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2 aprile 2016

DESIGN Behind DESIGN Museo Diocesano di Milano

AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO

DAL 2 APRILE AL 12 SETTEMBRE 2016
LA MOSTRA

DESIGN Behind DESIGN

Egino Weinert Calice metallo dorato e smalti 1971 Fondazione Paolo VI Varese

Design Behind Design, che si tiene in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo 21st Century. Design After Design, racconta, mediante 99 tra opere d’arte, fotografie, oggetti di arredo, progetti di architettura, composizioni musicali, la produzione artistica che si è confrontata, dal secondo dopoguerra ad oggi, con il campo del sacro.
Lucio Fontana, Crocifissione, ceramica colorata e riflessata, 1957, Collezione privata, Lecco

Sono proposti lavori di autori quali Lucio Fontana, Francesco Messina, Fausto Melotti, Mario Sironi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Gio Ponti, Figini e Pollini, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Luigi Caccia Dominioni, Afra e Tobia Scarpa, Nanni Strada, Giulio Iacchetti, Roberto Sambonet, William Xerra e molti altri.
Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non affondare
Paolo VI, 1965

Dal 2 aprile al 12 settembre, il Museo Diocesano di Milano (corso di Porta Ticinese 95) ospita la mostra DESIGN Behind DESIGN.
Emilio Greco, Testa di apostolo, bronzo patinato, Fondazione Paolo VI, Varese

La rassegna, curata da Marco Romanelli e Carlo Capponi con Natale Benazzi, Laura Lazzaroni e Andrea Sarto, organizzata dall’Arcidiocesi di Milano per volontà dell’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, col sostegno del main sponsor Mapei, sponsor tecnico: Luceplan-Milano, Poltrona Frau- Tolentino; Apice-Milano, si tiene in occasione di XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo 21st Century. Design After Design racconta ciò che architetti, designer e artisti hanno pensato e disegnato per la committenza della Chiesa cattolica o comunque rappresentando il sacro, tra opere d’arte, fotografie, oggetti di arredo, esempi di architettura, composizioni musicali, di autori quali Lucio Fontana, Fausto Melotti, Francesco Messina, Mario Sironi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, Gio Ponti, Figini e Pollini, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Luigi Caccia Dominioni, Roberto Sambonet, Nanni Strada, Giulio Iacchetti, Afra e Tobia Scarpa, William Xerra, Gabriele Basilico, Mario Carrieri, Francesco Radino, Mario Cresci, Luciano Migliavacca, Luigi Picchi, Francis Poulenc, Igor Stravinskij, e molti altri.
L’iniziativa invita il visitatore ad andare al di là dell’oggetto, artistico o di design, alla ricerca di un significato implicito contenuto in esso, ma che, non per questo, elude la funzione prima a cui l’oggetto è destinato. Raccontare la storia di alcuni di questi manufatti significa mostrare un ‘uomo creatore’, capace di guardare oltre la sua matita e di progettare l’oggetto in base a ‘regole’ che rimandano al senso, oltreché alle necessarie funzioni tecniche.
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, si apre con la sezione dedicata all’architettura che, grazie agli inediti scatti appositamente effettuati da Giovanni Chiaramonte, si avvale della proiezione ambientale di alcune delle più importanti chiese milanesi del moderno, ovvero di quei “luoghi aggregativi di qualità” che il cardinale Angelo Scola ritiene di fondamentale importanza per accogliere le varie Comunità della diocesi, secondo la linea tracciata, alla metà degli anni ’50, da Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, allora arcivescovo di Milano che, per primo, ebbe l’intuizione di aprire la Chiesa al contemporaneo, chiamando a collaborare gli artisti e gli architetti più interessanti del tempo. Sono quindi analizzate, tra le altre, le testimonianze di architetti quali Gio Ponti (San Francesco al Fopponino, 1964), Figini e Pollini (Madonna dei Poveri, 1952-1956), Vico Magistretti e Mario Tedeschi (Santa Maria Nascente al QT8, 1954-1955), Giovanni Muzio (San Giovanni Battista alla Creta, 1956-1958), Ignazio Gardella (san Francesco, Villaggio INA casa, Cesate, 1958), Luigi Caccia Dominioni (San Biagio, Monza, 1965-1967).
La mostra raccoglie poi eccellenze create da artisti e designer che si sono confrontati con le tematiche del sacro e con le regole del rito, ovvero con la Liturgia. Sono scelte alcune tipologie contemporanee di arredo sacro, dalle croci ai calici, dai paramenti agli Evangelari, che vivono, grazie alle collezioni permanenti del Museo Diocesano, un’inedita e fattiva comparazione tra antico e moderno. A fianco dei capolavori di ‘arte suntuaria’, ospitati nelle sale del Museo e che coprono un arco temporale dal IV al XXI secolo, si trovano dunque creazioni contemporanee come le croci di Giulio Iacchetti, Marta Laudani, Marco Ferreri, Emilio Nanni, Lorenzo Damiani, Studio Quattroassociati, la casula in tessuto laminato oro di Nanni Strada e i calici di Afra e Tobia Scarpa, Tito Amodei, Giuseppe Polvara o ancora il prezioso candeliere a tre fiamme e l’ostensorio ambrosiano su disegno di Giovanni Muzio.
Particolarmente importante è la sezione della mostra dedicata alla pittura e alla scultura, dove s’incontrano due Crocifissioni di Lucio Fontana provenienti da collezioni private (da mettere a confronto con la celebre Via Crucis bianca del 1955, deposito della Regione Lombardia al Museo diocesano), le sculture di Francesco Messina (busto del Cardinal Schuster, dalla Raccolta arcivescovile), di Fausto Melotti (La Veronica, dalla Fondazione Melotti), di Emilio Greco (Testa di apostolo, nelle Raccolte della Fondazione Paolo VI di Varese), oltre a dipinti di Mario Sironi (Cristo porta Croce), William Congdon, Adolfo Wildt (Mater Misericordiae), Roberto Sambonet (Cupole del Santo a Padova) e William Xerra.
Non manca un’analisi delle più interessanti ricerche fotografiche a soggetto sacro, con gli scatti di Giovanni Chiaramonte St Elisabeth Kirche di Berlino, di Mario Cresci da La strage degli Innocenti di Guido Reni o ancora di Gabriele Basilico che visita le Guglie del Duomo di Milano, di Mario Carrieri che giunge a San Francisco per riprendere la luce di Pier Luigi Nervi in St Mary Cathedral o di Francesco Radino che si sofferma su esempi di sacro nel territorio Cappella Antona Traversi a Meda.
Chiude idealmente l’itinerario la sezione dedicata alla musica che permette di riscoprire figure di compositori lombardi quali Luciano Migliavacca e Luigi Picchi e di riascoltare, con un programma più volte variato nel corso della mostra, musica sacra contemporanea, non solo ad uso del rito propriamente detto.
Catalogo Silvana editoriale.

