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15 settembre 2015

PORDENONELEGGE - Incontro con SERGIO CLAUDIO PERRONI e VITO MANCUSO - Renuntio vobis, Bompiani

PORDENONELEGGE | Spazio ITASincontra Piazza della Motta   | 18 settembre 2015  ore 16.00
Sergio Claudio Perroni
RENUNTIO VOBIS Bompiani
Incontro con Sergio Claudio Perroni e Vito Mancuso


Nella sottile, implacabile scrittura di Sergio Claudio Perroni prende forma un libro solenne e intimo, costruito come un labirinto della coscienza, con le parole del Nuovo e del Vecchio Testamento, che qui si rinnovano con grande potenza, a illuminare la nostra umanità, o le sue parvenze, nel fuoco della contesa tra dovere e vocazione, forza e fragilità, accettazione del male o fuga dalla realtà. I diversi punti di vista, impersonati dalle figure in scena, saranno spunto per un dialogo tra l’autore e Vito Mancuso.       
Sergio Claudio Perroni
 
Hanno scritto di Renuntio Vobis
Sulle pagine si sente il peso e la bellezza di ogni parol(Brunella Schisa, Venerdì)
Uno strumento narrativo geniale (Enzo Bianchi, Tuttolibri)
Un’impresa davvero straordinaria (Giorgio Montefoschi, Corriere della Sera)
Un racconto affascinante, che ha il merito di far conoscere al lettore la ricchezza espressiva della Bibbia  (Orazio La Rocca, The Global Times)
Perroni dimostra di saper interrogare con intensa partecipazione il cuore profondo di ogni teologia (Massimo Donà, L’Espresso)
Una lettura agile e affascinante. Una magnifica sfida letteraria (Oscar Iarussi, Gazzetta del Mezzogiorno)
Se fosse vissuto alla fine del '500, Perroni sarebbe stato chiamato a parlare davanti agli studenti del Collegio Romano, l'università dei gesuiti (Paolo Rodari, La Repubblica)
Tutto il libro ha la tensione di pensieri e parole alte della Bibbia e dei Vangeli (Vittorio Sgarbi, QN La Nazione/Resto del Carlino/Il Giorno)
Un coraggioso esperimento narrativo sui temi della coscienza, dell'angoscia, della tentazione (Roberto Carnero, Famiglia Cristiana)
Ecco un libro che affronta un episodio, anzi, l’episodio, che ha sconcertato il mondo intero: un papa, sopraffatto dalla realtà, ha lasciato il soglio pontificio e si è ritirato a meditare in un remoto monastero benedettino. Questa azione non è stata mai affrontata, né indagata come questione morale. Un misterioso frate va a fargli visita e lo interroga sui motivi della sua scelta. Il pacato confronto tra i due religiosi si trasforma presto in scontro non solo dialettico: l’uno sostiene con veemenza le ragioni della propria rinuncia, l’altro lo incalza con l’accusa di avere abbandonato il gregge che gli era stato affidato, tradendo così il principio stesso della sua missione. Neppure il rivelarsi della natura "inaudita" dell’ospite placherà il contrasto tra i due – o forse tra le due anime di un pontefice rinunciatario che, come qualsiasi mortale cui brucino le proprie rese, si misura con la coscienza sino alle estreme conseguenze. Per scrivere Renuntio Vobis, Perroni ha fatto un poderoso lavoro di selezione degli oltre trentamila versi che fanno la bellezza e la verità senza tempo della Bibbia e fa parlare i suoi personaggi esclusivamente con versetti del Vecchio e del Nuovo Testamento. Così affronta  un evento della storia recente e ne fa un racconto avvincente in cui la parola biblica è, al tempo stesso, sublime strumento espressivo e attualissimo paradigma spirituale; un invito a fare memoria dell’assoluto, unico rimedio al nulla. Sergio Claudio Perroni conferma con questo nuovo lavoro la sua originalità di scrittore, la sua mancata adesione ai canoni richiesti dal nostro tempo, la sua amicizia vera e profonda con i testi classici e la loro pulsante vitalità.
SERGIO CLAUDIO PERRONI vive e lavora a Taormina. Per Bompiani ha pubblicato Non muore nessuno (2007), Leonilde, storia eccezionale di una donna normale (2010) e Nel ventre (2013).
Le altre date del tour Renuntio vobis
Bari | 24\25 settembre Festa dei Lettori, presentazione

