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30 aprile 2015

FOTOGRAFIA a ROMA: WORLD PRESS PHOTO 2015 fotografia e fotogiornalismo

 
 
 
 


FOTOGRAFIA E GIORNALISMO:
LE IMMAGINI PREMIATE NEL 2015
 
World Press Photo dell’anno 2014
Primo premio, Reportage di attualità, Foto singole
Mads Nissen, Danimarca, Scanpix/Panos Pictures


 
La mostra World Press Photo 2015 inaugurata il 29 aprile 2015 presso il Museo di Roma in Trastevere, rimarrà aperta al pubblico fino al 22 maggio.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam. L’organizzazione e i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.


Terzo premio, Notizie generali, Foto singole
Gianfranco Tripodo, Italia, Contrasto
Melilla, Spagna, 24 aprile



Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo. Da 58 anni, una giuria indipendente di esperti internazionali, si esprime su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste.


Gianfranco Tripodo - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog
Le foto premiate costituiscono la mostra e sono pubblicate nel libro che l’accompagna. E’ un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.


Turi Calafato - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog


In questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria sono state 97.912, inviate da 5.692 fotografi professionisti di 131 nazionalità.
 
Terzo premio, Vita quotidiana, Reportage
Turi Calafato, Italia
Un fast-food a Nagoya, in Giappone


La giuria ha diviso i lavori in otto categorie: Spot News, Notizie Generali, Storie d’attualità, Vita quotidiana, Ritratti, Natura, Sport, Progetti a lungo termine.
Sono stati premiati 41 fotografi di 17 nazionalità: Australia, Bangladesh, Belgio, Cina, Danimarca, Eritrea, Francia, Germania, Iran, Irlanda, Italia, Polonia, Russia, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
 
Massimo Sestini 2° premio Foto singole Notizie generali 7 giugno lungo la costa libanese


La foto dell’anno 2014 è del danese Mads Nissen. L’immagine mostra Jon ed Alex, una coppia gay, durante un momento intimo a San Pietroburgo in Russia. La vita per le lesbiche, gli omosessuali e i transessuali sta diventando sempre più difficile in Russia. Le minoranze sessuali subiscono discriminazioni legali e sociali, molestie e anche attacchi di odio e crimine violenti da parte dei gruppi religiosi e nazionalistici conservatori. La foto dell'anno è parte di un progetto più ampio di Nissen dal titolo "Homophobia in Russia" realizzato per Scanpix.


Michele Palazzi - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog

Il presidente della giuria, Michele McNally, direttore della fotografia e assistant managing editor del The New York Times ha commentato:
 
Primo premio, Vita quotidiana, Reportage
Michele Palazzi, Italia, Contrasto
Black Gold Hotel, Mongolia

 
è un momento storico per l'immagine... la foto vincitrice deve essere estetica, per avere l'impatto e la potenzialità per diventare iconica. Questa foto è esteticamente potente e ha umanità.”


Terzo premio, Reportage d’attualità, Foto singole
Fulvio Bugani, Italia
Shinta Ratri ad un incontro sociale con alcuni amici




Nove i fotografi italiani vincitori: Fulvio Bugani, Turi Calafato, Giulio Di Sturco, Paolo Marchetti, Michele Palazzi, Andy Rocchelli, Massimo Sestini, Gianfranco Tripodo e Paolo Verzone.


Fulvio Bugani - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog


Contrasto si è aggiudicata due premi con i riconoscimenti a Michele Palazzi (Primo Premio, Vita quotidiana, Storie) e Gianfranco Tripodo (Terzo Premio, Notizie generali, Foto singole).


Paolo Marchetti - foto di Claudio Panunzi per Mycultureinblog




La mostra World Press Photo è una galleria di immagini sensazionali, ma anche un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che hanno le immagini di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.


Terzo premio, Natura, Reportage
Paolo Marchetti, Italia
Un operaio specializzato si prepara a uccidere un caimano con un unico taglio alla gola

La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un'istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzato in tutto il mondo da Canon e TNT.
Catalogo Contrasto.




Quando 30 aprile – 22 maggio; chiuso 1 maggio e lunedì
Dove Museo di Roma in Trastevere Piazza S. Egidio 1B
Orari Martedì-domenica 10.00-20.00 La Biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti €8,50 intero, €7,50 ridotto; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–21.00) www.museodiromaintrastevere.it www.060608.it

25 aprile 2015

LIBRI a ROMA: Dittatura e Monarchia di Fisichella a Spazio5 mercoledì 29 aprile con MF Gagliardi



Mercoledì 29 aprile 2015 alle 18.00, presso Spazio5 in via Crescenzio 99/d a Roma, il prof. Domenico Fisichella presenterà il suo volume più recente con Maria Francesca Gagliardi, “Dittatura e Monarchia. L’Italia tra le due guerre” (Carocci editore, 2014, pp.415), che copre una stagione cruciale della storia nazionale, dall’ascesa al governo di Benito Mussolini al referendum istituzionale che nel giugno 1946 conduce alla transizione tra Monarchia e Repubblica, infine con un capitolo conclusivo che traccia un confronto con l’Italia repubblicana fino ai nostri giorni.

