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21 giugno 2015

LETTERATURE FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMA XIV edizione

LETTERATURE

 FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ROMAMartedì 23 giugno ore 21.00Piazza del Campidoglio #MISTERI con gli autoriDONATO CARRISI - MATTHEW THOMAS - ANTONIO MANZINI


Donato Carrisi_Copy Emiliano Narcisi (FREM)



Lucrezia Lante della Rovere introduce l’autore straniero

Musica di Pasquale Laino (sax), Andrea Avena (contrabasso), Alessandro Gwis (pianoforte)


Il Festival è promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma - Dipartimento Cultura, con l’ ideazione e direzione artistica di MARIA IDA GAETA, responsabile della Casa delle Letterature di Roma, la regia di FABRIZIO ARCURI e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Antonio Manzini


La quarta serata in piazza del CAMPIDOGLIO di LETTERATURE Festival Internazionale di Roma, dal titolo #MISTERI, avrà luogo MARTEDÌ 23 GIUGNO ORE 21 con l’autore americano MATTHEW THOMAS e gli autori italiani DONATO CARRISI e  ANTONIO MANZINI, che leggeranno testi inediti ispirati al tema scelto per questa edizione COSA RESTA DA FARE ALLA LETTERATURA.
Matthew Thomas

L’autore straniero è introdotto dall’attrice Lucrezia Lante della Rovere
L’accompagnamento musicale della serata sarà eseguito da Pasquale Laino (sax), Andrea Avena (contrabasso), Alessandro Gwis (pianoforte).
Coordinamento musicale del festival a cura di Franco Piersanti.

In collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia.

Gli autori:

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento per poi diventare sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. Esordisce nel 2009 con il romanzo Il suggeritore pubblicato da Longanesi. Il thriller diviene in breve tempo un vero e proprio caso editoriale ancora prima di essere pubblicato in Italia, con 7 case editrici straniere che se ne aggiudicano i diritti. In pochi mesi il numero dei paesi in cui il libro sarà pubblicato salirà a 25. Il Suggeritore ha venduto oltre un milione di copie e ha scalato le classifiche mondiali raccogliendo critiche positive dalle principali testate giornalistiche e televisive. Con l’editore Longanesi, con cui pubblicherà anche tutti gli altri suoi lavori, dopo un intenso lavoro di ricerca nel 2011 pubblica, Il tribunale delle anime, un nuovo thriller di cui egli stesso scrive: “[…] Ci sono voluti circa sei mesi per scrivere il romanzo. Ho viaggiato molto. Sono stato a Roma, a Parigi, nella mia amata Puglia, a Milano. I capitoli sono sgorgati nei momenti e nei luoghi più impensati. Quello a cui tengo maggiormente l’ho scritto su un taccuino nella metropolitana di Roma, saltando la mia fermata e proseguendo fino al capolinea. Un altro è nato di notte, in una stazione di servizio in autostrada […]”. Col suo terzo romanzo Carrisi cambia genere pubblicando, nel 2012, un noir La donna dei fiori di carta. Dichiara in un’intervista lo scrittore: “Dopo aver scritto del lato oscuro avevo bisogno di una storia diversa, e la cosa più vicina a un omicidio è l'amore. La donna dei fiori di carta è un regalo alle donne". Torna al thriller nel 2013 con L’ipotesi del male che rappresenta sia un prequel che un sequel de Il suggeritore e lo stesso Carrisi in un’intervista definisce i  libri “gemelli”. Sequel del Il tribunale delle anime è invece l’ultimo thriller pubblicato nel 2014 Il cacciatore del buio.
Oltre al premio Bancarella Carrisi ha ricevuto numerosi riconoscimenti italiani e europei tra cui il Prix Polar e il Prix Livre de poche, il più importante premio dei lettori in Francia.  Negli anni si è affermato come uno dei maestri del crime novel diventando l'autore italiano di thriller più venduto e apprezzato all'estero.
 Nel 2014 ha condotto su Rai Tre, in prima serata,  Il sesto senso, il programma televisivo di cui è anche autore.
Bibliografia
Il suggeritore, Longanesi, 2009
Il tribunale delle anime, Longanesi 2011
La donna dei fiori di carta, Longanesi 2012
L’ipotesi del male, Longanesi 2013
Il cacciatore del buio, Longanesi, 2014

