza di cantabili lirici e struggenti a ritmi ossessivi e martellanti propri del mondo del tango, e alcuni tra i brani più famosi del compositore, come Oblivion e Libertango.

Nel secondo set arrivano le “Ladies in Mercedes”, con Francesca Fattori 
alla chitarra, Giulia Facco 
al pianoforte, Camilla Missio 
al contrabbasso e Serena Davini 
alla batteria.
Il quartetto, in formazione ritmica e chitarra, presenta alcuni brani di importanti e famose compositrici e musiciste della tradizione jazzistica e del jazz moderno. Il percorso musicale scelto prevede alcuni pezzi di Carla Bley e Maria Schneider. Saranno presentati inoltre alcune composizioni originali.

L’ingresso al concerto è libero. Sarà presente l’associazione “La Luna”.

Il prossimo appuntamento di Lucca Jazz Donna è sabato 26 settembre alle 21,15 nella sala Artè (Capannori, via Carlo Piaggia) con il "Circle Time" - Cecilia Sanchietti jazz project e la Betta Blues Society.

Per informazioni: www.luccajazzdonna.it




Cosa è Lucca Jazz Donna
Lucca Jazz Donna è un festival dedicato alla figura femminile; la cadenza è annuale e il suo scopo è individuare, selezionare e valorizzare la donna nel jazz: nel canto, nella composizione e nell’arrangiamento, nell’uso dei vari strumenti e stili musicali.
È nato nel marzo 2005 perché cadesse nel periodo in cui ricorre la festa della donna, negli anni si è sviluppato in diverse stagioni dell’anno.
Sin dalla prima edizione ha portato a Lucca alcune tra le più grandi stelle del panorama jazzistico. È stata lanciata sul suo palco, quando era un astro nascente, la batterista Kim Thompson, oggi ricercatissima sulla piazza musicale newyorkese. Nel 2006 è stata ospite Ruth Young, ultima compagna di Chet Baker, per anni assente dalla scena musicale. In quella edizione ha fatto la sua comparsa anche un artista d’eccezione, il clarinettista di fama mondiale Tony Scott. Nel 2007 sono state ospiti Nicky Nicolai, la sassofonista americana Lisa Pollard, che è stata elemento stabile dell’orchestra di Duke Ellington, MaiaClaire e Joy Garrison, figlie di Jimmy Garrison. Nel 2008 è stata ospite d’onore la grandissima violinista Regina Carter, ed ha chiuso il festival Roberta Gambarini, considerata l’erede di Ella Fitzgerald, cantante italiana molto conosciuta e apprezzata soprattutto negli Stati Uniti. Nel 2009, edizione dedicata a Billie Holiday a 50 anni dalla sua scomparsa, si sono esibite artiste come Michele Hendricks, Rita Marcotulli e Tiziana Ghiglioni, mentre nel 2010 è stata la volta di Susanna Stivali & Stefania Tallini, Virginia Mayhew, Giuliana Soscia, Claudia Tellini, Carla Marciano e i “Gaia Cuatro” con, dal Giappone, la violinista Ashka Kaneko. Il 2011 ha visto ospiti nomi come la pianista statunitense Dena DeRose l’esuberante talento giapponese Chihiro Yamanaka e la coinvolgente Ana Karina Rossi in “Piazzolla al femminile”. Il 2012, anno in cui il festival si è svolto in due sessioni (una primaverile e una autunnale), ha visto ospiti la cantante statunitense Denise King e Antonella Mazza al contrabbasso e voce, Anna Chulkina  al violino e Michela Lombardi alla voce in una serata realizzata in collaborazione con Lubec, salone nazionale dei beni culturali.
Lucca Jazz Donna 2013 ha visto ospiti, tra le altre, la raffinatissima Barbara Casini e Titta Nesti che ha coinvolto il pubblico nella sua costante ricerca di sonorità, mentre il 2014 ha accolto tutta l’energia della “Musica nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.

A partire dal 2008 si è svolto nell’ambito del festival il Premio Lucca Jazz Donna per la migliore formazione jazz emergente al femminile, per valorizzare la crescita dei giovani talenti donne nel jazz. Il concorso ha avuto un discreto successo a livello nazionale, assegnando ogni anno un premio al miglior progetto la cui leader è donna. Al momento è in corso la sesta edizione del premio.