Il volume si propone come un “affresco” della politica italiana entro la cornice della storia europea e mondiale dell’epoca. 

Domenico Fisichella
Cattedratico di Dottrina dello Stato e di Scienza della Politica nelle Università di Firenze, Roma Sapienza e LUISS, Medaglia d’oro ai Benemeriti della Cultura, della Scuola e dell’Arte, editorialista per quasi un trentennio di importanti quotidiani (La Nazione, Il Tempo, il Sole 24 Ore, Il Messaggero), autore di numerosi volumi, studioso di livello internazionale (sue opere sono tradotte in varie lingue), per 12 anni membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Fisichella è stato altresì personalità di primo piano nella vita politica e istituzionale: senatore per quattro legislature, ministro per i Beni culturali e ambientali, vice-presidente del Senato per dieci anni, membro della Commissione parlamentare bicamerale per la riforma della Costituzione.

Maria Francesca Gagliardi
Editor professionista, già Direttrice editoriale di Ghena. Collabora con le maggiori case editrici italiane. Gli esordi sono legati al marketing e alla promozione del prodotto editoriale. Attualmente, oltre all’attività di editor, è manager didattica del Master in Editoria, giornalismo e management culturale Sapienza, Università di Roma.

Maurizio Riccardi
Fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr, impegnata sia sulla stretta attualità che sulle descrizioni più complete attraverso le immagini. Opera su tutta la sfera della multimedialità: testata giornalistica on line, video, internet, comunicazione e social media. Con l’Archivio Riccardi dispone di oltre un milione di scatti, realizzati con il padre Carlo, il celebre paparazzo e artista della dolce vita, e che costituiscono una grande storia dei fatti e del costume italiano. Maurizio Riccardi ha realizzato numerose mostre fra le quali la molto richiesta “Vita da Strega”, sulla storia del premio letterario più importante, “I papi santi” e “Donne & lavoro”. Quest’ultima dà il titolo anche a un libro suo e di Carlo, pubblicato da Grafica Veneta. Altri suoi libri sono “Africa perché”, edito da New Media, e “San Giovanni Paolo II. Il Papa venuto da lontano”, con il testo di Vittorio Esposito, Armando Editore. Maurizio Riccardi ha dato vita alla galleria Spazio5, a due passi da San Pietro, diventata rapidamente un punto di riferimento culturale per le mostre di fotografia e di arte e per gli eventi culturali, con una particolare attenzione ai libri. www.agrpress.it

24 aprile 2015

ARTE a ROMA: "GESTUALIDAD POP" DI ESTEBAN VILLALTA MARZI - A CURA DI MARZIANI


GESTUALIDAD POP
Personale Esteban Villalta Marzi
A cura di Gianluca Marziani
…………………………………………………………….
Dal 29 Aprile al 12 Giugno 2015
Sala Istituto Cervantes di Roma
Piazza Navona, 91 - Roma
Orari: da Mercoledí a Sabato dalle 16 alle 20




Quarant’anni dentro la pittura. Attorno e dentro la figurazione. Nel cuore di un immaginario pop che si trasforma senza perdere coerenza, definendo la carriera di un artista dal sangue spagnolo, figlio d’arte, italiano da lungo tempo, esempio virtuoso del dialogo tra due culture mediterranee e “caldissime”.
ESTEBAN VILLALTA MARZI ha sempre lavorato per cicli tematici, creando percorsi analitici attorno ai molteplici immaginari di ascendenza POP. La città che cambia, la musica, il cinema, il fumetto, le tendenze generazionali, le abitudini quotidiane… sono molti gli spunti che EVM metabolizza con il suo linguaggio sintetico e squillante, una sorta di sirena pittorica per gonfiare la realtà nel suo complemento “iper”. L’artista esaspera il reale per ridarne la versione fantastica eppure plausibile. Crea spazi riconoscibili e deflagranti, figli del melting pot transgenerazionale. Inventa mondi dentro i nostri mondi, sovrapponendo realismi e finzioni, memoria storica e anarchia figurativa, cattiveria e ironia.
La pittura come formula sintetica e sensoriale di uno sguardo metabolico
Ha scritto Gianluca Marziani, curatore della mostra: “L’artista, partendo dalle matrici generiche della striscia fumettistica, analizza dettagli che diventano l’oggetto concettuale del suo modus. In passato potevano esserci la gestualità delle mani, le posture degli oggetti domestici, il movimento sensuale delle ballerine di flamenco, la potenza dei toreri metropolitani. Di recente ha scelto i visi in primo piano, ingrandendo ed isolando ciò che solitamente rientra nel montaggio di un flusso narrativo. A dichiarare il cortocircuito della struttura anche i tatuaggi che galleggiano nel colore monocromo, quasi fossero un sogno, un’apparizione, un indizio. Stanno in scena a confermare le radici dell’artista ma anche la finzione di uno sguardo che timbra il bianco come se fosse una nuova pelle. La pelle per una proiezione. La pelle di uno schermo su cui si proiettano immagini interiori.”
GESTUALITA’ POP definisce uno dei cicli più intuitivi dell’artista, elaborato negli anni Novanta ma mai abbandonato, al punto da tornare attuale con una serie di quadri nuovissimi, creati apposta per l’occasione. Osserviamo singoli gesti quotidiani in cui le mani prendono il centro della scena. Carezze, preghiere, indicazioni, pressioni, spinte: le mani compiono azioni che, diventando linguaggio, aprono dialoghi silenziosi con lo spettatore, come se l’opera fosse un generatore linguistico ad alta radiazione semantica. I dettagli figurativi incarnano l’alfabeto colorato di EVM, la sua grammatica sensoriale, il suo universo empatico dalle molteplici interpretazioni.
Usando fondi tappezzati, masse di colore o quinte di ascendenza barocca, le opere parlano al fruitore come innovativi alfabeti del post-fumettismo. EVM, in modo simile ma spostato sul fronte mediterraneo, ha fatto ciò che Raymond Pettibon ricrea da anni coi suoi riferimenti californiani: la pittura metabolizza il fumetto e ne scova lati metafisici, usando il close-up come atto linguistico autonomo. EVM dimostra una particolare sintonia con la memoria americana di Roy Lichtenstein, gli anni Sessanta di Franco Angeli, i Settanta di Michelangelo Pistoletto, fino ad ascendenze che sfiorano Giorgio de Chirico e Domenico Gnoli.
Scompare il totale a favore del dettaglio. L’occhio si avvicina ai frammenti detonanti del corpo umano, affinché il gesto racchiuda l’esplicito dell’azione e l’implicito delle intenzioni. Il close-up di EVM apre spazi emotivi di cui la pittura ha congenita necessità: per rigenerarsi oltre i generi, oltre le citazioni, oltre la bellezza del suo corpo estetico.
Un catalogo accompagna la mostra.