Matthew Thomas è nato nel Bronx, a New York, e cresciuto nel Queens. Laureato alla University of Chicago, ha un Master of Arts in scrittura presso la Johns Hopkins University  ha conseguito poi un Master of Fine Arts presso la University of California, da cui è stato premiato con il Graduate Essay Award. Vive con la moglie e i figli in New Jersey. Il suo romanzo d’esordio, Non siamo più noi stessi, è stato pubblicato in italianel 2015 da Neri Pozza. Balzato subito ai primi posti della classifica dei bestseller del New York Times, il romanzo di Matthew Thomas è un magnifico affresco che ripercorre la vita di una coppia alle prese, dapprima, con il Grande sogno americano e, poi, con una malattia crudele che sembra voler cancellare i loro anni felici. Incensato dalla critica come uno dei libri più belli dell’anno, è una storia epica, coinvolgente e magnificamente scritta che, mettendo insieme una documentazione sterminata e una scrittura impeccabile, ci parla dei sogni, delle promesse mantenute e di quelle accantonate, e della lotta che ognuno deve compiere ogni giorno per dare un significato alla propria vita.
Bibliografia
Non siamo più noi stessi, Neri Pozza 2015

Antonio Manzini è nato a Roma nel 1964 . Allievo di Camilleri all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, ha esordito nella narrativa nel 2005 con un racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l'antologia Crimini. Ha pubblicato i romanzi Sangue marcio (Fazi 2005) e La giostra dei criceti (Einaudi 2007). Con Sellerio editore, Antonio Manzini dà alla stampa racconti e romanzi che hanno come protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, poco attento al potere ed alle forme. La serie con Rocco Schiavone ha inizio con il romanzo Pista nera (2013) cui è seguito La costola di Adamo (2014) e Non è stagione (2015). Fanno parte delle serie anche i racconti presenti nelle antologie poliziesche Capodanno in giallo, Ferragosto in giallo e Regalo di Natale, pubblicate sempre da Sellerio. Nel suo ultimo romanzo, Non è stagione (Sellerio 2015), ritorna ad essere protagonista il vicequestore Rocco Schiavone e torna il racconto dell’Italia di oggi dalle quattro pareti di una questura di montagna. Tra nordici e meridionali, cittadini e paesani, vittime e carnefici. Una rilettura della tradizione del giallo all’italiana, capace di coniugare crimine e passione, lo sguardo più dolente e la risata più sfrontata.
Bibliografia
Sangue Marcio, Fazi 2005
La giostra dei criceti, Einaudi 2007
Pista nera, Sellerio 2013
La costola di Adamo,  Sellerio 2014
Non è stagione, Sellerio 2015

L’attrice:

Lucrezia Lante Della Rovere
Debutta sul grande schermo nel 1986 con il film di Mario Monicelli Speriamo che sia femmina. Nel 1988, dopo il film tv Quando ancora non c´erano i Beatles, viene diretta da Pupi Avati in Storia di ragazzi e di ragazze. Negli anni ‘90, recita con Vanessa Redgrave in Diceria dell´untore e con Noiret in Zuppa di pesce. Sarà poi diretta per il cinema da Pino Quartullo in Quando eravamo repressi e in Le donne non vogliono più e in tv da Mauro Bolognini nella miniserie Casa Ricordi. Seguono i film tv Uno di noiLes amants de rivière rougeTrenta righe per un delitto e Cronaca nera. Nel 2000 è La carbonara, diretta da Luigi Magni. Partecipa al programma Rai Uno Tutti gli zeri del mondo e recita nelle serie tv Il lato oscuroOrgoglio e Attenti a quei tre. Nel 2005 gira, per la regia di Gianpaolo Tescari, Gli occhi dell’altro con il quale vince il Taormina Film Festival. Viene introdotta al teatro da Luca Barbareschi con il quale lavorerà per molti anni, oltre che con Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Duccio Camerini, Luca Ronconi, Emanuela Giordano. Nel 2007 è la protagonista della fiction Rai Donna detective. Nel 2008 vince il premio come migliore attrice protagonista al Roma Fiction Fest con Ovunque tu sia di Ambrogio Lo Giudice che la dirigerà anche in Una musica silenziosa. È nel cast di Quantum of Solace e nel film Viola di Mare diretto da Donatella Maiorca. Nel 2011 recita in Tutti pazzi per amore 3. Nel 2012 vince il Premio Flaiano come miglior interprete femminile con il suo spettacolo teatrale Malamore, dal testo di Concita De Gregorio, regia di Francesco Zecca; partecipa al talent show di Rai Uno Ballando con le stelle, e in teatro recita in John Gabriel Borkman di Ibsen. Nel 2013 è in scena con Come tu mi vuoi per la regia di Francesco Zecca, libero adattamento di Masolino d’Amico della commedia di Pirandello. Nel 2015 torna in tv ne La Dama velata diretta da Carmine Elia in prima serata Rai Uno.