Appuntamento attesissimo per gli appassionati del genere, Lucca Jazz Donna ha registrato negli anni un incremento costante di pubblico e di apprezzamento da parte dei musicisti e degli addetti ai lavori. Il calendario generalmente comprende concerti in diverse location del centro storico, alcuni dei quali a ingresso libero. Il sito della manifestazione è www.luccajazzdonna.it

Il programma dettagliato del festival è consultabile su www.luccajazzdonna.it. Ulteriori punti informativi: Centro Pari opportunità della Provincia di Lucca, Cortile degli Svizzeri, 2 (0583.417.489, centro.po@provincia.lucca.it) e Comune di Lucca, Ufficio relazioni con il pubblico, via del Moro, 17 (0583.44.24.44, urp@comune.lucca.it).



16 settembre 2015

Sniff Sniff con Jo Fabbri Charity Portrait




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Vogue Fashion Night Out | 22 settembre 2015
dalle ore 19 alle 23

Presentazione Sniff Sniff con Jo Fabbri Charity Portrait
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ASIATICA - INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO - Anteprima Chauthi Koot/The Fourth Direction al Teatro Argentina

 
ASIATICA, INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO
Venerdì 18 settembre - h.18:45
c/o Teatro Argentina (Largo di Torre Argentina, 52 Roma)

 
Chauthi_Koot
Asiatica - Incontri con il cinema asiatico lancia una anticipazione esclusiva, ad ingresso gratuito, con la proiezione in anteprima italiana del film Chauthi Koot/The Fourth Direction di Gurvinder Singh alla presenza del regista e del corto Day trip diretto da Park Chan-Wook.
Alla sua XVI edizione ASIATICA, INCONTRI CON IL CINEMA ASIATICO si apre al pubblico con una anticipazione esclusiva, venerdì 18 settembre alle ore 18.45 nella location d’eccezione del Teatro Argentina di Roma.
Durante l’incontro di presentazione verrà proiettata l’anteprima italiana del film Chauthi Koot/The Fourth Direction di Gurvinder Singh alla presenza del regista, che aveva già conquistato pubblico e critica internazionale con la sua prima pellicola girata in lingua punjabi.  Il focus della 16esima edizione del festival sarà dedicato alla cinematografia Sud-Coreana; nel corso della serata verrà proiettato il cortometraggio Day Trip diretto, insieme al fratello Park Chan-Kyong, da Park Chan-Wook, il geniale cinesta coreano, autore della “trilogia della vendetta”. Un evento per salutare gli amici del festival e dare un assaggio degli otto giorni di lungometraggi, corti, retrospettive e incontri, che dal 20 al 28 novembre riempiranno le sale del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, partner dell’evento insieme all'Argentina Teatro di Roma, la Tenuta di Fiorano e l’Associazione Mnemosyne e che si tiene con il patrocinio del Mibac e del Ministero degli Affari Esteri.
Con una selezione di film in anteprima provenienti da 30 Paesi, all’insegna del dialogo continuativo e serrato con il cinema asiatico e il mondo arabo, il festival diretto da Italo Spinelli continua a mantenere fede ai suoi intenti fondanti.

 Sicilia : il paniere di eccellenze agroalimentari sotto il marchio “ruralità mediterranea” grazie al progetto 

«RAMSES - Rete Aree Mercatali per lo Sviluppo dell’Economia Sostenibile»

L’iniziativa rientra nel PSR “Sicilia” 2007-2013
Misura 421 «Cooperazione interterritoriale, interregionale, transnazionale»

Dal Nerello Mascalese al Pistacchio di Bronte, passando per il Limone di Siracusa e per l’Uva di Mazzarrone. Sono circa 150, ripartiti tra i quattro GAL coinvolti nel progetto, i campioni di prodotti agroalimentari siciliani che hanno passato il primo controllo di qualità e a cui è seguita la fase della narrazione: la realizzazione di veri e propri racconti del gusto che, a seguito di interviste fatte ai produttori, hanno messo in luce il legame inscindibile tra specialità alimentari, peculiarità del territorio di provenienza, patrimonio storico-artistico e tradizioni locali. Il risultato è un vero e proprio paniere di prodotti che avranno il marchio “Ruralità Mediterranea”, uno strumento permanente e dinamico di accreditamento di prodotti e aziende. L’adesione al marchio è stata subordinata alla verifica di un campione di prodotto sottoposto ad un test sensoriale da parte di un Panel professionale.