Torino | 26 settembre, ore 21.00 Torino Spiritualità, presentazione e reading

14 settembre 2015

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Corto e fieno, Festival del cinema rurale 18-19-20 settembre 2015 Ameno, Miasino, Omegna (Lago d'Orta)

Corto e Fieno
Festival del Cinema Rurale
VI edizione 18-19-20 settembre 2015
Ameno, Miasino, Omegna (Lago d’Orta)


Arriva la sesta edizione di Corto e Fieno, Festival del cinema rurale sul Lago d’Orta (Novara, Verbania) dal 18 al 20 settembre 2015. Corto e Fieno è l’unico festival cinematografico in Italia (e uno dei pochi al mondo) a dedicare tutta la sua rassegna a film rurali, a lavori che si occupano della relazione dell’uomo con la terra. I film di Corto e Fieno parlano della campagna come luogo dove abitare, scegliere, fuggire o tornare, spazio vitale dimenticato e retroterra di resistenza. I film arrivano da tutto il mondo. Sono tanti i documentari che si alternano con i lavori di finzione. La campagna e la ruralità possono essere declinate in moltissimi modi, dal cinema di genere alla presa diretta.

Corto e Fieno nasce nel 2010 su iniziativa dell’Associazione Culturale Asilo Bianco ed è curato da Paola Fornara e Davide Vanotti. Quelli di Corto e Fieno sono tre giorni dedicati al mondo rurale, alle persone che lavorano la campagna e ai registi che hanno deciso di raccontare il rapporto radicale tra uomo e agricoltura. Il Festival è ospitato nei comuni di Ameno, Miasino e Omegna in cinema convenzionali e in spazi di grande suggestione dedicati al lavoro agricolo: antichi fienili, stalle, aie e cortili. I luoghi delle proiezioni sono scelti con attenzione, allo scopo di arricchire l’esperienza sensoriale degli spettatori e farli letteralmente entrare nel paesaggio agricolo del Lago d’Orta.
Il Festival è strutturato su tre sezioni: Frutteto, sezione per cortometraggi (Premio “Rastrello d’oro”), Mietitura per medio e lungometraggi (Premio “Forcone d’oro”), e Sempreverde dedicato ai classici del cinema rurale. Quest’anno il critico cinematografico Bruno Fornara, selezionatore della Mostra del cinema di Venezia, introduce una lezione su Buster Keaton e il suo “Io e la vacca”.

La sesta edizione di Corto e Fieno festeggia anche il suo nuovo main sponsor, Ricola, azienda che condivide l’anima e i propositi del Festival e che da sempre si impegna a realizzare un prodotto in completa armonia con la natura. Anche ATL Novara, che da anni sostiene il Festival, dà il suo contributo e richiama l’attenzione sull’unico presidio Slow Food del Novarese, quello della cipolla bionda di Cureggio e di Fontaneto.

È confermata l’occasione rural-cittadina di Cascina Cuccagna a Milano il 12 settembre: una selezione dei vincitori della precedente edizione aprirà le danze alla nuova. Il Festival si chiude ufficialmente con la musicazione dal vivo di “Aurora” di Friedrich Wilhelm Murnau, meraviglioso film del 1927. L’Ensemble Elettroacustico, sei strumentisti sotto la direzione di Riccardo Sinigaglia, rileggerà dal vivo il classico di Murnau.

Gli schermi di Corto e Fieno si aprono all’appassionante susseguirsi d’immagini in movimento che è il cinema e che ci ricorda, anche e soprattutto, chi siamo e da dove veniamo: vite di gente come noi, che mangia come noi e lavora la terra, pesca in mare, alleva gli animali e prepara il cibo; anche per noi.
In collaborazione con Corto e Fieno, dal 18 settembre 2015 al 11 ottobre 2015 le sale del Museo Tornielli di Ameno (NO) ospitano la mostra A VISUAL VOCABULARY. Un vero e proprio vocabolario visivo, composto da immagini fotografiche suggestive ed evocative capaci di raccontare bellezze ed eccellenze del nostro territorio. Gli scatti sono stati realizzati dai partecipanti durante due workshop curati e diretti dalla fotografa americana Jill Mathis.

Musicazione dal vivo di “Aurora” di Murnau il 26 settembre al Museo Tornielli, Ameno

FB Corto e Fieno – Rural Film Festival
E-mail info@cortoefieno.it
Contatto telefonico +39 320 9525617

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.