I musicisti:

Pasquale Laino
Il sassofonista Pasquale Laino ha esperienza a 360 gradi dalla musica sinfonica alla musica leggera, dal jazz alla musica contemporanea, fa parte del quartetto di saxofoni “Arundo donax”, del gruppo di world music “Klezroym”, dell’ensemble “Open Trios”. Come compositore e arrangiatore ha collaborato alla produzione di diverse colonne sonore per il cinema e la televisione. Nel 2010 incide per la Cni il disco “The river will carry me“ con Alessandro Gwis e Andrea Avena.

Andrea Avena
Contrabbassista, compositore e arrangiatore ha all’attivo due dischi a nome proprio, fa parte del gruppo “Klezroym” e del gruppo “Acustimantico”, collabora costantemente sia dal vivo che per le registrazioni con Nicola Piovani e con Germano Mazzocchetti, è autore di un metodo di teoria, armonia e lettura musicale in quattro volumi ("Teoria e Armonia" ediz. Sinfonica) e di due libri dedicati all'analisi delle melodie e alla loro armonizzazione.

Alessandro Gwis
Pianista tra i più apprezzati, dal 1988 svolge un' intensa attività professionale. E' membro del gruppo "Aires Tango" sin dalla fondazione; nel 2006 ha pubblicato il suo primo lavoro da solista, intitolato "Alessandro Gwis", in trio con Luca Pirozzi e Armando Sciommeri, a cui nel 2010 ha fatto seguito il secondo cd, intitolato "#2".


 

LETTERATURE Festival Internazionale di Roma
Piazza del Campidoglio – Casa delle Letterature
Le serate a Casa delle Letterature hanno inizio alle ore 19,00
Le serate in Piazza del Campidoglio hanno inizio alle ore 21,00
Ingresso libro fino ad esaurimento dei posti disponibili
Per informazioni al pubblico:
Contact Center 060608 (tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 21.00)
Twitter @LetteratureFest#letterature2015

TIME TABLE. A tavola nei secoli | Palazzo Madama Torino | dal 24 giugno

  

Palazzo Madama Torino24 giugno – 18 ottobre 2015




Una mostra nella Sala Senato di Palazzo Madama sul tema della tavola imbandita attraverso i secoli, un viaggio nel tempo alla scoperta della convivialità, dei riti sociali e dei piccoli grandi momenti della vita quotidiana.

Un buon pranzo giova molto alla conversazione.
Non si può pensare bene, né amare bene,
se non si è pranzato bene"
Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé

Nutrire il pianeta: il titolo dell'Expo di Milano è stato lo spunto per la mostra ideata da Palazzo Madama.

Il cibo ma anche quel che ruota intorno al cibo: essere seduti intorno a un tavolo significa in primo luogo famiglia, stare insieme e condividere. Stando seduti a tavola si prendono decisioni importanti, si concludono affari e si determinano destini, nascono o muoiono amori.



Dalla tavola di Re Artù a oggi, la mostra Time Table evoca, a partire dal gioco di parole del titolo, il tempo e lo spazio della condivisione che nelle società occidentali è rappresentato dalla tavola imbandita.
Il percorso, ricco di spunti spettacolari, è articolato in sei tavoli principali, disposti radialmente intorno a un fulcro centrale come le lancette di un grande orologio che scandisce il tempo della storia e della memoria. Su ogni tavolo si dispongono gli oggetti ideati e creati


in ogni tempo da artisti e artigiani per accompagnare i riti della convivialità: dalle umili ciotole graffite del Quattrocento, alle sofisticate allegorie dipinte della maiolica rinascimentale, fino al trionfo della porcellana e al colorato design della tavola borghese del Novecento.

