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14 giugno 2015

LETTERATURE Festival Internazionale di Roma

LETTERATURE
 FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMA
Martedì 16 giugno ore 21.00
Piazza del Campidoglio

#RELAZIONI

con gli autori
EDMUND WHITE - DAŠA DRNDIĆ - NICOLA LAGIOIA - LOLA SHONEYIN

Accompagnamento musicale di Pasquale Laino (sax) Riccardo Manzi (chitarra) e Vittorino Naso (percussioni).



Il Festival è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Dipartimento Cultura, con l’ideazione e direzione artistica di MARIA IDA GAETA, responsabile della Casa delle Letterature di Roma, la regia di FABRIZIO ARCURI e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

La serata di martedì 16 giugno ore 21.00 in PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO, dal titolo #RELAZIONI, vedrà protagonisti gli autori stranieri EDMUND WHITE, DAŠA DRNDIĆ, LOLA SHONEYIN, e l’autore italiano NICOLA LAGIOIA.
Gli autori leggeranno testi inediti ispirati al tema scelto per questa edizione COSA RESTA DA FARE ALLA LETTERATURA.

L’accompagnamento musicale della serata sarà eseguito da Pasquale Laino (sax) Riccardo Manzi (chitarra) e Vittorino Naso (percussioni).
Coordinamento musicale del festival a cura di Franco Piersanti.


Gli autori:

Daša Drndić nasce a Zagabria nel 1946.
Si laurea in Filologia all'Università di Belgrado, presso la Facoltà di Lingua e Letteratura Inglese, e completa poi la sua formazione conseguendo un Master in Teatro e Comunicazione, con una borsa di studio Fullbright, all'Università dell'Illinois, Stati Uniti. Infine ottiene un dottorato (con una ricerca su Sinistra e Protofemminismo) presso la Facoltà di Discipline umanistiche e Scienze sociali all'Università di Fiume (Rijeka).
Oltre ad essere docente universitaria, Drndić lavora per anni come editor e produttrice a Radio Belgrado, realizzando oltre trenta sceneggiati radiofonici, venduti anche all'estero.
Ha pubblicato saggi, testi teatrali, poesie ed è scrittrice di romanzi tradotti in inglese, francese, polacco, sloveno, tedesco, slovacco. Ha vissuto in Canada e negli Stati Uniti.
I sui lavori, non in traduzione italiana, includono: Put do subote (1982); Kamen s neba (1984); Totenwande (2000); Leica format (2003); Sonnenschein (2007); April u Berlinu (2009); Belladonna (2012).
In Italia è stato pubblicato nel 2015, per i tipi Bompiani, Trieste. Un romanzo documentario, in cui l’autrice racconta attraverso un dramma personale la tragedia del mondo. Il libro si apre con la  protagonista Haya, a Gorizia, sola e circondata da fotografie e ritagli di giornali. È una donna anziana, che dopo più di sessant’anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS (Kurt Franz, realmente esistito) e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto “Lebensborn”. In Trieste, Haya, attraverso la ricerca di suo figlio, riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste.
Daša Drndić con questo libro racconta la sconcertante cronaca dell'occupazione nazista nel nord Italia: riporta tutti i nomi dei novemila ebrei italiani morti nei lager e ci conduce al processo di Norimberga, tra vittime e carnefici, in una ballata sul male, al cui centro c'è forte il tema della responsabilità.
Bibliografia
Trieste. Un romanzo documentario, Bompiani, 2015