SERATA INAUGURALE 15 settembre h 21 promozione speciale LE VIE DEI FESTIVAL

TEATRO VCASCELLO


PER LA SERATA INAUGURALE DELLE VIE DEI FESTIVAL 2015 - XXII edizione

promozione speciale 1 biglietto a 12 euro e 1 a 2 euro prenotati ORA! promozione@teatrovascello.it 065881021 - 065898031

martedì 15 settembre, ore 21.00

IL TRENTESIMO ANNO

un racconto di scena liberamente tratto dal Trentesimo anno di Ingeborg Bachmann (traduzione di Magda Olivetti)

con Sonia Bergamasco

produzione Sonia Bergamasco, Le vie dei Festival


In realtà il lettore, quando legge, è il lettore di se stesso. L'opera è solo una sorta di strumento ottico che lo scrittore offre al lettore per consentirgli di scoprire ciò che forse, senza il libro, non avrebbe visto in se stesso. M. Proust

Dopo aver sbalordito con la precoce perfezione e felicità delle sue liriche, Ingeborg Bachmann sembrò ritrarsi, dopo i trent'anni, in un suo nuovo regno della prosa, che nei racconti pubblicati con il titolo Il trentesimo anno si manifesta per la prima volta (1961).

Ed è un mondo doloroso, ambiguo, investito da onde di delirio. Ma soprattutto è un mondo dove nulla viene lasciato nella cornice dei suoi significati prestabiliti. Qui sui fatti, su tutti i fatti, si posa uno sguardo ardente e lucido, come se tutto ciò che esiste venisse messo alla prova di un'altra possibilità, forse quella a cui Musil – maestro della Bachmann – alludeva chiamandola «l'altro stato». 
Il trentesimo anno - racconto culto della Bachmann - è la descrizione appassionante e avventurosa di un anno nella vita di un uomo che, giunto ai trent'anni, sente improvvisamente di non comprendere più il suo presente - nomi, cose, persone - e di dover riconquistare ogni cosa con una nuova consapevolezza.
Il tempo del racconto si fa strada attraverso una lingua che vuole costantemente parlare al cuore e all'intelletto.
Scrive Sonia Bergamasco: "Scelsi questo racconto quindici anni fa, per dare forma al mio primo lavoro di scena pensato in completa autonomia. Lo ripropongo oggi, dopo tanto tempo, con stupore. Uno strumento ottico, come dice Proust, che oggi riprendo ad usare per un nuovo esperimento dal vivo, graduando la lente e avvicinando lo sguardo, in cerca di frasi vere".


SONIA BERGAMASCO

Nata a Milano dove si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi, e in recitazione alla Scuola del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler, ha debuttato nell'Arlecchino dei giovani diretto da Strehler. Ha lavorato con Massimo Castri, Glauco Mauri, Theodoros Terzopoulos. E' stata la Fatina dell'edizione teatrale e televisiva del Pinocchio di Carmelo Bene.
Dal 2001 è interprete e regista di spettacoli in cui l'esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro: è autrice di Croce e delizia, da Penna e Rosselli; Esse di Salomè, teatro sonoro da Mallarmé, in collaborazione con Tempo Reale di Firenze; Karénina prove aperte d'infelicità, spettacolo nato dalla collaborazione con Emanuele Trevi e Giuseppe Bertolucci, che le vale il Premio nazionale della critica 2012 e il Premio Enriquez 2014. Sempre nel 2014 è vincitrice del Premio Eleonora Duse per il teatro.
Nel 2015 realizza e interpreta un "racconto di scena" liberamente tratto da Il Ballo di Irène Némirovsky, che debutta a Milano al Teatro Franco Parenti.
Nel cinema, lavora con Silvio Soldini, Giuseppe Bertolucci, Bernardo Bertolucci, Marco Tullio Giordana (Nastro d'argento 2004 come attrice protagonista nella Meglio gioventù). Con la regia di Liliana Cavani in De Gasperi (Premio Flaiano 2005, come miglior interprete) e in Einstein.
Lavora inoltre con Franco Battiato, Giacomo Campiotti, Giuseppe Piccioni e Riccardo Milani.