DESIGN Behind DESIGN
Museo Diocesano di Milano (corso di Porta Ticinese 95)
2 aprile - 12 settembre 2016
Orari:
martedì-domenica, 10.30-20.30 (La biglietteria chiude alle 20.00) chiuso lunedì.
Dal 7 luglio al 27 agosto: martedì-sabato, 15.00-23.00 (La biglietteria chiude alle 22.30) chiuso domenica e lunedì.
Aperture speciali: lunedì 25 aprile e giovedì 2 giugno: 10.30-20.30
Chiuso: domenica 1° maggio e lunedì 15 agosto
Ingresso (mostra + Museo Diocesano): intero, € 8,00 (martedì, € 4,00); ridotto e convenzioni, € 5,00; scolaresche, € 2,00
Ingresso cumulativo (mostra + Museo Diocesano + Sant’Eustorgio): intero, € 12,00; ridotto e convenzioni, € 7,00; scolaresche, € 3,00
Informazioni: tel. 0289420019; info.biglietteria@museodiocesano.it

Quando c’erano i matti. Da LUCCA ad AREZZO con la Fondazione Mario Tobino martedì 5 aprile‏

Quando c’erano i matti.
Psichiatria e antipsichiatria tra storia e memoria

La Fondazione Mario Tobino, con il direttore Marco Natalizi e lo storico Renzo Sabbatini, sostiene il primo incontro degli storici italiani sulla memoria manicomiale nel Novecento

Martedì 5 aprile all’Università degli Studi di Siena – sede di Arezzo
Quando c’erano i matti. Psichiatria e antipsichiatria tra storia e memoria. Il direttore della Fondazione Mario Tobino, Marco Natalizi, partecipa, insieme allo storico Renzo Sabbatini, martedì 5 aprile, al primo incontro degli storici italiani sulla memoria manicomiale nel Novecento.
Una giornata di studi organizzata ad Arezzo dall’Università di Siena - Dipartimento di Scienze della Formazione, Umane e della Comunicazione Interculturale, grazie a Massimo Baioni e Massimo Bucciantini, e che ha il contributo dalla Fondazione Mario Tobino.