Nicola Lagioia nasce a Bari nel 1973. Esordisce nel 2001 con il romanzo Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi) pubblicato da minimum fax, con cui vince il premio Lo Straniero. Nel 2004 pubblica per Einaudi il romanzo Occidente per principianti (vincitore premio Scanno, finalista Premio Bergamo, finalista Premio Napoli).
Nel 2005, insieme a Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo, scrive 2005 dopo Cristo (Einaudi Stile Libero), firmato con il nome collettivo di Babette Factory, in cui si raccontano le rocambolesche vicende di un gruppo di giovani rivoltosi, un killer improvvisato, un conduttore di successo e due registe underground su uno sfondo di missioni in Estremo Oriente, feste vorticose e raduni massonici. Con il romanzo Riportando tutto a casa (Einaudi, 2009), un romanzo di formazione ambientato nella Bari degli anni Ottanta, si aggiudica diversi premi tra cui il premio SIAE-Sindacato Scrittori, il premio Volponi e il premio Vittorini. Del 2013 è il libro I miei genitori (Einaudi), un racconto sulla giovinezza, la fortuna e l’impossibilità di essere felici. Ancora per Einaudi, nel 2014, pubblica La ferocia, candidato al Premio Strega 2015. Un romanzo che è insieme un noir, un racconto familiare e un ritratto della società attuale, in cui l’autore mette in scena, con ritmo serrato, misteri, segreti e rivelazioni.
Acclamato dalla critica (“I Buddenbrook pugliesi” lo ha definito Paolo di Paolo), conteso da diversi registi per realizzarne un film, molto amato dal pubblico, è andato in ristampa a solo un mese dalla prima pubblicazione.
Ha pubblicato racconti in varie antologie, tra cui Patrie impure (Rizzoli, 2003), La qualità dell'aria (minimum fax, 2004), Periferie (Laterza, 2006), Deandreide, un omaggio a Fabrizio De André (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008).
Nel 2013 e nel 2014 è tra i selezionatori della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Dirige nichel, la collana di letteratura italiana di minimum fax. Scrive per diversi quotidiani, settimanali e riviste, tra cui  La Repubblica, Lo Straniero, Repubblica XL ed è una delle voci di Pagina3, la rassegna stampa culturale di Radio3.
Bibliografia
Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi), minimum fax, 2001
Occidente per principianti, Einaudi, 2004
2005 Dopo Cristo, Einaudi, 2005
Babbo Natale. Dove si racconta come la Coca-Cola ha plasmato il nostro immaginario, Fazi, 2005
Riportando tutto a casa, Einaudi, 2009
Fine della violenza, :duepunti edizioni, 2010
Un altro nuotatore, Feltrinelli, 2012
I miei genitori, Einaudi, 2013
La ferocia, Einaudi, 2014

Lola Shoneyin
Vitale, agguerrita, fiera sostenitrice dei diritti delle donne, Lola Shoneyin è nata nel 1974 a Ibadan, in Nigeria, da una famiglia di religione cristiana. Durante l’infanzia ha studiato in diversi college del Regno Unito, per poi tornare nel suo paese e laurearsi in Letteratura inglese. Appassionata lettrice di Toni Morrison e Isabel Allende, amante della grande poesia americana (da Allen Ginsberg a Sylvia Plath a Alice Walker), ha pubblicato vari racconti su riviste letterarie, un libro per bambini e tre raccolte di poesie. Prudenti come serpenti, il suo primo romanzo, è stato inserito nel 2010 nella longlist dell’Orange Prize for Fiction. Dopo aver insegnato per molti anni del Nord della Nigeria, oggi vive a Lagos, e organizza l’Aké Arts and Book Festival. Collabora con numerose riviste internazionali.
Bibliografia
Prudenti come serpenti, 66thand2nd, 2012

Edmund White nato nel 1940 a Cincinnati, Ohio, è cresciuto a Chicago dove si è laureato nel 1962. Trasferitosi a New York ha lavorato  come membro dello staff a Time Life Books e freelance per Newsweek. Ha vissuto poi per un periodo a Roma e successivamente in Francia per poi tornare a New York e continuare la sua carriera di giornalista per diverse testate, scrittore e saggista. Esordisce nella letteratura nel 1973 con il romanzo Forgetting Elena ma ha conseguito un enorme successo di pubblico e critica con la tetralogia, di ispirazione autobiografica, che comprende i romanzi Un giovane americano, La bella stanza è vuota, La sinfonia dell'addio e L’uomo sposato. Nella teatralogia  descrive le fasi della vita di un giovane omosessuale dalla fanciullezza alla mezza età. Un indimenticabile ritratto degli Stati Uniti che a partire dal Midwest degli anni Cinquanta nei diversi volumi descrive le grandi trasformazioni sociali degli anni successivi.
Agli inizi degli anni Ottanta White vive in Francia ed è tra i fondatori della prima organizzazione mondiale che si occupa della lotta all’Aids. Dopo il ritorno in America White mantiene il suo interesse per la letteratura francese e pubblica una biografia su Jean Genet, in Italia pubblicata con il titolo Ladro di stile (Il Saggiatore, 1997) con cui vince nel 1994 il  prestigioso National Book Critics Circle Award. Pubblica poi i saggi  ll flâneur. Vagabondando tra i paradossi di Parigi ( Guanda, 2005) Ritratto di Marcel Proust, (Lindau, 2010) e La doppia vita di Rimbaud (minimum fax,  2009)
Nel 2005 pubblica la sua autobiografia non fiction, My Lives (Playground, 2007) in cui Edmund White racconta gli Stati Uniti "sedati" e omofobi dell'era Eisenhower, gli anni della rivoluzione sessuale, ma anche l'oggi attraverso una storia d'amore inconsueta e toccante.
Sempre l’editore Playground ha pubblicato negli ultimi anni Hotel de Dream (2008), Caos (2009) e Ragazzo di città (2010) Un giovane americano con una nuova traduzione (2011) Jack Holmes e il suo amico (2012). Il suo più recente libro, Inside a Pearl: My Years in Paris, è stato scritto nel 2014.
Considerato uno dei più grandi scrittori americani viventi è membro della American Academy of Arts and Letters ed è ufficiale dell'Ordine Francese delle Arti e delle Lettere ed è stato vincitore nel 2013 del Premio France-Amériques pere la sua opera Rimbaud.
Nel 2007 Tiziano Sossi ha realizzato il film intervista Edmund White. A conversation in New York.
 Narrativa
E la bella stanza è vuota, Einaudi, 1992/ Playground 2013
Stati del desiderio. Guida alle città e agli uomini americani, Zoe, 1999
L'uomo sposato, Baldini e Castoldi, 2001
Scorticato vivo, introduzione di David Leavitt, DeriveApprodi, 2002
My lives, Playground, 2007
Hotel de Dream, Playground, 2008
Caos, Playground, 2009
Ragazzo di città, Playground, 2010
Un giovane americano, Playground, 2011, nuova traduzione
Jack Holmes e il suo amico, Playground, 2012
Saggistica
Le gioie dell'omosessualità, Ed. Centro Studi Terapie Sessuali, 1985
Altars, Leonardo 1995
Ladro di stile. Le diverse vite di Jean Genet, Il Saggiatore, 1997
ll flâneur. Vagabondando tra i paradossi di Parigi, Guanda, 2005
Ritratto di Marcel Proust, Lindau, 2010

