Una mattina di fine estate, in un Giappone di un'era imprecisata, la direttrice dell'Istituto Gokuraku, Sada, e la sua assistente, Yuki, prelevano da una vecchia casa una bambina rimasta orfana: la piccola Sumiko...
Un romanzo potente sulla maternità, sui sentimenti più ancestrali, che oscilla tra la più antica tradizione buddista e il gelido hi-tech di un futuro presente.
Viola Di Grado (classe 1987) è l'autrice di Settanta Acrilico Trenta Lana (2011) - vincitore del premio Campiello Opera Prima e del premio Rapallo Carige Opera Prima e finalista all'IMPAC Dublin Literary Award – e di Cuore Cavo (2013), finalista al PEN Literary Award. Ha vissuto a Kyoto, Leeds e Londra, dove si è laureata in filosofie dell'Asia orientale. I suoi libri sono tradotti in otto paesi.
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