Natalizi e Sabbadini
L’incontro si articola in due momenti: la discussione dei materiali inerenti il manicomio di Arezzo e le presentazioni del libro di John Foot, “La «Repubblica dei matti». Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia, 1961-1978”, e del numero monografico della rivista “Memoria e Ricerca”, “Spazi manicomiali nel Novecento”, a cura di Maddalena Carli e Vinzia Fiorino.
Discutono con gli autori: Stefano Brogi, Marco Natalizi, Caterina Pesci e Renzo Sabbatini.

Il programma completo.
Dalle 9,30 alle 13 è previsto “Il laboratorio aretino. Riflessioni e testimonianze”, con i saluti di Loretta Fabbri, Tiziana Nisini e Giampiero Cesari e il coordinamento di Massimo Bucciantini; la proiezione del filmato “L’Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo negli anni della direzione Pirella”, di John Foot (Università di Bristol); gli interventi e le testimonianze di Francesca Bianchi, Cesare Bondioli, Silvia Calamai, Paolo Martini, Claudio Melacarne, Paolo Nascimbeni e Paolo Serra; le considerazioni conclusive del direttore di “Collana 180”, Pelle Dell’Acqua; la visita all’archivio storico dell’ospedale.
Dalle 14,30 alle 18 il programma si incentra sulle Istituzioni manicomiali tra Italia ed Europa e, con il coordinamento di Massimo Baioni, prevede: “Tra le carte dell’archivio”, di Stefania Gherardi, Lucilla Gigli e Patrizia Montani; la presentazione dei volumi “La «Repubblica dei matti». Franco Basaglia e la psichiatria radicale in Italia, 1961-1978”, di John Foot (Feltrinelli, 2014), e “Spazi manicomiali nel Novecento”, a cura di Maddalena Carli e Vinzia Fiorino (“Memoria e Ricerca”, n. 47, 2014).

Per informazioni: www.fondazionemariotobino.it

1 aprile 2016

“L'Italia fra disintegrazione europea e guerre sul fronte Sud”


 “Incontri con le eccellenze” 2016 all'auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca

Lucio Caracciolo già giornalista di Repubblica ed Espresso oggi direttore di Limes

“L'Italia fra disintegrazione europea e guerre sul fronte Sud”

Giovedì 7 aprile alle 17,30 - Ingresso Libero

Lucio Caracciolo






Prosegue a Lucca il nuovo calendario di conferenze “Incontri con le eccellenze” 2016, organizzato da Comune di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca, con la collaborazione dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Con la primavera, infatti, ha ripreso il ciclo di appuntamenti che ha riscosso grande successo e che ha visto avvicendarsi personaggi del panorama nazionale della cultura e dell'economia, del calibro del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, dell'ex premier Giuliano Amato e di Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia, pronti ad offrire importanti spunti di riflessione su molti aspetti di attualità. 



Giovedì 7 aprile, alle 17,30 con ingresso libero all'auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (in piazza San Martino n. 7 Lucca), Lucio Caracciolo, già giornalista di Repubblica e dell'Espresso, oggi direttore della rivista di geopolitica Limes, interverrà sul tema: “L'Italia fra disintegrazione europea e guerre sul fronte Sud”.

Caracciolo ha tenuto corsi e seminari di geopolitica in alcune università. Dal 2009 insegna Studi strategici all’Università Luiss di Roma. Ha scritto tra l'altro “Alba di guerra fredda” (1986, Laterza), “Euro no: non morire per Maastricht” (1997), “Terra incognita” (2001, Laterza) e “America vs. America” (2011 Laterza).



A presentare l'incontro saranno Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca e Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca.

#luciocaracciolo
#limes
#italia

il 2 aprile la nuova mostra mercato del fumetto‏





Collezionando

Il meglio del mondo del fumetto si dà appuntamento a Lucca

Arrivano anche gli autori di Tex, Zagor e Dylan Dog

Mostre, eventi e  anteprime a Lucca sabato 2 e domenica 3 aprile 2016

Lucca Polo Fiere a Sorbano del Giudice






Un week end dedicato al mondo del fumetto, con mostri ed eventi, ed una mostra mercato di 7 mila metri quadri. Prende il via sabato 2 e prosegue domenica 3 aprile a Lucca “Collezionando” la mostra mercato dedicata al fumetto d’antiquariato e da collezione, che riunisce nella città toscana i più grandi nomi italiani e internazionali del mondo del fumetto, con espositori di qualità, incontri e mostre a tema. L'evento apre al Polo Fiere & Congressi di Sarbano del Giudice (in Via della Chiesa XXXII, trav. I, 237) e vede la partecipazione di artisti del livello di Sydney Jordan (il “papà” di Jeff Hawke), Alfredo Castelli, una delle figure più poliedriche del fumetto italiano: da Topolino a Carosello da Dylan Dog, Zagor a Mister No, passando per “Il Giornalino” e il “Corriere dei Ragazzi”, solo per fare alcuni esempi. Ci saranno anche Alessandro Chiarolla e Antonio Sforza, e persino una squadra di prestigiosissimi autori targati Sergio Bonelli: Moreno Burattini, Walter Venturi, colonne di Zagor, e i disegnatori decani di Tex, Giovanni Ticci e, solo sabato, Fabio Civitelli. Il prezzo di ingresso è accessibile a tutti, 5 euro e nell'ottica di mettersi a disposizione delle famiglie i bambini fino a 12 anni entrano gratis. Per loro sono stati anche preparati dei laboratori in stile Lucca Junior.