I musicisti:

Franco Piersanti
Assistente di Nino Rota all’inizio della carriera, Franco Piersanti, compositore poliedrico, ha composto dal ’75 ad oggi oltre 100 partiture per il cinema lavorando con Nanni Moretti, Gianni Amelio, Daniele Luchetti, Ermanno Olmi, Margarethe von Trotta, Carlo Mazzacurati, Emanuele Crialese, Cristina Comencini, Carlo Lizzani, Alberto Sironi, Paolo Virzì, Gianfranco Cabiddu.

Pasquale Laino
Il sassofonista Pasquale Laino ha esperienza a 360 gradi dalla musica sinfonica alla musica leggera, dal jazz alla musica contemporanea, fa parte del quartetto di saxofoni “Arundo donax”, del gruppo di world music “Klezroym”, dell’ensemble “Open Trios”. Come compositore e arrangiatore ha collaborato alla produzione di diverse colonne sonore per il cinema e la televisione. Nel 2010 incide per la Cni il disco “The river will carry me“ con Alessandro Gwis e Andrea Avena.

Riccardo Manzi
Chitarrista, cantante, compositore e autore ha sempre cercato di mescolare differenti linguaggi creando un suo stile personale.Ha fondato con Gabriele Coen i KlezRoym e ha suonato tra gli altri con Max Manfredi, Nada, Mango, Marcello Murru, Badara’ Seck e Mauro Pagani, Agricantus, Sidh, Alessandro Gwis, Michele Rabbia, Marco Siniscalco, Raul Scebba, Andrea Marcelli, Frank London, Kocani Orkestar, Vieux Farka Toure, Cheick Tidiane Seck.
In teatro ha lavorato con Ascanio Celestini, Marco Presta, Giancarlo Ratti, Ulderico Pesce, Olek Mincer, Anna Ammirati, Sara Modigliani.

Vittorino Naso
Diplomato in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, le sue collaborazioni orchestrali includono: Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Sinfonica della Rai di Roma, etc.
Collabora abitualmente con alcuni fra i più importanti compositori italiani di musiche per film, televisione e teatro, tra cui Franco Piersanti, Nicola Piovani, Ennio Morricone.

Tra le moltissime colonne sonore cinematografiche nelle quali ha suonato, si possono ricordare: “La Vita è Bella”, “Malena”, “La Stanza del Figlio”, “Tutta la Vita Davanti”. 