20 aprile 2015

LIBRI a CHIASSO: LEGGILO LEGGITI LETTERATURA DI CONTRABBANDO


Il libro?
Lo sdoganiamo!
Dogana fra Italia e Svizzera: Chiasso.
Venerdì 24 aprile 2015, ore 11.00
#Ioleggoperché incontra LeggiLo LeggiTi

Reduci da #ioleggoperché, la mattina del 24 aprile, 4 Messaggeri ripartono, libri alla mano, per una nuova missione speciale. 
L’appuntamento è al confine tra Italia e Svizzera. 

Lì aspettano due fotografi, due blogger, due giornaliste e la squadra di LeggiLO LeggiTI – progetto di contrabbando culturale tra Canton Ticino e Italia, ideato e promosso da Letteratura rinnovabile in collaborazione con Viavai.
Contrabbando letterario? Scambio culturale?
Di sicuro il primo evento del “day after” #ioleggoperché, una manifestazione senza precedenti.
Un gioco di letture ad alta voce, narrazioni e provocazioni per risvegliare la gioia della lettura e il gusto del libro.

Buone letture senza confini!
Letteratura rinnovabile

MODA a BELGIOIOSO : NEXT VINTAGE PROTAGONISTA STILE ANNI 70


Dal 23 al 26 aprile 2015
Castello di Belgioioso, Pavia




Dal 23 al 26 aprile 2015 torna al Castello di Belgioioso, Pavia, l’edizione primaverile di Next Vintage. 55 espositori, provenienti da tutta Italia, proporranno il meglio della loro ricerca: capi e accessori vintage dal ‘700 agli anni ’90.

Protagonista assoluto delle tendenze di questa stagione sarà lo stile anni ’70.
Geometrie, grafismi, fantasie astratte bianche e nere, colori al neon e pattern stranissimi, colori miscelati in cocktail di pattern geometrici e rigorosi o astratti e creativi, saranno la novità di questa edizione. Gran ritorno dei colori stravaganti e forti che si alterneranno ai colori pastello. Il bianco si proporrà nella sua veste più concettuale e austera: completi e accessori geometrici ma estremamente femminili saranno affiancati a abiti di pizzo e tulle.  Denim washed, abiti dallo stile tie-dye, minigonne attillate, vestiti psichedelici con fantasie geometriche, pantaloni a zampa di elefante, salopette, giacche dallo stile folk e tute comode saranno i pezzi must di questa stagione.
Ritorneranno il foulard annodato, le giacche militari i completi stile safari, i blazer, il chemisier, abito ispirato alle camicie da notte, solitamente di cotone bianco e con abbottonatura centrale, tuniche, modelli maschili o destrutturati sino ai tagli orientali con tanto di collo alla coreana. Non mancheranno, infine, le texture contemporanee, l’abito camicia di denim e quello stampa Hawaii.