Quelli di Lucca saranno due giorni molto intensi per i visitatori di Collezionando, evento realizzato da Lucca Comics & Games e ANAFI (Associazione nazionale amici del fumetto e dell’illustrazione) in collaborazione con il Comune di Lucca, con un
calendario di incontri davvero interessante, sia per chi ama da sempre la nona arte, sia per chi vuole approfondirne le tematiche o avvicinarvisi. Un centinaio gli stand espositivo pronti ad offrire rarità, collezioni complete, numeri introvabili, tavole originali, pubblicazioni inedite o speciali. E a proposito di inediti e speciali, “La Gazzetta dello Sport” in collaborazione con ReNoir Comics/Nona Arte, presenta in esclusiva a Collezionando un albo speciale a tiratura limitata di Michel Vaillant nel formato e con la medesima grafica della collana da edicola che tanto successo ha riscosso a cavallo tra gli anni 2013 e 2014. Allagalla porta Hal Starr, la più grande prova grafica di Sydney Jordan (ospite a Collezionando), realizzata nel 1988-89, e in un unico corposo volume di quasi 300 pagine l'intera saga di Capitan Erik, “il vagabondo dei mari”, realizzata per Il Giornalino da Claudio Nizzi e Ruggero Giovannini dal 1972 al 1975.



LE MOSTRE

Al Polo Fiere il pubblico troverà un ventaglio di mostre dal taglio prettamente “collezionistico” dedicate ai grandi protagonisti del fumetto italiano e mondiale:

Primo passo delle celebrazioni del cinquantenario del matrimonio fra Lucca e il fumetto, “Quelli del ’66” esporrà le collezioni complete di Isabella, Teddy Bob, Comandante Mark e Genius, personaggi nati proprio 50 anni fa;


1946: si afferma la linea chiara: 70 anni dopo, ecco le prime copertine del giornale Tintin”;

Rino Albertarelli: maestria e versatilità di un talento innato, un itinerario completo dedicato all’indimenticabile autore della collana “I protagonisti”; per l’occasione, l’ANAFI propone l’omonimo volume, catalogo della mostra

Moreno Burattini: da Collezionare a  Collezionando, 25 anni di vita... a fumetti

Walk of Fame: anteprima della Via dei Comics”, per la prima volta in mostra le impronte di grandi maestri del fumetto e dell'illustrazione e di protagonisti dell'immaginario fantastico finora raccolte da Lucca Comics & Games. Per l’occasione si aggiunge alla prestigiosa collezione il calco delle impronte di un nuovo artista.

Al Teatro del Giglio (in centro storico), “Dylan Dog, 30 anni di incubi in edicola” esporrà al pubblico la collezione completa di tutte le pubblicazioni dell’Indagatore dell’Incubo.



Ecco i principali appuntamenti di sabato 2 aprile

10.30 Fumetti nel fumetto - Personaggi e tematiche della letteratura disegnata nelle vicende di Martin Mystère, Collezionista dell'Impossibile - intervengono Alfredo Castelli e A.Mys. Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère.

12 Walk of Fame: Anteprima della Via dei Comics - incontro dedicato alla mostra delle impronte dei big del fumetto e dell’immaginario fantasy, con l’intervento di Fabio Civitelli, Sydney Jordan, Claudio Nizzi, Giovanni Ticci.

14 Gli inediti di Collezionando - presentazione di tutte le novità editoriali proposte dagli espositori durante la manifestazione - intervengono 001 Edizioni, Allagalla, Anafi, Mencaroni Editore, ReNoir Comics/Nona Arte, SCLS, Tunué.
15 Fumetto e webcommunity: quale rapporto nel web 2.0?- incontro a cura di C4Comic, intervengono Lo Spazio Bianco, Shockdom, Verticalismi.
16 Storie di Altrove, Martin Mystère e Zagor Te-Nay tra mito e realtà - intervengono Moreno Burattini, Alfredo Castelli e A.Mys. Associazione Culturale Nipoti di Martin Mystère.
17.30 Zagor, un eroe che aggrega: dalla passione alla partecipazione - incontro a cura del forum www.spiritoconlascure.it - intervengono Moreno Burattini, Massimo Pesce, Jacopo Rauch, Gianni Sedioli, Walter Venturi, Marco Verni.