Piatti, tazze, zuppiere, fiasche, bottiglie, bicchieri, ma anche gallerie di manufatti meno 
noti, come i rinfrescatoi e il vasellame “a sorpresa”, o quelli destinati alla “sacra mensa”, dove si celebra il rito della rigenerazione dell’anima.
Accanto alle stoviglie, sui “tavolini di servizio” altre opere evocano aspetti della vita quotidiana di ogni tempo, momenti particolari e diversi da quelli legati al cibo: strumenti musicali, giochi di società, abiti, elementi di arredo e, sempre presente, un orologio che scandisce il flusso del tempo.

180 opere che appartengono in gran parte alle collezioni permanenti di arte decorativa di Palazzo Madama, proposte sul filo di un nuovo racconto che porta nel museo il sapore della vita vissuta in casa, intorno al fulcro simbolico della sua socialità: la tavola.

L'allestimento, ricco di spunti spettacolari, è stato progettato da Roberto Piana con Studio2fashion. I tavoli scelti per  per l'esposizione sono gli Air Table di LAGO, innovativa azienda di arredamento che ha ripensato il concetto di tavolo invertendo l'ordine dei fattori: estrema leggerezza delle strutture portanti in cristallo trasparente e piena fisicità del piano. Un contrasto espressivo che regala la percezione di un'orizzontalità fluttuante. Completano l'esperienza le suggestioni sul decoro ceramico e sulla cioccolata nate dalla collaborazione e dal sostegno di Ristorante Del Cambio e Gobino

Un ricco programma di eventi e attività per il pubblico accompagnerà la mostra fino ad ottobre, grazie al sostegno di Gambero Rosso, Associazione Donne del Vino, Gnammo, TwLetteratura, Prochet 1861 e Tucano Viaggi.

                                  
LE SEI SEZIONI


I. Civiltà delle corti. La tavola del Medioevo. Presenta manufatti di varia provenienza: dalle dinanderies di area germanica, agli scintillanti lustri della tradizione ispano-araba, ai raffinati vetri usciti dalle botteghe di Murano.
Sul tavolino di servizio sono esposti oggetti che evocano la quotidianità della vita cortese internazionale – pettini di avorio per la toeletta, cofanetti – scandita nello scorrere dei giorni dal raro calendario perpetuo miniato su pergamena e custodito in un apposito astuccio di cuoio.

2. L’eccellenza italiana. La tavola del Cinquecento. Protagonista è la maiolica prodotta nelle manifatture dell'Italia centrale per una committenza anche internazionale. Le botteghe veneziane monopolizzano la produzione dei vetri, imitati nel resto d'Europa con la formula à la façon de Venise.
Emblematica della cultura del Rinascimento è la figura piena di grazia di Carubina di Mence, esposta in appendice alla tavola. Elegantissima con le sue calze rosse e le pantofole di cuoio dorato, Carubina è forse un raro esempio di Madonna da vestire scolpita nel legno a metà Cinquecento da Romano Alberti da Borgo Sansepolcro e donata negli anni Cinquanta al Museo da Giovanni Agnelli.

3. Il fascino dell'Oriente. La tavola del Seicento. Nel corso del XVII secolo tutte le corti europee sono sedotte dal fragile lusso della porcellana venuta dal’Oriente. La moda delle porcellane orientali finisce per condizionare anche la produzione ceramica italiana, come dimostrano i piatti dipinti a monocromo azzurro della manifattura torinese del Regio Parco, avviata nel 1646 da maiolicari liguri.

4. Il lusso della porcellana. La tavola del Settecento. Propone un prezioso servizio del periodo più antico della Manifattura di Vienna, di cui il Museo possiede un importante nucleo di pezzi donati dal marchese D'Azeglio. L'appendice è dedicata alle occupazioni del tempo libero: vi figura infatti una plancia per il biribissi, antico gioco d'azzardo simile alla lotteria.