Inoltre la stagione DEL TEATRO VASCELLO
inizia il 6 ottobre 2015
acquista il tuo abbonamento indicando il numero degli abbonamenti che vuoi acquistare
effettuando un semplice versamento a favore di Coop. La Fabbrica dell'Attore (ONLUS) BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Via G. Carini 32 di Roma c/c 3842 abi 03069 cab 05078 iban IT89V0306905078100000003842
ogni abbonamento ha il costo di 100 euro per 10 spettacoli a scelta su Prosa,Danza e Musica. In seguito potrai venirli a ritirare presso la biglietteria del Teatro oppure potrai riceverli direttamente a casa.


Il Teatro Vascello apre un nuovo spazio Bar, sabato prossimo 12 settembre alle ore 18.30 ci sarà l'inaugurazione, siete tutti invitati, verranno offerti assaggi di estratti, centrifughe e smootie e tanti canapè veg.

Inoltre direttamente dal mercato di San Teodoro ci sarà l'angolo "Campagna Amica"
In più lo spazio Art Theatre Bio Bistrò vedrà la presenza di Mostre d'arte contemporanea, per questa occasione apre la stagione Giorgio Giardina che sarà presente all'evento con alcune delle sue opere !!
Info 065881021 Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma

IL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo a Roma, con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un'ottima visibilià da ogni postazione.
Il Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa, Spettacoli per Bambini, Danza, Drammaturgia Contemporanea, Eventi, FestivaL, Rassegne, Concerti, Laboratori

Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78 a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.
Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma tel 06 5815157
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

Sportello di informazione su diritti, tutela e orientamento al mercato del lavoro


Sono ancora aperte le iscrizioni allo
Sportello di informazione su diritti, tutela e orientamento al mercato del lavoro

Uno sportello per tutti i cittadini, in grado di fornire gli strumenti e la conoscenza per la tutela dei diritti e per l’orientamento all’interno del mercato del lavoro, con particolare attenzione alle donne.
In collaborazione con NIDIL – CGIL

Presso la Biblioteca Valle Aurelia
mercoledì 23 settembre alle ore 17

Per accedere al servizio è necessario prenotarsi scrivendo a  ill.valleaurelia@bibliotechediroma.it ed essere in possesso della Bibliocard.


Viale di Valle Aurelia, 129 00167 Roma
tel. 0645460613


Da venerdì arriva nelle principali librerie italiane "Il Bivio, sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi" di Angelo Bruscino

 

Da venerdì arriva nelle principali librerie italiane "Il Bivio, sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi" di Angelo Bruscino 


Nel libro, edito da Mondadori, l'imprenditore della green economy e Presidente Nazionale dei Giovani di Confapi, presenta un’istantanea di storie di sogni e speranze dei giovani italiani cresciuti nella peggiore crisi economica dopo quella del 1929



Riuscirà l'Italia a valorizzare i suoi giovani e a renderli protagonisti della ripresa economica?  Questo uno degli interrogativi che ha dato vita a "Il Bivio, sogni e speranze dei giovani italiani in tempo di crisi" (Mondadori): il nuovo libro dell'imprenditore della green economy e Presidente Nazionale dei Giovani di Confapi Angelo Bruscino.
Questo saggio è un’istantanea di storie, sogni e speranze dei giovani italiani, che oggi vivono e si barcamenano tra numerose incertezze, tra crisi economica e sociale, tassi di disoccupazione soprattutto giovanile mai toccati prima e una visione del futuro che sembra più nera del passato.
Ne esce il ritratto di una generazione preoccupata per il domani, in crisi di valori e di modelli, ma questi ragazzi chiamati con i più fantasiosi nomignoli, da Bamboccioni, a Choosy, a Neet, continuano a essere la nostra speranza per ridisegnare un futuro e un destino più roseo di quello che si è vissuto in questi anni.
"La nostra migliore gioventù- dichiara Bruscino- non solo è viva, ma resta la più grande risorsa a cui attingere per rinnovare il nostro sistema paese, oggi più che mai i nostri ragazzi rappresentano l’unica vera garanzia di continuità storica, sociale, politica ed economica e soprattutto rappresentano la possibilità di ricreare un patto generazionale che riporti l’Italia a guardare al futuro con un sentimento di speranza e non più di paura ed incertezza."