Info

www.luccacollezionando.com

Biglietto giornaliero: € 5,00, ingresso gratuito per i soci ANAFI e per i bambini fino a 13 anni.

Orario di apertura: sabato 2 dalle 9 alle 19; domenica 3 aprile dalle 9 alle 17.  

Servizi Shuttle gratuiti: sarà attivo un servizio di collegamento gratuito tra la fiera e la stazione ferroviaria da cui raggiungere facilmente anche il centro storico.

Dove: Polo Fiere & Congressi di Sorbano del Giudice (Lucca) in Via della Chiesa XXXII, trav. I, 237.


Costume Jewelry: POVERI MA BELLI..NO BELLISSIMI!


Palazzo Mazzetti, Asti

16 aprile – 2 ottobre 2016



Gioielli Fantasia. Sogni americani

Oltre 500 esemplari di Gioielli Fantasia provenienti dalla Collezione personale di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

 




Dal 16 aprile al 2 ottobre 2016 Palazzo Mazzetti (Corso Vittorio Alfieri 357, Asti) ospita la mostra ”Gioielli Fantasia. Sogni americani”: oltre 500 esemplari di Gioielli Fantasia provenienti dalla Collezione personale di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.


Collane, spille, orecchini e bracciali tracciano l’evoluzione della Costume Jewelry e raccontano una storia articolata e affascinante, dalle riproduzioni di gioielli classici alle creazioni pop degli anni '50 e '60, concepite ed elaborate dai più importanti designer, come Trifari, Marcel Boucher, Coro, De Rosa, Eisenberg, Miriam Haskell, Eugène Joseff, Kenneth J. Lane, Pennino, fino a Wendy Gell e Iradj Moini.
Collana, Marchel Boucher, 1941, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


La storica dimora astigiana, scrigno di raffinate raccolte di intagli, tessuti antichi e ceramiche, si offre come luogo ideale per un’esposizione dedicata ad un settore particolare delle arti decorative come quello del “gioiello fantasia”.

Il percorso espositivo accompagna il visitatore alla riscoperta della produzione di costume jewelry, fenomeno socio-culturale nato negli Stati Uniti all’indomani della grande crisi del 1929-1939: con la drastica riduzione del mercato dei prodotti di lusso, la sperimentazione con materiali non preziosi diventa l’unica via di sopravvivenza per i gioiellieri, ma anche stimolo per la fantasia e per la messa a punto di nuove tecniche. Nascono ornamenti bellissimi e poco costosi che gli studi cinematografici di Hollywood non esitano ad adottare, facendoli diventare protagonisti della stagione d’oro del cinema americano. Sono gioielli molto grandi e vistosi, visibili durante le riprese e in grado di far risparmiare il denaro precedentemente speso per il noleggio di gioielli veri.
Collana, Miriam Haskell, 1950, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


Nonostante l’utilizzo di pietre e leghe di costo contenuto, l’accuratezza delle finiture e il formato sorprendente sono il segno evidente delle straordinarie capacità creative dei designer dell’epoca e di una maggiore libertà di sperimentazione di nuovi materiali. Sono i gioielli indossati sugli abiti di scena dalle dive del cinema come Greta Garbo, Marlene Dietrich, Bette Davis e Vivien Leigh. Il leggendario Joseff crea monili per centinaia di pellicole di grande successo, tra cui “Via col Vento”. Ma anche le first ladies, come Mamie Eisenhower e Jacqueline Kennedy Onassis, non perdono l’occasione di esibirli in occasioni pubbliche.
Jackie Necklace,  Kenneth Jay Lane, 1970 (commissionata da Jackie Kennedy Onassis), courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha sviluppato l’interesse per questi gioielli fantasia «perché rappresentano un patrimonio culturale che ci riporta a tempi difficili e a grandi cambiamenti sociali... É importante il significato e il contenuto che essi trasmettono, la loro aderenza e precisione col momento storico in cui sono stati realizzati. Nella Costume Jewelry ricerco la creatività, la fantasia e apprezzo l’uso di materiali innovativi, come la gomma vulcanizzata, gli strass, la celluloide, la bachelite, il plexiglas e l’acrilico, capaci di anticipare tante tendenze future. Sono gioielli “poveri ma belli”, accessibili e alla portata di tutti».
Spilla a Corona, Adolph Katz per Coro, 1946 ca, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