Il FAI svela altri segreti del Castello di Masino

  
   

Il FAI svela altri segreti del Castello di MasinoA Torino in anteprima il nuovo volume del Catalogo della Biblioteca

Mercoledì 17 giugno in Accademia delle Scienze di Torino, ore 17,30, Giovanni Romano presenta il secondo volume del Catalogo della Biblioteca dello Scalone con autorità



Dalla ricca storia di uno dei castelli più importanti del Piemonte e dell'Italia vengono a galla nuovi segreti. Il Comitato per la Biblioteca e l’Archivio Valperga del Castello di Masino, bene tutelato dal FAI-Fondo Ambiente Italiano, pubblica con Interlinea il secondo dei quattro volumi che compongono il Catalogo della Biblioteca dello Scalone che sarà presentato mercoledì 17 giugno 2015 alle ore 17,30 a Torino nella Sala dei Mappamondi dell'Accademia delle Scienze in via Maria Vittoria 3. L'incontro sarà presieduto dal professore emerito dell'Università degli Studi di Torino Giovanni Romano con interventi di Paolo Emilio Ferreri presidente del Comitato per la Biblioteca e l’Archivio Valperga di Masino, Paola Candiani responsabile Restauri e Conservazione del Fondo Ambiente Italiano, l'assessore alla Cultura e al Turismo di Regione Piemonte Antonella Parigi e il presidente del Consiglio di Amministrazione RGI Group Paolo Benini. Parleranno del volume anche Orietta Rossi Pinelli, già ordinario di Storia della Critica d’Arte dell'Università La Sapienza di Roma, e Gian Paolo Romagnani ordinario di Storia Moderna all'Università di Verona. A causa del numero limitato di sposti disponibili nella Sala dei Mappamondi è richiesta l’adesione entro il 15 giugno telefonando al numero 0125778616 oppure via mail scrivendo a bibliotecamasino@fondoambiente.it

I quattro volumi del Catalogo della Biblioteca dello Scalonea cura di Lucetta Levi Momigliano e Laura Tos sono realizzati in veste editoriale prestigiosa con copertina cartonata in tela pregiata e impressioni dei titoli in oro con sovraccoperta di protezione trasparente. Il Catalogo ordina la raccolta di 25 000 volumi della Biblioteca definita dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, con Decreto del 28 maggio 1988, «di eccezionale interesse artistico, storico, culturale» poiché frutto di un collezionismo di alto livello rappresentato sin dall’inizio del XVII secolo dai personaggi più importanti della famiglia Valperga, sempre aggiornati sulla cultura scientifica e letteraria del loro tempo e in contatto con l’intellettualità della corte sabauda e delle altre corti europee. La raccolta è stata quindi sottoposta a tutte le disposizioni di tutela stabilite dalla legge. Nel 2013, dopo il riordinamento e la catalogazione informatizzata iniziata nel 1988, è uscito il primo volume del Catalogo, uno strumento importante per la diffusione della conoscenza delle memorie di una tra le più prestigiose famiglie aristocratiche subalpine e per l’approfondimento delle ricerche sulla storia del Piemonte. La schedatura dei singoli volumi è stata condotta dalla bibliotecaria del Castello che ha prestato attenzione ai singoli esemplari individuando ex libris, firme di possesso, dediche e ogni possibile notazione utile a ripercorrere il filo delle collezioni, il gusto e la cultura dei singoli committenti.



Castello di Masino. Catalogo della Biblioteca dello Scalone, vol. II: D-K, a cura di Lucetta Levi Momigliano e Laura Tos, Interlinea, pp. 440 + XXXII, euro 40, isbn 978-88-8212-851-7

12 giugno 2015

Gli Amici degli Uffizi donano il dipinto "Scena di sacrificio" di Bor alla Galleria






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Scena di sacrificio di Bor:

gli Amici degli Uffizi
donano il dipinto alla Galleria


L’insieme dei dipinti di Paulus Bor, pittore originario di Amersfoort (Paesi Bassi) e vissuto nel XVII secolo, comprende meno di 30 opere. Da oggi un olio su tela dal titolo Scena di sacrificio entra a far parte delle collezioni della Galleria degli Uffizi, grazie alla donazione dell’Associazione Amici degli Uffizi.
Dopo l’odierna presentazione nell’Aula di San Pier Scheraggio, il dipinto sarà visibile nella Sala 54 degli Uffizi (dedicata dei Pittori olandesi di Haarlem, Utrecht  del XVII secolo), al Piano Nobile dell’edificio vasariano. 
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Da quando la Galleria degli Uffizi ricade ad interim negli Istituti del Segretariato Regionale – scrive Paola Grifoni, Segretario regionale del MiBACT per la Toscana - ho potuto verificarne l’intensa programmazione di eventi relativi a tutto l'arco cronologico delle collezioni del museo, dall’antichità a giorni nostri: mostre, riallestimenti, convegni, donazioni. Proprio fra queste mi pare particolarmente ragguardevole quella - generosamente offerta dagli Amici degli Uffizi - di questo prezioso quadro di Paulus Bor, rarissimo artista di alta qualità poetica, che va ad arricchire le nuove sale dei pittori stranieri, inaugurate nel dicembre del 2011”.