Il racconto dell’azienda, la descrizione sensoriale del prodotto, le sue peculiarità come gli aspetti nutrizionali prenderanno forma compiuta nel Passaporto del Gusto, un utile strumento che le aziende potranno utilizzare, nei diversi mercati di riferimento, come leva flessibile di promozione e commercializzazione. Una diversa strategia di marketing che unisce e integra tradizione produttiva rurale e turismo, in modo tale da creare un’offerta territoriale di qualità che faccia da traino per i flussi turistici e i visitatori da tutto il mondo.

Il tutto grazie al progetto “RAMSES - Rete Aree Mercatali per lo Sviluppo dell’Economia Sostenibile”, un Progetto di Cooperazione, volto alla promozione e valorizzazione delle specialità e tipicità agroalimentari della Sicilia orientale. Il progetto, promosso dai 4 Gruppi d’Azione Locale, “Terre dell’Etna e dell’Alcantara”, “Etna”, “Kalat”, “Eloro”, si rivolge a tutte le aziende del settore ubicate nei territori di riferimento, interessate ad aderire al marchio di qualità “Ruralità Mediterranea”.

Il percorso non è finito qui. Al fine di garantire un continuo miglioramento delle specialità agroalimentari facenti parte del marchio infatti, i GAL hanno inoltre previsto la costituzione di gruppi di assaggio permanente addestrati da esperti assaggiatori. L’obiettivo è di trasferire gli strumenti tecnici necessari per una descrizione esaustiva delle eccellenze agroalimentari dei territori Leader di appartenenza, fornendo continuità e visione a lungo termine alle traiettorie di sviluppo del progetto.

SIMONE GRAZIANO pubblica nuovo album TRENTACINQUE 18 settembre 2015

SIMONE GRAZIANO
nuovo album TRENTACINQUE e tour a novembre
Auand/18 settembre 2015

Trentacinque è il terzo album del pianista Simone Graziano, secondo come leader del quintetto Frontal, in uscita il 18 settembre per la Auand Records. Graziano si fa accompagnare in questa nuova avventura da alcuni tra i nuovi talenti più in vista del jazz contemporaneo: Gabriele Evangelista al contrabbasso, Stefano Tamborrino alla batteria, David Binney al sax alto e, unica new entry dell’ensemble, Dan Kinzelmann al sax tenore.
Il tour di presentazione del disco partirà da Roma il 19 novembre, per proseguire il 21 al Pinocchio di Firenze, il 23 al Torrione di Ferrara, il 24 alle Cantine dell’Arena di Verona, il 25 al Cockney London Pub di Corezzola (PD), il 26 a Un Tubo di Siena e il 27 al Ricomincio da Tre di Corciano (PG).


35 sono gli anni che legano Graziano alla città di Firenze, motivo ispiratore dell’album, nonché teatro della registrazione del disco. Non è un caso che, nelle note di copertina del disco, il pianista scelga di citare la poesia di Vasco Pratolini, “Firenze ha i miei 30 anni”, gettando un ponte ideale tra passato e presente per celebrare la propria città. “3” sono anche gli album finora pubblicati da Graziano, mentre “5” è sia il numero dei componenti del gruppo che l’unità metrica scelta per quasi tutte le composizioni.
Simone_Graziano_PH_Angelo_Trani


I brani di Graziano si muovono tra strutture elaborate e improvvisazione, con un ensemble che guarda alle formazioni stabili della tradizione jazz, lavorando sulla fisionomia e sul suono collettivo. Evidente è l’affiatamento di questo quintetto che già molto ha fatto parlare di sé, sia nei live che nel precedente album, distinguendosi per la spontaneità con cui riesce a passare da un linguaggio all’altro mantenendo inalterata la propria identità e, al contempo, introducendo ogni volta elementi inaspettati.
Simone_Graziano_PH_Angelo_Trani