5. Ritorno all’ordine. La tavola dell’Ottocento. Dopo i fasti del barocco e i capricci del rococò, l'arrivo del gusto neoclassico si impone nell’Ottocento come una rivoluzionaria lezione di misura. Lo testimonia il bellissimo servizio della Real Fabbrica Ferdinandea di Napoli decorato con figure di animali tratto da stampe dell'epoca.

6. Colore e design. La tavola del Novecento. Un coloratissimo servizio disegnato nel 1967 da Gio Ponti per le Ceramiche Franco Pozzi, esposto anche nella mostra dedicata al grande designer alla Triennale di Milano del 2011, segna l'irruzione del gusto pop nell'ordine assoluto che dominava l'arte del Novecento, chiudendo la carrellata cronologica della mostra.




LE TRE GALLERIE

Accanto alle sei tavole principali si sviluppano tre gallerie tematiche dedicate, rispettivamente, all’altare, con una scelta di vasi e suppellettili sacre destinate all’apparecchiatura della “mensa del Signore”; a zuppiere e rinfrescatoi, i pezzi più imponenti del servizio da tavola e quelli che meglio evidenziano, anche attraverso la foggia, l'impronta stilistica dell'insieme; e all’arte del bere, con una varietà di forme di vasellame legate all'atto del bere e alla mescita dei liquidi che vanno dai vetri provenienti dagli scavi archeologici nel Vicino Oriente alle fantasiose forme delle officine muranesi di fine Ottocento.

LE NOVITÁ

Molti gli oggetti di Palazzo Madama mai esposti al pubblico, tra i quali spiccano lo stipo impiallacciato di ebano e avorio, il raro mandolino seicentesco, la tavola per il gioco del biribissi decorata a “lacca povera” e l’elegante abito stile Impero che sembra uscito dalle pagine di un romanzo di Jane Austen, restaurato per l’occasione.

Le opere in prestito provengono da Palazzo Reale di Torino, dall’Associazione Italiana Radio d’EpocaGruppo Piemonte e Valle d’Aosta “Beppe La Paglia” e da una collezione privata di Torino.




TIME TABLE. A TAVOLA NEI SECOLI
Palazzo Madama
24 giugno – 18 ottobre 2015
Inaugurazione: 23 giugno, ore 18.00

Orario: lunedì 10-18; giovedì-sabato 10-18; domenica 10-19

martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima

TORNA IN 30 SALE UCI 'THE FIGHTERS' (LES COMBATTANTS) IL 22 E 23 GIUGNO

 



Lunedì 22 e martedì 23 giugno
in 30 sale multiplex UCI di tutta Italia
Torna in sala The Fighters (Les combattants)
opera prima di Thomas Cailley, nell'ambito del Festival dei Film Francesi

Torna in sala, lunedì 22 giugno alle ore 18:00 e alle 21:00 e martedì 23 giugno alle ore 21:00, THE FIGHTERS - Addestramento di vita (titolo originale Les Combattants), opera prima di Thomas Cailley con Kévin Azais e Adèle Haenel. Il film, distribuito da Nomad Film e accompagnato da un grande successo di critica, sarà presentato nell'ambito del Festival dei Film Francesi promosso dall'UCI e ha ricevuto tre premi alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes (Label Europa Cinemas, SACD, Art Cinéma Award), il Prix Louis Delluc dell'opera prima e tre Premi César 2015 (Miglior Opera Prima, Miglior Attrice Protagonista e Miglior Promessa Maschile).
Una storia d'amore e di sopravvivenza, variante originale, intrigante ed esuberante del boy meets girl, della commedia romantica e militare, ambientata nello scenario suggestivo delle Landes, in Aquitania. Tra gli amici e l'azienda di famiglia, l'estate di Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, tanto bella quanto fragile e appassionata di muscoli e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla, mentre Madeleine si sta preparando al peggio e alla fine del mondo. Tra i due nasce, appunto, una storia d'amore e di sopravvivenza (o entrambe?), fuori da ogni canone prestabilito.
Le multisale UCI che proporranno il film sono: UCI Alessandria, UCI Ancona, UCI Arezzo, UCI Bicocca (MI), UCI Meridiana Casalecchio di Reno (BO), UCI Cagliari, UCI Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Catania, UCI Montano Lucino (CO), UCI Ferrara, UCI Firenze, UCI Fiume Veneto (PN), UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Mestre, UCI MilanoFiori, UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Palermo, UCI Parco Leonardo (RM), UCI Perugia, UCI Pioltello (MI), UCI Porta di Roma (RM), UCI Porto Sant’Elpidio (FM), UCI Reggio Emilia, UCI Roma Marconi, UCI Torino Lingotto e UCI Verona.
Biglietto: 5 euro