La tela di Bor, di tema inusuale (per non dire stravagante) e d’eccentrica impaginazione – aggiunge Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi - coniuga una visione di paese tipicamente nordica a memorie delle antichità romane, conosciute e amate dal pittore in un soggiorno romano fra il 1623 e il 1626. Anche lui, al pari di tanti suoi conterranei, si sarà spostato nell’Urbe per studiare proprio i reperti d’un passato eroico appreso sui libri e per conoscere i capi d’opera dei grandi maestri di primo Cinquecento; ma poi, lui pure, sarà rimasto abbagliato dalle novità luministiche del Caravaggio e dei suoi numerosi discepoli. Tuttavia la peculiarità dello stile di Bor risulterà lampante quando la sua tela sarà esposta nella stanza dei pittori olandesi di Utrecht, dove s’è pensato potesse trovar luogo conveniente”.

È con particolare piacere che gli Amici degli Uffizi presentano questa ulteriore e importante acquisizione, che permette di arricchire la collezione del nostro museo con un raro dipinto di Paulus Bor, Scena di sacrificio – ha sottolineato Maria Vittoria Rimbotti, Presidente degli Amici degli Uffizi -. L’artista olandese poco conosciuto ai non addetti lavori, visse a Roma e si dice che la sua pittura denoti uno stile tipico dei caravaggisti con spunti rembrandtiani, con rappresentazioni di soggetti insoliti ed enigmatici. Oltre ad essere vicini agli Uffizi come mecenati per restauri e interventi necessari a tutelare le necessità della Galleria, i nostri sforzi in questi tempi non facili, sono da sempre aperti alle esigenze di completezza e documentazione che contraddistinguono appunto la crescita delle collezioni degli Uffizi”.

Da segnalare che per l’occasione è stato realizzato dal CentroDi una pubblicazione della serie “Studi e ricerche. I pieghevoli” dedicato all’opera di Bor donata alla Galleria.

BREVI NOTE SULL’OPERA

Paulus Bor (Amersfoort, Paesi Bassi, c. 1601-1669)
Scena di sacrificio1635-1640
Olio su tela, cm 89,5 x 67,7

La presente opera mostra una figura femminile avvolta in un manto coperto di fiori, che sta per mettere in atto il sacrificio di un uccello, adagiato su un altare. Ad assistere la donna è un giovane uomo dal torso nudo, che soffia la piccola fiamma che si sta sviluppando tra le foglie. Il soggetto non appare riconducibile a una fonte letteraria precisa ed è da qualificarsi piuttosto come una rivisitazione personalissima di una scena di sacrificio classico in ambiente naturale. Il giovane uomo con la testa cinta di una corona di alloro quasi sicuramente rappresenta un pastore, così come il volatile dovrebbe essere una colomba, cara a Venere e simbolo dell’amore. Nell’invenzione, la protagonista principale rimane la figura della maga: col suo viso assorto e pensoso, e la sua gestualità pacata, riesce ad imprimere un’atmosfera intimamente solenne al rituale. La fisionomia della donna è in tutto tipica di Bor: un viso pieno e soffice, un collo corto, cappelli lunghi sciolti e una espressione sognante.
La tela degli Uffizi rappresenta un’importante aggiunta al corpus ristretto di dipinti di Paulus Bor. Nel mettere insieme gli elementi della composizione l’artista presta particolare attenzione alla distribuzione delle forme in superficie – ampie e meno ampie, lisce e meno lisce -  anziché preoccuparsi della costruzione spaziale. Colpisce soprattutto il lieve tono argenteo del dipinto, che distingue quasi tutte le opere del pittore. La vocazione più propriamente pittorica di Bor determina la resa felicemente trasparente del manto della maga, ma anche quella più precisa del teschio di montone. L’applicazione della materia pittorica diventa più pastosa sul volto carnoso del giovane pastore che soffia sul fuoco. In questo particolare troviamo un’eco dello stile dei pittori caravaggeschi della scuola di Utrecht.