Si comincia con B-Polar, un’improvvisazione sul concetto di bipolarità in musica che racconta il desiderio di congiungere degli estremi, seguita da White Piano, algida ballad che mette in luce la classe di Graziano. Ma il pianista fiorentino introduce in “Trentacinque” anche degli elementi alternativi rispetto al precedente “Frontal” (2013), come in Falk The Bow, brano denso di illusioni ritmiche derivanti dalla musica elettronica, in cui il battere e il levare si confondono continuamente. Momenti di improvvisazione pura si ritrovano invece in Give Me Some Options, piccolo divertissement sul groove, mentre in Window On A Better World, in cui la scrittura tende a valorizzare il dialogo polifonico tra i vari strumenti, ogni voce si muove in maniera contrappuntistica. Blu Piano è l’ennesima prova della forza evocativa della scrittura di Graziano. Atmosfere completamente diverse si respirano in Killcoal, un primo sperimento di musica descrittiva dalle sonorità quasi punk. Intro K.B. è una breve composizione dagli esiti spiazzanti, un esperimento sonoro realizzato sfruttando interamente l’elettronica giocata in contrasto col pianoforte, che anticipa  Kamennaya Baba, brano che mescola anche delle suggestioni hip hop.
In Before The Stars Graziano si avvale di un uso massiccio del Fender Rhodes per introdurre le strutture poliritmiche, ispirate alla musica di Ligeti, presenti nel brano di chiusura Starlette, composizione tra le più ispirate dell’album.

Nato a Firenze, Simone Graziano comincia a suonare il pianoforte all’età di sei anni, per diplomarsi col massimo dei voti e sotto la guida del Maestro Stefano Fiuzzi al conservatorio di Firenze “Luigi Cherubini”.
Contemporaneamente alla musica classica ha portato avanti lo studio della musica jazz, studiando alla Berklee School of Music di Boston. Numerose ed eccellenti le collaborazioni portate avanti in questi anni anche con musicisti quali Chris Speed, David Binney, Tim Berne, Gilad Atzmon, Paul McCandless. Nel 2009 pubblica il suo primo album, “Lightwalls” (Dodicilune). Nello stesso anno, l’album viene annoverato tra migliori 100 dischi italiani dalla rivista Jazzit e Graziano candidato al Top Jazz 2010 tra i migliori talenti. Nel marzo 2013 dà alle stampe “Frontal” in quintetto con Chris Speed, David Binney, Gabriele Evangelista, Stefano Tamborrino, uscito per la Auand Records. A tre anni dalla sua formazione, con il quintetto Frontal ha intrapreso un lungo tour in Italia che lo ha portato a suonare anche a Umbria Jazz 2014, Siena Jazz Masters 2014, Musicus Concentus (Firenze) e alla Casa del Jazz (Roma).

Formazione Simone Graziano “Frontal”
Simone Graziano: Piano, Fender Rhodes, Electronics
David Binney: Sax Alto
Dan Kinzelman: Sax Tenore
Gabriele Evangelista: Double Bass
Stefano Tamborrino: Drums

Tour “Trentacinque” Simone Graziano
19/11 Roma, Cantiere
21/11 Firenze, Pinocchio
23/11 Ferrara, Torrione
24/11 Verona, Cantine dell’Arena
25/11 Corezzola (Padova), Cockney London Pub
26/11 Siena, Un Tubo
27/11 Corciano (Perugia), Ricomincio da Tre

Tracklist:
1 B_Polar (Graziano, Kinzelman, Evangelista, Binney,Tamborrino) 4:20
2 White Piano (Graziano) 1:38
3 Falk The Bow (Graziano) 11:38
4 Give Me Some Option (Graziano, Kinzelman, Evangelista, Binney,Tamborrino) 3:47
5 Window On A Better World (Graziano) 6:21
6 Blu Piano (Graziano) 2:36
7 Killcoal (Graziano) 5:58
8 Intro K.B. (Graziano,Evangelista,Tamborrino) 1:52
9 Kamennaja Baba (Graziano) 7:03
10 Before The Stars (Graziano) 2:02
11 Starlette (Graziano) 9:24

Recorded At Entropya Studio On 13-14 August 2014 By Gabriele Ballabio And Stefano Bechini. Mixed And Mastered At Artesuono Recording Studio On 30-31 October 2014 By Stefano Amerio.
Produced By: Simone Graziano; Executive Producer: Marco Valente