Splendidamente falso, Trifari da Napoli a New York, Il gioiello va in scena, Dalla creatività al design, Ditelo con i fiori: sono solo alcune delle sezioni del percorso espositivo arricchito pannelli illustrativi, immagini e proiezioni.
Spilla con airone in volo, Alfred Philippe per Trifari, 1950-1955, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


La mostra sarà visitabile da martedì a domenica con orario 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30), chiuso il lunedì ad eccezione del 25 aprile e del 15 maggio. Biglietto intero € 5.00, ridotto € 3. Catalogo edito da Sagep, Genova. Per informazioni: tel. 0141530403, info@palazzomazzetti.it, www.palazzomazzetti.it.
Spilla con bandiera americana, senza marchio, 1940-1949, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo


SCHEDA TECNICA

Gioielli Fantasia. Sogni americani

16 aprile – 2 ottobre 2016

Orari: da martedì a domenica ore 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30), chiuso il lunedì ad eccezione del 25 aprile e del 15 maggio.

Biglietto intero € 5.00, ridotto € 3.00

Catalogo Sagep, Genova



PER INFORMAZIONI

Palazzo Mazzetti

Corso Vittorio Alfieri, 357 - 14100 Asti

Tel. 0141 530403





Spilla con girasole, Trifari, 1941, courtesy Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

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#palazzomazzetti
àasti
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VIAGGIO A NAPOLI IN MUSICA


Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2015-2016


  

Viaggio a Napoli

Ensemble Voci Italiane



Il Vesuvio musicale tra popolare e colto: da Palommella a I’ te vurria vasà,

da Te vojo bene assaje a ‘O sole mio, le più belle melodie napoletane di tutti i tempi





In quel mondo a parte che è Napoli, fatto di suoni, colori e sapori indimenticabili, la canzone è un piccolo cameo di vita quotidiana che racconta amori impossibili, la bellezza di un tramonto, storie di mare, la tristezza di un addio, in una parola: l'amore per una città unica. L'opportunità di comprendere al meglio questo universo a sé ci viene offerta dal Viaggio a Napoli, domenica 3 aprile nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (ore 11 introduzione, ore 12 concerto)  che vedrà impegnato l'Ensemble Voci italiane, costituito da artisti del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in arrangiamenti, curati dal Maestro Ciro Visco e dal Maestro Paolo Tagliapietra, delle più note e belle canzoni del repertorio napoletano.

Un unicum nel panorama italiano. La musica è spesso di autori noti della tradizione teatrale dal Settecento ai nostri giorni, da Niccolò Piccinni, Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini (Tarantella), Saverio Mercadante fino a Francesco Paolo Tosti, Vincenzo Valente e Eduardo Di Capua autore de 'O sole mio. I testi - meravigliosi- sono opera di raffinati poeti come Salvatore Di Giacomo (autore insieme a Tosti della celeberrima Marechiaro), Libero Bovio, Pietro Labriola (Lo cardillo), Raffele Sacco (Te voglio bene assaje musicata da Donizetti). L'Ensemble Voci Italiane ripercorre la melodia napoletana dell'Ottocento e del Novecento con uno sguardo innovativo nel rispetto della tradizione. L'Ensemble è costituito da Massimo Iannone, Massimiliano Tonsini, Maura Menghini, Renato Vielmi, Patrizia Roberti, Mascia Carrera, Flavia Caniglia e Paolo Tagliapietra.



Domenica in Musica

La Grande Musica ad un piccolo prezzo! Rivolti ad un vasto pubblico, i Matinée sono destinati a giovani, studenti e famiglie che intendono avviare un rapporto "leggero" e vivo con l'esperienza dell'ascolto musicale. I concerti, della durata massima di un'ora e senza intervallo, hanno luogo presso la Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica e sono preceduti da un'introduzione al programma. Un' occasione unica per accedere, ad un prezzo molto conveniente, alla grande Musica.





Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia

Domenica 3 aprile – ore 11 introduzione, ore 12 concerto



Ensemble Voci Italiane

Masha Carrera, Maura Menghini, Patrizia Roberti soprani

Antonella Capurso mezzosoprano

Flavia Caniglia contralto

Massimo Iannone, Massimiliano Tonsini tenori

Renato Vielmi basso

Paolo Tagliapietra pianoforte



Un viaggio a Napoli



La palommella, I’ te vurria vasà, La Rosa, O sole mio,  Mmiez’ o grano, Tarantella, Lo cardillo Mandulinata a Napule, Napule ca se ne va, ‘O marenariello, Te vojo bene  assaj, Palomm’ ‘e notte, Silenzio cantatore