10 giugno 2015

LETTERATURE FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMA

LETTERATURE FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMAVenerdì 12 giugno ore 21.00Piazza del Campidoglio #DESTINI con gli autoriROBERT McLIAM  WILSON - MARCO MISSIROLI - MIA COUTO




Lucrezia Lante della Rovere introduce gli autori stranieri

Coordinamento musicale di Franco Piersanti (pianoforte) con Pasquale Laino (sax), Adriano Martino (chitarra elettrica) e Vittorino Naso (percussioni)



Il Festival è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Dipartimento Cultura, con l’ ideazione e direzione artistica di MARIA IDA GAETA, responsabile della Casa delle Letterature di Roma, la regia di FABRIZIO ARCURI e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

La prima serata in piazza del CAMPIDOGLIO di LETTERATURE Festival Internazionale di Roma, dal titolo #DESTINI, avrà luogo VENERDÌ 12 GIUGNO ORE 21 con gli autori stranieri MIA COUTO e ROBERT McLIAM WILSON e l’autore italiano MARCO MISSIROLI, che leggeranno testi inediti ispirati al tema scelto per questa edizione COSA RESTA DA FARE ALLA LETTERATURA.


Gli autori stranieri saranno introdotti dall’attrice Lucrezia Lante della Rovere.
Coordinamento musicale a cura di Franco Piersanti (pianoforte) con Pasquale Laino (sax) Adriano Martino (chitarra elettrica) e Vittorino Naso (percussioni).





FESTIVAL DEGLI SCRITTORI PREMIO GREGOR VON REZZORI | I 5 vincitori Premio Giovani Lettori, Recital ODEON, Reading musicale di Francesco Bianconi


mercoledì 10 giugno 2015 – ore 12.00
Premio Gregor von Rezzori Giovani Lettori


La giuria del Premio Gregor von Rezzori – Giovani Lettori annuncia i vincitori della prima edizione.
Il Premio, realizzato in collaborazione con il Comune di Firenze, è rivolto agli studenti delle scuole fiorentine e intende promuovere la diffusione della letteratura straniera nelle scuole superiori e avviare i ragazzi alla lettura e alla scrittura giornalistica.
I 100 ragazzi che hanno partecipato hanno scritto una recensione dei libri dei cinque scrittori finalisti al Premio per la narrativa straniera: Trieste di Dasa Drndic (Bompiani), Pura di Andrew Miller (Bompiani), Il corpo in cui sono nata di Guadalupe Nettel (Einaudi), La giornata di un Opričnik di Vladimir Sorokin (Atmosphere libri) e Questi sono i nomi di Tommy Wieringa (Iperborea).  I cinque vincitori riceveranno un buono libri da spendere nelle Librerie Giunti al punto.

Ecco i vincitori:

* Per la recensione a Dasa Drndic, Trieste, Bompiani
Leonardo Mori, classe IV D, Liceo Classico Galileo Galilei

“Riuscire a raccontare, o meglio, a penetrare un libro senza dimenticare che lo si sta spiegando ad un possibile lettore, a chi ancora non ha letto quell’opera ma potrà farlo, è uno dei cardini dello scrivere recensioni. Sviscerare il nucleo centrale di un romanzo, portarlo alla luce, consegnarlo a chi non ne sa niente ma è incuriosito, e farlo con un linguaggio semplice eppure vivo, che catalizzi l’attenzione, è l’altro aspetto fondamentale.  Questa recensione di Trieste di Dasa Drndic riesce con buoni risultati in ambedue le imprese: individua il cuore drammatico del libro – la storia che come un fiume in piena annienta tutto con i suoi orrori – e ce lo mostra con la vivacità e la chiarezza assolutamente non banale per un “recensore” esordiente,   senza tralasciare le osservazioni personali di chi l’ha scritta”.

2° posto
Elena Buonafede, Liceo Linguistico Giovanni Pascoli 4B/L
3° posto
Elisabetta Romano
Liceo internazionale Capponi IV G

* Per la recensione a Andrew Miller, Pura, Bompiani
Tamara Farris, Liceo classico Michelangiolo Classe 4 sez. D

Pura è un libro complesso, ricco di spunti e di suggestioni, dove la grande Storia si intreccia alla minuta storia dei protagonisti. Queste righe restituiscono con chiarezza e sensibilità non solo la trama, ma anche l'atmosfera del romanzo, la sua anima più nascosta. Una lettura insieme puntuale nei riferimenti e originale nelle interpretazioni, che rivela la capacità di  affrontare un testo narrativo alla luce della propria cultura e della propria esperienza.”