19 giugno 2015

Presentazione del libro d'artista "AMIDST THESE ROOMS (ROGUE) or THE NOT SO SUBTLE AMBIGUITY OF BEING AN ARTIST RAIDED IN ROMA", mercoledì 24 giugno ore 17.30, Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea

Presentazione del libro d’artista
di Gianni Politi

Amidst These Rooms (rogue)
or
THE NOT SO SUBTLE AMBIGUITY OF BEING AN ARTIST RAIDED IN ROMA

Interverranno
Maria Vittoria Marini Clarelli |  Lorenzo Gigotti | Raffaella Sciarretta | Paola Ugolini
con il coordinamento di Massimo Mininni
sarà presente l’artista

mercoledì 24 giugno 2015, ore 17.30
Sala del Mito

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 – Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci, 71


Marco Petrus dona un'opera alla Triennale






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Milano | Lunedì 22 giugno 2015, ore 17.00


MARCO PETRUS DONA ALLA TRIENNALE
IL DIPINTO “UPSIDE DOWN”

In occasione di Expo 2015 e a seguito della recente personale che si è tenuta in Triennale – Atlas, trenta dipinti sulle possibili geografie architettoniche della “città ideale” esposti in quello che è considerato il tempio dell’architettura internazionale – Marco Petrus donerà all’istituzione milanese una sua “ricostruzione” dello storico edificio del Palazzo dell’Arte realizzato nel 1933 dall'architetto Giovanni Muzio. L’opera, intitolata Upside Down (2014 – olio su tela, 80 x 60 cm), verrà consegnata lunedì 22 giugno alle ore 17.00, nel corso di un incontro aperto alla stampa, con gli interventi dello stesso Marco Petrus, del Presidente della Fondazione Triennale Claudio De Albertis e del Direttore della Fondazione Triennale Andrea Cancellato.
 
Da più di vent’anni, Petrus lavora sulla rielaborazione delle architetture cittadine, con una fortissima stilizzazione di elementi che tende a volte, nell'estrema ricerca di sintesi di linee e toni cromatici (tra cieli piatti e volutamente monocromi che incombono su una realtà depurata dal caos quotidiano), a sfiorare l'astrazione. Col tempo, il suo lavoro si è via via schematizzato dal punto di vista compositivo "raffreddandosi" in un processo di graduale e progressiva sottrazione di elementi realistici o narrativi, in favore di una sempre maggiore geometria compositiva e strutturale.

Attraverso i suoi quadri prende forma un originale affresco dell'architettura moderna e contemporanea, riletta attraverso una particolare e riconoscibilissima cifra stilistica.

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Marco Petrus (Rimini 1960), dal 2000 ha esposto a Santa Fe, a Milano, Mosca, Venezia, New York, Londra, Roma alternando a importanti gallerie internazionali prestigiosi spazi pubblici (lo Shanghai Art Museum, il Taipei Fine Arts Museum, Palazzo Reale a Milano o il Complesso del Vittoriano a Roma), continuando a concentrarsi, oltre che sul paesaggio urbano italiano, sui palazzi di Londra, Marsiglia, su quelli di New York, o di Shanghai, o delle altre grandi capitali europee ed extraeuropee.

 
  
Intervengono
Claudio de Albertis, Presidente della Fondazione Triennale
Andrea Cancellato, Direttore della Fondazione Triennale
Marco Petrus
 
Ingresso libero

18 giugno 2015

DON'T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION | A CURA DI FRANCESCO BONAMI

Comune di Milano, GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano e UBS presentano

DON’T SHOOT THE PAINTER. DIPINTI DALLA UBS ART COLLECTION


 17 giugno - 4 ottobre 2015


A cura di Francesco Bonami



Una grande mostra, omaggio alla pittura contemporanea, riunisce per la prima volta alla GAM di Milano, in occasione di ExpoinCittà, oltre cento tra i maggiori capolavori della UBS Art Collection di novantuno artisti internazionali, dallo sguardo fotografico di Thomas Struth all’arte neo espressionista di Jean-Michel Basquiat.


