Stefano Bollani Inizia a studiare
pianoforte a 6 anni ed esordisce professionalmente a 15. Dopo il diploma di
conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come
turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel
jazz, suonando su palchi come la Town Hall di New York, la Scala di Milano e
Umbria Jazz. Fondamentale è la collaborazione, iniziata nel 1996 e mai
interrotta, con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di
concerti e incide 13 dischi. I più recenti: Tati (2005), The Third Man
(2007) e New York Days (2008). Nel corso della carriera collabora con
musicisti come Pat Metheny, Gato Barbieri, Richard Galliano, Sol Gabetta, Phil
Woods, Lee Konitz, Bill Frisell, Chico Buarque, Caetano Veloso e Chick Corea,
con cui realizza il disco live Orvieto (2011).
Nel 1998, alla guida del gruppo L’Orchestra
del Titanic, omaggia la musica italiana degli anni ’30 e ’40 con Abbassa la
tua radio, disco-spettacolo a cui collaborano Peppe Servillo, Irene Grandi,
Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto. Particolarmente fuori dai canoni
risultano poi lavori come La gnosi delle fanfole, insieme al cantautore
Massimo Altomare su testi di Fosco Maraini (1998), Cantata dei Pastori
Immobili, Oratorio musicale per quattro voci, realizzato su testi di
David Riondino (2004) e il disco di canzoni scandinave Gleda (2005). Come
produttore artistico e arrangiatore lavora inoltre al disco di Bodo Rondelli
Disperati intellettuali ubriaconi (2002), vincendo il premio Ciampi.
Tra il 2002 il 2006 incide quatto dischi per
l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat,
Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano
Solo (disco dell’anno per «Musica Jazz»). Nel 2007 esce
BollaniCarioca, disco realizzato insieme a grandissimi artisti
brasiliani: a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a
suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Sempre nel 2007 vince
lo European Jazz Preis e viene inserito dalla rivista americana «Allaboutjazz»
nell’elenco dei cinque migliori musicisti dell’anno insieme a Dave Brubeck,
Ornette Coleman, Charles Mingus e Sonny Rollins. Tra le produzioni più recenti:
Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); Sheik Yer
Zappa (2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni
(2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip
(2016), con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri. Presta
inoltre il suo piano ad artisti del pop-rock italiano tra cui Irene Grandi, con
cui firma l’album Irene Grandi e Stefano Bollani (2012).
In ambito classico si esibisce come solista
con orchestre sinfoniche (Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam,
Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala di Milano, Santa Cecilia di Roma,
Toronto Symphony Orchestra) al fianco di direttori come Zubin Mehta,
Kristjan Järvi, Daniel Harding, Antonio Pappano e soprattutto Riccardo
Chailly, con cui incide Rhapsody in Blue e Concerto in Fa di
Gershwin in un cd (2010) che vince il Disco di Platino con più di 70.000
copie vendute. Seguono il Concerto in Sol di Maurice Ravel (2012) e nel
2013 un DVD live registrato alla Scala di Milano con il Concerto in Fa.
La sua voglia di sperimentazione sconfina
nel mondo dell’editoria. Nel 2006, per Baldini Castoldi Dalai, pubblica
il romanzo La sindrome di Brontolo, cui seguono Parliamo di
musica (2013) e Il monello, il guru, l’alchimista e altre storie di
musicisti (2015), entrambi editi da Mondadori. Come personaggio, con il nome
di Paperefano Bolletta, compare sul settimanale Topolino, di cui è anche
nominato Ambasciatore.
Per la radio è ideatore e conduttore,
con David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione Dottor Djembè
(Radio Rai 3, 2006-2012), da cui nascono anche il libro Lo Zibaldone del
Dottor Djembè (2008) e lo speciale tv Buonasera Dottor Djembè (Rai 3,
2010). Dal 2009 sue sono le sigle del palinsesto di Radio Rai 3.
A teatro collabora, tra gli altri,
con Claudio Bisio, Maurizio Crozza, Giuseppe Battiston, Marco Baliani, la Banda
Osiris, e scrive le musiche per tre spettacoli di Lella Costa (Alice, una
meraviglia di paese, Amleto e Ragazze) e per l’Antigone
di Cristina Pezzoli. Membro onorario del Collegio Italiano di Patafisica,
è co-autore e attore nello spettacolo La Regina Dada,
realizzato insieme a Valentina Cenni nel 2016.
In televisione è ospite fisso di
Renzo Arbore nel programma Meno siamo meglio stiamo (Rai 1, 2005) e
ideatore, autore e conduttore delle due edizioni di Sostiene Bollani (Rai
3, 2011 e 2013), con cui porta la musica jazz sul piccolo schermo. Il suo
progetto più recente è L’importante è avere un piano (Rai 1,
2016): sette appuntamenti in seconda serata su Rai1 con ospiti, improvvisazioni
e musica dal vivo.