2° posto
Andrea Ceredani, Liceo Classico Galileo, IV D
3° posto
Lucrezia Romano, Liceo Classico Dante, IV A

*Per la recensione a Vladimir Sorokin, La giornata di un Opricnik, Atmosphere
Caterina Bocciardi, Liceo Capponi, IV G

“La recensione, mostra – oltre a una considerevole capacità di lettura – anche una buona abilità nell'analizzare i livelli simbolici e metaletterari e, quel che più conta, trasmettere in pieno tale analisi al lettore, pur rimanendo chiaro e divulgativo. Se a ciò si aggiunge una precisa contestualizzazione storica e una notevole efficacia nell'inquadrare il nocciolo estetico e politico del romanzo, il risultato è un lavoro decisamente eccellente.”

2° posto
Maria Francesca Bartoloni, Liceo Ginnasio Dante, IV A
3° posto
Matteo Da Rulando, Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” IV C

*Per la recensione a Tommy Wieringa, Questi sono i nomi, Iperborea
Caterina La Rosa, Liceo linguistico Machiavelli-Capponi di Firenze, IV G

"Ogni parola è stata scelta con cura e la recensione è costruita per permettere a chi non ha letto il libro di farsi un'idea. Non solo: l'autore/l'autrice avanza alcune chiavi di lettura del romando di Wieringa, come quella del diario che si fa struttura narrativa per legare le vite dei protagonisti. Efficace l'uso delle citazioni dal romanzo: un metodo semplice ma che dà forza all'intera recensione".

2° posto
Flavia Tecleme, Liceo classico Galileo, IV B
3° posto
Alessandro Milazzo, Scuola Militare Aereonautica,“G. DOUHET”, IV C

*per la recensione di Guadalupe Nettel, Il corpo in cui sono nata, Einaudi
Lucrezia Lo Sordo, Scuola Militare Aereonautica,“G. DOUHET”, IV C

“Non nascondo che la scelta non sia stata facile. Sono tanti i lavori presentati che mi hanno colpita, per l'attenzione mostrata nell'analisi del testo, per la proprietà di linguaggio, per la curiosità e la capacità di sintesi nel raccontarlo attraverso un breve scritto.

Alla fine ho scelto quella di Lucrezia Lo Sordo perché Lucrezia mostra di aver attraversato il testo in modo assolutamente personale. Di averlo fatto suo, metabolizzato e tradotto secondo la sua sensibilità. La scrittura è pulita, mai ridondante. La sintesi della storia è tratteggiata in modo esaustivo, in poche battute. Non manca la sensibilità per cogliere il contesto anche sociale e politico in cui la protagonista inserisce la sua vicenda di emarginazione e di diversità, così come la sensibilità nel riconoscere ora il registro dell'ironia, ora quello della malinconia.”

2° posto
Noemi Sato, Liceo Ginnasio Dante, Classe 4ªA
3° posto
Francesco Maria Simoncini, Liceo Classico Michelangiolo

Le scuole partecipanti

Le scuole che hanno accettato di partecipare al Premio sono: Liceo Ginnasio Dante, Scuola di Scienze Aeronautiche Giulio Douhet, Scuole Pie Fiorentine Liceo Scientifico e Classico, Liceo Linguistico Machiavelli-Capponi, Liceo Classico Michelangiolo, Istituto Tecnico Leonardo da Vinci, Liceo Ginnasio Galileo, Istituto Agrario Firenze, Liceo Niccolò Machiavelli. E’ stato così creato un gruppo di 100 giovani lettori, suddiviso in 5 sottogruppi, e a ciascuno dei quali è stata assegnata la lettura di una delle opere finaliste. Ogni partecipante ha scritto una recensione di 3.000 battute (una cartella e mezzo).

La giuria: Alba Donati (presidente) Chiara Dino, Fulvio Paloscia, Carlo Pestelli, Leonardo Sacchetti e Vanni Santoni.

Premiazione

Mercoledì 10 giugno, alle ore 12.00, presso la Balconata di Palazzo Strozzi, alla presenza degli scrittori finalisti, e del Vicesindaco, Cristina Giachi, saranno annunciati dalla giuria i cinque vincitori del Premio. Oltre ai vincitori saranno segnalate le recensioni che si aggiudicheranno il secondo e il terzo posto. La premiazione apre il Festival degli Scrittori Premio Gregor von Rezzori che si terrà a Firenze dal 10 al 12 giugno.

Il Festival degli scrittori è ideato, realizzato e sostenuto da The Santa Maddalena Foundation, presieduta da Beatrice Monti della Corte, che ospita scrittori da tutto il mondo, ed è curato da Alba Donati. La consulenza artistica è di Volker Schlöndorff.