Milano, 15 giugno 2015 – E’ un omaggio alla pittura, e al suo ruolo cardine nell’arte, quello che dal 17 giugno al 4 ottobre 2015 trasformerà le sale della Galleria d’Arte Moderna di Milano in un’inedita e spettacolare Wunderkammer contemporanea con la grande mostra Don’t Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection, a cura di Francesco Bonami. Un’esposizione, tra i più importanti appuntamenti del calendario di ExpoinCittà, che Galleria d’Arte Moderna e Comune di Milano con UBS presentano nell’ambito della partnership triennale fra l’istituto bancario e la GAM, esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato.



In mostra, visibili per la prima volta al pubblico italiano, oltre 100 tra le maggiori opere della UBS Art Collection dagli anni ‘60 ad oggi di 91 artisti internazionali fra cui John Armleder, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Max Bill, Michaël Borremans, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Günther Förg, Gilbert & George, Katharina Grosse, Andreas Gursky, Damien Hirst, Alex Katz, Bharti Kher, Gerhard Richter, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, per citare alcuni nomi. Una vera e propria esplorazione sulla pittura nella contemporaneità


BUIO REALE DI RICCARDO BAGNOLI 18 giugno / 20 settembre 2015 Casa Giulietta, Verona

BUIO REALE DI RICCARDO BAGNOLI
I volti dell’amor di corte, tra Luci e Ombre
 
18 giugno / 20 settembre 2015
Casa Giulietta, Verona

IROKO



Dal 18 giugno al 20 settembre 2015 alla Casa di Giulietta di Verona si terrà la mostra Buio Reale di Riccardo Bagnoli a cura di Roberto Mutti. Esposti circa trenta scatti del fotografo nelle sale del suggestivo palazzo medievale dove si pensa sorgesse la casa di Giulietta, eroina della tragedia di Shakespeare.

Uno sfondo completamente nero. Dal buio, emergono i volti di personaggi reali. Re, regine, cortigiane o uomini di fede. Quello che li lega è l’intensità. Dello sguardo, del sentimento. Dell’amore che portano con sé. Così Riccardo Bagnoli sceglie di portare letteralmente alla luce una corte contemporanea, che nei volti dei suoi protagonisti cela le trame di sentimenti nobili e senza tempo. Quale luogo migliore della Casa di Giulietta per accogliere questi amanti destinati all’eterna peregrinazione tra Luce e Ombra?

"STORIE IN CUCINA": il libro di CATERINA STIFFONI con fotografie di GIANNI BERENGO GARDIN



Caterina Stiffoni




STORIE IN CUCINA



Ricordi, racconti e ricette


Fotografie di Gianni Berengo Gardin


 


Formato: 16x22,4
Pagine: 152
Fotografie: 30 in bianco e nero
Prezzo: 22 Euro
 
 
“Il piacere di cucinare l’avevo già scoperto da piccola, ma raccogliere segreti e rielaborare ricette no. Un piacere che è diventato autentica passione.”
Caterina Stiffoni

Contrasto pubblica Storie in cucina, il primo libro di Caterina Stiffoni, in cui l’autrice racconta la sua passione per la cucina attraverso storie, ricette e menu. Una passione fatta di esperienza, amore e curiosità verso il cibo.

Il volume è diviso in sei parti: Le cucine dell’infanzia, In tempo di guerra, La cucina del viaggio, Nuovi sapori, Una storia, una ricetta, Le mie cucine e i miei menu.