STREETFOOD VILLAGE: AD AREZZO TORNA LA FESTA DEL CIBO DI STRADA


Dal 18 al 20 settembre al Prato lo Streetfood Village animerà per tre giorni la città
Cibo di Strada: ad Arezzo fa rima con Cultura e Divertimento

Da convegni a musica dal vivo, la festa del cibo di strada per il sesto anno anima il capoluogo toscano. Si parte venerdì con un convegno per finire domenica. Oltre 50 cibi di strada da assaggiare mentre Arezzo si prepara a ricevere oltre 50 mila appassionati



Dal 18 al 20 settembre, presso il Prato di Arezzo, l’acropoli della città toscana, torna la sesta edizione dello Streetfood Village. Oltre cinquanta cibi di strada presenti, non solo da tutta Italia, ma ormai anche dal mondo, ma anche musica, spettacoli e non mancheranno gli eventi culturali. Attesi in questa occasione oltre 50 mila “streetfoodies” aretini e non solo, perché il cibo di strada promosso dall’Associazione Streetfood crea interesse, porta gente in città e orma da tutta Italia viene considerato un vero e proprio qualificatore territoriale. Nella tre giorni di Arezzo si potranno degustare sapori unici dell’unico cibo di strada certificato in Italia. «Siamo partiti e non abbiamo mai smesso di portare in giro per l’Italia anche i sapori toscani e aretini – spiega Massimliliano Ricciarini, presidente e fondatore di Streetfood – e per dare maggiore certezza al consumatore, oggi confuso da centinaia di eventi che parlano di street food, abbiamo creato un marchio, quello con la tendina, che dichiara gli operatori “Artigiani del gusto”.


Il programma. Ricco il programma della tre giorni di Arezzo, a partire dal venerdì 18 settembre, alle ore 15 quando presso la Sala Rosa del Comune di Arezzo si svolgerà il convegno dal titolo “Il Cibo di strada verso il 3.0” durante il quale sarà presentata per la prima volta la prima rete internazionale del cibo di strada. Alle 17, dopo il taglio del nastro all’ingresso dello Streetfood Village al Prato, si svolgerà il Concorso “semiserio” Panino Perfetto, del giornalista aretino Alex Revelli, al quale parteciperanno giornalisti e personaggi giudicati proprio dagli operatori di strada. La serata andrà avanti fino a notte fonda con degustazioni e musica blues dal vivo nel palco centrale con la Ballantine Band assieme al solista Massimo “Sturm Guitar”  Maurilli. La giornata di sabato riprenderà alle 11 con l’apertura degli stand e alle 20 Dance Show con i ballerini di “Salsa Academy”. Domenica 20 settembre nel pomeriggio Streetfood Turismo promuove per tutti gli appassionati del cibo di strada visite guidate alla scoperta della città, mentre dalle 20 il concerto Soul e R&B (Rhythm & Blues) degli Umagroso, band aretina di nove elementi per portare verso il gran finale questa festa della città.


I cibi di strada. Tra i prodotti in degustazione si parte rigorosamente da quelli tipici aretini promossi in questi anni dall’Associazione come i tortelli e le spianate casentinesi. Poi il giro d’Italia del cibo di strada comincia con le piade della Romagna, le bombette e la puccia pugliesi, gli arancini e il pane ca’ meusa siciliani. Dal nord i cicchetti veneziani e il pastin bellunese. Dalle Marche i fritti misti, con le olive in testa, poi ancora gli arrosticini dall’Abruzzo senza dimenticare la parte internazionale: novità di questa edizione la cucina etiope (Ketfo e Felafel) e il grande ritorno del dolce rumeno-ungherese Il Kurtos Kalacs. Particolare enfasi va data al notevole spazio che l’Associazione riserva alle attività aretine ambulanti e in sede fissa. Il tutto è accompagnato dalla Birra ufficiale, quella col marchio Streetfood.