Segue il profilo dell'autore:


Angelo Bruscino (Avellino 1980) è un imprenditore impegnato nella green economy. Riveste il ruolo di amministratore e socio in diverse aziende che si occupano del recupero di materie prime e secondarie derivanti dalla raccolta differenziata e dalla depurazione delle acque. Giornalista pubblicista è autore di numerosi articoli a carattere economico e politico, collabora con diversi quotidiani e siti di informazione da ultimo l’Huffington Post.
Impegnato nell’approfondimento dei temi che riguardano la crescita sostenibile, è un convinto assertore di un nuovo paradigma sociale che vede la nascita in Italia di un modello di industria per l’ambiente. E' fellow del think tank Competere.Eu e socio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Nel 2014 è stato eletto presidente dei Giovani Imprenditori della Confapi.
Nella sua attività di saggista ha pubblicato per Libreriauniversitaria.it i saggi: Lo sviluppo sostenibile (2008) e Il turismo sostenibile (2011), per Tullio Pironti Editore il libro: Quanto ci costa essere italiani. Diario della giovane impresa ai tempi della crisi (2013).

Antonello da Messina al Museo Bagatti Valsecchi || fino al 18 ottobre

            Rinascimento.

Il trittico di Antonello da Messina ricomposto
A cura di Antonio Natali e Tommaso Mozzati

Museo Bagatti Valsecchi, Milano
  25 giugno 2015 – 18 ottobre 2015
Antonello da Messina - San Giovanni evangelista, Madonna col Bambino, San Benedetto © Tomas Nogueira


Una “figura” del primo Rinascimento italiano, allo stesso tempo essenziale ed eccellente: questo è Rinascimento: il trittico di Antonello da Messina ricomposto. L’iniziativa rientra nella programmazione culturale voluta dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e affidata all’ambasciatore delle Belle Arti per Expo 2015 Vittorio Sgarbi, supportati da Gi Group. Alla mostra, inaugurata al Museo Bagatti Valsecchi il 25 giugno, converge un nucleo sceltissimo di capolavori. Antonio Natali e Tommaso Mozzati, curatori dell’esposizione, richiamano nella casa museo di via Gesù quattro grandi artisti – Antonello da Messina, Piero della Francesca, Vincenzo Foppa, Perugino - in un percorso che attraversa l’Italia e la celebra in maniera straordinaria in occasione di Expo.
Rinascimento. Il trittico di Antonello da Messina ricomposto 2 - © Tomas Nogueira



Punto di partenza è l’operazione virtuosa concordata tra la Regione Lombardia e la Galleria degli Uffizi che, tramite la concessione del San Benedetto di proprietà regionale ricomporrà presso la galleria fiorentina l’importante trittico di Antonello da Messina esposto per l’occasione al Museo Bagatti Valsecchi. Gli si affianca in mostra la preziosa Madonna col Bambino e un angelo di Vincenzo Foppa, proveniente dagli Uffizi opera che a mostra conclusa rimarrà esibita per i prossimi quindici anni a Milano, presso la Pinacoteca del Castello.

Il percorso si inaugura con Piero della Francesca, pittore d’indiscussa eco nazionale e premessa indispensabile ai percorsi figurativi di Antonello da Messina e Vincenzo Foppa; esemplificano la coppia di tavolette raffiguranti l’Annunciata e l’Angelo annunciante provenienti dal Polittico della Misericordia del Museo Civico di Sansepolcro. Un prestito importante capace di rappresentare sinteticamente i raggiungimenti formali della maniera dell’artista: la grande rivoluzione pierfrancescana – nel senso della definizione spaziale e volumetrica, ottenuta col ricorso a un luminismo sapiente oltre che a un altrettanto perspicace impaginato geometrico – introdurrà dunque alle tavole di Antonello e Foppa, in cui questi stessi principî sono applicati con consapevole virtuosismo.

Chiude il serrato percorso espositivo una testimonianza dal catalogo del Perugino sugli anni Novanta del XV secolo, il Cristo in Pietà della Galleria Nazionale dell’Umbria, cimasa della Pala dei Decemviri. L’opera ribadisce l’autorevolezza dell’artista, in grado di travalicare i confini umbri e toscani della propria operosità, divenendo un simbolo assoluto della stagione compiuta del nostro Quattrocento.

“Si è scelto di convocare al Museo Bagatti Valsecchi una selezione esemplare di tavole che consentissero, a fianco del trittico di Antonello da Messina e della Madonna col Bambino di Vincenzo Foppa, di offrire un'immagine eletta del nostro Rinascimento. Le opere esposte coprono l'arco intero del secondo Quattrocento, con l'occhio rivolto a tutta la geografia della penisola, dal Sud al Nord passando per il Centro. Una mostra che si inserisce dunque perfettamente nelle intenzioni dell'Expo2015, presentando in immagini le ragioni dell'eccellenza di una fra le stagioni più luminose della pittura italiana” così sintetizzano Antonio Natali e Tommaso Mozzati, curatori della mostra.