Dalle vecchie cucine di famiglia alle ricette in tempo di guerra, dalla Parigi dei grandi chef alle medine del Marocco fino ai palazzi indiani: 40 storie, oltre 80 ricette e 10 menu raccontano la passione di Caterina Stiffoni per la cucina. Grandi cucine profumate, nonne severe e orti misteriosi fanno da cornice a ricette semplici ma irrinunciabili, legate al territorio e alla memoria, accompagnate da racconti pervasi da affetto, nostalgia e una continua, divertita curiosità. Il libro, pagina dopo pagina, prosegue come un lungo viaggio alla scoperta di nuovi sapori, dove ogni luogo diventa ancora più indimenticabile se legato a un piatto o a una ricetta speciale, magari carpita a un cuoco famoso, per poi cedere il passo alla fantasie e a piccoli racconti ispirati al cibo. Ma non solo, in questo libro c’è anche spazio per un prezioso manuale che raccoglie e suddivide le ricette in antipasti, primi piatti, secondi, contorni e dolci e propone 10 semplici e versatili menu tematici.

 © Gianni Berengo Gardin/Contrasto


Il volume è arricchito dalle fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin, marito dell'autrice, che immortalano di volta in volta fornelli, tavole imbandite e cibo.


“Le storie raccolte in questo libro sono il risultato del mio personale percorso tra i fornelli fin dall’infanzia. Credo che la cucina sia il luogo della casa che colpisce di più la fantasia di un bambino, piena com’è di oggetti e ingredienti seducenti. Un laboratorio dove tutti i sensi vengono messi alla prova e dove il bambino può esprimere la propria creatività, specialmente se i grandi, da cui impara, gli permettono di lavorare in maniera spontanea, senza porre troppi limiti.”

Caterina Stiffoni
 
Caterina Stiffoni nasce a Venezia, dove si occupa già in giovane età di arredamento d’interni. Si trasferisce a Milano nel 1965. Apre uno studio di interior design, realizzando abitazioni e negozi a Milano e Roma. Per molti anni ha lavorato come stylist per l’industria del mobile, occupandosi di pubblicità e cataloghi, e collaborando con numerose testate (Interni, La Mia Casa, Brava Casa, Gap Casa, Casa Amica). Appassionata di cucina e abile cuoca, ha scritto per le riviste A Tavola e Artù, e ha condotto una personale ricerca sulla storia della cucina dal Medioevo al Rinascimento.

CULTURA DI STRADA: ALL'IDROSCALO (MI) ARRIVA LO STREETFOOD VILLAGE


Il 20 e il 21 giugno a Segrate (Mi) arriva il cibo di strada marchiato Streetfood
Musica, arte e naturalmente cibo. Lo Streetfood Village fa di nuovo tappa in Lombardia per All you can street, il Festival delle tradizioni di strada in collaborazione con Circolo Magnolia. Oltre 50 specialità di strada degli Artigiani del Gusto

Lo Streetfood incontra la StreetArt e la StreetMusic allIdroscalo


Crescentina nella tigella 


Lo Streetfood Tour arriva alla sua 14esima tappa. Questa volta, a ospitare lo Streetfood Village, sarà lIdroscalo di Segrate (Milano) dove dal 20 al 21 giugno è in programma il Festival dellarte, della musica e del cibo di strada. All you can street è il titolo dellevento organizzato dal Circolo Magnolia in collaborazione che ospiterà al suo interno lo Streetfood Village e in contemporanea artisti e musicisti di strada.
Una grande festa sulle rive dell'Idroscalo e per tutto il Circolo Magnolia dove il cibo di strada marchiato con la tendina, avrà di contorno musica con formazioni buskers e itineranti, marching band e corner sonori, artisti di strada, clown, giocolieri, pittori en-plein-air e tutto quello che in una grande festa in un grande parco potete immaginare.

LETTI DI NOTTE,pronti ad accendere l’estate!

#Lettidinotte
la notte del libro e della lettura in tutta Italia

La notte del 20 giugno non è una notte qualunque.
È una notte magica dove tutto può accadere intorno ai libri.
Festa della lettura diffusa e simultanea lungo tutto lo stivale, Letti di notte è ormai un fenomeno di costume.

Anche quest’anno migliaia di persone accenderanno la notte di inizio estate nelle librerie e nelle biblioteche, nelle piazze e nei parchi della loro città.
Nata nel 2012 da un’idea di una casa editrice indipendente e di una libreria indipendente, grazie alla regia di Letteratura rinnovabile, Letti di notte è diventata una grande notte a cui partecipa tutto il mondo del libro e da quest’anno anche alcuni comuni e ben 10 festival culturali.