L’Associazione Streetfood. L’associazione nazionale Streetfood, nata proprio ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da scoprire e gustare con le mani. Negli eventi di questo anno sono stati consumati oltre 45 quintali di patate. Oltre 20 mila piadine, 20 quintali di pesce e poi ancora 10 mila arancine, 800 kg di Pane ca’ Meusa, 400 kg di panelle. Ancora 1.000 kg di paella,  40 quintali di carne argentina e altrettanti di lampredotto. Dalla Puglia sono arrivati più di 40 quintali di bombette e 700 sono i kg di lime per i cocktail “on the road”. Dall’Abruzzo oltre 100 mila arrosticini. Per finire 9.000 panzerotti baresi e 18 quintali di polipo per oltre 8 mila Pucce salentine. Cinque mila le spianate casentinesi con porcini e tartufo toscano, 450 i kg di Pastin, piatto di strada bellunese. Il tutto accompagnato da Birra StreetFood, oltre 9 mila i litri somministrati sommando i vari eventi.



CIBO DI STRADA: AD AREZZO FA RIMA CON CULTURA E DIVERTIMENTO, 16 SETTEMBRE 2015 C.s. 47

Teho Teardo: il nuovo album il 19 settembre "LE RETOUR A LA RAISON"

TEHO TEARDO pubblica nuovo album
Le retour à la raison. Musique pour trois film de Man Ray
Edito da Specula Records e distribuito in Cd, Lp e digitale da Audioglobe

Esce il 19 settembre Le retour à la raison, l’atteso nuovo album di Teho Teardo. Un disco che raccoglie le musiche scritte per tre film di Man Ray.


LINK AL VIDEO

Non un accompagnamento musicale tradizionale ma una sorta di appuntamento nello spazio con Man Ray. Nello spazio la musica risponde a una sola legge: la verità.
Qui il rapporto tra la musica e i film è forse il più intimo mai raggiunto finora dal compositore ed è significativo che avvenga con dei film muti in cui il regista non può esser presente.
I registi del cinema muto sono tutti morti, scomparsi da decenni e vanno intercettati nel cosmo, attraverso i sogni, i desideri e il lascito emozionale delle loro opere, come stelle che brillano di luce propria. La musica è una costellazione in un mondo misterioso e seducente e documenta l'esperienza dell'incontro con l'arte di Man Ray. 

Il progetto, registrato tra il marzo 2014 e il maggio 2015 nello studio romano di Teardo, è stato inizialmente pensato per l’esecuzione dal vivo. Presentato a Villa Manin, al Maxxi di Roma e al Museo Nazionale del Cinema di Torino, oltre che all'International Arts Festival di Galway, l’album vede la partecipazione anche di Joachim Arbeit (Einsturzende Neubauten), Joe Lally (Fugazi) e David Coulter.

I tre film di Man Ray cui Teardo si è ispirato sono “La Retour à la Raison” (1923), “Emak Bakia” (1926) e “L'etoile de Mer” (1928) e saranno anche proiettati durante i prossimi concerti: il 18 settembre al Teatro Gesualdo di Avellino, il 26 settembre alla Notte Bianca di Matera e il 31 novembre al Cinematica di Ancona presso la Mole Vanvitelliana.


Tracklist
Le Retour à la Raison
Emak-Bakia
Rrose Sèlavy
Hotel Istria
Danger Danger Danger
Underwater Constellations
Synonyme de Joie, Jouer, Jouir
L’Etolie de Mer (Marcia funebre del 1900)


Tutte le musiche sono state scritte, registrate e prodotte da Teho Teardo presso lo studio Basement di Roma tra il marzo 2014 e il maggio 2015. Mixato e masterizzato da Boris Wilsdorf presso l’Anderebaustelle studio di Berlino.
Teho Teardo: voice, electric guitar, baritone guitar, synths, electric piano, bass, piano, springs, pruning hooks, ocarina, percussions, bells, taisho koto.
Livia De Romanis: cello
Stefano Azzolina: viola
Vanessa Cremaschi ed Elena De Stabile: violin
David Coulter: saw on Synonyme de Joie, Jouer and Jouir
Joe Lally: bass on Emak-Bakia, L’Etoile de Mer
Marco Machera, Mirco Muner: bass on L’Etoile de Mer
Joachem Arbeit, Susanna Buffa, Roberto Maria Clemente, Daniele della Vedova, G.no, Fabrizio Modonese Palumbo, Andrea Molaioli, Steve Nardini, Umberto Palazzo, Jacopo Scapigliati, Mario Sesti, Giacomo Teardo, Miss Xox: guitar on L’Etoile de Mer

Roberto Iandolo: Tech assistant