“Il Museo Bagatti Valsecchi è lieto di rinsaldare ancora una volta il sodalizio che lo lega a Regione Lombardia, creando un’occasione di approfondimento e riflessione culturale per la città di Milano” così commenta Pier Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione omonima. “Accogliere all’interno della casa museo una simile scelta di capolavori quattrocenteschi è un’occasione straordinaria per la nostra istituzione, ed è ancor più preziosa perché le opere esposte dialogano in modo serrato con il capolavoro della raccolta Bagatti Valsecchi, la bellissima Santa Giustina di Giovanni Bellini che per cultura ed epoca completa e si affratella ai dipinti in mostra”.


Grazie al contributo progettuale dello studio Lissoni Associati, per l’occasione verrà allestita una nuova sala al piano nobile del Palazzo; lo spazio, versatile e multifunzionale, avrà valenza espositiva o, all’occorrenza, di sala riunioni. L’esposizione si avvale inoltre della sponsorizzazione tecnica di FLOS.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira, a cura di Antonio Natali e Tommaso Mozzati, con testi di Andrea Baldinotti, Carlo Cairati, Daniela Parenti, Francesco Piagnani e Vittorio Sgarbi.

INFORMAZIONI              
Rinascimento. Il trittico di Antonello da Messina ricomposto
25 giugno – 18 ottobre 2015      
Museo Bagatti Valsecchi, Milano

Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù 5 - 20121 Milano          
T. 02 76006132
info@museobagattivalsecchi.org
www.museobagattivalsecchi.org

Orari mostra e museo:
Lunedì chiuso   
Martedì – domenica 13:00 - 17.45          
Giovedì 13:00 – 21.00   
Ultimo accesso 30 minuti prima della chiusura.                
Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 15 agosto

TARIFFE MUSEO             
• biglietto intero   € 9,00
• biglietto ridotto  € 6,00             
• biglietto gratuito         



Dalla carta al web: Lucca Jazz Donna tra evoluzione e creatività



LUCCA JAZZ DONNA 2015



Saranno ospiti Ilaria Ferrari, art director, e Chiara Cinelli, webmistress
Dalla carta al web: Lucca Jazz Donna tra evoluzione e creatività

Martedì 15 settembre alle 16 nella Sala Athena a Capannori, grazie al Comune di Capannor
“Dalla carta al web: evoluzioni per la creatività nella comunicazione”: è il titolo del workshop di Lucca Jazz Donna incentrato sulla comunicazione, aperto a tutti a ingresso libero, che si tiene martedì 15 settembre dalle 16 alle 18 nella Sala Athena (via Carlo Piaggia, 74 - Capannori), grazie al Comune di Capannori che quest’anno sostiene il festival dedicato ai talenti jazz al femminile.

Un altro momento di approfondimento culturale, in cui Ilaria Ferrari, art director e ideatrice del progetto grafico di Lucca Jazz Donna sin dalla prima edizione, e Chiara Cinelli, webmistress & wordpress developer, parleranno dell’evoluzione degli strumenti di comunicazione e delle modalità lavorative in rapida evoluzione che caratterizzano il settore della comunicazione grafica, con l’introduzione di Anna Benedetto, giornalista. 
L’evento rientra nel calendario dell’undicesima edizione di Lucca Jazz Donna, il festival organizzato dal 2005 dal Circolo Lucca Jazz insieme al Comune di Lucca ed alla Provincia di Lucca, con il sostegno del Comune di Capannori, dalla Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca e la collaborazione di moltissimi soggetti ed associazioni.

Il prossimo appuntamento del festival è sabato 19 settembre alle 21,15 a Palazzo Ducale (Sala Ademollo), con l’apertura dell’11ma edizione del festival con due set a ingresso libero.
Prosegue intanto, sempre a Palazzo Ducale (Sala Mario Tobino), la mostra fotografica “Jazz in Pink” di Cinzia Guidetti, aperta a ingresso libero dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 19.