Evento collaterale
KEN SCOTT – evergreen
George Kenneth Scott, in arte Ken Scott, di origine americana (Indiana, USA), è stato uno dei protagonisti della moda italiana ed internazionale degli anni '60 e ‘70. La sua arte è fatta di peonie, rose, papaveri, girasoli, petunie e astri. Fiori e natura che “vivono” su camicie, foulard, chemisier, bikini, ma anche su borse valigie e oggetti per la casa. Il suo stile creativo ha rappresentato una delle stagioni più straordinarie dei Sixties e si è imposto nella cultura Seventies. Inizia l’attività creativa come pittore sostenuto da Peggy Guggenheim, che organizza la sua prima personale a New York nel 1944. Spirito irrequieto e bohémien, decide di trasferirsi a Parigi nel 1946. Mette la sua fantasiosa e accesa sensibilità coloristica al servizio del design dei tessuti, realizzando disegni per la stampa per i più affermati produttori tessili e “grands couturiers” francesi. Nel 1955 apre uno studio a Milano, fondando con Vittorio Fiorazzo il marchio Falconetto, specializzato nel tessile stampato, inizialmente per arredamento e successivamente per la moda. Esplode la sua fama grazie alla rottura che opera negli standard dell’epoca, concependo un uso rivoluzionario delle tinte accese e degli accostamenti tra i colori. Agli inizi degli anni Sessanta, Ken Scott inizia a firmare con il suo nome linee di abiti e accessori, diventando in breve tempo lo stilista simbolo della fantasia, del colore, della modernità. Si afferma come artista-designer di ogni performance, disegnando tutti gli accessori, dagli occhiali alle scarpe, ai cappelli, ai bijoux, senza tralasciare la cura grafica della comunicazione dell’evento (brochure, inviti, locandine, manifesti, ecc.). Per primo nel mondo della moda, crea a Milano, nel 1969, il ristorante “Eats&Drinks”, arredandolo secondo i dettami della sua vivacissima e giocosa verve creativa e dedica un'intera collezione al tema "food" (Roma, Gennaio 1970, discoteca Piper). Alcune delle sue creazioni "food" faranno parte della mostra "Arts & Foods" di Expo alla Triennale di Milano (aprile – ottobre 2015) e della mostra "L'Eleganza del Cibo" di Unindustria e Altaroma al Museo dei Mercati di Traiano a Roma (maggio – ottobre 2015), associata ad Expo.  

Preview: mercoledì 22 aprile dalle ore 15:00-20:00

Castello di Belgioioso
Via Garibaldi, 1, 27011 Belgioioso, Pavia

Orario
L’orario di apertura sarà continuato dalle ore 10:00 alle ore 20:00

Ingresso

Biglietto intero: 10,00 € - Biglietto ridotto: 7,00 € 

LIBRI a ROMA: E ROBERTO IPPOLITO HA FATTO CENTRO

“Libri al centro” 
della folla
SETTIMANA RECORD A CINECITTàDUE



Che risultato! I “Libri al centro” della folla: settimana record a Cinecittàdue. Il festival letterario che non ha uguali, essendo l’unico di un’intera settimana in un centro commerciale, ha registrato tutti i giorni presenze oltre le più ottimistiche previsioni e un altissimo livello di interesse. È entusiasta Roberto Ippolito, direttore editoriale della manifestazione: “Siamo felici per aver concretizzato l’aspirazione a conoscere e a conoscerci in un luogo considerato non solo insolito ma addirittura inadatto all’approfondimento e alla creatività. Ce l’abbiamo fatta: il centro commerciale è diventato un centro culturale”.