Biglietti

Intero: 12 Euro  -  Under 30: 8 Euro

#napoli
#musica
#auditoriumparcodellamusica


ACCADEMIA DI SANTA CECILIA - PAPPANO DIRIGE STRAVINSKIJ E CAJKOVSKIJ





Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2015-2016

Stagione Sinfonica
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Sabato 2 aprile ore 18 - Domenica 3 ore 18 - Lunedì 4 ore 20,30

Pappano saluta il pubblico
con l’Aurora di Panfili
in prima esecuzione nei concerti dell’Accademia
e Stravinskij per il Giubileo



Per l'ultimo concerto in abbonamento diretto da Antonio Pappano (Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia - Sabato 2 aprile ore 18, Domenica 3 ore 18, Lunedì 4 ore 20,30) il programma prevede due importanti composizioni del repertorio russo accanto ad una pagina di un giovane autore italiano.


La Sinfonia di Salmi di Stravinskij (dove il termine Sinfonia si riferisce alla unione armonica di suoni e canti) è una delle opere fondamentali del cosiddetto periodo neoclassico di Stravinskij; dedicata "alla gloria di Dio" l'autore vi esprime con novità di scrittura e concezione formale, il suo sentimento religioso. La Quinta Sinfonia di Čajkovskij è un classico del quale non si finisce mai di ammirare la felicità delle idee melodiche, lo splendore dell'orchestrazione, l'eleganza delle frasi e stupisce ogni volta la capacità dell'autore di trasportarci in una condizione emotiva avvincente.

Molto interessante è la composizione - che Pappano ha già diretto alla Scala e che presenta a Santa Cecilia per la prima volta - intitolata L'aurora probabilmente di Riccardo Panfili, classe 1979, considerato tra i più interessanti e apprezzati compositori della sua generazione: «“L’aurora, probabilmente” prende ispirazione da Friedrich Nietzsche, autore che ho scoperto durante l’estate dopo la terza media e del quale lessi Aurora: un’alba che illumina la notte dei feticci illusori, delle morali, delle convinzioni e delle fedi. Demoliti gli Idoli, rimane il deserto: “il grande meriggio”, l’ora in cui “le ombre sono più corte”, “il caos che danza su piedi leggeri”. Una danza su cui grava il più terribile dei dubbi: e se fosse anch’essa frutto illusorio di una fede, abbaglio di una nuova utopia? L’Aurora è sempre probabile e impossibile al contempo; speranza e fallimento, liberazione e violenza. Nei sogni secolari di una vita migliore l’umanità immagina incessantemente l’alba di un tempo nuovo: ogni uomo, da sempre, si ritaglia un piccolo raggio di speranza.  È la luce fioca dell’Aurora. Probabilmente».



Riccardo Panfili

Nato a Terni nel 1979, si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore con Elio Maestosi. Sotto la guida di Ivan Vandor ha poi conseguito il diploma di composizione con il massimo dei voti e la lode. In seguito si è perfezionato con Azio Corghi all'Accademia Chigiana di Siena, all’Accademia Romanini di Brescia e all’Accademia Filarmonica di Bologna.

Nel 2006 è risultato vincitore del Primo premio del Concorso Internazionale di Composizione "Santa Cecilia" di Roma, con il brano per orchestra Danzario, che è stato eseguito, in prima mondiale, il 7 febbraio 2009 all’Auditorium-Parco della Musica di Roma dall’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano, e poi eseguito in tournée al Festival di Musica delle Canarie.

Numerosi i premi internazionali vinti: il Primo Premio al Concorso Internazionale di Composizione “A Camillo Togni” (114 partiture da tutto il mondo; presidente della giuria Mario Bortolotto); il Secondo Premio della sesta edizione del Concorso di Composizione “Henri Dutilleux” (2007), presidente della giuria lo stesso Henry Dutilleux (219 partecipanti da 41 paesi); il Terzo premio al Concorso internazionale di composizione “Egidio Carella” (presidente Ivan Fedele); il 7° Concorso internazionale Taukay di Udine (presidente della giuria Michele dall’Ongaro); terzo premio al Concorso internazionale di composizione “Ton de Leeuw” 2008 (seconda edizione, Tirana); Premio Nino Carloni 2011; Premio Play.it da parte dell’Orchestra Regionale della Toscana, per il pezzo Mappe immaginarie, commissionato dalla stessa Orchestra.

Nel 2010 RadioRai ha selezionato il suo pezzo Le Roi Bombance (commissione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, prima esecuzione al festival RaiNuovaMusica di Torino) per il prestigioso International Rostrum of Composers di Lisbona.