Per informazioni: www.luccajazzdonna.it








Cosa è Lucca Jazz Donna
Lucca Jazz Donna è un festival dedicato alla figura femminile; la cadenza è annuale e il suo scopo è individuare, selezionare e valorizzare la donna nel jazz: nel canto, nella composizione e nell’arrangiamento, nell’uso dei vari strumenti e stili musicali.
È nato nel marzo 2005 perché cadesse nel periodo in cui ricorre la festa della donna, negli anni si è sviluppato in diverse stagioni dell’anno.
Sin dalla prima edizione ha portato a Lucca alcune tra le più grandi stelle del panorama jazzistico. È stata lanciata sul suo palco, quando era un astro nascente, la batterista Kim Thompson, oggi ricercatissima sulla piazza musicale newyorkese. Nel 2006 è stata ospite Ruth Young, ultima compagna di Chet Baker, per anni assente dalla scena musicale. In quella edizione ha fatto la sua comparsa anche un artista d’eccezione, il clarinettista di fama mondiale Tony Scott. Nel 2007 sono state ospiti Nicky Nicolai, la sassofonista americana Lisa Pollard, che è stata elemento stabile dell’orchestra di Duke Ellington, MaiaClaire e Joy Garrison, figlie di Jimmy Garrison. Nel 2008 è stata ospite d’onore la grandissima violinista Regina Carter, ed ha chiuso il festival Roberta Gambarini, considerata l’erede di Ella Fitzgerald, cantante italiana molto conosciuta e apprezzata soprattutto negli Stati Uniti. Nel 2009, edizione dedicata a Billie Holiday a 50 anni dalla sua scomparsa, si sono esibite artiste come Michele Hendricks, Rita Marcotulli e Tiziana Ghiglioni, mentre nel 2010 è stata la volta di Susanna Stivali & Stefania Tallini, Virginia Mayhew, Giuliana Soscia, Claudia Tellini, Carla Marciano e i “Gaia Cuatro” con, dal Giappone, la violinista Ashka Kaneko. Il 2011 ha visto ospiti nomi come la pianista statunitense Dena DeRose l’esuberante talento giapponese Chihiro Yamanaka e la coinvolgente Ana Karina Rossi in “Piazzolla al femminile”. Il 2012, anno in cui il festival si è svolto in due sessioni (una primaverile e una autunnale), ha visto ospiti la cantante statunitense Denise King e Antonella Mazza al contrabbasso e voce, Anna Chulkina  al violino e Michela Lombardi alla voce in una serata realizzata in collaborazione con Lubec, salone nazionale dei beni culturali.
Lucca Jazz Donna 2013 ha visto ospiti, tra le altre, la raffinatissima Barbara Casini e Titta Nesti che ha coinvolto il pubblico nella sua costante ricerca di sonorità, mentre il 2014 ha accolto tutta l’energia della “Musica nuda” con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.

A partire dal 2008 si è svolto nell’ambito del festival il Premio Lucca Jazz Donna per la migliore formazione jazz emergente al femminile, per valorizzare la crescita dei giovani talenti donne nel jazz. Il concorso ha avuto un discreto successo a livello nazionale, assegnando ogni anno un premio al miglior progetto la cui leader è donna. Al momento è in corso la sesta edizione del premio.

Appuntamento attesissimo per gli appassionati del genere, Lucca Jazz Donna ha registrato negli anni un incremento costante di pubblico e di apprezzamento da parte dei musicisti e degli addetti ai lavori. Il calendario generalmente comprende concerti in diverse location del centro storico, alcuni dei quali a ingresso libero. Il sito della manifestazione è www.luccajazzdonna.it

Il programma dettagliato del festival è consultabile su www.luccajazzdonna.it. Ulteriori punti informativi: Centro Pari opportunità della Provincia di Lucca, Cortile degli Svizzeri, 2 (0583.417.489, centro.po@provincia.lucca.it) e Comune di Lucca, Ufficio relazioni con il pubblico, via del Moro, 17 (0583.44.24.44, urp@comune.lucca.it).


Organizzazione
Comune di Lucca, Provincia di Lucca, Circolo Lucca Jazz, con il sostegno della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
Direzione artistica e coordinamento festival: Patrizia Landi. Da un’idea di Giampiero Giusti.
Fotografo Ufficiale: Laura Casotti - Responsabile accrediti fotografici

Collaborazioni
Opera delle Mura, Azienda Usl 2 Lucca, Fondazione antica zecca di Lucca, Mediaus, Publimax, AnimaJazz, Jazzitalia, Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca, Il Cappellaio Matto Centro Musicale di Lucca, Menicagli Centro Pianoforti di Livorno.


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