Con autori di grande prestigio è avvenuta dunque una particolare trasformazione. E a questo punto non si tratta di un avvenimento eccezionale: quella conclusa nella serata di domenica 19 aprile 2015 è la seconda edizione di “Libri al centro” promosso dai cento negozianti di Cinecittàdue, con la collaborazione delle Librerie Arion, e quindi sostenuto soltanto da risorse private. Si è consolidato il legame con il territorio, in un’area trascurata da eventi culturali rilevanti rispetto al centro storico. E si è sviluppato il raccordo con le istituzioni, testimoniato dal patrocinio di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma. Il festival è stato anche oggetto di studio da parte degli allievi del Master in Editoria, Giornalismo e Management Culturale della Sapienza accompagnati dalla coordinatrice didattica Maria Francesca Gagliardi.
“Libri al centro” ha una particolare rilevanza sociale per l’occupazione, nel vero senso della parola, di un centro commerciale con la cultura. La sua importanza è stata sottolineata anche dall’Assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli che durante la cerimonia di apertura lunedì 13 ha dichiarato: “Apprezzo ‘Libri al centro’ perché porta la cultura fuori dai luoghi tradizionali e in periferia. Nel nostro Paese abbiamo perso due milioni e mezzo di lettori. Il nostro interesse, la nostra urgenza è quella di coinvolgere i non-lettori, il nostro obiettivo è quello di portare i libri in mezzo alla gente”. Questo è realmente accaduto.
Ai microfoni si sono alternati i nomi più in vista del panorama editoriale italiano, che non hanno nascosto il piacere di stare tra la gente con i libri a Cinecittàdue. L’ultima giornata ha avuto come protagonisti nell’ordine Giorgio Nisini, Roberto Koch, Marco Presta, Michela Marzano e Giovanna Casadio. Prima di loro hanno partecipato Mario Almerighi, Andrea Carandini, Marco Damilano, Giancarlo De Cataldo, Alessia Gazzola, Giorgione, Nicola Gratteri, Riccardo Iacona, Maria Latella, Marco Lillo, Susanna Marcellini, Lorenzo Marone, Nadia Terranova e Dario Vergassola.
Dalla narrativa alla saggistica le storie e le idee proposte hanno suscitato un forte interesse e un animato confronto con il pubblico per tutta la settimana. E nell’incontro di chiusura si è ragionato di valori e politica con la filosofa Michela Marzano, che è parlamentare e autrice con Giovanna Casadio di “Non seguire il mondo come va” (Utet). La Marzano conquista il pubblico con una conversazione dal ritmo incalzante, interrotta solo per un momento da un applauso spontaneo quando vengono sfiorati temi di scottante attualità, dall’urgenza di salvare la scuola alla vacuità del linguaggio politico.
Divertendosi perfino a fare lui domande alla vasta platea di fedelissimi, Presta racconta il suo ultimo romanzo, “L’allegria degli angoli” (Einaudi), e parla a tutti noi: “Ho cercato di descrivere un’umanità vera, normale, l’umanità che conosco. Perché tra un account junior e un idraulico, ho sempre preferito conoscere il secondo”.
Un successo editoriale con oltre 100 mila copie vendute in tutto il mondo e tradotto in nove lingue: “Questo libro è un omaggio alla figura del fotografo”, esordisce Roberto Koch durante la presentazione di “Foto:box” (Contrasto). “È un momento in cui la fotografia registra una popolarità straordinaria. La popolarità della fotografia non corrisponde però a quella del fotografo”.
Seduce la fiaba d’amore di Giorgio Nisini, “La lottatrice di sumo” (Fazi). “I miei romanzi nascono dal desiderio di capire tutto ciò che non riesco a controllare nella vita”, ammette lo scrittore mentre si diverte a raccontare al pubblico esperienze personali in bilico tra la superstizione e la fascinazione per l’occulto.
I libri proposti nel corso del festival sono pubblicati da Bur, Chiarelettere, Contrasto, Einaudi, Fazi, Feltrinelli, Gambero Rosso, Longanesi, Mondadori, Mondadori Electa, Rizzoli, Ultra e Utet.
Visitatissima, inoltre, la mostra fotografica “I tanti Pasolini”, realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, concepita appositamente per “Libri al centro” a 40 anni della morte.
Roberto Ippolito, direttore editoriale di “Libri al centro”, ha conosciuto un nuovo successo con Abusivi, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller Ignoranti (Chiarelettere), Evasori e Il Bel Paese maltrattato, entrambi editi da Bompiani. Giornalista, è organizzatore culturale. Fra gli eventi ideati e diretti “Nel baule” al Maxxi, a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. È stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha anche insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.
LIBRI AL CENTRO
www.facebook/librialcentro; @Librialcentro
Da lunedì 13 a domenica 19 aprile 2015
Con la collaborazione di Librerie Arion e Espressamente Illy
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo e di Biblioteche di Roma
Evento studiato dal Master Editoria, Giornalismo e Management culturale dell'Università La Sapienza
Centro commerciale Cinecittàdue
Viale Palmiro Togliatti 2, Roma (Metro A fermata Subaugusta e Cinecittà)
Direttore editoriale: Roberto Ippolito

ARTE a MILANO: SILVIA VIGANO' TRACCE DI MASCARA

SILVIA VIGANO’
Tracce di Mascara
Progetto espositivo a cura di Mariella Casile



SPAZIO SEICENTRO
Via Savona 99, Milano
21 aprile – 4 maggio 2015
Vernissage: Martedì 21 aprile 2015 ore 18.30
 
 
Il pop-surrealismo è un mix di ispirazioni, suggerimenti aggraziati, a volte da fiaba, altre noir sino ai margini dell’horror. Ma soprattutto è uno dei tanti specchi della contemporaneità che l’artista lombarda Silvia Viganò ha deciso di attraversare sviluppandola con il progetto espositivo itinerante a cura di Mariella Casile  “Tracce di mascara” che – dopo essere stato presentato alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato a marzo - si potrà ammirare dal 21 aprile al 4 maggio allo Spazio Seicentro invia Savona 99 a Milano.
Silvia Viganò, Vision of crazy monkeys , 50-50 cm ,olio su tela , 2015
Nella nuova proposta artistica  di Silvia Viganò  c’è il desiderio di ritornare alla figurazione, collegando il surrealismo al fumetto, ai graffiti, al mito e ai temi sociali delle metropoli urbane; e i suoi nomi di riferimento sono Mark Ryden, Camille Rose Garcia,  Ana Bagayan, ma anche le figure magiche di  Nicoletta Ceccoli.
Due gli elementi assolutamente nuovi nell’opera di Silvia Viganò.
Al centro dei suoi racconti c’è sempre l’universo femminile. Ma questa volta le sue ragazze si spogliano di tutto, paillettes gioielli accessori, per rimanere solo con la delicata forza dei loro sguardi, e si accompagnano a una serie di animali fortemente allegorici come civette, scoiattoli, puzzole o cervi.
Altro aspetto di grande rilievo è dato dall’utilizzo di un nuovo supporto pittorico a sostituzione della tela, ovvero tronchetti d’albero levigati che danno forma e diventano parti integranti di racconti visivi in cui paesaggi, corpi, animali e natura si vestono di fascino e poesia (a Milano vengono presentate 20 opere fra tele e tronchetti).
Il tutto è filtrato dall’inesauribile immaginazione creatrice della mente di Silvia Viganò, che immerge le sue storie  in atmosfere stravaganti, fiabesche, oniriche, a volte inquietanti, che rimandano all’Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol.
All’interno della mostra verranno presentati due libri.

