Presenta
OMAGGIO A ROBIN WILLIAMSUNA RASSEGNA E UN FOCUS ESCLUSIVO IN PRIMA TV
Un
anno fa (11 agosto 2014) il mondo del cinema perdeva uno degli attori più
istrionici di tutti i tempi: Robin Williams. Il Canale lo ricorda con un Focus in esclusiva Prima
TV e una rassegna di alcune tra le sue più celebri interpretazioni. Interviste
allo stesso Robin Williams, al regista Barry Levinson e a Ben Stiller tratte
dagli archivi della NBC e di Getty, foto e clip di film raccontano una delle
star più complete del panorama hollywoodiano.
L’appuntamento è a partire dal 4 agosto ogni martedì
alle ore 21:15.
Titoli in ordine di trasmissione:
·
04/08: Risvegli
(1990) di Penny Marshall con Robert De Niro
·
11/08: La
leggenda del re pescatore (1991) di Terry
Gilliam con Jeff Bridges
·
18/08: Al
di là dei sogni
(1998) di Vincent
Ward con Cuba Gooding
Jr. e Annabella
Sciorra
·
25/08: L'uomo
bicentenario (1999) di Chris Columbus
FOCUS – ROBIN WILLIAMS
Interprete
eccellente di ruoli drammatici e oscuri e, allo stesso tempo, genio dalla
comicità travolgente, Robin Williams viene ricordato nel Focus esclusivo
realizzato dal Canale attraverso interviste allo stesso Robin Williams e a
coloro che hanno lavorato con lui e preziosi materiali di archivio, oltre a
clip tratte dai suoi film più famosi e foto di Contrasto. Nato a Chicago il 21 luglio 1951 da una famiglia
benestante, Robin ha origini inglesi, irlandesi, scozzesi, tedesche e francesi.
Nel 1967 si trasferisce con la famiglia in California e negli anni del College
nasce la sua passione per il teatro. “Mio padre era un uomo molto elegante e
quando gli dissi che volevo fare l’attore lui rispose: «Bene, ma cercati una
professionale alternativa come la saldatura». Così andai a lezione di saldatura
ma l’insegnante aveva un occhio solo e così dissi «devo andare».” Dice
Robin Williams in una delle interviste tratte dagli archivi della NBC e
contenute nel Focus. La prima importante interpretazione per cui il pubblico
ricorda Robin Williams è per il ruolo di Mork, un simpatico alieno protagonista
della serie televisiva Mork & Mindy,
in onda dal 1978 al 1982. Negli stessi anni, Robin interpreta numerose stand-up
comedy, che in futuro gli varranno il 13° posto nella lista della Comedy
Central's tra i 100 più grandi stand-up di tutti i tempi. “Non
hai scelta devi essere così convincente agli occhi di qualcun altro da riuscire
a essere irriconoscibile anche per tua moglie.” Al cinema, il suo primo ruolo di rilievo è Braccio di Ferro
in Popeye di Robert Altman del 1980,
e la vera consacrazione a Hollywood è con Good
Morning, Vietnam di Barry Levinson del 1987, che gli vale la prima
nomination agli Oscar e la vittoria di un Golden Globe. Di
lui racconta Barry Levinson: “Sapeva essere comico in tanti modi diversi
tirando fuori cose dalla sua testa all’improvviso. Come durante le riprese di
Good Morning Vietnam in cui dovevamo girare delle scene con i vietnamiti. Il
suo interesse nei confronti della gente era tale che riusciva a tirar
fuori il loro comportamento, il modo in
cui pensavano e lavoravano. Questo ha davvero vitalizzato il film più della storia
in sé. “ Seguono altri film di successo: L’attimo fuggente di Peter Weir e La leggenda del re pescatore di Terry
Gilliam, per i quali riceve due nomination agli Oscar nel ’90 e nel ’92. E’
grazie a Will Hunting – Genio ribelle
che nel 1997 Robin Williams ottiene la statuetta come miglior attore non
protagonista. “È un grande onore..mi sembra di volare…ed è molto più economico del
Prozac!” Il successo raggiunto da Robin Williams durante la sua
carriera è oscurato, però, da momenti difficili nell’ambito della vita privata:
negli anni Ottanta l’attore fa uso di cocaina ed è presente alla tragica serata
in cui il suo collega e amico John Belushi perde la vita per overdose. Anche la
vita sentimentale di Williams è piuttosto turbolenta: dopo dieci anni di matrimonio,
nel 1988 divorzia dalla prima moglie, la ballerina Valerie Velardi, madre del
figlio Zachary, quando i giornali rivelano una sua relazione con Marsha Garces,
la bambinaia del figlio. Nel 1989 sposa Marsha, dalla quale ha due figli: Zelda
e Cody Allan. Nel 2008 i due annunciano di non essere più sposati e nel 2011
l'attore sposa Susan Schneider, una graphic designer conosciuta due anni prima. Anche negli anni successivi le
incredibili doti istrioniche consentono a Robin Williams di destreggiarsi tra
parti serie e drammatiche, come in Patch
Adams del 1998, e ruoli comici,
come in Una notte al museo del 2006
dove recita a fianco di Ben Stiller che dice di lui: “Ogni volta che ho lavorato con
Robin ho sempre cercato di dare il meglio proprio perché ero un suo grande fan.
Ha interpretato una tale quantità di film, di performance dal vivo, di parti
comiche, ha così tanto lavoro alle spalle che rimarrà vivo per sempre.” Gli ultimi anni della sua vita sono
caratterizzati da molte difficoltà personali. L’attore si ammala prima di
Parkinson e poi di una malattia neurodegenerativa, chiamata demenza da corpi di
Lewy, che si manifesta soprattutto con frequenti allucinazioni visive. E’
probabilmente a causa di un’allucinazione che l’11 agosto del 2014 Robin Williams
si toglie la vita nella sua abitazione a Tiburon, in California.