I suoi lavori sono stati eseguiti dall’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Filarmonica della Scala di Milano, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Teatro lirico di Cagliari, Human Rights Orchestra, Kammerakademie Potsdam, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra della Fondazione “A. Toscanini” di Parma, Orchestra Regionale della Toscana, Dedalo Ensemble, Ensemble InCanto, Tema Ensemble, Ensemble Dutilleux di Tours, Ton de Leuuw Ensemble di Tirana da direttori quali Antonio Pappano, Carlos Izcaray, Alessio Allegrini, Tito Ceccherini, Pietro Mianiti, Fabio Maestri, Vittorio Parisi e da celebri solisti quali Alessandro Carbonare, Alessio Allegrini, Alfonso Alberti.

Da alcuni anni collabora stabilmente con i Tetraktis percussioni e dal 2012 partecipa al progetto dei Musicians for Human Rights fondato da Alessio Allegrini (dedicatario del pezzo Out… per corno e orchestra, eseguito in prima assoluta a Potsdam dalla Kammerakademie Potsdam diretta da Antonello Manacorda nel 2013).

Nel 2013 è uscito il cd Decca con Alessandro Carbonare e i Tetraktis con il suo brano F for Fake.

Nel 2014 è stato eseguito in prima assoluta al Teatro alla Scala di Milano il brano per grande orchestra, commissionato dalla Scala stessa, L’Aurora, probabilmente diretto da Antonio Pappano e all’Internationales Kammermusikfestival Nürnberg ha avuto luogo la prima esecuzione del quartetto per archi Januskopf.

Nel 2011 ha avuto l’onore di essere scelto da Hans Werner Henze come suo assistente musicale, e nel 2013 il Comitato Direttivo della Fondazione Hans Werner Henze lo ha nominato primo compositore in residence con Borsa di Studio biennale.

Tra i prossimi impegni una commissione del Maggio Musicale Fiorentino, un’opera da camera incentrata sulla rilettura moderna dell’Antigone (libretto del regista e drammaturgo Michael Kerstan), e un nuovo pezzo per orchestra commissionato dalla Filarmonica della Scala di Milano che sarà diretto nell'aprile 2016 da Fabio Luisi.

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Stagione Sinfonica

Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia

Sabato 2 aprile ore 18 - Domenica 3 ore 18 - Lunedì 4 ore 20,30



Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Antonio Pappano direttore



Panfili             l’Aurora, probabilmente

Stravinskij      Sinfonia di salmi

Čajkovskij      Sinfonia n. 5



Biglietti da 19 a 52 euro - Infoline 068082058

#musica
#accademiasantacecilia
àantoniopappano
#riccardopanfili

31 marzo 2016

La Sarta con la più grande clown al mondo Gardi Hutter


Sabato 2 aprile 2016
LA SARTA


GARDI HUTTER, LA PIU' GRANDE CLOWN AL MONDO,
PORTA IN TEATRO L'ARTE DI FAR RIDERE SENZA USARE LE PAROLE,
ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ
a La Città del Teatro di Cascina (PI), in esclusiva per la Toscana

Perfino il destino può perdere il filo. Basandosi su questo principio, Gardi Hutter e Michael Vogel (direttore artistico di Familie Flöz) hanno dato vita ad uno spettacolo piacevole e divertente, riportando in scena l'antica arte della clowneria. Sabato 2 aprile, alle 21, La Città del Teatro di Cascina propone una nuova anteprima regionale: La Sarta, di e con Gardi Hutter e Michael Vogel con la musica di Franui, il suono di Dirk Schröder, e i video di Andreas Dihm. 


Gardi Hutter è considerata la più grande clown al mondo: un’artista unica, pluripremiata, che ha conquistato le platee internazionali di 29 Paesi e che dal 1981 gira il mondo (ha toccato le 3.000 repliche) con spettacoli quasi privi di parole, in cui crea piccoli universi paradossali fatti di personaggi che combattano con coraggio - ma invano - per la ricerca della felicità. La loro tragicomica situazione è esposta in modo spietato e crudele, offrendo così al pubblico il massimo di divertimento. Ne La Sarta il mondo è il tavolo della sartoria, dove, sbirciando tra gli occhielli, si intravede la stoffa di mille racconti. Tra bambole di pezza e manichini danzanti, Gardi Hutter cuce la trama dello spettacolo senza risparmiarci sforbiciate e cattiverie. Un pezzo teatrale sulla finitezza dell’essere e l’infinito del gioco. Al di fuori del tempo. Nella scatola da cucito si aprono abissi e con così tanti rocchetti...

Biglietti spettacolo: intero 15 euro – ridotto 13 euro – studenti/inoccupati 10 euro; sconti per i soci del cineclub Arsenale.

BIGLIETTERIA e PREVENDITA: telefono 345 8212494 dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e mercoledì anche dalle 17 alle 19. Info & approfondimenti: www.lacittadelteatro.it