Giovedì 23 aprile alle ore 18.00 il giornalista Mario Molinari presenta il libro "Mai più troppa luce" di  Vittoria Guglielmi (Youcanprint, 188 pagine), mentre mercoledì 29alle ore 18.00 il giornalista Leonardo Merlini modera l’incontro fra Silvia Viganò e Giulia Jurinich, autrice del volume “Alice e il Paese del Pop Surrealis” (I libri di Emil, 183 pagine)

CINEMA : ROAD 47 IL 23 APRILE


ROAD 47
di Vicente Ferraz 
con Sergio Rubini
che uscirà il 23 aprile con il Luce



SINOSSI

Dicembre 1944. Durante la Seconda Guerra Mondiale, sull’Appennino Tosco-Emiliano, un gruppo di genieri della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB), inesperti e a disagio nel terribile gelo europeo, tenta nottetempo di neutralizzare uno dei numerosi campi minati tedeschi lungo la Linea Gotica: ma una mina esplode, uccidendo due dei loro, e il reparto, preso dal panico, si disperde nella terra di nessuno.
Comincia così un viaggio in mezzo alla neve, in cui cinque sbandati incontrano una postazione avanzata americana misteriosamente abbandonata, un corrispondente di guerra brasiliano, un soldato repubblichino che ha disertato e cerca di raggiungere la sua famiglia in una fattoria vicina, una pattuglia tedesca e un sergente tedesco che afferma a sua volta di voler disertare. Soprattutto incontrano il campo minato che ha impedito ai carri americani di raggiungere un paese liberato dai partigiani e sotto la minaccia di un contrattacco tedesco. Riusciranno a riscattarsi?

Durata: 108'
Produzione: Verdeoro (Italia), Três Mundos Cine y Video(Brasile), Primo Filmes (Brasile), StopLine Films (Portogallo)

Distribuzione: Cinecittà LuceUscita: 23 aprile

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19 aprile 2015

ARTE a PRATO: JIRI KOLAR ALLA GALLERIA OPEN


L'officina immaginifica di Jiří Kolář
Da Sabato 18 aprile 2015 a Giovedi 28 maggio 2015 | Galleria Open Art | Prato

“L’officina immaginifica di Jiří Kolář” dal 18 aprile al 28 giugno 2015 a Prato, nella doppia sede del Museo di Pittura Murale in S. Domenico (Piazza S. Domenico, 8) e della Galleria Open Art (Viale della Repubblica, 24). Curata da Francesca Pola e Mauro Stefanini, la mostra sarà inaugurata sabato 18 aprile, alle ore 17.00, nella sede museale.

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Intellettuale insieme cosmopolita e profondamente innestato in una storia di tradizione alle radici dell’Europa contemporanea, interprete altissimo di quell’inquietudine culturale che ha connotato il XX secolo, Jiří Kolář (Protivín, 1914 - Praga 2002) è protagonista di un importante evento espositivo promosso dal Museo di Pittura Murale in San Domenico in collaborazione con la Galleria Open Art. 
Con le sue oltre centocinquanta opere, suddivise nelle due sedi, la mostra è la prima ampia retrospettiva dedicata a Kolář in Italia dalla sua scomparsa nel 2002 e intende testimoniare la straordinaria attualità e freschezza inventiva del suo linguaggio creativo.
Le immagini sono per Kolář il luogo privilegiato in cui condensare la complessità del pensiero umano: vi si raccolgono e mescolano frammenti e tracce di scrittura, arte, comunicazione - lacerti parlanti che richiamano il paesaggio del mondo. Egli le costruisce secondo distruzione, attraverso una radicalità tecnica riconducibile alla pratica del collage, declinata in un proliferare pressoché inesauribile di variazioni operative, tese a corrispondere il più possibile al divenire stesso del mondo, alle sue dinamiche di unione e separazione, composizione e conflitto, per rigenerarlo continuamente. Questa l’opera di Kolář: un’officina immaginifica che squaderna e dispiega al nostro sguardo, con cristallina esattezza e inesauribile ricchezza, il ritmo della vita stessa, l’autentico e profondo respiro del mondo.
In occasione della mostra, è pubblicata da Carlo Cambi Editore un’ampia monografia di circa 300 pagine, curata da Francesca Pola, quale puntuale e dettagliata contestualizzazione storico-artistica che raccoglie, insieme a un corpus di opere fortemente emblematico, numerosi scritti dell’artista e documenti d’epoca che permettono una nuova e completa lettura della sua opera. Tra essi, materiali inediti legati alle personali dell’artista al Museum Haus Lange di Krefeld (1973), al Solomon R. Guggenheim Museum di New York (1975) e al Museo Nacional Reina Sofìa di Madrid (1996): mostre cruciali nel percorso di Kolář, dalle quali la retrospettiva di Prato presenta al pubblico anche alcune tra le opere più significative che vi furono esposte dall’artista.
La personale, patrocinata dal Comune di Prato e dal Consolato onorario della Repubblica Ceca per la Toscana, è realizzata in collaborazione con l’Archivio Jiří Kolář. 