E' sostenuto dal Comune di Firenze, dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dal ‘Centro per il libro e la lettura’ del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e da BassmArt Srl società del gruppo Bassilichi.  E’ realizzato con la collaborazione della Regione Toscana, della Fondazione Sistema Toscana e di Repubblica Firenze come media partner. Ha inoltre la collaborazione della New York University Florence, dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America-Roma, della Fondazione Palazzo Strozzi, delle Librerie Giunti al Punto e della Fondazione Paul Thorel.


Il Festival è seguito da @stoleggendo progetto lettura noprofit #vonrezzori15 #festscrittorifi15 #incipitdAutore

Ignazio Colagrossi - Mostra - Le Carrousel du Louvre - Musèe du Louvre Paris



 12-13-14- GIUGNO 2015

Salon Art Shopping


CARROUSEL DU LOUVREMUSèE DU LOUVRE PARIS




            Scelto da FINE ART GALLERY di Monica Martins, curatrice dell’importante e straordinario evento che si svolgerà a "Le Carrousel du Louvre" - Musèe du Louvre - Parigi, Colagrossi con l’esposizione di “LEGGIADRIA” (una della coppia di lampade in bronzo che l’artista ha realizzato in onore alla donna), concretizza sempre più il suo percorso artistico, mostrandosi fra i 450 artisti e gallerie presenti di Argentina, Brasile, Cina, Corea, Spagna, Italia, Giappone, Russia ... ,.ad un pubblico sempre più esigente, proveniente da tutto il mondo e formato non solo da acquirenti e collezionisti, ma anche da galleristi e critici d’arte alla ricerca di talenti.

 Questo e’ uno dei pochi appuntamenti organizzati al Museo  del  Louvre, quindi

per Colagrossi, è sicuramente  un’altra esperienza a dir poco unica, essere presente con la sua “LEGGIADRIA” in uno dei musei più importanti del  mondo.

Giovanni Albanese, Tartarughe felici dal 22 giugno, PIOMONTI arte contemporanea



       Giovanni Albanese
Tartarughe felici
 
 
 
OPENING 22 GIUGNO 2015 ore 18
 22 GIUGNO – 31 LUGLIO 2015
                  

                  
La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare la mostra “Tartarughe felici” di Giovanni Albanese, inaugurando il 22 giugno 2015, giorno del 60° compleanno dell’artista.
  
La mostra si inserisce nella programmazione dedicata da Pio Monti all’Anno Internazionale della Luce.


Giovanni Albanese
Tartarughe felici
Catalogo con uno scritto di Gianluca Marziani
dal 22 giugno al 31 luglio 2015
Inaugurazione: 22 giugno ore 18
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744
www.piomonti.com

Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab. dalle 11 alle 20

Il tè e i codici dell’ospitalità giapponese - Sabato 13 giugno alla Fondazione Campus (Lucca) un workshop sulla cerimonia del tè


Fondazione Campus Turismo Il tè e i codici dell’ospitalità giapponeseSabato 13 giugno alla Fondazione CampusUn workshop sulla cerimonia del tè Ultimi giorni per prenotarsi




Viaggiare con la mente, il cuore e… il tè. Proseguono gli eventi organizzati dalla Scuola Lingue di Fondazione Campus per promuovere la conoscenza del Giappone attraverso corsi di lingua e cultura, con excursus nelle tradizioni più importanti del Paese dei Ciliegi.

Sabato 13 giugno alle 17,30 nella sede della Fondazione che opera da 12 anni in ambito formativo, e in particolare turistico, si tiene un incontro aperto a tutti e dedicato alla Cerimonia del tè, cui è ancora possibile prenotarsi.



Dopo il successo dei corsi di Giapponese e del workshop sulla vestizione del kimono, per venire incontro alle richieste dei tantissimi appassionati della cultura nipponica, sabato gli allievi giapponesi della Maestra Shimura Senkei, che fanno parte della Scuola Dai Nihon Chado Gakkai, daranno la possibilità di conoscere l’antichissimo rituale, con un incontro che si articolerà in quattro momenti: l’introduzione alla via del tè, con la presentazione della storia e del significato culturale di questa usanza, il “toccare con mano”, con una breve introduzione pratica dei codici dell’ospitalità giapponese che coinvolgerà tutti i presenti che conoscono la lingua, la dimostrazione della cerimonia del tè e infine la degustazione del tè.


Per informazioni e prenotazioni: info@fondazionecampus.it oppure 0583.333240.

LOVE IS IN THE AIR USCIRA' NELLE SALE IL 27 agosto