Il Museo di Pittura Murale in S. Domenico è aperto da lunedì a domenica ore 14.00-20.00, chiuso il martedì. Per informazioni: tel. +39 0574 440501, www.diocesiprato.iteventi@diocesiprato.it . La Galleria Open Art èaperta da lunedì a venerdì ore 15.00-19.30, sabato ore 10.30-12.30 e 15.00-19.30, chiuso domenica e festivi. Per informazioni: tel. +39 0574 538003, www.openart.it, galleria@openart.it

TEATRO a FIRENZE: PAROLE IMBROGLIATE PER EDUARDO


EVENTO SPECIALE
Rassegna Materia Prima - vedute sul teatro contemporaneo italiano


MASSIMILIANO CIVICA presenta

PAROLE IMBROGLIATE
Conferenza / spettacolo sul teatro di Eduardo De Filippo

Eduardo Civica


Il Teatro Cantiere Florida ospita venerdì 24 aprile un evento speciale, inserito nella Rassegna Materia Prima – vedute sul teatro contemporaneo: “Parole imbrogliate”,  una conferenza/spettacolo di Massimiliano Civica dedicata al teatro di Eduardo De Filippo.



Civica presenterà insieme al gruppo di lavoro del laboratorio attoriale “Un incontro con Eduardo De Filippo”, che si terrà sempre in teatro a partire da lunedì 20 aprile, l’esito di un incontro e confronto con un grande lascito del tradizione italiana, l’eredità volutamente ‘mbrugliata di Eduardo. Come spiega Massimiliano Civica, “Eduardo qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di sé "Tutto 'mbrugliato", ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e "monumentalizzato", voleva lasciare solo un punto da cui i giovani potessero ri-partire per conto loro”. 

E da questo Eduardo è possibile ri-partire. “Leo De Berardinis amava ripetere: "C'è una sola tradizione, ed è la tradizione del nuovo". Eduardo è tradizione del nuovo – continua Civica – un  uomo che impara da suo padre Scarpetta a spingere tutte le pratiche spettacolari ricevute in dono dal passato verso il futuro.  Di Eduardo è stato fatto un monumento, mentre lui era un uomo con una "forte nostalgia del futuro". Un ricercatore indomito, crudele e sempre pronto a buttare via tutto quello che aveva accumulato per la ricerca di qualcosa di vivo.”.

Così ponendo l’attenzione sugli strumenti fondamentali dell’arte dell’attore il progetto su Eduardo partirà dal racconto del debutto di “Napoli milionaria”. “In quell'occasione – continua Civica – Eduardo sperimenta una sensazione che non riproverà mai più nella sua carriera, quella di "aver detto il dolore di tutti". Una profonda comunanza umana e emotiva tra lui e il suo pubblico di cui non riuscirà più a ripetere il miracolo”.


Massimiliano Civica Reatino, classe 1974, dopo una Laurea in Storia del Teatro alla Facoltà di Lettera dell'Università La Sapienza, svolge un percorso formativo composito che passa dal teatro di ricerca (seminari in Danimarca presso l’Odin Teatret di Eugenio Barba) alla scuola della tradizione italiana (si diploma in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico) per poi compiere un apprendistato artigianale presso il Teatro della Tosse di Genova (a contatto con il magistero di Emanuele Luzzati e il sapere scenico di Tonino Conte).  I suoi primi spettacoli (Andromaca, Grand Guignol, La Parigina, Farsa) sono ospitati nei più importanti teatri e festival italiani. Nel 2007 vince il “Premio Lo Straniero” (assegnato dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) e il “Premio Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali” per l’insieme della sua attività teatrale. Sempre nel 2007, a soli 33 anni,  diventa Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale Facciamo Insieme Teatro, che vince il “Premio ETI Nuove Creatività”. Nel 2008 per lo spettacolo Il Mercante di Venezia, prodotto dalla Fondazione Teatro Due di Parma, vince il “Premio UBU” per la miglior regia. Nel 2009 gli viene assegnato il “Premio Vittorio Mezzogiorno”. Nel 2010 dirige Un sogno nella notte dell'estate di Shakespeare, prodotto dal Teatro Stabile dell'Umbria e dal Romaeuropa Festival. Nel 2011 dirige Attraverso il furore di Armando Pirozzi, che debutta al Festival Inequilibrio di Castiglioncello. Nel 2012 dirige Soprattutto l’anguria di Armando Pirozzi, in corealizzazione col Teatro di Roma e in collaborazione con il Romaeuropa Festival. Come studioso ha collaborato con la cattedra di Metodologia della Critica dello Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma, e, nel biennio 2007-2009, ha tenuto la cattedra di Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. Nel 2013 ha tenuto un corso di alta specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.



TEATRO CANTIERE FLORIDA - via Pisana 111/R – 50143 Firenze +39.055.7135357 -www.teatroflorida.it

Biglietti: 15€ intero 12€ ridotto.
Riduzioni: Cral Convenzionati, Unicoop Firenze, Feltrinelli Card, Tessera Arci, Soci Aci, Over 65, Under 26, CTS, Università dell'Età Libera
Orari della biglietteria
dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 in orario continuato.
Nei giorni dello spettacolo il botteghino sarà aperto dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 19.00 alle 21.00.
Prevendita e prenotazioni

È possibile effettuare la prenotazione telefonica chiamando il numero 055-7130664/7135357 o scrivendo una mail a prenotazioni@teatroflorida.it specificando nominativo, titolo e data dello spettacolo, numero di posti richiesti e numero di telefono.

CINEMA :IL VINCITORE DEL CINEMASTER 2014



DESTINAZIONE LOS ANGELES:
SCELTO IL VINCITORE DEL CINEMASTER 2014




È Fulvio Risuleo, classe 1991, con il corto “Lievito Madre”, il regista vincitore del Cinemaster 2015, il progetto per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) in collaborazione con i Corti d’Argento dei giornalisti cinematografici.

Una giuria di esperti della TV del cinema da chi fa cinema ha premiato “Lievito Madre”, cortometraggio scelto nella rosa dei titoli suggeriti ad hoc dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) tra gli oltre 100 visionati, proposti dai Festival più significativi per il corto.

Il prossimo autunno Fulvio Risuleo partirà alla volta degli Universal Studios di Los Angeles per un Master della durata di due settimane in cui incontrerà i responsabili dei dipartimenti che, all’interno della Major cinematografica americana, curano il processo di realizzazione dei film: dall’arrivo delle sceneggiature alla scelta del cast, dalle riprese fino alla promozione delle pellicole nei singoli Paesi.

Il cortometraggio vincitore, che è stato presentato allo scorso Festival di Cannes aggiudicandosi
il terzo premio a Cinéfondation, la sezione del Festival nata nel 1998 e dedicata alle scuole di cinema del mondo, sarà acquistato dalla NBC Universal Global Networks Italia Srl e trasmesso in esclusiva Prima TV su Studio Universal nel mese di Dicembre nel programma “A noi piace Corto” - magazine di informazione sul mondo dei corti - nell’ambito di una puntata speciale interamente dedicata al Cinemaster.

Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2013, Fulvio Risuleo, 24 anni e una grande passione per cinema e fumetto, subito dopo il liceo artistico si è iscritto al Centro Sperimentale dove ha presentato come saggio finale di diploma il cortometraggio “Lievito Madre”. Un corto originale che racconta la storia di una coppia minacciata da un “terzo incomodo” molto particolare, trovato dentro un vecchio pianoforte un po’ malandato. La particolarità del corto, della durata di 17 minuti circa, è che a frapporsi tra la coppia non è un amante o una suocera, come nel più classico dei casi, bensì una pallina di lievito madre.


LA MOTIVAZIONE
Questa la motivazione della giuria di esperti del Canale del grande cinema classico americano per l’assegnazione del premio al cortometraggio di Fulvio Risuleo.
“Per l'originalità della storia e la maturità espressiva, capace di coniugare la descrizione realistica di una vita di coppia con un'invenzione surreale, passando, con leggerezza ed ironia, dalla quotidianità di una realtà riconoscibile ad un universo simbolico di grande potenza suggestiva.”

LIEVITO MADRE (2013, durata 16’55”)
Lui, lei e l'altra. Sembra il classico intreccio amoroso, in questo caso però l'altro ha le sembianze del "lievito madre" che si gonfia, si innamora, si pavoneggia per conquistare lui. Alla fine ci riuscirà, ma come reagirà lei? Questa è la trama di “Lievito madre”, il corto italiano di Fulvio Risuleo che a Cannes ha ottenuto nel 2014 il terzo premio nella sezione Cinéfondazione, ex-equo con l'inglese The Bigger Picture di Daisy Jacobs. Realizzato per il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma del 2013, è interpretato da Virginia Quaranta ed Emiliano Campagnola e racconta il più classico dei triangoli, lui lei l'altro, ma l'altro è un personaggio fatto di acqua, farina e miele, appunto, lievito madre.

FULVIO RISULEO
Fulvio Risuleo è nato a Roma il 30 gennaio 1991. Ha studiato Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia dove si è diplomato nel 2013 e ha realizzato cinque cortometraggi e un documentario. Scrive e disegna fumetti per riviste e pubblicazioni indipendenti.

Filmografia
Putrida menzogna (corto, 2010)
Theremin (corto, 2012)
Lievito madre (corto, 2013)
Ghigno sardonico (corto, 2014)
Reportage bizarre (documentario, 2014)
Varicella (corto, 2015)

Il “Cinemaster” è un progetto annuale per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal. Nato nel 1999 è collocato nell'ambito di “A noi piace corto”, un’ampia iniziativa mirata alla promozione e al sostegno del cortometraggio come forma d’arte cinematografica.
Negli anni di presenza sul mercato della TV, il Canale ha acquistato oltre 1000 cortometraggi tra italiani e stranieri, prodotto o co-prodotto circa 84 corti – tra gli altri La penna di Hemingway con Sergio Rubini e Christiane Filangieri, presentato alla 68° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Strani accordi interpretato da M. Grazia Cucinotta e diretto da Stefano Veneruso, La stretta di Mano di Davide Marengo - trasmettendoli in orari ad alta visibilità e sostenendo inoltre decine di Festival, collocandosi di diritto come una grande opportunità per le nuove leve del cinema italiano di accedere alle strutture e alle professionalità degli Universal Studios.